JUVE ANCORA AVANTI, +6 SUL NAPOLI E +9 SULLINTER
NAPOLI E ROMA MALE, E LA JUVE VA A+8
Sorprese: ne avevamo avuto il sentore. Le giornate senza partitissime molto spesso nascondono le insidie per le squadre di un certo rilievo: ci sono caduti il Napoli, incapace di battere il fanalino di coda Chievo, la Roma che ha perso a Udine e l’Atalanta fattasi ribaltare dall’Empoli (da 0-2 a 3-2). La Juve contro la Spal e’ invece andata avanti senza intoppi verso l’ottavo scudetto consecutivo e il traguardo dei 100 punti (e oltre: potrebbe arrivare a 103) nell’anno solare 2018 in cui la difesa ha subito solo 17 gol (8 in questo campionato). Ronaldo ha segnato il suo nono gol in campionato: aveva raggiunto in vetta alla classifica dei cannonieri Piatek, che pero’ ha segnato il decimo nel derby genovese. L’attacco bianconero ha sempre segnato. Insomma, e’ la Juve dei record. Ora Allegri vuole completare il suo capolavoro battendo il Valencia e conquistando da primo il passaggio agli ottavi di Champions.
La “rosa” della Juve e’ una miniera di campioni e dove pesca, pesca bene. Ma il prossimo turno ci sara’ la Fiorentina fuori, prima dell’Inter, del derby e della Roma: una fine d’anno in salita. Il Napoli, sotto il diluvio (“Chist’e’ o paese do sole ”) e’ rimasto intrappolato dalla pericolante squadra del tecnico esordiente stagionale Di Carlo, colpendo un palo con Insigne, sfiorando molte volte il gol, battendo 20 corner, ma correndo anche qualche (raro) pericolo. Ora i punti di svantaggio dalla Juve si sono fatti otto e c’e’ da pensare alla Stella Rossa. Si e’ parlato negli ultimi giorni dell’ondata di ostilita’ di certe tifoserie nei confronti di Ancelotti perche’ vorrebbe bandire villanerie e espressioni di razzismo dagli stadi. Molta gente va alla partita per sfogarsi contro i soprusi del capufficio, il nervosismo che la tecnologia le mette addosso. Una volta si diceva che allo stadio si sbolliva pure la rabbia per le disavventure sentimentali. Ora chissa’
L’Inter (un punto dal Napoli) si e’ riscattata dopo la brutta sconfitta di Bergamo e la vittoria sul Frosinone l’ha rimessa in corsa per le posizioni di vertice. Contro avversari di seconda linea riesce a far bene anche senza Icardi. Keita (doppietta) e Lautaro Martinez sono andati a segno. E sono ripresi i peana, in casa nerazzurra: l’applausometro e’ risalito vorticosamente, il pernacchiometro del dopo-Atalanta si e’ afflosciato. Ora c’e’ da pensare al Tottenham. Lazio-Milan avrebbe potuto terminare in tanti modi, ma e’ finita in parita’: dopo il gol di Kessie (con l'aiuto di una deviazione di Wallace) e’ arrivato in extremis il pareggio di Correa. Cosi’ la Lazio e’ rimasta quarta e il Milan quinto. La squadra di Inzaghi ha fatto di piu’. Ma i rossoneri hanno colpito un palo, oltre a segnare il gol del vantaggio e nonostante le tante assenze. Un fatto curioso: Simone Inzaghi (che verra’ criticato per le sostituzioni) e’ stato espulso per proteste e non voleva andarsene, poi ha ceduto al volere di Banti. Adrenalina.
Chi lo ha detto che il cambio dell’allenatore non serve? Lo hanno dimostrato il citato Di Carlo e Nicola. L’Udinese, mutata la guida tecnica, ha sistemato la difesa e ha ritrovato il gol con De Paul (il sesto), mandando a picco la Roma che, con cinque punti in cinque partite, non puo’ certo avere grandi aspirazioni. Anche in casa giallorossa si passa dal grande ottimismo alla depressione. Alle viste ora c’e’ Roma-Inter. Adesso che il distacco dalla zona Champions e’ aumentato, si parla di panchina traballante e si fanno nomi e cognomi dei possibili sostituti di Di Francesco: Sousa, per esempio. Un’altra mezza sorpresa e’ stata quella del Parma che, vincendo il derby col Sassuolo, si ritrova a ridosso della zona alta della classifica. Gervinho ci ha messo ancora una volta lo zampino e la squadra di D’Aversa ha scavalcato, oltre che i sassuolesi, la stessa Roma. La Fiorentina, abbonata ai pareggi (sei) ha fatto zero a zero anche a Bologna (protagonisti i portieri Skorupski e Lafont).
