Il pallone racconta di Franco Zuccalà

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ATALANTA FRA CHAMPIONS E COPPA ITALIA, GENOA NEI GUAI

Mentre in coda le vittorie dell’Empoli e dell’Udinese hanno inguaiato il Genoa, brilla l’Atalanta nella corsa alla Champions, cui la Roma e’ rientrata dopo la vittoria contro la Juve sprecona. Una volta non si vedeva l’ora di seguire le squadre che “giocavano bene”, che in genere erano la solita Juve, le milanesi, il Napoli, qualche volta le romane e il Torino. Oggi per divertirsi e’ di moda seguire l’Atalanta. A parte il fatto che la squadra bergamasca non perde da dieci giornate (sette vittorie), si puo’ godere dello spettacolo che solitamente offre, anche senza quattro titolari. La squadra nerazzurra (miglior attacco con 73 gol, Juve 69) sa sempre cosa fare sul campo e Gasperini la sta conducendo alla Champions e (forse) alla vittoria in Coppa Italia, la cui finale con la Lazio sara’ mercoledi’ a Roma. L’Atalanta non ha comperato Ronaldo, ma ha Zapata, che ha segnato piu’ di CR7 (22-21), parecchi giocatori sono stati valorizzati in casa (Mancini, Barrow, Pessina) e gli stranieri (De Roon, Hateboer, Gomez) hanno conquistato un posto in Nazionale proprio in virtu’ delle prodezze fatte in nerazzurro. Hanno detto: per forza, c’e’ un presidente che ha giocato in serie A (Percassi) e un allenatore che ha fatto benissimo col Genoa (ma non con l’Inter…). E’ gente che se ne intende… La posizione del Genoa in classifica si e’ fatta delicata.

Ha vinto anche il Milan a Firenze, dove non tira una bell’aria fra contestazioni, poteste e scioperi. Neanche con Montella, la “viola” e’ riuscita a risollevarsi e con il nuovo tecnico in cinque partite ha racimolato un solo punto. E’ in momento delle lamentele e delle recriminazioni: e chi ha fallito cerca i rei, che in genere sono gli allenatori, ma possono essere anche i giocatori, non in grado di fare miracoli. In futuro dovranno essere acquistati santi. Il Milan ha ripreso il suo pallore rossonero, con due vittorie di fila, ma come ha detto (giustamente) Gattuso “Il nostro destino non e’ piu’ nelle nostre mani”. Solo l’Atalanta puo’ perdere il posto in Champions, magari nel prossimo turno sul campo della Juve, chissa’, specie dopo le fatiche di Coppa Italia…Molto dipendera’ dalla squadra di Allegri che a Roma e’ stata frenata dalle parate di Mirante e poi battuta dai gol di Florenzi e Dzeko. Non e’ stata la solita Juve e Ranieri sta chiudendo bene la propria gestione, anche se sara’ difficile agganciare la Champions. La bella “amichevole” fra Spal e Napoli e’ stata vinta dalla squadra di Ancelotti e Petagna ha segnato su rigore il gol numero 15. Grandioso l’ex spallino Meret.

L’Inter cerchera’ di riprendersi, nel Monday Night, il terzo posto. Il Chievo all’andata diede fastidio ai nerazzurri, strappandole un punto. Segnarono Perisic e Pellissier che ora ha dato l’addio al calcio. Ma in casa Inter le acque sono agitate dalle voci su Spalletti (arrivera’ Conte ?) e su Icardi (se ne andra’?), oltre che dalle squalifiche di Brozovic e D’Ambrosio. In campo Cedric, Miranda e Gagliardini. Lautaro preferito a Icardi? Dirigera’ Valeri. La Lazio ha vinto sul campo di un Cagliari gia’ salvo, ma forse e’ stata la vittoria di Pirro: la Champions e’ troppo lontana. A Torino, e’ successo di tutto: grandi emozioni. Belotti ha mandato alle stelle un rigore, Bourabia ha segnato e si e’ visto espellere per essersi messo la maglietta sulla faccia in segno di esultanza…Nella ripresa ha pareggiato Belotti, poi Lirola (di tacco) ha riportato in vantaggio i neroverdi. Zaza e Belotti (rovesciata) hanno dato la vittoria ai granata che coltivano ancora qualche speranziella. Alla luce dei risultati di Genova e Frosinone, i semiverdetti della lotta per la salvezza dicono che mentre l’Udinese (+2 sull’Empoli, come il Bologna) con la vittoria di Frosinone (doppietta di Okaka) ha raggiunto una posizione migliore e le bastera’ non scivolare contro Spal e Cagliari, per restare in A; si e’ aggravata invece la posizione del Genoa (+1).

