Inter e Napoli vanno avanti in una giornata con cinque pareggi e tre 0-0. L’Inter si sta abituando alle vittorie last minute (all’ulltimo minuto): ha acciuffato al 90′ i tre punti con un gol di Dzeko. Come per tutti, è arrivato il momento difficile anche per la squadra di Inzaghi che lo ha superato con il gol n. 53 in campionato. La capolista non ha avuto vita facile contro il rimaneggiato Venezia che ha sorpreso con Henry la difesa nerazzurra. Barella è riuscito a pareggiare. Dzeko l’ha sbloccata in extremis, ma il Venezia (ora terz’ultimo) avrebbe meritato di più. Dopo la sosta, il derby della Madonnina potrebbe essere (quasi) decisivo. Quasi perchè il Milan è a quattro punti dalla capolista con una partita in più. La partitissima di San Siro si è giocata su un pessimo terreno (come quella dell’Inter) ed è finita con un deludente 0-0 che ha tenuto la Juve a un punto dall’Atalanta (una gara in meno). I rossoneri (un punto in due partite) sono decisamente in ritardo, con tutte le attenuanti per Covid, Coppa d’Africa ecc. La Juve può ancora sperare nel quarto posto. Milan-Juve è stata una partita deludente, inutile indorare la pillola. Nel derby campano, quando Juan Jesus ha segnato, la partita sembrava in mani azzurre, ma Bonazzoli ha pareggiato, poi Mertens su rigore ha rilanciato la squadra di Spalletti. I granata hanno perso Veseli (espulso) e Insigne ha segnato dal dischetto. E’ il gol n.115 del capitano: raggiunto Maradona. All’Olimpico, partita poco spettacolare per un’ora, fra Lazio e Atalanta. Poi alcune emozioni finali: un palo di Zaccagni, qualche tentativo dei bergamaschi, che hanno schierato una formazione priva di molti titolari e non potevano fare di più. Tutto sommato un pareggio giusto. Per l’Atalanta il secondo consecutivo col risultato di 0-0. Per la Lazio un’occasione perduta. La travolgente Roma ha fatto un boccone dell’Empoli, che pure non è una squadretta, ma che in casa nelle ultime tre partite ne ha presi quattro dal Milan, cinque dal Sassuolo e quattro dai giallorossi. Nella ripresa, giallorossi in calo, due gol dei toscani. La squadra di Mourinho (Abraham doppietta) “vede” la Champions. Brutto infortunio a Marchizza. A Cagliari protagonisti i portieri: Radunovic ha parato un rigore a Biraghi, il viola Terracciano (sull’1-0) a Joao Pedro che poi ha segnato un gol (decima rete), ma salterà la prossima partita. Due legni dello stesso Joao Pedro e Marin. Espulso Odriozola, la Fiorentina ha pareggiato in dieci con un gol dell’ex rossoblù Sottil. Esordio senza gol di Piatek. Un pareggio con tante polemiche. Il Torino contro il Sassuolo ha dominato il primo tempo, ha segnato con Sanabria, ha colpito tre legni. Ma una grande azione di Berardi ha dato a Raspadori l’occasione per pareggiare. Granata beffati e Juric espulso. Il Verona sta salendo in fretta i gradini della classifica e la vittoria in rimonta sul Bologna, che era andato in vantaggio con Orsolini, lo ha portato in vista dell’Europa. Se non avesse perso contro la Salernitana in casa… Le sei sconfitte nelle ultime sette partite giocate, hanno decisamente ridimensionato il Bologna. Le squadre genovesi hanno cambiato allenatori, non risultati. Giampaolo ha perso a La Spezia. Il gol di Verde ha rotto l’equilibrio. Espulso Ekdal. Terza vittoria di seguito per Motta. In Genoa-Udinese, si è visto un “Grifone” più pugnace: effetto Blessin? Ma gol non ne sono arrivati e l’espulsione di Cambiaso ha lasciato i rossoblù in dieci. Il Genoa non vince in casa dal 24 aprile (2-0 allo Spezia). L’Udinese non ha approfittato nel finale della superiorità numerica. Il passo verso la salvezza lo ha fatto lo Spezia.
