Il pallone racconta di Franco Zuccalà

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NAPOLI CLUB ECCELLENTE, E GLI ALTRI ?

Tutti studiamo il “fenomeno” Napoli come si trattasse di una squadra che gioca con dodici o tredici giocatori in campo, tanta è la superiorità, come una società che fa del bilancio in ordine: un miracolo inusitato, mentre gli altri sono sull’orlo della bancarotta. Un motivo ci sarà: gli altri forse sono meno attenti e/o capaci ? Gli anatemi di Agnelli contro Fifa e Uefa denunciano disagio e voglia di cambiamento. Intanto, il distacco è incolmabile. Teoricamente, di questo passo, il Napoli può ottenere 40-42 punti: sommati ai 65 attuali, la capolista potrebbe superare il record di 102 punti della Juve nel campionato 2013-14. Gli altri sembrano un pò rassegnati. Intanto l’ex Spalletti ha vinto a Empoli con Mario Rui espulso e Osimhen a quota 19 gol. Le milanesi hanno deciso di abitare in case diverse e, mentre a Bologna l’Inter (-18) ha barcollato contro un avversario lanciato verso l’Europa da un gol di Orsolini, il Milan ha agganciato i nerazzurri sul secondo gradino. Motta alle stelle e Inzaghi alle stalle ? Il Milan ha vinto meritatamente contro un’Atalanta scialba. Sul primo gol rossoneri sfortunati: autogol di Musso su tiro di Hernandez, sul secondo a segno Messias. Si è rivisto Ibrahimovic, ospite gradito. La lotta per la Champions è l’unico motivo di vita per i cosiddetti inseguitori. E in lizza ci sono pure le squadre capitoline. La Roma a Cremona affronterà una squadra che talvolta fa bene, ma non raccoglie punti e vittorie (zero). Mourinho sarà senza Smalling, che verrà sostituito da Kumbulla, e ha qualche dubbio da sciogliere: Dybala in panchina ? Ballardini riavrà Vasquez. All’Olimpico finì 3-0 per i padroni di casa. La direzione sarà di Piccinini. La Lazio affronterà una Sampdoria con l’acqua alla gola. Rientreranno Zaccagni e Milinkovic, forse Romagnoli. L’ex biancoceleste Stankovic, che non sta vivendo momenti fausti, dovrebbe schierare Djuricic dietro le punte e Cuisance-Winks in mediana. L’ex presidente Ferrero minacciato con una testa di maiale recapitata in sede. All’andata finì 1-1. Arbitro Colombo. Fra le quadre che aspirano a un posto in Europa, ci sono le torinesi e il derby della Mole, stavolta in programma di martedì, sarà una sfida per tanti traguardi. Il personaggione sarà Di Maria, dopo la tripletta di Nantes. Allegri potrebbe finalmente disporre di Pogba, mentre ha qualche dubbio per Chiesa. Cuadrado e Paredes (Locatelli squalificato) in mediana. Juric sarà senza Aina e ha qualche dubbio per Ilic. I granata, è chiaro, vogliono superare i rivali. All’andata 1-0 per la Juve firmato Vlahovic. Fischierà Chiffi. Mente il Sassuolo è andato a vincere a Lecce, facendo un bel balzo in avanti, la lotta per l’Europa e per la salvezza si sono incrociati in Salenitana-Monza il gol di Coulibaly, Kastanos e Candreva hanno risollevato le sorti della squadra di Sousa. L’Udinese – anche per le assenze in difesa- si è fatta raggiungere dallo Spezia dell’esordiente Semplici. Doppietta di Nzola. In Verona- Fiorentina, nel Monday Night, gli scaligeri cercheranno punti preziosi, ma i viola si son ripresi in Conference. Zaffaroni senza Djuric, Italiano privo di Milenkovic. Al Franchi vinse la Fiorentina per 2-0. Arbitro La Penna. A proposito di fischietti: che fine hanno fatto le arbitresse ?

