In attesa delle Coppe, il Napoli ha vinto contro un buon Torino con un gol del solito Osimhen. Juve (quasi) alle stelle, Inter (quasi) alle stalle. Molte reti, emozioni, sorprese proteste, risse, arbitri in difficoltà e VAR a tutto spiano: è stata una ottava giornata molto ricca di fatti, in cui quasi tutti hanno avuto qualcosa da dire (e ridire). Al Napoli di Spalletti non è sfuggita l’ottava vittoria consecutiva. Erano a confronto la prima e la terza difesa del campionato. Insigne (poi sostituito) si è fatto parare un rigore: è il terzo sbagliato. Un buon Torino ha contenuto la capolista, tentando di colpire alcune volte. Nella ripresa Di Lorenzo ha sbloccato la partita, ma il VAR ha detto no. Lozano ha colpito un palo e non ha gradito la sostituzione. Ospina salvifico su un tentativo di Brekalo, molto pericoloso. Poi un imperioso colpo di testa di Osimhen ha deciso la gara. Si sono rivisti Belotti e Mertens. La difesa partenopea ha subito solo tre gol. Un record. Il rimaneggiato Milan era andato sotto di due gol contro il “fatal Verona”. Poi ha recuperato e vinto grazie a un autogol di Gunter. Si è visto persino Ibrahimovic, nel finale. La squadra di Tudor gioca e segna (17 gol, pochi hanno fatto meglio). A Pioli mancavano alcuni titolari e il successo sugli scaligeri vale doppio, perchè la partita sembrava compromessa e invece…La vittoria della Lazio sull’Inter, macchiata dalla rissa per il gol di Felipe Anderson con Dimarco a terra e poi la mischia fine: confermato il basso livello di sportività e la voglia di menar le mani che c’è in giro (non solo nel calcio). Ma il regolamento non prevede l’arresto del gioco. Fair play? Parolaccia. L’ex laziale Simone Inzaghi ci è rimasto male, dopo le accoglienze cordiali dei suoi ex tifosi. Sconfitta amara. Gli pareva di avere la partita in mano e si è ritrovato beffato. Ora l’Inter è a 7 punti dal Napoli e a 5 dai Milan. E alle porte batte la Juve. Il campionato è ancora lungo, ma il palcoscenico nerazzurro scricchiola. Per la Lazio un buon passo avanti verso la zona Champions. Il vittorioso Sarri dirà ancora che questo non è sport, è show ? La sfida fra Allegri e il polemico Mourinho è stata decisa da un gol di Kean. Un rigore molto discusso (Abraham aveva segnato) è stato parato da Szczesny a Veretout, uno specialista. Non impeccabile Orsato: polemiche in vista. Con il quarto successo consecutivo in campionato, la Juve è già alle porte della zona Champions, ma la Roma (bella ripresa, pareggio sfiorato) è ancora avanti e l’Inter -avversaria nel week-end- a +3. L’Atalanta (Ilicic doppietta e un rigore alle stelle) ha vinto a Empoli, contro un avversario vivace, ma non all’altezza della squadra di Gasp. Zapata gol n.100. L’Udinese è riuscita a pareggiare contro il Bologna una partita giocata lungamente in dieci per l’espulsione di Pereyra. Mihajlovic ci sarà rimasto male. Friulani molto tenaci. La Fiorentina nel Monday Night giocherà a Venezia. Zanetti ha l’attacco meno prolifico (5 gol segnati). Infortunato Dragowski, Terracciano fra i pali fra i viola che guardano all’alta classifica. Il “nuovo” portiere Romero nella panchina lagunare. Dirigerà Massimi. In coda, il Genoa ha acciuffato in extremis con Vasquez il pareggio in una gara difficile col Sassuolo. Per Preziosi un addio ricco di emozioni. L’ex rossoblù Scamacca aveva segnato tre gol (uno annullato), ma la situazione di classifica dei rossoblu è rimasta complicata. Importante vittoria in rimonta dello Spezia sulla Salernitana. I cambi sono stati decisivi e ha deciso un gran gol di Kovalenko, alla prima dall’inizio. Il primo successo stagionale del Cagliari di Mazzarri (che non vinceva da una vita in casa) ha affossato la Sampdoria e messo in difficoltà D’Aversa, espulso nel finale, quando la sua squadra ha sfiorato il pareggio. Joao Pedro doppietta: ora sono 6 gol, come Dzeko e uno più di Lautaro. Ultima è rimasta nuovamente la Salernitana. Nel prossimo turno, Roma-Napoli (pericolo per la capolista) e Inter-Juve, il cosiddetto Derby d’Italia svalutato fra squadre che hanno dato meno del previsto.