L’INTER NON SEGNA, IL MILAN PREPARA UN ‘PARZIALE’ SORPASSO
E’ finita senza gol Atalanta-Inter. Primo tempo senza molte occasioni, ripresa con diverse emozioni e i due portieri Musso e Handanovic protagonisti. Nel Monday Night il Milan potrà sorpassare provvisoriamente l’Inter, che però ha una partita in meno. Il campionato non si fa mancare niente: crisi economica con richiesta di ristori; allenatori come Shevchenko, assunti da salvatori della patria e cacciati senza remore: altri in arrivo con un futuro incerto; liti dialettiche fra presidenti. Una sciccheria. La partitissima di Bergamo, come detto, ha deluso nel primo tempo, in cui Musso ha salvato l’Atalanta da un tentativo di Sanchez. Nella ripresa occasioni sui due fronti e pari giusto. L’Inter dall’attacco atomico è rimasta per una volta all’asciutto. L’Atalanta sente il fiato della Juve sul collo (-1) ma ha una gara in meno. La Juventus ha vinto senza molti problemi contro la rimaneggiata Udinese, ma tutte le attenzioni si sono accentrate sulla faccia di Dybala, che non ha esultato quando ha segnato. E se avesse esultato? Forse il problema del contratto (che nasconde tante altre cose) si sarebbe risolto di colpo? I friulani hanno ora l’impellenza di far punti per evitare ogni pericolo.
Oliveira ha esordito nella Roma con un gol su rigore contro un Cagliari che ha cercato di tener duro, tentando poi qualche sortita senza esito, ma cogliendo una traversa con Joao Pedro. Partita molto maschia. Il Torino ha continuato nella sua marcia verso l’Europa, passando a Genova contro una Samp che ne ha perse tre di fila e non vince da cinque partite. La squadra di Juric, che non vinceva fuori casa dalla quarta giornata, si è messa a giocare bene anche lontano da casa. Facile la vittoria della Lazio sul campo della disastrata Salernitana. Immobile due gol nei primi dieci minuti. I biancocelesti, fra alti e bassi, conquistano posizioni. Il Verona ha vinto sul campo del Sassuolo privo di Berardi. Nel primo tempo, i veronesi hanno fatto vedere una certa superiorità sugli emiliani che avevano sbalordito a Empoli e contro le “grandi”. Poi la squadra di Dionisi si è svegliata. Ma quella di Tudor ha resistito. Barak tripletta. Il Venezia è riuscito a raddrizzare con Okereke su input di Nani una partita che si era messa male contro l’Empoli. Tuttavia i neroverdi non vincono da otto gare.
Un Monday Night sostanzioso con il Milan, il Napoli e la Fiorentina in campo. Il Milan, con problemi in difesa, ma reduce da bere vittorie, affronterà uno Spezia in rimonta. Pioli sarà privo dello squalificato Tonali (Krunic), oltre agli infortunati Romagnoli, Tomori (operato) nonchè Kessie, Ballo-Tourè e Bennacer, impegnati alla Coppa d’Africa. “Bene Kalulu-Gabbia” ha detto. Davanti Ibra. All’andata vittoria rossonera (2-1) con i gol di Maldini jr e Diaz. Verde segnò per gli spezzini. Arbitro Serra. A Bologna, il Napoli, con molti assenti, non avrà vita facile. Spalletti (“Mese difficile”) porterà tuttavia Osimhen in panchina. In porta Meret. Forse recuperati Mario Rui e Zielinski. I rossoblu saranno rimaneggiati. Mihalovic: “Non sempre vince il migliore”. Al Maradona finì 3-0 (Fabian Ruiz e doppietta di Insigne dal dischetto). Dirigerà Marinelli. La Fiorentina affronterà un disperato Genoa, che ha liquidato, come detto, Shevchenko (in panchina Konko, in attesa di Labbadia), e non avrà lo squalificato Vazquez. Esordirà Calafiori. Fra i viola Dragowski in predicato per il ritorno in porta. Italiano: “Vlahovic si sta comportando da professionista”. A Marassi La Fiorentina vinse per 2-1. Di Saponara, Bonaventura e Criscito (ora assente) su rigore i gol. Arbitro Maresca. Situazione bollente su diversi fronti.
(ITALPRESS).
