Agroalimentare

Pecoraro Scanio “Autorità di sicurezza alimentare va potenziata”

ROMA (ITALPRESS) – In occasione dell’apertura di Tuttofood a Milano, Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione Univerde e del comitato scientifico di Campagna Amica, che da ministro dell’Agricoltura lavorò in sede Ue per l’autorità per la sicurezza alimentare a Parma, rilancia l’appello sottoscritto con il professore Gerardo Calabrese altri esperti e attivisti, proponendo al Governo di prendere una posizione ufficiale per arrivare ad ampliare i poteri dell’Efsa. “Dopo 20 anni l’Efsa deve ampliare il suo intervento garantendo non solo che il cibo non faccia male ma che faccia bene, sia di qualità e coerente a quella sfida della sostenibilità prevista dai 17 obiettivi dell’Onu. Serve un tracciabilità vera di ciò che mangiamo e una coerenza con l’impegno contro il cambiamento climatico.
Nel corso di un incontro che si terrà al Fuorisalone mercioledì, si discuterà sul tema di come ampliare ed estendere le competenze dell’Efsa anche alla qualità e alla sostenibilità del cibo per una corretta e sana alimentazione. Puntare alla sostenibilità dei sistemi agro-alimentari per attuare concretamente il green deal europeo col progetto “Dalla campagna alla forchetta”.
L’iniziativa è organizzata da fondazione Univerde, GustoH24 e Vas. Porterà il saluto l’assessore all’ambiente del comune di Milano Elena Grandi, modererà Donato Troiano.
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-foto ufficio stampa Fondazione Univerde”

McDonald’s, “Sempre aperti a donare” supera ancora l’obiettivo solidale

MILANO (ITALPRESS) – La terza edizione di “Sempre aperti a Donare”, lanciata a dicembre 2022, supera ancora il target di un un progetto lanciato per la prima volta nel 2020, per supportare e sostenere le persone in difficoltà. McDonald’s, i suoi franchisee, Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald, Banco Alimentare e Comunità di Sant’Egidio, hanno infatti ampiamente superato l’obiettivo di donare 200mila pasti caldi in 200 comuni italiani: sono oltre 217mila i pasti totali distribuiti in 236 comuni in tutta Italia con la collaborazione di circa 330 associazioni caritatevoli beneficiarie.
Grazie anche al contribuito dei fornitori McDonald’s che hanno voluto partecipare all’iniziativa: Bindi, Caseifici Granterre, Salumifici Granterre, Eurochef Italia, Fattorie Greco Srl, Ghiottelli C&D, Inalca e Pizzoli.
“Siamo orgogliosi di confermare, ancora una volta, il successo di questo progetto che ci permette di offrire un contributo concreto alle comunità presso le quali operiamo e di stare accanto alle persone in difficoltà”, ha commentato Dario Baroni, Amministratore Delegato di McDonald’s Italia. “Sempre aperti a donare è un’iniziativa nata per rispondere a uno scenario socioeconomico complesso che ci impone di non fermarci ma di continuare a fare il massimo per dare un aiuto concreto. Ecco perchè vogliamo proseguire su questa strada e continuare a portare avanti progetti solidali che rispondono a richieste di vicinanza e sostegno”.
“Insieme con McDonald’s, nostro fondatore, condividiamo l’obiettivo comune di essere parte attiva delle comunità in cui operiamo, dove, come Fondazione la nostra missione è quella di accogliere – con le nostre Case Ronald e le Family Room in tutta Italia – famiglie con bambini che hanno bisogno di cure mediche. Siamo felici oggi di celebrare il superamento dei 200mila pasti donati: siamo certi dell’efficacia e della concretezza di Sempre aperti a donare e siamo pronti a guardare al futuro con la consapevolezza che possiamo fare ancora molto per tante comunità, città e per gli abitanti più fragili”, ha dichiarato Nicola Antonacci, Presidente di Fondazione per l’infanzia Ronald McDonald.
“Un gesto di solidarietà, nella sua semplicità, genera un immaginario fil rouge tra chi dona e chi riceve. Con questa iniziativa benefica quel legame è andato oltre le aspettative, coinvolgendo licenziatari di tutta Italia, diverse sedi Banco Alimentare, strutture caritative partner e tante persone e famiglie in difficoltà da esse accolte. Ringraziamo McDonald’s per aver voluto condividere con Banco Alimentare, per il terzo anno consecutivo, questo percorso di vicinanza sul territorio”, ha commentato Giovanni Bruno, Presidente di Fondazione Banco Alimentare.
“In questi ultimi anni è in costante crescita la domanda di sostegno sociale, anche a causa delle crescenti difficoltà dovute alla pandemia e alla guerra in Ucraina. Ringraziamo per questa iniziativa di solidarietà, ormai giunta alla sua terza edizione, perchè costituisce un aiuto prezioso per chi è più fragile e vive in condizioni precarie”, ha concluso Roberto Zuccolini, portavoce della Comunità di Sant’Egidio.

