Il pallone racconta di Franco Zuccalà

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EQUILIBRIO E SOLIDITA’, MILAN CAMPIONE CON MERITO

“La verità è che uno vince e tutti gli altri perdono” diceva Gianni Brera. Aveva ragione, perchè se il Milan ha conquistato meritatamente lo scudetto, l’Inter lo ha perso a Bologna, il Napoli a Empoli, la Juve nelle troppe (18) partite non vinte. E tutti così ora si aggrappano al futuro, al calciomercato, per non pensare al presente. L’ultima giornata ha confermato che il Milan è stata la squadra più equilibrata. Non ha segnato quanto l’Inter (84 gol) ma ha avuto la difesa meno battuta (31 gol subiti, come il Napoli). Non essendo stato l’attacco rossonero eccezionale (Leao l’unica rivelazione, tre assist vincenti contro il Sassuolo dove i neo campioni hanno vinto facilmente), si può dire che abbiano funzionato bene il centrocampo: Tonali e Kessie sono stati gli assi portanti della squadra insieme con l’arrembante Hernandez e Maignan, la saracinesca che ha fatto dimenticare Donnarumma in porta. L’Inter, seconda, ha battuto la Samp e ha avuto in Lautaro (21 gol e qualche pausa) l’attaccante che, da solo ha fatto quasi un quarto dei gol nerazzurri. Brozovic è stato il direttore d’orchestra e una piccola crisi nerazzurra ha in parte coinciso – dopo la sconfitta nel derby – con un calo di forma e l’infortunio del suo “cervello”: due vittorie in otto partite. Perisic ha fatto la differenza. Il Napoli ha avuto il momento di maggior difficoltà quando i suoi migliori giocatori sono andati alla Coppa d’Africa o si sono infortunati. La sconfitte interne contro Atalanta, Empoli, Spezia, Milan e Fiorentina sono stati determinanti e hanno smentito il luogo comune secondo cui il pubblico partenopeo è il “dodicesimo uomo in campo”. Qualche turbolenza fra tifosi nella partita di La Spezia: non ne avevamo bisogno. La Juventus che è arrivata quarta e ha perso la Coppa Italia, non ha vissuto una stagione felice per l’invecchiamento dei suoi difensori e le problematiche del centrocampo. Vlahovic ha migliorato l’attacco forse troppo tardi. Dybala, lacrime d’addio a parte, è stato discontinuo e l’infortunio a Chiesa ha pesato, come l’addio di Ronaldo che ha giocato un brano della prima partita e poi ha salutato. Le romane hanno raggiunto la meta dell’Europa League, ma non son state mai in corsa per lo scudetto.
La Lazio (quinta) ha avuto nei gol di Immobile 27 gol, capocannoniere) il suo punto forte: pareggio con sei gol nella partita di chiusura contro il Verona. La Roma non è stata miracolata da Mourinho che ha tuttavia portato i giallorossi alla finale di Conference League. Abraham è stato decisivo con i suoi 17 gol. Finale maiuscolo a Torino. La Fiorentina ha acciuffato l’Europa per la coda, battendo una Juve quasi assente. L’Atalanta ha buttato via tutto perdendo in casa con l’Empoli sulla linea del traguardo. Ma Gasp resterà. Delle squadre di metà classifica, il Verona ha impressionato dopo l’arrivo di Tudor per il suo attacco disinvolto che ha avuto nel cannoniere Simeone (17 reti), in Caprari e Barak, gli elementi più in vista. Il Sassuolo si è meritato l’appellativo di “ammazzagrandi”, ma -a parte certe lezioni alle squadre più titolate- ha potuto contare su alcuni uomini-mercato: dal vecchio Berardi, a Raspadori, Frattesi, Traorè. Diremmo mediamente bene il Torino (ottimi Lukic e Bremer, a lungo infortunato Belotti) e l’Udinese, che Cioffi ha salvato per tempo, valorizzando elementi come Udogie e Makengo. Il Bologna ha avuto qualche momento difficile anche per le condizioni di salute di Mihajlovic, che non ha potuto sempre guidarlo, ma i gol di Arnautovic lo hanno tenuto bene a galla.
L’Empoli ha disputato una prima parte molto buona, poi ha inanellato una serie negativa e si è riscattato nel finale. La Sampdoria è stata in bilico sin quasi alla fine, lo Spezia ha cominciato maluccio e ha finito meglio. Nella lotta in coda, incredibile salvezza della Salernitana con brutte scene (la gara è stata sospesa per alcuni minuti per un incendio in tribuna): l’Udinese a vinto (4-0) all’Arechi, ma il Cagliari non è passato a Venezia ed è finito in B. La squadra sarda è affondata alla fine nonostante i gol di Joao Pedro e il cambio di panchina. Salva miracolosamente la Salernitana di Nicola, nonostante il clamoroso k.o. interno. Il Genoa ha vinto troppo poco, anche dopo l’arrivo di Blessin, il Venezia era partito discretamente ed è affondato nel girone di ritorno. I migliori allenatori per noi, a parte lo “scudettato” Pioli, sono stati Inzaghi, Italiano, Dionisi e Motta. Fra i giovani di spicco, alcuni nomi: Tonali del Milan, Miretti della Juve, Zalewsky della Roma, Traorè del Sassuolo. I gusti sono gusti. Preso atto che Orsato è stato il migliore degli arbitri e andrà ai Mondiali e che Sozza è stato l’emergente di successo, pensiamo che i nostri fischietti siano troppo legati al VAR e sembrano timorosi di prendere decisioni. Mestiere difficile. E’ stato un campionato spettacolare ed emozionante, ma non ricchissimo di qualità. Fuori dalla porta di casa, non vinciamo più. Speriamo ora nella Roma.
(ITALPRESS)

