Home Agroalimentare Pagina 108

Agroalimentare

Pecoraro Scanio “Farmer market esempio agricoltura amica del territorio”

ROMA (ITALPRESS) – “Oggi i Farmer market sono un esempio mondiale di agricoltura familiare e amica del territorio. Sono orgoglioso di aver firmato la legge che nel 2001 ha dato avvio a questa vera rivoluzione e di aver assistito oggi al mercato di campagna Amica del Circo Massimo alla presentazione da parte del segretario generale della Coldiretti Enzo Gesmundo della coalizione mondiale dei farmer market alla presenza della vice segretaria Onu Amina J. Mohammed”. Lo afferma Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della fondazione Univerde e del comitato scientifico di Campagna Amica.
“Coldiretti e Campagna Amica puntano su qualità, donne e giovani e saranno il cardine di questa coalizione per evitare che operazioni come nuove etichette definite nutrizionali o climatiche mirino in realtà a distruggere le agricolture familiari e le diete territoriali come quella mediterranea per imporre un modello intensivo controllato da poche multinazionali del cibo anonimo , dei pesticidi e della distribuzione”, prosegue.
(ITALPRESS).

Penuria di miele in Svizzera, azzerata produzione per il maltempo

BERNA (ITALPRESS) – A causa di una primavera troppo corta e dell’estate piovosa, la Svizzera deve far fronte a una penuria di miele indigeno: la quantità prodotta dalle api è inferiore di dieci volte rispetto al solito, riferisce la radio RTS. Dopo una raccolta eccezionale l’anno scorso, il 2021 si presenta assai magro: se un’arnia normalmente produce da 15 a 20 chili di miele, attualmente si è di fronte a quantità comprese fra 0 e 3 chili. “La scarsità di miele è provocata essenzialmente dalle condizioni meteorologiche, che sono state veramente molto sfavorevoli, sia per la prima raccolta in primavera che per la seconda raccolta”, ha affermato ai microfoni della RTS Francis Saucy, presidente della Sociètè Romande d’Apiculture (SAR), la società degli apicoltori romandi. “Ha piovuto tantissimo e le api hanno avuto molto poco tempo per raccogliere il nettare: ce n’era anche poco sia sui fiori che sugli alberi”, ha specificato Saucy. Il miele svizzero sarà quindi molto difficile da trovare sugli scaffali dei negozi. Di conseguenza, i pochi vasetti che saranno commercializzati si riveleranno cari: stando agli specialisti citati dalla radio francofona il prezzo salirà a 25-30 franchi al chilogrammo.
(ITALPRESS).

Onu, Di Maio “Su sicurezza alimentare Italia partner affidabile”

ROMA (ITALPRESS) – “Sono lieto di accogliere qui in Italia la vice segretaria generale delle Nazioni Uniti Amina J. Mohammed all’inizio della sua visita ufficiale a Roma che la vedrà partecipare in rappresentanza delle Nazioni Unite al pre-vertice dei sistemi alimentari del 26-28 luglio”. A dirlo il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a margine dell’incontro con la vice segretaria generale dell’Onu Amina J. Mohammed. Il titolare della Farnesina ha ribadito come “la cooperazione tra Italia e Onu per la preparazione del pre-vertice di Roma è stata eccellente. Il pre-vertice rappresenta una tappa fondamentale in vista del vertice sui sistemi alimentari convocato a New York. Al pre-vertice l’Italia sarà rappresentata dal presidente Draghi alla sessione di apertura. A questo appuntamento l’Italia si è preparata attraverso un dialogo nazionale e che ha visto la partecipazione degli attori del settore agricolo e agroindustriale”.
“Nella sessione del pre-vertice sul sistema alimentare – ha anticipato Di Maio – parlerò del contributo apportato dalla Dichiarazione di Matera. Si tratta di un risultato importante del quale siamo orgogliosi. Com Amina J. Mohammed abbiamo parlato della necessità di mantenere alto l’impegno della comunità internazionale su questi temi”. Il ministro ha assicurato che “nell’Italia le Nazioni Unite hanno un partner affidabile e determinato. Ho dunque confermato il nostro impegno per un approccio inclusivo volto a creare sinergie. Lo stesso G20 che si è svolto tra Bari e Matera ha avuto una ministeriale congiunta Esteri dedicata alla sicurezza alimentare per raggiungere l’obiettivo fame zero entro il 2030”.
Da parte sua la vice segretaria generale dell’Onu Amina J. Mohammed ha sottolineato che è “stato un piacere arrivare qui per un pre-vertice. Non siamo usciti dal covid ma siamo lieti di vedere che la dichiarazione di Matera ha portato maggiore speranza su alcune delle questioni più pressanti che il mondo deve affrontare”.
(ITALPRESS).

