ROMA (ITALPRESS) – La Sicilia motore dell’enogastronomia, in Italia e nel mondo. Un ruolo sottolineato a Roma, nella sede di Palazzo Giustiniani, alla tavola rotonda “Made in Italy e piatti tipici”, nel corso della quale sono stati illustrati i contenuti dell’ottava edizione di Expocook, la rassegna del gusto di Palermo che animerà i padiglioni della Fiera del Mediterraneo dall’11 al 14 marzo 2024.
“E’ importante che questa presentazione si sia svolta in un luogo così suggestivo – ha dichiarato Patrizio La Pietra, sottosegretario alle Politiche agricole – perchè manifestazioni come Expocook servono per trainare il riconoscimento della cucina italiana come patrimonio immateriale dell’Unesco. Il governo ritiene che chi lavora nel settore dell’enogastronomia sia un ambasciatore della cultura e dell’identità italiana nel mondo. La prossima approvazione del disegno di legge per l’istituzione del titolo di “maestro della cucina italiana” rappresenterà un passo in avanti per valorizzare l’impegno di quelli che noi definiamo artigiani della qualità. Un ulteriore segnale della centralità della Sicilia in questo campo è la scelta di Siracusa come sede del prossimo G7 dell’Agricoltura”.
Si accendono dunque i riflettori dell’Italia intera su Expocook 2024, il grande evento dedicato al food, alla ristorazione e all’hotellerie che si terrà a Palermo dall’11 al 14 marzo. Il project manager della manifestazione, Fabio Sciortino, ha illustrato a Roma i numeri da record di questa ottava edizione: 25.000 metri quadrati di area espositiva, 15 settori tematici e 250 espositori. Il tutto negli spazi della Fiera del Mediterraneo di Palermo, all’ombra del Monte Pellegrino, “il promontorio più bello del mondo”, come lo definì Goethe nel suo “Viaggio in Italia”.
Il programma per le quattro giornate della rassegna prevede diversi momenti finalizzati ad esaltare le eccellenze enogastronomiche, degustazioni, cooking show, dibattiti, masterclass, seminari e convegni. Sarà un’imperdibile occasione per scoprire le novità e le tendenze in diversi campi dell’enogastronomia, come le attrezzature professionali, il software per la gestione, gli arredi indoor e outdoor, gli accessori e la tavola, oltre a food and beverage, bakery, pizza e pasta, gelato e pasticceria.
A Roma, all’incontro moderato da Ludovico Gippetto, hanno preso parte alcune delle guest-star di Expocook 2024, come Iginio Massari, il pasticcere italiano più famoso nel mondo, l’uomo che ha fatto conoscere in ogni continente la grande cultura dolciaria del Paese e che alla tavola rotonda di Palazzo Giustiniani ha sottolineato l’importanza di una continua riscoperta della “tradizione culinaria, che deve essere sempre adattata ai tempi in cui viviamo, con la volontà di cercare sempre un miglioramento”. Anche Nicola Fiasconaro, il pasticcere che con la sua azienda di Castelbuono ha fatto vivere e sognare la Sicilia a milioni di persone in più di 70 Paesi, ha parlato di modernità, ponendo l’accento su quello che ha chiamato “il miracolo dell’agricoltura di tutte e nove le province siciliane e anche delle isole. La sfida – ha spiegato – è trasformare la nostra attività da rurale in manageriale, per riuscire a sedurre i palati di tutto il mondo”.
Ci sarà spazio anche per la pizza ad Expocook 2024, con il campionato mondiale (Expocook Pizza World Competition) coordinato da Enrico Bianchini e con la presenza di maestri pizzaioli del calibro di Francesco Martucci, anche lui intervenuto al convegno di Roma, Antonio Starita ed Errico Porzio. E si getteranno le basi per portare la manifestazione a Roma nel 2025, quando la Sicilia sarà la regione europea della gastronomia.
