L’incredibile vittoria del Napoli a Torino con Raspadori, dopo due gol di Di Maria e Vlahovic annullati, ha spinto la squadra di Spalletti a un passo dallo scudetto, anche perchè i punti sulla Lazio, seconda, sono 17. La Juve può arrivar seconda, se non le ritoglieranno punti. La partita di Torino è stata mediocre nel primo tempo, animata nel secondo, col clamoroso finale a sorpresa. Ma il Napoli non ha rubato nulla. Aveva giocato meglio, tutto sommato. La sorpresona dell’Olimpico, dove il Torino ha vinto, favorendo (molto involontariamente, ma anche inutilmente) la possibile scalata della Juve al secondo posto. Un velenoso tiro da lontano di Ilic ha ingannato (grazie a un rimbalzo traditore della palla) Provedel, interrompendo la serie positiva della Lazio. L’arbitro Ghersini contestato da Sarri e assolto dal designatore. Il Milan ha faticato un bel pò e ha rischiato sul palo colto da Banda, prima di spezzare l’equilibrio con un bel colpo di testa di Leao che poi ha raddoppiato con una grande fuga e sinistro micidiale. Il Lecce, considerato lo scatto in avanti del Verona, rischia di essere coinvolto nella lotta per la salvezza. Rossoneri quarti con la Roma che deve ancora giocare.
Lukaku – graziato in coppa – si è svegliato (doppietta) e l’Inter ha vinto a Empoli, facendo dimenticare lo 0-1 dell’andata e risalendo in classifica. Anche Lautaro ha partecipato alla festa nerazzurra. La squadra di Inzaghi farà un bel finale di stagione? Nel Monday Night a Bergamo, la Roma – dopo la bella vittoria in Europa contro il Feyenoord – potrà aspirare al terzo posto contro un avversario che punta alla Champions. Atalanta senza Lookman e Ruggeri. Problemi per Smalling e Wijnaldum in casa giallorossa. Llorente e Celik in campo? All’andata nerazzurri vittoriosi per 1-0. Arbitro Irrati. La Fiorentina, subito due volte in gol con Kouamè e Saponara, credeva di aver vinto, ma il Monza ha risalito la corrente con un autogol di Biraghi e il pareggio di Dany Mota. Pessina su rigore ha concluso la vittoriosa rimonta brianzola. Dopo un lungo periodo felice, viola fermi. L’Udinese ha fatto la voce grossa contro la Cremonese, rifilandole tre gol. Forse è un pò troppo tardi per ritornare alle ambizioni di un tempo. La Salernitana (ottavo risultato utile consecutivo con Sousa) si è allontanata quasi definitivamente dalla zona-retrocessione rifilando tre gol a un Sassuolo ormai tranquillo. Forse troppo.
In zona salvezza, un passo avanti lo ha fatto il Verona che con una doppietta di Verdi ha battuto il Bologna, svegliatosi troppo tardi, ma che avrebbe potuto pareggiare nel finale. Per i rossoblu Europa più lontana. I veronesi ora sono a un punto dallo Spezia che ha pareggiato a Marassi. Sampdoria sempre più ultima: i tifosi hanno contestato Ferrero. Partita sospesa per sette minuti a causa dei fumogeni. Tonfo della Cremonese, infine, sul campo di un’Udinese che si è rifatta di qualche delusione. Per i grigiorossi, speranze al lumicino.
