ROMA (ITALPRESS) – I fondi stanziati dall’Europa e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza saranno i temi del convegno “PNRR: Strumenti per i giovani imprenditori dell’agroalimentare” organizzato dai Giovani di Confagricoltura – ANGA e di Federalimentare il 2 settembre a Cibus, a Parma.
L’appuntamento, che avrà luogo esclusivamente in presenza, sarà un momento di confronto tra attori del settore primario ed industriale, del mondo istituzionale e delle imprese sulle strategie del PNRR dedicate ai giovani imprenditori.
Ad aprire i lavori sarà il presidente dei Giovani di Federalimentare, Alessandro Squeri. “Il PNRR sarà uno strumento chiave per le imprese italiane, in ottica di ripresa post covid e di trasformazione digitale e ambientale – dice Squeri – Questo incontro vuole fare da ponte per aiutare le imprese e i giovani imprenditori a valorizzare al massimo le opportunità provenienti dal PNRR”.
Agricoltura sostenibile, economia circolare, transizione energetica, risorse idriche, inquinamento, cambiamenti climatici: questi i grandi temi dei progetti di investimento del PNRR. Oggetto di un approfondimento specifico al convegno in programma a Cibus saranno gli strumenti di finanziamento agevolato attivabili dal PNRR, con un focus particolare su quelli per la filiera agroalimentare.
“Una delle priorità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è quella di garantire cibo sicuro e sostenibilità ambientale, anche attraverso una maggiore efficienza, un minore utilizzo delle risorse e la digitalizzazione del Paese. – dichiara il Presidente dei Giovani di Confagricoltura, Francesco Mastrandrea. – I giovani dell’ANGA sono pronti a questa sfida, con filiere intelligenti, innovative e competitive.”
L’appuntamento prevede inoltre una tavola rotonda con quattro imprenditori che racconteranno la loro esperienza: Valentina Massa, Responsabile Sviluppo e Relazioni Esterne di “Dalma Mangimi”, azienda leader nazionale nella preparazione di mangimi a base di ex prodotti alimentari; Daniele Grigi, AD Food Italiae – Grigi, tra le principali aziende nel settore mangimistico per allevamenti di animali domestici; Emma Cogrossi, dell'”Azienda Cogrossi Ada e Emma Soc. Sgr. SS”, impresa zootecnica e produttrice di energie rinnovabili; Maria Luisa Terrenzio, Marketing Manager dell’azienda ortofrutticola biologica “Prima Bio”.
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Cibus, focus su Pnrr e agevolazioni per i giovani
Un tour in 8 tappe per salvare api e agricoltori
ROMA (ITALPRESS) – “Salviamo Api e Agricoltori” è il titolo di un’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) per raccogliere 1 milione di firme in tutta Europa per rendere la nostra agricoltura più sostenibile. Per rilanciare la raccolta delle firme l’Alleanza italiana per l’ICE “Salviamo Api e Agricoltori” organizza un tour in camper in 8 città italiane, partito oggi dal Trentino – Alto Adige, che terminerà il suo viaggio il prossimo 8 settembre a Roma, con una udienza con Papa Francesco.
L’obiettivo della raccolta delle firme è chiedere all’Unione Europea norme più severe per l’uso dei pesticidi e l’eliminazione di tutte le sostanze chimiche mortali per le api e gli altri insetti impollinatori, come i neonicotinoidi, il glifosate, altri diserbanti e gli insetticidi.
Questa Iniziativa dei Cittadini Europei vuole rafforzare gli obiettivi delle Strategie UE “Farm to Fork” e “Biodiversità 2030” di riduzione dell’uso dei pesticidi e l’eliminazione delle sostanze più pericolose entro il 2030. La Commissione UE ha concesso una proroga al termine della raccolta delle firme, spostato al mese di settembre, ma serve una grande mobilitazione per raggiungere il traguardo di 1 milione di firme certificate con i dati di un documento di riconoscimento personale ufficiale (carta d’identità o Passaporto).
Gli obiettivi principali dell’ICE sono eliminare gradualmente i pesticidi sintetici (riduzione dell’80% entro il 2030 e Unione Europea libera di pesticidi entro il 2035); promuovere misure per tutelare ed aumentare la biodiversità; sostegno agli agricoltori per la graduale transizione ecologica dell’agricoltura e la promozione della ricerca scientifica in questo campo.