IL MILAN HA LE MANI SULLO SCUDETTO

Il Milan ha già le mani sullo scudetto. La vittoria sull’Atalanta è maturata quando Leao ha sbloccato la partita e poi Hernandez ha fatto un gol “alla Weah”: galoppata di ottanta metri e poi palla in rete. L’Inter (81 gol in stagione, tre legni a Cagliari) ha vinto in Sardegna, ma i rossoneri sono rimasti a +2. Drammi e lacrime: quasi tutte le decisioni sul filo di lana all’ultimo turno. Roba da infarto. E’ in ogni caso uno scudetto tutto milanese, visto che le altre piazze – ancorchè prestigiose – sono rimaste indietro. San Siro ha “festeggiato ” uno scudetto vinto non aritmeticamente, ma quasi. Il Milan non conquista il titolo dal 2011, undici anni. L’Inter ha vinto a Cagliari, ma la sua situazione è rimasta di stallo. I nerazzurri (3-1 gol di Darmian, doppietta di Lautaro a quota 21 centri stagionali e Lykogiannis per i sardi) devono sperare in una sconfitta del Milan nell’ultima giornata: il pareggio non basterebbe. Per i sardi situazione difficile: vincere a Venezia per sperare. Lacrime “napulitane” per l’emigrante miliardario Lorenzo Insigne che ha lasciato Napoli circondato da De Laurentiis, Spalletti e tutti i compagni. Lo stadio “Maradona” era commosso. Lo hanno accompagnato verso il Canada le note di “O sole mio”, come ai tempi di Enrico Caruso. Un saluto indimenticabile. Nella partita col Genoa, Insigne aveva sbagliato un rigore (palo), poi aveva fatto bene nella ripetizione, spingendo – prima aveva segnato Osimhen – il Grifone verso la B. Di Lobotka il terzo gol. Assicurato il posto davanti alla Juve. Non è un momento facile per la squadra bianconera: in società si pensa al futuro recriminando sul presente. Per l’ultima partita allo Stadium, nel posticipo, di scena una Lazio che, pur senza Immobile, è vicina all’Europa. All’Olimpico i bianconeri vinsero con due rigori di Bonucci. Arbitro Ayroldi. Da definire le posizioni per l’Europa League. La Lazio sembra sicura, ma la Fiorentina potrebbe raggiungerla, battendo la Samp. L’Atalanta è in grado di farlo nell’ultima partita con l’Empoli. La Roma rischia di essere scavalcata. La squadra di Mourinho, sorpresa subito da Okereke, ha trovato mille ostacoli e quattro traverse prima di pareggiare contro un Venezia ormai retrocesso. Ha provveduto Shomudorov a evitare il ko. Nel Monday Night la Fiorentina, come detto, sarà a Marassi contro una Samp salva. Squalificato Amrabat. Al Franchi vittoria viola per 3-1 (Gabbiadini, Callejon, Vlahovic, Sottil). Fischietto a Mariani. Il Sassuolo ha vinto con netta superiorità il derby di Bologna. na doppietta di Scamacca (in tutto 16 gol) e una gran rovesciata di Berardi hanno sancito un successo meritato dei neroverdi. Orsolini con un rigore a…scoppio ritardato ha reso meno amaro l’addio ai tifosi. Il Torino, vittorioso a Verona col gol di Brekalo, sta concludendo bene la stagione. Per Juric vittoria da ex al Bentegodi dove i gialloblù hanno concluso la stagione contenti, nonostante il ko, per il risultato complessivo. Lo Spezia si è messo al sicuro vincendo a Udine una partita ricca di gol e emozioni. Motta dalle stalle alle stelle con la salvezza. Al Castellani di Empoli la Salernitana stava perdendo per un gol di Cutrone e ha poi pareggiato con Bonazzoli dopo aver molto sprecato. La squadra di Nicola avrebbe potuto passare in vantaggio, ma Perotti si è fatto parare il rigore decisivo da Vicario. Per la salvezza, la decisione arriverà da Salernitana- Udinese. I campani hanno due punti in più del Cagliari (che giocherà a Venezia) ma nei confronti dei sardi, con gli scontri diretti in parità, hanno una differenza reti peggiore. Nella giornata conclusiva Sassuolo-Milan e Inter-Sampdoria. Soluzione all’ultima pagina del romanzo del campionato. Ma qualcuno avrà da ridire.