(ITALPRESS)
RASPADORI SPINGE IL NAPOLI VERSO LO SCUDETTO
SERIE A, DELLE “GRANDI” HA VINTO SOLO LA ROMA
Tutte le grandi (meno la Roma) si son fermate. Nel sabato del villaggio calcistico gli strateghi della panchina hanno ben pensato alla Champions e tenuto in frigo molti titolari. Così non hanno vinto: è successo al Napoli e al Milan, mentre l’Inter ha perso addirittura in casa col Monza ! Ora tutti ci auguriamo che in Coppa passino tutte le italiane. Il Napoli e il Milan (andata 0-1) se la giocheranno in un derby che vedrà in campo Osimhen entrato (con traversa) contro il pericolante Verona. La capolista si è fermata e ha fatto respirare i veneti, anche se le è stato annullato un gol. Pioli -furioso con Massa- aveva schierato dieci “riserve” e aveva beccato un gol dopo mezzo minuto da un Bologna che poi ha ceduto alla reazione rossonera, facendosi raggiungere. Un’Inter dall’attacco evanescente ha perso l’undicesima partita in campionato: gol dell’ex Caldirola. Certo, il Benfica non è forte come la squadra brianzola, anche se ha una maglia simile…Così, nella zona alta della classifica è cambiato poco. Ci hanno guadagnato le romane: la Lazio ha ottenuto il quarto successo consecutivo. Dopo aver corso dei pericoli, la squadra di Sarri ha vinto con rigore discusso di Immobile e gol di Felipe Anderson e Marcos Antonio (che prodezza !) a La Spezia. Il cannoniere biancoceleste ha avuto poi un incidente d’auto: costola fratturata. Lazio senza il cannoniere: per quanto ? Per Semplici e i suoi ora si fa dura anche perchè Ampadu sarà squalificato. La Roma, senza Dybala, ha vinto bene su un’Udinese priva di Beto, e potrebbe eliminare il Feyenoord. Bove, sul rimbalzo di un palo di Cristante su rigore, e i gol di Pellegrini e Abraham hanno spinto i giallorossi. La Juve, che affronterà lo Sporting, si è fermata anche sul campo del Sassuolo (Berardi infortunato, Defrel a segno) dopo il ko con la Lazio. Si è rivisto Pogba. L’Atalanta, tenterà di reinserirsi nella corsa per la Champions: nel monday night a Firenze affronterà un avversario tradizionalmente ostico anche perchè la squadra di Italiano viene dalla trionfale trasferta di Conference in Polonia. Nella gara d’andata 1-0 per i bergamaschi. Arbitro Guida. Il nulla di fatto fra Torino e Salernitana ha ridotto le speranze d’Europa della squadra di Juric, mentre i campani (fabbrica di pareggi) sono quasi salvi. In coda il Verona, dopo il pareggio del Maradona, adesso è a tre punti dallo Spezia. La Cremonese (-7 dai liguri) ha confermato chiari segni di risveglio contro l’Empoli che aveva fermato il magno Milan e che ha mancato qualche occasione. Forse è troppo tardi, ma finchè l’aritmetica consente di sperare…Nel prossimo turno grigiorossi contro il Verona. Il Lecce ha interrotto la serie di sconfitte, ma il pareggio con la Samp non è giovato a nessuno. Blucerchiati sempre ultimi. Non si è segnato molto: 15 gol in nove gare. Ora il succulento piatto delle Coppe. Buon appetito.
VINCE IL NAPOLI, MILANESI IN PANNE, ROMA TERZA
Le temute sorprese nell’uovo di Pasqua ci sono state, eccome. Le squadre in trasferta hanno vendemmiato, solo Verona e Lazio hanno vinto in casa. In vista delle Coppe, il Napoli ha ripreso a correre a Lecce, senza Osimhen, anche grazie a un autogol di Gallo. Fra le inseguitrici, le romane vittoriose; le milanesi si sono arenate davanti a Salernitana e Empoli, avversari combattivi ma alla loro portata. La sfida incrociata fra Roma e Torino aveva in Lazio-Juventus la partita di spicco. I bianconeri senza Allegri (influenzato) in panchina. Botta e risposta Milinkovic-Rabiot in 4′ nel primo tempo. Nella ripresa Zaccagni ha chiuso i conti dopo un colpo di tacco di Luis Alberto. La squadra di Sarri ha rafforzato il proprio secondo posto, mentre la Juve ha rallentato la propria marcia. Un rigore di Dybala ha dato un grosso vantaggio alla Roma sul Torino che non è riuscito a rimontare. I giallorossi ora sono terzi da soli, per i granata i sogni europei si sono allontanati. Tornando alle milanesi, mentre il pareggio interno del Milan, dopo la goleada del Maradona, è sembrata un incidente di percorso, quello dell’Inter ha accentuato il grave momento nerazzurro. Si chiede la testa di Inzaghi che nell’ultimo mese ha ottenuto solo un pareggio e la sua Inter ha segnato solo un gol. A Salerno l’Inter si è fatta raggiungere sul traguardo da un gol dell’ex Candreva. Sono i soliti panorami che si vedono dalle finestre di chi aveva pronosticato scudetti e coppe come se piovesse. Il Napoli si è rimesso in carreggiata, avvicinandosi allo scudetto, mentre altri hanno confermato le loro andature ondivaghe: grandi entusiasmi e grandi delusioni. La verità sta, come al solito, nel mezzo, ma a noi piacciono le iperboli e le tragedie: sismo fatti così. Ogni tanto le Coppe ci danno ragione e saliamo sull’Olimpo con un calcio pieno di problemi (scandali, casse vuote, processi) che si comporta come se fosse un’oasi di benessere.