IN SERIE A LE VITTORIE ESTERNE CANCELLANO LA RETORICA DEL 12° UOMO

Per quanto il calcio sia a volte sconsigliabile a gente dai nervi fragili e dagli intenti caritatevoli, accadono episodi che ci regalano forti emozioni. E se qualcuno se ne va, come Ilario Castagner che col Perugia visse una stagione senza sconfitte, c’è ancora chi è capace di piangere. Poi ci sono le favole, le partite che offrono tante emozioni al nostro duro e arido cuore. Il “millenario” Spalletti ha celebrato il record di panchine con una vittoria sul campo di un Sassuolo che ha permesso al Napoli di avvicinarsi ancora di più allo scudetto, grazie alla irresistibile coppia Kvara-Osi. Gli emiliani hanno giocato una buona partita, ma la loro difesa non ha resistito alle raffiche dell’esplosivo duo napoletano. L’Inter, pensando alla Champions, ha fatto turnover contro una compatta Udinese. Lukaku: un rigore sbagliato, ripetuto e segnato. Riabilitato. I friulani hanno rimontato con Lovric e poi Success stava per portarli in vantaggio. Fallita l’occasione, sull’azione seguente Mkhitaryan ha dato la vittoria all’Inter. Gol sbagliato, gol fatto, secondo un vecchio detto calcistico. Lautaro (ancora lui!) ha poi chiuso la vicenda.
Il Milan, a forza di 1-0 (tre di fila) sta riprendendo la propria posizione alle spalle del Napoli. Il derby di Monza, contro un avversario che era in fase positiva da otto partite e aveva fatto (dall’arrivo di Paladino) un punto più del Milan, non ha riservato soddisfazioni all’antica dirigenza rossonera, ma a quella nuova, che ha festeggiato con un bel sinistro di Messias. Il Monza (un palo e qualche occasione) non ha rinunciato certo alle proprie aspirazioni europee. Sorpresona a Bergamo dove il Lecce ne ha fatti due e ha rischiato il pari nel finale. Dea sempre poco efficace in casa e in altalena. Salentini verso una tranquilla salvezza. La Roma, senza alcuni titolari (Dybala, Pellegrini, poi Abraham k.o.), ma con il “riacquistato” Karsdorp e il norvegese Solbakken (che gol!) ha vinto contro il combattivo Verona ed è terza col Milan. Partitaccia. Immobile (doppietta più rigore di Luis Alberto parato) ha rilanciato la rimaneggiata Lazio a Salerno, dove Paulo Sousa non ha frenato l’emorragia della difesa granata (44 gol subiti). Classifica difficile per i campani.
Non un grande inizio per la Juve a La Spezia, ormai senza Gotti (Lorieri e Spalla in panchina, in attesa dell’arrivo di Semplici). Dopo l’infortunio a Dragowski, il gol di Kean, che ha battuto il veterano Marchetti. Si à aggravata la situazione dei liguri, che hanno lottato. Ma il subentrato Di Maria ha fatto un gran gol. E Perin, che parate! Tempi duri per la Fiorentina che è andata sotto con l’Empoli e ha pareggiato in extremis con Cabral. Vicario ancora miracoloso. A Marassi il Bologna vinceva con un gol di Soriano (poi in lacrime ricordando Mihajlovic), Sabiri ha pareggiato su rigore. Poco dopo un altro penalty discutibile. Sabiri ha tirato e Skorupski stavolta ha parato. I destini della Samp decisi nel giro di pochi secondi. A pochi istanti della fine, Orsolini con un gol spettacolare ha ridato la vittoria al Bologna. Rossoblu a ridosso delle grandi. Emozioni che solo il calcio sa dare. Contro il fanalino di coda Cremonese, il Torino cercherà nel posticipo i tre punti per riacciuffare l’Europa. A Ballardini mancherà Vasquez. Allo Zini 0-0. Arbitro Camplone. Sei vittorie esterne e un pari in nove gare. Un colpo alla nostra retorica del pubblico “dodicesimo uomo in campo”.
(ITALPRESS).