I rossoblù hanno un punto in piu’ dell’Empoli e devono affrontare Cagliari in casa e Fiorentina fuori, mentre la squadra di Andreazzoli dovra’ vedersela contro il Torino e poi andare a San Siro contro l’Inter. Chiaramente calendario piu’ difficile per l’Empoli, ma il calcio e’ imprevedibile. La prima vittoria esterna sul campo di una Samp ormai lontana dalle posizioni che le competerebbero ha fatto indignare i genoani che hanno mugugnato: la Samp l’avrebbe fatto apposta per far retrocedere il Grifone. Ma si puo’? Peccato comunque per la Samp, ko pur avendo il capocannoniere come Quagliarella (26 gol, dopo il rigore contro l’Empoli). Chissa’ se Bologna e il Parma si accontenteranno di un pareggio nel derby emiliano. Mihajlovic senza gli squalificati Dijks, Poli e Sansone. Mbaye, Krejci e Dzemaili in campo. Due le assenze forzate fra i parmigiani: Kucka e Barilla’. In campo forse Rigoni e Stulac. Al Tardini fini’ 0-0. Fischiera’ Pairetto. Nella prossima tornata, la penultima, si giocheranno il gia’ citato scontro Juve-Atalanta e Napoli-Inter per la volata Champions; sulla strada della salvezza Empoli-Torino, Genoa-Cagliari e Udinese-Spal. Emozioni finali: vietati i biscotti, specie quelli…salati.

ATALANTA TERZA, CROLLO INTER, EMPOLI QUASI SALVO

Il campionato era stato abbastanza scialbo nella lotta per lo scudetto, visto che la Juventus lo aveva dominato in lungo e in largo. Solo il licenziamento, esonero, allontanamento, divorzio (chiamatelo come volete) di Allegri, dopo 5 scudetti vinti, ne aveva animato i giorni piu’ recenti. Molto effervescente invece la volata per la Champions e per la salvezza, dove a 90’ dal traguardo parecchie cose sono da decidere. Nella corsa per la Champions la goleada del Napoli sull’Inter ha consentito all’Atalanta di raggiungerla al terzo posto. Ma nei confronti diretti sono in vantaggio i bergamaschi. Il Milan ha vinto, ma e’ un punto sotto. Nella lotta per la salvezza, la vittoria dell’Empoli sul Torino e quella del Parma sulla Fiorentina, oltre al pareggio del Genoa con il Cagliari, hanno cambiato le carte in tavola. Nell’ultimo turno l’Empoli andrà a San Siro per affrontare l’Inter che deve assolutamente vincere, mentre Fiorentina-Genoa sara’ un’altra partita decisiva. Ma andiamo con ordine. Per il posto in Champions, l’Atalanta, nel clima festaiolo in casa bianconera, stava per fare il colpaccio all’Allianz Arena con un gol di Ilicic (il centesimo della stagione), ma il redivivo Mandzukic ha pareggiato nel finale.

