Il pallone racconta di Franco Zuccalà

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JUVENTUS E NAPOLI, UNA LOTTA GIA’ VISTA

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Juve e Napoli: ci risiamo. Un campionato per due ? Vedremo come si regoleranno gli inseguitori, con Sassuolo e Fiorentina in evidenza. La Roma (terza l’anno scorso) si e’ persa per strada: un’altra figuraccia a Bologna. La Juventus, evidentemente un po’ stanca dopo la bella prestazione di Valencia in Champions, ha vinto negli ultimi minuti con i gol di Ronaldo e Bernardeschi a Frosinone. In questo momento l’ex viola sembra il piu’ in forma, ma Ronaldo sta cominciando a rendere e ha sbloccato la partita. Allegri aveva proposto diverse novita’ (Rugani, Bentancur, Dybala). Non tutte hanno dato esito positivo: l’uruguaiano non ha impressionato favorevolmente. Il Frosinone e’ rimasto in coda, senza un gol all’attivo, ma contro la Juve non ha giocato male. I cavalli di Ancelotti (padrone di una scuderia in Francia: chi lo sapeva?) son tornati al galoppo sul campo di un Torino di cui si dice (anzi, si scrive) molo bene, ma al tirar delle somme finora ha vinto una partita (contro la Spal), perdendone due in casa. Belotti segna solo su rigore e con cinque punti il Toro si ritrova in fondo alla classifica, anche se ci sono altre squadre dietro ai granata. Il Napoli, al di la’ della sconfitta di Genova, in campionato ha vinto sempre. Stavolta non hanno giocato i titolarissimi, ma con molte seconde linee e’ andata bene lo stesso e il criticato Insigne ne ha fatti due. Il Sassuolo e’ tornato nelle zone alte della classifica, dietro la Juventus e il Napoli: dopo essersi trovato sotto di un gol al primo minuto, ha rimontato alla grande, dimostrando di essere una bella realta’. La sconfitta dell’Empoli non tocca le buone possibilita’ della squadra di Andreazzoli in questo campionato, dopo la promozione dalla B. Anche la Fiorentina e’ in rampa di lancio: stavolta ha strapazzato la Spal, che sembrava una squadra molto omogenea e ne ha presi tre. Per i viola, la conferma della loro predisposizione alle vittorie interne. Sassuolo e Fiorentina sono alle calcagna delle due regine del campionato. L’Udinese e’ tornata in alto: De Paul, col suo quarto gol, sta portando in alto la squadra di Velazquez. Il Chievo invece e’ in difficolta’. La difesa fa acqua, la classifica e’ sotto zero. La squadra friulana, con i suoi otto punti, e’ davanti a Inter, Milan (una partita in meno) e Roma. L’Inter, dopo la sconfitta interna con il Parma, ha vinto in extremis, come contro il Tottenham in Champions. Dopo aver avuto due gol annullati, la squadra di Spalletti ha colto nel recupero una vittoria meritata (c’e’ stato anche un palo di Candreva) sul campo di una Sampdoria che alla fine ha dovuto arrendersi dopo un gol annullato a Defrel, negli ultimi minuti, prima di quello decisivo di Brozovic. La classifica non e’ ancora quella ideale, ma i progressi nerazzurri sono confortanti, per Spalletti (espulso per aver esultato troppo). Molto lavoro per la VAR, che a Marassi e’ stato utilizzata molto (e a ragione). Il Milan, che deve recuperare la partita col Genoa, con Higuain e Bonaventura aveva preso vantaggio su un’Atalanta che temeva il terzo k.o. consecutivo. Il Milan di Gattuso, fra qualche alto e basso (con i nerazzurri ha corso qualche pericolo e poi ha subito il pareggio), ha rallentato, ma se riuscira’ a vincere il recupero potra’ essere fra le inseguitrici di Juve e Napoli. I rossoneri hanno colpito due pali, ma l’Atalanta alla fine ha ripreso a muovere la classifica. Va di male in peggio invece la Roma e c’e’ chi parla gia’ di crisi: il Bologna era in difficolta’, non aveva ancora segnato, e i giallorossi sono andati loro in soccorso. Certo, si parlera’ molto della labilita’ della fase difensiva della Roma, ma in ogni caso i primi gol rossoblù di Mattiello e Santander hanno fatto tirare un sospiro di sollievo a Inzaghi. Il derby rischia di essere la prova del fuoco per Di Francesco. La Lazio, invece, si e’ ben ripresa e con tre vittorie consecutive e’ ora tornata a riveder le stelle. La doppietta di Immobile fa ben sperare Inzaghi, mentre il Genoa si puo’ consolare (ma non e’ cosi’) con il quinto gol di Piatek. Ma la classifica piange lo stesso. Il Parma, con un gol spettacolare di Gervinho (dopo quello di Inglese) e’ riuscito a battere il Cagliari e fare un altro passo avanti in classifica. Le cose si mettono bene per la squadra di D’Aversa, meno bene per i sardi. Adesso, il turno infrasettimanale: qualche squadra potrebbe cambiare l’andamento della stagione. Fra le partite in programma, sceglieremo Inter-Fiorentina, come gara piu’ significativa, viste le notevoli ambizioni dei due tecnici (Pioli e’ un ex), mentre la Juve affrontera’ il Bologna: l’ occasione buona per la fuga definitiva?

