ROMA (ITALPRESS) – “Con un aumento a due cifre senza precedenti, l’export agroalimentare italiano toccherà entro il 2021 l’obiettivo dei 50 miliardi previsto per il 2020 e bloccato dalla pandemia, di cui quasi 40 miliardi di industria alimentare e circa 11 di primario. Numeri che ci rendono fieri e soddisfatti ma che non ci colgono di sorpresa: sapevamo che il traguardo era vicino”. Così il presidente di Federalimentare, Ivano Vacondio, commentando i dati Istat sull’export a livello mondo dei beni di consumo non durevole, di cui l’alimentare rappresenta una gran parte. “Dopo un anno e mezzo molto duro anche per l’alimentare italiano, finalmente una notizia che ci ripaga di tutti gli sforzi che il settore ha fatto e sta facendo tuttora. L’inizio dell’anno – osserva – è stato funzionale a coprire il gap che ancora ci portavamo dietro dal 2020, ma ora si prospetta una seconda metà dell’anno che dovrebbe consolidare il tasso di espansione a due cifre dell’agroalimentare, tale da farci arrivare all’obiettivo dei 50 miliardi entro il 2021 e forse addirittura a superarli. Un risultato che dimostra a tutti quanto l’export dell’alimentare complessivo sia un asset strategico per il Paese su cui puntare e fare investimenti. Nonostante c’è chi ancora cerchi di affossare le eccellenze made in Italy e la nostra dieta mediterranea, i numeri parlano chiaro: sempre più consumatori in tutto del mondo apprezzano i prodotti del food&beverage italiano”, conclude Vacondio.
(ITALPRESS).
Federalimentare “Export agroalimentare asset strategico per il Paese”
Filiera Italia “Non abbassare la guardia su contraffazioni”
ROMA (ITALPRESS) – “Le previsioni danno per certo il raggiungimento dell’obiettivo dei 50 miliardi di export agroalimentare, ma vietato abbassare la guardia su italian sounding e contraffazioni”. Così Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia, commenta i dati Istat sull’export. “Un record a due cifre – ricorda Scordamaglia – che salvo imprevisti consentirà al settore di mantenere la parola data a Expo 2015, nonostante i grandi stravolgimenti causati dalla pandemia in atto”. Alert però sulle imitazioni che ormai sono ben oltre i 100 miliardi. “Peccato che a fronte di questi risultati eccezionali non si arresti la piaga della diffusione del Made in Italy tarocco”, osserva. Recente esempio il tentativo di scippo che si sta consumando in Cile, dove il Consorzio statunitense Ccfn sta chiedendo la registrazione di 3 falsi delle nostre più conosciute indicazioni geografiche come Asiago, Mortadella Bologna e Parmigiano Reggiano. “Abbiamo già denunciato l’accaduto e chiesto un repentino intervento dell’Unione europea, perchè il danno non è solo economico ma anche culturale e identitario”, conclude Scordamaglia.
(ITALPRESS).
Grana Padano, cammino di solidarietà sulla Francigena
DESENZANO DEL GARDA (ITALPRESS) – Il Consorzio Tutela Grana Padano sarà ancora al fianco di Asd Rosa Running Team e della Lamu, Libera Accademia del Movimento Utile, in “Insuperabile”, la staffetta dell’inclusione per superare ogni disabilità che percorrerà i mille chilometri della Via Francigena dal Gran San Bernardo sino a Roma dal 14 agosto al 12 settembre. Questa formula punta a mettere in evidenza quanto tutti possano avere grandi benefici sul piano psicofisico grazie a movimenti semplici e naturali come il cammino o la pedalata in bicicletta o in tandem. E dopo la felice esperienza nel 2020 sulla Via Francigena, in questa edizione unisce le iniziative Liberi di Camminare per un mondo libero dalla sclerosi multipla e PedalAbile in un progetto collettivo ben più ampio, che raggiunge e coinvolge un maggior numero di persone, di patologie e di associazioni.