Pioli s’e’ detto contento. La squadra di Pippo Inzaghi e’ ora terzultima per la vittoria dell’Empoli in rimonta sull’Atalanta. I nerazzurri di Gasperini (“Eravamo svagati”), in dieci per l’espulsione che Ilicic s’e’ cercata, si sono fermati dopo quattro vittorie. Ha segnato La Gumina che Iachini (due partite, sei punti) aveva fatto esordire in serie A a Palermo. In coda situazione fluida, con quattro squadre in due punti. Il “derby della Lanterna” non era una partita d’alta classifica, ma era molto sentita, come al solito. Al gol di Quagliarella ha risposto Piatek su rigore. Poi, la solita solfa. Le due genovesi sono fuori quasi da tutto. Juric e’ stato espulso: Preziosi lo caccera’? Nel “Monday Night, Cagliari-Torino. Mazzarri venerdì e’ stato colto da malore. Il Cagliari in casa e’ aggressivo e pericoloso; i granata, discontinui nei risultati, non possono mollare se davvero aspirano all’Europa.
Infortunati Farago’ e Farias, fra i rossoblu Pisacane o Lykogiannis in campo? Squalificato Rincon nel Toro, Aina out, rientrera’ Meite’. Dopo il k.o. casalingo col Parma, si aspetta un segno di ripresa dai granata. Arbitro Pasqua. Dopo le Coppe, un turno con Fiorentina-Juve, Atalanta-Napoli e la citata sfida Roma-Inter: un bel programmino…
JUVE IRRESISTIBILE, L’INTER FRENA, IL NAPOLI CHISSÀ…
Di FRANCO ZUCCALA’
MILANO (ITALPRESS) – Fra qualche bruttura (lo striscione di Firenze sul povero Scirea e’ stato spregevole: siamo forse nella giungla?), le rimonte di Milan e Torino e il pareggio dell’Inter a Roma, il campionato si avvia a fine girone d’andata. La Juve, in attesa del Napoli impegnato a Bergamo, intanto va speditamente verso il titolo d’inverno. I “maitres à penser” avevano asserito che se la Juventus avesse vinto le partite contro Fiorentina e Inter, l’ottavo scudetto sarebbe stato scontato. I bianconeri sono passati a Firenze: il traguardo dei cento (forse i 103) punti nel 2018 e’ raggiungibile. L’attacco di Allegri ha sempre segnato, la difesa (17 gol subiti nell’anno solare, 8 in questo campionato) e’ quasi impenetrabile. Ronaldo e’ arrivato a dieci gol in 14 gare, in linea con le attese. La squadra bianconera e’ una macchina quasi perfetta: vedremo se lo sara’ anche contro l’Inter. Le partite della Juve sembrano (quasi) fatte con lo stampino: iniziativa subito agli avversari, dopo 15-20 minuti, presa di potere e vittoria, con qualche concessione senza danni agli opponenti.
La Fiorentina, che ha segnato 18 gol in tutto (6 al Chievo) realizza poco e, dopo una serie di pareggi poco lusinghieri, ha inevitabilmente perso contro la capolista: sara’ dura conquistare l’Europa. Nel Monday Night, dalla partita di Bergamo, sapremo se il Napoli tornera’ a -8 dalla capolista visto che l’Inter non ha vinto, Gasperini sara’ senza Ilicic, ma con la rabbia in corpo dopo la sconfitta di Empoli. I partenopei hanno vinto in Champions, ma devono far dimenticare il pareggio interno col Chievo. Gasperini dovra’ fare a meno di Toloi (Mancini) in difesa. Ancelotti sara’ senza Albiol (Maksimovic). Arbitro Giacomelli. Roma e Inter hanno giocato fino alla morte: gol, pali, rigori dati e non dati, emozioni. C’era un rigore netto per la Roma, non visto da Rocchi e dalla VAR e Totti ha parlato di “vergogna”. “Fabbri stava a vede’ n’altra partita” ha commentato l’ex capitano. E’ finita alla pari e il risultato non ha gratificato nessuna delle due squadre. E’ emersa la classe di Zaniolo, Icardi e’ tornato al gol. Portieri impegnatissimi. Ma alla fine Roma e Inter hanno perso due punti ciascuno: i giallorossi sono piu’ lontani dalla Champions, i nerazzurri a -11 dalla Juve che affronteranno venerdi’.