BENE JUVE E NAPOLI IN VISTA DELLO SCONTRO DIRETTO

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I soliti noti: sempre le stesse facce, le stesse squadre al comando. Molta stanchezza, ritmi non eccelsi. Visto che gli avversari non erano di grande spessore, Juve e Napoli, a pochi giorni dallo scontro diretto, hanno segnato subito e hanno cercato di risparmiare energie. In sostanza non e’ cambiato nulla: alla resa dei conti, il Napoli si presentera’ a Torino a meno tre rispetto alla capolista. Allegri ha tenuto a riposo qualche pezzo da novanta e ha fatto giocare Barzagli, ha ridato spazio a Bentancur e a Dybala che ha sbloccato la partita. Ronaldo ha offerto a Matuidi la palla del raddoppio. Pjanic ha rischiato l’espulsione ed e’ stato sostituito. In sedici minuti, due gol. Il “povero” Bologna e’ rimasto all’asciutto. Anche Insigne ha portato subito in vantaggio il Napoli, che avrebbe potuto segnare parecchi gol e ha fatto esordire Malcuit. Nella ripresa Milik (doppietta) ha consolidato il risultato. Ma chi aveva dubbi sulla vittoria della squadra di Ancelotti? Insomma Juve e Napoli arriveranno in salute, al redde rationem, cioe’ alla resa dei conti dello Stadium. Vedremo dal posticipo Spal-Sassuolo se i neroverdi sapranno tenersi alla spalle delle prime due. La Lazio e’ intanto terza: alla Dacia Arena si e’ presentata con parecchi titolari in panchina (Immobile, Milinkovic, Leiva, Marusic), l’Udinese ha schierato Lasagna dall’inizio. Dopo un primo tempo d’attesa, la Lazio nella ripresa e’ andata a vincere prima con un gol di Acerbi e poi con un capolavoro di Correa. Il prodezza in acrobazia di Nutytinck ha riacceso le speranze dei friulani, che non sono riusciti comunque a pareggiare, grazie anche alle parate di Strakosha. E’ maturata cosi’ la quarta vittoria di fila dei biancocelesti che hanno recuperato il tempo perduto inizialmente. La vittoria dell’Inter sulla Fiorentina, con il rigore “di polpastrello” segnato da Icardi (primo gol in campionato, undicesimo ai viola) ha forse segnato il rilancio della squadra di Spalletti verso le alte sfere della classifica. Diciamo forse perche’ con i nerazzurri non vi sono mai certezze. L’Inter ha dovuto fronteggiare l’impetuoso assalto dei ragazzi di Pioli, con Chiesa su tutti: i viola hanno colpito un palo, hanno creato diverse occasioni, tanto gioco. Il k.o. non e’ stato digerito. Al centro delle discussioni quel rigore che Mazzoleni non aveva visto, ma poi lo schermo gli ha “suggerito” di dare. Un rigore decisivo, su cui la Fiorentina ha avuto da ridire. La Roma si e’ permessa una bella vittoria, alla vigilia del derby: gol a gogo’ contro un Frosinone dalla difesa colabrodo (16 gol subiti), nonostante l’assenza di Dzeko. Troppo fragile la squadra di Longo, quindi giudizio in sospeso sui giallorossi, che hanno superato comunque il momento difficile. Piatek ha segnato il sesto gol del suo straordinario inizio di stagione al Chievo e il Genoa (una gara in meno) ha risalito la classifica. Ha anche colpito un palo, il polacco. Pandev ha assicurato i tre punti alla squadra rossoblù, poi non ha gradito la sostituzione prendendo a calci tutto cio’ che gli e’ capitato a tiro. Due zero a zero. Atalanta e Torino si sono fronteggiati all’insegna dell’equilibrio. Del resto, sia Gasperini che Mazzarri sono alla ricerca della miglior condizione delle loro squadre. Sirigu ha fatto qualche parata decisiva nel finale. Cagliari e Sampdoria non e’ stata arricchita dai gol, ma dai legni. I sardi sono andati vicini al gol con Fares (palo), anche Defrel e Linetty hanno colto la traversa. Clamorosa quella del francese da due passi. Nel recupero Cragno ha parato un rigore a Kownacki. Insomma, un turno infrasettimanale con molti risultati scontati e la classifica non ha subito scossoni, in attesa delle due partite del giovedì. Nei posticipi, il Milan (due partite in meno) giochera’ a Empoli e non sara’ una trasferta facile. Gattuso si e’ lamentato dell’incapacita’ dei suoi di affrontare i secondi tempi con la stessa intensita’ del primo. I toscani hanno gioco e voglia di far bene. Rossoneri senza Caldara, nella squadra di casa indisponibili Acquah, Antonelli e Pasqual. Arbitrera’ Fabbri. Si giochera’ pure Spai-Sassuolo, un derby emiliano d’alta classifica: ferraresi e sassuolesi hanno cominciato benissimo e la classifica li premia. Tutti in salute, solo scelte tecniche. Arbitro Abbattista. Nel week-end, lo scontro fra Juve e Napoli che potrebbe dare un primo giudizio sulla piega che prendera' a breve il campionato. Il derby capitolino potra’ invece decidere della sorte di Di Francesco, nonostante il successo sul Frosinone. Gia’ siamo alle prime panchine che traballano. Gia’ qualcuno (l’Inzaghi laziale) si e’ curato in salute, lasciando alcuni titolari in panchina, all’inizio. Pensava al derby ?

