ROMA (ITALPRESS) – Il dato di agosto conferma, nel complesso, una progressione del food made in Italy sui mercati esteri (+3% sui primi 8 mesi del 2019), per un valore di 29,4 miliardi di euro.
I dati per comparto, disponibili solo per i primi sette mesi dell’anno, evidenziano una crescita a doppia cifra per la pasta, con un +30% rispetto al periodo gennaio – luglio 2019. Secondo le elaborazioni dell’ISMEA sui dati Istat, anche nei mesi più critici dell’emergenza epidemiologica, a causa delle misure restrittive adottate da molti Paesi clienti, le esportazioni di pasta non hanno infatti accusato grossi contraccolpi, a fronte di flessioni anche significative registrate dagli altri comparti nei mesi di aprile e, in particolare, di maggio.
Oltre all’ottima performance della pasta e, più in generale, dell’intero comparto dei derivati dei cereali (+13% nel periodo gennaio-luglio), l’analisi dell’ISMEA evidenzia il buon andamento degli ortaggi freschi e trasformati (+7,8%), in un contesto positivo anche per gli oli (+5%) e le coltivazioni industriali (+13,7%). Rimangono stabili il comparto degli animali e carni e quello ittico, mentre accusano una netta flessione il comparto florovivaistico (-10,7%) e quello dei vini e mosti (-3,2%). Riguardo a quest’ultima voce, il calo del 3,2% su base annua si traduce in 3,5 miliardi di fatturato in meno rispetto ai primi sette mesi del 2019.
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Il Covid non frena l’export di pasta italiana, +30% in 7 mesi
Cioccolato di Modica Igp, Bellanova “Volano economia”
“A distanza di due anni dalla registrazione, posso dire che aver creduto nei valori territoriali e culturali che il cioccolato di Modica esprime e rappresenta, e’ stata la scelta vincente. I produttori di cioccolato di Modica sono decuplicati; sono stati ampliati i canali distributivi e di vendita; il cioccolato di Modica e’ entrato nella composizione di altri prodotti, esaltandone la qualita’ nell’indicazione in etichetta. Alle realta’ artigianali si affianca la grande distribuzione sia italiana che estera, ed infine – ma non per ultimo – il cioccolato di Modica e’ diventato un importante volano di turismo e commercio per la zona, la Sicilia e l’Italia tutta. Da parte nostra vi e’ la forte consapevolezza delle potenzialita’, del valore economico e culturale del Cioccolato di Modica e della relativa realta’ territoriale”. Lo ha dichiarato la ministra Teresa Bellanova intervenendo all’Istituto Poligrafico dello Stato a Roma alla Presentazione del Francobollo dedicato al Cioccolato di Modica Igp, ad oggi l’unico cioccolato registrato e tutelato nell’Unione Europea.
“Insieme alle Istituzioni, il Consorzio di tutela – ha proseguito Bellanova – sara’ un altro degli strumenti che consentira’ a Modica, ai produttori di cioccolato, alla Sicilia di potenziare e moltiplicare le iniziative volte alla promozione di questo prodotto in tutto il mondo e alla tutela e protezione del suo nome contro ogni tentativo di evocazione e imitazione. Non e’ certo un caso se oggi siamo qui, ospiti dell’Istituto Poligrafico dello stato, a celebrare l’emissione di questo francobollo, perche’ si possa con forza testimoniare anche attraverso questi strumenti il valore e la conoscenza di questo prodotto in Italia e nel mondo”. “Ho da poco firmato – ha ricordato la Ministra – la modifica al decreto che consente anche a questa filiera di poter procedere al riconoscimento ed incarico del Consorzio ai sensi di legge. E voglio sottolineare come abbia accompagnato con professionalita’ ed impegno tutto il percorso sin qui realizzato”.
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Stato-Regioni, via libera al Fondo Ristorazione
ROMA (ITALPRESS) – Via libera dalla Conferenza Stato Regioni al decreto attuativo del ministero delle Politiche Agricole sul “Fondo ristorazione”.
Il provvedimento, che sarà a breve emanato di concerto con il Mef, stabilisce i criteri, i requisiti e le modalità di erogazione del contributo a fondo perduto destinato alle imprese del settore ristorazione per l’acquisto di prodotti, inclusi quelli vitivinicoli, di filiere agricole e alimentari, anche DOP e IGP, valorizzando la materia prima di territorio: il Fondo per la filiera della ristorazione, per il quale, con il Dl Agosto, sono stati stanziati 600 milioni di euro. Potranno accedere al contributo non solo i ristoranti e le mense ma anche gli agriturismi, i catering per eventi e gli alberghi (per l’attività di somministrazione di cibo).
