Il pallone racconta di Franco Zuccalà

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IL FOOTBALL CAMBIA, INDIGNARSI NON SERVE

“Giocare in Arabia e’ una schifezza”. Anche se (forse) non si parlera’ della Supercoppa di Gedda, nell’incontro fra gli stati generali del calcio e il governo, le parole di Salvini la dicono lunga sull’atteggiamento del vicepresidente del consiglio nei confronti del calcio in generale. Ma come per tutte le cose della vita, del football e quindi anche della politica, notoriamente le “schifezze” sono all’ordine del giorno. Il morto di San Siro ha fatto scoppiare la "santabarbara" delle accuse contro il calcio che ha molte colpe ed e’ influenzato da personaggi non sempre attendibili. Per la partita di Gedda sono stati tirati fuori argomenti che riguardano la proibizione alle donne (nel mondo arabo) di frequentare le tribune degli stadi, le questioni religiose, ecc. Si e’ persino parlato di non giocare o di non trasmettere la partita sui canali RAI. Ma questa e’ una mera questione di soldi: giocare in Arabia Saudita rendera’ a Milan e Juve dei miliardi che in Italia non sarebbero stati racimolati. E siccome “pecunia non olet” (il danaro non puzza) non se ne fara’ una questione morale. Magari, se ne parlasse, delle questioni morali: la cacciata dei personaggi ambigui che spesso condizionano il mondo del pallone, le influenze della malavita, le scommesse clandestine ecc. La vicenda del morto sara’ al centro delle discussioni fra governo e il calcio. Quest’ultimo dovra’ accettare -con i soliti malumori- i provvedimenti del governo (partite di cartello o pericolose da giocare di giorno, ecc.).

Tuttavia ci sono tante cose da mettere a posto, come fu detto dopo l’eliminazione dell’Italia dai Mondiali. La rivoluzione: ma cos’e’ cambiato ? Poco, anche se il nuovo presidente Gravina ha bisogno di tempo, per incidere. Mancini ha migliorato una situazione tecnica che si era fatta pesante, ma il calcio non affrontera’ mai il problema del mercato, della limitazione dell’arrivo degli stranieri scarsi, ecc. perche’ ci guadagnano in molti. Le ondate di indignazione, insomma, durano l’espace d’un matin (lo spazio d’un mattino, cioe’ poco) e s’infrangono contro i muraglioni di interessi dei veri padroni del vapore che sono i presidenti, le tv, gli inserzionisti pubblicitari, le banche creditrici, ecc. Il calcio è la prima industria del divertimento e sta soppiantando il cinema e i programmi generalisti delle tv, piazzando le partite di cartello in prima serata. Ma contribuisce alle entrate erariali con le tasse sugli abbonamenti tv, quelle sui biglietti di entrata negli stadi e le rendite dell’indotto. E’ poi un oppiaceo che distrae da problemi piu’ importanti e i poteri forti lo considerano un’attivita’ che influenza i gusti e gli orientamenti (anche politici) dei suoi sudditi. E quindi anche i governatori devono tenerne conto. E’ stato definito un “giocattolo” del quale non si possono privare i “cittadini-bambini” che vanno poi alle urne. Quindi, occorre fare subito il viso feroce, concedendo alla fine qualcosa, magari un briciolo di impunità, per averne i favori.

Ci si sta accorgendo pero’ che, dietro la facciata, il calcio nasconde pure frange di ribaldi che tengono prigioniera l’organizzazione e tutte le componenti del teatrino. Il calcio ha i propri riti, le proprie cadenze, che finiscono per mistificare la sostanza stessa del gioco. La FIFA (l’ente del football mondiale) cambia sempre piu’ spesso le regole per acquistare nuovi “clienti” in zone che non l’hanno mai accettato veramente. Il “soccer” negli USA, per esempio, ha dato la precedenza sempre agli sport nazionali (basket, hockey, baseball e football americano). Bisogna far proseliti. L’UEFA (l’ente europeo che organizza la Champions) si interessa molto al fair play finanziario, un po’ come fa la Comunita’ europea che pensa principalmente ai soldi e non all’emigrazione ecc. E’ circolata voce di una “luxury tax” sugli acquisti piu’ importanti. Ma i debiti del mondo del pallone sono stati azzerati: si e’ passati da meno due miliardi a un attivo di 600 milioni. Zorro Boban (vicepresidente della FIFA) ha spezzato in questi giorni una lancia in favore dei club milanesi “in crescita” che dovrebbero poter investire. Il fatturato dei nostri club, se si eccettua la Juve, e’ di molto inferiore pero’ a quello dei grandi club europei. Una volta c’erano i mecenati e il calcio viveva diversamente. Si invadevano i campi per i rigori dati e non dati e, in assenza della VAR, si gridava “arbitro venduto” o peggio “cornuto”.

Oggi la confraternita del calcio si rende conto che non ci si puo’ fermare alla inezie. Tutti pappa e ciccia: circolano soldoni, e se di colpo questo mondo si dissolvesse, ci perderebbero tutti. E anche i politici, che dovrebbero combattere meglio gli intrecci internazionali fra ultra’ e proteggere i giovani arbitri che spesso sono ridotti in fin di vita sui campi periferici. Compiti che spettano al governo. Il mondo (e quindi il calcio) cambia e tutti dobbiamo adeguarci al nuovo che avanza. Tutti. Meno “schifezze”, insomma.