LE BIG NON SBAGLIANO, CHE RIMONTA PER LA JUVE
Prima pagina per l’Inter (+1 sul Milan con una partita in meno), la Juve (da 1-3 a 4-3 all’Olimpico) e il duo di coda Spezia-Salernitana vittorioso su Genoa e Verona. Mentre batte alle porte la Supercoppa fra Inter e Juve (mercoledì a San Siro), che si giocherà nel giorno in cui Governo e Calcio cercheranno un punto d’incontro sui protocolli da adottare per mandare avanti il campionato, un turno senza sorprese per le grandi. E tante…Bastonate: hanno segnato Bastoni dell’Inter e Bastoni dello Spezia. L’Inter ha trovato un ottimo Strakosha sulla propria strada. E’ stato poi il citato Bastoni a sbloccare la partita contro la Lazio con un tiro da fuori. Ma la difesa nerazzurra si è fatta poi beffare da Immobile (15esimo gol). Handanovic battuto dopo 587 minuti. Skriniar di testa ha ridato il vantaggio ai nerazzurri (51 reti). Ottava vittoria consecutiva della capolista. Il Milan ha fatto un boccone del rimaneggiato Venezia. Certo, il gol di Ibra dopo 2′ ha pesato, ma la squadra di Pioli (400esima panchina) non ha quasi mai perso il controllo della partita: doppietta di Hernandez e belle prestazioni di Leao e Tonali. Un acrobatico gol di Petagna, dopo un infortunio muscolare a Insigne, ha dato il successo al Napoli che – nonostante le numerose assenze – ha mostrato di poter continuare a correre per l’alta classifica. Spalletti è tornato in panchina. La Samp nella ripresa ha mandato i campo il nuovo acquisto Rincon e i blucerchiati sono sembrati più aggressivi. Infortunato Audero (Falcone al suo posto). Stavolta Gabbiadini a secco.L’Atalanta ha mantenuto il proprio quarto posto vincendo di goleada (6-2!) contro un’Udinese decimata (12 assenti). Beto all’ottavo gol. Muriel (doppietta) ha dato più larghe proporzioni al risultato. La Roma, senza Mancini e Karsdorp, ha incredibilmente perso lo “spareggio” dell’Olimpico. Molto male all’inizio la Juve, buono il finale. In tribuna Francesco Totti e Allegri (squalificato, in panca Landucci) hanno visto la Roma fare di più e segnare con Abraham di testa. Ha risposto Dybala: gran gol. Infortunato Chiesa. Cuadrado, Da Ligt e Ibanez verranno squalificati. E la rete di Mkhitaryan (tiro deviato da De Sciglio) aveva messo le ali ai piedi ai giallorossi; Pellegrini su punizione ha imbroccato il sette: prodezza balistica. Locatelli ha riaperto la gara. Kulusevski l’ha pareggiata (con l’intervento del Var), De Sciglio ha dato la vittoria alla Juve in pochi minuti su una Roma crollata nel finale. Pellegrini si è fatto parare nel finale da Szczesny il rigore della possibile vittoria romanista. Il Sassuolo di Dionisi (un ex) ha preso vantaggio dal rigore iniziale di Berardi (che verrà squalificato come l’espulso Viti) a Empoli. Dopo una bella partita in cui si sono rivisti Scamacca (doppietta) e Frattesi, hanno avuto ragione gli emiliani a mani basse. Anche Raspadori ha segnato due gol. L’Empoli è forte solo fuori casa? Con un rigore di Djuric la Salernitana è passata in vantaggio al Bentegodi. Nella ripresa pareggio di Lazovic e vittoria granata con Kastanos. Espulso Ilic. Una prodezza per i campani. Lo Spezia ha vinto il derby-salvezza col Genoa. Tassotti e Hugeux in panchina (Shevchenko positivo, Motta squalificato), Sturaro rientrante e Ostigard esordiente fra i rossoblù, mentre Agudelo era sospeso fra gli spezzini. In vantaggio gli ospiti con Bastoni. Il Genoa non è riuscito a pareggiare. Lunedì si giocherà Torino-Fiorentina (Marinelli l’arbitro, andata 2-1 per i viola). I granata in casa si fanno spesso valere, ma la squadra di Italiano ha notevoli ambizioni. Piatek per ora è in sala d’attesa. Tocca a Vlahovic, futuro “ex”. Formazione quasi al completo. Di martedì invece il recupero di Cagliari-Bologna (arbitro Ghersini, andata 0-2) con i sardi che si sono rinforzati con Lovato in difesa e, pur nell’emergenza (assenti Nandez, Ceppitelli, Strootman), cercheranno di farsi valere contro un Bologna che, quanto a defezioni, sembra star anche peggio (Dominguez, Medel, Barrow fra gli altri), ma c’è l’esigenza di andare avanti. E’ l’istinto di autoconservazione che fa muovere il mondo del nostro calcio.