“Oggi finalmente – spiega la ministra Teresa Bellanova – possiamo dire che il fondo ristorazione entra nel vivo e in tempi strettissimi sarà a disposizione di tutti coloro che ne faranno richiesta. Si tratta di una misura innovativa, importantissima, per la quale mi sono battuta con forza in questi mesi e che conferma la nostra volontà di sostenere un settore, quale è quello dell’attività della ristorazione, in stretta connessione con la filiera agroalimentare, e per la quale rappresenta il 30 % delle vendite. Oggi diamo una risposta efficace al mercato interno, alle aziende della ristorazione, particolarmente colpite dalla crisi derivante dalla pandemia da COVID19, alle donne e agli uomini che vi lavorano e a tutta la filiera e rilanciamo gli acquisti di prodotti agroalimentari di qualità e di origine italiana”.
“Con il contributo a fondo perduto, i ristoranti, ma abbiamo voluto in queste ultime ore allargare la platea anche agli agriturismi, ai ristoranti degli alberghi e ai catering per eventi, potranno acquistare dalle aziende agricole, agroalimentari, vitivinicole, della pesca e dell’acquacultura, prodotti di eccellenza, a partire dai prodotti Dop e Igp – aggiunge -. Inoltre, in sinergia con il decreto sugli aiuti agli indigenti, conteniamo le eccedenze ed evitiamo gli sprechi alimentari, in linea con quanto previsto dalla strategia Farm to Fork della Commissione europea. Abbiamo piena consapevolezza delle difficoltà che i ristoratori stanno affrontando in queste ore, dello sforzo che stanno compiendo. Ora più che mai vogliamo garantire aiuti concreti e immediati”.
Attraverso un meccanismo semplice, l’impresa di ristorazione potrà presentare la domanda di contributo mediante il portale della ristorazione (piattaforma web di Poste Italiane) o gli sportelli di Poste Italiane. Una volta espletata la verifica del rispetto del massimale degli aiuti de minimis da parte di Poste italiane, il Ministero autorizzerà in automatico la corresponsione di un anticipo pari al 90% del valore del contributo riconosciuto, che avverrà tramite bonifico effettuato da Poste Italiane. Entro 15 giorni dall’anticipo il soggetto beneficiario presenterà a Poste Italiane, con le medesime modalità previste per la presentazione della domanda, quietanza di pagamento degli acquisti. Una volta acquisita tale documentazione, saranno emessi i bonifici a saldo del contributo concesso
Il contributo per ciascun beneficiario potrà variare da un minimo di 1.000 euro fino a un massimo di 10.000 euro, al netto dell’IVA.
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Parmigiano Reggiano, nuovo progetto per turismo enogastronomico
RIMINI (ITALPRESS) – Il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha presentato al TTG Travel Experience di Rimini la propria offerta di turismo enogastronomico: Parmigiano Reggiano Experience. L’obiettivo è quello di sviluppare un “prodotto turistico” strutturato in grado di intercettare la crescente domanda, italiana e mondiale, legata ai viaggi del gusto.
Le potenzialità del progetto Parmigiano Reggiano Experience trovano riscontro anche nei numeri: nell’arco degli ultimi tre anni le visite in caseificio sono aumentate del + 54,1% arrivando a 168.000 nel 2019. Sui 321 caseifici produttori di Parmigiano Reggiano, sono circa un centinaio quelli che oggi ricevono visite. Di questi, 34 caseifici organizzano autonomamente visite e degustazioni mentre i restanti si appoggiano alle sezioni del Consorzio oppure a guide turistiche per offrire un’esperienza ottimale. Numeri significativi ma i margini di crescita sono ampi. Con il progetto Parmigiano Reggiano Experience, il Consorzio sceglie di spingere l’offerta turistica attraverso l’innovazione e il digitale sviluppando nel nuovo sito una sezione “Visita e Degusta” che consente, attraverso i contenuti, un forte posizionamento sui motori di ricerca e, soprattutto, mettendo a disposizione una piattaforma di prenotazione online delle visite. Sulla pagina Prenota una visita, nella sezione I Caseifici del sito web www.parmigianoreggiano.it, l’utente può individuare e prenotare la visita presso il caseificio produttore più adatto alle proprie esigenze, utilizzando diversi filtri e anche la funzione di ricerca sulla mappa interattiva. L’utente, in pochi clic, può ora organizzare la propria giornata alla scoperta del mondo del Parmigiano Reggiano. Ma le nuove strategie digitali riguardano anche altre attività: nelle brochure e nelle vetrofanie, ad esempio, è stato inserito un QR Code che faciliti il reperimento delle informazioni e il rapido accesso al sito anche da telefono per il turista che già si trova nelle zone di produzione. Il secondo cardine della strategia è rafforzare il legame con il territorio. Ciò si concretizza, innanzitutto, in una forte collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, con l’APT, le Destinazioni e con gli operatori pubblici e privati dei luoghi di produzione; in particolare le guide turistiche e le agenzie di incoming. Con questo progetto, il Consorzio intende portare avanti e promuovere la propria idea di turismo enogastronomico basata su tradizioni, storia, cultura, autenticità ma anche innovazione.