NIENTE FATAL VERONA, MILAN SEMPRE PIU’ VICINO AL TITOLO

Non c’è stata la “Fatal Verona”: il Milan è rimasto a +2 sull’Inter. E’ tempo di malevoli supposizioni di risultati sospetti, di cattivi pensieri. Come in una eterna commedia, tutti gli anni chi perde (o non vince) vede ombre ovunque e chissà se ha ragione. Pronte le carte bollate. I rossoneri erano andati sotto di un gol al Bentegodi, poi hanno rimontato alla grande con il duo Leao-Tonali. Quest’ultimo ha festeggiato con una doppietta il suo compleanno n.22. Florenzi, appena entrato ha segnato il terzo gol. Ora Milan più vicino allo scudetto, a meno di colpi di scena. L’Inter aveva rimontato due gol a un buon Empoli che le aveva messo paura. L’attacco nerazzurro è arrivato a 78 gol e Lautaro a 19. La difesa interista è apparsa perforabile nella prima mezz’ora, poi la squadra di Inzaghi si è riscattata facendone quattro. Il Napoli ha trovato un Torino battagliero, ma alla fine, dopo che Insigne si è fatto parare un rigore da Berisha, l’ha sputata con un gol di Fabian Ruiz. La squadra di Spalletti ha messo in ghiacciaia il terzo posto. La Juventus, che vinceva a Marassi, si è fatta raggiungere e scavalcare dal Genoa nel finale di una partita molto combattuta. La sconfitta (con Vlahovic a digiuno da quattro gare) ha represso la volontà bianconera di raggiungere il Napoli sul terzo gradino e la vittoria forse non basterà al Grifone per salvarsi. Gloria per Criscito che ha segnato il gol della vittoria rossoblù dal dischetto, dopo aver sbagliato quello nel derby. Anche se la Samp non aveva giocato male, alla lunga la Lazio l’ha spuntata col primo gol di Patric in serie A e con un capolavoro di Luis Alberto. Doriani sempre in zona pericolo. Dopo il successo sul Leicester nel posticipo la Roma sarà sul campo di una concorrente per l’Europa, la Fiorentina. Mourinho farà turnover (Veretout, Kumbulla, Vina, Maitland in campo). Come sta Abraham ? Forse riposerà. Italiano viene da tre sconfitte. Cambierà qualcosa (Venuti, Cabral e Saponara subito ?) All’andata 3-1 per i giallorossi (Mkhitaryan, Milinkovic e doppietta di Veretout). Arbitro Guida. L’Atalanta si è imposta d’autorità sul campo dello Spezia cui non è bastato il gol di Verde. Son tornati in forma Muriel e Pasalic. I bergamaschi possono riconquistare l’Europa. Acciuffata provvisoriamente la Roma. Fra i tranquilli Sassuolo e Udinese un giusto pareggio, ben giocato. Al gol di Scamacca ha risposto Nuytinck. Nella lotta per la salvezza, dopo la vittoria del Genoa e il ko della Samp, situazione sempre in evoluzione. Salernitana-Cagliari è stata una partita ad alta tensione: un rigore segnato da Verdi, uno dato e poi negato al Cagliari, espulso della panchina campana Ribery. Insomma classica partita su misura per le recriminazioni sarde. Pareggio di Altare dopo 98’e soluzioni ancora aperte. Vittoria col cuore in gola per il Venezia contro il Bologna di Mihajlovic. 2-0, 2-3, 4-3. Emozioni, due rigori contro i rossoblù. Basterà il (raro) successo lagunare per la permanenza in A ? Adesso la Coppa Italia: se la contenderanno Inter e Juventus, bramose di trofei da sbandierare all’esercito di fedelissimi. Una rivincita per i bianconeri dopo il ko in campionato ?