In Toscana calo del 70% produzione frutta estiva

FIRENZE (ITALPRESS) – Un calo della produzione medio del 70% con punte anche del 100%. La Toscana fa i conti con il raccolto della frutta estiva: le gelate di marzo e soprattutto di aprile, quando la temperatura è scesa in una notte anche a 9 gradi sotto zero, hanno danneggiato pesantemente le coltivazioni di pesche, pesche noci, albicocche e susine. “In alcuni casi è andato perduta la metà del raccolto, in altri la totalità. Il valore medio di calo è del 70% – spiega Antonio Tonioni, presidente della sezione prodotto ortofrutta di Confagricoltura Toscana – La produzione di frutta estiva è stata compromessa dalle gelate della scorsa primavera soprattutto quella dell’8 aprile: è stata anomala, causata una corrente di aria fredda dal Nord Europa e ha provocato danni su tutto il territorio regionale ma a macchia di leopardo, più in collina che in pianura”. Dal gelo si sono salvati meloni e angurie, che in primavera erano ancora in serra o in tunnel.
“Dopo una fase molto positiva a giugno, il mercato di questi prodotti però sta attraversando una fase negativa caratterizzata da un sovraffollamento di produzione: a quella toscana si aggiungono e quelle di altre regioni, che sono arrivate sul mercato nello stesso momento” ha aggiunto Tonioni. Il risultato è una diminuzione dei prezzi, soprattutto delle angurie ‘generichè. “In alcuni casi, prevelentemente nella grande distribuzione, i prezzi sono così bassi che non coprono i costi di produzione, trasporto e intermediazione. Questa corsa al ribasso rischia di danneggiare ulteriormente le aziende ortofrutticole e favorire al contrario il lavoro “nero” mette in guardia Tonioni, che lancia un appello a non “portare il prezzo dei prodotti sotto la copertura dei costi di produzione, per evitare che a pagarne le conseguenze siano i produttori”.
(ITALPRESS).

Confagricoltura, Brondelli confermato presidente ente formazione

ROMA (ITALPRESS) – “Il percorso di riposizionamento strategico di Enapra, iniziato negli anni scorsi e potenziato con la presidenza Giansanti, ha determinato una notevole crescita delle attività in termini di quantità e qualità dell’offerta formativa per le aziende agricole e agroalimentari. Oggi il nostro ente di formazione è in grado di assicurare una gamma completa di servizi: dall’analisi dei fabbisogni alla ricerca di finanziamenti a supporto della formazione, sino alla progettazione, erogazione e monitoraggio dei risultati. La qualità dei servizi è garantita da un network di professionisti, università, enti di ricerca, che assicurano le migliori professionalità”. Lo ha detto Luca Brondelli di Brondello in occasione dell’assemblea Enapra, che lo ha rieletto alla presidenza. In questi ultimi mesi, l’ente di formazione di Confagricoltura ha ampliato l’offerta formativa in modalità e-learning. Da quest’anno, inoltre, ha sviluppato una struttura interna, “Confagricoltura Academy”, per potenziare, in tutte le componenti del sistema, il know how sindacale per lo sviluppo organizzativo, la leadership tecnica e la crescita della competitività dell’impresa agricola attraverso i processi di innovazione e digitalizzazione. Il nuovo Catalogo dei corsi è disponibile sul sito www.enapra.it. L’assemblea dei soci ha anche riconfermato alla vicepresidenza, Alberto Statti, presidente dell’Ente di Formazione della Confagricoltura della Calabria. I nuovi consiglieri eletti sono: Antonio Pirrè, presidente di Confagricoltura Ragusa, Alberto Lasagna, direttore di Confagricoltura Pavia, Gianluca Ghini, direttore di Confagricoltura Arezzo, Serafino Casula, direttore di Confagricoltura Cagliari, Francesco Cordopatri, delegato dei Giovani di Confagricoltura – Anga presso l’Enapra. Confermata anche Rosaria Di Gregorio, revisore unico.
(ITALPRESS).

