MILANO (ITALPRESS) – “Oggi abbiamo a disposizione tante diverse pillole contraccettive, tanti diversi preparati che contengono diversi ormoni, sia di tipo estrogenico che di tipo progestinico. In realtà, le pillole che abbiamo a disposizione non sembrano influenzare più di tanto la composizione del microbiota della paziente che assume la pillola”. Lo afferma Giovanni Grandi, ricercatore dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. in occasione dellla giornata di confronto e dibattito a Milano sul tema “Microbiota, infiammazione e dolore nella donna”. “Quello che si è visto chiaramente – aggiunge – è che, a seconda del microbiota che la paziente ha, può metabolizzare diversamente pillole contraccettive. Sembra che il microbiota riesca davvero anche a impattare alcune terapie mediche che una donna può fare, ad esempio la contraccezione”,
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