LA JUVE VA, INTER E FIORENTINA CRESCONO

La Juve va, ma si son visti tanti fatti e fattacci: arbitri internazionali che commettono errori da principianti; altri che fanno volare gialli con leggerezza; giocatori non espulsi, fischietti che danno rigori inesistenti: il povero Agnolin si rivoltera’ nella tomba. Il fenomeno e’ Piatek del Genoa: 8 gol con tanti saluti ai celebrati cannonieri come Ronaldo, Icardi, Higuain e compagnia bella. Intanto incombono le Coppe, ma la Juve anche contro il Napoli si e’ rivelata un rullo compressore. In verita’, dai primi venti minuti ci era sembrato che il vento fosse cambiato: Napoli un palo e un gol, bianconeri niente. Poi pero’ il diesel juventino si e’ messo in moto, Ronaldo ha cominciato a girare e per la squadra di Ancelotti non c’e’ stato nulla da fare. CR7 sta recitando un ruolo diverso da quello per cui era stato acquistato: doveva fare i gol e invece li fa fare, pur avendo segnato tre volte. E’ Mandzukic (4 reti) il cannoniere della Juve, al momento. L’espulsione di Mario Rui (fallaccio su Dybala, ma era gia’ stato ammonito, sia pure per futili motivi: doveva stare attento) e il gol divorato da Callejon, che avrebbe potuto pareggiare, sono stati gli altri episodi topici della gara. Ora la Juve e’ a +6, ma il campionato e’ lungo ben 31 partite e c’e’ speranza anche per gli altri. Speranza. Diceva un proverbio antico che chi di speranza campa, disperato muore. Cosa comportera’ l’annunciata dichiarazione di abbandono da parte di Marotta ? Difficile fare previsioni. Chi conquista troppo potere, alla Juve, non e’ gradito. Il derby romano ha ridato il sorriso giallorossi. Nella capitale basta vincere la stracittadina, per campare di rendita, mentre se si perde l’umore diventa nero. Sembra che in casa giallorossa il gol di tacco sia diventato la specialita’ della casa (Pastore 2, Pellegrini 1). La difesa laziale prende troppi gol (9), la squadra di Di Francesco ha 10 punti di distacco dalla vetta, ma ha ambizioni meno importanti da quelle della Juve. Dicono tutti cosi’, per giustificarsi: la Juve e’ fuori concorso. E tuttavia Inzaghi e i suoi sono ancora avanti di un punto sui cugini. Il Milan (Higuain infortunato) ha finalmente vinto (bene) sul campo dell’emergente Sassuolo. Dopo una traversa di Suso e un salvataggio di Lirola vicino alla linea, i gol rossoneri con Kessie (coast to coast) e dello stesso Suso (gran sinistro dopo 1700 minuti di digiuno) per un successo che vale parecchio sul piano morale. Castillejo e Suso hanno dato maggior rotondita’ al risultato. Con gli eventuali tre punti del recupero, il Milan potra’ arrivare vicino alla zona Champions. Il Sassuolo ha avuto due occasioni, ma Donnarumma le ha sventate. Djuricic ha reso meno amara la pillola a De Zerbi. Il Milan ha sofferto nel finale. L’Inter sta dando una certa continuita’ ai propri risultati. Stavolta ha battuto il Cagliari, anche senza Icardi. Scoperta Lautaro: vedremo. Che sia la volta buona ? Essere gia’ fra i concorrenti alla Champions e’ gia’ un fatto importante, in ogni caso. I sardi stanno recitando la parte dei piu’: sparring partners. La Fiorentina ha fatto un gran salto in avanti, battendo l’Atalanta, ma il rigore che ha sbloccato la partita non c’era (la VAR dormiva ? E perche’ non e’ stata consultata ?) e il secondo gol e’ arrivato a tempo scaduto. Qualcuno ha detto subito: risarcimento per il penalty subito a Milano. Ma secondo noi, gli episodi non sono collegati: c’e’ stato solo qualche arbitro non in giornata, per non dire scarso. L’Atalanta ha sfiorato il pareggio e Gasparini se l’e’ presa. L’ad nerazzurro Luca Percassi, figlio del presidente ha detto: “Episodio grave”. Ballardini ha guadagnato posizioni, con il suo Genoa, grazie al solito Piatek, mentre il Frosinone ha accorciato su rigore: non e’ bastato. Il legno di Chibsah e il doppio palo di Kouame hanno dato un vivace contorno a una partita che ha messo in difficolta’ l’allenatore Longo, definito dal presidente Stirpe “Integralista”. “Longo ha cambiato qualcosa -ha detto, annunciando il ritiro a tempo indeterminato- e il Frosinone non meritava di perdere“. Il Parma e’ arrivato a ridosso delle grandi, grazie al gol di Gervinho, ma l’Empoli – rimasto a bocca asciutta- ha colpito due pali e nel finale ha sfiorato il pareggio. Zaza e Iago Falque sono entrati nella ripresa, hanno cambiato la partita e il primo ha siglato il successo di un Torino non eccezionale, prima delle sostituzioni. Mazzarri ha azzeccato le scelte, cammin facendo. Ora i granata hanno affossato ancora di piu’ il Chievo. Rincon forse meritava il rosso. Cairo diffidi degli adulatori: il Toro puo’ migliorare molto, ma non e’ da altissima classifica. Nel Monday Night in campo Sampdoria e Spal, squadre che hanno alternato buone cose a qualche sconfitta. Tonelli e Linetty forse dall’inizio fra i blucerchiati; Cionek, Schiattarella, Costa e Paloschi tra i ferraresi. Arbitro La Penna. Nel prossimo turno, Napoli-Sassuolo e Udinese-Juventus: cambiera’ qualcosa. E’ in arrivo il Berlusconi-bis: il suo Monza nel giro di tre anni fara’ il derby col Milan ? Sarebbe davvero curioso.