Il tour del camper delle api sarà condotto da Annemarie Gluderer, rappresentante dell’alleanza italiana, un’agricoltrice biologica della Val Venosta che conosce molto bene i problemi della pericolosa convivenza con i pesticidi, per la sua personale dolorosa esperienza. Come madre e nonna è consapevole che la sua generazione e quelle che l’hanno preceduta hanno causato enormi danni all’ambiente i cui costi saranno pagati dalle future generazioni. Per Annemarie Gluderer è una priorità assoluta la promozione di una autentica transizione ecologica della nostra agricoltura per rimediare il prima possibile ai danni che i pesticidi causano alla natura e alla nostra salute, affinchè i suoi nipoti e pronipoti possano ancora vivere bene sul nostro pianeta.
L’iniziativa riceverà alla fine del tour la benedizione di Papa Francesco, che l’8 settembre concederà un’udienza ai rappresentanti dell’alleanza italiana dell’ICE per promuovere la causa di una agricoltura pulita, equa e giusta. Come ha ribadito lo stesso Papa Francesco nella sua enciclica “Laudato Si”, “tutte le creature sono interconnesse tra loro, e quindi ad ognuna dev’essere riconosciuto il proprio valore con affetto e ammirazione, e tutti noi esseri creati abbiamo bisogno gli uni degli altri”.
I sostenitori dell’ICE “Salviamo Api e Agricoltori” sono sicuri che questa benedizione papale rafforzerà la petizione per la tutela delle api e degli altri insetti impollinatori, simbolo di una vera agricoltura sostenibile, e darà la necessaria spinta finale alla raccolta delle firme da portare alla Commissione Europea.
Le due Strategie europee, presentate dalla Commissione UE in occasione dell’edizione 2020 della Giornata Mondiale delle Api, sono oggi sotto attacco da parte delle potenti lobby delle industrie dell’agrochimica che vorrebbero continuare a vendere indisturbate i loro veleni.
A livello europeo è stata avviata la revisione della Direttiva UE sui pesticidi, la 2009/128/CE, che ha imposto agli Stati membri l’obbligo di adottare Piani d’Azione Nazionali (PAN) per definire gli obiettivi quantitativi, gli obiettivi generali, le misure e i tempi per la riduzione dei rischi e dell’impatto dell’utilizzo dei pesticidi sulla salute umana e sull’ambiente.
In Italia il PAN è ormai scaduto dal febbraio 2019.
Queste le tappe del tour del camper dell’ICE “Salviamo Api e Agricoltori”: Goldrain 30 agosto; Bolzano 30 agosto; Verona 31 agosto; Conegliano 1 settembre; Bologna 2 settembre; Firenze 3 settembre; Arezzo 4 settembre; Roma 6-7-8 settembre.
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Via libera commissione Ue a piano sviluppo rurale Emilia Romagna
BOLOGNA (ITALPRESS) – Semaforo verde dalla Commissione europea al Programma di sviluppo rurale (Psr) della Regione Emilia-Romagna per il biennio di transizione 2021-2022, in attesa della messa a punto del nuovo Psr 2023-2027 dopo l’accordo dello scorso mese di giugno sulla riforma della Politica agricola comunitaria (Pac). Il via libera porta la firma del commissario Ue all’Agricoltura, il polacco Janusz Wojciechowski, che ha sottoscritto, a nome dell’esecutivo comunitario e in tempi molto rapidi, l’atto di approvazione “senza osservazioni” alla richiesta di modifica del documento di programmazione degli interventi regionali in agricoltura presentata dalla nostra regione il 12 agosto scorso. Il Psr di transizione dell’Emilia-Romagna, prima Regione italiana ad aver ottenuto l’ok di Bruxelles sul nuovo piano, potrà contare su una dotazione finanziaria di 408,9 milioni di euro per gli anni 2021 e 2022 (+35% rispetto alla precedente programmazione). Risorse che provengono in gran parte dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (l’87%), più una quota minoritaria di quelle attivate con il Next Generation Eu (13%).
Aiuti ai giovani, innovazione e transizione ecologica sono gli obiettivi fondamentali ai quali guarda il nuovo Psr biennale dell’Emilia-Romagna per rilanciare la crescita di un settore che proprio durante il periodo dell’emergenza Covid ha dimostrato quanto sia fondamentale l’agroalimentare per il presente e il futuro del nostro Paese e del mondo. Quanto alla ripartizione dei fondi europei, oltre l’83% delle risorse saranno messe a disposizione delle strategie di investimento delle imprese, circa l’11% andrà a finanziare il premio di primo insediamento dei giovani agricoltori e il restante 5% a supporto dei progetti di innovazione e ricerca.
