Alla vigilia dei play-off decisivi per la Nazionale, il Milan vola, il Napoli insegue (-3), l’Inter è in difficoltà (-6), la Juve incalza (-1 dai nerazzurri). Ma malauguratamente a Cagliari ricompare il razzismo nei confronti dei giocatori del Milan, il che è l’ultima cosa che ci aspettavamo, dopo quel che succede fuori dal calcio. La Roma (15 punti dal Milan, 8 dalla Champions) ha schiantato nel primo tempo del derby romano una Lazio sottotono. Abraham altri due gol. Mou ha invitato i propri tifosi a non sfottere gli avversari: quelli vanno allo stadio per questo… Il Milan a Cagliari ha colpito un palo, ha attaccato a tutto spiano, ma c’è voluto un (bel) gol di Bennacer per vincere. La squadra di Pioli sembra sempre più la candidata ad arrivare sino in fondo. Il Cagliari (che ha colto una traversa poco prima della fine) è precipitato al quart’ultimo posto. Mazzarri ha contestato l’arbitro: “C’era un rigore per noi”. Il Napoli ha avuto qualche problema contro l’Udinese, poi Osimhen con una doppietta ha ribaltato il risultato. Nelle ultime partite è stato il nigeriano a stupire con le sue doppiette. I friulani (espulso Marì) hanno dato filo da torcere ai partenopei, ma stavolta non è bastato. L’Inter ha dato un’altra prova tangibile delle difficoltà in cui si trova. Sette punti in sette partite: cioè ne ha ceduti 14 agli avversari. Lautaro, dopo la fiammata dei quattro gol a Liverpool e Salernitana, si è fermato ancora. Ma la squadra di Inzaghi soprattutto ha dimostrato di essere Brozovic-dipendente. Senza il regista, problemi a centrocampo. Neppure Vidal lo ha ben surrogato. Comunque paradossalmente l’Inter ha ancora l’attacco più forte del campionato (62 gol), pur essendosi quasi fermata e (forse) nulla è ancora perduto. A San Siro la Fiorentina ha dominato nel primo tempo. Nella ripresa, gara più equilibrata e giusto pareggio che ha relegato l’Inter (una partita in meno) al terzo posto, con un solo punto più della Juve, amareggiata per l’eliminazione in Champions. Il gol di Dybala, pronti via, ha allontanato le nubi dal cielo bianconero. Poi si è mangiato il raddoppio. Anche Vlahovic gollofago, prima di tornare a segnare. Esordio di Miretti. Salernitana (due partite in meno) vivace nella ripresa, ma sempre più nei guai. L’Atalanta a Bologna ha vinto con un gol dell’esordiente Cissè. Musso protagonista. Guardalinee infortunato. Tredicesima partita senza vittorie dell’Empoli contro il rimaneggiato Verona. Simeone rigore tirato (e sbagliato) due volte. Il Sassuolo ha strapazzato lo Spezia che dovrebbe cominciare a preoccuparsi. Berardi (300 presenze) ha superato i 100 gol (primo calabrese a farlo). Gli emiliani sono vicini alla “zona Europa”. I liguri hanno sette punti di margine sulla zona retrocessione. Gli errori difensivi hanno costretto alla resa il Venezia (una partita in meno) contro la Sampdoria che, con una doppietta di Caputo, ha superato il momento difficile, inchiodando i lagunari a una classifica precaria. Ma se contano di salvarsi anche gli altri…L’impresa l’ha fatta il Genoa, che dopo sette pareggi ha vinto in dieci (discusso l’arbitro Mariani) contro un Torino forse troppo osannato. La squadra di Juric nelle ultime otto partite ha fatto solo quattro punti. Avviso ai naviganti: non è certo il “Grande Torino”. I rossoblù hanno vinto dopo 187 giorni e ora sperano, anche se la salvezza è un traguardo lontano. Adesso la sosta azzurra (sapremo se la squadra di Mancini andrà ai Mondiali) e alla ripresa Juve-Inter e Atalanta-Napoli. Sarà il momento topico della stagione.
