Agroalimentare

Last Minute Market-Camst, torna lo Sprecometro nelle mense scolastiche

ROMA (ITALPRESS) – Camst group, realtà italiana presente da ottant’anni nel mondo della ristorazione scolastica, in occasione della Giornata Internazionale di Consapevolezza delle perdite e dello spreco alimentare (29 settembre), conferma la partnership con Last Minute Market per coinvolgere le mense scolastiche, e quindi alunni, insegnanti e famiglie, nella campagna Spreco Zero. Per i prossimi tre anni, Camst group proporrà alle scuole servite l’utilizzo dello Sprecometro, app gratuita messa a punto da Last Minute Market con l’Università di Bologna nell’ambito della campagna Spreco Zero con l’obiettivo di monitorare e misurare lo spreco di cibo e l’impatto ambientale collegato.
Insieme alla app, le scuole aderenti beneficeranno di un progetto educativo esclusivo promosso e organizzato da Camst group e curato dal team di Last Minute Market. Gli insegnanti potranno iscrivere le proprie classi nella sezione dedicata della app e iniziare il monitoraggio alimentare. Saranno misurati gli sprechi attuati dalle singole classi e ne verrà valutato l’impatto sull’ambiente in termini di impronta idrica e carbonica. In base ai risultati ottenuti, agli insegnanti saranno poi forniti materiali informativi da utilizzare per sensibilizzare gli alunni sulla prevenzione degli sprechi e sulle buone abitudini alimentari.
“Con questa collaborazione vogliamo abituare anche i più piccoli a compiere scelte alimentari consapevoli e far loro comprendere la portata dell’impatto ambientale che un atto quasi inconsapevole, come quello di gettare via il cibo, può provocare” spiega Mattia Grillini, vice presidente e responsabile marketing e comunicazione di Camst Group.
Andrea Segrè, fondatore di Last Minute Market e direttore scientifico dell’Osservatorio internazionale Waste Watcher-Campagna Spreco Zero, ordinario di Economia circolare e Politiche per lo sviluppo sostenibile all’Università di Bologna, sottolinea che “attraverso Sprecometro entreremo nelle scuole per promuovere, con gli insegnanti, l’educazione alimentare agli studenti e alle loro famiglie. La app consente infatti non solo di misurare l’impronta ambientale di ogni grammo di alimenti gettati via, ma anche di fruire di contenuti educativi fondamentali per riconoscere il valore del cibo, prevenire lo spreco e adottare diete sane e sostenibili”.
Lo spreco alimentare non conosce crisi in Italia. Nonostante l’inflazione e il peso crescente della spesa alimentare nel bilancio degli italiani, ogni settimana finiscono nel cestino circa 680 grammi pro-capite di cibo, in aumento del 46% rispetto al 2023. Significa che lo spreco domestico mensile pro-capite è cresciuto di circa 1 kg, passando approssimativamente da 2 a 3 kg al mese per persona. Tra le cause: un generale abbassamento della qualità dei cibi freschi da associare a scarsa programmazione, dimenticanze, mancanza di tempo e inventiva per riciclare gli avanzi in ricette gradevoli. Lo ha rivelato il recente Rapporto Internazionale Waste Watcher 2024, curato dall’Osservatorio Waste Watcher International-Campagna Spreco Zero, Università di Bologna e IPSOS. Lo studio ha anche evidenziato la geografia dello spreco, con un Nord più virtuoso con una perdita di circa 600 grammi di cibo pro-capite a settimana, e un Mezzogiorno e un Centro più spreconi, con 740-750 grammi di cibo pro-capite eliminati nei sette giorni.
Camst group, da sempre al fianco di Last Minute Market nella lotta contro lo spreco alimentare, ha deciso di rinnovare il proprio supporto alla campagna pubblica Spreco Zero nel 2024, impegnandosi, anche con questa iniziativa, ad offrire il proprio contributo per il raggiungimento di questo obiettivo. Secondo il rapporto di sostenibilità 2023 di Camst group, la società l’anno scorso ha “salvato” 36 tonnellate di cibo, altrimenti destinate all’eliminazione, donandole ad associazioni e onlus su territori dove il gruppo opera con le proprie strutture di ristorazione collettiva.

