Il pallone racconta di Franco Zuccalà

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VINCONO TUTTE LE PRIME SALVO IL NAPOLI

Volano gli spintoni (o manate?), fioccano le proteste contro il Var e i sospetti sugli arbitraggi, ma non ci facciamo impressionare: capita tutti gli anni. E’ la prassi. L’Italia e’ il Paese del sole, ma anche delle polemiche e dei cacadubbi. La Juventus pensava chiaramente alla Champions, contro l’Udinese, tanto da lasciare fuori inizialmente Chiellini, Bonucci (poi entrato per l’infortunio a Barzagli), Ronaldo, Mandzukic, oltre all’infortunato De Sciglio e gli squalificati Cancelo e Pjanic. La capolista ha vinto senza molti patemi contro l’Udinese. La rivelazione Kean ha fatto una doppietta. Ora la squadra di Allegri sta preparando la partita con l’Atletico Madrid che potrebbe avere una valenza superiore alle aspettative. Si e’ parlato della possibile partenza del tecnico che finora ha spazzolato tutto (scudetti, coppe) ma non la Champions, e questo potrebbe essere considerato un peccato mortale, non perdonabile, in casa Juve. Quanto all’Udinese noi pensiamo che possa pensare alle partite alla propria portata e salvarsi senza patemi. Lasagna e’ tornato a far gol dopo lunga astinenza. Il Napoli ha perso altri punti (due) sul campo del Sassuolo. Per De Zerbi una soddisfazione.

La squadra di Ancelotti ha rischiato addirittura di perdere: si era trovata sotto di un gol (Berardi) e Insigne ha ritrovato il (bel) gol e il pareggio. Certo, il fatto che il Napoli abbia vinto solo una partita (a Parma) nelle ultime cinque, vorra’ pur dire qualcosa. Sì, c’erano anche qui assenze perche’ la corsa allo scudetto e’ gia’ finita, mentre la Coppa e’ ancora un traguardo possibile. Ma che campionato e’ se fra la prima e la seconda ci sono ben 18 punti? E la réclame parla di mirabilie…Si lotta per il terzo posto. Il Milan ha vinto di misura sul campo del Chievo la quinta partita consecutiva e a segnare il gol decisivo e’ stato il solito Piatek che a 19 gol e’ a livello di Ronaldo. Dimenticato Higuain. Gattuso forse saltera’ il derby, essendo stato espulso. Ecco, il derby e’ ora la partita giusta per respingere l’assalto dell’Inter che rivuole il terzo posto. Il Chievo (cui non e’ andato giu’ l’arbitraggio e Di Carlo ha parlato di mossa di kung-fu di Piatek sul secondo gol rossonero) e’ in situazione disperata e “vede” gia’ la B. L’Inter contro la Spal era rimaneggiata ed e’ sembrata in difficolta’ nel primo tempo. Poi nella ripresa ha segnato due gol ed e’ rimasta a un punto dal Milan. Nel derby potra’ tentare il controsorpasso.

Per quelli che non possono dormire se non sanno di Icardi: il giocatore non si e’ visto allo stadio, ma Marotta ha detto che c’e’ grande ottimismo. Che se ne vada o che resti? La partita piu’ movimentata e’ stata Samp-Atalanta. Dopo il gol dell’ex Zapata, ai blucerchiati non e’ bastato il ventesimo gol su rigore di Quagliarella – capocannoniere davanti a Ronaldo e Piatek – per raddrizzare la partita: Gosens ha firmato una vittoria che ha dato una grande spinta alla squadra di Gasperini. Quest’ultimo e’ stato espulso per proteste sul rigore dato dalla Samp e poi si e’ parlato di tutto, essendo il Gasp un ex genoano: manata, spinta o nulla al segretario della Samp Ienco, finito al pronto soccorso. Vedremo cosa decidera’ il giudice sportivo. Ha vinto ancora il Torino, giunto al settimo risultato utile consecutivo. Era andato sotto, a Frosinone, dove Sirigu ha interrotto la sua imbattibilita’. Poi si e’ svegliato Belotti, che ha fatto una doppietta e ha mancato il terzo gol. Per il Frosinone, brutta situazione: non ha mai vinto in casa e la classifica si e’ fatta ancora piu’ pesante. Ora si aspetta la Roma, per sapere come stanno le cose in “zona Europa”. Nel Monday Night, e’ in programma infatti Roma-Empoli (Maresca l’arbitro).

E’ arrivato Ranieri, sulla panchina della Roma, e c’e’ stata una rivoluzione anche nei ranghi dirigenziali giallorossi, dopo l’eliminazione dalla Champions. Ranieri, da buon “romanista”, si e’ gia’ accollato molti guai: sara’ senza molti titolari, fra cui gli squalificati Kolarov, Fazio e Dzeko, i tanti infortunati e potrebbe essere assente anche Zaniolo. Per Iachini e la sua compagnia il compito e’ quello di strappare qualche punto-salvezza, approfittando del difficile momento giallorosso. Al Castellani, vittoria romanista per 2-0: gol di Nzonzi e Dzeko. La Lazio (una partita in meno, contro l’Udinese) stava vincendo senza patemi a Firenze (gol di Immobile) e Pioli aveva perso Chiesa. Ma poi si e’ accontentata e Muriel l’ha punita. Il pareggio ha tenuto a distanza dall’Europa la squadra di Inzaghi e non ha certo fatto bene ai viola. Il Parma si e’ messo ancora piu’ tranquillo, battendo il Genoa con un gol dell’ex Kucka. I rossoblù non segnano da tre partite. Si e’ fermato Sanabria, che era stato ribattezzato “il nuovo Piatek”. Cerchiamo di riassumere quel che sta succedendo in coda. Ha vinto solo Bologna sul Cagliari e finalmente Sinisa Mihajlovic ha raccolto quel che meritava.

E’ andata in vantaggio la squadra rossoblù con con Pulgar su rigore, poi dopo un legno del Cagliari, Soriano ha messo il risultato al sicuro. La situazione e’ fluida, come si suol dire: con 33 punti in palio, tutto piu’ succedere. Adesso, occhi puntati sul derby milanese: all’andata vinse l’Inter con un gol di Icardi che stavolta non dovrebbe esserci, causa la separazione in casa. Sorprese?