“Palermo capitale della cucina – ha dichiarato Carolina Varchi, deputato e vicesindaco – grazie a una manifestazione come Expocook, che ha il grande merito di fare conoscere le eccellenze della nostra terra e raccontare a tutti come la tavola sia parte integrante della cultura di un popolo. Valori che intendiamo preservare e tramandare”. Ne è consapevole anche il senatore Raoul Russo, che ha consentito, in collaborazione con l’associazione no profit Clips Arte, di mettere a disposizione la sede di rappresentanza del Senato per la presentazione di Expocook 2024, “una manifestazione – ha sottolineato – capace di proiettare a livello nazionale le nostre eccellenze nel campo dell’agricoltura e della ristorazione e di promuovere il made in Sicily”. “Un’opportunità di crescita – ha detto anche il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno – per il turismo e per l’economia. La politica si impegna non solo a preservare il made in Italy, ma a valorizzarlo. Lo faremo tutti insieme a marzo, nei giorni di Expocook”.
– foto ufficio stampa Expocook –
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A Palermo dall’11 al 14 marzo “Expocook”, la fiera del gusto
Agroalimentare, un fondo da 76 mln a sostegno delle eccellenze italiane
ROMA (ITALPRESS) – Promuovere e sostenere le imprese di eccellenza nei settori della ristorazione e della pasticceria, al fine di valorizzare il patrimonio agroalimentare ed enogastronomico italiano, mediante interventi in favore dei giovani diplomati nei servizi dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera con risorse pari a 20 milioni, e per l’acquisto di macchinari professionali e di altri beni strumentali durevoli con 56 milioni di euro. E’ il Fondo per il sostegno delle eccellenze della enogastronomia e dell’agroalimentare italiano, presentato nella sede del Masaf alla presenza, tra gli altri, del ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, e dell’ex ministro e capogruppo del M5S in Senato, Stefano Patuanelli.
“Abbiamo lavorato su uno stanziamento e su un finanziamento che Patuanelli aveva lasciato come indirizzo e che oggi mettiamo a disposizione per formare e per garantire strumenti che possano mettere in condizione di produrre eccellenza, quello che l’Italia sa fare, e qualità”, afferma il ministro Lollobrigida.
“Credo sia una scelta positiva quella di aver coinvolto anche nella giornata di oggi tutti i mondi rappresentativi di queste categorie, anche il mondo della scuola perchè diamo la possibilità anche di far respirare i giovani mettendo a disposizione delle imprese più sane e più floride, quindi più resilienti anche alle crisi economiche che viviamo. L’Italia – prosegue – deve proteggere l’elemento cardine della nostra produzione che è la qualità. La nostra storia è fatta di contaminazioni culturali che ci portiamo nelle nostre produzioni, e che ci permettono di essere percepiti come una super potenza della qualità. Questo deve renderci consapevoli della potenzialità che abbiamo dal punto di vista economico. Credo che dobbiamo unirci e provare a fare sistema perchè la partita si gioca a livello europeo e internazionale, sull’agroalimentare le catene alimentari diventano sempre più complicate”.
Per Patuanelli “sull’agroalimentare non ci devono essere divisioni politiche, ne va delle battaglie a livello internazionale. La nostra sfida non è tra maggioranza e opposizione ma deve essere nei confronti di elementi critici di produzione del cibo che vanno affrontati in modo sistematico dal nostro Paese. E’ necessario fare questa battaglia anche sul cibo sintetico – osserva -, ritengo sia un pericolo per la democrazia nel complesso, al di là della difesa del nostro sistema produttivo. Ringrazio Lollobrigida per avermi voluto coinvolgere per la messa a terra di una misura che avevamo pensato quando avevamo l’onere e l’onore di guidare questo ministero. E’ una misura importante perchè parte dall’analisi della consapevolezza del valore della cucina italiana nel mondo che è simbolo di distintività, di grande eccellenza e porta dietro tutto l’agroalimentare italiano. La sapienza con cui i cuochi nel mondo utilizzano i prodotti della nostra agricoltura, è un valore promozionale per tutto il sistema Paese. Questo è il senso della misura che oggi si mette a disposizione della gastronomia e della cucina italiana”, conclude Patuanelli.