Il Milan, battendo il Parma, e’ tornato fra i primi quattro. La squadra di Gattuso, pur rimaneggiata, ha vinto in rimonta. La partita ha fatto registrare parecchi episodi discussi. Belli i gol di Inglese (di testa) e di Cutrone (che attaccante). Poi il rigore di Kessie su un rigore “visto” dalla VAR. Noi non crediamo che la diatriba per i primi posti dietro la Juventus, si risolvera’ in fretta: dovremo aspettare sino alle ultime battute. Ora i rossoneri recupereranno Higuain e altri. Per il Parma una sconfitta che non ha compromesso il suo bel campionato. Nonno Pellissier aveva segnato un bel gol alla Lazio. Immobile e’ riuscito a pareggiare (e dopo ha colto un palo) e cosi’ la squadra capitolina ha inanellato il suo terzo pareggio consecutivo. Ma quello che ha impressionato maggiormente e’ il progresso della squadra di Di Carlo, rimasta imbattuta in due partite difficili contro Napoli e Lazio. I biancazzurri sono sempre in corsa per la Champions. Il Chievo non ha mai vinto, ha solo due punti, ma ha dato segni di risveglio. Il Torino (fischiato Zaza) in finale di primo tempo, dopo un gol di Kouame’ ha ribaltato un Genoa in dieci (espulso Romulo) con l’uno-due di Ansaldi e Belotti su rigore.
Nella ripresa, i granata, che hanno ritrovato Mazzarri (si e’ chiesto perche’ i suoi son calati quand’erano in superiorita’ numerica e fuori casa fanno meglio), hanno sfiorato il terzo gol e ora sono approdati in zona “Europa League”, mentre i rossoblu stanno affogando lentamente. Che ne sara’ di Juric? Pare confermato. Il Sassuolo si e’ fatto strappare un punto dall’Udinese che, con l’arrivo di Nicola in panchina, ha chiuso la porta e si e’ mantenuta in linea di galleggiamento. La squadra di De Zerbi non e’ quella, brillante, di qualche tempo fa. La Sampdoria, dopo cinque partite senza vittorie, si e’ “mangiata” il Bologna di Pippo Inzaghi (che non gioca, ma guida dalla panca) e in difesa non e’ certo un muro invalicabile: ha subito 22 gol (quattro a Marassi). Vedremo se i blucerchiati daranno continuita’ ai loro risultati. Quagliarella protagonista con una doppietta (e sono 7). L’Empoli avrebbe potuto vincere a Ferrara, ma si e’ dovuto accontentare del pareggio. Iachini (7 punti e 7 gol in tre partite) ha cambiato ha trasformato i toscani. La Spal e’ in una fase difficile: non vince dalla trasferta romana. Gli inseguitori si avvicinano.
Il Cagliari (Barella espulso nel finale) ha acciuffato il pareggio a Frosinone e la lotta in coda e’ allargata a diverse squadre. Nel prossimo turno lo scontro fra l’Empoli e i rossoblù di Pippo Inzaghi potrebbe dire qualcosa di importante, anche se tutti guarderanno solo a Juve-Inter, il “derby d’Italia”, la sfida delle sfide e chi piu’ ne ha, piu’ ne metta.
(ITALPRESS)
SEI PAREGGI: JUVE, NAPOLI, ATALANTA E EMPOLI VINCONO
Sei pareggi spesso ricchi di emozioni e di gol, miracoli in extremis, invocazioni della giustizia divina, acrobazie: ma la sostanza e’ che la Juve sta facendo un campionato a se’ e il Napoli l’ha seguita. I rigurgiti di Juve-Inter hanno lasciato il segno perche’ la squadra di Allegri ha battuto tutte le cosiddette “sfidanti” per lo scudetto che hanno scoperto le loro debolezze. A ogni ostacolo che i bianconeri superano, i contendenti si allontanano sempre piu’. Resta solo il Napoli, staccato dalla Juve di otto punti, a essere considerato a una distanza accettabile per un eventuale aggancio. Ora la “querelle” riguarda il gioco della capolista che non e’ brillante, Ronaldo che non ha segnato ne’ ha fatto mirabilie ed e’ tornato dietro Piatek, fra i cannonieri. Ma son tutte chiacchiere da bar perche’ di fatto non e’ cambiato nulla. In questo contesto, il portoghese piu’ esaltato e’ stato Cancelo, un terzino che sta dando una spinta considerevole alla capolista. La Juve ha il miglior attacco (32 gol segnati, come il Napoli) e la miglior difesa (8 gol subiti): cifre di valore europeo, se non mondiale.