PRIMO KO PER LA JUVE, IL DERBY ALL’INTER

L’Inter ha vinto un derby emozionante e ricco di episodi. La Juve, per perdere la prima partita stagionale (senza Ronaldo, Chiellini, Szczesny) ha scelto la giornata giusta, dopo il trionfo con l’Atletico Madrid. Lo ha fatto contro i rossoblù, a Genova, dove negli ultimi cinque anni le aveva prese tre volte. Una sconfitta che non ha cambiato nulla in classifica, dato che l’ottavo scudetto consecutivo dei bianconeri e’ gia’ in bacheca. Abbiamo letto che qualcuno a Marassi avrebbe preteso (senza risultati, pensiamo) il rimborso del biglietto perche’ era andato allo stadio per veder giocare CR7, rimasto a casa. Che pensera’ di noi il portoghese, che forse non era abituato alle sconfitte perche’ e’ abituato a non mollare mai ? Gia’, noi siamo la patria di Machiavelli-Allegri e cosi’ Ronaldo ha imparato un’altra cosa: lui non vorrebbe saltare una partita, per vincere sempre e tutto, la classifica dei cannonieri in particolare…Ci fara’ il callo. Il Genoa si e’ messo al sicuro con i gol di Sturaro (un ex appena tornato alla base) e di Pandev, dopo una rete annullata dal VAR a Dybala. Il Napoli ha battuto (con qualche trepidazione) l’Udinese, ma sono troppi i punti dalla Juventus (quindici). In ogni caso, l’importante per Ancelotti e’ difendere il secondo posto e giocar bene. Sul 2-0, Lasagna ha riaperto la partita. E Fofana ha pareggiato. Una buona reazione dei friulani. Poi nella ripresa la squadra napoletana ha riconquistato la vittoria ed e’ tornato al gol Mertens. Ospina e’ finito all’ospedale per un trauma cranico. Speriamo bene: auguri. Per l’Udinese non e’ tutto da buttare. Il derby milanese e’ stato bello e sanguigno: lo ha vinto (un po’ a sorpresa) l’Inter come all’andata. Nel primo tempo il Milan non ha giocato molto, nella ripresa si’, ma ha preso il terzo gol su rigore e poi ha fatto di tutto per pareggiare, non vi e’ riuscito e i nerazzurri son tornati al terzo posto. Si e’ visto di tutto: espulsioni (Conti) che l’arbitro Guida si e’ rimangiato rivedendo l’azione, quella di Spalletti. La squadra di Gattuso, dopo cinque vittorie, ha perso il derby: l’incantesimo e’ finito ? Alle spalle delle milanesi, chi ha fatto veramente un passo avanti, considerato che deve recuperare la partita con l’Udinese, e’ la Lazio che ha scavalcato la Roma e -se vincera’ il recupero contro i friulani- sara’ addosso alle milanesi. Ed e’ in arrivo la sfida con l’Inter, dopo la pausa azzurra. A San Siro. La squadra di Inzaghi, priva di Immobile, ha avuto in Luis Alberto il goleador con una doppietta. Alle spalle dei biancocelesti, tutti in difficolta’. Ha pareggiato l’Atalanta, in casa e rimonta, contro il fanalino di coda Chievo, che e’ agli ultimi colpi di coda. Grande la partita di Sorrentino. Gasperini era squalificato: ha influito la sua assenza in panchina ? E se in fondo la Roma che ha perso a Ferrara era convalescente, le mancavano alcuni giocatori di una certo peso e aveva appena cambiato l’allenatore (Ranieri si e’ fatto sentire negli spogliatoi "Lo stipendio bisogna meritarselo”). Lo stesso non si puo’ dire per il Torino che era in serie positiva da sette partite in cui la difesa aveva subito un solo gol. Si erano fatti confronti col Grande Torino eccetera. Ebbene, la squadra di Mazzarri ne ha presi tre dal Bologna di Mihajlovic che era un ex (col dente avvelenato) in cui Palacio ha fatto un partitone. Eppure i rossoblù sono rimasti terzultimi, perche’ l’Empoli ha vinto contro il Frosinone, ormai senza speranze. Invece la Samp ha fatto un passo avanti rifilandone cinque al Sassuolo (difesa di burro). Quagliarella (fresco di convocazione azzurra) e’ arrivato a quota 21 gol. Si sono svegliate, come abbiamo detto, le squadre di coda, specialmente le emiliane Spal e Bologna che hanno battuto due squadre in corsa per l’Europa. La Spal e’ risorta col ritorno di Lazzari. E’ la bestia nera della Roma: le ha sottratto sei punti. Il Cagliari si e’ disfatto di una Fiorentina che giochera’ anche bene in attacco, ma nelle ultime quattro partite ha racimolato solo due punti, subendo nove gol. Forse i viola si preparano a salutare il posto in Europa in cui speravano. Volendo fare una sintesi delle varie zone della classifica, visto che Juve e Napoli sono inattaccabili, in zona Champions il derby di San Siro ha rilanciato l’Inter, ai danni del Milan, ma la Lazio e’ in corsa. In zona salvezza, la vittoria del Bologna (la seconda consecutiva) e’ stata importante, ma non gli ha permesso di fare uno importante scatto in avanti: Mihajlovic sta finalmente raccogliendo per quanto ha seminato, ma gli altri non mollano. La sua situazione di classifica non e’ ancora tranquilla, ma il morale e’ alto. L’Udinese con la sconfitta di Napoli, ha visto peggiorata la propria posizione in classifica: il Bologna e’ ormai vicinissimo. C’e’ una partita (difficile) da recuperare, ma la rimonta del primo tempo di Napoli fa ben sperare in casa bianconera. Alla ripresa, la squadra di Mihajlovic affrontera’ il Sassuolo. E ci saranno, oltre a Inter-Lazio, Napoli-Roma e Sampdoria-Milan. Adesso la sosta azzurra. Mancini cerchera’ di riportare in alto la nostra Nazionale, cominciando con le prime partite delle qualificazioni europee: ci toccheranno Finlandia (a Udine) e Liechtenstein (a Parma). Non ci sembrano avversari irresistibili: e’ troppo sperare in sei punti tondi tondi ?