La misura risale alla legge di bilancio del 2021 e oggi viene messa a terra. I soggetti beneficiari sono i settori della ristorazione con somministrazione (Ateco 56.10.11), gelaterie e pasticcerie (Ateco 56.10.30) e produzione di pasticceria fresca (Ateco 10.71.20) attive nel Registro imprese da almeno 10 anni oppure che abbiano acquistato, negli ultimi 12 mesi, prodotti certificati Dop, Igp, Sqnpi, Sqnz e prodotti biologici. Previsto un contributo a fondo perduto per un importo non superiore a 30.000 euro, in regime de minimis, fino al 70-% delle spese ammissibili riferite all’acquisto di macchinari professionali e di beni strumentali all’attività di impresa e altrettanti per la remunerazione lorda per l’inserimento con contratto di apprendistato di uno o più giovani diplomati.
Le domande dovranno essere presentate a partire dall’1 marzo 2024 sulla piattaforma di Invitalia.
– Foto xb1/Italpress –
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Winter Fancy Food, luci di Las Vegas illuminano le eccellenze italiane
LAS VEGAS (USA) (ITALPRESS) – La magia di Las Vegas, e una location d’eccezione come il Las Vegas Convention Center, saranno ancora una volta la “casa invernale” del Fancy Food, la fiera più grande ed importante del Nord America, dedicata alle specialità alimentari e alle bevande. Le eccellenze italiane prenderanno vita nel tradizionale “Italian Pavilion”, ancora una volta il più ampio spazio espositivo dell’area internazionale di tutta la fiera, l’area italiana di circa 1000mq ospiterà 74 aziende espositrici e 87 stand. Nel Padiglione Italia, che come consuetudine vedrà l’intera gamma del Made in Italy agroalimentare ed il suo “The Extraordinary Italian Taste”, non mancheranno le novità, le attrazioni e le attività di promozione e di showcooking nel primo e secondo giorno di fiera.
Le aziende italiane saranno in un’area dedicata, di forte impatto visivo, grazie ad una struttura caratterizzata dai colori e dalle immagini del “Bel Paese” con un forte richiamo alla qualità dei prodotti esposti in vetrina.
La tradizionale Lounge organizzata da ICE (l’Istituto del Commercio Estero), creata in un’area centralissima all’interno del Padiglione Italia, riproporrà la speciale postazione dedicata “all’Aperitivo Italiano”, in più tutti i visitatori potranno vivere un’esperienza in puro Italian Style grazie alle postazioni dedicate ai prodotti tipici del grande Made in Italy: salumi, formaggi, caffè e vini e spirits.
L’andamento degli scambi USA-Italia continua a consolidare il forte aumento già rilevato nelle precedenti analisi, +5,3%. L’Italia sale al 12° posto tra i partner commerciali degli USA e sale dal 5° al 4° posto tra i partner europei.
L’Italia nel periodo gennaio-settembre 2023 ha continuato a registrare un consistente aumento (+7,0%), di poco superiore alla media UE (+6,8%), e rimane all’11° posto tra i principali paesi fornitori degli USA, con una quota di mercato del 2,4%.
“Il Winter Fancy Food Show è la fiera più importante per i professionisti del settore, che possono scoprire i prodotti che faranno tendenza e saranno maggiormente venduti negli Stati Uniti nel 2024 – ha detto Bill Lynch, Presidente della Specialty Food Association -. La SFA ha creato i Fancy Food Show per contribuire ad espandere il consumo di alimenti e bevande di alta gamma e siamo entusiasti che l’Italia condivida i suoi prodotti di alta qualità a Las Vegas con i migliori rivenditori, distributori e operatori del settore della ristorazione commerciale”.
