Il pallone racconta di Franco Zuccalà

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DOMINIO NAPOLI, GIROUD HA “SALVATO” IL CAMPIONATO

Così va il calcio. Se Giroud al 44′ del secondo tempo della partita con lo Spezia non avesse fatto una prodezza, il Milan (con l’Atalanta) si sarebbe ritrovato a -8 dal Napoli e si parlerebbe di campionato finito. Passi avanti anche della Juve e della Lazio, in questa bollente giornata. La capolista, che ha battuto tutte le dirette concorrenti (Milan, Atalanta e Roma), ha vinto 11 delle 13 partite giocate, ha segnato 32 gol (8 Osimhen, sei nelle ultime quattro gare), ma non ha ancora conquistato lo scudetto. E’ altrettanto vero che in gennaio comincerà un altro campionato e che i Mondiali potrebbero cambiare molte cose per infortuni, stress ecc. Ma Osimhen e Kvara (per fare due nomi a caso) non li giocheranno perchè Nigeria e Georgia staranno a casa, come l’Italia. De Roon, Maehle, Pasalic (Atalanta), Giroud, Tomori, Rebic, Leao (Milan) e i molti “ic” di Juve, Inter e Lazio (Vlahovic, Kostic, Milinkovic-Savic, Brozovic), oltre a qualche romanista (Rui Patricio, Abraham) per fare altri nomi sempre a caso, saranno in Qatar. E correranno rischi. Certo, anche il Napoli possiede dei giocatori “mondiali” (Lozano, Kim, Zielinski…), ma Spalletti ha una grande “rosa”.
Quindi, dopo la vittoria del Napoli a Bergamo, non sappiamo se la svolta ci sia già stata. Se il Milan e l’Atalanta ogni tanto inciampano e il Napoli no, qualcosa vorrà dire. I campioni si son fatti rimontare dallo Spezia col gol del “rossonero” Maldini, poi il francese ha riacciuffato la vittoria in extremis. Certo, non hanno aiutato lo spettacolo talvolta i contraddittori interventi del VAR, le lunghe attese di decisioni complesse, ma questo vale per tutti. A Gasp (non solo lui) non è piaciuto l’arbitraggio. Prendere o lasciare. Ma prendono tutti. Un erroraccio di Ibanez (recidivo) ha regalato il vantaggio a Felipe Anderson nel derby. La replica di Zaniolo si è infranta sulla traversa. Partita spigolosa con polemica sostituzione di Luis Alberto. Le discussioni finali non potevano mancare. Partita non bella: ha vinto chi ha segnato. Nel “derby d’Italia”, la Juventus ha superato l’Inter: Kostic ha propiziato il gol di Rabiot, che ha sbloccato la partita, e Fagioli (che giocatorino!) ha raddoppiato meritatamente. La difesa nerazzurra (19 gol subiti) è ancora crollata. Brutta sconfitta. Il Lecce ha tenuto testa a un’Udinese che – dopo una partenza a spron battuto- in cinque partite ha totalizzato quattro punti, perdendo terreno. I salentini hanno colpito due pali e hanno fatto registrare notevoli progressi. Turbolenze anche a Bologna dove il Torino ha perso dopo soli 4′ Pellegri, è andato un vantaggio su un rigore discusso ed è stato ribaltato dai rossoblù, con un gol di Posh su cui i granata hanno avuto da ridire.
Terzo successo consecutivo per Thiago Motta con i cambi. Brutte scene al Dall’Ara, nel finale. Il rocambolesco pareggio (rigori battuti due volte e parati da Sepe) fra Salernitana e Cremonese ha solo messo a repentaglio il sistema nervoso dei protagonisti, ma ha lasciato le cose come stavano. Campani in posizione sicura, grigiorossi senza vittorie, ma in progresso. L’Empoli è tornato a vincere con un gol di Baldanzi e il Sassuolo è rimasto a mezz’acqua, sempre in attesa dei grandi infortunati. La Fiorentina sta risalendo posizioni. Dopo la vittoria a La Spezia, quella sul campo di una Samp troppo debole e in coda con la Cremonese. Il malandato Verona punito da Carlos Augusto a Monza. Ottava sconfitta consecutiva e ultimo posto per i veneti. Ora due turni in pochi giorni per bruciare le ultime energie.