Un passo avanti molto importante verso l’Europa lo ha fatto il Bologna, vittorioso sul campo di un’Atalanta alla nona sconfitta (la quinta in casa). Hanno deciso Sansone e Orsolini. Fra le aspiranti all’Europa c’erano la Fiorentina e l’Udinese. I viola (apparsi stanchi dopo la Coppa Italia) hanno mancato la decima vittoria consecutiva, inanellando tuttavia la dodicesima partita utile, mentre lo Spezia è rimasto imbattuto per la quinta volta. La squadra di Italiano ha colpito due legni, ma Shomurodov ha fallito nel finale un’occasione d’oro. L’Udinese ha afferrato per i capelli, su rigore di Beto, il pareggio in una partita che il Monza stava vincendo. Un tempo ciascuno, ma le Coppe si sono allontanate per i friulani. In coda, a parte lo Spezia (+4 sulla zona retrocessione), il Verona ha vinto nel recupero in rimonta con gol di Gaich su errore di Consigli battendo un Sassuolo sprecone: hanno deciso i cambi nella ripresa. La posizione gialloblu è migliorata, nel giorno del 120esimo “compleanno”. La Cremonese negli ultimi minuti ha ribaltato il risultato della partita di Marassi contro la Sampdoria, rimasta ultima. I grigiorossi sono però lontani dalla salvezza: -10 dallo Spezia. Ora la Champions. E speriamo bene per i nostri.
IL MILAN VINCE 4-0 A NAPOLI, E IL DESTINO DELLA JUVE ?
Pesce, anzi balena d’aprile del Milan al Napoli: un 4-0 che cambia poco per la capolista e proietta i rossoneri al terzo posto. Leao protagonista con una doppietta. Napoli troppo brutto per essere vero. Eppure la squadra di Spalletti ha venti punti di vantaggio sul Milan e sedici sulla Lazio, seconda. Ma il bello (anzi il brutto) del campionato, è che non si sa come finirà la vicenda della Juve: via la penalizzazione, punizioni più pesanti: cosa? Senza i 15 punti in meno, i bianconeri sarebbero secondi con distacco sulla concorrenza. Così possono ancora entrare in zona Champions. Ma cosa succederà e quale sarà la vera classifica è un’incognita per i più. Si naviga a vista e si può sbattere contro qualche scoglio. In ogni caso, saranno polemiche. Tornando al Maradona, è stata la terza sconfitta stagionale del Napoli (Inter, Lazio e Milan). La rivincita (forse) in Champions. I gol di Pedro su dormita difensiva del Monza e di Milinkovic Savic su punizione, hanno permesso alla Lazio di restare seconda con cinque punti su Inter e Roma. Difesa impenetrabile. Immobile nel finale. Inter-Fiorentina è stata una delle più emozionanti partite viste quest’anno.
I viola hanno vinto per l’ottava volta consecutiva e sono sempre più vicini alla zona UEFA, l’Inter (decimo ko, terzo di fila) ha deluso. Inzaghi in bilico: scelte discutibili, processi e sentenza dopo la Coppa Italia con la Juve. Molte occasioni, errori di Lukaku e palo di Barella i nerazzurri; gol di Bonaventura, bel gioco e tante possibilità di andare a segno per gli uomini di Italiano. La Roma è terza con l’Inter grazie ai gol di Wijnaldum, che ha colto anche il 14.mo palo giallorosso, di Dybala su rigore e di El Shaarawy. Dopo tante belle parate di Ravaglia, l’espulsione di Murillo è stata fatale alla Samp. L’Atalanta a Cremona sembrava ben contrastata dai grigiorossi, ma Boga poi ha portato a casa la vittoria dopo l’ingresso di Hojlund, sempre decisivo. Lookman gol n.13. Bergamaschi in corsa per i primi posti, mentre alla Cremonese resta solo da cogliere una soddisfazione in Coppa Italia. Non è stata una passeggiata, per la Juve delle “seconde linee”, contro un Verona ben organizzato. Il gol di Kean, dopo quasi un’ora di tentativi e una palo. Szczesny ha salvato il risultato. Per i gialloblù, prestazione buona, ma classifica amara. Un bel Bologna ha avuto la meglio su una Udinese molto rimaneggiata.