Crea report, on line risultati della ricerca 2020

ROMA (ITALPRESS) – Nel 2020 799 ricerche attive, 634 pubblicazioni e 200 tra dottorati e assegni di ricerca e borse di studio. Questi i numeri più rilevanti della ricerca Crea, raccolti nel Report 2020, che ha interessato diversi ambiti dell’agroalimentare: dalla genomica alla tecnologia meccanica ed elettronica, dal miglioramento varietale tradizionale alla maggiore sostenibilità agricola, dalla riduzione di fitofarmaci all’aumento della resistenza a stress idrici, avversità e ai parassiti. E ancora benessere animale, valorizzazione delle produzioni e delle risorse naturali, acqua e suolo in primis, ma anche le foreste. Quest’intensa attività, che ha potuto giovarsi anche di circa 5.000 ettari di terreni sperimentali, ha dato vita a 44 brevetti, 195 privative vegetali e oltre 500 varietà iscritte nei registri nazionali. Un cenno a parte merita l’incremento del patrimonio di collezioni vegetali e animali del Crea, un unicum a livello planetario: 119 le collezioni di germoplasma esistenti, in particolare di importanza mondiale quelle della vite, dell’olivo e della gran parte dei cereali. “Questo volume raccoglie le informazioni più importanti ed essenziali sull’attività scientifica del Crea, per presentare al pubblico il prezioso frutto del lavoro operoso del proprio capitale immateriale, ricco di oltre duemila ricercatori, tecnologi e dipendenti amministrativi di supporto”, ha dichiarato Carlo Gaudio, presidente del Crea. “In particolare, la trasferibilità degli studi condotti nei Centri di Ricerca del Crea, rappresenta il fil rouge che accomuna ricerche tanto diverse tra loro, ma con l’obiettivo finale di Creare la maggiore integrazione possibile tra ricerca di base e ricerca applicata sui temi centrali e più avanzati nel settore agroalimentare, degli alimenti e della nutrizione, della politica e dell’economia agraria”, ha aggiunto. “Il Report è il primo documento di consolidamento della ricerca svolto dal Crea, sin dalla sua costituzione, e può essere un utile strumento per studiosi, istituzioni, imprese e cittadini per comprendere cosa fa il Crea, dove svolge la sua attività e quali risultati ha ottenuto. Nonostante il terribile anno appena trascorso, la nostra attività non si è fermata: i 12 centri, le 75 sedi e le oltre 2.200 persone che vi lavorano hanno continuato a produrre ricerche in tutti gli ambiti agroalimentari ed ambientali, con l’intento di aver potuto dare un piccolo contributo all’avanzamento della ricerca mondiale in questi settori. L’auspicio è di poter fare sempre meglio”, ha sottolineato Stefano Vaccari, direttore generale del Crea, che ha curato il Report.
(ITALPRESS).