JUVENTUS IMPLACABILE, MA LE INSEGUITRICI CRESCONO

Si è svegliato Higuain, dopo Icardi; Ronaldo è stato sempre sveglio, Insigne ha segnato ancora, Immobile è tornato alla ribalta, mentre la Juventus ha continuato a volare: sei punti sul Napoli, otto sull’Inter, nove sulla Lazio, dieci su Roma e Sampdoria. Le dieci vittorie di fila (8 in campionato) dei bianconeri sono un record a livello continentale. A Udine, partita a senso unico, pro Juventus. La squadra di Velazquez ha resistito – pur giocando una partita generosa – poco più di mezz'ora. Il campionato, con 30 partite ancora da giocare, è già morto? Forse no. I bianconeri devono ancora affrontare squadre, squadrette e squadroni come Roma, Fiorentina, Inter e Milan. Dovranno prima o poi avere una crisetta. O no? Ronaldo ha affrontato senza contraccolpi le sue vicende extracalcistiche segnando ancora: stavolta però col piede sinistro; Cancelo ha confermato il proprio peso sulla corsia di destra; Bernardeschi quando è entrato è stato fra i più brillanti. Insomma, la “rosa” di Allegri si sta confermando eccellente. Bene per i tifosi della Juve, ma che gusto c'è per gli altri? L'Udinese è una squadra abbastanza ben organizzata che potrà far bene con le avversarie della sua stazza.

Alcuni si son chiesti se val la pena giocare un campionato a venti, se ci sono sempre due o tre squadre staccate già dall'inizio. Noi ce lo chiediamo da tempo. Ma interessi di bottega pare impediscano riforme radicali. Il rivoluzionato Napoli ha segnato subito con Ounas, ha giocato bene, ma non ha raddoppiato. Ha avuto una flessione, ma l'ingresso di Insigne (sesto gol stagionale e 70.mo in carriera) ha messo a posto il risultato. Il Sassuolo ha perso contro Juve, Milan e Napoli: tre grandi. Terza è ora l'Inter che ha vinto anche a Ferrara (quarto successo di fila in campionato) con un po' di fortuna sul mezzo autogol di Djourou propiziato da Icardi che poi, dopo il pareggio di Paloschi, ha segnato il gol della vittoria. Non ha gradito la sostituzione. Certo, Antenucci ha sciupato un rigore (fuori) e Handanovic ha salvato diverse volte la vittoria. La squadra di Semplici (quattro k.o. di fila) sta scivolando lentamente verso il fondo. La Lazio si è ripresa, dopo un brutto periodo. Ne ha fatto le spese la Fiorentina, battuta da un gol di Immobile. I viola fuori casa hanno fatto un punto in quattro partite. Per la squadra di Simone Inzaghi, che attraversava un momento difficile, quasi una rinascita, dopo il derby perso e la scoppola in coppa.