NAPOLI PRIMO E SENZA DEBITI, ROMANE IN DIFFICOLTA’

Mentre è di moda l’aggettivo “sostenibile”, in un mondo che spende più di quanto incassa, la Uefa ha detto che dalle Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno, i club sono pieni di debiti con le banche. Non è il caso del Napoli che peraltro va avanti imperterrito in classifica e si è fatto una grande reputazione anche tecnica in Europa. In campionato intanto si discute dei diritti tv: come finirà? Il calcio non sopravvive senza tv e viceversa. Stavolta la capolista non si è fatta beffare dalla Cremonese (3-0, totale 54 gol). La vivace squadra di Ballardini ha resistito venti minuti, poi “Kvara” ha dato il “la” al successo della capolista: compleanno numero 22 festeggiato bene. Osimhen (gol n.17) farà come Higuain? La vittoria del Milan contro il Torino (gol di Giroud) ha ridato fiducia alla squadra rossonera dopo tante delusioni. La prestazione milanista non è stata eccellente, ma l’importante era venir fuori dalla spirale perversa in cui la squadra di Pioli era entrata. I granata hanno fatto di più, ma le difficoltà nel tramutare in gol il possesso palla hanno inciso. L’attacco di Juric (22 gol) non è notoriamente fra i primi del campionato. Rossoneri che potrebbero essere staccati dall’Inter nel Monday Night.
A Marassi, la squadra nerazzurra, debiti a parte, difenderà il proprio secondo posto contro la Samp che con i rinforzi “invernali” ha ripreso a sperare nella salvezza. Stankovic ha trovato i gol con Gabbiadini, ma non avrà Leris. Inzaghi disporrà di Brozovic e Lukaku. I nerazzurri vinsero a San Siro per 3-0. Arbitrerà Maresca. In difficoltà le romane. Il portiere leccese Falcone ha fatto i miracoli contro una Roma non in gran serata a Via del Mare. Il problema del gol è riemerso: Dybala ha posto rimedio all’autogol di Ibanez, ma su rigore. Il giusto pareggio ha rallentato la marcia romanista. Mou ha fatto giocare Wijnaldum e Solbakken. Bene i salentini, fastidiosi i tifosi bombaroli. Peggio della Roma ha fatto la Lazio, sconfitta in casa da una grande Atalanta. Hiojlund e Musso in serata. La squadra di Sarri sta rapidamente perdendo posizioni, quella di Gasperini, implacabile in trasferta, ha già rimontato e ha agganciato il Milan sul terzo gradino. Juve-Fiorentina, per ragioni di classifica, considerata una (ex) partitissima, è stata molto nervosa. Rabiot ha sbloccato il risultato. Vlahovic ha colpito invano. Pareggio di Castrovilli annullato nel finale. L’Udinese è rimasta nel mischione delle aspiranti all’Europa, ma ha perso una grande occasione facendosi rimontare due volte da un Sassuolo che ha perso per infortunio Berardi, ma ha anche colto una traversa.
Nulla di definitivo, ma anche nulla di buono per i friulani che in casa non riescono più a vincere. La squadra rivelazione si è confermata il Monza, non solo per il risultato di Bologna, ma perchè se la gioca sempre e ha dato fastidio un pò a tutti e ora potrebbe correre per il settimo posto. Il rimaneggiato Bologna non è fuori dalla corsa europea. Nel movimentato pareggio fra Empoli e Spezia (rigore parato, ripetuto e segnato e due espulsioni), i toscani hanno rimontato due gol ai liguri. Protagonisti Vicario (paratone) e Verde (doppietta), ma spezzini ancora in posizione scomoda. Nelle lotta di coda, il Verona nel posticipo cercherà i tre punti contro una Salernitana dalla difesa permeabile (41 gol subiti). Il nuovo arrivato Ngonge potrà dargli una mano. Difficilmente Djuric in campo. Rientrerà Dawidowicz in gialloblù. Qualche problema per Bonazzoli fra i campani. All’Arechi finì 2-1 per i campani. Fischietto al veterano Valeri. In Francia incidenti fra tifosi del Clermont e il Marsiglia. Gli imbecilli non sono solo da noi. E adesso le Coppe Europee. Finchè dura…