Il Napoli ha imbottito di gol l’Inter che e’ stata appunto raggiunta dalla “Dea”. All’ultima giornata, Atalanta-Sassuolo (a Reggio Emilia), in casa, ma…fuori casa, in realta’. L’Inter se la vedra’ con l’Empoli che non puo’ perdere: andrebbe in B. Il Napoli ha fatto a polpette la squadra di Spalletti, ormai al passo d’addio. Ruiz ne ha segnati due, Mertens ha fatto dimenticare il mitico Sallustro. Donnarumma sullo 0-0 ha dovuto parare un rigore a Ciano, prima del gol di Piatek, che e’ tornato a segnare dopo 574’ di digiuno. Poi Suso con una bellissima punizione ha arrotondato. La squadra di Gattuso, con la vittoria sul retrocesso Frosinone ha conquistato il posto in Europa League. Per la Champions, si vedra’. La Roma, in un clima crisaiuolo e di contestazione per il caso De Rossi, non e’ riuscita a vincere sul campo del Sassuolo, pur avendo colpito due pali, ed ha in sostanza detto addio alla Champions. Ranieri, ormai fuori dai giochi, si ritrova in mezzo alle polemiche e il suo compito si chiudera’ mestamente. Il Sassuolo, decimo in classifica (per ora) ha disputato un buon campionato, per le sue possibilita’ e ambizioni.

Nel Monday Night, Lazio-Bologna, Inzaghi (uno dei candidati alla panca juventina, anche se ci crediamo poco), dopo aver conquistato la Coppa Italia e quindi l’Europa, cerchera’ di chiudere in miglior posizione un campionato non esaltante. Per Mihajlovic (anche lui e’ stato ipotizzato alla direzione della capolista: cosa non si fa pur di dare un nome…) il traguardo della salvezza e’ pressoche’ raggiunto. Squalificato il laziale Radu, mentre il rossoblu Dijks e’ stato graziato. Al Dall’Ara vinsero i biancocelesti per 2-0 con i gol di Luis Felipe e Lulic. Arbitrera’ Pasqua. La scoppola dell’Empoli al Torino (4-1, un gol di Di Lorenzo, terzino arrivato a quota 5 reti) ha dato una spinta importante (diremmo decisiva) alla squadra di Andreazzoli verso la salvezza. E’ stato un colpo (quasi) mortale per il Genoa, che si e’ ritrovato terz’ultimo, e al Torino che e’ in difficolta’ per entrare in Europa. I toscani hanno surclassato alla distanza la squadra di Mazzarri. Anche la Fiorentina (sfortunata) e’ in cattive acque, dopo la sconfitta subita dal Parma (gia’ salvo). E’ incredibile, oltre a quello che sta succedendo al Genoa, cio’ che e’ capitato alla Fiorentina, che -dopo la sconfitta col Frosinone – ha cambiato allenatore.

Con l’arrivo di Montella, dopo lo 0-0 col Bologna, cinque sconfitte di seguito (sei con la Coppa Italia) e ora i viola si giocheranno la salvezza nello scontro diretto con il Grifone, mentre l’Empoli sara’ sul campo dell’Inter: devono vincere tutti… Montella, espulso, ha avuto una reazione sul filo dei nervi, ha dato un pugno a un cartellone che, cadendo, ha ferito un inserviente. E’ sembrato un film di Stanlio e Ollio, anche se calcisticamente e’ stato un dramma. L’Udinese dopo un gran primo tempo (gol di Samir e doppietta di Okaka), ha sofferto nella ripresa contro la Spal, ma ha portato a casa una vittoria importante, diremmo decisiva, mentre il Genoa ha faticato contro il Cagliari, andando sotto per un gol del solito Pavoletti; la squadra di Prandelli ha risposto in extremis con un rigore di Criscito. Impressionante il calo della squadra rossoblù che, dopo aver battuto la Juve, in nove partite ha fatto solo tre pareggi. Insomma, sara’ un finale molto ingarbugliato. Fiorentina e Genoa sono le squadre che hanno fatto peggio nelle ultime gare. L’inutile 0-0 fra Chievo e Sampdoria non e’ stato inutile, se non altro perche’ tutti hanno abbracciato nonno Pellissier, che ha lasciato il calcio dopo oltre 100 gol in serie A. Non se ne dimentichera’ nessuno. Come nessuno si dimentichera’ il campione del mondo Barzagli, che ha detto addio al pallone dopo una grande carriera. Nell’ultima tornata, un turno per cuori forti.

