SOLIGHETTO (ITALPRESS) – Elvira Bortolomiol è la nuova Presidente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Tutela Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG. Per la prima volta sarà una donna a ricoprire il prestigioso incarico di guida di uno tra i più dinamici consorzi del vino italiani. Elvira Bortolomiol guida una storica azienda del territorio insieme alle sorelle, vanta quindi profonde radici locali e allo stesso tempo una visione internazionale. I Vicepresidenti designati sono: Cinzia Sommariva (Sommariva Soc. Agr. Palazzo Rosso) e Giuseppe Collatuzzo (Cantina di Conegliano e Vittorio Veneto). Il consiglio di amministrazione si è espresso all’unanimità.
“Sono molto onorata di essere stata eletta presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG” afferma Elvira Bortolomiol, neopresidente del Consorzio di Tutela “sono nata in una famiglia che ha visto crescere la storia del Prosecco nel mondo e che ne è stata partecipe. Ci aspettano ancora tantissime sfide, ce lo richiede il territorio in cui affondiamo le nostre radici perchè va tutelato e valorizzato in termini di paesaggio e di sostenibilità ambientale e lo impone la competitività del mercato globale, che come abbiamo già sperimentato, premia l’eccellenza del nostro prodotto. I prossimi anni saranno uno stimolo appassionante per continuare l’attività di promozione e comunicazione della Denominazione in Italia e nel mondo”.
Elvira Maria Bortolomiol è diventata membro del Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Tutela Vino Prosecco di Conegliano Valdobbiadene nel 2007 e per più mandati ha ricoperto la carica di Vicepresidente, prima donna nel ruolo. Elvira è impegnata nella tutela e promozione della Denominazione del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore sia in Italia che all’estero ed è anche Vicepresidente di Bortolomiol SpA. Inizialmente responsabile del Business Development e del Marketing, concentra oggi le sue energie e capacità imprenditoriali nella gestione delle strategie commerciali e di comunicazione per la promozione dell’eccellenza del marchio a tutto tondo. Bortolomiol SpA è stata fondata nel 1949 da Giuliano Bortolomiol, uno degli 11 soci fondatori del Consorzio Tutela Vino Prosecco e padre della squadra tutta al femminile che attualmente gestisce l’azienda. Dopo aver conseguito la laurea in Agraria, ha colto l’opportunità di sviluppare le sue capacità lavorando sia negli Stati Uniti che in Sud America. E’ in questo periodo che ha iniziato a formare la sua visione della cultura del vino, del genius loci e della ricchezza delle sue radici.
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Elvira Bortolomiol neo presidente Consorzio Prosecco Valdobbiadene
Produzione pere 2021 ancora al di sotto valori normali
ROMA (ITALPRESS) – Le stime di produzione 2021 delle pere in Italia evidenziano ancora una volta una situazione al di sotto della potenzialità produttiva del paese.
Quest’anno, infatti, le produzioni frutticole italiane sono state negativamente influenzate dal maltempo e non ne sono state esenti le pere. Nel periodo compreso tra la metà di marzo e la prima decade di aprile numerose gelate hanno interessato molte aree del paese e i fenomeni di gelo sono risultati molto impattanti per intensità e ripetuta frequenza, comportando così importanti perdite produttive.
I danni sono variegati, con impatti diversificati a seconda delle aree, delle varietà, della tipologia di impianto e della presenza o meno di strutture antibrina. Questa eterogeneità rende pertanto molto difficile oggi la quantificazione dell’offerta che sarà disponibile per questa campagna.
Ad oggi il “-90%” che veniva ipotizzato da qualche operatore sembra improbabile o comunque relativo solo a particolari situazioni.
In base all’analisi condotta da OI Pera le produzioni 2021 potrebbero collocarsi attorno al -60% sul 2020, con situazioni leggermente migliori per le varietà estive, come Carmen e Santa Maria sul -40%, Coscia -40%, William vicina al -50%. Peggiori le stime per Conference con il 65% in meno e Kaiser -70/75%.
L’Abate oggi è stimata sul -70% sul 2020.
Si sottolinea che queste variazioni fanno riferimento alla produzione totale; solo a raccolta ultimata sarà possibile determinare la quota di prodotto non commercializzabile, che già oggi si ritiene percentualmente superiore a quella degli anni passati a causa dei danni da gelo, da cimice asiatica e da maculatura bruna, fenomeni questi ultimi purtroppo già presenti in campo, ma ad oggi non quantificabili.