“Nella storia millenaria del Grana Padano Dop la solidarietà è una scelta di vita di chi lo produce, partendo dai monaci benedettini che lo crearono proprio per dare cibo ai poveri e ai più deboli – sottolinea Renato Zaghini, presidente del Consorzio Tutela Grana Padano – E i produttori del formaggio a denominazione d’origine protetta più consumato nel mondo da anni sostengono le associazioni e le istituzioni che in numerose situazioni sono impegnate a favorire l’inclusione di chi si trova in difficoltà o di fragilità”. L’impegno del Consorzio nella staffetta è anche il segno di un’altra consapevolezza. “Per ottenere risultati e fare in modo che quanto ottenuto non si disperda – conclude Zaghini – occorre fare squadra e creare una rete sempre più ampia di solidarietà. I produttori di Grana Padano lo fanno ogni giorno nel loro lavoro e i promotori di “Insuperabile” nelle iniziative che promuovono. E con questa visione comune stiamo bene insieme”.
(ITALPRESS).
Centinaio “Sostenere e valorizzare settore apistico”
ROMA (ITALPRESS) – “Quello apistico è un settore fondamentale per la salvaguardia della biodiversità e l’esistenza di tutti noi. Per questo va sostenuto e incentivato”. Con queste parole il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, Gian Marco Centinaio, commenta l’apertura del bando Mipaaf per l’accesso ai finanziamenti per il 2022 e le modalità di ripartizione delle somme assegnate per l’esecuzione del sottoprogramma nazionale del Piano apistico, cofinanziato al 50% dall’Unione Europea per un importo complessivo di 10.333.074 euro. Di questi 1.158.000 euro sono riservati al sottoprogramma nazionale gestito direttamente dal Ministero e 9.175.074 euro sono ripartiti fra Regioni e Province autonome. “Fino a poco tempo fa questa filiera è stata ingiustamente considerata marginale, invece ha un ruolo indispensabile non solo dal punto di vista ambientale ma anche per tutto il mondo agricolo. Nostro obiettivo – conclude il sottosegretario Centinaio – è far conoscere la sua importanza e valorizzarla sempre di più”.
(ITALPRESS).
Confagricoltura “Manca manodopera per raccolta e vendemmia”
ROMA (ITALPRESS) – “Dalle strutture territoriali e dalle aziende agricole in tutta Italia, dal Nord al Sud, stiamo ricevendo crescenti segnalazioni di carenza di manodopera, mentre si entra nel vivo della stagione della raccolta e della vendemmia in molti campi, frutteti, oliveti e vigneti”. Lo sottolinea il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, in relazione alle forti preoccupazioni sul territorio per la mancanza di lavoratori stagionali soprattutto extracomunitari.
“Abbiamo chiesto l’emanazione di un nuovo decreto flussi per far entrare in Italia nuovi lavoratori stranieri, e l’ulteriore proroga, oltre il 31 luglio, dei permessi di soggiorno scaduti per consentire ai lavoratori stranieri, che sono già in Italia, di rimanere e lavorare – ha osservato Giansanti -. La pandemia ha acuito le difficoltà ed è poi necessario individuare adeguate soluzioni che non siano dettate solo dall’urgenza e dall’emergenza”.
Confagricoltura ha ricordato come più volte, negli ultimi anni, si siano ipotizzati progetti e proposte per fare fronte alla situazione, prevedendo l’impiego di disoccupati e di percettori di ammortizzatori sociali del nostro Paese. Nessuna proposta però è riuscita e garantire un numero adeguato di lavoratori. C’è sicuramente anche la necessità di porre in essere un’attività di adeguata formazione sia per i connazionali, sia per gli stranieri.
“E’ un problema che riguarda il mondo agricolo ma anche gli stessi consumatori – ha osservato Massimiliano Giansanti -. Tra le proposte che abbiamo evidenziato quelle di impiegare in comune la manodopera extracomunitaria con un’efficace programmazione. L’idea è quella di trattenere per più tempo i lavoratori, impiegandoli in diverse aziende e per più mansioni”.
Confagricoltura – sulla base dei dati del Rapporto dell’Osservatorio Nazionale sul lavoro agricolo dell’ente bilaterale Eban e di Nomisma – pone in evidenza come l’agricoltura vanti una quota rilevante di manodopera straniera, con oltre 340 mila lavoratori stranieri; complessivamente rappresentano il 32% del totale degli operai agricoli in Italia.