AVANZANO LAZIO, ATALANTA E SAMPDORIA

Parecchie partenze-lampo (gol nei primi dieci minuti): Sampdoria, Udinese, Napoli, Fiorentina, Parma. Fra quelli che sono andati avanti, Lazio, Atalanta e Samp, mentre sono rimasti fermi Milan, Roma e Inter. Per la salvezza non ci sono molte speranze ormai per Chievo e Frosinone, mentre lotteranno per evitare la B il Bologna e l’Empoli. I rossoblù hanno due punti in piu’ dei toscani e ci sono ancora squadre che non possono fare troppi passi falsi: Udinese e Spal. Una cosa che ha impressionato, al di la’ di quello che e’ accaduto sui campi, e’ stata la festa che Firenze ha tributato a Batistuta, in ricordo dei suoi trionfi in maglia viola. Indimenticabile. La Juventus, dopo la sconfitta di Marassi, e’ tornata a vincere (col minimo sforzo sindacale) contro l’Empoli. Avevano fatto impressione le parole della vigilia di Allegri, che aveva quasi “annullato” le prodezze di Kean in Nazionale, dicendo che il giocatore aveva preso una sbornia, tanto da non aver trovato la strada per raggiungere la Continassa, il quartier generale bianconero. Poi il tecnico juventino ha dovuto far ricorso proprio a lui, per vincere la partita contro l’Empoli. La squadra bianconera, senza Ronaldo e Dybala (infortunato dell’ultim’ora), ha mostrato di non essere in grado di superare la difesa toscana e Krunic ha tirato diverse volte pericolosamente. Kean, appena entrato, ha segnato. Comunque, i bianconeri hanno vinto, rafforzando la loro posizione in classifica, ma quel che conta ormai e’ solo l’appuntamento di Champions, in casa bianconera. E il resto sembra non contare.

In zona Champions, qualcosa e’ cambiato. La vittoria della Lazio a San Siro contro l’Inter con un gol di Milinkovic e’ stata favorita sia dalla mancanza di una punta vera, fra i nerazzurri (Icardi e Lautaro erano in tribuna), sia dalla difesa abbastanza ben organizzata della squadra di Inzaghi. L’Inter ha attaccato di piu’ e forse avrebbe meritato il pareggio. Ma il calcio e’ cosi’: la Lazio puo’ ambire al posto in Champions, avendo da recuperare la partita con l’Udinese. L’Inter e’ sempre terza. Il Napoli ha schiantato la Roma all’Olimpico, dimostrando di essere la squadra piu’ forte dopo la Juventus (otto gol in due partite) e affossando i giallorossi, che vanno alla velocita’ delle lumache e pagano per le loro carenze fisiche. Colpa di Di Francesco ? Intanto il “dirigente” Totti sta preparando il futuro giallorosso. Certo, Ranieri non e’ riuscito a guarire la Rona che e’ stata ora superata, nella corsa per la Champions, dall’Atalanta che, con una doppietta del cannoniere Zapata (19 gol, come Ronaldo) ha fatto un importante passo avanti, vincendo a Parma. La squadra di Gasperini era andata sotto per un gol di Gervinho, poi ha rimontato e nella ripresa ha regolato i conti.

I bergamaschi hanno concrete speranze di arrivare in Europa, forse pure per la Champions. Malissimo invece il Milan. Un errore iniziale di Donnarumma, che ha “regalato” a Defrel la palla del gol dopo un minuto, ha deciso la partita fra Sampdoria e i rossoneri. I blucerchiati sperano ancora nell’Europa, la squadra di Gattuso, con il secondo ko consecutivo, ha mostrato la corda, dimostrando di essere tornata ad avere qualche problema e si e’ lamentata dell’arbitraggio. Piatek ormai non segna piu’ ed il "derby dei goleador” con Quagliarella (una traversa) e’ finito senza reti. Ma sostanzialmente l’ha vinto il doriano. La squadra di Giampaolo ha raggiunto il Torino che, un po’ rimaneggiato in difesa, non e’ andato oltre il pareggio a Firenze. Ora i viola non vincono da cinque gare, sono lontani dall’Europa e hanno pareggiato piu’ di tutti: 14 volte in 29 partite. Cioe’ quasi la meta’ delle gare della Fiorentina sono finite in parita’. E’ anche vero che stavolta Pioli ha qualche attenuante. Aveva perso Chiesa e Pezzella. Ma dopo il gol di Simeone, i viola hanno sbagliato diverse occasioni. E poi, un episodio sfortunato: dopo un mani di Djdji in area (altre volte la VAR ha…consigliato il rigore all’arbitro, anche a scoppio ritardato), l’azione e’ proseguita e Baselli ha fatto un eurogol, quello del pareggio. Nelle zone basse della classifica il Chievo, che ha preso tre sberle dal Cagliari (ormai ben lontano dalla zona pericolo), sembra senza speranze. La squadra di Maran (un ex) ha dimostrato di avere maggior qualita’ dei veronesi, che hanno giocato lungamente in dieci per l’espulsione di Depaoli. I sardi hanno vinto anche senza Paoletti. Un passo importante verso la salvezza l’ha fatto l’Udinese, che ha battuto con due bei gol (manovrato ottimamente quello di Osaka, con un bellissimo tiro da fuori il secondo di Mandragora) un Genoa litigherello. I friulani devono recuperare una partita, con la Lazio. Tudor e’ tornato in panchina e ha vinto subito. Il derby emiliano fra Bologna e Sassuolo e’ finito con alcuni colpi di scena. Pulgar era entrato per battere un rigore, segnandolo, ma nel recupero Boga aveva pareggiato. Sul filo di lana, ha segnato Destro, un altro subentrato. Santo subito, dopo un lungo periodo nero, per lui. Tre punti di grande valore, per i rossoblu. La sconfitta interna con la Spal potrebbe aver dato il colpo di grazie al Frosinone, che e’ rimasta l’unica squadra a non aver vinto ancora in casa, non solo in Italia ma in Europa. Insomma, anche se l’aritmetica dice che ci sono nove partite e 27 punti in palio, forse Frosinone e Chievo sono gia’ in serie B. Ora, un turno infrasettimanale senza partitissime, ma in cui i punti saranno pesanti. Come al solito.