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Pac, maggiori anticipi sui pagamenti di politica agricola comune
BRUXELLES (ITALPRESS) – La Commissione Europea ha adottato una misura che consentirà agli agricoltori di ricevere maggiori anticipi sui pagamenti della Politica Agricola Comune (PAC). Tale decisione mira a sostenere il flusso di cassa degli agricoltori colpiti dalla crisi di Covid-19 e dall’impatto delle condizioni meteorologiche avverse in tutta l’UE. La misura consentirà agli Stati membri di erogare aiuti al reddito e determinati regimi di sviluppo rurale agli agricoltori con anticipi più elevati, fino al 70% (dal 50%) dei pagamenti diretti e all’85% (dal 75%) dei pagamenti per lo sviluppo rurale. I pagamenti potranno essere erogati, una volta conclusi gli opportuni controlli, a partire dal 16 ottobre 2021.
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Al via XX edizione di Cibus, banco di prova per il settore
PARMA (ITALPRESS) – La XX edizione di Cibus aprirà a Parma martedì 31 agosto per chiudere venerdì 3 settembre, organizzata da Fiere di Parma e Federalimentare. Slittata dal 2020, causa pandemia, sarà la prima grande fiera internazionale a riaprire, all’inizio del secondo semestre del 2021. Servirà al settore agroalimentare per proporre i nuovi prodotti sui mercati nazionale ed estero, per avvantaggiarsi della ripresa economica, beneficiando anche della spinta del Recovery Plan. Un settore che ha sostenuto i consumi alimentari degli italiani durante il lockdown e sta aumentando, anche nel primo semestre del 2021, i suoi livelli produttivi, come quelli dell’export, cresciuto dell’11%. Sono attese quasi 2.000 aziende espositrici, che proporranno migliaia di marchi e oltre 500 nuovi prodotti. Attesi decine di migliaia di operatori esteri e top buyer dall’Italia, dall’Europa e dai Paesi d’oltremare. Per Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma, “si torna dunque a fare fiere in Italia, per dimostrare ai mercati come si possa continuare a innovare, contribuire all’ambiente, conquistare nuovi mercati esteri e battere la contraffazione”. La fiera consentirà alle aziende alimentari di presentare i nuovi prodotti e riprendere in presenza il dialogo con i buyer, mai interrotto ma limitato al virtuale. Dunque una fiera di grande peso e rilevanza, come ha sottolineato Ivano Vacondio, Presidente di Federalimentare: “Questa edizione di Cibus è simbolica per il nostro settore alimentare perchè, come prima grande manifestazione fieristica a tornare in presenza, dimostra che il comparto del food&beverage ha tutte le carte in regola per trainare la ripartenza”. Nel primo pomeriggio della prima giornata si terrà l’assemblea di Federalimentare, cui parteciperanno i capitani dell’industria alimentare e dove interverrà Carlo Bonomi, presidente di Confindustria ed altri relatori quali Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura; Ettore Prandini, presidente di Coldiretti; Dino Scanavino, presidente di Cia-Agricoltori Italiani; Giorgio Mercuri, presidente Alleanza Cooperative Agroalimentari; Franco Verracina, presidente Copagri; Fabio Pompei, Ceo Deloitte Central Mediterranean.