La partenza-sprint è valsa una vittoria che ha portato i rossoblù in zona Europa. Il Torino -privo di Aina e Ilic- nel posticipo sul campo del Sassuolo, cercherà di mantenersi in scia dei pretendenti alle coppe. I neroverdi, che passarono a Torino per 1-0, all’andata, vorranno vincere per continuare l’ascesa. Arbitro Pezzuto. Nel Monday-Night, Empoli e Lecce cercheranno punti-tranquillità. Squalificati Maleh e Umtiti. A Via del Mare 2-2. Fischietto a Fabbri. In coda hanno perso tutti tranne lo Spezia che si era autotrafitto (autogol di Caldara) e poi ha pareggiato con Shomurodov; traversa e palo della squadra di Semplici. Salernitana fuori dalla mischia-salvezza, liguri a +6 sul Verona, terzultimo. Ora le Coppe e tante partite da stroncare un branco di elefanti.
RETEGUI NOTA LIETA, GIOCO E MENTALITA’ DA RIVEDERE
Ha impressionato molti, nel dopo partita di Malta, la frase di Mancini secondo cui l’Italia deve far meglio tutto e il fatto che gli era piaciuto di più il secondo tempo della partita con l’Inghilterra. Beh, il fatto è che ormai i giocatori siano spesso come quella classe impiegatizia che va a fare il minimo sindacale in ufficio. L’attuale andazzo non entusiasma certo chi ha visto un altro calcio, quando c’era abbondanza di campioni e un altro spirito di squadra. Ci riferiamo alle Nazionali di Bearzot, Vicini e Lippi. Del resto, tutto è cambiato e anche la qualità dei giocatori, oltre che la loro mentalità. Più in generale, per i giovani d’oggi, ci dicono, il calcio è uno sport troppo vecchio, con pochi gol ed emozioni, mentre si vorrebbero ritmi più rapidi, batticuori più frequenti, come succede nella vita di tutti i giorni e nei giochini digitali. Insomma, per le nuove generazioni forse il calcio è una “palla”, con i suoi riti antichi, le sue abitudini vetuste. Ma quando giocava, Mancini faceva i gol di tacco; prima ancora Sivori segnava da terra, seduto; e ai tempi dei nonni, Piola metteva dentro la palla con la testa sanguinante. Sono cambiate le regole e soprattutto il modo di affrontare le partite.
Con i club arrivano i soldoni, con la Nazionale – se non vinci – le critiche. E quindi attenti a non farsi male, a dare quanto basta. A Malta gli azzurri hanno vinto e Mancini ha detto che in queste partite “c’è tutto da perdere”, specie se non fai il risultato e non giochi al meglio. E’ vero. E siccome oggi va di moda la ricerca del capro espiatorio, c’è chi se la prende con ct, chi con i giocatori e chi con il sistema calcio che recluta centinaia di giocatori stranieri che precludono la strada agli italiani. Discorsi vecchi. Ma nella fattispecie, a parte la filosofia, cos’è andato bene e cosa male a Malta? Bene solo Retegui, secondo i più, visto che ha segnato due gol in due partite senza conoscere l’ambiente e i compagni. Altri attaccanti non segnano quasi mai. Per il resto, solo grigiore. Una regola non scritta del calcio dice che le squadre meno dotate tecnicamente trascinano nella mediocrità quelle più forti. Non vogliamo crederci, anche se Mancini non ha parlato di questo, ma della generale mediocrità del gioco della squadra. La massa di cambi effettuati (otto su undici) non ha migliorato di molto la situazione. La difesa ha rischiato di prendere gol subito, il gioco è parso alla lunga elaborato per giungere alla conclusione, e – sul 2-0 – la squadra ha dato l’impressione di accontentarsi.