“Dopo il blocco Covid – ha affermato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano – i caseifici e il Consorzio stanno lavorando con ottimismo per il futuro. Siamo convinti che le Indicazioni Geografiche a braccetto con la gastronomia possano diventare un magnete per il turista. Ma i turisti devono trovare un’offerta funzionale, frictionless e sicura, fruibile in modo semplice, esperienze soddisfacenti e in linea con le proprie esigenze. Un prodotto come il Parmigiano Reggiano, così inteso, diventa motore dello sviluppo non solo per la filiera, ma anche per gli altri comparti del territorio”.
In quest’ottica, Parmigiano Reggiano Experience si inserirà tra i punti di forza della Regione Emilia-Romagna per la valorizzazione delle eccellenze turistiche del territorio. Un’esperienza per arricchire il proprio percorso tra le città d’arte lungo la via Emilia, i Borghi, i Cammini, i Castelli e tanto altro.
“Con il primato europeo per numero di prodotti Dop e Igp (ben 44), la ristorazione stellata e la tradizione delle osterie, gli eventi enogastronomici lungo tutto l’anno, Parma città Unesco per la gastronomia, Casa Artusi a Forlimpopoli e tanto altro ancora – commenta l’assessore Regionale al Turismo dell’Emilia Romagna, Andrea Corsini – la nostra Regione ha saputo, negli anni, fare del cibo un asset strategico per competere sui mercati internazionali delle vacanze, nonchè una motivazione di viaggio sempre più forte per i suoi ospiti italiani e stranieri. Un plauso all’iniziativa del Consorzio Parmigiano Reggiano, che porta l’ospite proprio all’origine del prodotto e gli permette di organizzare al meglio la sua food experience”.
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Bellanova “Pagamenti dei Psr regionali entro 31 dicembre”
ROMA (ITALPRESS) – “I pagamenti previsti dalle misure a superficie dei Psr regionali potranno essere effettuati entro il 31 dicembre 2020 senza alcuna penalizzazione per i beneficiari. Ho appena ricevuto una nota del Commissario Wojciechowski che, accogliendo positivamente una mia sollecitazione, riconosce la situazione di oggettiva difficoltà causata dall’emergenza Covid nell’esecuzione dei controlli previsti entro le scadenze stabilite, concedendo, sia pure a titolo eccezionale, la deroga richiesta”. Così la Ministra Teresa Bellanova, dopo aver ricevuto la comunicazione del Commissario Wojciechowski.
“Voglio ringraziare il Commissario Janusz Wojciechowski, che ho incontrato a Bruxelles nei giorni scorsi – prosegue la Ministra -, per la sensibilità dimostrata rispetto ad una situazione di oggettiva difficoltà causata dall’emergenza Covid e che non poteva tradursi in penalizzazioni per i nostri agricoltori”.
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Il Consorzio Parmigiano Reggiano a Terra Madre Salone del Gusto
TORINO (ITALPRESS) – Il Consorzio Parmigiano Reggiano partecipa alla tredicesima edizione di Terra Madre Salone del Gusto, a Torino, che si concluderà il 12 ottobre, dove sono previste iniziative e workshop sulle diverse stagionature del Parmigiano in sinergia con i più noti chef stellati. Un’ingrediente principe di tutta la cucina italiana, secondo Matteo Baronetto, chef del Ristorante “del Cambio” che ha inventato un menù pensato per valorizzarle al meglio, arrivando a utilizzare anche quella a 108 mesi. “Mai come in questo momento dove c’è una riscoperta e una valorizzazione sempre più forte della tradizione, anche nell’alta gastronomia, il Parmigiano Reggiano penso sia il ‘sale e pepè – ha aggiunto -, qualcosa che non può non essere utilizzato da un cuoco che si cimenta su tutti gli aspetti possibili, dagli antipasti ai primi piatti e ai secondi”. Riguardo alle stagionature più lunghe, “avendo una percentuale di sapidità e maturazione più alta bisogna concentrarsi nella degustazione, questo non è banale – ha aggiunto -. Si riesce a distinguere molto la differenza di alimentazione dell’animale, spiccano delle note erbacee e dei profumi differenti, delle volte non sono mai uguali a seconda dei gradi di stagionatura”.