E l’Inter? I nerazzurri si son sentiti confortati dal buon primo tempo, han colpito un palo (Gagliardini), ma non hanno segnato e poi, per la solita amnesia difensiva, hanno ceduto alla giocata decisiva di Cancelo e Mandzukic. Buona notte al secchio. Nessuno si deve arrendere allo strapotere juventino, ma e’ difficile sperare ancora in qualcosa, se la Juve vince sempre e gli altri a tratti. Allegri alla vigilia aveva detto che sarebbe stato piu’ importante la trasferta sul campo dello Young Boys. Una mossa psicologica delle sue: la Juve sara’ prima anche in Champions? L’Inter cerchera’ di dimenticare contro il PSV. Ma c’e’ gia’ chi si chiede a cosa e’ servito comprare Nainggolan e se la filosofia di Spalletti e’ redditizia, perche’ l’Inter ha fatto un punto in due partite e ora e’ a sei lunghezze dal Napoli e ha il Milan alle costole, a tre passi. Il Napoli ha risposto a tono alla Juve, rifilando quattro gol al Frosinone.
La doppietta di Milik ha confermato l’attitudine al gol del polacco, diventato protagonista; ma sempre otto sono rimasti i punti di vantaggio della capolista e la Juve, che non perde (quasi) mai dovrebbe essere sconfitta tre volte, per lasciare strada libera alla squadra di Ancelotti che non si arrendera’ facilmente, e intanto cerchera’ di superare il turno di Champions a Liverpool, vincitore per 4-0 in campionato. La Lazio ha pareggiato per la quarta volta consecutiva. Quella contro la Samp e’ stata una partita che ha messo in evidenza i suoi lati deboli in difesa. Si, i doriani hanno fatto il miracolo con Saponara nel lungo recupero e Giampaolo ha parlato di “giustizia divina”. La squadra di Simone Inzaghi sta rapidamente perdendo quota, anche se Immobile e’ gia’ fra i cannonieri al top. Non sta meglio nella capitale la rimaneggiata Roma. Pallotta dall’America ha scagliato fulmini e saette poco promettenti per Di Francesco.
Farsi rimontare dal Cagliari (da 2-0 a 2-2) rimasto in nove (!) non e’ stato in massimo. Avere meno della meta’ dei punti della Juve, esser lontana dalla zona Champions e dalla Lazio, non e’ il massimo della felicita’ per la Roma e soprattutto per l’ambiente giallorosso. I sardi stanno dimostrando di potersi salvare con una certa sicurezza. Anche senza Barella. Zapata, un ex, con una tripletta ha inflitto all’Udinese la prima sconfitta della gestione Nicola. L’Atalanta si e’ rimessa in corsa, mentre i friulani sono ripiombati in una situazione difficile. Il risveglio di Zapata (quattro gol in due partite) e’ stato significativo. Milan e Torino hanno giocato sotto il segno di Radice che era stato milanista e granata. Gigi era scomparso nei giorni scorsi. Si trattava di un tipo abbastanza burbero, ma bravo al punto da portare il Torino alla conquista di uno scudetto. Era l’amico-nemico di Trapattoni e uno degli allievi del “Paron”. Ha lasciato una traccia importante nel nostro calcio.
Le due squadre hanno fatto una buona partita, ma non hanno segnato. Un pareggio che ha lasciato il Milan sul quarto gradino, mentre il Toro ha rinviato i propositi di arrivare in Champions. Il ritorno di Higuain non ha aiutato la squadra di Gattuso. E’ stato molto movimentato l’ennesimo pareggio, il settimo, della Fiorentina sul campo del Sassuolo. La squadra di Pioli non vince piu’ e le speranze d’Europa si fanno piu’ lontane. Non attraversa un grande momento neppure quella di De Zerbi. Il Parma si e’ fermato anche davanti al Chievo (in dieci): un risultato inutile per entrambi. I progressi dei clivensi non hanno spostato molto la classifica che ha visto allontanarsi l’Empoli vittorioso sul Bologna. I toscani, con Iachini, hanno fatto ben dieci punti in quattro partite. I rossoblù non hanno giocato male, ma hanno commesso delle leggerezze in difesa (16 gol subiti in sette partite e solo quattro punti racimolati). Ci si chiede se Pippo Inzaghi e’ ancora saldo al timone.