NAPOLI IRRESISTIBILE, IL MILAN SCIVOLA A -6

Il Napoli se n’è andato (+6 sul Milan, secondo). La capolista in qualche modo ricorda la Juve d’altri tempi e viceversa. La squadra partenopea ha messo insieme tredici vittorie di fila, la Juve ha dovuto accontentarsi, dopo le indigeste pietanze di Champions, di…Fagioli per il suo frugale pasto leccese che pure in campionato l’ha rimessa in carreggiata. In attesa della sosta, che potrebbe cambiare le cose. Certo, il Napoli è uno spettacolo: il povero Sassuolo è stato stordito dalla tripletta di Osimhen (ora a quota 7 gol), Kvaratskhelia una delizia, l’attacco azzurro solo in campionato ha segnato trenta volte. Il georgiano è stato persino oggetto delle attenzioni del New York Times, per cui è il “selvaggio”. Spalletti va a mille pure in Europa.
A Torino, il Milan ha sbagliato (Leao), la sua difesa ha auto qualche brutto momento e la squadra granata ne ha approfittato. Una serata-no per i campioni d’Italia. Brutta caduta anche quella della Lazio contro una bella Salernitana: Zaccagni aveva segnato, poi l’ex Candreva ha pareggiato.
La decisione di Sarri di far entrare Milinkovic Savic, diffidato e subito ammonito (salterà il derby) ha causato il crollo psicologico e fisico della squadra biancoceleste che ne ha presi altri due. La Lazio aveva la difesa meno battuta. Ora è quella della Juve (7 gol subiti). L’Atalanta ha vinto a Empoli confermando, dopo la sconfitta interna con la Lazio, di poter stare fra le “grandi”. Adesso attende il Napoli in casa: l’occasione buona per dimostrare il proprio livello di credibilità. L’Udinese ha perso lucidità e non ha più vinto nelle ultime tre partite, anche se bisogna dire che Deolofeu nel recupero ha fallito un’occasione d’oro. Cremonese sempre ultima e senza vittorie: un record europeo. L’Inter ha fatto un boccone della Samp dell’illustre ex nerazzurro Stankovic. Troppo divario. E il ritorno graduale di Lukaku offrirà buone prospettive per la seconda parte della stagione, quella del dopo-Mondiali. I blucerchiati del resto devono salvarsi contro i loro pari grado. La Juve-due, quella dei Gatti, Fagioli, Miretti, Soulè-Iling Jr, ha vinto con un bel gol nel finale di Lecce. La squadra di Baroni non è stata molto fortunata (palo di Hjulmand). Bianconeri che vogliono far dimenticare le amarezze del recente passato per guardare a un futuro migliore, chissà…
Italiano è tornato al Picco da avversario ed ha vinto nel recupero con un gol di Cabral dopo che lo Spezia era rimasto in dieci. La prima vittoria esterna dei viola ha risollevato le loro sorti, affossando quelle dei liguri.
Nei posticipi del lunedì la Roma ha vinto a Verona, il Bologna a Monza. Nella prossima puntata, dopo le Coppe, tre partitissime: Atalanta- Napoli, come detto, il derby romano e Juve-Inter. Ci sarà da divertirsi.
(ITALPRESS).