QUAGLIARELLA E ZAPATA COME CR7 A QUOTA 14 GOL

Tutti cerchiamo di meravigliarci di tutto nel mare del calcio, in cui le tempeste sono soprattutto per le squadre di secondo piano. La squadra del giorno e’ l’Atalanta (5-0 a Frosinone) e gli uomini del momento Zapata (che ora segna a raffica ed e’ a quota 14) e Quagliarella (che ormai segna sempre, quasi come Batistuta, e anche lui ne ha fatti 14). Entrambi hanno raggiunto (per ora) CR7 che deve ancora giocare. Anche Muriel (esordio con doppietta), ha meritato una menzione. Insomma, colombiani alla riscossa. Intanto, la corazzata Juventus ha guardato col cannocchiale il Napoli battere la Lazio, l’Inter non riuscire a vincere contro il Sassuolo e nel Monday Night si accinge ad affrontare il testa-coda col Chievo. Ha stupito specialmente il comportamento dei bimbi e penne illustri che-non potendo scrivere d’altro- hanno commentato (oltre al boom di Zaniolo) il comportamento dei ragazzini che a San Siro hanno accompagnato con i loro cori senza insulti razzisti la prestazione incolore dell’Inter contro al Sassuolo.

Gattuso non ha convocato Higuain (che parla in inglese con Sarri e “non e’ in grado di venire con noi”) per la partita di Genova, in cui tutti faranno finta di nulla per i 40 milioni di euro che stanno entrando nelle casse “preziose” di Preziosi, re delle plusvalenze, per paura che i genoani si ribellino. E se i bambini hanno fatto “ohh” a San Siro, noi che siamo un po’ piu’ scafati non lo faremo perche’ siamo abituati a ben altro. L’Inter ogni tanto perde colpi, ma il suo terzo posto e’ al sicuro, per ora. Ii Sassuolo e’ la sua bestia nera. La Juventus affrontera’ il Chievo (arbitro Piccinini) senza lo squalificato Pjanic: Can il sostituto. Altre novita’: Perin sicuro, Rugani e Bernardeschi forse. Sul fatto che Ronaldo sia stato raggiunto da Zapata e Quagliarella, fra i cannonieri, Allegri ha detto: “Cristiano non ha bisogno di stimoli per segnare". I veronesi sperano di cominciare bene il girone di ritorno anche se sono coscienti del gap tecnico. All’andata la Juve soffri’ ma vinse per 3-2 (gol di Khedira, Stepinski, Giaccherini su rigore, autogol di Bani e Bernardeschi).

Napoli-Lazio e’ stata una bella partita. Protagonista Milik (un gol e due pali). Inzaghi ha sbagliato nell’inserire Lukaku sulla sinistra e Lulic a destra. Nella ripresa, quando ha inserito Correa, la Lazio ha segnato (in dieci per l’espulsione di Acerbi) con Immobile e il Napoli ha avuto paura.

La Roma ha rotto l’imbattibilita’ esterna del Torino. Il bel gol di Zaniolo, la rimonta granata da 0-2 a 2-2 e il 3-2 di El Shaarawy hanno animato una partita che il Toro ha perso per gli errori della sua difesa. Ora i giallorossi sono in vista della zona Champions.

Anche il Milan e’ li’, ma a Marassi sara’ privo di Gattuso in panchina e degli squalificati Romagnoli, Calabria e Kessie. Dovrebbero giocare Suso, Mauri e Musacchio. Higuain non ha lasciato un gran ricordo, ma Rino ha detto: "Con me si e’ comportato sempre bene. A Gedda ho perso la testa, ma la se la VAR c’e’, va usata". Prandelli si affidera’ a Favilli in attacco, visto che Piatek e’ squalificato, oltre che un ex, ormai. Che faranno i genoano, gia’ scontenti per l’orario della gara?

A San Siro il Milan si impose con il gol di Suso cui seguirono un autogol e un gol di Romagnoli: risultato 2-1. Arbitrera’ Orsato. Sta volando l’Atalanta (11 reti in due partite): ha schiantato il Frosinone a domicilio. I bergamaschi hanno l’attacco piu’ forte del campionato (44 gol) e Zapata con il poker dello stadio Stirpe si sta affermando prepotentemente. I ciociari hanno il morale sotto i tacchi: dieci partite senza vittorie. Il cambio di panchina non e’ servito: in quattro partite due punti e un gol segnato. In Fiorentina-Sampdoria un 3-3 molto bello,bello, con tante note positive: doppiette di Muriel e Quagliarella, belle giocate, a tratti spettacolo. Anche qualche nota negativa: per i viola l’espulsione di Fernandes, il rigore regalato da Vitor Hugo ai blucerchiati; per la Samp, l’essersi fatta raggiungere sul filo di lana. La vittoria del Parma (ora davanti a Fiorentina e Torino) a Udine ha confermato la buona stagione della squadra di D’Aversa che ha in Gervinho (che gol!) una risorsa molto importante. I friulani vanno a corrente alternata: nella fattispecie erano rimaneggiati (Mandragora e Pussetto squalificati), ma sul gol decisivo la difesa friulana si e’ fatta sorprendere ingenuamente.

Siamo nella zona di coda dove l’Empoli ha pareggiato a Cagliari. Un passo avanti, quello della squadra di Iachini. I sardi (che hanno fatto esordire Birsa) hanno ancora un margine di sicurezza, mentre i toscani son rimasti impelagati sul fondo. Il derby emiliano e’ finito alla pari. Un tempo e un punto ciascuno. Con tanti rimpianti sui due fronti per l’andamento della partita. Ma diciamolo chiaro: la classifica di Spal e Bologna e’ rimasta precaria. Senza vincere non si va lontano: i ferraresi non lo fanno da 11 gare, il Bologna da tredici! Alla prossima tornata Lazio-Juve, Milan-Napoli, Torino-Inter e Atalanta-Roma. Un programmino niente male.