DOPO RADU C’E’ IL REGALO DI TERRACCIANO AL MILAN

Continua la volata “milanese” per il titolo, mentre saltano panchine, vengono sospesi arbitri e le polemiche fioccano come le nespole: così diceva il grande Biscardi. Dato che in testa non è cambiato molto, in coda il risultato (1-1) della Salernitana a Bergamo è stato il fatto più saliente. Il Milan ha sempre due punti di margine e tre partite da giocare: lo scudetto è ancora in bilico. Dopo Radu, un altro portiere sulla graticola: il fiorentino Terracciano, che a pochi minuti di una partita giocata bene dai viola, ha regalato a Leao la palla della vittoria rossonera. Il Milan stava faticando a trovare la porta: il gol del portoghese l’ha spinto verso lo scudetto. La Fiorentina ha giocato bene, ma Maignan le ha impedito di andare a rete. L’Inter (con Handanoivic) ha messo le basi del successo nel primo tempo a Udine, contro un avversario in forma. Dopo un subitaneo gol di Perisic, il raddoppio su un rigore concesso dopo la visione al monitor. Lautaro l’aveva sbagliato, colpendo il palo, ma Silvestri ha toccato la palla e l’argentino ha ribadito in rete. Se il portiere non fosse intervenuto il gol sarebbe stato annullato. Sono 74 le reti segnate dai nerazzurri. Pussetto ha riaperto la partita, ma il pareggio non è arrivato. Insomma, più “faticoso” (settimo 1-0) il successo rossonero, ma sempre tre punti in classifica (non di meno) sono arrivati. Adesso il Milan sarà alle prese con Verona (fuori), Atalanta (in casa) e Sassuolo (a Reggio Emilia). L’Inter affronterà Empoli (a San Siro), Cagliari (fuori) e Samp (in casa). Il Napoli, dopo la batosta di Empoli e tutto il chiacchiericcio sui rapporti fra De Laurentiis e Spalletti, ha reagito rifilando una mezza dozzina di gol a quel Sassuolo che lo aveva impegnato seriamente all’andata e aveva dato filo da torcere a molte “grandi”. Questa volta la squadra di Dionisi è rimasta negli spogliatoi e il Napoli ha festeggiato: Mertens doppietta. Il terzo posto sembra al sicuro anche se la Juve è sempre a un punto: ha battuto un buon Venezia con una doppietta di Bonucci. Ma la nota più importante è stata la “scoperta” di Miretti, che potrebbe essere il centrocampista del futuro per il club bianconero. La Roma, che ha pensato al ritorno contro il Leicester per conquistare la finale di Conference League, contro il Bologna aveva schierato qualche rincalzo, poi Mou ha fatto quattro sostituzioni simultanee, ma senza successo. Per i rossoblù sei partite utili. A La Spezia, il contestato Acerbi (in fuorigioco) ha dato la vittoria in extremis alla Lazio la cui difesa aveva regalato due gol ai padroni di casa. Liguri non molto fortunati, ma combattivi. Gol numero 150 di immobile. Sette le reti: partita movimentata. La squadra di Motta è pressochè salva, quella biancoceleste ha raggiunto la Roma. L’Atalanta ha agganciato la Fiorentina: di Pasalic il pareggio contro la Salernitana. Potrà recuperare il terreno perduto? Una tripletta del redivivo Belotti (due rigori) ha siglato il successo del Torino in rimonta a Empoli. Espulsi Verre e Stojanovic. Granata sempre meglio. In coda, la Salernitana si è avvicinata al Cagliari. Abbastanza compromessa sembra invece la posizione del Venezia. La squadra di Soncin ha però impegnato seriamente la Juve. Il derby genovese è stato deciso da Sabiri, che ha dato una spallata alle speranze di salvezza del Genoa. La partita è stata più combattuta che giocata. Nel recupero Criscito (distrutto moralmente) si è fatto parare un rigore (discusso) da Audero. E i rossoblù sono scivolati fatalmente verso la B. Male il Cagliari contro il Verona; già sotto di due gol (Barak e Caprari) nel primo tempo, Joao Pedro ha riaperto alla partita su magistrale punizione. Esonerato Mazzarri, sostituito da Agostini. Record di punti per gli scaligeri. Per i sardi (7 ko in 8 partite) finale col cuore in gola. Alla terzultima tappa, dopo lo spareggio Salernitana-Venezia in settimana, Salernitana-Cagliari vero spareggio-salvezza. Per lo scudetto, Verona-Milan e Inter-Empoli: pericolo “fatal Verona” per i rossoneri?