– foto ufficio stampa McDonald’s Italia –

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Macfrut Rimini, Confagricoltura si confronta con protagonisti settore

RIMINI (ITALPRESS) – Confagricoltura è al Macfrut, la fiera internazionale dell’ortofrutta in programma a Rimini da oggi sino al 5 maggio.
La presenza della Confederazione si articola in uno spazio espositivo, l’organizzazione di un convegno oggi, 3 maggio, e la partecipazione a più momenti di approfondimento. I Giovani dell’Anga, inoltre, hanno in programma un evento nella giornata inaugurale.
Lo stand si trova nel padiglione D5-073 ed è anche a disposizione delle aziende per gli incontri business.
“Ortofrutta: confronto tra i protagonisti. La sfida dei mercati” è il titolo del convegno che si terrà oggi, mercoledì 3 maggio alle ore 16 nella sala D1, a cui parteciperanno personalità di spicco del comparto: i presidenti di Fruitimprese, Marco Salvi; di Italmercati, Fabio Massimo Pallottini; di Italia Ortofrutta, Gennaro Velardo; di Conserve Italia, Maurizio Gardini, e l’AD di Coop Italia, Maura Latini. Introdurrà il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, mentre le conclusioni saranno a cura del ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida.
Lo stesso presidente interverrà all’inaugurazione ufficiale della Fiera, sempre oggi, 3 maggio, alle ore 11 nell’Anfiteatro Hall Sud dell’Expo Centre.
I Giovani di Confagricoltura danno appuntamento lo stesso giorno nella sala Tulipano, nel padiglione B6, con il convegno “Alleanza dei giovani dell’Ortofrutta: produttori e grossisti insieme per una nuova visione strategica di filiera”, in collaborazione con Fedagromercati, a cui prenderanno parte anche il presidente nazionale Anga, Giovanni Gioia, e il componente della Giunta confederale, Nicola Cilento.
Rosario Rago, altro componente di Giunta, e il dirigente Vincenzo Lenucci, relazioneranno invece all’incontro “IV gamma: quali strategie per il futuro” organizzato da L’Informatore Agrario il 4 maggio alle ore 14.30.
Confagricoltura parteciperà poi alla riunione del Gruppo di contatto Uva da tavola, il 4 maggio, dedicato all’analisi tecnica ed economica del settore.
Il comparto ortofrutticolo è uno dei più rilevanti, con un valore della produzione (solo per il fresco, senza i trasformati industriali) di oltre 14 miliardi, circa un quarto di tutta la produzione agricola italiana. Rappresenta il 20% della spesa alimentare delle famiglie ed è la prima voce del paniere di spesa degli italiani.
Macfrut rappresenta un punto di riferimento per tutti i professionisti della filiera ortofrutticola in Italia e all’estero. A questa edizione, la 40esima, partecipano 1100 espositori e 1500 top buyer, il 50% in più rispetto all’anno scorso.
-foto ufficio stampa Confagricoltura-
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Agricoltura, Mattarella “Sfida sempre più importante”