OSIMHEN SPINGE IL NAPOLI ALLE SPALLE DEL MILAN, INTER -4
Fra qualche episodio disdicevole e le cannonate russe, campionato effervescente. Il Napoli ha sorpassato l’Inter. Il Milan ha vinto cinque partite per 1-0 ed è evidentemente capace di controllare le iniziative degli avversari. E’ in testa alla classifica e, contro un Empoli che lo ha infastidito solo nella ripresa, ha saputo mantenere il proprio vantaggio, dovuto a Kalulu, un difensore. Buttando un’occhiata al calendario, la squadra di Pioli non dovrà affrontare nessuna delle prime (Inter, Napoli Juventus). Tutte le partite nascondono insidie, specie quelle con Lazio, Fiorentina, Verona, Atalanta e Sassuolo. Fa bene il tecnico a dire che parlerà da scudetto solo all’ultima giornata. L’Inter priva di Brozovic, ha rischiato la sconfitta a Torino. Il gol di Bremer ha dato il vantaggio ai granata, ma Sanchez nel recupero ha pareggiato. E’ rimasta l’insufficiente prestazione nerazzurra (sei punti in sei giornate) e quella, a tratti brillante, dei granata che tuttavia alla fine hanno incrementato il loro periodo di digiuno di vittorie (sette partite). L’Inter è a -4 dal Milan e la partita da recuperare col Bologna la porterebbe a -1. Dopo il derby, molto è cambiato in casa nerazzurra. Osimhen (doppietta) ha illuminato la scena al Bentegodi. Il Napoli ha vinto a Verona con l’esperienza e nonostante Insigne, Zielinski e Mertens siano finiti inizialmente in panchina. La nostra impressione è che il Napoli sia una bella e forte squadra, ma che nel complesso abbia qualche limite. Il gol di Faraoni lo ha dimostrato. Ora il Napoli è a tre punti dal Milan e a + 1 sull’Inter. Il Verona è fra le migliori delle seconde linee, ma talvolta non si esprime al meglio, come contro lo scafato Napoli. Espulsi Ceccherini e Faraoni, contestato l’arbitro Doveri. La Sampdoria si è arresa dopo 23′ alla Juventus, pur lottando anche grazie a Sensi: un autogol di Yoshida ha agevolato la squadra di Allegri. Il raddoppio su rigore di Morata (autore anche del terzo gol bianconero) ha orientato la partita, anche in assenza di Vlahovic, entrato nella ripresa. Il quarto posto è saldamente in mano ai bianconeri. Samp terzo ko consecutivo: Szczesny ha parato un rigore a Candreva. Vano il primo gol in A di Sabiri. Ora il Villarreal, per i bianconeri.L’Atalanta ha attaccato, ha colpito un palo (Muriel), ma il Genoa ha resistito. Settimo pareggio consecutivo dei rossoblù, ma salvezza più lontana. Quanto all’Atalanta, la Juve se n’è andata. E’ tornato Mou in panchina e la Roma si è ritrovata quasi subito sotto per un gol di Molina, ha attaccato, ma Makengo ha colpito la traversa. Meglio l’Udinese per laghi tratti. Serataccia per la Roma, ma pareggio su rigore (discusso) nel recupero di Pellegrini. Vedremo se la Lazio, in vista del derby, nel Monday Night darà continuità ai risultati positivi contro il malmesso Venezia. Sarri ha perso Marusic per squalifica. Zanetti non andrà in panchina e non ci sarà Aramu: entrambi sospesi dal giudice sportivo. All’andata vittoria dei romani per 3-1: gol di Pedro, Forte, Acerbi, Luis Alberto. Arbitro Manganiello. Traversa di Soriano e palo di Orsolini ed espulsione di Bonifazi: il Bologna non è stato molto fortunato nel “Derby dell’Appennino”. In superiorità numerica, la squadra di Italiano ha messo sotto assedio i felsinei e Torreira (palo e gol) ha deciso la partita. Viola verso l’Europa, Bologna aurea mediocritas. Lo Spezia è tornato a vincere (dopo quattro ko) nello scontro diretto col Cagliari, per non essere coinvolto più pesantemente nella zona pericolo. La seconda sconfitta consecutiva ha rovinato il bel filotto che aveva fatto la squadra di Mazzarri precedentemente. La Salernitana era partita a spron battuto, ma poi si è svegliato il Sassuolo che ha ribaltato il risultato. Con l’espulsione di Raspadori, i campani hanno preso coraggio, ma anche in dieci la squadra di Dionisi s’è fatta valere, sfiorando il terzo gol. Djurjc infine ha pareggiato: un risultato che comunque fa avvicinare la Salernitana alla serie B. Ma ci sono 27 punti in palio e -con i recuperi- tutto può ancora succedere.