Anche la Roma è entrata in un'altra vita, vincente, a quanto pare. Dopo la sconfitta di Bologna Di Francesco e i suoi si sono guardati nelle palle degli occhi e hanno promesso di ricominciare daccapo. E hanno vinto quattro partite di fila, compresi derby e Champions. Dzeko ha ripreso a segnare. Stavolta è toccata all'Empoli (sette partite senza vittorie) dell'amico Andreazzoli, che tuttavia qualche fastidio l'ha dato, ai giallorossi: un rigore sbagliato da Caputo, un palo, diverse occasioni create. Ma quelli della Roma, non potevano parlarsi prima? Una squadra che sta andando a gonfie vele è il Parma, vittorioso a Genova (Ballardini in pericolo) contro i rossoblu che erano andati in vantaggio col prodigioso Piatek (9 gol e stavolta anche un palo) e poi sono stati rimontati dalla rimaneggiata squadra di D'Aversa, che ora è in vista della “zona Europa”. Decisivo Sepe. In attesa del derby col Monza di Berlusconi, il Milan, grazie alla doppietta di Higuain, ha risolto la partita con il fanalino di coda Chievo, che adesso potrebbe cambiare allenatore. Si è parlato di Iachini. La squadra di Gattuso (10 gol in tre partite, nella scorsa settimana) ha una partita in meno: se batterà il Genoa (che ha gli stessi punti dei rossoneri) potrà approdare nelle zone alte della classifica, come il Grifone.

(ITALPRESS) – (SEGUE).

JUVENTUS IMPLACABILE, MA LE INSEGUITRICI CRESCONO-2-

Male comunque la difesa milanista sul gol del vecchio (il Matusalemme d'Europa) Pellissier. La squadra di Giampaolo, con un gol di Tonelli alla colpevole difesa nerazzurra, è passata sul campo dell'Atalanta, che non vince dalla prima giornata contro il Frosinone. I bergamaschi hanno colpito due legni contro la Sampdoria, che ha la difesa meno battuta del campionato (4 gol subiti). In realtà i ragazzi di Gasperini, che ha perso Masiello, ormai hanno smarrito la strada del gol (nove segnati, ma sei nelle prime due giornate; inoltre quattro k.o. in sette gare). I blucerchiati stanno dando la scalata alla classifica: hanno raggiunto la Roma. A Bergamo parlano già di crisi. Il Cagliari ha finalmente vinto una partita in casa, contro il Bologna, che, lontano dal profumo dei tortellini casalinghi, non riesce a concludere molto: un punto sul “neutro” di Torino col Frosinone, che ha fatto molto peggio della squadra di Pippo Inzaghi. A parte il suddetto punto, nulla: tre gol fatti e 21 subiti. Certo che sul campo del Torino la squadra di Longo ha avuto qualche buon momento e ha segnato due volte.

I granata, insoddisfatti della VAR, si sono fatti rimontare, prima di conquistare la faticata vittoria. Mazzarri ha tuonato contro questa il marchingegno, consultato dagli arbitri a corrente alternata. L'avete notato? Sono quasi spariti i pareggi. Quasi. Ormai tutti giocano per vincere. Che bellezza! Dopo la Nazionale, toccherà al Napoli andare a Udine e ci sarà anche il derby milanese: chi verrà eliminato? Roba da leccarsi i baffi.

(ITALPRESS)

CICCA LA JUVE E NAPOLI A -4, DERBY ALL’INTER

Sorprese, sorprese, sorprese. Mentre il derby milanese e’ finito con una vittoria dell’Inter nel recupero (gol di Icardi), il Napoli ha mantenuto le promesse: a Udine ha fatto meglio della Juventus. Quando i bianconeri non vincono, gli avversari tirano fuori i gonfaloni: sara’ la volta buona perche’ la capolista vada finalmente in crisi? Allegri in tv ha mostrato la faccia di quello che ha sbagliato l’esame della vita. Pensavano tutti alla Champions – dicono i critici – specie Bonucci che l’hanno scorso non l’ha disputata. Tale Bessa (sappiamo chi e’, ma non e’ Pele’) lo ha punito per dedicare il gol alla mamma. Eh, la mamma e’ sempre la mamma. Gli juventini, che sono bene organizzati, devono informarsi bene: se c’e’ qualcuno che deve dedicare un gol alla mamma, lo devono marcare con piu’ attenzione…Ma chi avrebbe scommesso un centesimo sul pareggio del Genoa sul campo della capolista? Juric aveva tenuto nascosta la bacchetta magica per due anni e l’ha tirata fuori per fermare la squadra di Allegri, dopo averla battuta gia’ a Marassi il 27 novembre 2016 (3-1, doppietta di Simeone). La Juve aveva la testa al Manchester United del litigioso manettista Mourinho (e di Pogba). Cosi’ la difesa ha dormito sul gol di Bessa che ha pareggiato quello di Ronaldo. CR7 resta l’unico sempre sveglio nella Juve che ha perso Emre Can: quinto gol in campionato 400 nei tornei che contano.