CESENA (ITALPRESS) – “L’Italia ha sempre dimostrato di saper essere protagonista degli interscambi internazionali, si è sempre giovata ampiamente dell’apertura dei mercati e il contributo che il settore” agricolo “fornisce al nostro paese è di estrema importanza”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarello, intervenendo al teatro “Alessandro Bonci”, a Cesena, in occasione della 40esima edizione della fiera Macfrut.
“L’agricoltura rappresenta una delle sfide più importanti che il nostro mondo deve affrontare – ha aggiunto -. I mutamenti climatici, le difficoltà di approvvigionamento alimentare, i temi della sicurezza alimentare nel mondo, la sostenibilità. I giorni della fiera sono l’occasione in cui si possono scambiare esperienze e conoscenze”. Il capo dello Stato ha ricordato “l’importante legame con la scuola e l’università per richiamare il ruolo della cultura che nasce dall’agricoltura, ne è prova il corso di laurea in scienze alimentare dell’ateneo di Bologna. Il legame tra agricoltura, economia, imprese e cultura è indissolubile”.
-foto ufficio stampa Quirinale –
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Agrinsieme “Rafforzare dialogo commerciale con la Gran Bretagna”

ROMA (ITALPRESS) – Una delegazione di Agrinsieme ha preso parte al workshop agroalimentare italiano organizzato a Londra dal Governo con il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, insieme al presidente dell’Agenzia Ice, Matteo Zoppas, e l’ambasciatore italiano nel Regno Unito, Inigo Lambertini. Obiettivo del workshop, rafforzare le relazioni con la Gran Bretagna valorizzando il sistema agroalimentare italiano. Quello britannico resta il primo mercato di sbocco per i prodotti agroalimentari dell’Unione Europea, con 48 miliardi di euro (il 21% dell’export totale Ue) e il quarto per le esportazioni italiane di settore, che hanno raggiunto 4,2 miliardi nel 2022, segnando una crescita in valore di circa il 14% rispetto al 2021.
“La Gran Bretagna, tuttavia, – evidenzia Agrinsieme – ha iniziato a sottoscrivere accordi di libero scambio con i Paesi terzi, in particolare Australia e Nuova Zelanda, creando difficoltà competitive ai prodotti europei, in particolare quelli italiani, che hanno in Gran Bretagna un buon mercato di sbocco. In questo contesto – afferma Agrinsieme – è necessario porre ancora più attenzione verso i prodotti italiani che risentono maggiormente degli accordi di libero scambio dell’UK con i Paesi terzi, rafforzando le nostre eccellenze alimentari che vantano alta qualità e sicurezza. Crediamo sia importante, in questo senso, basare accordi commerciali che vadano oltre l’import/export di prodotti per valorizzare anche il know-how e i nostri territori di produzione. L’appuntamento di oggi a Londra ben si inserisce nell’obiettivo comune di trovare nuove intese per consolidare ulteriormente il dialogo commerciale tra Italia e Regno Unito”.
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-foto agenziafotogramma.it-

Estathè official sponsor del Campionato mondiale della pizza di Parma

PARMA (ITALPRESS) – Estathè è official sponsor del Campionato mondiale della pizza di Parma. La manifestazione internazionale, giunta quest’anno alla sua trentesima edizione, celebra il piatto tricolore più amato al mondo e si terrà dal 18 al 20 aprile al Palaverdi delle Fiere di Parma. I 711 partecipanti, provenienti da 52 nazioni, e gli oltre 5.000 visitatori attesi confermano il carattere sempre più internazionale dell’evento, che vedrà sfidarsi i migliori pizzaioli di tutto il mondo in ben 1003 gare di cui 930 di cottura.
Estathè sarà presente in fiera con uno stand dedicato e permetterà a tutto il pubblico e ai professionisti presenti durante i tre giorni dedicati alle competizioni di gustare l’abbinamento della bevanda fredda nata da una vera infusione di foglie di the con la fragrante pizza appena sfornata.
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Barilla, continua crescita e sviluppo a Castiglione delle Stiviere