Il Genoa (in dieci per oltre 80’) ha cambiato allenatore, non i risultati. Prandelli ha pareggiato in rimonta contro la Spal (due pali) e Piatek ha segnato il suo undicesimo gol, staccando Ronaldo. Non e’ cambiata neppure la posizione della squadra di Semplici. Insomma, con tanti pareggi, non e’ successo quasi niente. Per fortuna mo’ vene Natale…
LA JUVE VINCE PURE DA ‘SEDUTA’, IL NAPOLI IN EXTREMIS
SOTTO LALBERO E’ SEMPRE JUVE, MALE INTER E MILAN
LA JUVE FRENA, IL NAPOLI KO A SAN SIRO
Volata verso il 2019. Il 2018 si sta concludendo malissimo, con i “buu” nei confronti di Koulibay, con le due espulsioni e le polemiche di San Siro e le cose sgradevoli che ci accompagneranno verso la fine del girone d’andata. Tutti pro-Juve, i risultati: i bianconeri hanno rischiato a Bergamo, pareggiando, il Napoli (due espulsi e gol interista nel recupero) ha perso a San Siro e ora e’ a nove punti dalla capolista. I personaggi del calcio giocato stavolta sono stati Zapata (doppietta: sette gol in cinque gare totale nove) e Quagliarella (ancora a segno e di tacco, come contro il Napoli: undicesimo gol personale). Ma gli avvenimenti sono stati il pareggio della Juve a Bergamo, dove ha sempre faticato (terzo 2-2 consecutivo) e la vittoria in extremis dell’Inter sul Napoli. La capolista era rimasta in dieci per l’espulsione di Bentancur, mentre Allegri aveva lasciato in panchina Pjanic e Cristiano Ronaldo (due giocatori che pesano sempre), chiamandoli in tempo per pareggiare. CR7 e’ arrivato a quota 12 reti, a uno da Piatek. L’Atalanta, con una doppietta di Zapata (la Juve era passata dopo meno di due minuti con un autogol di Dijmsiti) aveva rimontato la capolista. Alla fine un gol di Bonucci e’ stato annullato per chiaro offside. Allegri, che se l’e’ presa col quarto uomo in campo e ha “contestato” certe dichiarazioni di De Laurentiis (“Mi girano le scatole”, “In Italia non si migliorera’ mai”), non e’ rimasto contento di quello che ha visto e sentito, ma nella fattispecie ci e’ sembrato che l’Atalanta non abbia demeritato.
A San Siro finale bollente: il Napoli ha perso in nove. Gol di Lautaro Martinez nel finale e espulsione di Koulibaly (offeso dal pubblico con i buu, ma autore di un applauso inopportuno verso l’arbitro) e Insigne che ha preso a calci Keita dopo il gol dell’Inter. Nel finale anche un salvataggio di Asamoah a porta vuota su tiro di Zielinski (anche Koulibaly aveva salvato sulla linea nel primo tempo) e il gol di Lautaro Martinez che ha dato all’Inter la vittoria e allontanato il Napoli dalla Juve (-9). Ma ci saranno tante polemiche sugli arbitraggi e sulle parole di De Laurentiis e altro. Nella lotta fratricida tra i fratelli Inzaghi, Simone ha battuto Pippo a domicilio e la Lazio si e’ insediata al quarto posto: obiettivamente il Bologna era inferiore alla squadra romana, anche se Immobile ha giocato solo nel finale. Ora il tecnico “bolognese” aspetta rinforzi. Anche la Sampdoria ha scavalcato il Milan e si e’ proiettata oltre il Milan. Quagliarella, come detto, ha confermato il proprio ottimo momento: raffica di gol, segna sempre. Il Chievo e’ rimasto inchiodato all’ultimo posto, dopo una serie di pareggi benauguranti. Il fatto che il Milan non abbia segnato nemmeno un gol in quattro partite di campionato, che Higuain sia rimasto ancora a digiuno, che ormai l’ultimatum di dover conquistare la Champions grazie a due vittorie contro Frosinone e Spal sia stato disatteso, puo’ significare molte cose. Molti si chiedono se Gattuso a fine anno verra’ esonerato.