Ora il Napoli e’ piu’ vicino. Solo quattro punti di distacco per la squadra di Ancelotti che ha fatto scempio dell’Udinese: nel paragone con la capolista ha fatto meglio il “ciuccio”, anche senza Insigne. Ora la Champions: a Parigi contro la squadra dell’ex azzurro Cavani sara’ dura. Quella del Friuli, in fondo non e’ stata una sorpresa. La squadra di Velazquez, alla quarta sconfitta di fila (nove gol subiti), adesso vive tempi grami e deve stare attenta perche’ sta precipitando in basso, come il Bologna. Il derby della Madonnina e’ stato vinto dall’Inter che e’ ancora terza. Se dobbiamo essere sinceri, sembrava un derby destinato allo 0-0, ma il gol di Icardi (colpevole la difesa rossonera) ha dato alla squadra di Spalletti (un palo, parecchie occasioni) un successo meritato. Il Milan non ha mantenuto le attese e si puo’ lamentare poco. Icardi, ancora in ritardo con i suoi ruolini di marcia in fatto di gol, ha vinto il derby e questo conta. Ora il Barcellona senza Messi e, alla prossima tappa, Lazio-Inter, uno spareggio. La Lazio stava per approdare al primo pareggio della stagione, a Parma, ma il gol su rigore di Immobile l’ha proiettata molto in alto in classifica, quello di Correa ha contribuito a spezzare l’imbattibilita’ interna del menomato Parma. Il Cagliari ha fermato la Fiorentina, che aveva sempre vinto in casa. Dopo un rigore di Varetout, i sardi hanno pareggiato con il neopapa’ Pavoletti, imponendo una battuta d’arresto ai viola che sono comunque nell’alta classifica.

Il Torino vinceva per 2-0 a Bologna, ma si e’ fatto rimontare dai rossoblù. La squadra di Pippo Inzaghi ha riaperto la partita con Santander (“Che ci frega di Ronaldo, non ci abbiamo Santander” e’ l’ottimistico slogan dei tifosi rossoblù) e l’ha pareggiata con Calabresi. Zaza e’ entrato e ha sbagliato il gol della vittoria. Si e’ ripresa invece la Spal che ha vinto sul campo di una Roma di cui si erano dette mirabilie. I ferraresi hanno vinto in dieci! Dzeko ha fatto la comparsa (brutta), la difesa giallorossa e’ tornata a beccare gol, in casa, dopo il patto di Trigoria: il campionato ricomincia oggi, si erano detti i giallorossi dopo la sconfitta di Bologna. Ora a -11 dalla vetta, rimetteranno la pellicola dall’inizio un’altra volta? Dicono che il Cska potrebbe essere fatale, per Di Francesco, ma ci sembra difficile. La Spal sembrava cotta, dopo quattro k.o. di fila, invece…

Nel Monday Night, Sampdoria e Sassuolo (arbitro l’esordiente Fourneau) cercheranno una posizione di classifica migliore. Il Sassuolo, dopo due brutte sconfitte, si trovera’ davanti la difesa piu’ forte del campionato (4 gol subiti dai doriani). Squalificato Rogerio. Caprari (che avrebbe potuto essere in campo da avversario) giochera’ forse a sostegno di Quagliarella e Defrel. Brutto esordio dell’ex ct azzurro Ventura contro un’Atalanta in ripresa: cinque pere (veronesi 24 gol subiti, come il Frosinone) E’ tornato al gol Ilicic (tripletta) e il Chievo si e’ ritrovato sempre piu’ ultimo in classifica. I bergamaschi hanno lasciato la scomoda posizione in cui si trovavano. Sempre nelle basse sfere, a Frosinone si e’ vista una partita molto rocambolesca, con un risultato insolito: 3-3. Silvestre ha fatto un autogol e un gol. Ciofani una doppietta (un rigore). Il succo e’ stato questo: le due squadre sono rimaste in coda, nonostante la loro vivacita’. Alla prossima puntata, dopo le coppe, Empoli-Juventus, Napoli-Roma e il citato “spareggio” Lazio-Inter. Una goduria.

RONALDO VOLA, IL NAPOLI NO, ORA LAZIO-INTER

Giocano tutti per la Juve. Anche quando i bianconeri hanno qualche problema. Il Napoli e’ tornato a -6 dalla capolista, pareggiando in extremis con la Roma. Ronaldo con uno splendido tiro da fuori area e un rigore ha portato a sette i suoi gol “italiani”, ma soprattutto ha dato alla Juve una vittoria importante a Empoli, dove nel primo tempo era stata messa sotto dalla squadra di Andreazzoli. Il dopo Manchester, insomma, non e’ stato molto felice per la squadra di Allegri sul piano nel gioco. La capolista ha denunciato qualche vulnerabilità. Come succede ogni anno, le squadre (anche quelle di vertice) accusano qualche difficoltà – chi per poco, chi per molto – e cosi’ la Juve, che e’ impegnata in Champions, ha pagato (relativamente, in verita’) la stanchezza di Champions contro un avversario vivace, sveglio, che pero’ fa pochi punti. In soccorso alla Juve e’ corso Ronaldo con la sua doppietta, dandole fiducia. (ITALPRESS) – Allegri ha fatto notare: “Abbiamo vinto nove partite in campionato e tre in Champions, con un solo pareggio”. Vero: chi puo’ dire di aver fatto di meglio? Non il Napoli, che ha attaccato a tutto spiano contro la Roma, ma, dopo aver subito il gol di El Shaarawy per gli errori difensivi, ha rischiato di prendere il secondo. Poi ha acciuffato il pareggio con Mertens sul traguardo. Pareggio meritato, intendiamoci, ma preso proprio per la coda. Ora i partenopei dovranno tornare a rimontare i bianconeri. Certi errori si pagano. La Roma, che avrebbe potuto vincere, ha perso l’occasione per giungere in altissimo. Ma ha subito molto e ha pagato. Il pareggio del San Paolo non e’ giovato a nessuno. Ora l’Inter potrebbe raggiungere la squadra di Ancelotti. Nel monday-night, Lazio-Inter (arbitro Irrati) sara’ un autentico spareggio per le prime posizioni. La squadra di Simone Inzaghi, dopo un avvio tormentato e un derby perso, ha cominciato a vincere, anche in coppa (Marsiglia).