PARMA (ITALPRESS) – Quarant’anni di storia per lo stabilimento Barilla di Castiglione delle Stiviere (MN), dove nascono le referenze simbolo della colazione e della merenda degli italiani. E’ proprio qui, infatti, che ogni anno vengono sfornati 10 miliardi di biscotti, oltre 1 miliardo di cracker e 1 miliardo e mezzo di sfoglie dei brand più amati dagli italiani: Mulino Bianco, Pan Di Stelle, Pavesi e Gran Cereale. Se si mettessero in fila tutti i prodotti realizzati ogni mese, si ricoprirebbe la distanza dell’equatore, ossia 40mila km.
Dagli anni Ottanta Barilla lo ha reso lo stabilimento bakery più grande del Gruppo. E oggi annuncia un importante investimento: 12,6 milioni di euro per ampliare la linea di produzione dedicata agli snack e installare una nuova linea dedicata al confezionamento dei biscotti.
Il “forno” di Castiglione delle Stiviere è una realtà strategica per Barilla che contribuisce allo sviluppo e al benessere del territorio di Mantova, anche grazie al lavoro e alle opportunità che offre alla comunità. Negli ultimi 6 anni sono state assunte 78 persone a tempo indeterminato, di cui 10 solo nel 2023. Oggi dà lavoro a 381 persone Barilla, di 17 nazionalità diverse. Lo stabilimento Barilla di Castiglione delle Stiviere è guidato da una donna, Cinzia Bassi, che lavora nel Gruppo da 23 anni. Inoltre, il 62% del team di vertici dello stabilimento è ricoperto da donne, un dato che racconta l’impegno di Barilla per la valorizzazione del talento femminile.
“Questa celebrazione non guarda solo alla strada fatta negli ultimi 40 anni, ma i nuovi investimenti certificano quanto e come vogliamo guardare al futuro – afferma Cinzia Bassi, Plant Manager dello stabilimento Barilla di Castiglione delle Stiviere – Qui prepariamo tra i prodotti più amati, quelli che hanno fatto la storia della colazione italiana e del nostro modo di fare impresa, come le Gocciole, le Macine, ma anche i Buongrano, i primi a battezzare la Carta del Mulino, il nostro disciplinare per il grano tenero sostenibile. Il nostro obiettivo è continuare a sfornare prodotti di qualità, attenti all’ambiente e alle persone, ma anche esserci per la nostra comunità. Per noi questo non è solo lavoro, è un’opportunità per crescere e far crescere e per regalare gioia, come meglio sappiamo fare… ossia con il buon cibo”.
Quello di Castiglione delle Stiviere è uno degli stabilimenti chiave per il settore bakery del Gruppo Barilla, con 11 linee di produzione che danno vita a 103 referenze e un totale di 105.000 tonnellate di prodotti sfornati nell’arco di un anno. E’ qui che hanno visto la luce i biscotti più venduti in Italia – le Gocciole – e alcune delle referenze Mulino Bianco più amate di sempre, come le Macine, i Galletti, i Tarallucci, o i Buongrano (primi ad essere realizzati con farina da grano tenero sostenibile, un percorso avviato nel 2018 e che ora si è esteso a oltre 100 referenze del brand) ma anche i cracker e i celebri Michetti. Senza dimenticare poi i Pan di Stelle e i prodotti Gran Cereale.
In questa grande cucina, l’attenzione alla qualità degli ingredienti è la stessa che si mette in famiglia: lievito madre, uova fresche da galline allevate a terra, cacao e cioccolato responsabile – sostenendo i progetti della Fondazione Cocoa Horizons e il programma Transparence Cacao -, latte fresco solo di alta qualità e italiano, yogurt e marmellate 100% italiane, zucchero proveniente dalle migliori filiere certificate e farina di grano tenero da agricoltura sostenibile.