NAPOLI SETTIMO SIGILLO, MILAN A -2, LA JUVE RESPIRA
Una sola squadra al comando con sette- vittorie-sette consecutive in campionato: il Napoli. La squadra di Spalletti a Firenze ha trovato un avversario tosto che l’ha messa in difficoltà con un bel gol di Quarta. Quest’ultimo ha poi provocato il rigore che Dragowski ha respinto sul tiro di Insigne, ma sugli sviluppi dell’azione ha segnato Lozano. L’emergente Rrahmani ha poi deciso la partita con un colpo di testa, frutto di uno schema furbacchione. Insigne non ha gradito la sostituzione, come Bonaventura. La squadra di Italiano gioca bene: è (quasi) matura per l’alta classifica. Vlahovic si è fermato. Il Napoli è sempre a +2 sul Milan e +4 sull’Inter. I rossoneri hanno celebrato i quarant’anni dell’infortunato cronico Ibrahimovic con il gol di Calabria, pronti-via, in 28″. Poi l’Atalanta ha sfiorato il pareggio (bravissimo Maignan), ma ha perso Pessina. Tonali ha raddoppiato su un erroraccio di Freuler e Leao ha fatto il terzo. L’esordiente Messias ha provocato un rigore nel finale e Zapata (dal dischetto) e poi Pasalic hanno segnato, ma non è bastato. Milan sempre più lanciato, Atalanta in frenata. L’Inter (22 gol, attacco più forte del campionato) ha vinto sul campo del Sassuolo in rimonta nella ripresa.
Sono stati Dzeko (sei gol in sette partite) e Lautaro (rigore) a rimontare nella ripresa il vantaggio emiliano su penalty di Berardi. Proteste del Sassuolo per la mancata espulsione di Handanovic. Hanno pagato comunque le quattro sostituzioni nerazzurre. La Roma ci ha messo un pò per aver ragione di un Empoli battagliero. Pellegrini (fresco di rinnovo sino al 2026) ha sbloccato la partita che poi è finita saldamente nelle mani giallorosse. La Lazio, sul campo di un Bologna in gran giornata (Theate è una rivelazione) ha perso partita, testa e Acerbi (espulso). Come mai, dopo le due vittorie nel derby e in coppa? E’ bastata l’assenza di Immobile per questo calo? Mihajlovic ha avuto dai suoi la prestazione che aspettava da un pezzo. E ora ha gli stessi punti di Juve, Atalanta e Lazio. La Juventus, con la quarta vittoria consecutiva (compresa la Champions) nel derby col Torino ha rifiatato dopo una brutta partenza. I punti dalla vetta sono sempre molti (10), ma la situazione è nettamente migliorata nel morale dei giocatori. E il duo Locatelli-Chiesa ha conquistato un posto di rilievo nella borsa valori bianconera. I granata, rimaneggiati, hanno giocato una buona partita e hanno perso solo negli ultimi minuti.