“BRUTTA” JUVE MA È A +11 SUL NAPOLI

La Juve, vittoriosa sul campo della Lazio, e’ a +11 sul Napoli che ha pareggiato a San Siro col Milan. Siamo nella fase decisiva del campionato e puntualmente sono scoppiate le polemiche, le discussioni, in una giornata ricca di gol (33 in nove partite), di rimonte e di panchine traballanti. Quagliarella (16 gol) e’ capocannoniere davanti a Zapata e Ronaldo (15). Viste le discussioni sugli arbitraggi, qualcuno ha detto che ci vorrebbero direttori di gara stranieri: accadde tanti anni fa e l’esperimento falli’. I nostri fischietti sono piu’ abituati ad essere sempre in mezzo al caos, gli stranieri molto meno. E poi c’e’ la barriera della lingua. Secondo noi, invece, Rizzoli – che sta gia’ molto attento a quel che fa – dovrebbe evitare certe coincidenze in grado di suscitare polemiche sulle designazioni. Andando alle partite, la Juve ha vinto sul campo della Lazio grazie ai cambi: quello di Cancelo e’ stato decisivo. La squadra di Inzaghi non ha meritato di perdere, ma dopo l’autogol di Can e le tante occasione fallite, i capitolini si sono fatti raggiungere dal citato Cancelo e hanno subito il gol della sconfitta da Ronaldo su rigore. E’ il calcio. Ma la Juventus non aveva mai subito tanto. E’ stata baciata dalla fortuna.

La Lazio ha visto allontanarsi la Champions: il quarto posto e’ rimasto in mano al Milan. Il Napoli – che a San Siro ha ottenuto un punto su sei – ha fatto un mezzo passo falso sul campo del Milan. Ancelotti e’ stato espulso dopo il rosso a Fabian Ruiz, un po’ affrettato. In pratica lo 0-0 ha danneggiato entrambe le squadre. Piatek e’ entrato a gara in corsa e non si poteva pretendere che segnasse subito. E comunque il Milan e’ parso squadra in miglioramento. Nel ricordo del grande Valentino Mazzola, il Torino ha battuto l’Inter con un gol insolito di Izzo. Non e’ stata una gran partita, specie per l’Inter che ha finito in dieci per un rosso diretto a Politano. I granata sono in vista dell’Europa League, l’Inter e’ rimasta saldamente al terzo posto, ma la partita di Torino ha non ha certo segnato un passo avanti dei nerazzurri che nel 2019 non hanno ancora segnato.

La Roma si era insediata al quarto posto, verso la fine del primo tempo di Bergamo, ma poi si e’ fatta rimontare. La squadra di Di Francesco, grazie alla doppietta di Dzeko e alla solita, bella prestazione di Zaniolo, si era portata sul 3-0; poi l’Atalanta e’ cresciuta e ha pareggiato. L’attacco piu’ forte del campionato (47 gol) ha saputo annullare il vantaggio giallorosso. Zapata ha prima mandato alle stelle il rigore del pareggio, e poi, dopo meno di un minuto, ha segnato il suo 15esimo gol stagionale, andando a bersaglio per l’ottava giornata consecutiva. E’ finita 3-3 come all’Olimpico. Riprenderanno a mugugnare i tifosi giallorossi? Di Francesco non si e’ capacitato del cambiamento fra primo e secondo tempo. Due rigori di Quagliarella (che ha agguantato Batistuta a quota 11 partite con gol) e le reti di Linetty e Gabbiadini hanno affossato l’Udinese a Marassi. Ora la situazione dei friulani si e’ fatta difficile, mentre la Samp e’ in vista della zona Champions. Quagliarella e’ il capocannoniere provvisorio, davanti a Ronaldo e Zapata. Ma anche Saponara sta prendendo quota. La prossima trasferta a Napoli ci dira’ dove puo’ arrivare la squadra di Giampaolo.

La Fiorentina (in dieci per l’espulsione di Benassi) ha vinto una partita molto movimentata sul campo del Chievo. Sette gol, due di Chiesa, due rigori (uno segnato da Pellissier e uno parato da Lafont allo stesso Pellissier), interventi della Var, pali, erroracci, proteste e vittoria che aiuta i viola a credere nell’Europa, mentre i veronesi restano sempre piu’ ultimi. Era da lunga pezza che il Sassuolo non vinceva in casa. Lo ha fatto contro un Cagliari che ha giocato, ma non ha concluso. Ora i neroverdi sono tornati in corsa per l’Europa, anche senza Boateng, mentre i sardi (che vanno a corrente alternata) rischiano di essere inghiottiti nelle zone basse della classifica. Inglese (doppietta) ha continuato a segnare, ma stavolta il Parma si e’ fatto rimontare due gol dalla disperata Spal, che ha addirittura vinto il derby. Tre punti pesantissimi per i ferraresi che digiunavano da undici partite.

Situazione fluida, in coda. Oltre a quello dell’Udinese, e’ stato assai pericoloso lo scivolone del Bologna (in dieci per quasi tutta la gara) in casa contro il Frosinone che ha vinto dopo dieci partite di digiuno. La squadra di Inzaghi non ha saputo mettere a frutto i nuovi acquisti. I ciociari, al secondo successo stagionale (Baroni al primo), avevano pessimi numeri ma hanno vinto a mani basse. Superpippo dopo 14 partite senza vittorie dovrebbe essere sostituito. Una considerazione: in serie A, Inzaghi ha perso le occasioni che ha avuto nel Milan e nel Bologna. E il sostituto sarebbe Mihajlovic per la seconda volta. Il presidente Saputo ha detto: “Abbiamo fatto pieta’. Ci saranno cambiamenti”. Nel Monday Night, il Genoa a Empoli dovrà fare dimenticare Piatek: difficile. Iachini recuperera’ Krunic e Bennacer. A Marassi fini’ 2-1 per i rossoblù (Piatek, Kouame’, Mraz). Fischiera’ La Penna. La prossima volta, oltre a Napoli-Samp, in programma Roma-Milan.