NAPOLI VOLA VIA CON L’UNDICESIMA VITTORIA

Con un gol del solito Osimhen, il Napoli ha rafforzato la propria posizione in testa alla classifica con la vittoria dell’Olimpico. Dopo l’undicesimo successo di fila, la squadra di Spalletti è volata via. Solo il Milan (secondo) e la Lazio (terza) hanno vinto fra gli inseguitori più titolati. La partita dell’Olimpico sembrava avviata verso un noioso 0-0 dopo un rigore prima dato e poi negato dall’arbitro Irrati alla capolista. Ma Osimhen nel finale ha dato il successo alla squadra di Spalletti. Mou e i giallorossi non hanno gradito: il pareggio pareva scontato. L’Atalanta ha invece perso terreno contro una bella Lazio e questo è il succo di una giornata con molti gol e roventi polemiche, in cui Inter e Juventus hanno fatto passi avanti consistenti. E’ il grande momento del rossonero Brahim Diaz che ha rifilato una doppietta ad un Monza battagliero. Il Milan ha vinto così con largo punteggio e si è avvicinato al primo posto, ma in certi momenti i brianzoli gli hanno dato fastidio. Niente romanticherie: i rossoneri hanno castigato i loro vecchi dirigenti senza pietà. La Lazio si è dimostrata più squadra, rispetto all’Atalanta, e il vantaggio conquistato da Zaccagni (goleador biancoceleste in assenza di Immobile) è apparso meritato. Nella ripresa, anche con l’innesto di Malinovskyi l’Atalanta non è cresciuta e Felipe Anderson ha chiuso la partita. Primo ko nerazzurro. Espulso Muriel. La squadra di Sarri, con la sua difesa di ferro (solo 5 gol subiti !), ha afferrato i bergamaschi in classifica. A Udine, gli errori in fase conclusiva degli attaccanti friulani (che avevano impressionato finora proprio in fase realizzativa) e la buona partita del Torino hanno interrotto la serie positiva della squadra di Sottil (che aveva perso anche col Monza in Coppa Italia) e premiato i granata dopo un lungo digiuno. Decisivo Pellegri. Il portiere Milinkovic Savic protagonista nel bene e nel male. A Firenze, pronti via, Barella è andato a rete, ma all’Inter non è bastato il raddoppio di Lautaro. E’ cominciata una caccia all’uomo e Valeri ha posto un freno quando la gara stava sfuggendogli di mano. E’ mancato qualche rosso, non le polemiche. I viola hanno rimontato i due gol e la difesa nerazzurra ha mostrato i propri limiti (17 gol subiti). Finale da infarto: 2-3, 3-3, 3-4. Mkhitaryan ha deciso fra le proteste viola cui è seguito un dopo partita “caldo”. La Juventus ha confermato la propria ripresa contro un avversario di una certa consistenza, l’Empoli; ora la squadra di Allegri cercherà di risalire posizioni in attesa della sosta mondiale. Intanto si prepara a superare il Benfica in Champions. Ci riuscirà ? Pogba e Chiesa si preparano pere il rientro, non immediato, Paredes ko. Da qui alla pausa, la squadra di Allegri affronterà il Lecce fuori, l’Inter in casa, il Verona al Bentegodi e la Lazio allo Stadium. Non un calendario facile: gli altri non aspetteranno i bianconeri. Anzi…Dopo le lacrime per l’addio al calcio di Ribery, un gran gol di Mazzocchi ha sbloccato la partita della Salernitana contro lo Spezia, squadra che -a dispetto delle sei sconfitte esterne- ha insidiato i campani che ora sono dietro le “grandi”. Con un buona partenza e il rigore (discusso) realizzato dal capocannoniere Arnautovic (7 gol) il Bologna si è assicurato la prima vittoria della gestione Thiago Motta e al Lecce non è servito un secondo tempo in crescita. Nel Monday Night, il Sassuolo sarà alle prese con un Verona che recupererà Ceccherini, non Doig e Lazovic, Dionisi ancora senza Berardi e lo squalificato Ferrari. Arbitro Santoro. Lotteranno per risollevarsi Cremonese e Sampdoria (fischietto a Maresca). Alvini, privo di Radu e Chiriches, è incerto fra Pickel e Escalante. Stankovic con Sabiri dall’inizio. Ora una settimana di Coppe: chi andrà avanti ?