“Grazie ancora una volta – ha continuato Lynch – alla Universal Marketing, nostro agente esclusivo per aver organizzato anche quest’anno un grande padiglione italiano da sempre uno dei più popolari del nostro show in grado di offrire un mix di tradizioni ed innovazione nella esposizione dei loro prodotti ed a ICE di New York come partner istituzionale”.
“Oggi si avvia l’edizione invernale della Fancy Food e sono felice che la mia prima uscita pubblica come Direttore di ICE New York e Coordinatore Esecutivo per gli USA avvenga in occasione di una manifestazione così importante per il settore agroalimentare italiano e per i professionisti americani della West Coast”, ha sottolineato Erica Di Giovancarlo, Direttrice dell’Agenzia ICE di New York e Coordinatore della rete USA.
“Nell’edizione di Las Vegas promuoviamo più di 70 aziende partecipanti al Padiglione Italia con ICE partner istituzionale, confermando l’Italia come primo Paese straniero espositore. La Lounge ICE – ha continuato Di Giovancarlo – sarà il luogo migliore per gli incontri e per promuovere Cibus 2024. Tutte le azioni garantiscono il supporto di ICE Agenzia a favore delle aziende per confermare l’Italia quale terzo Paese esportatore assoluto, dopo Canada e Messico, anche per il 2024. In questo contesto, – ha concluso Di Giovancarlo – con la collaborazione di SFA- Universal Marketing e Fiere di Parma, organizzeremo una serata speciale di celebrazione delle eccellenze nazionali a sostegno della candidatura della cucina italiana a patrimonio intangibile dell’Unesco, in un’azione che ci vede da mesi impegnati al fianco del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste per raggiungere questo importante risultato”.
“Finalmente si parte! – ha dichiarato Donato Cinelli, Presidente di Universal Marketing, agente esclusivo per l’Italia della Specialty Food Association – dopo il grande successo dello scorso anno, le tante aziende italiane presenti all’interno del Padiglione Italia del Winter Fancy Food di Las Vegas, avranno, nel loro prestigioso spazio dedicato, la possibilità di essere sempre più protagoniste, dimostrazione di quanto sia, oggi più che mai, importante e strategico questo appuntamento fieristico”.
“Non mancheranno le novità e le piacevoli sorprese dedicate ad espositori e visitatori di questa edizione 2024. Innanzitutto molte più aree dedicate ai live testing, show cooking e educational, un vero tour esperienziale – ha concluso Cinelli – Come Universal Marketing, non vediamo l’ora di ancora una volta dare il massimo risalto e visibilità al grande comparto agroalimentare italiano da sempre leader negli Stati Uniti D’America”.
– foto Gp Communications North America –
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Barilla celebra la Giornata Mondiale del Cinema Italiano con 5 storie
PARMA (ITALPRESS) – Il cinema italiano è da sempre lo specchio della società e delle sue evoluzioni, interpreta le tendenze e i mutevoli scenari che la coinvolgono, così come Barilla che da oltre 146 anni è espressione dell’arte italiana del gusto e del cibo di qualità.
In occasione della Giornata Mondiale del Cinema Italiano (20 gennaio), l’Archivio Storico Barilla fa rivivere 5 storie d’autore (attraverso foto e video esclusivi), realizzate insieme ai grandi maestri della cinematografia italiana come i Premi Oscar Giuseppe Tornatore, Gabriele Salvatores e Federico Fellini, o da interpreti come Dario Fo, Giorgio Albertazzi e Pierfrancesco Favino, che negli anni hanno portato la magia della settima arte nella comunicazione dell’azienda di Parma, in campagne pubblicitarie che rappresentano preziosi esempi dell’evoluzione dei tempi e della società.
Era il 1958 quando Barilla sceglie la via del testimonial. Con passi leggeri e più intimi il marchio si affaccia sugli schermi televisivi degli italiani con Carosello. Dapprima la voce suadente ed elitaria di un giovane Giorgio Albertazzi. Poi, già nel 1959, la collaborazione con il futuro premio Nobel Dario Fo, che in 10 short propone agli amici del bar varie storie basate su improbabili “balle”: dall’aver corso al gran premio di Monza ad aver superato con il suo aereo Sputnik II, riportando la cagnetta Laika sulla terra. Alla fine del racconto uno degli amici puntualmente esclama: “Questa proprio non la bevo” e Fo risponde, mostrando una scatola di pasta Barilla: “E questa la mangi?”.