(ITALPRESS).
GIORNATA DIMEZZATA E SOLO PRO MILAN
Il Milan ha brillato in questa giornata dimezzata di campionato con molte difficoltà per le defezioni. Ma il problema non sarà di chi ha giocato, bensì di chi è rimasto fermo non a causa del Covid, ma perchè l’avversario è stato fermato dall’ASL. La pandemia ha colpito più pesantemente Bologna, Torino, Salernitana e Udinese. Adesso Inter e Atalanta saranno impegnate nelle Coppe e sarà difficile trovare spazi nel loro (fitto) calendario, per i recuperi. L’Udinese e la Salernitana addirittura sono indietro di due partite. L’intenso programma avrebbe potuto essere portato avanti se non ci fossero stati intoppi, ma è bastato qualche imprevisto per complicare tutto. E ora ? Dire che si gioca troppo, cioè la sacrosanta verità, infastidisce gli architetti del calcio che una ne fanno e cento ne pensano: campionati mondiali ogni due anni, coppe e coppette. Chi resisterà a questi ritmi ? Facile giocare da seduti, alla scrivania. Il Milan ha approfittato inizialmente degli errori difensivi della Roma, poi della superiorità numerica (espulsi Karsdorp e Mancini) per superare la squadra giallorossa che sembrava in ripresa e invece ha fatto un passo indietro, come i suoi tifosi che hanno lanciato petardi verso i tifosi rossoneri. Ora il Milan è a un punto dall’Inter che non ha però giocato, mentre per la Roma la Champions sembra più lontana. Le consolazioni per Mourinho riguardano il recupero di Pellegrini e il settimo gol di Abraham. Per Pioli la buona prestazione nonostante le tante assenze. Il tuttologo Ibrahimovic si è però fatto parare un rigore. A Torino, la Juve ha attaccato, ma in gol è andato “Ciro” Mertens. Spalletti è rimasto a casa, il “canadese” Insigne è tornato in campo, il Napoli ha giocato bene. La Juve ha recuperato Chiesa, autore del gol del pareggio. Dybala, partito in panchina, si è visto nella ripresa. Un pari che serve più al Napoli. Emozioni all’Olimpico: due punti persi in casa dalla Lazio. Pronti via, l’Empoli in otto minuti ha segnato due gol, poi la Lazio, che ha perso Acerbi, ha riaperto la partita con Immobile. La squadra di Sarri piano piano ha preso campo e ha recuperato. I biancocelesti hanno recriminato per qualche decisione arbitrale, poi il gol di Di Francesco ha gelato l’Olimpico. Ma Milinkovic ha pareggiato. In ogni caso, bene i toscani, che fuori casa non perdonano, male la Lazio che ha sbagliato pure un rigore: Vicario ha parato il tiro di Immobile. Il Verona, nonostante le tante assenze, ha vinto a La Spezia con doppietta di Caprari. La compagine ligure ha riaperto la partita con Erlic, ma alla fine ha avuto ragione la squadra di Tudor. Per i gialloblù un passo importante in avanti, per lo Spezia (espulso Agudelo) situazione nuovamente precaria e panchina di Thiago Motta che torna in pericolo. Dopo essere andato sotto (Gabbiadini ha segnato per la sesta partita consecutiva) il Cagliari ha rimontato a Marassi e poi ha operato il sorpasso con Pavoletti. Curioso: la squadra di Mazzarri ha vinto solo due volte, quest’anno, sempre con la Sampdoria, andata e ritorno. Comunque un segnale positivo per i sardi. Lanna, esordio da presidente Samp con sconfitta ed espulsione di Candreva. Un gol di tacco di Destro ha dato una spinta psicologica importante alla squadra di Shevchenko. Gli emiliani, senza Scamacca e Frattesi, hanno fatto la partita avrebbero potuto avere la meglio, ma hanno solo pareggiato con Berardi. Il Genoa (un punto di speranza) ha schierato l’esordiente terzino svizzero Silvan Hefti. Domenica il calendario asimmetrico (altra pensata storica) ci proporrà Inter-Lazio, Venezia-Milan e Roma-Juventus. Se si giocherà…
LOTTA SCUDETTO E OBIETTIVO QATAR NEL 2022 DEL CALCIO
Il cammino calcistico dell’anno appena cominciato sembra cosparso di insidie. La principale è costituita dal Covid che ha già indotto il governo a ridurre la capienza degli stadi da 75 al 50 per cento. Inoltre alcuni giocatori (Osimhen, Chiellini, Arthur, Augello, ecc. e persino il tecnico genoano Shevchenko, oltre a Messi in Francia) sono stati contagiati: il campionato ne soffrirà. Con la morte di Calisto Tanzi, abbiamo ricordato i grandi risultati del “suo” Parma e il crollo dell’impero che aveva costruito. Ma parlando di calcio giocato e andando in ordine, all’orizzonte si presentano altri pericoli di carattere tecnico. Per quanto concerne la Nazionale, il 2021 è stato trionfale, con la vittoria dell’Europeo, ma adesso i play-off per accedere ai Mondiali del Qatar presentano qualche insidia, perchè se il confronto con la Macedonia è abbordabile, quello decisivo con la vincente di Turchia-Portogallo in campo esterno non sarà una passeggiata, come i Mondiali, se gli azzurri ci arriveranno, come speriamo. Certo, i nostri non sono gli ultimi della pista, ma i lusitani sono da tenere.