A queste variazioni si giunge anche tenendo conto dell’andamento delle superfici produttive che nel 2021 con circa 27.000 ettari a livello nazionale segnano un -5% sul 2020. In Emilia Romagna, dove si conferma la medesima variazione percentuale, si registrano cali significativi per Conference -13%, Decana -7%, mentre più stabile è la situazione per le varietà più precoci, come Santa Maria, Carmen e William. L’Abate perde invece il 4% degli impianti produttivi dell’anno precedente.
“Anche quest’anno – dichiara Amidei, Presidente dell’OI Pera – siamo di fronte ad un problema produttivo importante, che si rende ancor più gravoso in considerazione del fatto che veniamo da due annate altrettanto deficitarie. La situazione per i produttori è quindi particolarmente critica così come per l’indotto di questa produzione che ha sempre rappresentato uno dei vanti della frutticoltura italiana e in particolare di quella emiliano-romagnola.
Come OI Pera ci stiamo impegnando nello sviluppo di progetti di ricerca, atti a contrastare i fenomeni della cimice e della maculatura bruna. Il cambiamento climatico sta facendo vedere gli effetti in questi anni che, oltre ad acutizzare alcuni fenomeni fitopatologici, sempre più spesso presenta il conto con eventi insoliti fino a qualche anno fa e oggi sempre più frequenti ed estremi. Anche su questo aspetto dobbiamo agire, perchè di certo non possiamo intervenire sul clima in tempi brevi, ma possiamo e dobbiamo chiedere con forza di rendere fruibili e accessibili tipologie di finanziamento che vadano nella direzione di una adeguata difesa da questi fenomeni climatici”.
“Ciò che chiediamo alle Istituzioni – conclude Amidei – è quindi una presa di coscienza della gravità del problema e un conseguente e immediato aiuto agli agricoltori per superare questa grossa difficoltà e allo stesso tempo un impegno a finanziare progetti di facile accessibilità ed efficacia. Alla Grande Distribuzione chiediamo invece di avere sensibilità verso le difficoltà in cui versa il settore italiano dimostrando la volontà di voler valorizzare il più possibile le produzioni nazionali”. A differenza della passata stagione, dalle prime indicazioni provenienti dagli altri paesi europei (Interpera 2021), anche le produzioni dei nostri competitors, dovrebbero risultare significativamente ridotte rispetto al 2020, in particolare l’offerta di Belgio e Olanda sembra essere stimata sul -30% rispetto all’anno passato.
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Premio Menarini, Giansanti “Sport e agricoltura valori simili”
ROMA (ITALPRESS) – “Sono felice quando si parla del Premio Menarini, perchè è un simbolo di speranza. Lo è da 25 anni e lo è particolarmente quest’anno a causa di una pandemia che ha limitato l’attività sportiva di molti”. A dichiararlo è Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, durante la conferenza stampa di presentazione del 25° Premio Fair Play Menarini che si è svolta questa mattina presso la sede nazionale di Confagricoltura, a Roma. “Lo sport e l’agricoltura hanno valori simili – ha aggiunto Giansanti -, la forte determinazione per cercare un obiettivo, la volontà di vincere, l’eccellenza del made in Italy e l’orgoglio del successo. Poi ci sono i temi dell’etica: chi fa lo sportivo deve accettare la vittoria e la sconfitta, al tempo stesso gli agricoltori sanno bene che quando si produce cibo non si può scherzare perchè è un elemento fondamentale della vita. Non dobbiamo ragionare solo con logiche di business, ma pensare a un servizio per l’intera collettività”.
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Al via sesta edizione “Coltiviamo Agricoltura Sociale”
ROMA (ITALPRESS) – Sostenere il capitale umano incoraggiando e accompagnando lo sviluppo di attività imprenditoriali capaci di coniugare sostenibilità e innovazione. E’ questo l’obiettivo di “Coltiviamo Agricoltura Sociale”, il bando lanciato da Confagricoltura con Senior – L’Età della Saggezza Onlus, insieme, per il terzo anno consecutivo, a Reale Foundation (la fondazione corporate di Reale Group), in collaborazione con la Rete Fattorie Sociali e l’Università di Roma Tor Vergata, giunto alla sua 6° edizione.