L’Inter, a parte la sconfitta di Barcellona, ha acciuffato in extremis i tre punti nel derby, in societa’ c’e’ euforia per gli ambiziosi piani del presidente Zhang e Spalletti vanta una serie vittoriosa di cinque partite. Icardi ha ripreso a segnare (tre gol in due partite), come del resto Immobile (sei reti in tutto). Caceido-Immobile nell’attacco laziale? Senza Nainggolan, Spalletti schierera’ Candreva, Politano e Keita dietro Icardi, con Dalbert in difesa? Il Milan e’ tornato a vincere sulla Samp e Gattuso ora respira. Le coppie Higuain-Cutrone e Quagliarella-Saponara (un ex) sono state protagoniste a San Siro. Il Milan era riuscito a perforare la difesa blucerchiata, che era la meno battuta (4 gol subiti, ora sono 7), ma la squadra di Giampaolo aveva risposto a tono. Poi Suso ha risolto la gara. E i rossoneri (che hanno sfiorato il quarto gol) hanno fatto un balzo in avanti in classifica. L’Udinese ha spezzato la serie negativa di quattro sconfitte pareggiando in rimonta due volte sul campo del Grifone: Lasagna e De Paul (che gol, il quinto stagionale!), hanno cambiato l’andamento della partita.

L’espulsione di Romero ha un po’ tagliato le gambe ai rossoblù che mercoledi’ recupereranno la partita contro il Milan e poi torneranno a San Siro per affrontare l’Inter. Anche per i friulani, calendario in salita: Milan in casa e Empoli in trasferta. Ma intanto Velazquez respira. Torino e Fiorentina hanno pareggiato: sono squadre che vorrebbero decollare, ma non vi riescono, specie quella granata. Mazzarri e’ andato su tutte le furie per le presunte parzialita’ degli arbitraggi (forse perche’ i tifosi gli fanno notare che il Toro ha la meta’ dei punti della Juve…) ed e’ stato cacciato. Del pareggio non e’ andata fiera neppure la Fiorentina, che e’ partita dall’1-0 di Benassi (un ex) ed e’ stata raggiunta con un autogol del portiere Lafont, che sta dividendo il tifo: troppa disinvoltura. Il derby emiliano Sassuolo-Bologna e’ finito in parita’, con i rossoblù che si sono fatti raggiungere due volte.

E’ tornato al gol Palacio. La squadra di De Zerbi, due punti in quattro partite, e’ stata un po’ ridimensionata, quella di Pippo Inzaghi si sta staccando dal fondo classifica. Il Cagliari ha inflitto al povero Chievo la sesta sconfitta di fila. Con la peggior difesa del campionato (26 gol subiti), la squadra di Ventura e’ sempre piu’ ultima, mentre i sardi, con i gol di Pavoletti, stanno attraversando un buon momento. E dire che i clivensi avevano riaperto la gara con Stepinski. L’Atalanta e’ tornata quella squadra travolgente che Gasperini voleva. Hanno segnato i difensori, anche quelli…avversari nella propria rete. E il Parma non ha battuto chiodo. Il Frosinone ha vinto la prima partita stagionale a Ferrara: la Spal, che aveva vinto a Roma ha dato una boccata di ossigeno alla squadra di Longo, ancora staccata sul penultimo gradino, ma con qualche ritrovata speranza: 0-3, troppa grazia. Dopo il lungo digiuno i ciociari hanno fatto 9 gol in quattro partite. Il troppo e’ troppo…

DIETRO LE PRIME TRE, ANCHE MILAN E LAZIO VOLANO

Calma. Non e’ successo (quasi) niente, nelle posizioni di testa, anche se i commedianti del nostro campionato hanno corredato di esagerazioni le loro parole. Molti gol, episodi contestati, la vittoria in extremis del Milan a Udine (gol ancora di Romagnoli) e la Juve e’ rimasta a +6 su Inter e Napoli, ma ha sofferto un po’ contro il Cagliari. La cosa piu’ rilevante e’ stata che Fiorentina e Roma hanno perso terreno, con il loro pareggio: ora sono -15 nei confronti della capolista, a -9 dalle seconde e a -5 dalla Lazio e Milan. La Juve, che ha pensato molto al Manchester United, ha raggiunto la certezza della vittoria solo nel finale, contro la squadra (ben messa) di Maran. Allegri e’ ormai diventato una macchina parlante: ripete meccanicamente che la Juve ha fatto dieci vittorie su undici partite, che “i ragazzi sono stati bravissimi” e che gli avversari ci hanno fatto uscire dalla partita. Ma poi la sua squadra vince e amen. E’ un rito. E che dovrebbe fare? I risultati sono sempre piu’ o meno gli stessi e lui si adegua, per evitare critiche e equivoci. E’ il gioco delle parti, nel teatrino del calcio.