(ITALPRESS)

ATALANTA-INTER CHAMPIONS, EMPOLI IN B

Romanzesco finale del campionato: lacrime, emozioni, classifica in bilico sino all’ultimo istante. In definitiva, i verdetti sono maturati all’ultima pedata. Atalanta e Inter si sono aggiunti a Juve e Napoli per la Champions; Milan e Lazio disputeranno l’Europa League, la Roma i preliminari. L’Empoli e’ finito in B, nonostante il bel finale. Si e’ concluso un campionato che non ha fornito brividi nella lotta per lo scudetto, vinto per l’ottava volta di seguito dalla Juventus senza rivali. L’unica emozione in casa bianconera e’ stata quella finale: quando Allegri (che pure aveva conquistato cinque titoli) e’ stato sollevato dall’incarico. Lo stesso Napoli non ha avuto rivali per la seconda posizione. L’ha conquistata senza problemi: Ancelotti ha fatto bene e vedremo se in futuro vincera’ il terzo scudetto “napoletano”. La squadra-rivelazione dell’anno e’ stata l’Atalanta, inseritasi fra le “grandi” (in Champions per la prima volta), ma anche il Bologna (con Mihajlovic al timone) ha sterzato decisamente nel finale, passando dalla probabile retrocessione a una posizione di classifica molto buona. Non hanno raggiunto altissime mete, le squadre milanesi e le romane, rispetto alla loro prosopopea mediatica, ma la Lazio almeno ha portato a casa un trofeo: la Coppa Italia. Il Toro e’ arrivato a un passo dalla Champions. In attesa di sorprese, proteste, reclami che fanno parte del panorama calcistico, diremo che l’ultima giornata ha presentato solo qualche imprevisto. Le due partite chiave erano Inter-Empoli e Fiorentina-Genoa, mentre Atalanta-Sassuolo doveva assicurare ai bergamaschi la Champions per negarla al Milan. Gol di Berardi, pareggio di Zapata contestato, poi in finale di primo tempo una furibonda mischia con rosso per Berardi. Nell’Intervallo la Dea era in Champions e con un uomo in piu’. I gol di Gomez (con la collaborazione di Demiral) e Pasalic hanno riportato in Champions l’Atalanta, mentre il Milan e’ rimasto in Europa League. L’Inter, che aveva vinto due volte in casa negli ultimi tre mesi, non era riuscita a sbloccare la partita nel primo tempo. Grandioso Dragowski. Nell’intervallo era in Europa League. Poi e’ entrato Keita e ha segnato, riconquistando la Champions e mandando in B l’Empoli. Un discusso rigore di Icardi, parato dal portiere empolese (che serata !) ha tenuto in sospeso il risultato. Traore’ ha segnato il gol del pareggio e l’Inter ha salutato provvisoriamente la Champions, i toscani salvi. Ma Nainggolan ha ridato la vittoria ai nerazzurri e la Champions. Una traversa ha salvato l’Inter nel finale, condannando lo sfortunato Empoli. Handanovic ha poi salvato su Ucan. I nerazzurri se la son vista brutta. Brozovic ha segnato da centrocampo con Dragowski, vittima di un fallo nel cerchio centrale. Gol annullato e Keita espulso per la scorrettezza sul portiere che era andato per cercare il pareggio. Le lacrime per De Rossi, dopo quelle profuse per Totti, ci hanno dato un’idea di quel che e’ il “core de Roma”. Il gol di Pellegrini ha portato in vantaggio i giallorossi, l’ex romanista Gervinho ha pareggiato. Perotti ha ridato la vittoria alla Roma che dovra’ accontentarsi dei preliminari di Europa League. I rossoneri hanno segnato due gol con Calhanoglu e Kessie a Ferrara, poi Vicari ha riaperto la gara. Nell’intervallo il Milan era in Champions. Poi il pareggio di Fares ha ributtato fuori i rossoneri, anche per le vittorie di Atalanta e Inter. E a poco e’ servito il gol del 3-2 di Kessie su rigore. Una bella soddisfazione se l’e’ presa il Torino, nel match con la Lazio. I biancocelesti erano evidentemente sazi. I granata hanno chiuso guardando a un futuro migliore. Quanto alla lotta per la salvezza, il risultato di San Siro e’ stato decisivo per la retrocessione empolese. Il promesso sposo della Fiorentina, l’italo-americano Commisso, se ha visto la partita negli USA non si sara’ divertito. Anche il Genoa sembra in vendita. La squadra di Prandelli ha fatto una gara d’attesa, aspettando il risultato di San Siro: nell’intervallo era in B. Poi l’Inter ha segnato e tutti hanno tirato un sospiro di sollievo. Per poco: il pareggio empolese ha causato la provvisoria retrocessione rossoblù, poi revocata dalla vittoria dell’Inter. L’Udinese e’ andata sotto a Cagliari, per il gol n.16 di Pavoletti. Il VAR ha annullato il pareggio di Pussetto, non i gol di Hallfredsson e De Maio che hanno dato un rassicurante vantaggio alla squadra di Tudor. Nel novero delle partite che non dovevano decidere nulla c’era Samp-Juve. I campioni non hanno portato nemmeno Ronaldo e la quarta sconfitta stagionale (Defrel e Caprari gol nel finale) e’ stata la conseguenza di quel che e’ successo in casa bianconera, con lo scudetto conquistato anzitempo, l’addio di Allegri e via dicendo. La testa era alle vacanze. Dopo lo scudetto, tre pareggi due sconfitte…Per la Samp, una soddisfazione tardiva: Giampaolo vuole rinforzi. Il Bologna ha battuto il Napoli al termine di una partita molto gagliarda ed esaltante per i rossoblù, che dopo essere passati dal 2-0 al 2-2, hanno vinto con un gol di Santander (autore di una doppietta). La squadra di Ancelotti era rimaneggiata, ma forse era gia’ con la testa in vacanza. Completamente senza significato lo 0-0 di Frosinone-Chievo, squadre gia’ retrocesse, che hanno tirato a campare. E’ stato un campionato complicato per gli arbitri e la VAR. Ultime esibizioni per Banti e Mazzoleni. Ormai, salvo qualche intemerato conservatore, gli arbitri guardano sempre tutto con la collaborazione dei loro colleghi in “cabina VAR”. Fanno bene, ma il calcio e’ diventato un’altra cosa, rispetto al passato. Tutto va avanti e si evolve. Oppure regredisce ? Qualcuno (bravo) dice che il campionato e’ noioso e occorrono i playoff. Qualche altro (l’UEFA) vorrebbe (quasi) ucciderlo. Speriamo esista ancora dopo le vacanze. Arrivederci.

