REGGIO EMILIA (ITALPRESS) – Il Consorzio del Parmigiano Reggiano sarà partner di Cibo a Regola d’Arte. Il festival, organizzato da Corriere della Sera sotto la direzione artistica di Angela Frenda, andrà in scena in versione digitale dal 14 al 16 maggio alla Fabbrica del Vapore di Milano. Tre giorni di dibattiti, performance e discussioni con, sotteso, un filo conduttore ben preciso: la ripartenza.
Ripartenza che per il Parmigiano Reggiano significa soprattutto un nuovo patto con la ristorazione, settore strategico per l’alimentare di qualità ma che nel 2020, a causa del Covid, è stato in grado di assorbire solo il 4% delle vendite a volume di Parmigiano Reggiano. Il Consorzio sta lanciando nuovi progetti di formazione e informazione per i ristoratori, anche su temi quali il food cost e i vantaggi dell’indicare chiaramente la presenza di prodotti a Indicazione Geografica nel menu.
Il talk sarà anche l’occasione per confrontarci sul ruolo che può avere il Governo per aiutare le Dop con il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Questi e altri temi saranno trattati nel corso del talk show “Storia, valori e filiera: il Parmigiano Reggiano programma il futuro” in programma a Cibo a Regola d’Arte venerdì 14 maggio alle ore 15:00. La giornalista Monica Scozzafava, il presidente del Consorzio Nicola Bertinelli e Sonia Peronaci, cuoca e imprenditrice digital, discuteranno le sfide di un comparto composto da 321 caseifici, oltre 2.500 allevamenti e 50.000 persone. Uno dei pochi che, anche nel periodo più duro del lockdown, non si è mai fermato per garantire l’approvvigionamento del Paese.
Venerdì 14 maggio alle ore 16:00, Il Consorzio organizzerà inoltre “Facciamo la verticale”: un assaggio guidato di Parmigiano Reggiano 24, 40 e 72 mesi per scoprirne la grande biodiversità, i cambiamenti in stagionature e gli aromi che lo caratterizzano e che cambiano con il trascorrere del tempo. Da oltre nove secoli il Parmigiano Reggiano è prodotto con gli stessi ingredienti (latte, sale e caglio), con la stessa cura artigianale e con una tecnica di produzione che ha subito pochi cambiamenti nel corso del tempo.
Gli appuntamenti continuano con i corsi di cucina digitale in diretta. Sabato 15 maggio, alle ore 10:00, lo chef Andrea Berton illustrerà la preparazione di risotto, lime, olio al cacao e foglie di cappero con Parmigiano Reggiano 24 mesi. Domenica 16 maggio, alle ore 10:00, lo chef Giancarlo Perbellini propone invece risotto allo scalogno e Kefir con polvere di zenzero e alloro, con Parmigiano Reggiano 18 mesi.
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Parmigiano Reggiano partner del festival “Cibo a Regola d’Arte”
Sace promuove l’agricoltura sostenibile
ROMA (ITALPRESS) – SACE è al fianco dell’agricoltura sostenibile di Planet Farms, società agricola e startup innovativa specializzata in vertical farming, con interventi di smobilizzo di crediti IVA a beneficio dell’azienda milanese.
Planet Farms nasce a Milano “dalla combinazione tra tradizione e eccellenza tecnologica, con la mission di ampliare i confini delle coltivazioni indoor rispettando i pilastri della tradizione dell’agrifood Made in Italy – si legge in una nota -. La società ha iniziato le operazioni di realizzazione della sua prima vertical farm nel 2018 e oggi è in procinto di realizzare una struttura completamente integrata e automatizzata di 9.000 metri quadrati – la più vasta e all’avanguardia a livello europeo – che fornirà l’intero processo, partendo dai semi terminando con prodotti confezionati pronti al consumo. I benefici sono molteplici: per i consumatori, che avranno a disposizione prodotti sempre freschi 356 giorni all’anno privi di pesticidi e di metalli, e per l’ambiente, grazie al 95% in meno d’acqua utilizzata, all’uso smart dello spazio e all’assenza di diserbanti”.
Nel 2050 più dell’80 percento della popolazione mondiale abiterà in centri urbani sempre più grandi e una delle risposte alla necessità di sfamare 9 miliardi di individui senza consumare suolo, sono proprio le Vertical Farm, edifici energeticamente autosufficienti ideati per ospitare la coltivazione di specie vegetali a scopo alimentare attraverso sistemi di produzione agricola indoor interamente organica. L’obiettivo è quello di migliorare l’efficienza nell’uso delle risorse naturali e del suolo, rendendo la produzione alimentare indipendente dalle condizioni climatiche e del territorio utilizzando strutture edilizie appositamente dedicate, all’interno o in prossimità di grandi centri urbani.