JUVE QUASI-SCUDETTO, CHAMPIONS VINCE SOLO LA ROMA

La Juve ora pensa all’Ajax, il Milan all’AIA, intesa come Associazione Italiana Arbitri. Certamente, il rigore non dato (al Milan) e dato (alla Juve) sono stati episodi che hanno dato fiato alle trombe dei contestatori e dei dileggiatori del direttore di gara Fabbri e dei sicuri vincitori dell’ottavo scudetto consecutivo. Ma bisogna ammettere che Allegri, trovatosi senza regista dopo l’infortunio di Can e a seguito dello sbandamento dei suoi, che aveva permesso al Milan di finire il primo tempo in crescendo e in vantaggio, con i cambi ha saputo raddrizzare la partita: Pjanic ha ridato vigore al centrocampo, e Kean ha completato l’opera segnando un altro dei suoi gol “a orologeria” cui ci ha abituato. Gattuso potra’ certo avere rimpianti e recriminazioni per come e’ andata, ma deve ammettere che dopo un buon primo tempo la sua squadra e’ calata. E un punto in quattro partite e’ troppo poco per chi ha ambizioni di Champions. Anche se Piatek e’, fra gli stranieri venuti in Italia, quello che ha segnato piu’ gol, come Shevchenko. In una discussione verbale con il vice di Allegri, Landucci, Ringhio gli ha detto, a mo’ di ammonizione, che “la ruota del calcio gira”.

Rivera invece una volta disse, in un frangente simile, che “il pallone e’ rotondo, ma rotola sempre dalla stessa parte…”. Insinuava che la “parte” fosse quella bianconera. La Juve, lo scudetto lo ha in tasca, anche se non c’e’ ancora l’imprimatur dell’aritmetica. Il suo attacco ha raggiunto quello dell’Atalanta (64 gol), ma la difesa bianconera ha preso la meta’ dei gol (20-41). Allegri aveva pensato alla Champions, togliendo alcuni titolari, a parte l’infortunato Ronaldo. Poi ha fatto i cambi giusti (e non e’ la prima volta), e ha vinto. Ora potra’ affrontare l’Ajax con tutti le armi a disposizione. Forse pure Ronaldo. Il Napoli ha trovato qualche difficolta’, contro un Genoa (miracoloso Radu), in dieci per l’espulsione di Sturaro, ma comunque capace di rimontare. Si e’ rivisto Insigne, nella squadra di Ancelotti che ora ha ben 20 punti di distacco dalla capolista: per un punto la Juve non ha conquistato lo scudetto anzitempo. Nella lotta per la Champions, ha vinto solo la Roma, mentre il passo falso del Milan e i pareggi di Inter, Atalanta, Lazio (una partita in meno) e Torino hanno lasciato la situazione pressoche’ immutata. A San Siro, fra Inter e Atalanta solo aggettivi roboanti, ma niente gol. Icardi se n’e’ mangiato uno, ma i temuti fischi sono stati pochi. Anche la squadra di Gasperini, ha mancato un’occasione con Gomez. Ha danneggiato la squadra di Spalletti un infortunio a Brozovic. Se il pareggio di San Siro era anche nel novero delle cose possibili, quello della Lazio col Sassuolo ha fatto capire che questo non e’ un momento buono per la squadra di Inzaghi che, dopo una bella progressione, si e’ fermata perdendo a Ferrara e acciuffando ora in extremis il pareggio in casa col Sassuolo. La verita’ e’ che Immobile segna solo su rigore e i suoi gol stanno mancando alla squadra biancazzurra. In ogni caso, con i tre punti del recupero, la Lazio arriverebbe a quota 52, la stessa di Milan e Atalanta. Ma sara’ d’accordo l’Udinese, avversaria della squadra di Inzaghi nel recupero, che deve salvarsi ? La Roma, come detto, e’ stata l’unica a fare il pieno, vincendo sul campo della Samp con il gol del vecchio gladiatore De Rossi. Ranieri sta cercando di raddrizzare la stagione, mentre la squadra di Giampaolo (indicato da qualcuno come prossimo allenatore giallorosso) va ad alti e bassi: Quagliarella si e’ un po’ fermato, dopo i peana delle settimane scorse e l’Europa sta diventando lontana. Anche il Torino ha rallentato la marcia, dopo il fiorire di tante speranze: la squadra di Mazzarri ha inanellato il sesto 0-0 stagionale, nonostante la presenza del cannoniere Belotti. Il fatto e’ che il Parma non poteva perdere la quarta partita di fila e i granata non hanno saputo comunque imporsi. L’Europa e’ ancora raggiungibile, per il Toro. In zona salvezza, sara’ importante il recupero Bologna-Chievo: se vincesse la squadra di Mihajlovic, l’Empoli precipiterebbe al terzultimo poso. Intanto, il Cagliari, col solito Pavoletti, ha battuto la Spal e si e’ messa in posizione tranquilla, mentre i ferraresi sono rimasti nel limbo. A un punto dai sardi, l’Udinese che ha avuto la meglio sul concorrente diretto Empoli. Lo ha fatto nonostante abbia giocato parte della ripresa in dieci per l’espulsione di Zeegelaar. La doppietta di De Paul ha pesato molto e comunque, la gestione Tudor (sette punti in tre partite) sta portando i friulani verso la salvezza. Un passo avanti anche del Genoa. Il colpaccio del Frosinone a Firenze, col gol di Ciofani dopo il l palo di Chiesa, ha cambiato qualcosa in fondo alla classifica. Secondo noi e’ una rimonta difficile, ma per l’aritmetica tutto e’ possibile. Ma la Fiorentina ? Era la squadra dei pareggi, ora e’la squadra delle sconfitte…Si parla di un probabile divorzio di Pioli. Nel Monday Night, come detto, il Bologna deve assolutamente battere il retrocesso (non per i numeri, ma per la pratica) Chievo. Dovrebbe essere Palacio a guidare l’assalto rossoblù. I veronesi recupereranno Depaoli e Meggiorni. Al Bentegodi 2-2. Reti di Santander, Meggiorini su rigore, Obi e Orsolini. Arbitro sara’ Pairetto. Come si prevedeva, sono cominciate le risse per l’uso del VAR, le decisioni degli arbitri ecc. Niente di nuovo sotto il sole.