Non sarà facile neppure la Nations League con Germania, Inghilterra e Ungheria come avversarie. Speranze hanno le squadre italiane che si sono qualificate in Champions League: l’Inter affronterà il Liverpool, la Juve il Villarreal, che ha eliminato l’Atalanta. Non si tratta di avversari facili, ma il pronostico è aperto. La squadra bergamasca in Europa League se la vedrà con i greci dell’Olympiacos, avversario abbordabile, mentre al Napoli toccherà il Barcellona che però non è più quello di Messi, e alla Lazio il Porto, squadra “difficile”. La Roma conoscerà il prossimo avversario in Conference League più in là. Tutti possono andare avanti; ci auguriamo che lo facciano. Il problema maggiore, in campionato, era costituito dalla sorte della Salernitana. In extremis si è presentato Danilo Iervolino, un imprenditore del ramo universitario che ha “salvato” il club. Ma dovranno prima essere a posto tutti gli adempimenti finanziari richiesti. Il fatto stesso che qualcosa si sia mosso è importante per il prestigio del nostro calcio, oltre che per l’esistenza stesso del club campano.
Andando alla vicenda sportiva, nelle diciannove giornate in programma l’Inter pare in grado di mantenere il primato, ma già il giorno della Befana avrà in regalo dal calendario asimmetrico la gara di Bologna, trasferta molto insidiosa nonostante il 6-1 nerazzurro di San Siro. Gli inseguitori saranno in agguato. Ma anche le rivali dirette non avranno vita facile. Il Milan (-4) ospiterà la Roma che corre per la Champions; il Napoli (-7) sarà sul campo della Juve che, a quattro punti dall’Atalanta, spera di raggiungerla. La squadra di Gasperini ospiterà il Torino che finora fuori casa non ha fatto sfracelli. Anche la Fiorentina insegue l’Europa, grazie ai gol di Vlahovic, e affronterà un’ avversaria in ripresa, l’Udinese. In zona salvezza, la situazione della citata Salernitana, del Genoa e del Cagliari è precaria, ma il campionato è lungo e poi c’è il calciomercato di riparazione. Sono annunciate mirabilie, ma non crediamo che arriveranno grandi campioni, anche perchè risorse economiche non ce ne sono molte in giro. Ma non si può dire niente in un calcio dove i soldi compaiono e scompaiono velocemente.
(ITALPRESS).