“La sostenibilità – ha sottolineato Paolo Alfieri, Direttore Generale di SACE FCT – è oggi un driver di crescita imprescindibile per le nostre aziende. Siamo quindi orgogliosi di affiancare Planet Farms nello sviluppo di un progetto che rafforzerà la leadership di un’eccellenza tecnologica italiana a livello internazionale. Con questa operazione abbiamo, infatti, modo di contribuire alla scrittura di una pagina importante del futuro dell’agrifood e degli ecosistemi, un settore che rappresenta un pilastro del Made in Italy e che fornirà un contributo importante all’auspicata ripresa economica del nostro Paese”.
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Agricoltura, a causa delle gelate tardive 862 milioni di danni
ROMA (ITALPRESS) – Ammontano complessivamente a 862 milioni i danni al comparto della frutta estiva e primaverile causati dalle gelate tardive di marzo e aprile 2021: nello specifico, 454 milioni sono i danni per perdita di prodotto, ai quali si sommano quelli relativi alla fase di lavorazione, che superano i 150 milioni e una perdita di valore dell’indotto stimata in 258 milioni. Sono questi i principali risultati del report realizzato dal CSO Italy Centro Servizi Ortofrutticoli su indicazione dell’Alleanza Cooperative Agroalimentari, che realizza per la prima volta un computo dettagliato delle stime dei danni da gelo per le albicocche, le pesche, le susine e le ciliegie.
Mai fino a questo momento eventi climatici avevano avuto impatti così devastanti su tutte le colture e contemporaneamente in tutti i maggiori bacini produttivi nazionali, provocando perdite così rilevanti a livello nazionale. Danni che risultano ancora più penalizzanti in quelle aree che già lo scorso anno erano state colpite dal gelo e che si trovano a far fronte per il secondo anno consecutivo a nuove perdite economiche. Per il coordinatore del settore ortofrutticolo di Alleanza Cooperative Agroalimentari, Davide Vernocchi, “la rilevanza del fenomeno e l’impatto sul comparto ortofrutticolo nazionale derivante dall’andamento climatico degli ultimi mesi, è stato a nostro avviso alquanto sottovalutato”. Di fronte a un quadro così delicato e compromesso, Vernocchi lancia un appello a consumare frutta coltivata e lavorata in Italia. “Il nostro auspicio è che anche in Italia la distribuzione dia spazio e un giusto valore alla produzione made in Italy, proprio come avviene in Francia, dove i consumatori accettano di pagare fino a 2 euro in più al chilo le loro fragole, pur di premiare e difendere la produzione nazionale”.
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Enea nel progetto Ue per strategia unitaria di sicurezza alimentare
ROMA (ITALPRESS) – Attivare una strategia comune di ricerca e innovazione nel campo della sicurezza alimentare. E’ l’obiettivo del progetto europeo FoodSafety4EU, finanziato dal programma Horizon2020, che vede riuniti in un consorzio di ricerca 23 partner provenienti da 12 Paesi, di cui tre dall’Italia: Enea, CNR (coordinatore) e Apre (Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea in Italia). In tre anni il progetto dovrà sviluppare una piattaforma ‘multi-stakeholder’ che metterà in rete tutti gli attori nazionali e internazionali che operano nel campo della sicurezza alimentare, dalle istituzioni ai produttori, dalla grande distribuzione ai consumatori.
“Oltre ad aprire la strada verso una più stretta collaborazione tra tutti gli stakeholder e a ridurre l’attuale frammentazione di competenze e di conoscenze, la nuova piattaforma svolgerà anche un ruolo di centro servizi per garantire sicurezza, salute e qualità in materia alimentare”, sottolinea Claudia Zoani, ricercatrice della divisione Enea di Biotecnologie e agroindustria e responsabile del progetto per l’Agenzia.
La piattaforma FoodSafety4EU supporterà la Commissione Ue e l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA – European Food Safety Authority) nelle principali sfide in questo settore, anche attraverso la formulazione di raccomandazioni. Grazie a questo network digitale, saranno resi disponibili inoltre dati e informazioni che permetteranno di garantire trasparenza e aumentare la fiducia da parte dei cittadini-consumatori.