Il 62% dei lavoratori stranieri sono di origine extra-Ue soprattutto africana, in particolare provengono dai paesi del Nord (Marocco e Tunisia) e dell’Ovest (Senegal, Nigeria), ma anche dall’Est Europa (Albania ed Ucraina) e dall’Asia (India e Pakistan). Il 93% dei lavoratori stranieri comunitari giunge da Romania, Polonia, Bulgaria e Slovacchia.
(ITALPRESS).
Giansanti “Positiva nomina inviato speciale per cambiamento climatico”
ROMA (ITALPRESS) – “Un allarme rosso in piena regola. Siamo tutti chiamati in causa – istituzioni, cittadini e imprese – per contribuire a frenare i cambiamenti climatici e il riscaldamento globale”. E’ il commento del presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, alle conclusioni del Rapporto degli esperti delle Nazioni Unite secondo il quale l’aumento di 1,5 gradi della temperatura terrestre sarà raggiunto nel 2030. Vale a dire con dieci anni di anticipo rispetto al precedente Rapporto.
“L’agricoltura sta pagando, ormai ogni anno, un conto salato alle conseguenze del cambiamento climatico. Solo quest’anno – tra gelate, ondate di calore e carenze idriche distribuite sull’intero territorio nazionale – potremmo arrivare a due miliardi di euro”, sottolinea Giansanti.
“Inoltre, i cambiamenti climatici potrebbe anche innescare un processo di delocalizzazione delle produzioni agricole a scapito della sicurezza alimentare e della solidità del sistema agroalimentare. E’ indispensabile puntare – aggiunge – sulla massima diffusione delle innovazioni tecnologiche, grazie anche alle risorse finanziarie in arrivo dall’Europa per il Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’obiettivo è assolutamente chiaro: aumentare la produzione, con una minore pressione sulle risorse naturali”.
“Con le agroenergie, la forestazione e il trattenimento al suolo del carbonio, l’agricoltura italiana può puntare sulla neutralità climatica”, conclude il presidente di Confagricoltura.
Massimiliano Giansanti esprime anche pieno apprezzamento per la decisione del governo, annunciata dal ministro Di Maio, di nominare un inviato speciale per il cambiamento climatico.
(ITALPRESS).
Grana Padano, buone notizie dall’export, consumi sempre più green
DESENZANO (ITALPRESS) – Meno consumi domestici per la ripresa della ristorazione, ma anche cambiamenti delle abitudini e delle richieste dei consumatori, in particolare dei più giovani, molto attenti alla sostenibilità ambientale nelle loro scelte. Sono queste le novità che il Consorzio Tutela Grana Padano legge nell’andamento del mercato nei primi sette mesi del 2021, dove si cerca una ripresa della vita nonostante il perdurare della pandemia, ma con sensibilità diverse. “I numeri dei primi 7 mesi del 2021, pur rimanendo assai più alti che nel 2019, sono più bassi rispetto al 2020 – spiega Stefano Berni, Direttore Generale del Consorzio Grana Padano -. Nel Retail che concentra gli acquisti delle famiglie italiane, registriamo un evidente segno negativo. Nell’Ho.re.ca, il canale della ristorazione outdoor, la tendenza è opposta, pur se siamo ben lontani dai livelli pre-Covid”.
Ristoranti e bar che servono piatti sono oltre 330mila in Italia, con un fatturato annuo che prima del lockdown superava gli 83 miliardi di euro, rappresentando oltre il 35% dei consumi alimentari complessivi in Italia, ma regolato da logiche diverse rispetto agli acquisti delle famiglie. “Il prezzo la fa “da padrone” nelle scelte della ristorazione a scontrino basso che, nei volumi di alimenti consumati, è la parte più rilevante – osserva Berni -. Quindi, nel comparto dei formaggi vaccini duri da grattugia i similari superano i 50 punti di share, più del doppio del livello che hanno nelle famiglie, mentre il Grana Padano nello share della ristorazione scende ai 36 punti rispetto ai 48 che merita nelle famiglie”. Il cliente di questo segmento di ristorazione non è però informato sul tipo di formaggio che trova nel piatto o sul tavolo. “Per questo i produttori di Grana Padano DOP chiedono una collaborazione più intensa e regole sinergiche per informare chi pranza nei punti di ristoro – sottolinea il Direttore Generale del Consorzio -. Questa trasparenza gioverà certamente ai prodotti DOP di maggior pregio, con regole produttive assai rigorose ma anche di maggior costo”.