INTER CAMPIONE D’INVERNO, DALLA ROMA LA SORPRESA DI GIORNATA
In questo momento la squadra più affidabile è l’Inter che in attesa di chiudere il 2021 contro il Torino si laurea già campione d’inverno. Il 5-0 di Salerno (48 gol in tutto, 103 nell’anno solare, quinta vittoria di fila) conferma: 1) che i nerazzurri sono sulla strada del secondo scudetto consecutivo; 2) che sbagliavamo probabilmente tutti quando pensavamo che senza Conte, Lukaku e Hakimi l’Inter non avrebbe vinto nulla; 3) che c’è troppa differenza fra le squadre top del campionato e quelle di secondo (o terzo) piano, spesso piene di guai societari come la Salernitana, i cui tifosi hanno chiesto l’esclusione dal campionato della squadra. A Inzaghi intanto non piace il calendario asimmetrico, ma così è. Il Napoli ha vinto a San Siro, giocando bene, segnando subito con Elmas e mantenendo il vantaggio sino alla fine, quando il pareggio rossonero di Kessie è stato annullato per un fuorigioco discusso (dai milanisti) dopo una visione al monitor dell’azione. E comunque ora gli azzurri sono secondi alla pari con i milanisti. Indubbiamente il Milan ha sofferto un pò. Era rimaneggiato, come del resto il Napoli. Ma la grande sorpresa è stata la larga vittoria della Roma a Bergamo. Il primo gol di Abraham (doppietta) e quello di Smalling dopo l’annullamento del pareggio di Zapata, hanno indirizzato la partita. Gasp ha contestato la decisione arbitrale. La Roma ha vinto meritatamente: ha fatto l’atteso salto di qualità? E la sconfitta tarperà le ali ai bergamaschi che sembravano lanciatissimi? Roma, Juve e Fiorentina sono alla pari alle spalle delle prime: una bella lotta. Il Sassuolo ammazzagrandi, dopo aver fermato il Napoli e vinto contro Milan, Juve, Lazio, ha sfiorato l’impresa anche a Firenze, ma i viola hanno rimontato due gol. Vlahovic, ha guidato la riscossa (e sono 16, le sue reti) e, sostituito nel finale, non ha gradito. E’ stato il primo pareggio stagionale della Fiorentina. Nel nebbione di Bologna, i rossoblù non hanno visto la porta, la Juve sì (due volte) e la vittoria ha riavvicinato i bianconeri all’Europa, mentre ia squadra di Mihajlovic se n’è allontanata ancora. Allegri ha spiegato: “Non abbiamo più la puzza sotto il naso”. Lo aspetta un gennaio complicato: Napoli, Roma e Inter in una settimana. La Lazio, pur senza Immobile, ha battuto un Genoa che ha giocato un passabile secondo tempo. I progressi non hanno impedito una nuova sconfitta. Classifica sempre più pesante, mentre la Lazio ha preso un brodino in chiave europea.
L’espulsione di Magnani, dopo visione al teleschermo e il susseguente gol di Pobega (il quarto stagionale) dopo 25′ ha indirizzato la partita verso la sponda granata. Si è rivisto Mandragora. Il Verona in dieci ci ha provato. Una bella Udinese, dopo aver messo in difficoltà il Milan, ha vinto a Cagliari meritatamente. Ora sono dieci i punti di vantaggio sulla zona pericolo. I sardi sono veramente in difficoltà mentre la squadra di Cioffi ha dimostrato una superiorità fisica e tecnica. Belli tutti i gol friulani. Deulofeu doppietta. Tempesta in casa rossoblù. Mazzarri (per ora) resterà, ma qualche giocatore rischia. Il club ha chiesto scusa ai tifosi. Gabbiadini (quattro reti in quattro gare) col il suo gol-lampo ha sbloccato subito la partita fra Samp e Venezia, Henry ha pareggiato nel finale. Nella (quasi) drammatica gara di La Spezia, l’Empoli ha giocato meglio. Due autogol per l’1-1. Un rigore all’Empoli prima concesso e poi (giustamente) cancellato ha lasciato la classifica immutata in coda, dove per le ultime quattro (Spezia, Genoa, Cagliari e Salernitana) la situazione si è aggravata. Il tempo di un sospiro e fra poche ore tutti in campo nuovamente.
MOVIMENTI IN VETTA, MILAN FERMATO, NAPOLI KO E INTER DA SOLA IN TESTA
Tutto pro-Inter e Atalanta. Clamorosa vittoria dell’Empoli corsaro al Maradona. Alla vigilia di Milan-Napoli, partita che rappresenterà forse uno spartiacque quasi alla metà della stagione, ci sono quattro squadre che possono correre per lo scudetto (Inter, Milan, Atalanta e Napoli); c’è poi il gruppo di chi mira all’Europa (Fiorentina, Juve e le romane), poi il corposo plotone che comprende le “comparse” (belle e brutte) della commedia pallonara e quattro squadre che lottano per restare in A (una sola si salverà): Spezia, Cagliari, Genoa e Salernitana. Lo dice la classifica. Salvo miracoli, che talvolta (ma assai raramente) si verificano. E si profila la Coppa d’Africa che porterà via parecchi giocatori. La verità è che ci sono squadre chiaramente inadeguate e le figure(acce) nelle Coppe sono frequenti. Questa terz’ultima giornata d’andata, ha detto: a) che l’Inter può tornare a vincere lo scudetto. La squadra di Inzaghi è prima, ha preso velocità, ha segnato già 43 gol in campionato, ha travolto il povero Cagliari nonostante le paratissime di Cragno. Ovviamente il cammino è lungo, ma per adesso è così. Lautaro due gol, Sanchez ottima prestazione, cinque vittorie di fila.