Il progetto ‘FoodSafety4EU’ promuoverà anche l’integrazione di dati e strumenti digitali sviluppati nell’ambito del progetto con quelli di Metrofood – infrastruttura di ricerca Esfri coordinata da Enea – e Fns-Cloud e con tutte le risorse per la sicurezza alimentare e il risk assessment dell’Efsa. Sono previste inoltre iniziative congiunte con i programmi Joint Programming Initiative on Agriculture, Food Security and Climate Change, A Healthy Diet for a Healthy Life ed European Institute of Innovation & Technology-Food. “In questo ampio contesto, tutti gli attori coinvolti saranno impegnati nel massimizzare i benefici per tutti ed evitare duplicazioni. Quando poi il progetto finirà nel 2023, cercheremo di trasformare questa grande community in un forum permanente per la sicurezza alimentare”, conclude Zoani.
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Arrivano le linee guida per la canapa da estrazione
ROMA (ITALPRESS) – “Cresce il numero delle aziende del settore della canapa industriale ed in particolare di quelle legate alla filiera dell’estrazione. Il mercato mondiale dell’olio di CBD cresce ogni anno di oltre il 30% (1,2 miliardi di dollari nel 2019) e un’accelerazione ancora più forte è prevista nei prossimi 5 anni per il mercato europeo degli estratti di canapa; questi prodotti, infatti, trovano un crescente interesse non solo nel settore farmaceutico, il principale, ma anche nella cosmesi, nell’alimentare, nel pet food e nei succedanei del tabacco. Tra le novità anche il fatto che la Francia – che rappresenta il 37% della coltivazione di canapa industriale in Europa – stia discutendo su una specifica norma sull’infiorescenza per estrazione”. Lo evidenziano il coordinamento Agrinsieme (che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari) e Federcanapa (Federazione italiana canapa), in occasione della presentazione delle “Linee guida per la canapa da estrazione” avvenuta questa mattina in modalità online.
In tale contesto Agrinsieme e Federcanapa hanno deciso di mettere a disposizione degli operatori interessati alla produzione e alla trasformazione della canapa per estrazione uno strumento utile per creare nuove opportunità di mercato e favorire l’occupazione, obiettivi estremamente importanti tenuto conto anche del difficile contesto economico in cui viviamo.
“A fronte della crescita e delle nuove opportunità che si profilano, – osservano i due organismi – le imprese italiane rischiano di non poter garantire la produzione richiesta dai mercati europei ed internazionali a causa di interpretazioni restrittive da parte delle Amministrazioni competenti, a partire dai ministeri delle politiche agricole e della Salute e per la mancanza di una visione strategica a livello politico che sappia far emergere fino in fondo le potenzialità della canapa industriale”.
Per tale motivo le linee guida hanno anche l’obiettivo di supportare gli operatori nello sviluppo di queste filiere innovative, in un quadro legislativo ed amministrativo ancora poco chiaro, in cui non è ancora stato definito un confine netto tra infiorescenze di canapa a uso industriale ed infiorescenze di canapa a uso terapeutico o stupefacente.
Le Linee Guida sono dedicate alla canapa delle varietà a basso THC (entro lo 0.2%) coltivate nel rispetto dei requisiti della normativa comunitaria e della L. n.242/2016, destinate alla produzione di semilavorati, quali estratti a base di CBD, terpeni, flavonoidi e altri cannabinoidi non stupefacenti, da impiegare in successive lavorazioni industriali e artigianali (come disciplinati dall’articolo 2, c. 2 della L. n. 242/2016).
Il documento – frutto del lavoro di un gruppo interdisciplinare di esperti universitari, legali, agricoltori e trasformatori della canapa da estrazione – ha l’obiettivo di supportare gli operatori della filiera sia sul piano normativo, sia su quello tecnico-agronomico.
A livello europeo le restrizioni verso l’estrazione di CBD e di altri princìpi attivi presenti nel fiore di canapa industriale, si stanno allentando, soprattutto dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea del novembre scorso che ha dichiarato testualmente che il CBD non è una droga e che ha imposto al Governo Francese il dissequestro di una partita di sigarette elettroniche al CBD, commercializzate in Francia e legalmente prodotte in un altro Stato europeo.
“Dopo questa presentazione incalzeremo il Parlamento perchè definisca una volta per tutte quelle regole che consentano, anche agli operatori italiani, di confrontarsi ad armi pari sul mercato internazionale”.
“Questo lavoro vuole essere inoltre un contributo alla promozione delle filiere territoriali della canapa, in quanto coltura in grado di contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale in agricoltura, al miglioramento dei suoli e all’incremento del reddito agricolo. La canapa – concludono Agrinsieme e Federcanapa – è una coltura che si coniuga pienamente con i nuovi concetti di bioeconomia circolare e di alto valore ambientale; è funzionale alla lotta al consumo di suolo ed alla perdita di biodiversità e offre all’agricoltore una valida alternativa produttiva, soprattutto in alcuni territori del nostro Paese”.