SEI PAREGGI E JUVE DIFESA BALLERINA

Nella giornata dei pareggi (sei in otto partite), la crisi dell’Inter (un punto in tre gare e fuori dalla Coppa Italia) e i problemi difensivi della Juventus -la retroguardia bianconera era stata definita insuperabile- sono sotto gli occhi di tutti. Senza Chiellini e Bonucci, La capolista si e0’ fatta rimontare dal Parma. Rugani e Caceres non si sono dimostrati abili come la coppia titolare; ma questo era prevedibile. Da 3-1 a 3-3. Considerata la batosta in Coppa Italia, i bianconeri hanno preso sei gol in due partite. E anche se Cristiano Ronaldo (supportato da Mandzukic) ha fatto una doppietta, riappropriandosi del titolo di capocannoniere a quota 17, non e’ bastato. Al Parma bisogna dare atto di aver saputo approfittare (anche con Gervinho, che doppietta !) delle debolezze juventine: la sua classifica e’ buona, i risultati sono andati spesso oltre le aspettative. Si dice: la Juve pensa alla Champions. Puo’ darsi, ma il fatto che sono gia’ sorte discussioni su Dybala e sul centrocampo e’ indice che qualcosa non funziona come prima. Allegri ha commentato sarcastico: “Abbiamo accontentato chi voleva quel bel gioco che pero’ spesso non paga. La partita era chiusa…”. La Juve giochera’ male per vincere sempre ? Il Napoli (a -9) ha spazzato via la Sampdoria con un uno-due formidabile di Milik e Insigne in 2’ nel primo tempo.

Quagliarella non e’ riuscito a segnare ancora e staccare Batistuta: lo ha solo raggiunto e non e’ poco. Ancelotti ha superato il momento difficile (vendicandosi per lo 0-3 di Marassi), l’attacco azzurro e’ tornato a segnare, ora deve sperare che la Juve rallenti. L’applauso del pubblico al “cinese” Hamsik ha avuto il sapore di un addio. A proposito di Cina, l’Inter (che non segna piu’, come Icardi) ha giocato con i nomi dei giocatori scritti in mandarino sulle maglie: i giocatori non si sono riconosciuti e hanno giocato male col Bologna che, passato da Inzaghi a Mihajlovic, ha cominciato a girar bene e ha vinto a San Siro. L’establishment nerazzurro ha smentito che Conte sia andato nella sede nerazzurra. Ci crediamo, sarebbe stato sciocco farsi “sorprendere” cosi’. E’ venuto a Milano per comprare un divano, e’ stato detto. Forse perche’ nella citta’ meneghina costano meno… Meglio che Spalletti tenga le antenne ben dritte: forse vuole il suo, di divano. Quanto a Mihajlovic, ha fatto un passo avanti importante in classifica (-1 dall’Empoli): il Bologna non vinceva da 14 gare… Ora i nerazzurri hanno gli avversari alle calcagna: il Milan e’ a -4. La squadra di Gattuso ha respinto l’assalto della Roma (Champions), guidata da De Rossi, che e’ rientrato dopo lunga assenza. Il gol di Piatek (ora a quota 14: 13 li aveva fatti col Genoa) aveva dato un ottimo vantaggio alla squadra di Gattuso, raggiunta all’inizio della ripresa dal fenomenale Zaniolo. Poi Donnarumma ha salvato ripetutamente il risultato e un palo ha salvato il Milan. A Cagliari, l’Atalanta, in gran forma e con uno Zapata goleador, nel Monday Night cerchera’ i tre punti contro un avversario che potrebbe scivolare pericolosamente in classifica. Con un Pellegrini di rinforzo, Maran (senza lo squalificato Barella) cerchera’ di fronteggiare l’attacco piu’ forte del campionato. All’andata vinsero i rossoblù con un gol di Barella. Dirigera’ Valeri. Nell’altro posticipo, il Frosinone cerchera’ il primo successo casalingo contro una Lazio che ha vinto in Coppa (ai rigori) a San Siro con l’Inter. Inzaghi sara’ privo di Milinkovic Savic e Luis Felipe. Baroni manchera’ di Cassata, squalificato. All’andata decise un gol di Luis Alberto. Arbitrera’ Fabbri. Si e’ ricordato Astori, a Udine, e la Fiorentina ha trovato nei friulani avversari tenaci che tuttavia non sono riusciti a difendere il vantaggio raggiunto. I viola non hanno dilagato come in Coppa, contro un avversario ben messo in campo: la lotta per l’Europa e’ sempre difficile. Alla squadra di Nicola interessa restar lontano dalla zona pericolo: quello contro i viola e’ stato il primo punto colto nel 2019. Il Torino non e’ andato oltre il pareggio a Ferrara. I granata, come la Fiorentina, hanno fatto dieci pareggi e non si tratta di record positivi, per chi vuole andare lontano. Per la Spal, un altro piccolo passo verso la salvezza. Il Sassuolo aveva cominciato bene, sul campo del Genoa che aveva rinnovato il centrocampo con il duo Radovanovic-Lerager non ritrovatosi subito. Poi Prandelli ha cambiato rotta e Sanabria ha pareggiato, segnando il suo secondo gol in due partite. Anche Empoli e Chievo hanno pareggiato, ma il Chievo, in vantaggio di due gol, si e’ fatto rimontare dalla doppietta di Caputo che e’ a 11 gol, piu’ di Icardi. E tuttavia il 2-2 non e’ giovato alle due squadre, specie quella veronese. In una giornata cosi’, si sono mosse poche cose. Forse per tanti e’ il momento della paura e si accontentano di non perdere.