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Controlli Carabinieri a prodotti Dop e Igp, sanzioni e sequestri
ROMA (ITALPRESS) – Controlli a tappeto in tutta Italia dei Reparti del Comando per la Tutela Agroalimentare, nel settore dei marchi di qualità. La tutela dei prodotti DOP e IGP ha l’obiettivo di proteggere i produttori, che seguono rigorosamente i disciplinari di produzione regolamentati a livello europeo, e i consumatori, in relazione alle loro scelte di acquisto di prodotti di qualità. Per questo, nelle scorse settimane, i militari del Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare sono stati impegnati in ispezioni presso varie aziende riscontrando: nelle provincie di Asti e Cuneo sono state sanzionate tre imprese che, sul sito internet aziendale, pubblicizzavano i vini prodotti menzionando vitigni Do e IG pur trattandosi di vini comuni da tavola. Importo complessivo delle sanzioni euro 1500; in provincia di Cremona è stato diffidato il titolare di un caseificio per aver fatto riferimento alla Mozzarella di Bufala Campana DOP sul sito internet aziendale, in violazione alla normativa sull’etichettatura; in provincia di Novara il titolare di un caseificio è stato diffidato in quanto, nella propria attività, erano presenti cartelli pubblicitari e prezziario che evocavano la Mozzarella di Bufala Campana DOP e il Pane di Altamura DOP, senza averne titolo. Inoltre è stato sanzionato per la mancata iscrizione al sistema di tracciamento del latte bufalino. A Parma sono state denunciate tre persone poichè utilizzavano, nella produzione dei gelati, nocciole e limoni “convenzionali” anzichè quelli a marchio di qualità, Nocciola di Piemonte IGP e Limone di Sorrento IGP, come invece dichiarato nei cartelli esposti al pubblico; a Modena è stato denunciato un commerciante che esponeva, in apposite vaschette presso il banco vendita, mozzarella generica sprovvista del confezionamento originario, dichiarando falsamente sul cartello esposto al pubblico essere Mozzarella di Bufala Campana DOP; in provincia di Cuneo è stato diffidato il rappresentante legale di una cioccolateria per aver prodotto e commercializzato “Cioccolata Fondente Extra con Nocciole Piemonte” senza l’autorizzazione del Consorzio di Tutela della Nocciola Piemonte IGP; in provincia di Massa Carrara è stato denunciato il rappresentante legale di un pastificio perchè utilizzava, nella preparazione di pasta fresca ripiena, anzichè formaggio Fontina DOP, come indicato in etichetta, un prodotto non appartenente al circuito tutelato. In provincia di Napoli, unitamente agli Agenti Vigilatori del Consorzio di Tutela del Grana Padano, sono state svolte verifiche presso diversi supermercati, che hanno portato al sequestro di kg 60 di formaggio stagionato, per un valore di circa 650 euro, falsamente etichettato e venduto come Grana Padano DOP; in provincia di Catania, un’azienda dedita alla produzione e commercializzazione di birra è stata sanzionata per aver evocato in etichetta, in assenza di autorizzazione del Consorzio di Tutela, la denominazione protetta Cioccolato di Modica IGP. Sono state altresì sequestrate n. 800 bottiglie di birra da 33 centilitri del valore complessivo di 3.200. Valore sanzione 4.000 euro. Nella stessa provincia è stata mossa contestazione a un’imprenditrice per non aver adempiuto alle prescrizioni impartite in una precedente verifica, nella quale era stata diffidata per aver indebitamente evocato, nella presentazione e nell’etichettatura dei prodotti pubblicizzati online e rinvenuti anche presso la G.D.O., la denominazione protetta Fico d’India di San Cono DOP. Un altro imprenditore è stato diffidato a eliminare, dal sito internet del caseificio, ogni riferimento alla Provola dei Nebrodi DOP, perchè produttore non assoggettato al sistema dei controlli. Ancora in provincia di Catania è stato deferito un imprenditore che commercializzava distillati facendo riferimento al Fico d’India dell’Etna DOP, ottenuti però da frutti privi della certificazione. Contestualmente sono state sottoposte a sequestro 65 bottiglie del prodotto per un valore complessivo di 400 euro.
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In Lombardia -23% produzione mele per gelate primavera
ROMA (ITALPRESS) – In Lombardia è il tempo delle mele: è partita infatti la raccolta del frutto più consumato dalle famiglie italiane. Lo rende noto la Coldiretti regionale nel sottolineare che per quest’anno in Lombardia si prevede una produzione complessiva di 19 milioni di chili pari a una diminuzione del 23% rispetto allo scorso anno, secondo quanto emerge da un’analisi Coldiretti su dati Prognosfruit. Il calo produttivo di quest’anno – spiega la Coldiretti Lombardia – è dovuto alle gelate tardive di primavera, che hanno influito negativamente sulla fioritura e sulla maturazione dei frutti. A questo in alcune zone si sono sommati anche episodi di grandine. In Valtellina, culla dei pomi lombardi, la raccolta è in ritardo di circa 7/10 giorni su tutte le varietà – continua la Coldiretti regionale – Le prime ad essere staccate dai filari sono le Gala. Anche le previsioni nel resto d’Italia sono condizionate dal clima impazzito: tra gelate e grandinate la produzione nazionale scenderà a poco più di 2 miliardi di chili nel 2021 (-4% sullo scorso anno).