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Conflavoro, contratto con Fesica Confsal per ortofrutticoli e agrumari
ROMA (ITALPRESS) – E’ in vigore dal 1° marzo scorso il nuovo contratto collettivo siglato da Conflavoro Pmi e Fesica Confsal, rivolto agli Ortofrutticoli e Agrumari. “Ci occupiamo ancora una volta di un settore – sottolineano il segretario generale della Fesica Confsal Bruno Mariani ed il presidente di Conflavoro Roberto Capobianco – che vive di forte stagionalità e che necessita della massima semplificazione, in particolar modo per soddisfare esigenze produttive e orarie imprevedibili, andando quindi a considerare l’orario di lavoro come media plurisettimanale. Sempre garantito il massimo rispetto del lavoratore, anche questo Ccnl ha nella meritocrazia e nei vantaggi della bilateralità due dei suoi maggior punti cardine. Si tratta – spiegano Mariani e Capobianco – di un contratto collettivo nazionale che migliora le condizioni dei lavoratori all’interno e all’esterno dei luoghi di lavoro, favorisce l’innovazione ed aumenta la competitività delle imprese e la tutela dei lavoratori. Una formazione di qualità dell’intera durata lavorativa, inoltre, fornisce risposte adeguate alle esigenze moderne”.
“Tenendo in considerazione i settori disciplinati dal presente Ccnl, nei quali possono verificarsi picchi di attività legati alle differenti stagioni, l’istituto della stagionalità è sicuramente un interessante valore aggiunto, attraverso il quale è possibile assumere lavoratori a tempo determinato senza limiti e apprendisti anche a tempo determinato – si legge in una nota -.
E’ possibile assumere a tempo determinato sei dipendenti nelle singole unità produttive con in forza fino a dieci dipendenti a tempo indeterminato, apprendisti e lavoratori assunti con contratto di reinserimento in forza al momento dell’assunzione. I lavoratori a tempo determinato hanno diritto ad un trattamento economico composto dalle retribuzioni tabellari di riferimento e da un’indennità pari a 29,81 per cento sostitutiva di: ferie, tredicesima, quattordicesima, ex festività e festività nazionali infrasettimanali”.
Altra novità inserita nel Ccnl Ortofrutticoli e Agrumari è il contratto di reinserimento (Art. 25 bis) stipulabile anche a tempo determinato. “Un elemento di spessore, soprattutto in considerazione della sua funzione di reinserimento nel mondo del lavoro – prosegue la nota -. Il Ccnl in questione apporta anche delle migliorie alla disciplina delle trasferte (Art. 45), definendo la trasferta e stabilendo la necessaria corresponsione di una diaria giornaliera di importo da concordare attraverso la contrattazione di 2° livello o, in assenza, tramite regolamento interno aziendale che non potrà comunque stabilire un importo inferiore a 40 euro al giorno. Vitto e alloggio (art.45 bis): elemento caratterizzante del Ccnl, viene fissata un’indennità pari al 25% della retribuzione qualora l’impresa non provveda direttamente alla loro fornitura. Qualora invece l’impresa vi provveda direttamente è stabilito, in caso di assenza di normative locali, il valore per vitto ed alloggio”.
Come negli ultimi Ccnl sottoscritti da Conflavoro Pmi e Fesica Confsal, anche in questo contratto è stato disciplinato il preavviso attivo (Art. 51 bis) inteso come periodo volto al ricollocamento del lavoratore nel mercato del lavoro, attraverso l’interazione tra datore di lavoro ed ente bilaterale.
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Rinnovato accordo Mipaaf-eBay per tutela patrimonio agroalimentare
ROMA (ITALPRESS) – E’ stato rinnovato oggi l’accordo tra il Mipaaf- ICQRF, orIGin Italia, Federdoc ed eBay per la tutela delle indicazioni geografiche sulla piattaforma e-commerce.
Un’alleanza nata nel 2014 per contrastare la contraffazione e proteggere i marchi di origine e che negli ultimi anni ha ottenuto risultati eccezionali. La sottoscrizione dell’accordo da parte del ministro Patuanelli, consolida la collaborazione esistente con eBay, confermando il ruolo strategico della piattaforma di e-commerce nella promozione delle eccellenze agroalimentari di qualità certificata del nostro Paese e nella tutela dei consumatori e acquirenti online.
Con il nuovo accordo, della durata di due anni, la tutela è estesa anche ai profili di etichettatura dei prodotti per verificarne la regolarità e la rispondenza alle norme comunitarie e nazionali in materia.