– foto ufficio stampa Homina –
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Parmigiano Reggiano al Salone del Gusto con eventi e degustazioni

TORINO (ITALPRESS) – Il Consorzio del Parmigiano Reggiano torna in veste di partner alla XV edizione di Terra Madre – Salone del Gusto, la manifestazione internazionale di Slow Food dedicata al cibo buono, pulito e giusto per tutte e tutti e alle politiche alimentari, che si tiene presso il Parco Dora di Torino. La Dop è protagonista dell’appuntamento 2024, dal titolo We Are Nature, con una serie di momenti di intrattenimento e con degustazioni in purezza e in pairing con prodotti d’eccellenza, vini, birre, spirits e cocktail presso lo stand del Consorzio: dalle creazioni del barman Mirko Turconi al MIGIN, il gin made in Formigine caratterizzato da una infusione di Parmigiano Reggiano 30 mesi di vacca bianca; dai vini di Alta Langa a gin e whisky inglesi di Cotswolds Distillery; dalle birre artigianali proposte da UDB allo scotch single malt Benriach; dai gin e liquor greci di Spirits of Greece al piemontese 9diDante Vermouth, fino alle verticali di Parmigiano Reggiano da vacca bianca, vacca rossa e di montagna. Parmigiano Reggiano incontra anche le eccellenze gastronomiche piemontesi. Lo stand della Dop ha ospitato una degustazione di Parmigiano Reggiano con due prodotti d’eccellenza piemontese: il cioccolato Venchi e il Vermouth Cocchi. “Siamo felici – ha dichiarato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano – di riconfermare la nostra storica collaborazione con Slow Food, per offrire agli appassionati la possibilità di scoprire l’estrema versatilità e la straordinaria biodiversità della nostra Dop”.
Gli abbinamenti proposti sono stati tre. Nel primo, il Parmigiano Reggiano 12 mesi, caratterizzato da sentori delicati di latte fresco, yogurt, burro, accompagnati da note vegetali di erba e verdura lessa e da un sapore dolce e acidulo, è stato abbinato al Lingottino Bianco Salato con “Nocciola Piemonte IGP”, mandorla e pistacchi tostati leggermente salati di Venchi, un cioccolatino dall’equilibrio umami perfetto tra il dolce e il salato, e all’Americano di Cocchi, dai profumi di morbide spezie dolci, erbe officinali, scorza di arancio amaro, corteccia di china, artemisia, genzianella, cenni di erbe aromatiche e ricordi balsamici.
“Questo sodalizio – spiega Simone Ficarelli, International marketing office consorzio Parmigiano Reggiano – è nato durante una degustazione che abbiamo fatto in una fiera e abbiamo capito subito che i tre prodotti funzionavano. Il Parmigiano Reggiano ha queste note lattiche, di umami, di burro, il cioccolato dona tannicità e una nota speziata che vanno a raccordarsi con il vermouth che con le sue note dolci è un perfetto fil rouge che mette questi tre prodotti in perfetta sintonia. E’ qualcosa di nuovo e innovativo che può essere un fantastico aperitivo o un abbinamento di dessert perchè andiamo a rompere tutte le convenzioni gastronomiche. Sicuramente l’effetto è sorprendente e inaspettato”.
Nel secondo abbinamento, il Parmigiano Reggiano 36 mesi, dall’elevata intensità di spezie e di affumicato, con un colore giallo intenso che tende all’ambrato e cristalli di tirosina è stato presentato in pairing con il Gianduiotto Vegan di Venchi, cremoso e realizzato con soli tre ingredienti, massa di cacao Venezuela, zucchero di canna grezzo e “Nocciola Piemonte IGP” e lo storico Vermouth di Torino. “Il Parmigiano Reggiano – continua Bertinelli – è un prodotto unico, versatile e sostenibile, ne esiste uno per tutti i gusti: la biodiversità delle razze bovine, le stagionature, dai 12 agli oltre 100 mesi, e i prodotti certificati offrono gusti, sapori, sfumature ed emozioni estremamente variegate. E’ tutto questo a renderlo diverso dagli altri formaggi e a far sì che non sia solo un prodotto di estrema versatilità ma un simbolo del Made in Italy”.