FESTA JUVE RIMANDATA, MILAN DI RIGORE MA ATALANTA IN AGGUATO

La festa-scudetto e’ stata rinviata al prossimo week-end. Peccato, avevamo preparato gli epinici. La Juventus ci ha spiazzato con la sconfitta di Ferrara, dovuta alla bravura della squadra di Semplici, d’accordo, ma anche al fatto che Allegri, pensando all’Ajax, ha schierato una formazione priva quasi di titolari. Ha mandato in campo due ragazzi, Gozzi e Kastanos, il vecchio Barzagli, il rientrante Cuadrado. Kean ha fatto il suo solito golletto, superando il “19enne” Del Piero con il sesto centro, ma non e’ bastato. Ne ha approfittato la Spal, meritevole di restare in serie A. Lo scudetto cosi’ non e’ arrivato, ma arrivera’: e’ la seconda sconfitta stagionale per la squadra campione. Invece le avversarie della Spal nella corsa alla salvezza sono insorte: “Il campionato e’ falsato”, ha detto qualcuno. Ma la Juve si giochera’ i miliardi, contro l’Ajax: che doveva fare? Anche il Napoli contro il Chievo ha cambiato qualcosa ma ha fatto meglio. La squadra di Ancelotti ha vinto a Verona contro il Chievo, ormai in B, con una doppietta di Koulibaly. Nella corsa alla Champions, si e’ mosso qualcosa. L’Inter, con qualche trepidazione finale dopo un primo tempo dominato, ha vinto a Frosinone dandogli una mazzata per la salvezza e rafforzando il proprio terzo posto. Icardi ha sbagliato qualche gol che una volta faceva, Nainggolan ha fatto bene e, in generale, la squadra nerazzurra ha meritato. Per la cosiddetta partitissima Milan-Lazio, Inzaghi (espulso) aveva auspicato un pareggio. Lo 0-0 si stava profilando e avrebbe messo in crisi il Milan. Poi il colpo di scena. Rocchi aveva visto un rigore per la squadra di Gattuso, ma se l’e’ rimangiato. Un’ingenuita’ di Durmisi ha provocato un altro prenalty, dato: Kessie lo ha segnato. I biancocelesti hanno reclamato per un fallo su Milinkovic non fischiato. E per il Milan e’ stato tutto ossigeno: quarto posto rafforzato, mentre per la squadra capitolina, che ha totalizzato un punto in tre gare perdendo la vena dei suoi goleador (in primis Immobile).

E San Siro e’ rimasto un tabu’, per la Lazio che non vi vince da trent’anni e vi tornera’ presto per la Coppa Italia. La rissa finale non e’ stata un nobile epiIogo, come lo sfoggio della maglia di Acerbi da parte di Kessie e Bakayoko. Ci dovrebbero essere conseguenze. I laziali hanno sostenuto che era tutto scritto: dopo i torti subiti dal Milan a Torino, contro la Juve, i rossoneri sarebbero stati risarciti…Siamo convinti (con qualche riserva) della bonta’ del marchingegno VAR, ma noi non ci giochiamo i miliardi. Chi invece va al casino’ del campionato non e’ in grado di giudicare con onesta’ intellettuale e va fuori di testa. In due parole: una volta gli arbitri venivano contestati per le loro decisioni. Ora anche perche’ usano (o no) il VAR, perche’ lo “ascoltano” (o no)…Insomma, per i malpensanti (la maggioranza) una volta era “venduto” solo l’arbitro, ora lo e’ lui e pure il VAR e i suoi manovratori. E prossimamente cambiera’ ancora qualche regola: figuriamoci… La Roma (che si appresta a far visita all’Inter) ha battuto l’Udinese, con un gol di Dzeko che non segnava da un bel po’ (a Frosinone, 25ma giornata, l’ultima rete). La squadra di Ranieri aveva superato il Milan per qualche ora, ma comunque ora la Champions e’ (ri)diventato un traguardo possibile, per i giallorossi, anche se si e’ infortunato De Rossi. I friulani hanno giocato una buona partita, ma la sconfitta ha frenato la corsa alla salvezza della squadra di Tudor. Potrebbe saltare su anche l’Atalanta, che nel Monday Night recuperera’ Zapata e Ilicic, contro un Empoli che corre per la salvezza. I nerazzurri potrebbero agguantare il Milan sul quarto gradino della classifica. All’andata la squadra di Andreazzoli batte’ la squadra di Gasperini, adesso le manchera’ lo squalificato Maietta. Al Castellani 3-2 per i toscani. Segnarono Freuler, Hateboer, Lagumina e, dopo un autogol di Masiello, Silvestre. Caputo sbaglio’ un rigore (traversa) e Ilicic si prese un rosso. Arbitrera’ Manganiello.

Il Torino ha mancato un’altra vittoria contro il Cagliari: Zaza (sostituto dello squalificato Belotti) ha segnato il gol della possibile vittoria, poi si e’ fatto cacciare. I sardi sono rimasti in dieci e poi in nove per le espulsioni di Pellegrini e Barella. Sostanzialmente la posizione dei granata e’ sempre la stessa, ma questa e’ stata un’occasione persa contro un (bel) Cagliari, sempre piu’ salvo. Il derby della Lanterna e’ andato ancora alla Samp (Giampaolo quarto successo); la squadra blucerchiata ha segnato subito e ora puo’ sperare nell’Europa League. Quagliarella (22 gol) ha raddoppiato su rigore. Espulso Biraschi. Male il Genoa – un punto in quattro gare – che adesso rischia qualcosa sul fondo. Senza gol il derby Sassuolo-Parma, con un rigore parato da Consigli a Ceravolo. Un passo avanti. ma la “quota salvezza” si alzera’. Il Chievo e’ in B, il Frosinone quasi. A Firenze e’ tornato Montella, non la vittoria, fra scioperi e proteste. I viola (un palo) si sono battuti, ma il Bologna ha resistito bene e ha portato a tre i punti sull’Empoli, che deve recuperare la proibitiva partita di Bergamo. Intanto, la Spal, avendo battuto la Juve dopo i successi sulle romane e il Frosinone, sembra abbastanza al sicuro, anche se dovra’ andare a Empoli. All’Udinese manca qualche punto e il calendario presenta qualche difficolta’ (Atalanta, Inter). Non ci sono stati molti gol, ma tanti episodi: espulsi, rigori. Almeno questo…