In sostanza, la squadra azzurra è rimasta ferma al (buon) secondo tempo di Napoli, quando, sferzata dai due gol inglesi, ha reagito. Difesa meno fragile (ma l’avversario era diverso e Romagnoli se l’è cavata). A sinistra, meglio Spinazzola rispetto a Emerson. In mezzo Cristante merita un posto. Davanti Politano è stato intraprendente, Retegui da confermare, forse meglio Pellegrini a sinistra, se disponibile. A Tà Qali, la partita si è messa subito bene e i nostri hanno vivacchiato sui due gol lucrati. La cosa non è andata giù a Mancini che avrebbe voluto vedere qualcosa di più. “Abracadabra, a me gli occhi” dirà ai suoi, e loro andranno come schegge. C’è chi vorrebbe gli juventini (assenti), chi i giochi d’artificio, chi i giovani dei vivai. Le idee sono poche ma confuse, come si suol dire. Ma la verità è che in fondo non c’è qualità e abbiamo paura di dirlo, per non danneggiare il “movimento”.
NAPOLI +19, CONCORRENZA QUASI SPARITA
Quando una squadra accumula il vantaggio record che ha messo insieme il Napoli (19 punti) le parole non servono, nè trovano ascolto gli inutili piagnistei degli sconfitti. A Torino, contro i granata, sono bastati nove minuti a Osimhen per segnare i gol n. 20 (poi verrà il n. 21), con il rigore di Kvara e la rete di Ndombelè successive ciliegine. I granata sono stati superati dall’Udinese e agguantati da Bologna e Fiorentina. La corsa per lo scudetto potrebbe concludersi con qualche settimana di anticipo per manifesta superiorità del Napoli che adesso ha appuntato il mirino sulla Champions, dopo la pausa per la Nazionale che ha ingaggiato l’oriundo Retegui, che ha la rete nel cognome e nel dna, per fronteggiare la moria delle nostre punte. E’ finita con polemiche e cartellini rossi Inter-Juve ed è stato Kostic a decidere. L’Inter si è confermata ondivaga, perdendo i secondo posto (ora alla Lazio). La Juve ha approfittato delle difficoltà nerazzurre e ha vinto ancora. Secondo la classifica di Allegri è seconda. In casa nerazzurra si annunciano altre polemiche, come a Roma, per motivi versi. Il derby del Cupolone è stato più guerreggiato (con risse e rossi) che giocato. L’espulsione di Ibanez ha condizionato la partita, ma la Lazio ha fatto di più, anche prima di essere in superiorità numerica. Senza Dybala nella ripresa, per scelta, la Roma ha cercato di non perdere, ma Zaccagni (9 gol come Immobile) l’ha castigata. Palla al centro e autogol di Casale, annullato per offside di Smalling. Lazio (che aveva vinto anche all’andata) seconda, Roma quinta. Alla Dacia Arena c’è stato un doppio ritorno al passato: si è rivista l’Udinese di inizio campionato, che aveva battuto Inter e Roma, e il Milan che prendeva gol a pioggia. Così i friulani (espulso Sottil) si ritrovano a lottare per l’Europa, i rossoneri sono tallonati adesso dall’Atalanta. Inutile gol su rigore del 41enne Ibrahimovic, il più vecchio marcatore del campionato. Sconfitta preoccupante, pur senza Giroud e Theo Hernandez. Beto nono gol. La squadra di Gasperini ha rotto il digiuno, battendo in rimonta un Empoli che ne ha perse quattro di fila. La Dea potrebbe, con un finale all’altezza, accampare ambizioni Champions. Fra gli aspiranti all’Europa, il Sassuolo, con un rigore di Berardi, ha vinto per la quarta volta consecutiva. Battendo lo Spezia, ha scalato posizioni. Il pareggio, ricco di gol e emozioni, fra Salernitana e Bologna, ha rinnovato le speranze europee dei rossoblù e permesso ai granata di tenersi a distanza dalla lotta per la salvezza. Arnautovic è rientrato e si è infortunato. Un autogol di Gallo ha messo sulla strada della vittoria la Fiorentina (quarto successo di seguito in campionato, settimo con le coppe). Superato il Lecce (quarto ko di fila) che comunque ha ancora un buon margine sul Verona, terzultimo, insieme con Empoli e Spezia. La squadra ligure ha subito tuttavia la prima sconfitta dell’era Semplici. Gabbiadini con una doppietta ha messo le basi per una vittoria (la terza) della Samp, tribolata nella ripresa: doppietta annullata dal VAR a Gaich, vano gol di Faraoni e terza rete finale di Zanoli. Il ko ha tenuto il Verona a -5 dallo Spezia, ma i blucerchiati sono sempre lontani dalla quart’ultima: -9. La Cremonese ha fatto bene a Monza, tarpando le ali alle ambizioni dei brianzoli, con la voglia di dimostrare che non è troppo tardi per salvarsi. Ma con i pareggi non si va lontano e infatti è tornata ultima. Napoli-Milan sarà la partitissima del prossimo turno: anticiperà la sfida di Champions.