Da qui la storia d’amore tra Barilla e il cinema si rafforzerà. Con i caroselli con Mina degli anni ’60, girati dal doppio Premio Oscar Piero Ghilardi, ex-scenografo e costumista di fiducia di Fellini e nel 1985, con il filmato “Alta società” – da tutti ribattezzato “Rigatoni” – diretto dal maestro.
La pubblicità, geniale, prendeva in giro la nouvelle cuisine allora in ascesa: una coppia sofisticata al tavolo di un ristorante di lusso rifiuta portate dal nome francese per ordinare “rigatoni”, tra lo stupore di tutti.
Nel sito dell’Archivio Storico Barilla si trovano il video dello spot, ma anche altre chicche che ci permettono, ancora oggi, di entrare nella mente del grande regista: il video del backstage in cui si sente Fellini che dirige, si arrabbia e scherza con il cast. Fa rivivere, invece, i meravigliosi anni ’90 Giuseppe Tornatore, che rende reale la carica simbolica del ritorno alla natura portando in scena la Famiglia del Mulino (la mamma insegnante, il papà giornalista, il nonno e i due bambini), che lasciano la città per andare a vivere nel verde, nel “vero” Mulino Bianco. il tutto diretto con la raffinatezza e lo stile di Tornatore, sulle note orchestrate da Ennio Morricone.
E’ del 2015 invece, l’interpretazione di Pierfrancesco Favino, giovane, sorridente, in viaggio lungo il Bel Paese per creare un ponte con i singoli territori e le persone che li abitano, nel lavoro diretto da Gabriele Salvatores. Un legame, quello tra Barilla e il mondo del cinema pronto ad adottare i linguaggi del nuovo Millennio. Tra gli spot d’autore che mettono in scena l’universo valoriale Barilla, ci sono anche tre film di prodotto realizzati per la campagna “Nata sotto il cielo d’Italia” per la regia di Sergio Rubini, Daniele Luchetti e Alessandro Genovesi dedicati alla Pasta Barilla 100% Grano Italiano, il grande rilancio di un prodotto iconico in Italia e nel mondo.
Un percorso che arriva sino al 2020 quando il regista di Lo chiamavano Jeeg Robot e Freaks Out, Gabriele Mainetti, firma il nuovo spot Mulino Bianco, accompagnato dalle note di “My Favorite Things”, invitando tutti gli spettatori a non smettere mai di cercare la felicità.
-foto ufficio stampa Barilla –
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Confagricoltura inaugura Sala Serpieri con il cardinale Zuppi
ROMA (ITALPRESS) – Affreschi rinascimentali completamente restaurati nel 2023 e una nuova illuminazione per esaltare la bellezza della Sala Serpieri di Palazzo della Valle, sede nazionale di Confagricoltura, inaugurata oggi alla presenza del Card. Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, e del presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, il Sottosegretario all’Agricoltura, Patrizio La Pietra, esponenti del mondo delle istituzioni e la relazione della storica dell’Arte, Laura Orbicciani. “Sono molto emozionato, in questa sala sono passate molte delle politiche che hanno definito la vita degli agricoltori. Sono un imprenditore ma essere imprenditore agricolo vuol dire esserlo in maniera diversa, siamo lo scheletro su cui si regge la comunità. Le aziende agricole mettono al centro la famiglia, la figura della persona, dell’uomo. La comunità agricola assume quindi una rilevanza fondamentale”. Ha affermato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti. “Oggi stiamo vivendo la guerra in Ucraina, stiamo conoscendo gli effetti della guerra in Medio Oriente e questa instabilità non fa bene a nessuno, ci sono effetti sull’inflazione, le speculazioni che ci sono in atto condizionano la vita dei nostri concittadini, soprattutto in ambito energetico”, ha aggiunto.