NAPOLI IRRAGGIUNGIBILE, DERBY DI MILANO ALL’INTER

Il campionato (per lo scudetto) è finito, andate in pace. Bandiere e bandieruole del calcio (e non), che garriscono a seconda della direzione del vento, dopo la vittoria del Napoli a La Spezia, si son convinte che la capolista è irraggiungibile (13 punti sull’Inter, seconda). Il derby milanese è stato un esercizio velleitario, un concentrato di rimpianti del calcio meneghino. In verità dopo un primo tempo scialbo, il Napoli ha avuto un regalo da Reca (mani) e Kvara (gran prestazione), ha segnato il rigore che ha aperto la strada alla doppietta di Osimhen (16 gol in tutto). Non si prevedono suicidi in casa napoletana. A san Siro l’Inter ha vinto con un gol di Lautaro (ancora di testa) dominando nel primo tempo e un pò nel secondo. Pioli ha voluto evitare le goleade, ma ha subito un gol e i suoi, nonostante qualche volata di Leao entrato nella ripresa, non ha saputo più rimontare, restando sconfitto e staccato. L’Inter si dovrà accontentare (e difendere) il secondo posto. Il Milan dovrà ripensare il proprio futuro. Il presente è quello che abbiamo visto ultimamente. La Roma è tornata a vincere: due gol in sei minuti. I giallorossi hanno poi cozzato contro un buon Empoli e un Vicario quasi imbattibile. Champions alla portata della squadra di Mou. Anche senza Zaniolo. La discussa espulsione di Maehle (Gasp infuriato) ha condizionato la prestazione dell’Atalanta contro il Sassuolo. Il gol di Laurientè ha deciso una partita che ha rallentato il cammino della Dea. Gli emiliani, dopo aver vinto a San Siro, hanno fatto il bis contro i nerazzurri e si sono allontanati dalla zona-pericolo. Nel finale espulso pure Muriel.
La Lazio nel posticipo di Verona, dove i gialloblù puntano alla salvezza, non possono rallentare ancora. La squadra di Sarri mira alla Champions. Sarri con la formazione standard e Immobile dall’inizio. Forse fra i veneti Ngonge e Doig. All’Olimpico 2-0 per la Lazio. Arbitro Ayroldi. Nella corsa per l’Europa, un gol di Karamoh (prima annullato, poi concesso grazie al VAR) ha portato il Toro avanti, scavalcando proprio l’Udinese. Un bel passo avanti delle squadre di Juric e Thiago Motta. Un rigore di Orsolini (mani di Barak visto solo dalla telecamera) ha dato un vantaggio al Bologna contro la Fiorentina (con Brekalo). Ma Saponara ha pareggiato subito, grazie anche agli errori difensivi rossoblù. Poi ha colpito una traversa in rovesciata. Da cineteca. Il solito Posch ha galvanizzato i rossoblù che hanno fatto meglio. E hanno vinto. La Juve, per aspirare a qualcosa di decente, dopo la penalizzazione, dovrà vincere a Salerno contro un avversario tornato pericoloso. Vlahovic disponibile (giocherà in coppia con Chiesa). Assenti Pogba (ancora) e Milik. Nicola con Piatek e Dia avanti e Nicolussi-Caviglia in mezzo. Dirigerà Rapuano. A Torino 2-2. La Samp a Monza (arbitro Chiffi) cercherà gol e i punti della sopravvivenza contro i brianzoli che attraversano un buon momento. Squalificato Sensi. Forse Stankovic farà esordire i nuovi Gunter e Cuisance. A Marassi 3-0 per i lombardi. La Cremonese ha visto ridursi al lumicino le proprie speranze di salvezza, con la sconfitta casalinga subita dal Lecce. Ancora l’aritmetica dice che tutto è possibile, ma la pochezza dimostrata dai grigiorossi à stata eloquente. I salentini hanno superato il momento difficile. La prossima volta, testa-coda Napoli-Cremonese: sorpresona come in Coppa Italia?