Avvincente pareggio a Marassi, con sei reti e tante emozioni: alla Samp non è bastato un gran gol di Candreva. L’Udinese ha ritrovato i gol e il pareggio di Forestieri. Grande giornata per il Verona: ha strapazzato lo Spezia che ha perso Bastoni (espulso) e ha la peggior difesa con 19 gol subiti. L’attacco scaligero è fra i migliori del campionato (il quarto con quello della Lazio e del Milan: 15 gol). Incerto il destino di Thiago Motta. Nelle zone basse della classifica, la prima vittoria della Salernitana sul Genoa (16 gol subiti, peggior difesa con quella del Cagliari) ha fatto precipitare all’ultimo posto la squadra sarda che si fatta raggiungere sul filo di lana dal Venezia. Adesso la sosta per fase finale della Nations League: Mancini ha perso Immobile e Toloi, infortunati. Si è fatto male pure a Bergamo pure Pessina. Il ct ha intanto chiamato Kean e Calabria, poi si vedrà per l’atalantino. L’avversario sarà la Spagna di Luis Enrique che vuol rifarsi dopo la partita persa ai rigori all’Europeo. Quella vittoria proiettò gli azzurri verso il traguardo finale.
NAPOLI +2 SUL MILAN E +4 SULL’INTER, DERBY ALLA LAZIO
Il Napoli (sesta vittoria) non è esattamente in fuga, ma due punti sul Milan e quattro sull’Inter sono già un buon vantaggio. La squadra di Spalletti non ha giocato la miglior partita, ma ha messo sotto anche il Cagliari di Mazzarri. Dopo dieci minuti Osimhen aveva già segnato, poi ha raddoppiato Insigne su rigore. I sardi non ce l’hanno fatta a passare contro la difesa più forte del campionato (due gol subiti) e sono rimasti al penultimo posto. Il Milan ha vinto a La Spezia, dove l’anno scorso aveva perso. Ma tutti ci siamo soffermati sulla terza generazione dei Maldini: dopo nonno Cesare e papà Paolo ecco il nipotino Daniel. Il Milan, nonostante gli acciacchi e le assenze, sta continuando a tener testa quasi a tutti. Ha due punti più dell’Inter campione. La difesa rossonera (3 gol subiti) resta fra le meno battute. Inter-Atalanta avrebbe potuto finire 3-2 o 2-3, visti il rigore sbagliato da Dimarco e il gol annullato a Piccoli negli ultimissimi minuti. Nella squadra di Gasperini l’indiavolato Malinovskyi ha dominato la scena (un gol, un palo, lo zampino sulla rete di Toloi), ma l’Inter ha avuto la forza di pareggiare con Dzeko una partita in cui – come a Genova e a Firenze- ha regalato un tempo all’avversario, il primo. Se l’attacco di Inzaghi segna molto, 20 gol in cinque partite (più di tre a gara), la fase difensiva non è perfetta: sette gol subiti, più di uno a partita. L’Atalanta sta progredendo e fra poco Gasp potrà pensare all’altissima classifica. Per ora, occhio alla Champions. La Lazio ha vinto il derby capitolino molto combattuto e ricco di episodi anche polemici. Sarri ha mandato in visibilio i propri tifosi, Mourinho ha capito quant’è amaro il pane italiano. E’ a 6 punti dalla vetta, troppi errori difensivi, seconda sconfitta. Per la Lazio un passo avanti in classifica, ma le prime sono lontane. L’attacco va bene (15 gol), Immobile non ha segnato, ma ha fatto una grande partita. Con la vittoria di Udine, la Fiorentina si è installata nel salotto buono del campionato, in zona Champions. Il quarto gol di Vlahovic, su un discusso rigore, ha deciso la partita, ben giocata dai friulani, che però hanno perso la terza di fila e sono rimasti all’asciutto in attacco anche stavolta. Nelle zone medio alte della classifica troviamo l’Empoli che non aveva mai vinto in casa e lo ha fatto contro un Bologna che ha una delle peggiori difese del campionato. Arnautovic ha segnato, ma ha anche sbagliato un rigore (palo). E’ stata una partita molto movimentata con alcuni episodi che hanno provocato polemiche. La prima vittoria casalinga della Juve (secondo 3-2 di fila) ha riportato i bianconeri nella parte sinistra della classifica, ma non ha soddisfatto completamente Allegri, sia perchè ancora ha visto molti errori dei suoi, perchè