Per il Cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della CEI, “l’agricoltura è custode e qualche volta anche vittima dell’ambiente. C’è sempre stato un rapporto stretto tra Chiesa e agricoltura perchè c’è comunità, perchè la terra ci aiuta a capire il mistero del cielo, la terra vuol dire cose vere, ci riporta alle cose che contano per davvero. Nella terra semini e se non semini non cresce niente. Abbiamo tanto bisogno della terra non solo in termini alimentari ma anche come filosofia, come modo di vivere”, ha concluso. Palazzo della Valle fu la dimora del cardinale Andrea della Valle, vescovo di Crotone e di Mileto nonchè insigne umanista e mecenate, che lo fece costruire intorno al 1510 lungo la via papalis (odierno Corso Vittorio Emanuele II). Secondo il Vasari, cortile, stalle e facciata interna furono opera del Lorenzetto (1494-1541), allievo di Raffaello. Secondo altri, invece, l’architetto fu Andrea Sansovino o Antonio da Sangallo il Giovane. Il palazzo nacque dall’accorpamento di edifici preesistenti, di proprietà della stessa famiglia della Valle, che dovettero essere quasi del tutto riedificati a seguito del loro abbattimento ordinato da Papa Sisto IV nel 1484, a seguito della sconfitta subita da Casa della Valle e Casa Colonna ad opera della Famiglia Orsini in una delle frequenti faide cittadine. Agli inizi del ‘600 l’edificio fu ampliato fino a formare angolo su piazza della Valle. Nei primi anni del secolo successivo si aggiunse un piano, così come appare oggi. Dopo diversi passaggi di proprietà nel corso dei secoli, l’ultima proprietaria, la famiglia del Bufalo imparentata con un ramo della famiglia della Valle, nel 1941 vendette l’edificio alla Confederazione Fascista dei Commercianti che ne affidò il restauro all’architetto Carlo Forti. Questo intervento, dettato anche dalle precarie condizioni statiche delle strutture, si incentrò sul cortile cui venne restituito un certo decoro riaprendo vani di finestre ed arcate precedentemente tamponate. Il Salone di Palazzo della Valle, che ospita gli eventi più importanti di Confagricoltura, è Sala Serpieri, in onore di Arrigo Serpieri, insigne cultore di economia agraria. Ha uno splendido soffitto a cassettoni con rosoni, girali e putti dorati, che reca al centro lo stemma a colori del Cardinale e il cappello cardinalizio. Le pareti sono completamente affrescate e aperte su paesaggi agresti con rovine, mentre nella parte superiore sono rappresentate figure di guerrieri e femminili, alternate a finte finestre. Nel 1948 Palazzo della Valle divenne la sede della Confagricoltura, che nel 2023 ha provveduto al restauro conservativo delle facciate e del piano nobile.
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– Foto: ufficio stampa Confagricoltura –
Barilla riduce i prezzi dal 7 al 13% su gran parte dei prodotti
ROMA (ITALPRESS) – Dal mese di febbraio, Barilla abbasserà i prezzi dal 7 sino al 13%. La decisione avrà un impatto positivo sulla spesa alimentare di molti italiani che, sempre di più, fanno fatica ad arrivare a fine mese. “Si tratta di una grande operazione – sottolinea l’azienda a Il Fatto Alimentare – che riguarderà non solo i famosi Spaghetti n. 5 ma gran parte dell’assortimento della pasta. Poi ci sono molti prodotti Mulino Bianco, biscotti, merendine, fette biscottate, pani. Ma anche alcuni articoli della Pavesi, come le Gocciole, brand di proprietà del gruppo”.
La promozione durerà sino al 31 dicembre del 2024. “Si tratta – continua Barilla – di un’operazione straordinaria di riduzione dei prezzi di cessione ai clienti diretti e ai distributori, realizzata abbassando i listini dei contratti stipulati”.