IL MILAN VINCE A NAPOLI CON GIROUD DECISIVO
Giroud è l’uomo della provvidenza per il Milan: aveva deciso il derby, ha segnato il gol decisivo a Napoli. Il Milan al “Maradona” ha fatto un passo importante nella volata-scudetto, anche se l’Inter deve recuperare la partita di Bologna. La gara ha fatto emergere le difficoltà partenopee contro le grandi: aveva pareggiato in casa anche la gara con i nerazzurri. Non è stata una gran partita: botte, polemiche. Aveva cominciato bene il Napoli, senza tirare, è poi cresciuto il Milan che ha vinto. La squadra rossonera è ora prima con due punti sull’Inter e tre sul Napoli. Non mancheranno le polemiche per rigori dati e non dati. Ma il succo è la vittoria rossonera. La squadra di Pioli ha fatto di più di un avversario che aveva già fallito la vittoria con l’Inter. La tripletta di Lautaro e la doppietta di Dzeko hanno riportato a galla la squadra nerazzurra che sembrava in difficoltà dopo il derby di campionato perso. Il lungo digiuno è finito e la squadra di Inzaghi, che ha ritrovato un grande Barella, è tornata a corsa per lo scudetto. Viceversa la Salernitana ha fatto la stessa fine dell’andata (0-5), nonostante i recenti progressi. I campani hanno due partite da recuperare cui legano le loro speranze di salvezza, ma l’attuale posizione non è ideale per un altro miracolo di Nicola. Per Allegri lo scudetto “è impossibile”. Effettivamente la Juve non è andata oltre l’1-0 contro lo Spezia che le ha messo paura nel finale. Morata ha sbloccato il risultato (non segnava dal 18 dicembre), Vlahovic non ha colpito. I bianconeri ora sono a sette punti dalla vetta e a +6 dall’Atalanta e dalla Roma. C’è chi sogna sotto traccia senza dirlo. Un tempo ciascuno nella sfida fra Roma e Atalanta. Vantaggio di Abraham (20mo gol in giallorosso). Con i cambi, bergamaschi in crescita nella ripresa, ma senza gol. L’attacco, senza Zapata, stenta. I giallorossi hanno agganciato la squadra di Gasperini sul quinto gradino. Espulsi De Roon e Mkhitaryan. La Lazio è stata superiore al Cagliari, Immobile (su rigore) ha segnato il gol n.20, raggiungendo Piola (143). Ora i biancocelesti son tornati a guardare in alto. Per i sardi, dopo una serie positiva, il ritorno alla dura realtà. Espulso Marusic. Fra Fiorentina e Verona la partita effervescente che ci si aspettava. Piatek ancora a segno. Verona sempre sul pezzo. Nella ripresa Torreira e Piatek si sono mangiati il gol della vittoria viola. No Arnautovic no gol per il Bologna contro un Torino pericoloso e stoppato da Skorupski. Lo zero a zero non ha risolto i problemi di Mihajlovic e Juric. Con una partenza sprint (due gol in dodici minuti) l’Udinese sembrava dover dominare la partita con la Sampdoria che poi si è svegliata. Ma il gol di Caputo non è bastato. Una traversa di Beto. Bel passo avanti dei friulani verso la tranquillità; mea culpa di Giampaolo (due sconfitte consecutive). In coda hanno frenato tutti. Al Penzo ben quattro rigori. Trovarsi sotto di tre gol (due rigori) non è stato l’ideale per il rivoluzionato Venezia. Ma l’avversario era quel Sassuolo che ha messo alle corde le grandi. I rigori nella ripresa sono diventati tre (due realizzati da Berardi), anzi quattro, ma Aramu si è fatto parare il tiro da Consigli e il Venezia sta sempre peggio in classifica. Il Genoa ha tentato in tutti i modi di battere l’Empoli, ma Vicario e la traversa gli hanno impedito di segnare. Sesto pareggio rossoblù di fila e salvezza più lontana. Del resto, con una vittoria in 28 partite…L’Empoli non vince da undici gare. I pareggi continuano a fioccare. Ma non al “Maradona”.
MILANESI IN TILT, NAPOLI PRIMO, RIMONTA JUVE
Il campionato va avanti, così come le bombe in Ucraina. Il Napoli ha raggiunto il Milan in vetta. L’Inter è due punti dietro, ma con una partita in meno. Ora il quesito (calcistico) è questo: la Juve (-7 dalla vetta) dove può arrivare? Le milanesi sembrano in difficoltà e il cosiddetto “derby permanente per lo scudetto” pare una sfida al ribasso, tanto che qualcuno pensa addirittura a un clamoroso ritorno in corsa dei bianconeri, nonostante i dinieghi di Allegri. Il fatto che un tipo pacato della statura di Paolo Maldini, poi, abbia sottolineato come il Milan, primo in classifica, abbia spesso “arbitri esordienti” è sintomatico di una situazione difficile. Ricordiamo tutti l'”errore” del VAR in Milan-Napoli, quello di Serra nella partita persa dai rossoneri con lo Spezia, che chiese scusa: sospeso. Adesso a San Siro ha diretto Marchetti, che non è certo un veterano, e forse ha sbagliato sui due gol di Milan-Udinese. Ognuno si fa scudo degli errori arbitrali, pro domo propria. Ma c’è un calo nel rendimento dei rossoneri e della stessa Inter.