L’ultimo abbinamento ha visto come protagonista il Parmigiano Reggiano stagionato 100 mesi. Un formaggio dalla pasta molto friabile e minerale, con un sapore robusto e intenso senza essere eccessivamente salato con un’inaspettata dolcezza che lascia spazio a intense note di spezie, tabacco e cacao. Venchi ha proposto in abbinamento con questo formaggio il suo Grand Blend 100%, un cioccolatino dal sapore ricco e corposo, che sprigiona al palato note floreali, fruttate e con un tocco di tè nero. Cocchi, invece, ha affiancato a questi ultimi il suo Barolo Chinato, caratterizzato da intensi riconoscimenti di botaniche officinali e spezie nobili con uno sviluppo sul palato intenso, esemplare e ricco di calore.

– foto ufficio stampa Parmigiano Reggiano –
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Parmigiano Reggiano, al G7 un documento contro il protezionismo

SIRACUSA (ITALPRESS) – Un documento contro il protezionismo e gli ostacoli al libero commercio. A consegnarlo ai ministri dell’Agricoltura presenti al G7 di Siracusa è stata Origin, l’Associazione Italiana Consorzi Indicazione Geografiche della quale il Consorzio Parmigiano Reggiano fa parte. Ad evidenziare l’importanza del documento è intervenuto il presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano Nicola Bertinelli. “In un momento in cui i paesi del mondo si stanno proteggendo per questioni geo-politiche – spiega Bertinelli- c’è il rischio che si mettano dazi su prodotti a indicazione geografica come il Parmigiano Reggiano”. Nel quadro delle merci di interesse “globale”, l’ambito agroalimentare e i prodotti di elevata qualità come il Parmigiano Reggiano sono quelli potenzialmente più a rischio di essere colpiti e danneggiati da questa deriva. Non si parla solo dei rischi legati al mercato USA. Di recente si sono infatti aperti indirettamente spazi di ritorsione anche in Cina, e sicuramente questa lista è destinata ad allungarsi. In ambito agroalimentare, le Indicazioni Geografiche sono per definizione prodotti che, in virtù della trasparenza verso il consumatore, della tracciabilità e delle certificazioni, hanno costi di produzione superiori ai prodotti comparabili slegati da tali vincoli. “La strada del protezionismo – afferma ancora Bertinelli- sarebbe un grave errore perchè i prodotti a indicazione geografica permettono lo sviluppo dei territori, ma anche interrelazioni culturali che portano allo sviluppo dell’agricoltura. Questo- chiude il presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano- è un momento delicato, i ministri dell’agricoltura valuteranno il documento”.
-foto ufficio stampa Parmigiano Reggiano-
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G7 Agricoltura, Danone promuove politiche concrete per parità di genere

MILANO (ITALPRESS) – La sostenibilità economica e sociale della filiera agroalimentare nazionale rappresenta un fattore di stimolo e di grande attenzione per Danone Italia che ha scelto di parlare a tutte le realtà del comparto, anche le più piccole e legate ai territori. In Italia solo il 55% delle donne di età compresa tra i 20 e i 64 anni lavora, a differenza della media UE, che registra un tasso di occupazione femminile pari al 69,3%11. A questo si deve aggiungere, inoltre, che una donna su cinque fuoriesce dal mercato del lavoro a seguito della maternità. Danone Italia, forte di un’esperienza di 13 anni nella valorizzazione della parità di genere che ha permesso di generare ottimi risultati in termini economici e sociali, ha dato vita ieri a un momento di riflessione e confronto tra imprese, Istituzioni e associazioni in occasione del G7 Agricoltura e Pesca in corso sull’isola di Ortigia, con l’obiettivo di promuovere politiche concrete per favorire la parità di genere all’interno del settore agroalimentare. L’evento, anticipato dai saluti presso il Family Pit Stop Danone del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, è stato inaugurato dall’intervento di Lucia Albano, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha discusso il bilancio di genere e il supporto economico alle famiglie – ‘Il Governo Meloni ha posto al centro dell’agenda politica, per la prima volta in Italia, interventi sistemici in materia di famiglia, natalità e sostegno alle donne lavoratrici, nella consapevolezza che la crescita dell’economia italiana passi necessariamente per l’aumento della produttività e dunque per una maggiore partecipazione femminile al mercato del lavoro. Concentrare le nostre risorse nel supporto alle famiglie con figli e nella promozione dell’occupazione femminile è pertanto una scelta strategica che attiene allo sviluppo economico della nostra Nazione. Nella prossima manovra, in continuità con le precedenti, le risorse continueranno ad essere orientate anche lungo queste direttrici determinanti. L’aumento dell’occupazione femminile e la lotta contro l’inverno demografico sono sfide, anche culturali, da affrontare attraverso l’impegno congiunto di istituzioni, parti sociali e sistema imprenditoriale”.