A partire dal mese di febbraio, Barilla promuoverà, sull’intero territorio nazionale, una operazione straordinaria di riduzione dei prezzi di cessione ai clienti diretti/distributori su un significativo paniere di prodotti individuati tra i più iconici e rilevanti per milioni di famiglie.
Questa iniziativa si aggiunge a tutte le altre leve strategiche che l’Azienda sostiene da sempre per promuovere la bontà, la qualità e l’attenzione alla sostenibilità dei suoi prodotti, tramite, ad esempio, gli investimenti lungo le proprie filiere, nei suoi siti produttivi, la grande attenzione alla ricerca e sviluppo di nuove tecnologie, l’innovazione con i lanci di nuovi prodotti, le campagne di comunicazione e una aperta e continua collaborazione con i partner operanti nel settore della distribuzione.
“Riteniamo – aggiunge Barilla – che questo ben rappresenti il forte senso di responsabilità con il quale la Barilla opera, da sempre, al fine di onorare e vedere confermata la fiducia che le Persone e gli stakeholder di riferimento riconoscono, da 147 anni, all’impresa e ai suoi Brand”.
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Settore agroalimentare in miglioramento nel terzo trimestre 2023
ROMA (ITALPRESS) – Lieve miglioramento della performance economica nel terzo trimestre 2023, con un leggero aumento del Pil nei confronti del trimestre precedente (+0,1%) e del terzo trimestre del 2022 (+0,1%), a cui però corrisponde una flessione del valore aggiunto di -3,1% (dati tendenziali), in particolare: agricoltura (-3,1%), industria (-1,3%) e servizi (+ 0,8%).
E’ quanto emerge dalla fotografia scattata nel terzo trimestre del 2023 da CREAgritrend, il bollettino trimestrale messo a punto dal CREA, con il suo Centro di Ricerca Politiche e Bioeconomia.
Rispetto allo stesso periodo del 2022, fra luglio e settembre 2023, ha subito una contrazione l’indice della produzione sia per l’industria alimentare (-3,5%) con il picco a luglio (-4,6%) e sia per l’industria delle bevande (-8,6%), mentre quello del fatturato cresce sia sul mercato estero, sia su quello interno: rispettivamente +4% nel complesso e +8% sui mercati esteri per l’industria alimentare, +6% e +6% per quella delle bevande.
Le esportazioni agroalimentari si attestano sui 15,5 miliardi (+3,2% circa rispetto al III trimestre 2022), confermando un leggero rallentamento rispetto ai trimestri precedenti verso tutti i principali mercati esteri. In particolare la Germania, principale mercato di destinazione, mentre in calo sono in calo gli Stati Uniti (-4,3%) e Paesi Bassi (-2%), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In aumento anche le importazioni, che raggiungono i 15,5 miliardi e riguardano tutti i principali fornitori dell’Italia, con alcune eccezioni quali il Brasile (-26,7%). I prodotti maggiormente esportati sono stati ortaggi trasformati (+12%) e i derivati dei cereali (+4,7%). Sul fronte delle importazioni si segnalano aumenti in valore molto elevati per le carni fresche e congelate primo comparto di importazione, a fronte di cali per altri importanti comparti, come il lattiero-caseario e gli “oli e grassi”. I dati raccolti dal 1° ottobre al 3 dicembre 2023 evidenziano una rafforzamento del clima di fiducia nei confronti del settore, con una prevalenza dei giudizi positivi e molto positivi pari al 73,2%, (+3,8% rispetto allo scorso periodo). I giudizi negativi e molto negativi (pari al 24,7) e i neutrali (2,2%) hanno subito una lieve diminuzione rispetto al trimestre precedente.
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– Foto: Agenzia Fotogramma –
Conad rinnova la partecipazione a Fiera Marca
BOLOGNA (ITALPRESS) – Conad partecipa alla 20esima edizione di Fiera Marca by Bolognafiere con l’obiettivo di far conoscere le nuove proposte e le innovazioni legate alla marca commerciale ai fornitori e a tutti gli stakeholder del settore.