IL SUD AVANZA CON NAPOLI CAPITALE, NORD COMPRIMARIO

L’asse portante del calcio si sta spostando verso Sud: Napoli capitale, Roma (con la Lazio) fulcro importante e Nord comprimario. L’Inter, il Milan e la stessa Atalanta sono fra le prime, sì, ma non dominano più la scena e la Juve si è persa nei meandri della metà classifica, per la penalizzazione e per il suo mediocre rendimento attuale. Il Napoli, grazie al successo sulla Roma, è praticamente irraggiungibile. La seconda, l’Inter, è a 13 punti. Può solo perdere lo scudetto per una serie di risultati negativi difficili da prevedere. I giallorossi sono ancora in corsa per la Champions, nonostante la sconfitta e il fastidioso caso Zaniolo. Il Napoli ha segnato 48 gol (14 Osimhen) e vola verso il titolo. La Roma non ha giocato male e aveva pareggiato con El Shaarawy. Non è bastato, il subentrato Simeone ha risolto la partita del Maradona. Il subitaneo gol di Casale sembrava aver spinto la Lazio verso il secondo posto, ma il pareggio di Gonzalez all’inizio della ripresa ha rimesso in gioco i viola. Poi è rientrato Immobile. Ha tentato ma invano. I viola hanno meritato, sfiorando il gol decisivo. L’Inter è seconda: non poteva non vincere a Cremona, anche se il gol di Okereke (imparabile) aveva vanificato la sua superiorità.

Il pareggio di Lautaro l’ha messa in condizione di aver la meglio sul battagliero avversario; poi il campione del mondo ha segnato il gol della vittoria. Ma Ballardini può tentare di salvare la Cremonese. E Inzaghi riemergere dopo qualche passo falso. Domenica ci sarà il derby di campionato col Milan: i nerazzurri bisseranno Riad? La difesa-gruviera dei rossoneri ne ha presi altri cinque (dodici in tre partite), dal Sassuolo, abbonato alla vittoria a San Siro (3-1 l’anno scorso), così lo scudetto è diventato un miraggio, la squadra di Pioli è a pezzi e i neroverdi si sono allontanati dalla zona-pericolo. Il nervosismo del Milan non fa presagire nulla di buono.
L’Atalanta ha impiegato una quarantina di minuti a infilare una tenace Samp con Maehle. Il dodicesimo gol di Lookman ha chiuso il discorso: e siccome i blucerchiati non segnano facilmente (peggior attacco), la squadra di Gasp ha rafforzato la propria candidatura per la Champions. Doriani sempre meno rassicurati dai risultati. L’Udinese può inserirsi nella zona “Europa” visto che ha ripreso a vincere. Naturalmente nel posticipo deve battere il Verona che attraversa un buon momento, ma non avrà lo squalificato Dawidowicz, Ilic che se ne andrà e l’infortunato Veloso. Tra i friulani non ci saranno Pereyra e Deulofeu (Lovric e Makengo). Arbitro Pairetto.

Nella classifica mediana, cioè delle squadre altalenanti, ha tenuto banco la sconfitta della Juve in casa con un ottimo Monza che aveva vinto pure all’andata: certo, bianconeri che con un punto in tre partite e dieci gol subiti, hanno visto crollare il mito sulla loro imbattibilità difensiva e allontanarsi la Champions, anche se è stato recuperato qualche pezzo grosso come Vlahovic. Ma non è servito: grandioso Di Gregorio, portiere brianzolo. Il Torino, dopo una partita non molto esaltante, ha rimontato due gol all’Empoli, cogliendo anche due pali. La squadra di Juric aritmeticamente è in corsa per l’Europa. Ha vinto pure il Bologna che sta riprendendo rapidamente quota: lo Spezia senza Nzola ha scarse armi offensive. La squadra di Motta sta risentendo relativamente dell’assenza di Arnautovic: Orsolini si è svegliato e le quotazioni rossoblù sono tornate in rialzo. A livello di zona salvezza, oltre alla caduta della Samp, è stato importante il successo della rinforzata Salernitana a Lecce, dopo un lungo digiuno. I salentini avevano imboccato la giusta via, ma hanno perso due volte di fila. Difficile momento per Cremonese e Samp. Vedremo cosa farà il Verona nel posticipo.