E sostenibile è anche la produzione: il “forno” di Castiglione delle Stiviere negli ultimi 10 anni ha ridotto del 18% il consumo di acqua e del 10% l’energia elettrica. Inoltre, gli investimenti per l’illuminazione a led e l’utilizzo dei bruciatori dei forni elettronici hanno portato, dal 2012 ad oggi, ad una diminuzione del 5% del consumo di metano. In questo stabilimento dove gli ingredienti e i profumi sono gli stessi della cucina di casa, la tecnologia garantisce nel tempo gli elevati standard di qualità: un sistema pilota di visione ottica valuta la giusta forma dei prodotti, mentre per il controllo del colore vi sono precisi riferimenti fotografici. Per l’esatto profilo organolettico vi è una struttura di “Sensory Evaluation” che valuta e analizza parametri come gusto, profumo e aspetto del prodotto, mentre moderni strumenti a raggi infrarossi monitorano l’umidità.
Nel 2023 lo stabilimento di Castiglione continua a crescere, ampliarsi e innovarsi, per stare al passo con le esigenze dei consumatori e del Pianeta. L’ultimo investimento approvato dal Board Barilla riguarda le linee Crackers Mulino Bianco, Dry Breads Pavesi e Mulino Bianco e quella dedicata al confezionamento dei biscotti. Il primo impegno è quello di ampliare la linea di produzione degli snack dando vita a nuovi prodotti da forno salati, con un piano che prevede l’installazione di nuovi impianti specifici per i nuovi snack.
L’altro aspetto a cui è dedicato l’investimento riguarda la categoria più importante per il sito di Castiglione: i biscotti. Il progetto ha l’obiettivo di accrescere la capacità di confezionamento dei biscotti con l’installazione di una nuova linea che realizzi pack più piccoli, in linea con le richieste del mercato.
L’ammontare degli investimenti è pari a 12,6 milioni di euro e arriva dopo 3 anni in cui Barilla ha allocato in media 7,4 milioni di euro all’anno per rendere più innovativo e sostenibile il biscottificio di Castiglione.
Barilla da sempre cerca di rafforzare i legami, creare valore e coltivare un dialogo aperto e costante in tutti i territori nei quali opera; promuove e prende parte alle attività volte a favorire l’inclusione sociale, il supporto e l’accesso al cibo. Quest’anno a Castiglione delle Stiviere l’Azienda ha scelto di donare alla Croce Rossa locale un’ambulanza di soccorso per il trasporto sanitario. Un gesto che accompagna le regolari donazioni di prodotto che il Gruppo fa alle organizzazioni accreditate locali, tra cui la Croce Rossa, per aiutare i più bisognosi.
Castiglione delle Stiviere è un luogo speciale, non solo per Barilla, ma anche per la Croce Rossa Italiana: qui infatti, nel 1959, è nato il primo Museo della Croce Rossa, che ripercorre le origini e l’evoluzione della più importante organizzazione umanitaria internazionale e documenta le radici risorgimentali dall’Italia moderna. Oggi sono 200 i volontari della Croce Rossa locale, operano a Castiglione delle Stiviere, Castel Goffredo, Medole e Guidizzolo, e condividono con Barilla lo stesso obiettivo: alimentare un futuro di qualità.
Oltre ad esprimere vicinanza al territorio con progetti reali e concreti, lo stabilimento mantovano mette al centro le persone e, in linea con i principi del Gruppo e il suo percorso nella promozione dell’inclusione nel mondo del lavoro, ha avviato una serie di progetti volti a difendere la parità di genere e le diversità: il plant, infatti, è partner di una associazione di calcio di ragazzi con disabilità mentali iscritta alla Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e supporta il Telefono Rosa di Mantova, associazione contro la violenza sulle donne che tiene degli incontri nelle aziende per fare informazione sul tema.
-foto ufficio stampa Barilla-
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Piatti tipici, domina l’Emilia-Romagna. In coda Molise e Basilicata