Da queste considerazioni, ha preso così avvio la prima tavola rotonda ‘L’esperienza della filiera”, dedicata alle sfide che attendono il comparto agroalimentare in tema di parità di genere. In apertura l’intervento di Sonia Malaspina, Direttrice Relazioni Istituzionali, Comunicazione e Sostenibilità di Danone – ‘La Parità di genere rappresenta una leva competitiva fondamentale per il nostro Paese, oltre ad avere un impatto su indicatori sociali come l’occupazione, la crescita manageriale femminile e la natalità. La nostra esperienza come Danone Italia dimostra che si può fare. Crediamo fermamente che sia compito di aziende come la nostra farsi promotrici di politiche e iniziative che valorizzino il ruolo chiave delle donne al fine di ispirare altre realtà aziendali – ma anche le stesse istituzioni- e dare vita a un vero e proprio cambiamento sociale ed economico. Per questo Danone Italia è la prima firmataria del Manifesto per la Parità di Genere nella Filiera Italiana lanciato da Winning Women Institute, con l’obiettivo di invitare quante più aziende possibili a intraprendere azioni concrete per aumentare l’occupazione, favorire la crescita professionale delle donne, colmare il divario salariale e introdurre politiche a sostegno della genitorialità. Nel corso del panel è intervenuto anche Riccardo Damiano, CEO di Damiano Think Organic, che ha sottolineato – ‘Come Damiano Think Organic vogliamo prima di tutto essere e fare ‘buona impresà, pensando e agendo con uno sguardo ampio e a lungo raggio, ma attenti a chi ci sta accanto. La qualità della vita di chi lavora con noi è fondamentale come quella delle comunità che con noi collaborano nel mondo. Pensare biologico e produrre prodotti salutari è la nostra missione, ma a questo vogliamo affiancare anche un impegno concreto sul fronte sociale, ecco perchè siamo felici di aver sottoscritto il ‘Manifesto per la Parità di Genere nella Filiera Italianà e di poter condividere questo percorso con sempre più realtà”. E’ seguito poi l’intervento di Fabio Moro, Amministratore Delegato di Moro Pasta, che ha commentato – ‘Il Pastificio di Chiavenna già 150 anni fa nasceva dall’idea di contribuire al benessere collettivo anche attraverso una società cooperativa che ha fornito elettricità alla popolazione locale. La sostenibilità ambientale e sociale fa parte del nostro DNA, promuovere la parità di genere è dunque un impegno che ci assumiamo responsabilmente con la sottoscrizione del ‘Manifestò, che rappresenta per tutta la filiera un valore imprescindibile e una sfida fondamentale per la competitività aziendale”.