PARTITO IL VALZER DELLE PANCHINE MA CAMBIANO SOLO LE BIG

Anche se mancano le due partite della Nazionale contro Grecia e Bosnia, per chiudere l’annata calcistica, si puo’ dire che ormai tutti guardiamo alla prossima stagione. La finale di Champions vinta dal Liverpool sul Tottenham, dopo le grandi emozioni delle semifinali che ci avevano fatti andare in estasi, non e’ stata granche’, anche perche’ il rigore iniziale ha pesato. Aveva invece destato scalpore, almeno da noi in Italia, la vittoria di Sarri in Europa League e ci si chiede se il Chelsea lo mollera’ alla Juventus. Questa dell’ex tecnico del Napoli e della “rivoluzione” che ci sara’ sulle grandi panchine della serie A, e’ il tormentone di inizio estate. L’ex bancario, criticato a Napoli per il suo mobile…immobilismo (la squadra giocava bene, ma con la stessa formazione), e’ arrivato a Londra e ha vinto qualcosa che in patria non aveva mai conquistato. Lo abbiamo conosciuto padrone di un buon inglese e della capacita’ di ambientarsi in un campionato ben diverso dal nostro. Nella Premier e’ arrivato terzo dietro il Manchester City di Guardiola e il Liverpool di Klopp che ha vinto la Champions. Le azioni di Sarri sono salite vertiginosamente, tanto che quasi tutti lo danno alla guida della Juventus che ha rinunciato ad Allegri, conquistatore di cinque scudetti consecutivi. Se Sarri lascera’ il Chelsea per la Juve, molti tifosi della Vecchia Signora saranno scontenti perche’ ricordano certe ruggini antiche.