ROMA (ITALPRESS) – Quali sono i piatti tipici più conosciuti e apprezzati dai turisti del gusto? A svelarlo sono le anticipazioni del Rapporto sul turismo enogastronomico italiano 2023 di Roberta Garibaldi e realizzato sotto l’egida dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, che sarà presentato a maggio. Vini, carni e salumi, pasta e formaggi sono nell’ordine le categorie più menzionate. Il vino è il prodotto più identificativo per Veneto e Friuli-Venezia Giulia, oltre a figurare nella top3 di numerose altre regioni italiane del centro nord. I salumi primeggiano in Calabria, il Lazio è la regina della pasta, con ben tre specialità nella top3 (carbonara, amatriciana e cacio e pepe); la Valle d’Aosta, invece, dei formaggi, con fonduta e fontina tra i prodotti più identificativi. L’olio entra in classifica con la Puglia. I risultati mostrano, regioni italiane i cui piatti tipici sono immediatamente associati come eccellenze del territorio, mentre per altre regioni si evidenzia una certa difficoltà nell’individuare un piatto rappresentativo. In vetta alla classifica si impone l’Emilia-Romagna: l’80% degli intervistati è stato in grado di indicare almeno un piatto tipico della regione e il più conosciuto è il tortellino (39%), davanti alla piadina (17%). In seconda posizione si piazza la Campania (77%), principalmente grazie alla pizza (37%) e alla mozzarella di bufala campana (18%). Medaglia di bronzo per la Sicilia con il 76%: il prodotto più conosciuto è un dolce ovvero il cannolo (23%), a seguire gli arancini/ne (18%). In evidenza, al quarto posto, un’altra regione del sud. Si tratta della Calabria, che arriva a pari merito con il Lazio a quota 73%, con un balzo di ben sette posizioni dall’edizione 2021 del Rapporto a quella attuale. Il sesto posto appartiene alla Liguria, che invece esprime la ricetta con il punteggio più alto in assoluto tra quelli indicati dal campione di riferimento: più di un intervistato su due ha infatti ricollegato la cucina ligure al pesto. Quali sono gli altri prodotti più conosciuti, regione per regione? Andiamo per ordine. Oltre il 70% del campione sa citare almeno un prodotto della Puglia e in testa ci sono le orecchiette; subito dopo viene la Lombardia, dove a dominare è l’idea del risotto. Al nono posto la Toscana, prevalentemente ricollegata alla bistecca. Decima posizione per la Sardegna, con il pane carasau davanti a porceddu e pecorino. La seconda parte della classifica si apre con il Piemonte (al top la bagna cauda), che precede il Trentino-Alto Adige (canederli) e il Veneto (ricollegato al vino). L’Abruzzo segna lo spartiacque tra le regioni per le quali almeno la metà degli intervistati sa indicare un piatto tipico e nel caso della cucina abruzzese si rivelano decisivi gli arrosticini (34%). Scendendo sotto la soglia del 50% di riconoscibilità, troviamo nell’ordine: Friuli-Venezia Giulia (con il vino considerato prodotto-icona), Valle d’Aosta (domina la fonduta), Umbria (primo il tartufo), Marche (olive ascolane) e Basilicata (peperone crusco). A chiudere la classifica è il Molise: solo due intervistati su dieci sono in grado di indicare un piatto tipico molisano e i più gettonati sono, a pari merito, la pasta, il caciocavallo e il vino. “I prodotti e le specialità enogastronomiche sono potenti strumento di marketing territoriale in grado di promuovere una destinazione, oltre che essere un elemento chiave attorno cui costruire l’offerta turistica”, afferma Roberta Garibaldi. “Dall’indagine emerge un quadro eterogeno, con regioni che possono sfruttare questa riconoscibilità attraverso le proprie tipicità per accrescere l’attrattività come meta enogastronomica. Altre, invece, necessitano di un’azione volta ad accrescere la conoscenza nel grande pubblico di ciò che possono e sanno offrire; spesso si tratta di produzioni e specialità note al pubblico, ma non immediatamente identificabili con il territorio di origine. (ITALPRESS).

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