IL NAPOLI VINCE ANCORA, INFILA LA ‘DECIMA’ E SI GODE LA VETTA

Questo è un campionato particolare che fra cinque partite (15 punti) andrà il letargo sino a gennaio. In vista della pausa dei Mondiali, tutti cercheranno di prendere posizione. Non c’è dubbio che il Qatar influirà molto: in gennaio sarà un altro film. La situazione attuale potrebbe essere stravolta: Inter e Juventus, per esempio, che non sono andate al massimo in questa prima parte della stagione, forse correranno, col recupero dei tanti acciaccati, per un posto Champions. Nella “fotografia” di gruppo sghignazza il Napoli (decima vittoria di fila), ridono Atalanta (-2) Milan (-3) e Udinese (-5); sorridono a denti stretti Lazio, Inter e Roma, ancora ingrugnita appare la Juve che guarda lontano. La squadra di Spalletti contro il Bologna ha dominato per mezz’ora. Poi, supponendo di vincere facile, ha tergiversato e Zirkzee, sostituto del capocannoniere Arnautovic, ha colpito. Il Bologna è persin riuscito a pareggiare con Barrow dopo che la capolista aveva ribaltato il risultato con Juan Jesus e Lozano. Vivace la squadra di Motta: ha res la vita difficile alla capolista che ha prevalso alla fine grazie a Osimhen.
L’Atalanta ha vinto in rimonta contro un buon Sassuolo, passato con Kyriakopoulos. Poi bergamaschi in cattedra. La squadra di Gasperini prima della sosta per i Mondiali affronterà Lazio, Napoli e Inter. Conosceremo così le sue vere ambizioni. A Verona, Bocchetti, nuovo tecnico gialloblu, ha impostato bene la partita e il Milan non è andato molto spedito. Anzi, ha corso qualche pericolo (traversa veronese), poi la decisione di Tonali (recidivo al Bentegodi) e rossoneri terzi. L’Udinese ha tenuto bene testa alla Lazio, forse un pò stanca per le fatiche di Coppa e privata di Immobile, infortunato. I friulani hanno colpito due traverse, ma stavolta i due forti attacchi sono rimasti muti. Sottil sarà senza Becao, squalificato contro il Torino. La Roma nel Monday Night sul campo del fanalino di coda Sampdoria senza Dybala, ma con Zaniolo per fare il pieno. La Samp di Stankovic, priva di Murillo, giocherà per lasciare l’ultimo posto. Vieira e Gabbiadini subito? Arbitro Di Bello. L’Inter si è rimessa in rotta contro una Salernitana che è stata a volte insidiosa. Stavolta la difesa nerazzurra non ha subito gol. Ora i nerazzurri possono pensare a una rimonta.
La Juventus ha finalmente vinto una partita “esterna” e il derby, firmato dal gol di Vlahovic, ha tolto Allegri dall’imbarazzo: la sua squadra è indietro, viene da brutte sconfitte, ma potrebbe riprendersi con i recuperi di tanti giocatori infortunati. Il Torino ha avuto il migliore in campo nel portiere Milinkovic, e questo dice molto; ma in attacco non segna facilmente (otto gol: pochi hanno fatto peggio). Lo Spezia, colpito a freddo al 1′ dalla Cremonese, ha rimontato ma ha subito poi il pari dei grigiorossi che hanno lasciato, in attesa del risultato della Samp, l’ultimo posto. Comunque una prova incoraggiante per la squadra di Alvini. La Fiorentina, dopo la cinquina di Coppa, tornerà a far gol in campionato nel posticipo di Lecce (arbitro Massimi)? Mandragora playmaker per la squalifica di Amrabat. La squadra di Baroni non avrà Hjulmand (Blin) ed è un avversario poco arrendevole. Dopo tre vittorie, il Monza di Palladino è caduto a Empoli, anche perchè ha trovato un Vicario (il portiere empolese) imbattibile e un avversario tonico. Nella prossima puntata Roma-Napoli e Atalanta-Lazio: nella foto di gruppo chi sorriderà?
(ITALPRESS).