LO “SCUD…OTTO” DELLA JUVENTUS

Sono otto anni che scriviamo lo “stesso” articolo sull’ennesimo scudetto della Juventus, che quest’anno e’ stato ribattezzato “scud…otto” proprio perche’ e’ l’ottavo consecutivo. Avremmo potuto prendere i sette articoli degli ultimi anni e aggiustarli un po’… Ma quest’anno sono successi dei fatti nuovi, il piu’ “fresco” e’ l’eliminazione dalla Champions che ha reso grigio un cielo che sembrava azzurro. La verita’ e’ che la gente e’ stufa di scudetti nel torneo (italiano) di stampo oratoriale: voleva la Champions. E il fatto che la maggiore manifestazione internazionale sia sfuggita alla Juve, ha deluso tutti. Quanto a Ronaldo (599 gol con i club, Messi 597) sembra superfluo dire che il fuoriclasse portoghese col suo esempio e con la sua bravura aveva fatto crescere l’ambiente, la squadra e le aspettative. La sua prova di forza era stata quella della tripletta contro l’Atletico Madrid, in Champions, ma anche in campionato aveva risolto diverse partite, dopo un inizio difficile (tre gare a digiuno). Ma CR7, oltre a segnare 19 gol in serie A (meno di Piatek, Quagliarella e Zapata), aveva spesso aiutato i compagni ad andare a segno, a risolvere situazioni difficili. Il club bianconero, col suo arrivo, aveva assunto una diversa dimensione internazionale: tutti i fari si erano accesi sulla Juventus, sia per i risultati che per gli introiti. Oltre al “mostro”, si erano messi in evidenza giocatori come Bernardeschi, Can, Bentancur, Spinazzola, Rugani e lo stesso Kean, ultimo arrivato nel circolo d’oro con i suoi gol: con quello di Ferrara, ha segnato 6 gol a 19 anni, meglio di Del Piero. Hanno confermato il loro status di campioni di livello Pjanic, Chiellini, Bonucci, Matuidi, Alex Sandro, Cancelo, Khedira, De Sciglio, Szczesny. Forse ci avevano rimesso un po’ Dybala e lo stesso Mandzukic, messi un po’ in ombra dalla presenza abbagliante dell’asso portoghese; e naturalmente Cuadrado, a lungo infortunato. Ma, come ha detto Allegri, “Ronaldo piu’ Juventus non significano Champions assicurata”. E cosi’ e’ stato: adesso si parla di fallimento, di 300 milioni persi e si sottovaluta uno scudetto che un valore ce l’ha, eccome. Molto criticato e’ stato Allegri che e’ stato fortunato, ma certamente ha saputo guidare la sua truppa di campioni con pugno abbastanza fermo. Mettete tanti galletti in un pollaio dove c’e’ pure un Gallo Cedrone (specie rarissima e protetta) come CR7, tutta gente milionaria (alcuni guadagnano piu’ dello stesso tecnico), e provate a inquadrarla e a farla rigar dritto. Ebbene, l’allenatore livornese lo ha fatto, dimostrandosi bravo anche tatticamente. Quante partite la Juve ha risolto con le intuizioni del suo tecnico, con i cambi, con l’astuzia tattica… E’ stato l’unico a vincere cinque scudetti di seguito, nella storia del pallone e francamente non e’ poco. Ora non vale piu’ niente: Ronaldo non e’ servito e Allegri non e’ piu’ quel fenomeno di cui si era detto, per alcuni. Certo, errori ne ha commessi, ma chi non sbaglia ? Facile dire che la Juve e’ stata favorita spesso dalla fortuna e dagli arbitri, ma il distacco di quest’anno sulle presunte antagoniste per lo scudetto, dice che la Juventus e’ la dominatrice incontrastata del calcio italiano, ma appena arriva a Chiasso (cioe’ esce dai confini dell’Italia) diventa una squadra battibile. I critici in servizio permanente effettivo dovrebbero ragionare un po’. La Juve in Italia vince forse anche per incapacita’ degli altri, piu’ probabilmente per le capacita’ del club e del suo allenatore, ma in Europa e’ fra le prime otto. Se poi andiamo a guardare la storia di questo campionato, non ci sembra che la Juve abbia avuto grandi momenti di flessione: hanno fatto parlare di “crisi” (inutilmente) i tre soli pareggi, perche’ le sconfitte col Genoa (che le ha strappato quattro punti ed e’ l’unica squadra imbattuta dai campioni d’Italia) e con la Spal e’ arrivata quando il distacco sul Napoli era pressoche’ incolmabile. L’attacco della Juve (67 gol segnati) e’ al momento il piu’ forte, la difesa non ha rivali (23 reti subite). Basta leggere i numeri. Ronaldo ha segnato tanto (19 gol), ma ha saltato sei partite. Sono andati a segno 17 giocatori, cioe’ quasi tutti. A proposito di numeri: quanti scudetti ha vinto la Vecchia Signora ? Questo e’ uno dei problemi del nostro calcio, sempre circondato da dubbi, misteri, casi difficili. Ufficialmente ha conquistato 35 titoli: in ogni caso sono quasi il doppio di quelli conquistati dall’Inter e dal Milan. Ascoltando gli esperti, che hanno fatto notare come la Juve in otto anni ha fatto 120 piu’ del Napoli, la scomparsa delle milanesi e’ stato un altro fattore pro Juve, Con lo scoramento degli avversari a causa dell’arrivo di Ronaldo, dopo che il club bianconero aveva potuto sfoggiare campioni come Buffon, Chiellini, Pirlo, Pjanic, Del Piero ecc. e’ stato tutto piu’ facile. Scudetto con sei giornate di anticipo, possibilita’ per Allegri di raggiungere i 102 punti finali (record di Conte); poi 28 vittorie su 33 partite: un altro primato. Che aggiungere ? Ah, l’autorevolezza. L’impressione generale e’ che tutto (e sempre) giri bene alla Juve tanto che Rivera una volte disse: “La palla e’ rotonda, ma rotola sempre dalla stessa parte”.