Al Frosinone e’ stato annullato un gol di Ciano, per un fatto precedente, a scoppio ritardato. Dopo quest’altro mancato successo, anche il Frosinone e’ nei guai: il suo penultimo posto e’ sinonimo di problemi che solo il mercato di riparazione potrebbe evitare. La vittoria della Roma col Sassuolo ha portato un po’ di serenita’ in casa giallorossa. L’allenatore Di Francesco sembra al sicuro: la posizione in classifica e’ migliorata e l’Europa e’ ormai a un passo. Schick ha segnato, Zaniolo ha entusiasmato e col rientro degli infortunati, nel nuovo anno, i capitolini potrebbero raggiungere i traguardi cheti erano prefissi alla vigilia del campionato. Il Sassuolo ha segnato il passo ed e’ nella pancia della classifica. Di Francesco per poco non ha fatto gol a papa’. Nel Torino che ha battuto l’Empoli, i goleador sono stati i difensori De Silvestri e Nkolou, anche se ha “partecipato” pure Iago Falque. Anche i granata si sono avvicinati alla zona “Europa League” spezzando il digiuno di vittorie. Iachini aveva cominciato la propria gestione a spron battuto, ora la sua squadra sta rallentando. Un brutto passo indietro ha fatto la Fiorentina, sconfitta in casa da un Parma che l’ha raggiunta in classifica. Questo e’ il problema dei viola: non hanno continuita’ di risultati. La squadra di D’Aversa e’ andata oltre le aspettative.
La vittoria del Cagliari sul Genoa ha permesso ai sardi di prendere posizione piu’ in alto in classifica (+7 dal terzultimo posto). La squadra di Maran non vinceva da due mesi. Prandelli dovra’ stare attento a non cadere troppo in basso. Piatek e’ rimasto a digiuno, ma non deve segnare solo lui. Sempre in coda, non ci sono stati grossi progressi per nessuno: qualche pareggino non ha spostato molto. Si puo’ parlare di occasioni perdute per la Spal e l’Udinese nello scontro diretto fra le nebbie ferraresi. Solo il Bologna e il Chievo sono rimasti completamente fermi. Nel turno di fine anno la Juve affrontera’ la Sampdoria, mentre il Napoli se la vedra’ col Bologna. Per la coda, da Udinese-Cagliari e Chievo-Frosinone qualche importante verdetto.
JUVENTUS COME IL GRANDE TORINO, CRISTIANO RONALDO 14 GOL
Dopo la tempesta di San Siro, che continuera’ nei prossimi giorni in sede politica con il divieto di giocare certe notturne “pericolose” e una maggiore attenzione alle tifoserie violente (finalmente) che hanno fatto degli stadi una “zona franca”, eccoci al calcio. La Juventus di Allegri, battendo la Sampdoria, ha eguagliato il record del “grande Torino” del 1948 con 101 punti (rivalutati a 3 i 2 punti di allora per le vittorie) nell’anno solare e superato quelle di Capello e Conte (52 punti) arrivando a 53 al giro di boa. Certo, quando Saponara ha pareggiato con un tiro all’incrocio nel recupero per i blucerchiati , i record juventini sembravano essere sfumati, ma stavolta la VAR ha scovato un fuorigioco di rientro del sampdoriano, impossibile da vedere a occhio nudo, e per la capolista il 2018 e’ finito trionfalmente. A noi dispiace dirlo, perche’ ci sono delle regole e bisogna rispettarle, ma il calcio ormai sta diventando un’altra cosa, specie sui falli di mano.
