Dalla seconda parte dell’anno l’economia ha rallentato, anche a causa delle difficoltà di approvvigionamento di input produttivi. Lo scoppio del conflitto russo-ucraino e l’acuirsi delle tensioni sui prezzi delle materie prime, soprattutto energetiche, hanno poi accresciuto l’incertezza sull’evoluzione della congiuntura e la vulnerabilità di famiglie e imprese. Lo dice Lanfranco Suardo, direttore sede Torino di Banca d’Italia.
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