L’Italia si classifica così – sottolinea la Coldiretti – al secondo posto tra i Paesi produttori dell’Unione Europea dove la raccolta totale è stimata in 11,7 milioni di tonnellate, con in testa la Polonia che registra un aumento della produzione del 22% per un totale di 4,17 milioni di tonnellate mentre al terzo posto si piazza la Francia con poco meno di 1,4 milioni di tonnellate (+3%). In Italia la mela più diffusa è la Golden Delicious con il suo colore giallo e la polpa croccante per una produzione di oltre 729 milioni di chili, seguita dalla Gala con le tipiche sfumature rosse per più di 378 milioni di chili previsti nel 2021, dalla Red Delicious con il rosso deciso e uniforme e circa 194 milioni di chili quest’anno, ma molto popolari sono anche le verdi e acidule Granny con oltre 115 milioni di chili e le Fuji, con oltre 152 milioni di chili, che sono fra le ultime a essere raccolte a fine stagione in ottobre. I frutteti Made in Italy possono vantare ben 6 mele a denominazione di origine riconosciute dalla Ue – continua Coldiretti – dalla Mela Val di Non Dop alla Mela Alto Adige Igp, dalla Mela del Trentino Igp alla Melannurca Campana Igp, dalla Mela Valtellina Igp alla Mela Rossa Cuneo Igp. Per chi non ha la possibilità di acquistare le mele direttamente dal produttore in azienda o nei mercati di Campagna Amica, attenzione alle etichette che – evidenzia la Coldiretti – devono obbligatoriamente riportare per legge l’origine (luogo di coltivazione) e la varietà delle mele. Il successo delle mele in Italia è anche legato alle riconosciute proprietà salutistiche – ricorda Coldiretti – che ne fanno un sinonimo di salute e benessere. Il famoso detto popolare “una mela al giorno leva il medico di torno” ha un fondamento di verità: diversi studi dimostrano che può essere considerata a pieno titolo un farmaco naturale. Ma la popolarità della mela – conclude la Coldiretti – è dimostrata anche dalla sua presenza nella cultura, dal “frutto del peccato” di biblica memoria alla mela che, cadendo, ispirò allo scienziato inglese Isaac Newton la legge della gravità.
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Agroalimentare, Giansanti “Alleanza con mondo finanziario per rilancio”
ROMA (ITALPRESS) – “Per il settore agroalimentare l’anno corrente potrebbe chiudersi con il livello record di 50 miliardi di euro di prodotti Made in Italy destinati ai mercati esteri. Un risultato importante, ancor più perchè dà forza a tutto il sistema economico. Per questo è fondamentale impostare, in una logica nuova, i rapporti tra finanza, credito e imprese del settore. Bisogna tornare a programmare lo sviluppo e ad investire”. Lo sottolinea il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti.
“Siamo attivamente impegnati a promuovere un’alleanza tra mondo finanziario-bancario e quello produttivo. Muoversi in sintonia serve al sistema agricolo e agroalimentare ma anche a tutto il Paese, ancor più oggi”.
“Il nostro obiettivo è – spiega ancora Giansanti – di migliorare le relazioni con il sistema finanziario e bancario, riducendo l’asimmetria informativa verso le imprese; di accrescere competenze e strumenti per un’idonea diagnosi della situazione economico-finanziaria aziendale; di allargare gli orizzonti dell’impresa alle fonti di finanziamento anche non bancarie. In quest’ottica è ottima pure l’iniziativa dell’ISMEA di promuovere la finanza di mercato per le imprese del settore agroalimentare”.
“Ma oltre che creare relazioni più efficaci, si punta alla formazione. Dal primo corso, realizzato in collaborazione con il proprio ente di formazione ENAPRA, sono uscite le prime 20 figure professionali specializzate che opereranno nelle sedi territoriali di Confagricoltura: per l’elaborazione di una ‘reportisticà finanziaria in grado di valutare anche la capacità, presente e futura dell’impresa; e per far fronte all’attività di assistenza e consulenza aziendale, anche e soprattutto nell’attuale fase di emergenza e di incertezza e quindi in quella successiva di rilancio e sviluppo delle attività – conclude il presidente di Confagricoltura -. Relazioni con gli stakeholder e riassetto organizzativo sono finalizzati a favorire la programmazione e il consolidamento delle imprese -. Un’opportunità di sviluppo quanto mai essenziale nell’attuale contesto economico e finanziario, sempre più dinamico”.
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