LA JUVENTUS È TORNATA, NAPOLI FRENATO, MILAN QUARTO

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Le prime tre in classifica erano impegnate in trasferta: la Juve e l’Inter hanno vinto, il Napoli no. Nel quadro generale, non e’ cambiato nulla, ma sul piano psicologico, per la squadra di Ancelotti non e’ un buon momento. Perche’ qualche mezzo passo falso della Juve aveva riacceso le speranze dei partenopei e invece, al momento opportuno, il Napoli non ha dato l’attesa prova di forza. La Juventus, che sul campo del Sassuolo aveva cominciato male in difesa, con il passar dei minuti ha superato i momenti difficili e ha vinto tranquillamente. Ronaldo ha contribuito ai tre gol segnandone uno valido (dedicato a Dybala) e si e’ portato in testa alla classifica dei cannonieri con 18 gol in 23 partite. La difesa juventina, pur avendo commesso qualche errore, resta la piu’ forte (15 gol subiti) del campionato. La squadra di De Zerbi ha ben fronteggiato inizialmente la capolista e, dopo aver fallito il gol del pareggio con Berardi a porta vuota su scellerata uscita di Szczesny, ha perso ogni speranza degli inseguitori della Juve, ora a +11 sui partenopei.

Il Napoli ogni tanto incespica: a Firenze, contro un avversario che nel finale non si reggeva quasi sulle gambe per gli infortuni, non e’ riuscito ad assestare la botta decisiva, dopo aver sbagliato tante occasioni (incredibile una mancata da Mertens da due passi). E’ questa la lacuna principale dei partenopei: non sapere essere spietati. La viola (11 pareggi) ha mostrato grande carattere, si e’ difesa con i denti, ma ha anche mancato qualche occasione d’oro. Puo’ sempre aspirare a un posto in alto, ma non serve fare sette gol alla Roma in Coppa Italia: i gol bisogna farli quando servono. L’Inter, dopo una serie poco esaltante, ha vinto a Parma, dove molti illustri squadroni avevano faticato. Certo, qualcuno si lamentera’ del fatto che Icardi non abbia segnato ancora una volta (c’entra davvero il contratto?), ma non si puo’ cercare sempre il pelo nell’uovo. La vittoria sulla squadra di D’Aversa (traversa di Gervinho) ha tirato fuori dai guai un po’ tutti, per primo Spalletti. E il fatto che abbia deciso Lautaro Martinez dice come il giovanotto stia conquistando un posto nel cuore dei tifosi. La verita’ e’ che l’Inter e’ sempre al centro delle discussioni, nel bene e nel male. Si dice: quest’anno ci sono speranze. E poi si ritrova a 20 punti dalla vetta. Il Milan ha rafforzato il proprio quarto posto, che vuol dire Champions, dall’assalto di Atalanta, Roma e Lazio, che sono rimasti un punto sotto. Paqueta’ si sta dimostrando una novita’ utile e stavolta e’ pure andato in gol. Il Cagliari (che in classifica e’ a tre punti dalla zona pericolosa) e’ stato sfortunato sul primo gol subito (un rimpallo su Ceppitelli) e poi ha colpito una traversa. Donnarumma decisivo. Piatek ancora a segno: e sono 15 in campionato (due in rossonero). L’Atalanta, che a Ferrara aveva perso per una doppietta dell’ex nerazzurro Petagna, aveva beccato anche stavolta il gol dell’attaccante spallino, che a Bergamo aveva segnato poco. La squadra di Gasperini (ancora miglior attacco) ha pero’ rimontato con Ilicic e poi ha vinto con il solito Zapata (16 gol). Non e’ stata la travolgente Atalanta che eravamo abituati a vedere, ma si e’ insediata stabilmente nella “zona Champions”. Hanno vinto pure le romane. Gli avversari non erano irresistibili, ma chi lotta per la salvezza e’ sempre pericoloso, perche’ ha in corpo un po’ di veleno in piu’. La Lazio, in particolare, si e’ trovata in difficolta’ contro l’Empoli per le assenze ed ha trovato il gol di Caicedo su rigore.

Caicedo ha sostituito Immobile che, acciacchi a parte, aveva smarrito la via del gol. La Roma, fra tante critiche e problemi, ora si e’ avvicinata sensibilmente alla zona Champions e le quotazioni di Di Francesco sono risalite, mentre Dzeko si e’ risvegliato dal torpore. Sara’ la volta buona? Per l’Empoli, e specialmente per il Chievo, il momento e’ rimasto difficile. Il Torino contro l’Udinese ha vinto col gol di Aina, ma i friulani non sono stati fortunati: De Paul si e’ fatto parare un rigore da Sirigu e la VAR ha annullato nel finale un gol di Okaka per una posizione di offside di Lasagna che impediva la visuale al portiere granata. I bianconeri si sono detti in disaccordo, ma ci sono stati parecchi episodi discutibili e sembrava gia’ cosa fatta, il pareggio. Invece…Male la Sampdoria che ha perso in casa col Frosinone che si e’ avvicinato alla zona salvezza: Bologna e Empoli sono a due punti. Come mai i blucerchiati si sono bloccati? E perche’ il Frosinone vince solo fuori casa e mai in casa? La squadra di Mihajlovic si e’ fatta rimontare il gol di Destro da Lerager, nuovo arrivato in casa genoana. I felsinei son sembrati sfortunati, ma anche migliorati. Prandelli si sta staccando dalla coda. Ora si avvicinano le Coppe, giuste alla fase delle eliminazioni dirette, e le squadre coinvolte in questa sorta di “roulette russa” ne soffriranno in qualche modo. Chi riuscira’ a pensare a due o tre cose contemporaneamente?