NAPOLI SOLO IN VETTA, L’UDINESE FRENA MA SI CONFERMA

L’Italia giocherà per le qualificazioni europee in un girone con Inghilterra, Ucraina, Macedonia del Nord e Malta. Ricordato che i macedoni hanno eliminato gli azzurri dai Mondiali è un girone che la squadra du Mancini può ben superare. Detto questo in chiave azzurra, c’è da aggiungere che è stata una giornata ricca di emozioni, con grande affollamento alle spalle del Napoli capolista, vittorioso a Cremona, dove la squadra di Alvini lo ha saputo contenere per un tempo. Simeone, segnando il gol numero 3.500 (22 quest’anno) della storia partenopea, gli ha aperto la strada verso il successo, ma la “piccola” Cremonese ha meritato un elogio per la propria combattività. Lo scontro al vertice fra Udinese e Atalanta ha confermato le grandi potenzialità della squadra friulana che ha rimontato due gol alla Dea e avrebbe potuto persino vincere. Il pareggio ha limitato a sei le vittorie consecutive della squadra di Sottil e ha troncato l’imbattibilità esterna della difesa nerazzurra. Gasp, alla 300esima panchina in nerazzurro, ha perso la “maglia rosa”. La classicissima di San Siro ha confermato che il rendimento ondivago della Juve non promette molto di buono. La vittoria rossonera è stata abbastanza netta e ha vanificato i sogni di riscossa bianconeri. Ora la squadra di Allegri è a -10 e ha perso mediamente più di un punto a partita nei confronti della concorrenza. Il Milan ha ottenuto un successo che l’ha riportato in alto. Gran gol di Diaz su assist di…Vlahovic. E adesso, dopo le Coppe, per la Juve le insidie del derby. La Roma, subito in vantaggio con il “goleador” Smalling, si è fatta raggiungere da un Lecce in dieci. Strefezza ancora a segno. Un rigore di Dybala (gol e infortunio) ha portato punti e serenità in casa romanista. La Lazio nel Monday Night sarà a Firenze dove potrebbe mettersi a livello del Milan contro un avversario che ha vinto bene in Coppa, ma in campionato a volte ha stentato. Viola con Milenkovic e Barak, Sarri con Vecino? Arbitro Maresca. L’Inter non ha giocato la miglior partita, ma era importante vincere e una doppietta di Edin Dzeko (101 gol) le ha consentito un risultato rigenerante. Il Sassuolo resta, nonostante le molte assenze, una mina vagante. Un meraviglioso gol in rovesciata di Destro ha gelato il Torino che aveva ben giocato. La squadra granata ha evitato il quarto ko consecutivo con Lukic sul filo di lana. Per l’Empoli un punto pesante. Emozioni a non finire a Salerno, dove la squadra di Nicola ha avuto la meglio e sulla testa di Cioffi si sono addensate le ombre di altre figure professionali. Si è parlato di Sousa o Bocchetti. Molti gli episodi discussi e non sempre favorevoli ai veneti. Terza vittoria consecutiva del Monza di Palladino: altri punti che hanno portato i brianzoli a metà classifica. Ora si son lascati dietro parecchi aspiranti alla salvezza. Dejan Stankovic ha preso in mano una Samp che sembrava sfiduciata e ha avuto una prima risposta incoraggiante alle spese di un Bologna che ha visto montare la contestazione. I tifosi si sono chiesti perchè Motta ha fatto uscire il capocannoniere Arnautovic. Campionato di gol, emozioni e polemiche. Ora un altro turno di Coppe. Ritmi da abbattere una mandria di bufali.

NAPOLI E ATALANTA LEADER, E L’UDINESE ?