la difesa ha beccato ancora due gol (10 totali), per il calo registrato nella ripresa, ma soprattutto per l’infortunio a Dybala, che aveva sbloccato la partita. Certo, perdere in poco tempo goleador come Ronaldo e Dybala non è cosa facile da digerire. E ora ci sarà da affrontare il Chelsea…La Samp ha perso ancora e la sua difesa non è apparsa insuperabile. Il Sassuolo è tornato a vincere, dopo lunga astinenza, grazie a un gol di Berardi. Ha perso ancora la Salernitana pur giocando una buona partita. La squadra di Castori segna poco (4 gol) e ha problemi in difesa come lo Spezia, il Genoa e il Cagliari: 15 reti subite. Il Verona, con Tudor al timone, ha cominciato a correre e segnare. Nelle ultime tre partite ha fatto otto gol (tre Kalinic) e ha progredito la classifica. Il pari di Genova contro un avversario euforico per il passaggio agli americani. Destro ha segnato due gol (quattro in tutto), ma la difesa di Ballardini non si è dimostrata imbattibile. Un “giovane” Torino giocherà nel Monday Night a Venezia. I lagunari segnano col contagocce: tre reti. Non ci sarà Pjaca, per un guaio al polpaccio: si preparerà per il derby. Belotti e Zaza sono da tempo fuori. Zanetti con Henry dall’inizio. Incombono intanto le Coppe: altra fatica, altro stress. Speriamo almeno con buoni risultati.
JUVE-MILAN 1-1… E IL NAPOLI SOGNA IL PRIMATO SOLITARIO
Da Udinese-Napoli, nel Monday Night, sapremo se in vetta ci saranno novità dopo il pari di Juve-Milan. La squadra di Spalletti potrebbe restare al comando da sola in caso di vittoria Udine. Le prime verità sul campionato sono venute a galla. Di seguito a varie schermaglie e qualche battuta a vuoto, abbiamo avuto la conferma che l’Inter campione si ricandiderà per lo scudetto, con il citato Milan e il Napoli. Attualmente in testa ci sono le milanesi seguite da Roma, Napoli (una partita in meno) e dalla new entry Fiorentina. L’Atalanta migliora e c’è la mina vagante Udinese. Nella partitissima di Torino, meglio la Juve nel primo tempo con Dybala protagonista e Morata goleador. Nella ripresa è cresciuto il Milan e ha pareggiato con Rebic, tutto sommato meritatamente. Ora la Juve è terz’ultima e paradossalmente giocherà a La Spezia uno scontro…salvezza. L’Inter ha strapazzato il Bologna con punteggio tennistico. Dopo il mezzo passo falso di Marassi, la squadra nerazzurra si è scatenata contro i rossoblu. I campioni hanno – con 15 gol – l’attacco più forte. La squadra di Mihajlovic si è afflosciata dopo il buon debutto. Ma ci sono dei valori tecnici che non possono essere sovvertiti facilmente.
Le romane, alle prese con due squadre che avevano appena cambiato allenatore (Tudor aveva preso in mano il Verona e Mazzarri il Cagliari), hanno scoperto di avere difese di burro: i giallorossi ne hanno presi tre, i biancocelesti due. Risultati non certo efficaci per la classifica delle squadre capitoline. A Mourinho non sono serviti i pizzini ai propri giocatori, nè il prodigioso gol di Pellegrini (di tacco!). Primato perso. Allo squalificato Sarri non è giovato il bel gol di Immobile (il quinto). I veronesi (vittoria in rimonta) e i sardi hanno dato forti segni di ripresa. La Fiorentina, alla terza vittoria consecutiva, ha marcato una certa superiorità sul Genoa a Marassi e ha segnato un bel gol con Saponara. Italiano ha cominciato bene. I rossoblù hanno solo illuso con il successo di Cagliari? L’Atalanta, dopo un inizio in salita, sta riprendendo con i gol di Zapata. La Salernitana spera troppo in Ribery. La difesa granata fa acqua (12 gol subiti: tre a partita). Il Torino ha continuato ad andare avanti vincendo sul campo di un Sassuolo che ha perso qualcosa con la partenza di Locatelli e Caputo e forse di De Zerbi. Juric comincia a funzionare. La Sampdoria ha vinto la prima partita stagionale a Empoli: Caputo (doppietta e traversa) e Candreva hanno proiettato i blucerchiati nella zona tranquilla della classifica.