TESTA A TESTA MILAN-INTER, CROLLO NAPOLI, RIMONTA SALERNITANA

Equilibro Milan-Inter in vetta, crollo del Napoli e rimonta di Genoa e Salernitana i fatti del giorno. E’ il momento delle aureole in testa per i vincitori, dei piatti rotti e il lancio di accuse per i perdenti. Il solito finale di stagione da nervi a fior di pelle. Il “milanese” Sozza ha arbitrato benissimo Inter-Roma e almeno questa polemica ci è stata evitata. Rocchi, il designatore, l’ha scampata bella: aveva fiducia in Sozza e ha avuto ragione. Il Milan ha vinto in rimonta la partita sul campo della Lazio. Al gol iniziale di Immobile (il n.26) hanno risposto Giroud e Tonali, su input di Ibrahimovic. La squadra di Pioli è tornata al gol al momento giusto. Ora dovrà fronteggiare l’Inter e un calendario difficile. La squadra di Inzaghi ha dominato sulla Roma, rifilandole tre gol, come all’andata. Alla fine, la squadra giallorossa ha segnato, ma non è stata una gran partita, quella della squadra dell’osannato Mourinho. Serie positiva interrotta e Conference League unico obiettivo romanista. L’Inter -che ha già segnato 71 gol (16 Lautaro)- ora spera nello scudetto, grazie anche al recupero di Bologna e al calendario favorevole. Una doppietta di Pinamonti ha fatto uscire definitivamente di scena il Napoli (una caduta così non si registrava da 80 anni, secondo gli storici). Con i suoi errori, la squadra di Spalletti si è fatta rimontare due gol dall’Empoli e beffare nel finale. Ora la Juve potrebbe mettersi a un punto. Male la difesa ed erroraccio di Meret sul pareggio toscano. Prevediamo giornate agitate sotto il Vesuvio. L’Empoli è tornato a vincere dopo sedici partite. La Juventus (in ansia, come tutti, per la salute di Stefano Tacconi), nel Monday Night giocherà sul campo del Sassuolo. Dopo lo smacco subito in casa all’andata, per i bianconeri l’occasione per staccare gli inseguitori e metter radici in Champions. Allegri schiererà Chielllini, Bernardeschi e Dybala. Gli emiliani a Torino vinsero (2-1 con gol di Frattesi, McKennie e Lopez). Arbitro Maresca. La sconfitta della Fiorentina a Salerno ha dato un colpo alle speranze d’Europa dei viola, anche se ancora tutto è possibile. L’Atalanta è tornata a vincere e sperare dopo tre sconfitte con i gol di Pasalic (quattro reti al Venezia fra andata e ritorno), Zapata (dopo un lungo infortunio) e Muriel (anche un palo). Nelle partite fra squadre già salve o senza patemi, una doppietta di Lukic (un rigore) ha dato al Torino la (meritata) vittoria sullo Spezia. Stavolta i granata non si sono fatti raggiungere nel finale. Fra il rimaneggiato Bologna e l’Udinese, movimentato pareggio con quattro gol. Corsa per la salvezza. Il vero miracolo lo sta facendo Nicola a Salerno, dove i granata hanno vinto la terza partita consecutiva (Sampdoria, Udinese e Fiorentina) e sperano nella salvezza grazie anche al recupero col Venezia e al finale di stagione. La Samp si era portata avanti a Verona con un gol di Caputo, che aveva segnato dopo un rigore respintogli da Montipò. Il pareggio di un ex, Caprari, ha lasciato quasi immutata la situazione dei blucerchiati, che devono stare attenti nel finale di stagione. La partita più drammatica era Genoa-Cagliari. I sardi hanno colpito un palo con Joao Pedro, Badelj l’ha decisa sul filo di lana. Vittoria pesantissina: Grifone grosso passo avanti, Squadra di Mazzari in pericolo. La pesante sconfitta interna con l’Atalanta ha affossato quasi definitivamente il Venezia, che è crollato perdendo otto partite di fila e segnando solo quattro gol. Mercoledì tre recuperi: Bologna-Inter, Fiorentina-Udinese e Atalanta Torino. Domenica il derby genovese per la salvezza. Ne vedremo delle belle.