Nell’emozionante guazzabuglio del nostro campionato c’è chi tira dritto (Napoli e Atalanta, in attesa dell’Udinese), chi cammina a zig-zag (Inter, Fiorentina) e c’è chi cambia allenatore (Samp). Detto questo, ci preme far notare che se non avesse avuto la coda di cavallo, nessuno si sarebbe accorto che l’arbitro di Sassuolo-Salernitana era una donna, Maria Sole Ferrieri Caputi. Ha avuto il non trascurabile vantaggio che i campani erano rimasti a casa. Gol di Laurientè molto bello e neroverdi straripanti. Qualche contestazione sul rigore (come capita a tutti gli arbitri) ma la signora col fischietto se l’è cavata bene. Atleticamente peparata, scatti da velocista, giusta autorevolezza. Note di colore: ha perso il fischietto e il cartellino giallo, ma non la testa. Affidabile. Tornando alla vetta della classifica, il Napoli di Spalletti ha imboccato la strada maestra e il Torino ha smentito gli adulatori, prendendo due gol in dodici minuti da Anguissa. Anche se priva di Osimhen, la capolista si è fatta strada con autorità contro un avversario che, con le 7 reti segnate, ha uno degli attacchi meno prolifici. I 18 gol della capolista indicano le sue ampie capacità realizzative. L’Atalanta – che non ha le Coppe- ha tenuto il passo del Napoli battendo la non brillante Fiorentina con un gol di Lookman e qualche brivido finale. Rispetto al passato, la squadra del Gasp segna meno, diciamo quanto basta. Eclisse dei viola, inghiottiti dalla metà classifica. Ora siamo curiosi di vedere se l’Udinese a Verona nel Monday Night riuscirà a mantenere il passo delle prime. Gli scaligeri di Cioffi (un ex) non sono confortati dai numeri: solo quattro gol fatti, i friulani 15, classifica gialloblù deficitaria. Assenti Coppola, Faraoni e Ilic. Sottil avrà la squadra al completo. Arbitro Minelli. La rocambolesca vittoria del Milan a Empoli (maturata nel recupero) ha giustamente inorgoglito Pioli, ma non tutto è andato liscio (infortuni, qualche errore difensivo), epperò se hai giocatori come Tonali e Leao, puoi ragionare in grande. Se poi vinci una partita…pareggiata scoppiano i fuochi d’artificio. Buona prestazione dei toscani, caduti solo nel finale, E’ rientrato Immobile, nella Lazio, ma ha subito sbagliato un rigore (alto). Uno scatenato Zaccagni e Milinkovic (doppietta) hanno aiutato la squadra dello squalificato Sarri a guadagnare un posto nelle alte sfere della classifica. Il colpaccio della Roma a San Siro ha messo in risalto la tattica attendistica dei giallorossi che si sono svegliati dopo essere stati dominati dall’avversario e aver preso il primo gol. Andata sotto, la squadra dello squalificato Mourinho prima con Dybala (in seguito infortunato) e quindi con Abraham ha saputo attaccare, mettendo alle corde una difesa interista che con i 13 gol subiti è una delle più sforacchiate. Smalling gol di testa. L’Inter ha perso finora la metà delle partite giocate. La Roma ha risalito la corrente. Meraviglioso il gol della “Joya”. Kostic (prima rete in A) ha spianato la strada alla vittoria della Juve su un Bologna asserragliato nella propria metà campo. Poi hanno segnato Vlahovic e Milik. Tempesta finita? Sabato controprova sul campo del Milan. Allegri respira ma le prime sono lontane. Thiago Motta: due partite zero punti e zero gol. Il Monza di Palladino ha ingranato le marce alte: sei punti e gol a raffica: quattro in due partite e zero subiti. Hanno segnato anche gli ex blucerchiati Caprari e Sensi. Sampdoria distrutta e contestata. Ultimo posto e Giampaolo esonerato. Tornerà D’Aversa ? Vivace il pareggio fra Lecce e Cremonese con due rigori di Ciofani e Strefezza. Grigiorossi in progresso. Per le Coppe incombenti, non tutto potrà andare liscio. Gli elogi fioccati in campionato subiranno forse un ridimensionamento, anche se noi speriamo di no.