I toscani hanno vinto una sola volta: sul campo della Juve, ma i punti sono sempre tre. La vittoria in extremis dello Spezia a Venezia ha relegato la squadra lagunare in fondo alla classifica, poco sopra il fanalino di coda Salernitana. Per Thiago Motta un bel sospiro di sollievo alla vigilia della partita con la Juve che affronterà con due punti in più…
Il Napoli a Udine avrà la novità Zielinski dall’inizio. Spalletti per il resto farà leva su una squadra collaudata in cui Osimhen sarà la punta di diamante. Gotti ha trovato una formazione affidabile e non cambierà. Arbitro Manganiello. Ci aspetta insomma un interessante turno infrasettimanale con Fiorentina-Inter partita clou.
(ITALPRESS).
ROMA, MILAN E NAPOLI VOLANO, FRENA INTER, JUVE A -8
Sorpresine e sorpresone. Il campionato, alla vigilia delle Coppe, ha vissuto una giornata di polemiche, scontri verbali e nervosismo. Alla radice di tutto – secondo noi – è il fatto che si gioca troppo. Ma la macchina delle criptomonete deve continuare a girare. In testa al campionato, a punteggio pieno, Roma, Milan e Napoli. Il fatto più sensazionale è stato tuttavia il tonfo (momentaneo?) della Juve, coinciso con la doppietta di Ronaldo a Manchester, il che ha fatto scoppiare i malumori: eravamo troppo abituati alla dittatura bianconera fino a due anni fa e qualcuno ne ha nostalgia. E siccome sottopelle siamo amanti del quieto vivere e della pastasciutta, ogni cambiamento ci impressiona. Ora c’è un nemico importante in meno da combattere e questo, in fondo, è preoccupante. Forse la Juve ha sbagliato politica, forse ha scelto male gli allenatori prima “rompendo” con Allegri e poi riprendendolo dopo l’esperimento Pirlo. Molto più probabilmente i dirigenti non avevano previsto che, facendo leva su un grande giocatore come Ronaldo (troppo ricco e quindi padrone di se stesso), si erano autolimitati l’avvenire. Se n’è infatti andato. I troppi impegni internazionali dei giocatori bianconeri (Dybala, Cuadrado e altri), gli infortuni (Chiesa) e gli errori hanno relegato la Juve fra le squadre in difficoltà: un punto in tre partite, -8 dalla vetta, nervosismo, un sedie libero solo in coda al bus del campionato. E Allegri, nervoso, ha avuto uno scontro con Spalletti. Le topiche della difesa e di Szczensy avranno conseguenze? In questo momento sono la Roma, il Milan e il Napoli, insieme con l’Udinese, a godere della miglior partenza. Spalletti, che ha scoperto la forza di Anguissa e la capacità dei suoi di ribaltare il risultato con la Juve dopo momenti difficili, ha forse trovato il mix ideale per arrivare sino in fondo. L’Udinese è a pari punti con l’Inter, fra le prime, dopo la vittoria ottenuta a La Spezia. E siccome le difficoltà juventine fanno passare in secondo piano quello che è successo altrove, la sconfitta interna dell’Atalanta con la Fiorentina, con i rigori di Vlahovic, l’ira di Gasp con l’arbitro, il gol annullato a Djimsiti e la bravura di Italiano, è passata in secondo piano. Come il mezzo passo falso dell’Inter (in dieci nel finale a Marassi: Sensi ancora ko) contro una bella Samp che ha recuperato due volte: non ha sconvolto nessuno. Il Milan ha giocato meglio della Lazio, ha segnato con Leao, ha sbagliato un rigore con lo “specialista” Kessie, ha trovato il secondo gol con Ibrahimovic. Sarri (espulso) c’è rimasto