b) che il Milan, al terzo pareggio stagionale in campionato, ha parecchi punti deboli (Pioli “Errori in difesa”). La retroguardia, sul gol di Beto (il settimo), si è dissolta. E l’attacco, rimaneggiato, è stato salvato da un gol di Ibrahimovic (300,mo nei campionati top) in extremis contro un’Udinese che, cambiato allenatore, è passata nelle mani del globe-trotter Cioffi mostrando notevole nerbo. Alla fine rissa con espulsione di Success. Ma al tirar delle somme, chi ci ha rimesso è stato il Milan che ha perso il primato;
c) che l’Atalanta ha vinto al Bentegodi, dove era passata solo l’Inter: il Verona era andato avanti con Simeone, ma pian piano la superiorità della squadra del Gasp (sesto successo consecutivo) è venuta fuori. Ora è in piena corsa scudetto. Il Napoli ha attaccato a tutto spiano contro l’Empoli, ma nel primo tempo è rimasto all’asciutto. Recuperati Insigne e Anguissa, la squadra dello squalificato Spalletti ha corso anche qualche pericolo ed è andato sotto con un gol di Cutrone. Si sapeva che fuori casa i toscani sono pericolosi…Napoli 13 pali in stagione. Brutta sconfitta, soprattutto per il morale.
La Fiorentina ha fatto un boccone della Salernitana per la propria forza, perchè ha un Vlahovic che ha già fatto 15 gol (è a -1 da CR7 nell’anno solare), mentre i campani non segnano (quasi) mai: solo 11 le reti realizzate e la difesa è fra le peggiori (37 subite). I viola sono sempre più quinti, hanno staccato la Juve, giocano spesso bene e Italiano è una rivelazione in panchina. Anche la squadra bianconera ha sofferto e perso terreno a Venezia. La squadra di Allegri si è fatta raggiungere da Aramu, dopo il gol di Morata. Il tecnico della Signora: “Buttati due punti”. Intendiamoci: ai bianconeri non son mancate le occasioni, ma – come sostiene il loro allenatore – non realizzano per quanto creano. Così non è arrivata la terza vittoria consecutiva in campionato. Per di più, la Juve ha perso Dybala ancora infortunato. Ora lagunari sono a sei punti dal blocco di coda. Nel Monday Night, Roma-Spezia. I giallorossi affronteranno la difesa-gruviera dello Spezia (36 gol subiti), recupereranno Abraham e Karsdorp, squalificati invece Mancini e Zaniolo. Lo Spezia di Thiago Motta rischia di essere coinvolto definitivamente nella lotta per evitare la serie B. Arbitrerà Prontera.
La Lazio aveva segnato subito con Zaccagni sul campo del Sassuolo, ma Berardi e Raspadori hanno ribaltato il risultato. La squadra di Sarri più lontana dall’Europa che conta. Sassuolesi ammazzagrandi (e medie). Espulso Ayhan e incrocio dei pali di Basic. Il Torino ha ricominciato a vincere, in casa, dopo tre giornate non molto positive. Son tornati i gol granata. Il Bologna (secondo ko) ha fatto un passo indietro in classifica: le speranze d’Europa vanno e vengono, per i rossoblù. Infine, questa giornata ha detto che il Genoa potrà cambiare allenatore quanto vuole, ma cosa può fare il povero Shevchenko se i giocatori sono quelli che sono? Dei dieci punti dei rossoblu in classifica, nove li ha fatti Ballardini. La Samp ha vinto facilmente il derby, evitando una crisi che si profilava anche per le vicende societarie. Ora prepariamoci spiritualmente alle mille parole su Milan-Napoli.
(ITALPRESS).