JUVE CAMPIONE, TORO AVANTI, LAZIO KO, PARI INTER-ROMA

Sorprese nell’uovo di Pasqua. La Juve e’ campione d’Italia ufficialmente, per l’ottava volta consecutiva, ma non e’ questa la novita’. Negli ultimi turni, gli strani risultati abbondano. Stavolta, ha destato scalpore il risultato dell’Olimpico, dove il Chievo, gia’ retrocesso e in formazione rimaneggiata, ha battuto a domicilio la Lazio che aspira(va) alla Champions. I veronesi avevano fatto due punti in 13 partite, adesso ne han presi tre all’Olimpico. Ma tornando (doverosamente) alla Juventus, ha battuto la Fiorentina dopo essere andata sotto (e subito due pali di Chiesa), ha rimontato e poi vinto grazie a un autogol di Pezzella. Nonostante lo scudetto, abbondano i dibattiti sulle capacita’ di Allegri che ha vinto cinque scudetti di seguito, ma non e’ andato avanti in Champions. E questo e’ bastato per inacidire i rapporti fra (certi) tifosi e tecnico, confermato da Agnelli, subito dopo la sconfitta con gli olandesi. Alcuni contestatori sembrano incontentabili: pensate gli altri, dal Napoli alle milanesi, che non beccano nulla da otto anni e anche di piu’. “Ronaldo piu’ Juventus non significa vittoria in Champions” ha detto Allegri. Niente. Eppure la Vecchia Signora non ha avversari in Italia, dove solo il Napoli (a una ventina di punti) ha contrastato lontanamente i vincitori. La verità’ e’ che ormai gli juventini non sono piu’ abituati a perdere e la sconfitta con l’Ajax ha lasciato il segno. La Fiorentina si era fatta sentire, ma Montella dopo due partite ha fatto un solo punto e i suoi sono a 47 punti dalla prima e ad oltre dieci dalla “zona Europa”. Nella lotta per la Champions, la partita di San Siro, Roma bene nel primo tempo e gran gol di El Shaarawy. Nella ripresa Spalletti ha fatto entrare Icardi, partito dalla panchina, ed e’ arrivato il pareggio di Perisic. Il risultato ha permesso alla Roma di mettersi a un punto dal Milan. A Pasquetta teoricamente l’Atalanta potrebbe raggiungerlo, ma vincere a Napoli sara’ difficile. L’altro pareggio dei rossoneri a Parma avrebbe potuto essere una vittoria: gol di Castillejo appena entrato, ma poi ha pareggiato Bruno Alves con una magistrale punizione e la vittoria del Milan e’ sfumata: la lotta per la Champions continuera’ con tanti rivali. Paqueta’ non si e’ spostato dalla panca. In porta e’ tornato Donnarumma. E riprenderanno le solite chiacchiere: Champions o non Champions ? Gattuso o non Gattuso ? Il sincero tecnico ha detto:"In certi momenti si e’ vista una squadra vuota. E alla fine siamo stati dei polli nel concedere la punizione del pareggio”. Gli emiliani intanto si stanno tenendo lontani dalla zona calda. Il Torino ha vinto sul campo del malridotto Genoa (un punto in cinque partite) grazie a un buon secondo tempo. I rossoblù, fra scioperi del tifo, contestazioni a Preziosi ecc., hanno ceduto a un avversario che e’ ormai e’ a tre punti dalla Champions. Il Grifone e’ un po’ spennacchiato e Prandelli sa bene che la zona pericolo e’ vicina…I granata sognano a occhi aperti, anche se Belotti a Marassi non ha…giocato. C’erano invece due Sirigu, in campo, e hanno fatto miracoli. Ora resta da attendere il risultato dell’Atalanta, per avere un quadro piu’ preciso della situazione. Nel Monday Night infatti la squadra bergamasca giochera’ a Napoli, dove i partenopei cercheranno di far dimenticare ai tifosi “delusi” l’esito di Europa League. Ci si chiede che conseguenza avranno le scaramucce di Insigne (restera’ ?) con Ancelotti. L’Atalanta e’ un brutto pesce, anche perche’ aspira alla Champions e ha perso quattro punti in casa contro Chievo e Empoli, due fra le ultime. Sara’ quindi arrabbiata. Gasperini dovra’ pensare pure alla Coppa Italia. A Bergamo vinse la squadra di Ancelotti. Dopo il gol di Ruiz, pareggio’ Zapata e Milik firmo’ insuccesso partenopeo. Arbitrera’ Orsato. La Lazio e’ sullo stesso piano dell’Atalanta, ma ha perso forse l’occasione migliore, nella corsa alla Champions, contro il fanalino di coda Chievo. I veronesi avevano fatto due punti in 13 partite, adesso ne han presi tre a Roma. In evidenza il promettente giovane Vignato. Espulso Milinkovic-Savic. Che succedera’ adesso in casa Lazio ? I tifosi non sono contenti. E neppure Lotito. Nella lotta per la salvezza, i risultati piu’ pesanti sono stati quelli di Bologna e Empoli. Al Dall’Ara, i rossoblù (con Mihajlovic 16 punti in sette giornate: meglio di tutti) hanno stracciato una Samp che non ha avuto nella difesa il proprio reparto piu’ forte. Un autogol di Tonelli e la prodezza di Pulgar su punizione hanno inchiodato la squadra di Giampaolo che ha subito il terzo gol da Orsolini su errore di Audero (giornataccia). A Empoli, la Spal ha vinto al termine di una gara movimentata in cui i locali hanno dovuto inseguire la squadra ferrarese. Petagna, con la sua doppietta, e’ stato decisivo, come Floccari, che ha segnato un meraviglioso gol di testa in tuffo. Il Frosinone, ha perso su rigore a Cagliari, mangiandosi parecchie occasioni. Un segno del destino, mentre la squadra di Maran (Barella, Pellegrini e Pisacane squalificati) e’ ormai salva. Ci sa tanto che i ciociari difficilmente resteranno in A. L’Udinese ha rimontato con un'autorete il gol del sassuolese Sensi. Certo, se la squadra bianconera avesse fatto bottino pieno, sarebbe stato meglio: un punto (d’oro lo ha definito Tudor) in tre partite non e’ un granche’. Per fortuna dei friulani, l’Empoli ha perso e alla prossima tornata, in coda ci sara’ Bologna-Empoli. Inoltre si giochera’ la sfida “incrociata” sull’autostrada Milano-Torino, con Inter-Juventus e la trasferta dei rossoneri sul campo dei granata, dove si decidera’ molto per la Champions. Ma prima ci saranno le semifinali di Coppa Italia Milan-Lazio e Atalanta-Fiorentina. Buona Pasqua a tutti.