Barilla, prodotti più innovativi con packaging riciclabile

PARMA (ITALPRESS) – Pasta, sughi e prodotti da forno sempre più sostenibili, innovativi e con un miglior profilo nutrizionale: Negli ultimi 10 anni il Gruppo Barilla ha riformulato 476 prodotti migliorandone il profilo nutrizionale di e ridotto del -31% le emissioni di CO2 eq. e del 23% il consumo idrico per tonnellata di prodotto finito. Impatto zero sul Pianeta per quattro brand – Wasa, Gran Cereale, Mulino Bianco e Harrys – che hanno raggiunto la totale compensazione di CO2 equivalente.
E’ quanto emerge dal rapporto di sostenibilità del Gruppo Barilla. Anche il packaging racconta una storia di rispetto per le risorse del Pianeta. Barilla si è data l’impegno di raggiungere nei prossimi mesi il 100% delle confezioni progettate per essere riciclabili. Per rendere le confezioni sempre meno impattanti, i principi guida a cui si ispira Barilla prevedono l’utilizzo di carta e cartone in sostituzione alla plastica laddove le caratteristiche di sicurezza del prodotto e organolettiche del prodotto lo permettono. L’utilizzo di carta e cartone in fibra vergine provenienti da foreste gestite in modo responsabile. La sostenibilità in Barilla è anche attenzione alle persone e alle comunità locali. sin dai primi mesi di emergenza Coronavirus dello scorso Barilla ha attivato una serie di iniziative solidali nei diversi Paesi in cui il Gruppo è presente per un totale di oltre 5,5 milioni di euro e circa 3.500 tonnellate di prodotti donati. . Nel 2020 il totale delle materie prime strategiche acquistate responsabilmente è cresciuto del +19% e vede coinvolte 10.000 aziende in progetti di agricoltura sostenibile. Barilla, inoltre, si avvale di 2 disciplinari per la coltivazione sostenibile del grano tenero: Carta del Mulino e Carta di Harrys. E anche pomodori e basilico per realizzare i sughi e i pesti Barilla sono coltivati, laddove possibile, vicino agli stabilimenti di produzione, per ridurre al minimo il tempo tra la raccolta e la lavorazione del prodotto. Il sostegno all’agricoltura locale tocca anche la pasta, di cui Barilla è leader mondiale. Il 90% del grano duro, ingrediente chiave di tutte le marche di pasta del Gruppo, viene acquistato dal mercato locale e il 42% mediante contratti di coltivazione. E con il “Manifesto del Grano Duro”, lanciato nel 2020, traduce il suo impegno concreto a sostegno della filiera agricola italiana.
A testimonianza di questo impegno, Barilla è stata insignita, unica azienda al mondo nel 2020, anche della Special Recognition da parte di CIWF, Ong con cui Barilla ha redatto le sue Linee Guida Barilla sul Benessere Animale. Nel 2020 Barilla è stata inoltre la prima azienda italiana ad aggiudicarsi il “Catalyst Award” introducendo iniziative che hanno permesso la valorizzazione della leadership femminile sul posto di lavoro e aumentato l’inclusione di tutti i dipendenti Barilla nel Mondo. Da diversi anni Barilla è impegnata a ridurre l’impatto ambientale del trasporto di materie prime e prodotti finiti.
Da marzo 2020, il 70% dei prodotti destinati dall’Italia alla Germania viene spedito con una soluzione intermodale frutto di una partnership sviluppata con GTS Logistic, che “taglia” circa 5.000 camion all’anno, con un risparmio di circa 6.000 tonnellate di CO2. E l’impegno profuso per rendere sempre più sostenibile il suo modello di business è stato riconosciuto anche dal mercato. Nel 2020, il fatturato del Gruppo Barilla è stato pari a 3.890 milioni di euro (+9% al netto dell’effetto cambio rispetto al 2019), con pasta, sughi e piatti pronti a rappresentare il 55,2% del fatturato e i prodotti da forno il 46,2%. Confermato il piano globale, già in corso, di investimenti in Italia: 1 miliardo di euro nel quinquennio 2020-2024 su tre filoni strategici: rinnovamento degli asset industriali, sviluppo delle filiere strategiche di approvvigionamento, acquisizioni nel territorio italiano.
(ITALPRESS).

Il comparto dell’ortofrutta fresca vale 12 miliardi

ROMA (ITALPRESS) – “Il comparto dell’ortofrutta italiano ha di fronte a sè due importanti opportunità. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con circa 5 miliardi di euro di investimenti da realizzare entro il 2026, e la Politica agricola comune, per la quale il governo è riuscito ad ottenere un giusto punto di equilibrio rimettendo al centro del ‘progetto sostenibilità’ l’agricoltore”. Così il sottosegretario alle Politiche agricole, alimentari e forestali, Francesco Battistoni in apertura del tavolo ortofrutticolo nazionale.
“Il comparto dell’ortofrutta fresca vale 12 miliardi di euro – ha proseguito il Sottosegretario – e, nonostante qualcuno tenti di destabilizzare il made in Italy, il nostro export agroalimentare vola e registra il record nei primi mesi del 2021 con un +9%. E questo grazie alla qualità dei nostri prodotti, al lavoro meticoloso che ogni reparto della filiera riesce ad esprimere, al sistema di logistica che accompagna le merci”.
“L’incontro di oggi – ha concluso Battistoni – è l’inizio di un percorso di ascolto e condivisione che dovrà vedere tutti gli attori protagonisti. La sinergia sarà un aspetto fondamentale per vincere le prossime sfide”.
(ITALPRESS).