NAPOLI E UDINESE ALLE STELLE, CROLLANO INTER E JUVE

Napoli, Atalanta e Udinese hanno vinto le tre partite di vertice prima della sosta. I nerazzurri bergamaschi sono rimasti in testa con il Napoli che è passato a San Siro. La vittoria partenopea ha confermato le grandi potenzialità offensive (Simeone, “Kvara”, Raspadori) della squadra di Spalletti, anche senza Osimhen, ribadendo le difficoltà rossonere contro avversari dall’attacco scatenato come quello azzurro (15 gol come l’Udinese) e il peso di Leao, assente in questa sfida di vertice. L’altra squadra del giorno è, come detto, l’Udinese che ha superato con merito l’Inter ed è a ridosso delle due capolista davanti al Milan e le altre “favorite”. Un gol dell’enfant prodige Giorgio Scalvini, classe 2003, proveniente dal vivaio bergamasco, ha permesso all’Atalanta di mettere in difficoltà una Roma priva di Dybala (infortunatosi nel riscaldamento). La squadra di Gasp – che ha perso Musso nei primi minuti – è rimasta in vetta, quella di Mourinho (espulso) non è stata fortunata. Per Chiffi serata difficile. Polemiche garantite. La difesa nerazzurra si conferma impenetrabile fuori casa. La notazione saliente adesso è questa: i “veri” bianconeri non solo quelli della Juve, ma dell’Udinese, entrati di diritto nelle alte sfere del campionato. La squadra si Sottil ha segnato 15 gol (più di tante presunte “grandi”), ha battuto Roma (4-0) e Inter (3-1). Per qualche ora è stata in testa alla classifica. What else? Cos’altro avrebbe dovuto fare?

L’Inter è precipitata dal piedistallo: saranno stati le scelte e i cambi sbagliati di Inzaghi, il crollo della difesa (11 gol subiti), il rendimento esterno (tre k.o.)… Il fatto è che l’attacco non è quello di una volta. Sarà quel che sarà: ne sentiremo delle belle nei processi e nei berci dei tifosi delusi, certo non è stata una partenza da Inter. Disastro pure per la Juventus a Monza, dovei brianzoli hanno vissuto una giornata storica. L’espulsione di Di Maria ha aperto la debacle della squadra di Landucci (cioè Allegri) che ha ceduto all’ultima in classifica. Conseguenze pesanti per la società. Le tribù bianconere chiedono la testa di Allegri e dei responsabili di un club che non è abituato alle figuracce. La cronaca (non monaca) di Monza: gol di Gytkjaer, danese di Roskilde, 32 anni, biondo. Il Monza ha lasciato il cerino in mano a Cremonese e Sampdoria. Il cambio di panchina da Stroppa a Palladino-Berlusconi è servito. Che succederà adesso alla Juve? La Lazio ha fatto dimenticare il tonfo danese, riempendo di gol la povera Cremonese. Immobile doppietta. Il “germe” (verme?) citato da Sarri non c’è più?

La Fiorentina è tornata a vincere e segnare contro il Verona. Pausa tranquilla in casa viola. La sconfitta del Torino ad opera di un Sassuolo molto rimaneggiato, ha sottolineato i problemi d’attacco granata (sei gol in sette partite) e raffreddato certi entusiasmi interessati. La squadra di Dionisi se l’è cavata anche senza Berardi, Defrel, Traorè e Muldur. Amaro ritorno di Juric in panchina: Alvarez è entrato nel finale e ha matato il Toro. La vittoria dell’Empoli a Bologna, il giorno della “prima” di Thiago Motta, ha premiato i toscani dopo vani tentativi e ha denunciato qualche carenza di base rossoblù. Il Lecce ha fermato gli ardori della Salernitana. La squadra di Baroni ha dato un segnale forte: può salvarsi. Nicola ci riproverà. Il derby ligure, ricco di emozioni, ha confermato la miglior situazione dello Spezia di Gotti e i problemi strutturali della Samp, che si è fatta ribaltare. Giampaolo confermato. Fino a quando? Adesso la pausa azzurra: alla ripresa, Inter-Roma, uno spareggio fra deluse.