NEI GIORNI DELL’AUTOGOL DEL CALCIO, NAPOLI CHIUDE ANDATA A RITMO RECORD

Il brutto autogol del calcio non porterà molti estimatori al nostro gioco preferito, frequentato dagli spolpatori di ossa e capitali. In attesa dall’esito finale della orrenda vicenda (altre penalizzazioni? Intervento dell’Uefa?) che coinvolgerà forse altri club e darà un’immagine poco esaltante dell’ambiente pallonaro, il Napoli ha tagliato il traguardo d’inverno con 50 punti (record). L’ultima vittima, la Salernitana, ha ceduto alla capolista dopo una certa resistenza opposta per far dimenticare gli otto gol di Bergamo. La situazione dei granata comincia a complicarsi. Osimhen è volato a quota tredici gol e la capolista ha perso un pò di vista gli inseguitori. Stando alla classifica, stravolta dai quindici punti di penalizzazione alla Juve e in attesa di una definitiva contabilità, vedremo come si comporteranno gli inseguitori meno lontani. Il Milan (-12) giocherà nel posticipo del posticipo sul campo di una Lazio che, senza Immobile, reinserirà Provedel, Casale e Marusic. La difesa rossonera (9 gol subiti in cinque partite) dovrà migliorare il proprio rendimento e Pioli è pronto a inserire Krunic. Arbitro Di Bello.
L’Inter giocherà invece nel Monday Night contro l’Empoli dopo la conquista della Supercoppa. Probabile che Skriniar vada a Parigi, ma giocherà, e Lukaku è pronto al rientro. Toscani senza Marin e Grassi. In difesa De Winter. Fischietto a Rapuano. La Roma ha vinto con una bella combinazione Dybala-El Shaarawy al Picco di La Spezia. Abraham ha messo al sicuro il successo giallorosso. Mourinho era senza Pellegrini e il dissidente Zaniolo, che verrà ceduto. A Gotti mancavano Nzola e Kiwior, ceduto. Per effetto della penalizzazione juventina, la Roma sempre più in corsa per la Champions. E la Juventus contro l’Atalanta non è riuscita a vincere: la difesa bianconera è stata labile. Bene Di Maria, ma non è bastato, Atalanta molto combattiva, ma con qualche crepa difensiva. Per la Juve una rimonta difficile. Per la Dea, Champions alla portata. Il Torino con un ottimo primo tempo e in vantaggio con un gol di Miranchuk ha vinto contro una Fiorentina che non ha convinto. Granata in vista dell’Europa. Con il pareggio di Monza, il Sassuolo ha interrotto il momento difficile. Il brianzolo Caprari tre gol in due partite. Nelle paludi della bassa classifica, la Sampdoria, che non segna neanche a morire (8 gol in 19 partite), è stata superata in extremis da un gol discusso di Ehzibue, in offside, su…passaggio dell’inglese Winks, quindi regolare.
Dispiacere per i fantastici tifosi blucerchiati. L’Udinese, che non vinceva da dieci gare, ora guarda all’Europa. Il Verona ha battuto il Lecce che era in serie positiva da sei partite e si è fermato al Bentegodi. Con sette punti in quattro partite e i gol di De Paoli-Lazovic, la squadra di Zaffaroni comincia a sperare nella salvezza. Il quadro verrà completato nella partita che la Cremonese giocherà sul campo di un Bologna ancora senza Arnautovic, Medel e Sansone, ma con Dominguez e Soriano. Tra i grigiorossi, passati nelle mani di Ballardini e vittoriosi in Coppa Italia a Napoli, esordirà Benassi. Arbitrerà Marchetti. Vedremo come reagirà il grande pubblico al terremoto giudiziario.
(ITALPRESS)