MILAN E INTER PER COPPA E SCUDETTO, NAPOLI OUT ?

Inter e Milan saranno protagonisti del finale di stagione: prima nella semifinale di ritorno di Coppa Italia (andata 0-0) e chi passerà affronterà la vincente di Juve-Fiorentina (andata 1-0); poi nella volata per lo scudetto dove non si sono fatti incantare nè incastrare negli anticipi da Genoa e Spezia. Il Napoli invece si è fatto raggiungere dalla Roma nel recupero con El Shaarawy, dopo il gol su rigore di Insigne. La squadra di Spalletti ha perso ben 18 punti in casa (quattro nelle ultime due gare). Addio scudetto ? Probabile. La Roma al “Maradona” ha inanellato la dodicesima partita utile, ma è rimasta a -5 dalla Juve. Il Milan, che era in crisi di gol, si è sbloccato dopo pochi minuti e Leao ha aperto la strada ai rossoneri verso una vittoria che ha ridato fiducia a tutti e rafforzato la posizione della squadra di Pioli (che ha raddoppiato nel finale con Messias) in testa alla classifica. Adesso le insistenti voci di una cessione del club a Investcorp, fanno sperare ai tifosi in un futuro radioso, ma è la conferma del fatto che il “nostro” calcio è diventato cosa altrui, in fatto di asset e di mentalità. Del resto anche l’Italia è in mano ai gruppi stranieri: i nostri cieli sono invasi da compagnie straniere, come la proprietà di tante aziende in tutti i settori. Perchè a quest’andazzo dovrebbe sottrarsi il calcio ? Il Genoa con quest’altra sconfitta ha ormai un piede in serie B, ma la sfida col Cagliari, in arrivo, potrà dare una sentenza (quasi) definitiva. Da parte sua, l’Inter ha vinto a La Spezia, allungando una serie positiva (terza vittoria fila) che ha preso corpo con il rientro di Brozovic in cabina di regia. La squadra di Thiago Motta ha giocato bene e ha fatto quel che ha potuto (non troppo a lungo, considerato l’esito della gara): è già salva, ma il gap si è visto. E’ tornato a segnare Lautaro (che gol!), alimentando l’ottimismo dei tifosi nerazzurri, che contano sempre nei famosi tre punti (arriveranno ?) del recupero col Bologna. I rossoblù sono poco malleabili: Arnautovic ha segnato ancora sul campo della Juve che ha giocato male, davanti all’idolatrato Del Piero, rimediando un punto nel recupero con il solito Vlahovic contro un avversario in nove per l’espulsione di Sumaoro e Medel. Molto discusse le decisioni di Sacchi. La Roma non ha approfittato della battuta d’arresto bianconera. La Lazio si è fermata contro il Torino, acciuffandolo con Immobile a tempo scaduto. I granata (che nei finali perdono spesso la trebisonda) avrebbero dovuto chiuderla prima (gol di Pobega, palo di Bremer). L’Atalanta non sta vivendo un buon momento: un bel Verona l’ha battuta in casa. Nel finale la squadra di Gasp (terzo ko consecutivo) l’ha riaperta, ma senza completare l’opera. La Fiorentina, con qualche patema finale, ha vinto contro il Venezia, grazie a un gol di Torreira. Infortunato Castrovilli. Comunque altro passo avanti dei viola verso l’Europa. La larga vittoria dell’Udinese sull’Empoli ha confermato il buon lavoro di Cioffi in casa friulana, dove la salvezza è arrivata senza patemi. La sconfitta ha allungato il lungo digiuno (sedici gare) della squadra toscana, che per sua fortuna aveva messo fieno in cascina nella prima parte del campionato. Nella lotta per la salvezza, significativa la vittoria del fanalino Salernitana (due gare in meno) sul campo della Sampdoria (qualcuno ha ipotizzato il ritorno di D’Aversa). Fazio si è riscattato dopo la giornata nera contro il Torino. La vittoria del Cagliari (gol di Deiola e un palo contro il Sassuolo) ha significato molto sul piano morale per la squadra di Mazzarri che, dopo cinque ko di fila, ha conquistato punti importanti per la salvezza. I neroverdi, che hanno conquistato la fama di “ammazzagrandi”, a volte si squagliano contro le squadre meno titolate. Per i sardi, come detto, è in arrivo lo scontro diretto con Genoa. Ma sei punti in più sono un buon margine. Di male in peggio invece il Venezia (una gara in meno) che ha perso ancora contro la Fiorentina. Nel prossimo turno sfida incrociata Milano-Roma: rossoneri all’Olimpico contro la squadra di Sarri, nerazzurri a San Siro contro i giallorossi.