Buone notizie arrivano invece dall’export, dove la ristorazione punta con decisione ai pregiati formaggi italiani DOP, sia per tradizione e garanzie di qualità, che per i successi sportivi e non solo degli ultimi mesi che hanno fatto crescere il brand Italia. “Da gennaio a luglio il Grana Padano DOP ha visto il 42% dei consumi all’estero ed il 58% in Italia – commenta Berni -. E a questo trend si è adeguata anche la produzione, in leggero e voluto calo, ma che mantiene un adeguato ristoro per i produttori”. L’andamento di questi mesi ha avviato una nuova tendenza nelle scelte dei consumatori, che condizionerà quindi le produzioni del formaggio DOP più consumato nel mondo, con oltre 5,2 milioni di forme prodotte nel 2020. “La pandemia ci ha fornito attenzioni e sensibilità diverse verso l’ambiente e il benessere delle persone. Quindi, a far crescere le aziende saranno la zootecnia e l’agricoltura di precisione, la sostenibilità, il rispetto e la tutela dell’ambiente, la salubrità ed il benessere animale – afferma Berni – Il Consorzio fornirà quindi gli strumenti di lettura e di indirizzo necessari, gli imprenditori sapranno interpretarli al meglio e di conseguenza ne trarranno le scelte migliori, integrate, complementari e soprattutto complete, interpretando e guidando il loro e nostro futuro”.
(ITALPRESS).
Accordo Confagricoltura-Enel per transizione energetica ed ecologica
ROMA (ITALPRESS) – La sfida della transizione energetica coinvolge anche il settore agricolo. Per questo Enel e Confagricoltura hanno siglato una collaborazione che offrirà un pacchetto di soluzioni a misura delle aziende del settore.
Gli accordi, che hanno coinvolto Enel X ed Enel Energia, prevedono la possibilità, per le aziende, di avere una consulenza dedicata, finalizzata a cogliere concretamente le opportunità in questo campo. In particolare, la proposta si articola, anche tramite il supporto di figure commerciali dedicate da parte di Enel Energia ed Enel X, in studi di progetto per valutare la convenienza economica e di fattibilità della proposta commerciale, prodotti dedicati per le commodities elettrica e gas, il Circular Economy Report per misurare attraverso un’azione di audit la circolarità dell’azienda e le azioni possibili di miglioramento per l’efficientamento energetico, come l’installazione di impianti fotovoltaici nuovi o l’ottimizzazione di quelli esistenti, le comunità energetiche rinnovabili, le infrastrutture di ricarica per la mobilità elettrica. Capitolo importante della sinergia è inoltre favorire l’innovazione tecnologica, quindi anche il fotovoltaico, rispettando le aree rurali nel loro complesso, compresi gli aspetti paesaggistici. “Con questa intesa – commenta Carlo Tamburi, direttore Enel Italia – Enel intende rafforzare l’alleanza naturale tra fonti rinnovabili, soluzioni energetiche sostenibili e il settore agricolo. La transizione verso un modello di sviluppo più sostenibile e il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica non è possibile senza fornire opportunità di crescita e di innovazione tecnologica alle imprese del settore agricolo, con cui intendiamo lavorare insieme anche per favorire una crescita armonica sul territorio di impianti e colture”.
“Il contrasto al cambiamento climatico e il miglioramento della sostenibilità – spiega Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura – passano attraverso le aziende agricole. L’agricoltura può dare il proprio contributo sui temi legati alla sostenibilità ambientale, all’abbattimento delle emissioni, all’assorbimento di CO2, nonchè alla produzione di energia verde, puntando sull’innovazione delle aziende agricole. Le energie rinnovabili, e il fotovoltaico in particolare, hanno registrato uno sviluppo importante in agricoltura negli ultimi quindici anni, consentendo alle imprese di implementare percorsi di sostenibilità a livello aziendale, di partecipare attivamente alla decarbonizzazione del settore elettrico e di supportare la transizione ecologica del settore”.
A settembre è previsto un primo incontro per illustrare nel dettaglio ai territori i contorni dell’intesa tra Enel, Enel X e Confagricoltura, quindi seguiranno altri appuntamenti nelle varie regioni per promuovere in modo specifico le opportunità della partnership.
(ITALPRESS).