male. Il “millenario” Mourinho ha vinto in extremis con El Shaarawy la partita non facile col Sassuolo (che squadra!) ed è già in testa. E dire che Scamacca aveva pareggiato, ma in offside. Fra i meno abbienti, trionfale prima vittoria del Torino, che ha strapazzato la Salernitana cui Ribery nel finale non è giovato. Pronti i fuochi d’artificio. Il Genoa, sotto di due gol a Cagliari, ha addirittura vinto, Protagonista Fares. Il Venezia si è svegliato a Empoli. Non aveva ancora segnato: lo ha fatto con Henry e Orekeke. Nel Monday Night, Bologna-Verona (Pezzuto) ci dirà se i rossoblù potranno fare un campionato senza patemi; gli scaligeri sono a zero punti. Mihajlovic riavrà Soriano e Schouten, Di Francesco lancerà Simeone e recupererà Veloso. Ora le Coppe e alla prossima puntata Juventus-Milan, con altri sussulti in vista. Ma tutto il resto non sarà noia. Troppo presto per sbadigliare.
(ITALPRESS).
INTER, LAZIO, MILAN, NAPOLI E ROMA BENE, JUVE IN CRISI
Inter, Lazio, Milan, Roma e Napoli hanno cominciato a spron battuto, al contrario della Juve. Basta appostarsi davanti alle porte girevoli del calcio (Sliding doors, per gli amanti dell’inglese) per fare un pieno di emozioni. Veni, vidi, vici (venni, vidi e vinsi): imperatori come Correa che arrivano e fanno una doppietta; re come Ronaldo che se ne vanno con l’aereo personale… Ma i veri protagonisti della patria pedata sono i poeti di un movimento che soffre di povertà incombente in banca, ben celata dalla ridondanza degli aggettivi. La gente resta ad occhi sgranati e crede loro come ai dogmi di Santa Romana Chiesa. La vicenda Ronaldo, bravissimo campione e splendido illusionista, ci ha fatto definitivamente capire che la Champions è là dove ci sono i soldi, non dove montano i debiti. CR7 ci ha sbattuto in faccia qualcosa come “Io sono mio: volevo vincere ancora una Champions, voi non so. Addio”. Ha inforcato il jet personale ed è volato via. E noi, ingenui, pensavamo che i soldi non contano. Le auto le aveva già spedite. A dare al tutto contorni da tragedia greca mancava la sconfitta casalinga con l’Empoli di Andreazzoli (che figurone !) e il K.O. ha gettato nello sconforto le falangi bianconere, ormai furenti.
Le crisi (-5 da Inter e Lazio, Milan, Napoli e Roma) non si addicono al club più titolato d’Italia. Agli altri va tutto bene, alla real casa tutto male. Qualcuno si comincia a chiedere perchè. E la fede vacilla. Stavolta le pecche si son viste tutte perchè anche la tv ha funzionato senza interruzioni… Detto che all’Inter è andata benissimo il quel di Verona perchè il bum-bum di Correa ha rimediato all’errore (grave) di Handanovic, c’è da aggiungere che anche il Milan ha fatto un boccone del Cagliari, che pure è una buona squadra. Giroud (doppietta) ha conquistato subito la platea rossonera. Anche Diaz e Tonali in evidenza. Va benissimo pure la Lazio che ha strapazzato lo Spezia dell’apprendista stregone Thiago Motta e ha visto esplodere Immobile. Il Napoli ha vinto ancora, stavolta a Genova contro i rossoblù, con qualche difficoltà: Petagna (che potrebbe partire) ha dato alla squadra di Spalletti il successo in extremis. Ha trovato iniziali difficoltà la Roma a Salerno, senza lo squalificato Zaniolo, ma poi Pellegrini e Veretout l’hanno sbloccata; Abraham e ancora Pellegrini (che partenza !) hanno arrotondato.