MILAN FRENATO, SALE L’INTER, SCENDE IL NAPOLI

Sale l’Inter, scende il Napoli, Milan sempre in testa. Sull’otto volante del campionato continuano le sorprese. Siamo dell’avviso che i frequenti alti e bassi in vetta siano più un segno di debolezza e mancanza di continuità, che di bravura delle nostre squadre di vertice. Il Milan in bianco pure a Torino, contro i granata. Secondo 0-0. Il Torino l’ha tenuto in scacco, ma la squadra di Pioli ormai ha il problema del gol. Proteste per l’arbitraggio, agitazione psicomotoria, ma niente gol: Leao poco, Giroud zero. Ma i rossoneri sono sempre primi perchè il Napoli ha frenato e l’Inter ha una partita in meno. Tutto può ancora succedere. L’Inter, dopo sette partite in cui aveva battuto solo la Salernitana perdendo rapidamente terreno, ha ripreso a vincere. Guardacaso, col rientro di Brozovic e le grandi prestazioni di Perisic e Dzeko, ha battuto la Juve e ha superato un Verona battagliero con un uno-due di Barella e Dzeko in mezz’ora. Con i risultati della concorrenza e la partita col Bologna da recuperare, i nerazzurri sperano di essere competitivi nella volata finale per lo scudetto. Ora hanno miglior attacco (65) e miglior difesa (24).
La bella Fiorentina, pur rimaneggiata per le assenze di Bonaventura e Torreira, ha battuto il Napoli a domicilio: messo a segno un bel gol (Gonzalez) al “Maradona”, dopo il pari di Mertens ha trafitto ancora con Ikonè e Cabral l’ex difesa meno battuta del campionato che stavolta ha fatto acqua. Osimhen ha riaperto (invano) la partita. Viola più vicini all’Europa. La Juve ha dato una forte spinta verso la serie B al Cagliari (quinta sconfitta consecutiva). I bianconeri hanno rimontato dopo il gol di Joao Pedro con De Ligt e Vlahovic, stavolta decisivo. Non è stata una delle prestazioni migliori, da parte della squadra di Allegri che ha però rafforzato il proprio quarto posto. I sardi sono davanti al Venezia che ha giocato due partite in meno. Una formidabile punizione di Radovanovic ha messo in difficoltà la Roma dopo la sconfitta contro il Bodo. La Salernitana ha tenuto in scacco i giallorossi a lungo e poi ha ceduto ai gol di Perez e Smalling nel finale. Mou abili cambi e undicesima partita utile. La squadra di Nicola (che ha avuto da dire con il tecnico giallorosso), grazie ai i recuperi conta di salvarsi. La Lazio ha steso il Genoa.
Il Grifone può recriminare per qualche episodio discusso, ma sostanzialmente dopo un buon inizio è stato sovrastato dai biancocelesti: Immobile (tripletta) protagonista. Ha raggiunto e superato Boniperti a quota 179 gol. Genoa in difficoltà.
Il Sassuolo ha recuperato Berardi e ha messo in difficoltà l’Atalanta che, dopo un palo di Pasalic, ha colpito con Traorè (doppietta e un palo). Muriel ha reso meno amara la sconfitta nerazzurra. Bologna-Sampdoria (Pairetto) sarà un posticipo significativo per i blucerchiati che cercheranno di tenersi lontani dalla zona calda pericolosa della classifica. A Marassi vinsero i rossoblu per 2-1 (Svanberg, Thorsby, Arnautovic). In coda era il risultato più prevedibile, il pareggio fra Empoli e Spezia, avvicinatesi alla tranquillità, anche se la formazione toscana ha inanellato la quindicesima partita senza vittorie. Le sconfitte di Cagliari, Venezia e Genoa hanno fatto capire dove si andrà a parare nella lotta per la salvezza. La Salernitana ha due partite in meno. Un rigore del rientrante Deulofeu ha dato un vantaggio importante per la tranquillità dell’Udinese e ha un pò demoralizzato il Venezia che tuttavia ha pareggiato con un gol di Henry. Becao l’ha di nuovo messo ko. La squadra lagunare ha due partite da recuperare, ma al momento è nei guai. Nervi a fior di pelle, ma ancora tutto da decidere.
(ITALPRESS)