IL NAPOLI NON SI FERMA, INTER E ROMA SCENDONO, ORA TRE PARTITISSIME
Se non fosse che siamo un pò squattrinati e abbiamo il caso Mourinho a tenerci vivi, diremmo che altrove stanno peggio di noi: il caso Lineker ha paralizzato il calcio inglese in tv, Benzema ha maltrattato Deschamps, ecc. A casa nostra, comunque, le “grane” non mancano mai. Solo il Napoli (+18) va bene e ha piegato un’Atalanta che ha resistito per un’ora. Poi un capolavoro di Kvara (zig-zag e tiro sotto la traversa) ha spezzato l’equilibrio della partita e fatto volare la capolista verso lo scudetto. Spalletti lo ha paragonato (magari limitandosi alla rete) a Maradona. Undicesimo gol del georgiano. Ha segnato anche Rrahmani. La squadra di Gasp, senza vittorie da quattro giornate (e in crisi offensiva), si sta allontanando dalla Champions. Nell’altalena di risultati delle milanesi, stavolta è andata giù l’Inter, che sul campo dello Spezia ha inanellato l’ottava sconfitta, in una partita con tre rigori, prodezze ma soprattutto errori. La trasferta di Oporto sarà importante per Inzaghi, ormai sotto processo permanente, che poi dovrà vedersela con la Juve.
Lo Spezia, con Semplici al timone, ha fatto i risultati e adesso è tornato in zona più tranquilla, a debita distanza (+5) dalla zona pericolo. La Roma, inizialmente senza Mancini, Dybala e Pellegrini, non ha resistito alle iniziative del Sassuolo, e -nonostante la propria forte difesa – ha preso una doppietta da Laurentiè. Zalewski ha rimesso in carreggiata i giallorossi, ma l’espulsione di Kumbulla e il rigore segnato da Berardi (che poi ha colto una traversa) hanno condizionato la Roma, che ha riaperto la gara con Dybala. L’ha quasi chiusa Pinamonti. Wynaldum primo gol italiano. Sette gol! Nel posticipo sarà la volta del Milan: affronterà una Salernitana che, con l’arrivo di Sousa, ha trovato consistenza in difesa e recuperato terreno. L’ex rossonero Piatek e Dia (o Bonazzoli) in attacco, Mazzocchi titolare. In casa rossonera, voglia di far bene come in Champions e riagganciare l’Inter. Pioli disporrà di Leao e Krunic. E Ibra vuol giocare. Riposo per Tonali? All’andata rossoneri vittoriosi per 2-1. Arbitro La Penna.
La Lazio, priva di Immobile, non è andata oltre lo 0-0 sul campo di un Bologna più vicino alla vittoria (palo di Ferguson). La squadra di Sarri ha la seconda miglior difesa, ma il suo terzo posto è in pericolo. Rossoblu sempre in corsa per l’Europa. Arnautovic è arrabbiato perchè non gioca. E’ stata una battaglia e sono volati cartellini rossi e gialli per le panchine bollenti, in Lecce-Torino. Con due gol iniziali, i granata hanno vinto e volando verso il settimo posto. Salentini terzo ko di fila. La Juventus, che Allegri considera seconda, si è fatta rimontare due gol dalla “povera” Samp che non trova acquirenti. Il tecnico bianconero ha dovuto rinunciare a Di Maria, Chiesa, Pogba e Alex Sandro. Stankovic ha fatto esordire Turk in porta. Rabiot (doppietta) ha deciso la partita. Soulè primo gol. Vlahovic palo su rigore. L’Udinese, dopo sei partite senza vittorie, ha ottenuto il bottino pieno a Empoli con un gol di Becao. Era la sfida fra le due squadre che avevano fatto più pareggi (11 i friulani, 10 l’Empoli), ma stavolta c’è stato un vincitore. Un notevole recupero in classifica, quello della Fiorentina, che ha vinto a Cremona, scavalcando il Monza: protagonista Mandragora (gol e assist) e Cabral (sesto gol di fila).