In quest’ultima d’andata ci sono stati parecchi episodi discussi. Ronaldo, con la doppietta (un gol su rigore contestato da Giampaolo: “Un regalo”) ha raggiunto quota 14, passando in testa alla classifica dei cannonieri e confermandosi re del gol, come nelle aspettative. La Samp ha fatto una bella partita, ha messo in difficolta’ i bianconeri e Quagliarella ha chiuso il girone d’andata con 12 gol (e’ andata a segno a raffica nelle ultime nove partite). Genova ha due goleador nei primi tre: il rossoblù Piatek ne ha fatti13, ma stavolta e’ rimasto a bocca asciutta. La squadra di Giampaolo ha dimostrato di poter puntare alla Champions. Ci si chiede cos’abbia il Napoli (un punto in due partite). Privo di Koulibaly e Insigne, si e’ fatto rimontare due volte dal Bologna, poi “Ciro” Mertens gli ha dato la vittoria. Milik, protagonista della partita con una doppietta (10 gol in tutto), sembrava avergli restituito le certezze, ma Santander e Danilo avevano risposto a tono. La classifica e’ rimasta intatta (-9 dalla Juve, +5 sull’Inter). Il Bologna ha dato segni di risveglio. La squadra di Spalletti ha vinto a Empoli con un golletto di Keita (un altro gli e’ stato annullato) senza giocare una partita eccezionale, ma andando al sodo.
Dopo tutte le cose (brutte) successe, un fatto positivo. Il terzo posto della squadra di Spalletti, anche senza Brozovic, e’ stato rafforzato e si e’ rivisto Nainggolan, dopo la punizione che il club gli aveva affibbiato. Partita calda all’Olimpico per un rigore assegnato al Torino e realizzato da Belotti. La Lazio, che ha avuto molto da ridire sull’arbitraggio di Irrati, ha segnato un gran gol con Milinkovic, ma i granata hanno colpito i legni due volte con De Silvestri. Espulsi Marusic e Meite’, pali e traverse, ma sostanzialmente nessuna delle due squadre ha fatto passi avanti. Ne hanno invece compiuti Roma e Atalanta. I giallorossi hanno vinto a Parma con i gol di Cristante e Under. Sul campo della squadra di D’Aversa, che aveva fatto ottime cose, la Roma ha riacquistato credibilita’ nella corsa verso la Champions e ora e’ a due punti dalla Lazio. L’Atalanta ha vendemmiato sul campo del Sassuolo. Sei gol: tre di Ilicic, partito dalla panchina, e uno di Zapata che e’ arrivato a quota 10, di cui 9 consecutivi. Ma il fatto piu’ importante e’ che, con 39 gol, la squadra di Gasperini ha ora segnato più della Juve (38).
I bergamaschi sono a un passo dall’Europa. Non e’ riuscita a vincere contro il Genoa, una Fiorentina che non e’ stata fortunata: palo di Mirallas e rigore reclamato dai viola: Pioli e’ stato espulso. C’e’ tempo per recuperare, ma certe partite sono pero’ da vincere. Il Genoa, con Prandelli alla guida, ha ripreso coraggio. Il Milan e’ tornato a segnare e a vincere con Castillejo che ha pareggiato dopo il gol dell’ex rossonero Petagna. Poi e’ tornato a segnare (e bene) Higuain che non ne faceva da otto partite. Con il successo sulla Spal i rossoneri (in dieci nel finale per l’espulsione di Suso) hanno corso qualche pericolo e comunque si son messi a un punto dalla Lazio. Gattuso fara’ un buon Capodanno. La squadra di Semplici (che non vince da dieci giornate) sta affondando sempre piu’. In coda, per l’appunto, la prima vittoria del Chievo su un Frosinone in dieci per l’espulsione di Capuano, grazie a una magistrale punizione di Giaccherini (annullato il gol n.112 di Pellissier), ha piu’ affossato i ciociari che salvato il Chievo, ancora lontano dalla zona salvezza.
Da dire pero’ che ci sono 57 punti in palio, nel girone di ritorno, e quindi tutto e’ possibile. Tanto piu’ che le sconfitte di Empoli, Spal e Bologna, hanno “aiutato“ i clivensi. Un bel passo avanti ha fatto invece l’Udinese, che non vinceva da cinque partite. Ne ha fatto le spese il Cagliari che ha polemizzato per l’espulsione di Ceppitelli. Rosso pure per Mandragora. Sono arrivati i gol biaanconeri, dopo la “chiusura” della difesa friulana. Insomma Nicola respira anche se Lasagna si e’ fatto parare un rigore. Pussetto (doppietta) ha sostituito De Paul (squalificato) nella veste di goleador. Alla ripresa, fra oltre venti giorni, testa-coda Juventus-Chievo e Napoli-Lazio partita-clou. La lunga sosta avra’ fatto sbollire gli animi e chi ci sara’, ci sara’. Chi non ci sara’, purtroppo, verra’ dimenticato. Auguri a tutti di buon 2019, speriamo senza le cattiverie del 2018.
(ITALPRESS)