L’iniziativa prende vita da un’analisi attenta dei contesti territoriali di tutto il Paese, attraverso la lettura dei bisogni delle comunità locali, delle famiglie di soggetti che vivono la diversità, ma coinvolge anche anziani, immigrati, detenuti e rifugiati o richiedenti asilo. Al bando possono partecipare imprenditori agricoli e cooperative sociali o associazioni di più soggetti.
Il bando mette in palio tre premi da 40.000 euro ciascuno, a copertura totale dei costi, per altrettanti progetti innovativi di Agricoltura Sociale.
Ai tre progetti migliori sarà poi assegnata una borsa di studio per la frequenza alla 7° edizione del Master di Agricoltura Sociale all’Università di Roma Tor Vergata. La borsa di studio può essere utilizzata dal vincitore o da una persona che lui stesso indicherà, a patto che sia direttamente collegata al progetto o all’organizzazione vincente.Le proposte devono riguardare una o più delle seguenti aree: l’inserimento socio-lavorativo di persone con disabilità o svantaggiate e di minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale; le prestazioni e le attività sociali di servizio per le comunità locali che utilizzino le risorse dell’agricoltura per sviluppare le capacità delle persone; i servizi a supporto delle terapie mediche, psicologiche riabilitative; l’educazione ambientale e alimentare, la salvaguardia della biodiversità, la conoscenza del territorio mediante le fattorie sociali e didattiche. Per la selezione dei vincitori sono previste due fasi distinte: una votazione online e una valutazione di merito.Nella piattaforma dedicata www.coltiviamoagricolturasociale.it sarà possibile visionare i progetti presentati e partecipare direttamente alla prima selezione esprimendo il proprio voto.
Tutti i 30 progetti che avranno ottenuto il maggior numero di preferenze accederanno alla fase di valutazione della Giuria di Esperti; ai primi tre in graduatoria, solo dopo la valutazione degli esperti, riceveranno 5 punti aggiuntivi che andranno a sommarsi alla valutazione di merito.
La scadenza per la presentazione dei progetti è fissata al 15 ottobre 2021. I progetti potranno essere votati nei 30 giorni successivi alla presentazione in piattaforma, e i vincitori saranno decretati dalla Giuria entro la fine di dicembre 2021.
Tutte le informazioni e i dettagli relativi al bando sono disponibili sul sito www.coltiviamoagricolturasociale.it
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Agricoltura, siglato protocollo nazionale per lotta a caporalato
ROMA (ITALPRESS) – Stop allo sfruttamento lavorativo in agricoltura, al caporalato, e promozione della diffusione di progetti delle associazioni di categoria che operano nel settore dell’agricoltura. I ministeri dell’Interno, dell’Agricoltura, del Lavoro, l’Anci e le associazioni di categoria hanno firmato il protocollo d’intesa per la prevenzione ed il contrasto dello sfruttamento lavorativo in agricoltura e del caporalato. “Questo protocollo segna un passo molto importante nel contrasto al fenomeno odioso, che interessa un segmento importante e strategico della nostra economia”, ha detto il ministro del Lavoro, Andrea Orlando. L’obiettivo principale del protocollo è promuovere la cooperazione interistituzionale attraverso il diretto coinvolgimento di prefetture e comuni per assicurare l’attuazione delle misure previste dal piano di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al capolarato.
“Questo protocollo si inserisce dentro un percorso di valorizzazione del lavoro agricolo e di tutela delle lavoratrici e lavoratori che ogni giorno ci consentono di poter mangiare”, ha spiegato il ministro dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli. Il protocollo è strettamente collegato anche al piano triennale adottato dal tavolo presieduto dal ministro Orlando. Anche l’Anci, l’Associazione Nazionale del Comuni, aderisce “convintamente” a questo protocollo. “Non ci limiteremo a mettere una firma ma adempiremo convintamente agli obblighi che assumiamo – ha assicurato il presidente del consiglio nazionale dell’Anci, Enzo Bianco – oggi è un giorno importante, questa iniziativa nacque per volontà dell’osservatoria dell’agrimafie”. Per la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, “questo è il momento di guardare in positivo, ogni amministrazione deve assumere degli impegni, ognuno di noi ha un ruolo importante, il fatto che tre ministri abbiamo deciso di sottoscrivere un protocollo di questo tipo, è importante. Dobbiamo sconfiggere questo orribile reato, quello del caporalato”.