IL MILAN-PIATEK SQUADRA DEL MOMENTO

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Mentre la Juve (+ 13 sul Napoli) è volata via e ora ha il miglior attacco (52 gol) e la migliore difesa (15 reti subite), la squadra del momento è il Milan, vincitore con merito a Bergamo. L'uomo più invidiato è Piatek (doppietta e 17 reti: solo Ronaldo ha fatto meglio, 19). Tutti si chiedono cosa mai sia successo nel calcio milanese, dove quasi tutto si è (quasi) capovolto: al Milan ora va tutto bene con l'arrivo di Paquetà e Piatek; all'Inter quasi, visto che ha vinto sulla Samp, ma c'è il caso Icardi a dominare la scena. Ora Wanda e Marotta pare si siano lanciati messaggi di pace. Il calcio vive di momenti: qualche mese fa si parlava di Milan squattrinato e in crisi di gioco, ora (con l'arrivo di Piatek) la situazione rossonera si è stabilizzata.

Alcuni episodi hanno fatto discutere molto, a Ferrara e a Udine. Gol annullato e rigore dato sull'altro fronte nel corso della stessa azione e Spal che è passata dal vantaggio alla sconfitta con l'intervento della VAR, che ha "deciso" anche al Friuli per un penalty non visto dall'arbitro Valeri e poi concesso grazie allo strumento tecnico. Tiro dal dischetto respinto e poi ribadito in rete. Ma agli onori della cronaca (si fa per dire) è salita Cuneo-Pro Piacenza che è finita 20-0: gli emiliani si erano presentati in otto (sette giovani un massaggiatore). Si tratta di una partita di serie C e non di serie Z e questo non depone bene per il calcio italiano. Se n'è reso conto il presidente della FIGC Gravina che ha detto: "E' un insulto allo sport. E' stata l'ultima farsa".

La Juventus, con la testa alla partita con l'Atletico Madrid, si è… allenata contro il Frosinone. Una ventina di minuti per sistemare il risultato con Dybala (che prodezza!) e Bonucci, prima del gol di Ronaldo che ha chiuso la contesa. Il Napoli, come a Firenze, si è mangiato diversi gol; contro il Torino Milik ingordo. Insigne sfortunato: palo. Per il Toro un pari che gli fa "vedere" ancora l'Europa. Napoletani imbufaliti con l'arbitro Fabbri. L'Inter è riuscita a vincere con Icardi in tribuna contro una buona Sampdoria, che ha perso la terza gara consecutiva e ha visto allontanarsi la Champions. Da quando Quagliuarella si è fermato nulla da fare, anche se Gabbiadini si è fatto sentire appena entrato. Pensate: tre gol in cinque minuti. Partita di forti emozioni. Il Milan è rimasto a quattro punti, nonostante la sorprendente vittoria sul campo dell'Atalanta: andato sotto quasi subito, ha rimontato grazie ai gol di Piatek (6 centri in cinque gare) e Calhanoglu. Il polacco ha segnato in poche partite quanto Higuain, ormai dimenticato. Con una formazione priva di molti titolari, la Lazio era andata in vantaggio a Marassi ma il solito Sanabria ha pareggiato (terzo gol) e Criscito nel recupero ha dato al Genoa una vittoria che l'ha portato in una buona posizione di classifica, con 10 punti dal terzultimo posto. La squadra di Inzaghi ha visto allontanarsi la Champions… Nel Monday Night, ora, la Roma potrebbe staccare i concorrenti e mettersi a un punto dal Milan. La squadra giallorossa affronterà il Bologna per andare sempre più in alto in classifica. Di Francesco dovrà rinunciare a Schick e Karsdorp, con El Shaarawy, Under e De Rossi in forse. L'ex romanista Mihajlovic dovrà fare a meno dello squalificato Palacio. Fischietto a Di Bello.

La Fiorentina ha strapazzato la Spal a domicilio e in rimonta. I viola hanno ripreso a segnare in abbondanza e anche Simeone è tornato a far gol. I ferraresi in casa non vincono dalla quarta giornata. Per loro fortuna hanno un discreto gruzzolo di punti dalla terzultima. Si è detto dell'episodio VAR che ha cambiato il corso della gara. Gol di Valoti annullato con rigore assegnato alla Fiorentina nella stessa azione (di poco precedente). Dal possibile 2-1 per la Spal si è passati al vantaggio dei viola che poi hanno vinto a mani basse. In zona pericolo, l'Empoli ha vinto nettamente la sfida con il Sassuolo, facendo un passo importante in zona salvezza. Più tribolata la vittoria dell'Udinese. Un rigore concesso con l'aiuto dalla VAR ha deciso in extremis lo spareggio-salvezza: Sorrentino ha respinto il tiro di Teodorczyk, che ha segnato sulla ribattuta. Tre punti pesantissimi per la classifica dell'Udinese che (+4 sul Bologna) ha migliorato la propria posizione, condannando forse il Chievo, che ha sbagliato qualche occasione di troppo. Il Cagliari ha vinto in rimonta sul Parma che aveva spesso stupito: Pavoletti ha allontanato il clima di pessimismo che c'era in casa rossoblù. Ora Maran respira e la classifica (+6) si è fatta migliore. Ma gli episodi discussi in qualche modo rendono difficile il finale di campionato. Le recriminazioni non mancheranno. Ora le Coppe e speriamo che vada bene alle squadre italiane. Prosit.