“Questo è importante perchè penso che per un cuoco sensibile l’osservazione e la curiosità di prodotti nuovi e la modificazione dei gusti dei prodotti sia la cosa principale”, ha proseguito.
“Noi siamo partner da sempre di Slow Food e siamo felici di essere qui a Torino – spiega Fabrizio Raimondi dell’ufficio stampa e relazioni esterne del Consorzio Parmigiano Reggiano -. Quest’anno è una edizione un pò particolare, noi parteciperemo con una serie di webinar e workshop che hanno come focus specifico le lunghe stagionature, quindi è un progetto al quale il consorzio tiene tanto. Il consorzio è formato da 330 caseifici, molti di questi prolungano la stagionatura del prodotto che è minimo 12 mesi e la portano molto più avanti dei tempi. L’obiettivo del Consorzio è quello di valorizzare questa specificità e di promuoverla. I prodotti che hanno lavorato bene e che possono contare su un affetto da parte dei consumatori non hanno risentito tantissimo del lockdown, noi abbiamo aumentato le vendite sia in Italia che all’estero, ciò ci fa davvero piacere perchè significa che in un momento di sconforto i consumatori hanno trovato nel nostro prodotto quasi un bene rifugio”, ha concluso.
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Ferrero acquisisce marchio e due stabilimenti dell’inglese Fox’s
ALBA (CUNEO) (ITALPRESS) – Una società affiliata al gruppo Ferrero ha annunciato un accordo definitivo in base al quale acquisirà l’attività relativa ai biscotti a marchio Fox’s e a marchio del distributore, tra cui alcuni importanti clienti storici, da Northern Food Grocery Group Limited (NFGG). L’attività oggetto della vendita ha generato un fatturato pari a circa 157 milioni di sterline negli ultimi 12 mesi. Con sede nel Regno Unito, NFGG è il produttore dei marchi di biscotti Fox’s e Rocky, oltre ad altri marchi molto amati e prestigiosi. L’azienda ha una storia nel mercato britannico dei biscotti che risale al 1853, con una fortissima eredità e notorietà del marchio tra i consumatori, nonchè solide posizioni di rilievo in ogni segmento della categoria dei biscotti.
Nell’ambito della transazione, l’affiliata a Ferrero acquisirà i due stabilimenti di produzione di Kirkham e Batley. Attraverso questa acquisizione, la società affiliata a Ferrero prevede di aumentare la sua importanza nella categoria dei biscotti, a seguito anche delle precedenti acquisizioni di Delacre e Kelsen Group. Il completamento della transazione, soggetta al rilascio delle autorizzazioni di legge e alle consuete condizioni di chiusura, è previsto per i prossimi mesi.
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Parmigiano Reggiano, oltre 5 mila visitatori per “Caseifici Aperti”
REGGIO EMILIA (ITALPRESS) – Oltre cinquemila visitatori hanno animato il fine settimana di Caseifici Aperti, sabato 3 e domenica 4 ottobre, andando alla scoperta del Parmigiano Reggiano DOP negli oltre trenta caseifici sulle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Mantova. Caseifici Aperti è stato realizzato nel rispetto totale delle norme anti-contagio, grazie al sistema di prenotazioni online e al tetto massimo di visitatori imposto per l’edizione 2020.
“Dopo mesi difficili – ha affermato il presidente del Consorzio, Nicola Bertinelli – i nostri magazzini e le nostre botteghe sono tornati ad ospitare migliaia di persone affezionate al Parmigiano Reggiano. Un grazie speciale va a tutti quei caseifici che hanno scelto di lanciare un messaggio di speranza e a tutti gli italiani che l’hanno colto, in modo responsabile e sicuro”.
Visite guidate al caseificio e al magazzino di stagionatura, spacci aperti, eventi per bambini e degustazioni, uniti alla passione dei casari: un fine settimana alla scoperta della zona d’origine del Parmigiano Reggiano, delle sue terre ricche di storia, arte e cultura.
“Un autentico viaggio nel tempo alla scoperta del metodo di lavorazione artigianale, rimasto pressochè immutato da quasi mille anni – spiega il Consorzio in una nota -. Il Parmigiano Reggiano si produce oggi come nove secoli fa: con gli stessi ingredienti (latte crudo, sale e caglio), con la stessa cura artigianale e con una tecnica di produzione che ha subito pochi cambiamenti nei secoli, grazie alla scelta di conservare una produzione del tutto naturale, senza l’uso di additivi”.
Le visite alla produzione del Parmigiano Reggiano continuano anche dopo Caseifici Aperti, grazie alla sezione Prenota una Visita, presente sul sito web www.parmigianoreggiano.it.
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