Marta Garcìa Bel, Senior Associate presso Freshfields Bruckhaus Deringer US LLP, ha aggiunto: ‘Lo scorso 27 giugno abbiamo sottoscritto il ‘Manifesto per la Parità di Genere nella Filiera Italianà consapevoli del lavoro che ancora c’è da fare. Vogliamo continuare a coinvolgere in questo percorso i nostri fornitori, e dimostrare che anche negli studi legali si possono adottare policy all’avanguardia in tema di empowerment e inclusione femminile”. Infine, Mariangela Candido, Human Resources & Organization Director di Andriani S.p.A, ha concluso: ‘Come azienda siamo impegnati nel promuovere sia internamente che esternamente una cultura inclusiva incentrata sulla parità, che può realizzarsi solo attraverso l’ascolto attivo dei bisogni delle persone e la condivisione di esperienze. Si tratta di un processo di consapevolezza che richiede tempo e pazienza e che può giungere a completo compimento solo se realizzato insieme. Ben vengano iniziative come questa, per accendere i riflettori su un tema sempre più essenziale per la competitività e lo sviluppo del nostro Paese e del Meridione in particolare”. La seconda tavola rotonda ha lasciato spazio a un dialogo costruttivo tra Istituzioni e parti sociali. Qui, Letizia Caccavale, Public Affairs & Sustainability Manager di Danone Italia, ha sottolineato l’importanza di azioni concrete da parte delle Istituzioni e ha presentato il progetto ‘Family Pit Stop Danonè. A seguire, Onofrio Rota, Segretario Generale di FAI-CISL, ha spiegato il sostegno della FAI-CISL al ‘Manifestò e le loro politiche sulle pari opportunità – ‘I dati emersi dal report INPS di questi giorni confermano che le politiche per la parità di genere devono essere rafforzate e consolidate. Donne che non tornano al lavoro dopo la maternità, un’oggettiva disparità salariale e difficoltà nella crescita professionale sono ancora fenomeni troppo presenti. Abbiamo sottoscritto con convinzione il manifesto di Danone, così come guardiamo con attenzione alle aziende che ottengono la certificazione di parità di genere. Con le buone relazioni sindacali, la bilateralità efficace e la contrattazione, abbiamo agito concretamente sulla parità di genere. La contrattazione, infatti, è una leva straordinaria per rimuovere ingiustizie e disparità. Ecco perchè in tutti i tavoli di trattativa stiamo introducendo elementi a favore della conciliazione vita-lavoro, della prevenzione contro violenza e discriminazioni, di un welfare pensato per lavoratrici e famiglie, conquistando ad esempio nuove tutele, più permessi sulla genitorialità, per i casi di malattia dei figli e per la cura dei genitori anziani. Il contratto dell’industria alimentare firmato lo scorso marzo contiene misure straordinarie in tal senso, compreso un fondo antiviolenza disposto dall’ente bilaterale di settore. Oggi serve una visione illuminata, che valorizzi e promuova il lavoro femminile, portando le ragioni delle pari opportunità nei luoghi decisionalì.
Simona Tironi, assessore all’Istruzione Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, ha sottolineato l’importanza della parità di genere non solo come principio sociale, ma come vero e proprio pilastro per la competitività e l’innovazione – ‘La sostenibilità oggi non può essere solo ambientale o economica; deve necessariamente includere la dimensione sociale e la parità di genere è essenziale. Regione Lombardia, pioniera nella promozione della certificazione di parità di genere, ha destinato 10milioni di euro per sostenere le imprese lombarde nella loro transizione verso ambienti di lavoro più inclusivi. Grazie a questa iniziativa la nostra regione è prima in Italia. Ogni sforzo è necessario per ridurre il divario salariale, favorire la crescita professionale delle donne e migliorare la conciliazione tra vita lavorativa e familiare. I benefici sono tangibili: le imprese ottengono sgravi fiscali, ma soprattutto migliorano la qualità dell’ambiente di lavoro”. Giacomo Vigna, Dirigente del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha affrontato il tema legato alla sostenibilità delle filiere da un punto di vista economico, ambientale e sociale (ESG), illustrando come il Ministero supporti tali iniziative – ‘Il tavolo agroindustria del Mimit è in ascolto dei Capo filiera che, come Danone, hanno il coraggio e la forza di promuovere il cambiamento a monte e a valle, fino ad impattare su tutta la società. Le decisioni a livello globale che sembrano andare verso l’abbandono dell’etichettatura Nutriscore per appoggiare approcci informativi e armonizzati, vanno nella direzione auspicata dal Governo e diversi altri Stati membri dell’UE”. Il Keynote speech, tenuto da Ciro Cafiero, Founding Partner dello Studio Legale Cafiero-Pezzali e Associati, ha poi approfondito il collegamento tra il mondo dell’industria e quello agricolo, valorizzando il ruolo delle piccole e grandi realtà nella promozione della