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Nutrizione e neuroscienze, accordo Crea-Santa Lucia Irccs di Roma
ROMA (ITALPRESS) – Nutrizione e prevenzione in un’ottica di ricerca applicata e immediatamente disponibile per le persone. Sono queste le basi dell’accordo quadriennale siglato oggi dal presidente del CREA, Carlo Gaudio, e dal direttore generale del Santa Lucia IRCCS, Edoardo Alesse. Si partirà dallo studio del microbiota intestinale, il complesso di microrganismi che secondo le ultime evidenze scientifiche svolge un ruolo fondamentale per il benessere dell’organismo. L’obiettivo ultimo è creare un modello virtuoso di scambio tra ricerca, sperimentazione e formazione, per applicare la One Health, l’approccio, promosso dall’OMS, che mira a raggiungere una salute globale, che integri quella delle persone con quella dell’ambiente e degli altri esseri viventi. “Sono molto lieto – dichiara Gaudio – che il CREA possa affiancare il Santa Lucia IRCCS su tematiche così importanti e delicate non solo per il futuro della nostra alimentazione, ma anche della nostra agricoltura come il microbioma, la sicurezza degli alimenti e la nutraceutica”.
Secondo recenti studi, raccolti dal Santa Lucia IRCCS in una review del 2020 pubblicata dalla rivista scientifica Neuroscientist, una cattiva alimentazione e la conseguente disfunzione del microbiota possono avere impatti severi nello sviluppo di malattie neurodegenerative e neuroinfiammatorie. Attualmente sono già attivi presso l’ospedale di neuroriabilitazione romano numerosi progetti di ricerca volti a determinare l’efficacia della dieta per la prevenzione e il supporto al percorso di neuroriabilitazione in pazienti con, ad esempio, Sclerosi Multipla, Malattia di Parkinson e Alzheimer.
“La ricerca traslazionale, missione primaria di ogni Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, come il Santa Lucia – afferma Alesse – è quell’attività che immediatamente porta i suoi effetti nella vita delle persone e dei pazienti. Sviluppare il tema dell’alimentazione rientra negli obiettivi che ci poniamo ed è particolarmente efficace poichè affronta il tema della prevenzione e della riduzione dei fattori ambientali che contribuiscono allo sviluppo di malattie del sistema nervoso”.
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Settore ortofrutta, Regione Emilia Romagna convoca istituti credito
BOLOGNA (ITALPRESS) – La Regione Emilia-Romagna si muove in favore del settore ortofrutticolo messo a dura prova per il terzo anno consecutivo dalle gelate primaverili e dagli attacchi dei parassiti, tra cui la famigerata cimice asiatica, e chiama a raccolta, assieme alle associazioni agricole, gli istituiti di credito per un confronto sulla situazione finanziaria delle imprese del mondo ortofrutticolo.
L’incontro, promosso dall’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi anche su richiesta delle associazioni agricole, è stato convocato per il 22 luglio prossimo e metterà a confronto le rappresentanze del mondo bancario con le necessità della gestione finanziaria che vengono del mondo agricolo. L’obiettivo è individuare azioni e strumenti concreti per dare una risposta alle imprese.
“L’ortofrutta- sottolinea Mammi- è un settore vitale per la nostra regione e per l’intero Paese. Il settore ortofrutticolo sta attraversando un momento difficile: la Regione è al fianco delle imprese agricole per accompagnarle e supportarle in questa fase complessa, per costruire le condizioni di un rilancio vero, che rafforzi il comparto, facendo leva sui nostri punti di forza, a partire dalla qualità dei prodotti. Credo sia giusto far partire un confronto anche con gli istituti di credito, per l’importante ruolo che possono giocare a supporto delle imprese”.
La convocazione del tavolo regionale tra associazioni agricole e mondo bancario è l’ultima di una serie di iniziative assunte dall’assessorato regionale, a sostegno di un comparto che sta attraversando una fase molto delicata. A questo proposito Mammi si sta adoperando per promuovere un incontro ad hoc tra la consulta agricola regionale e il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli.