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MILANESI IN TILT, NAPOLI PRIMO, RIMONTA JUVE-2-
Nelle ultime sei partite il Milan ha fatto nove punti su diciotto, l’Inter addirittura sei e il Napoli 14. E infatti i partenopei sono saltati in testa, dopo un periodo di difficoltà. La squadra di Inzaghi, che ha ancora l’attacco più forte (55 gol, Lazio 54, Milan 53), nelle ultime sei gare ha segnato solo quattro volte. Qualcosa dev’essersi inceppato: cosa? Tutte le squadre accusano un calo fisico, a un certo punto della stagione, ma la mediocrità delle squadre italiane nelle Coppe è un sintomo importante che dimostra le loro carenze. La sfida dell’Olimpico è stata emozionante. Dopo il gol di Insigne, un gran gol di Pedro aveva pareggiato la contesa, ma nel recupero Fabian Ruiz ha dato successo e primato al Napoli alla vigilia dello scontro diretto al Maradona. Vittoria tutto sommato meritata, per la squadra di Spalletti. La Juve, imbattuta da tredici partite, ha “scoperto” il doppiettista Vlahovic (già quattro gol in bianconero, compreso quello al Villareal), ma ha avuto conferma di qualche debolezza difensiva. E comunque se le prime rallenteranno ancora…
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MILANESI IN TILT, NAPOLI PRIMO, RIMONTA JUVE-3-
L’Atalanta ospiterà nel Monday Night una Samp in ripresa. Assenti Bereszynski e Candreva, squalificati. Gasp senza Djimsiti, Demiral in difesa, Palomino in forte dubbio. In avanti, oltre a Zapata, assenti Miranchuk, Ilicic e (probabilmente) Muriel. A Marassi 3-1 per i nerazzurri con gol di Caputo, autorete di Askildsen, Zapata e Ilicic. Fischierà Sozza. Contro uno Spezia in dieci la Roma ha colto quattro legni e ha trovato un Provedel bravissimo sulla propria strada. Poi nel recupero un rigore dato al monitor e gol di Abraham. Sassuolo-Fiorentina è stata una partita godibile, con tante occasioni. Traorè ha segnato, Piatek no, ma ha pareggiato Cabral (primo gol) con i viola in dieci per l’espulsione di Bonaventura. Neroverdi vittoriosi in extremis con Defrel. In coda, segni di vitalità ha dato l’Udinese, che ha pareggiato a San Siro, tentando il colpaccio nel finale. L’attacco del Verona ha dilagato contro l’inguaiato Venezia, terzultimo. Simeone fa tripletta: è a quota 15 gol. Gialloblù in vista dell’Europa. Un passo deciso verso la salvezza l’ha fatto il Cagliari, vittorioso a Torino.
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MILANESI IN TILT, NAPOLI PRIMO, RIMONTA JUVE-4-
La squadra di Mazzarri (15 punti in 8 gare) ha sorpreso i granata cui non è bastato il secondo gol consecutivo di Belotti. Troppo staccate le ultime due: il Genoa dei 5-pareggi-5 di fila ha fatto registrare miglioramenti con l’arrivo di Blessin e degli acquisti di gennaio, ma i punti sono rimasti pochi, l’unica sua vittoria è datata il settembre scorso (a Cagliari) e i gol segnati sono stati due in sette partite. Ha pareggiato pure la Salernitana con il Bologna. Nicola sta registrando una buona reazione dei suoi, ma la salvezza rimane lontana, col peggior attacco e la peggior difesa. Nel prossimo turno Napoli-Milan, ennesima sfida scudetto: solo a parole, come le altre?