“Nel 2023 la marca del distributore di Conad ha consolidato la propria leadership, toccando quota 33,5% nel canale super sul totale del largo consumo confezionato a livello Italia con un fatturato di 6 miliardi di euro (+12,9% a valore) – si legge in una nota -. L’anno appena trascorso ha visto protagonista il rilancio della marca Verso Natura, dedicata a chi ama le cose buone per sè e per l’ambiente e che prevede un’ampia offerta di prodotti biologici, a ridotto impatto ambientale e che prediligono l’utilizzo di materie prime provenienti da fonti rinnovabili oltre a soluzioni di confezionamento riciclate, riciclabili e compostabili. Il 2024 sarà invece l’anno dedicato al rilancio della marca PiacerSi, una linea di prodotti innovativa legata al benessere e alla salute, senza rinunciare al gusto”.
“La marca del distributore gioca un ruolo primario nei confronti della filiera agroalimentare italiana, sostenendo la produzione del Paese e generando valore che redistribuiamo a valle a migliaia di aziende agroalimentari italiane, per la gran parte PMI – ha commentato Francesco Avanzini, Direttore Generale Operativo di Conad -. Inoltre, la marca del distributore rappresenta un punto di riferimento fondamentale per i clienti in termini di convenienza e qualità, soprattutto alla luce di uno scenario dei consumi che mostra ancora diverse criticità. La nostra offerta di prodotti a marchio Conad tutela il potere d’acquisto delle 12 milioni di famiglie italiane che ci scelgono ogni settimana per la propria spesa, attraverso azioni concrete, come il blocco dei prezzi garantito dalla nostra iniziativa Bassi e Fissi”.
“La convenienza data da un rapporto tra qualità e prezzo che non teme confronti sul mercato è una delle linee strategiche di sviluppo adottate dall’insegna per l’offerta MDD, insieme all’attenzione alla salute e al benessere del cliente, alla valorizzazione del servizio, al consolidamento dell’offerta premium e all’impegno per la sostenibilità – sottolinea Conad -.
La sostenibilità rappresenta un’area strategica sempre più importante per produttori, distributori e clienti, alleati nella consapevolezza che sia uno degli asset di successo e di responsabilità, in grado di caratterizzare l’offerta dei prodotti MDD. L’impegno sostenibile nello sviluppo dei prodotti MDD Conad rientra nella strategia di sostenibilità concreta dell’insegna “Sosteniamo il Futuro”, e si esprime attraverso azioni concrete che valorizzano le tre dimensioni: Ambiente e Risorse, Persone e Comunità, Imprese e Territorio. A livello ambientale, oltre il 78% delle referenze MDD Conad presenta un packaging sostenibile, riciclabile o che utilizza materiale proveniente da riciclo e con un’ottimizzazione delle dimensioni e della grammatura degli imballaggi”.
“A livello sociale, la MDD Conad è diventata negli anni un punto di riferimento a sostegno del potere di acquisto delle famiglie italiane grazie anche all’iniziativa “Bassi e Fissi”, che dal 2013 offre un paniere di centinaia di prodotti indispensabili per la vita quotidiana, offerti a prezzi bassi e fissi con una qualità che non teme confronti sul mercato – prosegue la nota -. Nel 2023 hanno fatto parte del paniere Bassi e Fissi oltre 600 prodotti, rappresentativi di 115 categorie merceologiche, con un risparmio medio per i consumatori pari al 27,8%. Infine, a livello economico, Conad si impegna a promuovere quanto di meglio viene prodotto in Italia unendo la valorizzazione dei prodotti dell’eccellenza del territorio al sostegno delle realtà produttive. Il 95% delle referenze MDD Conad è realizzato da fornitori italiani, mentre la linea premium Sapori&Dintorni comprende 427 eccellenze alimentari provenienti da 20 Regioni italiane, di cui oltre la metà sono prodotti tipici regionali”.
– Foto: Agenzia Fotogramma –
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