Inter e Napoli sono rimasti appaiati dietro la capolista. I nerazzurri hanno sepolto di gol il Genoa, che nel giro di pochi giorni ha preso sette pappine a San Siro. Spalletti aveva mandato in campo un’Inter con diverse “seconde linee”: non ha avuto difficolta’ ad asfaltare la squadra di Juric (prossimamente ancora di Ballardini?). Piatek non segna piu’ e Spalletti, in vista del Barcellona, ha fatto giocare Gagliardini – che non c'è nella lista Uefa per la Champions, che lo ha ripagato con una doppietta. “L’acqua diventa vino”, secondo il tecnico nerazzurro, che fa i miracoli come qualcuno piu’ importante e molto in alto. Ha segnato persino Nainggolan che potrebbe essere la “novita’" di coppa. Ancelotti si e’ detto arrabbiato dopo il 5-1 (tripletta dei Mertens) sull’Empoli. Secondo noi, ha subito imparato dalle commedie di Scarpetta, in particolare “Buscìa e verita’” (Bugia e verita’), per tener sveglio l’ambente partenopeo in vista del PSG. La sua squadra va a gonfie vele, anche se ha sei punti meno dalla Juventus, come l’Inter. A Napoli bisogna essere un po’ attori e un po’ allenatori e Carletto (ex giramondo vincente) ha messo da parte le severita’ teutoniche, il self control inglese, la grandeur francese e le ampollosita’ spagnole, calandosi nella parte dello scugnizzo in eta’ avanzata.

Se non vincera’ lo scudetto, lo ingaggeranno per recitare nelle sceneggiate al teatro Toto’ al Diana o al Cilea: futuro assicurato. Ma come, la tua squadra ha l’attacco piu’ forte (24 gol, come la Juve) e ti arrabbi? E’ tornata a ridosso delle prime la Lazio che ha strapazzato la Spal (settima sconfitta). La doppietta di Immobile ha portato i gol del bomber a otto. La squadra di Simone Inzaghi ha fatto dimenticare (si fa per dire…) il k.o. interno con l’Inter. A Udine un tempo ciascuno: i friulani avevano fatto meglio nel primo tempo, poi nella ripresa e’ venuto fuori il Milan che, in superiorita’ numerica (espulso Nuytinck), ha vinto la partita nel lungo recupero: gol di Romagnoli, come contro il Genoa. Il difensore e’ stato protagonista in queste ultime gare. Tre vittorie in una settimana, per i rossoneri, ora piu’ saldi sulla quarta poltrona del campionato. Grandi finali, insomma, per il Milan e derby dimenticato. Si e’ ripreso il Sassuolo, dopo quattro giornate senza vittorie, e ha scavalcato squadre illustri (Fiorentina, Roma, Samp), affossando il Chievo, rimasto a -1, sul fondo (Ventura ha parlato di progressi).

Belotti si e’ svegliato (doppietta con rigore) a Marassi e il Torino ha fatto un bel passo avanti, al contrario della Samp (secondo k.o. consecutivo con la sua ex piu’ forte difesa crollata: sette gol presi in due partite). La squadra di Mazzarri sta cominciando a convincere, quella di Giampaolo a deludere. La Roma ha acciuffato con Florenzi (“Abbiamo buttato due punti”) la Fiorentina, che era andata in vantaggio con un discusso rigore di Varetout (e la VAR ? Monci si e’ lamentato di Banti che non e’ stato chiamato a controllare di persona: i giallorossi hanno ragione, il penalty non c’era). Un risultato che ha danneggiato entrambe le squadre. L’Atalanta ha vinto in rimonta a Bologna, inguaiando Pippo Inzaghi e il suo Bologna, debole in difesa (8 gol subiti nelle ultime quattro gare). La squadra di Gasperini con un tris di vittorie ha rimontato posizioni in classifica. Decisivo l’inserimento di Zapata, autore del gol della vittoria. Il Parma (in dieci per l’espulsione dell’irruento Stulac, Sepe grandioso in porta) e’ rimasto all’asciutto per la terza volta consecutiva , in fatto di gol, contro un Frosinone che ha raggiunto l’Empoli sul terzultimo gradino della classifica. La squadra di Longo sta dando segni di risveglio, al contrario del Chievo e dello stesso Empoli (una sola vittoria).

E comunque il distacco dal quartultimo posto non e’ abissale e le speranze di salvezza delle tre di coda sono ancora vive. Ora le coppe. Poi conteremo morti e feriti. Le nostre squadre sono ben messe. Domenica prossima, prima della pausa azzurra (a proposito i cannonieri azzurri si sono scatenati), ci sara’ Milan-Juventus. E conosceremo qualche verita’ in piu’.

(ITALPRESS)