Anche il Bologna è partito bene e il pari di Bergamo ha detto che la squadra di Mihajlovic è più equibrata e che semmai deve essere quella di Gasp a dover ritrovare il giusto passo. Il fatto che la bella Udinese sia già a quota 4, dopo il sonante successo sul Venezia e il pari con la Juve dice che i friulani hanno fatto notevoli passi avanti, nonostante la cessione di De Paul. La Fiorentina ha cominciato a riveder la luce, vincendo su un Torino in cui Juric aveva denunciato certi ridimensionamenti. E’ finita senza gol la combattuta sfida fra Sassuolo e Sampdoria. La squadra di D’Aversa non ha ancora segnato. Ora la sosta azzurra: i ragazzi di Mancini riprenderanno ripetendo le imprese dell’Europeo ? Alla ripresa Milan-Lazio e Napoli-Juve: già primi snodi per il campionato.
CICCA SOLO LA JUVENTUS A UDINE
Il campionato è partito con il debordante successo dei campioni dell’Inter sul Genoa, la sorpresa negativa della Juve a Udine, il vittorioso avvio dell’Atalanta a Torino e si aspetta il risultato del Milan a Genova con la Samp. Ci sono stati alcuni fatti positivi e altri meno: il ritorno del pubblico sulle tribune e i gol (31 in otto gare) sono state le cose più apprezzate. I primi disservizi televisivi e qualche problema agli ingressi negli stadi hanno fatto meno piacere. Ma eravamo disabituati alla normalità e abbiamo pescato dal vocabolario aggettivi roboanti per celebrarla. In attesa del rimaneggiato Milan, che nel Monday Night ci farà sapere qualcosa in più di sè, abbiamo acquisito delle certezze: l’Inter ha superato lo choc delle partenze illustri e ha travolto un Genoa raccogliticcio dimostrando (per ora) di essere attrezzato per (ri)vincere lo scudetto. Dzeko non è Lukaku ma ha ritrovato il gol, dopo le controverse vicissitidini romane; Calhanoglu ha dimostrato di aver ben assorbito il cambiamento di sponda. Vedremo come la squadra del già ambientato Inzaghi si comporterà quando gli avversari saranno altri. La decimata Atalanta ha battuto sul filo di lana il migliorato Torino che ha ritrovato il gol di Belotti, e si riproporrà certamente per le posizioni di testa. I granata di Juric dovrebbero recitare un ruolo meno oscuro di quello del passato. Allegri (“La Juve non deve regalare più due gol. In quel momento la palla doveva finire in tribuna. Non si vince per caso”) non è rimasto contento della rimonta dei friulani: avrebbe potuto vincere (annullato un gol di Ronado in extremis), ma anche grazie a un fulminante inizio di Dybala. Nel finale l’Udinese l’ha fatta un pò tremare. Dimenticato De Paul ? Gli errori di Szczesny hanno pesato. Le assenze iniziali di Ronaldo (su sua richiesta ?), Chiellini e Chiesa, hanno alimentato già tanti pettegolezzi.