ATALANTA, MILAN E NAPOLI IN TESTA, MA E’ GIA’ BUFERA ARBITRI

Il confronto al vertice Milan-Napoli si giocherà senza Leao (squalificato) e Osimhen (infortunato): partita senza i due re. L’Atalanta intanto ha faticato contro la vivace Cremonese che l’ha costretta al pareggio. Terzetto in testa. L’Udinese e la Salernitana si sono confermate le rivelazioni del momento. Dopo la turbolenta conclusione di Sampdoria-Milan è nata una disputa filosofica: sono gli arbitri a doversi adattare ai giocatori, o viceversa? Ma è il sospetto, come in tutte le vicende nostrane (politica, economia), a prevalere. Il sospetto induce alcuni a dubitare dell’efficacia del VAR e di certe decisioni. L’eretico Giampaolo ha confessato di aver dato del “cogl…” a Fabbri ne pagherà il fio e tutto tornerà nell’alveo della “normalità”…Ma ci sono state polemiche anche altrove (Bologna, Lecce, Torino) e la situazione si è fatta spinosa per gli arbitri. L’Atalanta aveva sbloccato la partita con un gol di Demiral, ma Valeri ha pareggiato: ora la Dea è in testa con Napoli e Milan che hanno vinto di misura. Per la Cremonese iniezione di fiducia.
Il debordante Napoli ha trovato, come l’anno scorso, difficoltà a superare lo Spezia che non è stato arrendevole come il Liverpool. Capita. Poi il quasi esordiente Raspadori (bravo Spalletti a credere in lui, che non stava brillando) ha segnato e Napoli ha continuato a cantare. A Marassi il Milan ha vinto ma la Samp si è sentita danneggiata da certi atteggiamenti arbitrali. L’espulsione di Leao ha inciso: i rossoneri (in dieci) si sono dimostrati alla fine meritevoli. L’Udinese (12 gol segnati come Milan e Inter) ha vinto la quarta partita consecutiva sul campo di un Sassuolo in dieci. Doppietta di Beto (4 in tutto) e friulani alle stelle. Domenica guarderanno l’Inter dall’alto in basso. I nerazzurri hanno acciuffato la vittoria sul Torino in extremis dopo che Handanovic li aveva salvati diverse volte. Inzaghi è tornato a respirare. Il Torino aveva giocato una buona partita, mettendo in difficoltà i nerazzurri. Allegri voleva una Juve antipatica ma vincente. La difesa meno battuta della serie A, quella bianconera, è stata messa sotto da Candreva, un ex, e Piatek su rigore. Bremer ha riaperto la gara, Bonucci ha pareggiato sulla respinta di un rigore parato e Milik aveva siglato il 3-2 (annullato) nel lungo recupero. Pareggio e rissa finale. Espulsi Milik, Fazio, Cuadrado e Allegri. Salernitana bella, Mazzocchi onnipresente. Juve ancora “simpatica”. La Lazio non ha avuto vita facile contro il Verona (una traversa, occasioni): il gol di Immobile ha ridato forza alla speranze biancocelesti di inserirsi nella lotta di vertice. Luis Alberto ha raddoppiato mandando in visibilio i tifosi. Nel Monday Night, la Roma – reduce da due scoppole a Udine e Razgrad – sarà a Empoli, contro un avversario votato ai pareggi (4 in 5 partite). Zanetti con Akpa Akpro e Bajrami? Mourinho forse con Camara. Arbitro Marinelli. Il Bologna, sotto lo sguardo di Thiago Motta, sostituto di Mihajlovic, ha ribaltato la Fiorentina, mandandola in crisi. Riscatto di Barrow e infortunio di Arnautovic dopo il sesto gol. E’ sempre lui il capocannoniere. Dubbi sul gol di Arnautovic per un fallo precedente: viola furenti. Il Monza ha collezionato il primo punto a Lecce: i salentini forse meritavano di più (rigore non fischiato). Il punto rinfranca i brianzoli e delude i puglesi che non l’hanno ingoiata. La lotta in coda sarà durissima. E’ il calcio d’oggi, con gente che nega l’evidenza e le Coppe che allungheranno un tour de force che peserà.
(ITALPRESS).