L’Europa non è lontana. Grigiorossi sempre in ambasce, come la Sampdoria e il Verona. Gli scaligeri stavano vincendo sul Monza, che ha ribaltato il risultato, ma il gol dell’1-2 è stato annullato. E comunque il distacco dallo Spezia, quartultimo, è ora di cinque punti. La prossima volta tre partitissime: Torino-Napoli, il derby romano e Inter-Juventus. Olè.
(ITALPRESS)
NAPOLI E MILAN KO IN UNA GIORNATA AVARA DI GOL
Sono (quasi) spariti i gol: tre 0-0 (e solo 10 reti) nelle otto partite giocate. Sperando che lor signori, adesso che le prime della classe hanno buttato via i libri, non chiedano la teste di chi ha perso, ma si concentrino sulle Coppe, accogliamo sul carro dei vincitori Sarri e Italiano. Sarri ha dato un esempio di come si può battere il Napoli, Italiano ha fatto male al Milan. Le diagnosi degli esperti sono svariate e per il Napoli pochi hanno detto che la perfetta macchina napoletana non aveva nel motore lo squalificato Mario Rui, che non è un terzinaccio che difende e basta, ma un cursore che spesso con i suoi lanci manda in gol gli assi dell’attacco. Una rotella importante. Le macchine perfette hanno bisogno di tutti i loro pezzi migliori e siccome la Lazio di Sarri ha fatto una partita-capolavoro, tatticamente irreprensibile, il gran gol di Vecino ha “gelato” il Maradona. La seconda sconfitta napoletana (prima in casa) è giunta troppo tardi: i punti di vantaggio sono pur sempre 15 sull’Inter, 2-0 col Lecce. Inzaghi ha rivoluzionato la formazione lasciando fuori inizialmente Lukaku, Skriniar, De Vrij, Dimarco e Brozovic in vista del Porto. Mkhitaryan l’ha sbloccata e Lautaro l’ha messa al sicuro.
Peggio è andata al Milan che a Firenze non ha giocato per merito dei viola, ma anche per la serataccia dei suoi. Erano squalificati Krunic e Leao, è vero, ma la retroguardia rossonera, nonostante la presenza di Maignan, Thiaw e un salvataggio sulla linea di Tomori, ha finito per ricadere negli errori del passato. A centrocampo Bennacer deve ritrovare il ritmo e l’attacco si è svegliato quando era troppo tardi. Nonno Ibra ha bisogno di tempo per riprendere dimestichezza con l’agonismo. La Fiorentina ha palesato le doti in cui Italiano confidava e che spesso sono rimaste inespresse. Il partitone di Dodo, Bonaventura, Amrabat e degli attaccanti ha annichilito il Milan. La “causa” vinta provvisoriamente da Mou, che è andato in panchina contro la Juve, ha segnato un provvisorio (?) smacco per gli arbitri, anche se uno solo forse ha (ri)sbagliato. E comunque Mou ha vinto con gol di Mancini contro il suo amicone Allegri e ha agganciato il Milan, Juve (tre pali) più lontana. Pogba: niente miracoli. Kean espulso (giustamente) appena entrato. L’Atalanta ha cozzato a lungo contro un’Udinese battagliera e qualche volta propositiva. Un risultato che ha allontanato la Dea dalla zona Champions e ha ridato fiducia ai friulani, salvati da Silvestri. Il Monza è tornato a vincere su un buon Empoli.
Ora i brianzoli son tornati a sperare nel settimo posto. Uno spareggio per l’Europa sarà il posticipo Torino-Bologna (arbitra Rapuano). Stanno meglio i rossoblù che sperano in Arnautovic. All’andata Bologna vittorioso per 2-1. Nella lotta per sopravvivere i pareggi a reti bianche in Spezia-Verona e Samp-Salernitana hanno lasciato invariate le posizioni di coda e aggravato la situazione di chi è indietro, cioè i veneti e i blucerchiati. La Cremonese sul campo del Sassuolo nel posticipo cercherà quindi di approfittarne. Squalificati Ferrari e Berardi. Allo Zini 0-0. Fischierà Fourneau, Conferme o smentite delle nostre squadre in Coppa?





