Vocazione agricola e agroalimentare, produzioni certificate, riqualificazione ambientale e sociale delle aree, commercializzazione, ristorazione e bio: sono 190 i Distretti del cibo distribuiti su tutto il territorio nazionale iscritti nell’apposito Registro. Un dato questo che sottolinea la loro crescente rilevanza quale volano per lo sviluppo e la salvaguardia dei sistemi agricoli territoriali e del paesaggio rurale, della sostenibilità ambientale delle produzioni e della riduzione dello spreco alimentare, avvalorata anche dal loro aumento del 33% rispetto al 2022. Di questo si è discusso a Matera nel doppio appuntamento targato CREA Politiche e Bioeconomia, organizzato in occasione della tre giorni “Il Patto per promuovere l’Italia del buon cibo con la bellezza del paesaggio rurale e l’unicità del patrimonio culturale”.
mrv
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