NAPOLI A +9 SUL MILAN, ATALANTA 8 GOL

Goleade, licenziamenti, polemiche. Lo scudetto viaggia velocemente verso Napoli, ma il conforto dell’aritmetica è ancora lontano. Certo, un crollo così disastroso della difesa juventina non se l’aspettava nessuno. Osimhen e Kvaratskhelia sembravano dei marziani. La squadra di Spalletti ha dei numeri importanti che giustificano il distacco sugli inseguitori. In questo momento il Napoli (+ 9 sul Milan) è la squadra che gioca meglio. Ma il calcio è imprevedibile e “del doman non v’è certezza”, quindi aspetteremmo, prima di emettere sentenze definitive. Quanto ad Allegri, è ripresa la pioggia di critiche a suo carico: ha sbagliato formazione, se ne deve andare, ecc. Gli allenatori sono bravi solo se vincono: è l’eterna regola del calcio. Certamente gli inseguitori del Napoli hanno denunciato discontinuità di rendimento. Il Milan del primo tempo, a Lecce, non è stato squadra che può aspirare allo scudetto. Intendiamoci: la squadra di Baroni negli ultimi tempi è cresciuta parecchio e se ne erano accorti la Lazio, l’Atalanta e la stessa Udinese. Ma prendere gol spesso di testa, come hanno fatto i rossoneri, non è da grande squadra, specie dopo l’eliminazione di Coppa. Nella ripresa, con i cambi, il Milan ha rimontato grazie anche a Leao. Ma non ha avuto la forza per vincere. Altri punti al vento. Anche l’Inter non ha brillato particolarmente contro il Verona e ha un pò sofferto nel finale: Lautaro ha sbloccato subito la partita e poi gli scaligeri si sono ben barcamenati. I nerazzurri sono rimasti a -10 dal Napoli (con la Juve) e il Verona sempre in zona pericolo, nonostante le discrete prestazioni. Mercoledì a Riyadh derby milanese di Supercoppa. Gli scienziati saranno alle prese con fuorigioco semiautomatico, l’ultima diavoleria per far sembrare il calcio sempre più diverso da quello che era: un gioco semplice. Inseguono la Champions l’Atalanta e le romane. La Dea ha vinto di goleada (8-2: quasi tennis) sulla Salernitana (peggior difesa): Gasp è in corsa per la Champions. Nicola rischia. La partita con più gol in serie A è stata nel 1972-73 Milan-Atalanta 9-3 (12 gol). Il solito Dybala ha firmato, con una doppietta, la vittoria della Roma contro una Fiorentina in dieci (espulso Dodò). La Lazio è tornata a vincere sul campo del Sassuolo. Un rigore di Zaccagni (Immobile infortunato) ha avviato il successo dei romani, messo al sicuro da Felipe Anderson. Classifica difficile per i neroverdi. L’Udinese (dieci gare senza vittorie) sconfitta in casa da un Bologna molto rimaneggiato. Non è bastato Beto. Sansone e Posch hanno firmato la vittoria rossoblù. Torino dalle stelle alle stalle. Lo Spazia con un rigore di Nzola (9 reti) ha fatto il colpaccio, risalendo la corrente. In coda la sconfitta interna della Cremonese col Monza (doppietta di Caprari) è stata un brutto scherzo di Galliani a Braida. Speranze di salvezza più lontane per i grigiorossi. Così è successo l’inevitabile: licenziato l’allenatore Alvini, ingaggiato Ballardini, mago delle salvezze. Ci saranno possibilità ? Aritmeticamente sì. Nel posticipo, la Samp giocherà a Empoli, cercando punti vitali. Squalficato Rincon. Fischietto a Santoro. Proibite le trasferte per due mesi ai tifosi di Roma e Napoli. Sabato ci sarà Salernitana-Napoli.