NAPOLI E INTER VANNO IN PRESSING SUL MILAN

Dopo i risultati della partitissime (vittorie di Inter e Napoli), il Milan risponderà per fare altri tre passi verso lo scudetto? Lo sapremo nel Monday Night: la capolista nel posticipo se la vedrà col Bologna. Sta ancora male Mihajlovic (in panchina Tanjga), De Silvestri è infortunato. All’andata vinsero i rossoneri per 4-2 (Leao, Calabria, autorete Ibrahimovic, Barrow, Bennacer, Ibrahimovic). Arbitrerà Marinelli. Il Napoli si è dimostrato superiore all’Atalanta. Un rigore concesso da Di Bello, dopo aver controllato l’intervento di Musso su Mertens al video, ha dato a Insigne la possibilità di portare in vantaggio la squadra partenopea a Bergamo. Il bellissimo raddoppio di Politano ha messo la partita in mani azzurre. De Roon ha riaperto la partita nella ripresa, ma Elmas ha assicurato la vittoria alla squadra di Spalletti che ha agganciato (provvisoriamente) il Milan. La vittoria dell’Inter sul campo della Juve (su rigore molto contestato, ripetuto due volte e realizzato da Calhanoglu) ha ridato fiato alle trombe nerazzurre, mentre ha fermato, dopo sedici partite partite senza sconfitte, le velleità bianconere. I nerazzurri, con una partita in meno, possono correre ancora per lo scudetto, ma aritmeticamente tutto è possibile, dato che ci sono 21 punti in palio, più quelli del recupero col Bologna. Il cosiddetto “Derby d’Italia” è stata una partita piena di botte e polemiche. Non è stato uno spot per il bel calcio e l’arbitraggio di Irrati ha lasciato perplessi. Sicuramente non è piaciuto agli juventini che ora penseranno davvero a conservare il posto Chsampions, mentre l’Inter (una partita in meno) è a tre punti dalle due prime e con i tre punti della partita col Bologna (se li prenderà nel recupero) potrebbe esserre prima. Qualche errore difensivo della Samp ha favorito la Roma (ora quinta), di Mkhitaryan il gol giallorosso del vantaggio. Vani i tentativi di evitare la sconfitta della squadra di Giampaolo. Decimo risultato utile consecutivo dei capitolini. Grandine e gol sul Sassuolo (senza Berardi). La Lazio è andata a segno con Lazzari. Gli emiliani non sono stati fortunati con Frattesi (palo). Poi Milinkovic Savic ha messo (quasi) al sicuro il successo della squadra di Sarri. Il gol di Traorè ha riaperto – ma troppo tardi – la partita. Immobile a secco. Il derby toscano è stato abbastanza animato. Gol annullato per intervento del Var a Di Francesco. Nella ripresa, dopo un gol invalidato a Cabral, espulso Luperto e subito rete di Gonzalez convalidata con l’ausilio sempre del Var. Per l’Empoli sono quattordici le partite senza vittorie. I viola coltivano speranze europee. In zona salvezza, il Cagliari è stato travolto a Udine, dove – dopo il gol di Joao Pedro – i friulani, con una tripletta di Beto (a quota 11, come Osimhen), hanno raggiunto la tranquillità, lasciando in mano ai sardi il cerino. In pratica, Cioffi ha concluso la propria missione, mentre Mazzarri correrà gli ultimi pericoli insieme con Venezia e Genoa. Una traversa di Aramu, al Picco, per una partita in cui la squadra di Zanetti, senza Henry in campo e lo stesso tecnico in panchina, ha cercato di controllare la situazione ma ha subito il gol della sconfitta nel recupero da Gyasi. Spezia pressochè in salvo, Venezia sempre più inguaiato. Lunedì, senza lo squalificato Ostigard, il Genoa – che non perde da otto gare (sette pareggi e una vittoria) sarà sul campo del Verona. Rossoblù penultimi, ma speranzosi. A Marassi 3-3 (Simeone, Barak e Criscito su rigore, doppietta di Destro e Kalinic). Dirigerà Fourneau. Il Torino ha spinto la Salernitana verso la serie B. Il rigore (contestato e parato) da Sepe a Belotti e la (giusta) ripetizione del tiro, realizzato dallo stesso capitano granata, è stato l’episodio che ha condizionato la partita dell’Arechi. Fazio ha provocato il penalty e nel finale si è fatto espellere. Le posizioni in coda si sono delineate, ma ci sono molti punti in palio, compresi quelli dei recuperi. Tutto è possibile, quindi.
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