Mammi ha già scritto nei mesi scorsi al Ministro Patuanelli per richiamare l’attenzione del governo sulla difficile situazione che il settore sta affrontando. In quell’occasione ha presentato un progetto rilancio dell’ortofrutta, condiviso con le associazioni agricole regionali, strutturato in sei punti.
Gli obiettivi principali del piano, che si muove in una prospettiva almeno triennale, sono la riduzione dei costi di produzione e il sostegno agli investimenti per l’adattamento ai cambiamenti climatici, la ricerca di nuove tecniche di difesa chimica e biologica, l’attivazione di strumenti finanziari per la gestione dei rischi, la riconversione varietale in funzione del mercato e la promozione delle eccellenza regionali, a partire della Pera Igp il cui progetto di rilancio verrà finanziato da Regione per oltre 2,3 milioni di euro.
Tra le richieste avanzate dalla Regione Emilia-Romagna al ministero per dare una boccata d’ossigeno al settore, lo sblocco dei 20 milioni di euro del decreto Legislativo 102 sul 2020 (che stanno per essere ripartiti tra i territori colpiti, tra i quali l’Emilia- Romagna), dei 70 milioni di euro stanziati dalla Legge di stabilità 2020 per i danni delle calamità, oltre ai 161 milioni di euro del Decreto Sostegni bis messi a disposizione per le gelate che nella tarda primavera di quest’anno hanno colpito l’intero territorio nazionale, e sui quali c’è stata un’importante pressione delle Regioni colpite.
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Al via a Roma la 1^ tappa del roadshow della sostenibilità di McDonald’s
ROMA (ITALPRESS) – Il primo ristorante McDonald’s inaugurato in Italia, nel 1986 a Piazza di Spagna a Roma, diventa oggi la tappa iniziale del Roadshow della Sostenibilità, un progetto che sancisce l’impegno di McDonald’s in tema di economia circolare.
L’iniziativa nasce da un accordo fra McDonald’s Italia, Comieco e Seda International Packaging Group con l’obiettivo di delineare il percorso di transizione ecologica comune, diminuire l’impatto dell’utilizzo di imballaggi monouso nel settore della ristorazione veloce, privilegiando materie prime rinnovabili, riciclabili e riciclate come la carta a monte, e assicurando la corretta raccolta differenziata e gestione dei rifiuti a valle. Un obiettivo raggiungibile anche grazie al contributo di FISE Assoambiente e Utilitalia quotidianamente impegnati nella raccolta e gestione degli scarti urbani.
I ristoranti McDonald’s, che entro la fine del 2021 saranno attrezzati per raggiungere il 100% di riciclo del packaging, rappresentano un luogo di educazione e sensibilizzazione al corretto comportamento di differenziazione dei rifiuti per milioni di consumatori al giorno. McDonald’s presenta oggi i nuovi packaging interamente in carta certificata e riciclabile, coronamento di un impegno verso la progressiva eliminazione della plastica monouso negli imballaggi che ha portato a un risparmio di 1000 tonnellate di plastica all’anno.
A questo si affianca l’implementazione di nuove aree di valorizzazione dei rifiuti in sala e nei dehors che facilitano la corretta raccolta differenziata attraverso piccoli gesti quotidiani. Queste nuove aree destinate alla differenziazione dei rifiuti saranno supportate da una campagna di comunicazione sui punti vendita rivolta ai consumatori. Proprio con questa finalità, McDonald’s annuncia anche la collaborazione con Frank Matano, personaggio d’eccezione e volto della comicità italiana. Da sempre attento alle tematiche ambientali, Matano, attraverso i suoi canali social, contribuirà a dare risalto alla campagna per sensibilizzare i cittadini verso comportamenti più consapevoli e attenti al pianeta.
“La transizione ecologica è un processo che coinvolge ogni singolo cittadino e si costruisce promuovendo comportamenti positivi da parte delle aziende e dei cittadini, potenziando le collaborazioni tra pubblico e privato. Le aziende possono avere un ruolo fondamentale negli investimenti in innovazione che permettono di affrontare la sfida ambientale con soluzioni nuove e accessibili a tutti. Il progetto presentato oggi da McDonald’s, Seda e Comieco ne rappresenta un esempio concreto – ha detto Vannia Gava, sottosegretario alla Transizione ecologica a margine dell’evento nel ristorante McDonald’s di Piazza di Spagna a Roma”.