VINCONO JUVE E NAPOLI, MILAN A UN PASSO DALL’INTER

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Polemiche a Firenze per il 3-3 deciso dalla Var. Il Milan e’ ora a un passo dall’Inter. Intanto, a pochi chilometri di distanza (a Bologna la Juve, a Parma il Napoli) due vittorie che pero’ hanno diverse storie. La squadra di Ancelotti ha vinto (bene) sul campo di quel Parma che aveva rimontato due gol alla capolista. La Juve e’ passata invece stentatamente e in circostanze favorevoli sul terreno di un Bologna che sta giocando molto meglio, ma non ha concretezza sotto porta e regala gol. Il succo e’ questo: fra Juve e Napoli, alla vigilia dello scontro diretto del San Paolo, ci sono tredici punti di distacco e se la squadra di Ancelotti (profeta in patria) vincera’ si mettera’ a dieci. Insomma, non cambiera’ nulla. Si pensava che la Juve potesse risentire della sconfitta di Madrid e forse, se consideriamo il gioco, in effetti la prestazione bianconera non e’ stata delle migliori. Tanto che persino Allegri ha ammesso che c’era “piu’ di qualche scoria”. Insomma la Champions ha lasciato il segno. Il Bologna ha messo in difficolta’ la capolista. Allegri ha fatto entrare Dybala nella ripresa e, grazie a un regalo di Helander, la Joya ha fatto subito gol, mentre la palla del pareggio di Sansone e’ stata deviata sul palo da Perin. Fortuna? Beh, sì, fortuna, ma la Dea Bendata si allea spesso con i piu’ forti. Succede nella vita, figuriamoci nel calcio.

Il povero Mihajlovic (“Sono buono con i buoni e cattivo con i cattivi”) e’ alla quarta partita sulla panca rossoblù: ha visto i suoi giocare sempre bene e, dopo la vittoria di San Siro, ha fatto un solo punto (contro il Genoa). Oggi il Bologna sarebbe in serie B ed e’ atteso da due partite-salvezza contro Udinese e Cagliari. Il Napoli a Parma ha fatto una passeggiata: gol polacchi di Zielinski e Milik (doppietta, ora 14 centri). Questi polacchi! Se contante pure i gol di Piatek fra Genoa e Milan, sono i protagonisti del campionato, mentre Ronaldo sta calando un po’ e da due partite (Champions compresa) fa scena muta. Ovviamente le considerazioni sono le piu’ disparate: la Juve si e’ riscoperta impotente contro avversari ben organizzati (l’Atletico), mentre in Italia ha un vantaggio tale da poter andare a Napoli senza temere una eventuale sconfitta. Che significa? Forse che in Italia gli avversari non sono all’altezza. Amen.

La sfida di Firenze e’ stata una continua Var..ata con relativo nervosismo. L’arbitro Abisso ha fatto largo uso della tecnologia. Nel recupero ha assegnato il rigore ai viola, segnato da Veretout al minuto 101. E’ finita 3-3, ma l’Inter vinceva 3-1. Facile fare dell’ironia sul fatto che senza Icardi la squadra diu Spalletti stia segnando. Ma bisogna chiedersi quale sarebbe stato il risultato senza la tecnologia: domanda retorica. Il Milan (ora piu’ vicino ai cugini) ha confermato il suo buon momento, con l’arrivo di Paqueta’ e di Piatek, ancora a segno. Gattuso ha mantenuto il quarto posto grazie alla vittoria sull’Empoli. Ora e’ davanti a un gruppo di avversari agguerriti e a un bivio: fare rientrare il recuperato Biglia, relegando Bakayoko, che ha fatto benissimo, in una posizione decentrata? Dara’ fiducia all’argentino, cambiando la fisionomia della squadra o conservando l’attuale modo di giocare, obbedendo alla regola secondo cui squadra che vince non si cambia? Sara’ difficile togliere dalla formazione Paqueta’, anche lui in palla. Un altro messosi in evidenza e’ stato Castillejo: problemi di abbondanza per il tecnico rossonero. Per Iachini conta solo la lotta per la salvezza e a Milano non era l’occasione giusta per fare punti.

Il Torino ha continuato ad avanzare in classifica. Stavolta a farne le spese e’ stata l’Atalanta che ha perso due importanti partite di seguito. Gasperini, senza Gomez, ha dovuto abbassar bandiera contro un avversario che sta facendo (quasi) a meno dei gol di Belotti: ora il goleador granata di chiama Izzo…La Roma stava per fare una figuraccia a Frosinone, ma un gol di Dzeko nel recupero le ha dato tre punti che l’hanno tenuta davanti alla Lazio alla vigilia del derby. I biancoazzurri, che non hanno giocato per rinvio la partita con l’Udinese, non saranno comunque così piu’ riposati visto che c'è la sfida di Coppa Italia col Milan. Non e’ stata la miglior Roma e il Frosinone si e’ sentito un po’ defraudato. Ma nel calcio conta solo vincere e Dzeko, insultato dai tifosi, ne ha fatti due. La Sampdoria e’ tornata a vincere, dopo tre ko, con un rigore di Quagliarella, arrivato al gol numero 17. Ora i blucerchiati hanno ritrovato speranze di Europa, mentre il Cagliari e’ sempre in pericolo (+6 sul Bologna). Ci aspettavamo di piu’ dalla squadra di Giampaolo.

E’ finita senza gol Chievo-Genoa. Per il Grifone un punto utile per allontanarsi dalla zona pericolo, per il Chievo un altro passo verso la serie B. Il Sassuolo non e’ riuscito a tornare alla vittoria, dopo due 0-3: la squadra di De Zerbi era in vantaggio e Petagna ha pareggiato su rigore, ma la Spal e’ sempre li’, a tentare di allontanarsi definitivamente dalla terzultima (ora +5), il Bologna. La squadra di Semplici pero’ non decolla. A proposito della coda, c’e’ da chiedersi se il riposo fara’ bene all’Udinese o se spezzera’ il ritmo dei giocatori. Nel prossimo week-end, infatti, oltre Napoli-Juve, il derby romano e Cagliari-Inter, si giochera’ Udinese-Bologna per la salvezza. Non un turno banale.