UNA BRUTTA ARIA SUL CAMPIONATO

E’ il momento dei veleni, dei rigurgiti, delle polemiche: in due parole, delle schifezze. I valori? Molti del nostro circo fanno i mangiafuoco, i saltimbanchi, mentre le chiacchiere volano in cielo e ricadono sugli oratori con un po’ di fango. L’Inter, in vantaggio subito con Nainggolan, ha inchiodato per un po’ la Juventus, poi i campioni sono riusciti a recuperare con Ronaldo che ha segnato il suo gol n. 600 a San Siro e’ finita alla pari. Ma a tutti e’ parso evidente come l’Inter fosse piu’ motivata. E tuttavia, quando la capolista ha cominciato a giocare, i nerazzurri hanno subito il pareggio e qualcosina in piu’. E’ stata una partita che ha mostrato piu’ le debolezze che i punti forti delle due squadre, nei due tempi che sono stati diversi: uno a testa. Nel calcio si puo’ discutere tutta la vita, ma non come si fa talvolta in tv. L’infinita presunzione di chi ha giocato a volte prevarica quella di chi “gioca” ancora.

E cosi’ si assiste a scene pietose che fanno audience, ma non buon gusto. Allegri ha ribadito nella trasmissione “Che tempo che fa” che Adani ha mancato di rispetto e educazione”. Insomma, non e’ finita. La verita’ e’ che la bolla calcistica e’ cresciuta troppo: tutti si sentono importanti, anche le maschere dello stadio. E se scoppiasse, come la rana di Fedro, con tutte i suoi interessi e le sue sgrammaticature? Direte: parli tu che sei stato dentro l’elettrodomestico? Ma a quei tempi, chi sbagliava un aggettivo, veniva punito. Ora volano parolacce, insulti…e il condizionale? Chi era costui? Tornando a bomba, la Juve adesso tirera’ solo a campare e fara’ i programmi per dare l’assalto nuovamente a quella Champions che e’ rimasta un desiderio inappagato? L’Inter preparera’ le armi per vincere (qualcosa) in futuro. A un tifoso a San Siro abbiamo fatto notare che i cinesi non sono venuti a far beneficenza. Questo e’ un periodo di transizione in cui le frustrazioni emergono. Negli anni passati c’era solo una, massimo due o tre, squadre contente della loro stagione.

Quest’anno neanche una, almeno in vetta. Forse saranno contente le squadre che andranno in Champions (che porteranno a casa molti soldi) e chi si salvera’. Gli altri mugugneranno. Il Napoli ha dato al Frosinone un altro colpo decisivo, il colpo di grazia della serie B. Alla squadra di Ancelotti (24 pali: un record) la vittoria e’ servita a far dimenticare certe disavventure. Non a tutti i tifosi, tanto che Callejon ha lanciato la maglia ai tifosi che gliel’hanno ributtata: perche’? Non sono contenti. Nella corsa Champions, l’Inter ha mantenuto la propria terza posizione, mentre hanno fatto importanti passi avanti le romane e il Toro. I granata hanno battuto il Milan, in una “corrida” con un rigore discusso e l’espulsione di Mazzarri e Romagnoli. I rossoneri non sono stati fortunati: sull’1-0 traversa di Bakayoko e raddoppio di Berenguer che stava per essere sostituito. Insomma un grande Torino e un povero Diavolo, in vista del derby di venerdi’. In casa granata, alla vigilia, dell’anniversario di Superga, una clima di esaltazione, in casa rossonera un’aria da funerale.

La Roma ha dato forza alle proprie ambizione. Il tecnico Ranieri sta lavorando bene, ma si parla solo di Conte, Giampaolo ecc. Il Cagliari, gia’ sazio della propria salvezza, ne ha presi tre. A sentire Totti non e’ stata presa nessuna decisione sul tecnico, ma nella Capitale le bacchette magiche si spezzano spesso. Autolesionisti. La Lazio, nonostante la vittoria di Marassi, e’ in ritardo, per il quarto posto. A Genova, stava dominando la partita con la Samp, dopo la doppietta di Caicedo. Ma i blucerchiati, pur in dieci, con un gol di Quagliarella (il 23.mo in stagione), hanno riaperto la gara e le hanno dato filo da torcere, colpendo un palo. Immobile, appena entrato, ha timbrato la traversa. Defrel si e’ mangiato il gol del pareggio. Samp addio. L’Atalanta, dopo la finale di Coppa Italia, puntera’ al posto in Champions: ospitera’ nel Monday Night l’Udinese, che ha bisogno di punti-salvezza. I bergamaschi , che potrebbero saltare sul quarto gradino, pagheranno le fatiche (fruttuose) di Coppa Italia? Ilicic in panchina. Pasalic e Mancini subito.

I bergamaschi vinsero alla Dacia Arena per 3-1 con tripletta di Zapata; per i friulani segno’ Lasagna. Arbitro Giacomelli. Nella corsa alla salvezza, il Bologna sta facendo passi da gigante. I ragionieri del calcio hanno calcolato che, con Mihajlovic, la squadra rossoblu ha fatto meglio della Juventus. L’Empoli invece e’ un po’ nel guai. Tutti ripetono a pappagallo che i toscani giocano bene, ma se una squadra subisce 66 gol in 34 partite (poco meno di due di due di media a gara), qualche difetto l’avra’, o no ? Il Parma ha pareggiato sul campo del retrocesso Chievo e si e’ affiancato al Bologna, cioe’ quasi in salvo. Il Genoa, pareggiando a Ferrara, ha preso un brodino: due punti in sei partite. Andando al concreto, l’Empoli puo’ sperare di agganciare l’Udinese (+4 e una partita da giocare) e il Genoa (+6). Il calendario dice che la squadra di Andreazzoli dovrà affrontare la Fiorentina in casa, la Samp fuori, l’Empoli al Castellani e l’Inter a San Siro.

Speranze, si, ma non molte. Dipendera’ da quel che faranno i friulani e i genoani. I bianconeri avranno l’Inter in casa, il Frosinone fuori, la Spall alla Dacia Arena e il Cagliari in trasferta. Las squadra di Prandelli, la Roma in casa, l’Atalanta a Reggio Emilia, il Cagliari in casa e la Fiorentina fuori. Fate i conti voi… Una partita poco influente sara’ Fiorentina-Sassuolo. Montella, nel recupero andra’ a caccia della prima vittoria. Sara’ una partita fra pareggisti incalliti: 16-14 per i viola. Tornera’ Vitor Hugo. Fra i neroverdi, forse Djuricic, Magnani infortunato. Locatelli squalificato. Movimentato 3-3 all’andata: reti di Duncan, Babacar, Simeone, Sensi, Benassi e Mirallas. Dirigera’ Fourneau. Venerdi’ il derby torinese. Grande occasione per i granata.