Roma e Napoli hanno vinto contro Fiorentina e Venezia. Le espulsioni di Dragowsky, Zaniolo e Osimhen hanno influito sui risultati. Insigne ha sbagliato rigore poi ha rimediato segnando il gol della vittoria degli undici metri. Elmas ha arrotondato. I giallorossi del mago Mourinho si son fatti rimontare, ma Abraham si è rivelato poi decisivo con i suoi assist e Veretout con i suoi gol. Ha cominciato bene anche la Lazio a Empoli, dove Sarri ha ritrovato il miglior Milinkovic e ha fatto vedere una squadra già in palla; benissimo pure il Sassuolo a Verona, dove è passato pur senza Locatelli e Berardi. Ai veneti non è bastato Zaccagni (doppietta). Bella pure la partenza del Bologna, che ha rimontato una intrepida Salernitana, nonostante le due espulsioni patite. De Silvestri (doppietta) e Arnautovic decisivi. Il Milan nel Monday Night a Marassi (contro una Samp in palla con D’Aversa) vincerà anche senza alcuni big ? Pioli:”Questo Milan è più forte”. Infine, Cagliari-Spezia (Fourneau) coinvolgerà due squadre che hanno ritoccato l’organico: in bene ? Novità o continuità, nella prima giornata di campionato ? Per noi, al di là della propaganda, abbiamo visto il proseguimento di cose già viste, poco più o poco meno. Ma siamo solo all’inizio e aspetteremmo un pò, prima di stupirci davvero.
LA SERIE A PERDE I BIG, SARA’ UN CAMPIONATO AL RIBASSO?
Se il Barcellona ha perso Messi (in lacrime) e il danaro è l’unica cosa che conta nel calcio, noi italiani siamo messi male. Una delle poche novità è il calendario asimmetrico, che è come lo strabismo di Venere, che fa sembrare le donne con gli occhi storti più avvenenti di quelle normali. Ma bisogna vedere se tutto il resto è a posto. Il campionato che sta per cominciare, al di là della propaganda, non sarà più emozionante di quelli passati solo perchè la Nazionale è campione d’Europa. Sarà bello per alcuni e brutto per altri, come sempre. Anzi si potrebbero creare aspettative ingiustificate proprio per il trionfo azzurro. Forse sarà addirittura un campionato al ribasso, viste le perdite tecniche. Infatti, se la Federazione è più ricca, il patrimonio dei club è rimasto inalterato (cioè molti sono in braghe di tela) e, tecnicamente, la serie A ha perso alcuni giocatori importanti come Donnarumma, Hakimi e Lukaku in ordine di… sparizione. Solo la Nazionale si è rivelata vincente, abbiamo detto: i club infatti non hanno battuto chiodo nelle coppe. E’ tornato qualche allenatore importante come Mourinho alla Roma, ma la sua scienza calcistica dovrà essere supportata da adeguati acquisti e da nervi saldi, cosa che non è successa a Siviglia. Una differenza con l’ultimo campionato effettivamente esiste ed è questa: l’inter campione non è più la favorita, come da prassi per i campioni in carica, mentre l’anno scorso eravamo tutti certi che la Juventus avrebbe vinto il decimo scudetto consecutivo e la previsione si è rivelata sbagliata perchè la squadra (allora) di Pirlo ha fallito il traguardo anche per miopia dirigenziale. Basterà il carisma di Max Allegri a (ri)portarla in alto? Facile dirlo, ma con un Ronaldo più attempato, come gli euforici big della difesa Bonucci e Chiellini, la bacchetta magica del nuovo (?) allenatore bianconero tornerà a funzionare? Cosa cambierà nella pratica nell’Inter non più di Conte, ma di Inzaghi? E il Milan con le sue vecchie novità (Giroud oltre a Maignan) ripeterà certi risultati? Forse (col Napoli) l’unica squadra che potrà inserirsi efficacemente nella lotta per lo scudetto è l’Atalanta che ha già fatto un sufficiente apprendistato, ha preso Musso in porta e Demiral in difesa e non ha debiti, al contrario dei candidati “ufficiali” al titolo. Ma Bergamo non è una piazza abbastanza grande per creare gli entusiasmi che suscitano (per interessi vari) Milano, Roma o Torino. E se ne parla poco. La Lazio di Sarri propone interrogativi interessanti. La fiera delle illusioni è in piena attività. Non ci sono favoriti. Tutto (o quasi) cambia gattopardescamente: cioè per restare come prima. Ma ormai siamo vaccinati. A tutto.