“Il rinnovo dell’accordo conferma la bontà del lavoro di collaborazione sin qui svolto ed evidenzia la consapevolezza che occorra fare ‘sistemà per sostenere, incoraggiare e tutelare l’agricoltura italiana e l’immenso patrimonio agroalimentare del Paese, proteggendo, al contempo, il consumatore”, ha dichiarato il Ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli. “La tutela della qualità delle produzioni agroalimentari rappresenta per l’Italia uno dei principali obiettivi della politica agroalimentare, considerato che il nostro Paese vanta in Europa il maggior numero di prodotti a marchio registrato europeo DOP e IGP, oggetto di numerosi e sofisticati tentativi di usurpazioni, imitazioni ed evocazioni. I prodotti italiani DOP e IGP riconosciuti a livello europeo come diritti di proprietà intellettuale meritano la stessa tutela e protezione alla stregua dei più famosi brand del mondo. Garantire la tutela dei nostri prodotti è un contributo alla trasparenza del mercato, alla difesa dei diritti del consumatore ma è anche un contributo alla valorizzazione del lavoro importante che giornalmente svolgono i nostri agricoltori e le nostre aziende di produzione”, ha concluso il ministro. “In eBay, crediamo fortemente nell’importanza di valorizzare i prodotti Made in Italy facilitandone la promozione, l’accessibilità e l’internazionalizzazione. Il rinnovo dell’accordo ci permette di continuare questo importante percorso volto a garantire i più alti standard di sicurezza per le eccellenze italiane all’interno del nostro marketplace”, afferma Alice Acciarri, general manager di eBay in Italia.
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Enea lancia prima rete nazionale per l’agrivoltaico sostenibile
ROMA (ITALPRESS) – Una rete italiana aperta a imprese, istituzioni, università e associazioni di categoria per promuovere l’agrivoltaico sostenibile, che consente di produrre energia elettrica da fotovoltaico e, al tempo stesso, di coltivare i terreni. E’ l’iniziativa coordinata dall’Enea, che ha costituito un’apposita task force multidisciplinare nell’ambito di due dipartimenti con la possibilità di utilizzare laboratori, infrastrutture e professionalità pluriennali nei settori delle tecnologie green e dell’agroindustria. L’obiettivo è di arrivare alla definizione di un quadro metodologico e normativo, di linee guida per la progettazione e valutazione degli impianti, di strumenti di supporto ai decisori e di contribuire alla diffusione di conoscenze e promuovere le eccellenze italiane nei settori delle nuove tecnologie per l’energia rinnovabile, dell’agricoltura e del paesaggio. Inoltre, lo sviluppo dell’agrivoltaico potrebbe contribuire a superare alcune delle criticità che oggi ostacolano la crescita del fotovoltaico. Secondo uno studio Enea-Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, pubblicato sulla rivista scientifica Applied Energy, le prestazioni economiche e ambientali degli impianti agrivoltaici sono simili a quelli degli impianti fotovoltaici a terra, soprattutto se si utilizzano tensostrutture per limitare l’impiego di acciaio e cemento: il costo dell’energia elettrica prodotta risulta essere di circa 9 centesimi di euro per kWh, mentre le emissioni di gas serra ammontano a circa 20 g di CO2eq per megajoule di elettricità.
“Il sistema agroalimentare deve affrontare i temi della decarbonizzazione, della sostenibilità e della competitività e, in questo contesto, l’agrivoltaico può rappresentare una nuova opportunità per gli agricoltori tramite modelli win-win che esaltino le sinergie tra produzione agricola e generazione di energia”, commenta Massimo Iannetta, responsabile della Divisone Enea di Biotecnologie e Agroindustria. “Il settore, inoltre, può contribuire a rafforzare il tessuto produttivo agricolo attraverso l’approccio Nexus che guarda alla stretta interdipendenza tra produzione di cibo, energia e acqua, allargando la visione ad un altro fattore cruciale, il suolo, con le sue caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche che vanno salvaguardate”, aggiunge. “La specificità dei contesti urbani italiani e il limitato potenziale di integrazione del fotovoltaico negli edifici, ma anche le incertezze legate al cambiamento di uso del suolo e alla trasformazione del paesaggio bloccano le autorizzazioni”, rimarca Ezio Terzini, responsabile divisione Enea di Fotovoltaico e Smart Devices. “I sistemi agrivoltaici possono quindi rappresentare una valida risposta e per incoraggiarne la diffusione è necessario sviluppare soluzioni tecnologiche innovative e criteri di progettazione e valutazione delle prestazioni degli impianti”, conclude.
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