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UNA SERIE A IN ALTO MARE…MILAN BLOCCATO, MA L’INTER FA PEGGIO
Nel campionato di soccer (otto club di proprietà americana solo in serie A), sembra di essere in alto mare: una settimana le onde inducono a dire una cosa, la successiva l’opposto. Il pareggio (risicato) del Milan sul campo dell’ultima, la Salernitana, ha fatto scendere (provvisoriamente) le quotazioni rossonere che, dopo la vittorie nel derby e contro la Samp sembravano altissime: difesa salda, Maignan insuperabile, attacco irresistibile… Contro i campani, rivoluzionati dagli acquisti e affidati al miracolista Nicola, molte certezze sono sembrate eccessive. La volubilità della situazione ha riguardato anche l’Inter che veniva additata come sicura vincente del campionato e poi, con le frenate e le difficoltà del suo attacco (sempre il più forte per i numeri, ma non efficace come prima), è scesa dal podio. Ora, dopo il clamoroso ko con il Sassuolo “ammazzagrandi” (ha battuto a domicilio anche il Milan e la Juve), la squadra campione deve sperare nel calendario favorevole e nel recupero della partita col Bologna, per tornare prima della classe.
Un passo più uniforme sembra avere il Napoli, che pure era sembrato in difficoltà per gli infortuni e le assenze: vedremo se raggiungerà il Milan vincendo la difficile contesa di Cagliari nel Monday Night. L’andamento della partita dell’Arechi ha dimostrato che nessuno è perfetto. Rebic ha salvato la squadra di Pioli dalla sconfitta. Un pari che ha dato qualche speranza (sia pur lontana) ai campani e ha interrotto la marcia rossonera, confermando che nel calcio tutto può succedere. Anche che l’ultima in classifica, con una formazione messa insieme in quattro e quattr’otto, può fermare un’avversaria di maggiore statura. Contro il Sassuolo, l’Inter, priva di Brozovic e Bastoni, ha perso male, veramente male. Barella in regia: esperimento fallito. Fa (bene) un altro mestiere e si vede. Il Napoli è naturalmente sempre pronto a saltare in alto. Dopo la prestazione di Barcellona sarà a Cagliari. La squadra di Mazzarri si è rimessa in sesto e non sarà un avversario facile per i partenopei che hanno perso Anguissa. All’andata i gol di Osimhen e Insigne su rigore per il successo partenopeo. Arbitro Mariani.
Il derby torinese ha confermato che non basta avere Vlahovic per vincere sempre, anche se la sconfitta dell’Atalanta (una gara in meno) ha stabilizzato il quarto posto bianconero. Anche noi avevamo creduto che la Juve con Vlahovic avesse trovato la pietra filosofale, con cui trasformare tutto in oro. E’ bastato un Bremer bravo e attento per ridurre le potenzialità dell’asso serbo. DV7 dovrà calarsi meglio nella parte e affiatarsi con i compagni. Il Torino ha invece ritrovato Belotti e ha giocato una bella partita. Mezza difesa più Dybala non ci saranno nella partita di Coppa contro il Villareal. Il pareggio fra Udinese e Lazio, alla fine di una partita dalle alterne vicende, tiene i friulani (buon finale: colpito l’incrocio da Molina) nella zona pericolosa e i romani ancora fuori dalla zona Champions. Nel derby a “stelle e striscie” fra le squadre dei “paisà” Commisso e Pagliuca, terza vittoria stagionale sull’Atalanta (in silenzio) decide il gol di Piatek (dimenticato Vlahovic?). A Malinovskyi, è stato annullato il pareggio per un bizantinismo. Seguito polemico: espulso Gasp (“Non è calcio”): forse ha ragione lui. Italiano vede l’Europa.
Il Verona ha padroneggiato per un’ora la partita dell’Olimpico dove la rimaneggiata Roma ha avuto problemi. I giovani Volpato e Bove hanno pareggiato. Il vivaio giallorosso ha dato i propri frutti, ma l’espulso Mourinho ha di che meditare. E che occasione perduta dagli scaligeri, calati nella ripresa! La Sampdoria, fra tanti acquisti, ha trovato nell’antico suo campione Quagliarella l’autore di una doppietta (cento gol in blucerchiato) che è servita forse a riportare fuori dalla pozzanghera di coda la squadra di Giampaolo. L’Empoli è alla nona partita senza vittorie. Nel drammatico scontro di coda fra Venezia e Genoa (quarto pareggio), un risultato che non è servito a nessuno. Senza vittorie non ci si salva. Il che vale pure per la Salernitana. Mihajlovic cercherà di uscire dal momento difficile che il suo Bologna sta attraversando nel posticipo contro lo Spezia. Squalificati Medel e Svanberg, al rientro De Silvestri. Fra i liguri non ci sarà Amian. I rossoblù vogliono una svolta. All’andata decise Arnautovic su rigore. Direzione di Marinelli. Speriamo di evitare il mal di mare.
(ITALPRESS)