LA JUVE VINCE A NAPOLI E VOLA A +16

Mentre abbiamo ricordato tutti Davide Astori, la partitissima fra Napoli e Juve ha deciso definitivamente la corsa allo scudetto a favore dei bianconeri, mentre ferve la lotta per l’Europa: il sorpasso del Milan sull’Inter e’ stato importante, forse la cosa piu’ tangibile del weekend. A Napoli, l’espulsione di Meret ha condizionato la sfida: Pjanic ha subito segnato su punizione, il Napoli e’ rimasto in dieci e ha colto un palo. Poi Emre Can ha raddoppiato e la partita sembrava finita. Ma all’inizio della ripresa, Pjanic si e’ fatto espellere stupidamente e il Napoli ha riaperto la partita con Callejon e avrebbe pure pareggiato, se Insigne non avesse sbagliato un rigore mandandolo sul palo. Ci sono state le solite schifezzuole di quando le partite sono nervose: gialli, insulti, recriminazioni. Alla fine di tutto, ognuno si fara’ ragione a modo proprio. Ma, tirando le somme, i 16 punti di vantaggio della Juve significano scudetto. Amen. Intanto, la prima protesta popolare contro il VAR ha portato i tifosi della Spal a lasciare lo stadio per protesta contro la macchina della verita’ (?). Come siamo strani, pero’: quando decidevano tutto gli arbitri, volevamo togliergli il potere di mano. Ora che la VAR da’ e toglie a ogni pie’ sospinto, non ci sta piu’ bene. Diciamolo chiaro: la VAR e’ giusta solo se ci da’ ragione. Giampaolo ha detto: “Prima si facevano delle maialate incredibili”. Pane al pane, vino al vino. Semplici ha invece parlato di “eccesso di VAR”. Il sorpasso del Milan sull’Inter, se vogliamo, e’ stato determinato da un calo della squadra di Spalletti che a Cagliari ha perso male, molto male. Ci sara’ certamente da capire quanto abbia influito il caso Icardi, in casa nerazzurra, e quanto le pecche della squadra, specie nella fase difensiva. La squadra di Maran ha meritato, risollevandosi in classifica. Nel derby, cui assisteremo fra due giornate, ne sapremo di piu’. Intanto, otto punti in sette partite non sono un passo da squadra che ha certe ambizioni. Il Milan non ha vinto bene, contro il Sassuolo: un autogol di Lirola lo ha favorito, come il palo colto da Boga, le paratissime di Donnarumma, le occasioni create e sbagliate dagli emiliani, per di piu’ rimasti in dieci. Il Milan non ha giocato bene, Piatek non ha influito sulla gara, ma se andiamo ai risultati, dopo la sconfitta interna con la Fiorentina, i rossoneri hanno fatto 21 punti in nove partite, vincendo le ultime quattro. Solo fortuna ? Per le modalita’ della vittoria sul Sassuolo forse si’. Ma se consideriamo il fatto che in queste nove partite il Milan ha subito solo tre gol, vuol dire qualcosa. Nelle stesse nove ultime partite, l’Inter ha portato a casa invece 14 punti, ha subito otto gol e si e’ fatto rosicchiare il vantaggio. Forse la partita che decidera’ questa lotta per il terzo posto sara’, appunto, il derby. Non ha fatto passi avanti la Roma che ha perso molto male il derby. Tre pere per far dimenticare ai tifosi la sconfitta dell’andata. La Lazio, oltre al valore della vittoria nel derby, si e’ messa a tre soli punti dai “cugini” con una partita in meno. I giallorossi hanno perso per la partita con l’Empoli Dzeko, oltre che Kolarov. I biancazzurri possono sperare nella Champions. Con un’altra ottima prestazione, l’Atalanta (dopo 7 anni) ha battuto la Fiorentina e si e’ riproposta per l’Europa. La Champions e’ ormai lontana, anche se aritmeticamente raggiungibile. Nella partita di Coppa Italia di mercoledì scorso era finita con un pareggio emozionante. Stavolta un regalo di De Roon a Muriel aveva dato un bel vantaggio ai viola che sono stati gradualmente superati in tutto dalla squadra di Gasperini. Ottimi Gomez e Ilicic. Europa “difficile” per la squadra di Pioli. Il Torino non ha trovato la strada spianata, contro il Chievo. Sino a un quarto d’ora dalla fine si era sullo 0-0: il gol di Belotti ha pesato molto. Sirigu ha superato Castellini e non prende gol da sei partite. Il Chievo e’ crollato e probabilmente non trovera’ la possibilita’ di salvarsi, mentre la squadra granata, che non subisce gol da sei gare in cui ha fatto 14 punti, guarda sempre piu’ da vicino all’Europa. Non demorde neppure la Sampdoria, che con una doppietta (e un palo) di Quagliarella (19 gol come Ronaldo) ha vinto a Ferrara. Il povero Semplici, uscito dall’ospedale, ha perso una partita che ha relegato la sua Spal in zona salvezza. A proposito della lotta in coda, importante e’ stata la seconda vittoria consecutiva dell’Udinese che ha battuto un Bologna che gioca bene, ma non fa punti. Mihajlovic dev’essere imbestialito, conoscendolo un po’, di questa assurda situazione dei rossoblù. La sua squadra sta sempre peggio. Per l’Udinese una bella iniezione di fiducia che ha rinsaldato il legame fra pubblico e società. Partita spettacolare e’ stata Empoli-Parma: sei gol, rigori, VAR, e i ducali possono stare piu’ tranquilli, al contrario della squadra di Iachini. Un pareggio, ma senza gol, anche in Genoa-Frosinone, un risultato che fa capire come, perso Piatek, i rossoblù trovino qualche difficolta’ a segnare e la situazione dei ciociari sia ormai quasi irrecuperabile. La prossima volta ci dovremo accontentare di partite senza titoloni. Ma state sicuri che qualcosa succedera’.