Come alcuni sostenitori dell’Inter, che non hanno dimenticato il Conte juventino. I tifosi sono personaggi che non riescono ad accettare una nuova realta’ del calcio: non esistono piu’ le bandiere. Ormai tutti gli addetti (giocatori, direttori sportivi, allenatori) vanno dove li porta il soldo, non il cuore. Anni fa, in politica, l’opposizione veniva etichettate scherzosamente come il “partito dei cornuti”, degli scontenti, che si sentivano sempre traditi e si opponevano a tutto e a tutti. Oggi c’e’ una generale propensione ad andare “contro”, e cosi’ anche nel calcio non sta bene nulla a nessuno. E il fenomeno “nuovo” e’ quello di un cambio degli allenatori sulle panchine di vertice: Juve, Milan, Inter, Roma. In attesa di sapere cosa faranno le genovesi (Giampaolo della Samp sembra “promesso” al Milan, sostituito forse da Pioli), si e’ aperto il cosiddetto casting per la guida delle squadre piu’ importanti che – salvo il Napoli, rimasto in mano a Ancelotti- cambieranno orientamento tecnico.

Perchè? Perche’ sono rimaste deluse da Allegri, Spalletti, Gattuso, Di Francesco (Ranieri). Se Antonio Conte, che aveva vinto tre scudetti con la Juventus, cerchera’ di rifare grande l’Inter, dopo aver condotto bene la Nazionale e aver portato il Chelsea in vetta nella Premier League e aver conquistato la FA Cup, per quanto riguarda Juve, Milan e Roma e’ tutto da scoprire. Ci meraviglieremmo molto se la Juventus avesse “liberato” Allegri senza avere in mano la soluzione di ricambio: un grande club si organizza, prima di prendere decisioni radicali. Quindi, aspettiamo di sapere se sara’ davvero Sarri, il sostituto di Max. Sono stati fatti altri nomi grossi come Guardiola e Pochettino. Ma non ci rendiamo conto forse che il nostro calcio non e’ piu’ vincente come una volta e certe “firme” importanti non si scomodano per venire a giocare in un “campionato dove e’ piu’ importante difendere che attaccare”, come e’ stato detto da qualcuno. Quanto al Milan, che Gazidis sembra dover mettere nelle mani dei grandi “ex” del passato come Paolo Maldini e Billy Costacurta, ha fatto impressione il sincero autolesionismo di Rino Gattuso che, a forza di dubitare di se’ stesso, ha finito per convincere anche gli altri che non fosse il caso di confermarlo. Si parla di Giampaolo, come sostituto, che non ha esperienza di grandi club.

C’e’ Fonseca, per la panchina romanista, dove ci sono in realta’ molte piu’ beghe che a Milano: le recenti storie di De Rossi, di chi remava contro, di Totti, indurrebbero chiunque a stare alla larga da un ambiente difficile che campa sui ricordi della bella squadra di Liedholm (scudetto e finale di Coppa Campioni) e di Capello e Totti che conquisto’ il titolo. Vedremo come si ricomporra’ il puzzle delle panchine nei prossimi giorni perche’ in luglio si ricomincera’ a lavorare e c’e’ una campagna acquisti da fare. Ancelotti ha disputato un ottimo campionato a Napoli (secondo) e spera di compiere un salto in avanti. L’Atalanta ha fatto benissimo a confermare Gasperini, che l'ha portata al livello delle grandi, addirittura in Champions. Inzaghi, che sembrava candidato alla Juve, e’ rimasto alla Lazio e Mazzarri ha trovato il posto ideale al Torino. Un tecnico di cui si e’ molto parlato e’ Mihajlovic: Bologna merita di stare piu’ in alto e il serbo e’ in grado di portarcelo. Tutti gli altri (Semplici della Spal, De Zerbi del Sassuolo, Maran del Cagliari, D’Aversa del Parma, Tudor dell’Udinese) hanno meritato la conferma. Restano i dubbi sulla “societa’“ Fiorentina che dovrebbe cambiar padrone: Montella restera’ con Commisso? Le squadre promosse dalla B non potevano cambiare (Corini a Brescia e Liverani a Lecce) e sentiremo che succedera’ per la terza promossa. Insomma, il prossimo sara’ (forse) un bel campionato. E che Dio ci salvi dalla SuperChampions.