“Questa iniziativa ci rende davvero orgogliosi e aggiunge un importante tassello nel nostro percorso di attenzione alla sostenibilità ambientale. McDonald’s, come luogo di incontro di milioni di Italiani, può giocare un ruolo chiave nella transizione ecologica e contribuire a educare, sensibilizzare e velocizzare questo processo, a partire dalla corretta gestione dei rifiuti da parte dei consumatori”, afferma Dario Baroni, ad di McDonald’s Italia.
“Oggi stiamo gettando le basi per un importante passo in avanti nell’attuazione dei valori e dei principi di una vera economia circolare. Riciclare il 100% del packaging in carta utilizzato nei ristoranti favorisce non solo un miglior impatto ambientale, ma soprattutto ha un grande valore sociale perchè si basa sul coinvolgimento del consumatore che diventa protagonista attivo dell’economia circolare e quindi cittadino ancor più responsabile – commenta Antonio D’Amato, presidente di Seda International Packaging Group -. Dal punto di vista della sostenibilità, questo progetto consente anche di dimostrare la superiorità ambientale delle stoviglie monouso in carta, che sarebbe meglio definire ‘usa e riciclà. Infatti, come dimostrato dal più autorevole studio scientifico condotto in Europa da Ramboll e certificato dalla TUV tedesca, le stoviglie riutilizzabili emettono CO2 e particolato fine in misura superiore di 3 volte rispetto al packaging in carta usa e ricicla e comportano un consumo triplo di acqua potabile che arriva fino a 300 volte in più nel caso in cui si ricicla il 100% del packaging”.
“Nel 2020 il tasso di riciclo degli imballaggi in carta e cartone ha superato l’87%, raggiungendo in anticipo gli obiettivi UE al 2030 – dichiara Carlo Montalbetti, direttore generale Comieco -. Un risultato importante che non è stato condizionato dalla pandemia ma anzi è stato rafforzato dalle nuove modalità di acquisto e consumo che si sono affermate: l’e-commerce è cresciuto del 30% mentre il food delivery del 20%. Questo ha comportato un aumento significativo di imballaggi, soprattutto in carta e cartone, presenti nelle nostre case e proprio il packaging cellulosico è diventato ancora di più protagonista della raccolta, rappresentando oltre il 40% del flusso domestico. L’accordo siglato con McDonald’s e Seda International Packaging Group dimostra che anche nel campo della ristorazione informale è possibile costruire percorsi efficienti e sostenibili per recuperare e avviare a riciclo, attraverso la raccolta differenziata, una fibra come la cellulosa preziosa per l’industria del riciclo e sinonimo di sostenibilità”.
“Il settore dei rifiuti – ha evidenziato il presidente FISE Assoambiente, Chicco Testa – non rappresenta più solo un servizio pubblico essenziale per la gestione degli scarti urbani, ma è diventato anche una vera e propria fonte costante di approvvigionamento di materie (seconde) e di produzione di energia. Per garantire la transizione verso una reale economia circolare diventa oggi cruciale promuovere un sistema di gestione integrato, che dia la possibilità alle imprese di sviluppare un percorso di innovazione organizzativa e tecnologica, avendo come riferimento le esigenze delle future generazioni e un moderno ciclo gestionale dei rifiuti che risponda agli obiettivi fissati a livello europeo”. “Le azioni messe in campo da McDonald’s sono molto importanti e trovano il pieno di supporto di Utilitalia, perchè una corretta chiusura del ciclo dei rifiuti è possibile solo grazie all’impegno di tutti – afferma il vicepresidente di Utilitalia, Filippo Brandolini – Un lavoro che presuppone un’adeguata organizzazione dei servizi, ma non può prescindere dalla presenza di impianti per il riciclo, in particolar modo per il trattamento del rifiuto organico, nonchè per il trattamento delle frazioni non riciclabili”.
“La raccolta differenziata e gli impianti non sono due elementi tra loro alternativi, anzi: i territori che registrano le percentuali più alte di raccolta differenziata e riciclo, sono proprio quelli in cui è presente il maggior numero di impianti. Secondo le nostre stime – conclude – per incontrare i target europei al 2035 che stabiliscono di raggiungere il 65% di effettivo riciclo e di ricorrere alla discarica non oltre il 10%, il fabbisogno impiantistico italiano ulteriore è di 5,7 milioni di tonnellate”.
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