IL NAPOLI TORNA IN SELLA, +7 SU MILAN E JUVE

Mentre fioccano i pareggi (cinque X su otto partite giocate) si annuncia con rulli di tamburi (e la pletora dei discorsi allusivi e maliziosi ormai di prammatica) la sfida di venerdì fra Napoli e Juve. A Marassi il discutibile rigore iniziale per la capolista (Audero ha deviato il tiro di Politano) non ha scoraggiato la squadra di Spalletti e Osimhen (10 gol) ha poi colpito. L’espulsione di Rincon ha demolito i blucerchiati e il secondo rigore, segnato da Elmas, ha chiuso la partita. In ogni caso la Samp non è l’Inter e non poteva far di più. San Siro solo febbre passeggera per gli azzurri. Tanto più che il Milan si è fatto rimontare dalla Roma che si è risvegliata nel finale dopo i gol di Kakuku e Pobega. Ibanez e Abraham hanno gelato San Siro. Ora il Milan è a 7 punti. E forse pure sconfortato.
Assieme ai rossoneri c’è la Juve che ha ottenuto contro una buona Udinese l’ottava vittoria consecutiva. Il gol di Danilo è arrivato negli ultimi minuti, come ormai vuole la consuetudine bianconera. E’ stato l’ingresso di Chiesa a cambiare la partita fra gli isterismi bordocampistici di Max Allegri. Ma la vera forza della Juve, in attesa del rientro dei pezzi grossi Vlahovic e Bonucci, è la difesa, la meno battuta in Italia (7 gol) e primeggiante in Europa. Per alcuni, è un passo indietro, per altri un’impronta del calcio all’italiana che torna di moda dopo anni di tiki-taka.

All’Inter è andata male a Monza, dove si è fatta raggiungere in extremis da un Monza battagliero. Un passo falso, dopo la prodezza sfoderata contro il Napoli. Si è parlato di errori arbitrali e di sfortuna, e si può essere d’accordo, ma non è mancato un certo lassismo dei nerazzurri che si sono fatti schiacciare in difesa nella ripresa. Clamoroso all’Olimpico: la Lazio nel dì del suo compleanno n.128 si è fatta rimontare due gol dell’Empoli dopo un lungo dominio. Partita di rigori discussi a Firenze dove il Sassuolo ha perso in circostanze poco fortunate. Berardi e Gonzalez nel recupero hanno segnato dal dischetto, fra le recriminazioni degli emiliani che sono scesi ancora in classifica. Bonaventura in gran giornata. Il Torino ha dominato a Salerno nel primo tempo: ha segnato con Sanabria in tuffo di testa, ha colpito un palo e ha bersagliato la porta di Ochoa che ha evitato il disastro. Vilhena ha poi pareggiato nella ripresa: due punti persi dal Toro. All’Arechi si è guastato per un pò il marchingegno del Var: chi ha detto che non sia stato meglio? Una doppia traversa del Lecce nella stessa azione, poi vani assalti dello Spezia al Picco sotto il diluvio e liguri sempre in difficoltà in classifica.

Nel Monday Night, l’Atalanta al Dall’Ara contro un Bologna privo di Arnautovic, forse sostituito da Sansone. Zapata recuperato nella squadra di Gasperini. Fischietto a Di Bello. Scontro-salvezza Verona-Cremonese (Mariani): gialloblù col dubbio Ilic, squalificato il grigiorosso Meite, in campo Ascacibar? E mentre i tifosi (?) incappucciati di Napoli e Roma si sono scontrati nei pressi del grill di Badia al Pino, con chiusura dell’Autostrada del Sole, tutti hanno ricordato Gianluca Vialli (tributo commovente a Marassi), Tino Castano e Sinisa Mihajlovic come meritavano. Insomma, lacrime e mascalzonate.