parità di genere – ‘La legge, sola, generale e astratta, non è stata in grado di mettere a segno obiettivi ambiziosi sulla parità di genere. Lo dimostra che, nonostante più di 50 anni di evoluzione normativa, il gender gap resta alto nel nostro Paese. Ed allora, la soluzione non può che tradursi in un processo culturale che muova dal basso, secondo una logica ‘bottom up”, che vede alleati Governo, grandi e piccole imprese. Al primo spetta promuovere defiscalizzazioni e decontribuzioni in favore delle PMI che fanno della parità di genere non semplicemente un ‘nice”, ma un ‘must” to have. Alle seconde, spetta di creare un sistema premiale ed incentivante per i fornitori virtuosi. Alle PMI di credere ai frutti che parità di genere può produrre senza rassegnazioni. Un modello virtuoso, del resto, già esiste ed è quello introdotto dalla certificazione sulla parità di genere (Linee Guida Uni Pdr 125:2022). La gender equality è un debito di giustizia, ma anche una questione di Pil. Secondo le stime di McKinsey è di 28 mila miliardi di dollari l’incremento che esso sconterebbe a livello globale. I tempi sono maturi per il cambiamento. La speranza è che, anche chi la osteggia, sia influenzato dall’idea che la gender equality possa davvero generare un mondo migliore”
Il terzo e ultimo panel è stato dedicato, infine, alla parità di genere nel mondo del lavoro e all’imprenditoria femminile. ‘L’imprenditoria femminile già oggi contribuisce in modo significativo all’economia del Paese, ma può e deve ancora crescere. C’è bisogno che venga sostenuta da politiche attive adeguate e da una maggiore consapevolezza del valore delle donne nel mondo economico” – ha commentato Valentina Picca Bianchi, Presidente del Gruppo Donne Imprenditrici di Fipe-Confcommercio e Presidente Comitato Impresa Donna MIMIT – ‘Bisogna illuminare quei modelli imprenditoriali che promuovono la parità di genere non solo come obiettivo sociale, ma come leva strategica per l’innovazione e la competitività delle imprese. Difatti, anche l’imprenditoria femminile nel settore agricolo ha ampi margini di crescita. Le donne gestiscono oltre 200mila imprese agricole, circa un terzo del totale (31,5%). Questo denota che le imprese agricole a conduzione femminile sono una parte fondamentale della nostra economia e vanno incentivate con uno specifico focus sulle giovani donne, che rappresentano delle risorse cruciali per l’intero comparto per ridefinire i paradigmi tradizionali grazie a una maggiore sensibilità verso l’innovazione e la sostenibilità”. Chiara Cormanni, Presidente del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio Milano Monza Brianza Lodi, ha parlato del ruolo delle Camere di Commercio e dell’imprenditoria femminile – ‘Il gender gap rappresenta un enorme limite per la nostra società, non solo da un punto di vista etico, ma anche da un punto di vista economico. Il miglioramento di tale gap potrebbe innalzare il tasso di occupazione coinvolgendo sia gli uomini che le donne. Il nostro obiettivo con il Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi è, quindi, accelerare il cambiamento, anche attraverso una maggiore consapevolezza e promuovendo nuove forme di leadership più in linea con le esigenze al femminilè.
Laura Donadoni, giornalista e fondatrice di The Italian Wine Girl e La Com Wine Agency, ha fornito una panoramica sulla situazione femminile nel comparto agricolo – ‘Le donne hanno un ruolo fondamentale nella filiera agroalimentare e vinicola, e riconoscere e valorizzare il loro contributo non è solo una questione di equità, ma anche di sviluppo economico e sostenibilità. Dove le donne sono messe in condizione di operare liberamente, le comunità prosperano. Guardando al futuro, dobbiamo pensare a un settore agroalimentare e vinicolo che sia realmente inclusivo. Dobbiamo immaginarlo come uno spazio in cui le donne possano non solo partecipare, ma anche guidare l’innovazione e lo sviluppo. Solo così potremo costruire un modello agricolo che non sia solo sostenibile dal punto di vista ambientale, ma anche giusto dal punto di vista sociale”. Infine, Gini Dupasquier, Direttrice della Fondazione Ortygia, è intervenuta sul ruolo della Fondazione nella valorizzazione della figura femminile e delle sue competenze nel Sud Italia – ‘In un territorio come quello del Sud Italia, in cui le diseguaglianze di genere sono particolarmente marcate, con un tasso di occupazione femminile di circa il 32% ben al di sotto della media nazionale, la Fondazione Ortygia, nata nel cuore di Siracusa, rappresenta un laboratorio di idee e azioni concrete per colmare il gap e aumentare la competitività del Sud Italia. Il confronto con istituzioni e organizzazioni illuminate, come quelle che abbiamo ascoltato durante il convegno, rappresenta una grande opportunità per attivare un circolo virtuoso di contaminazione di buone pratiche a beneficio del nostro territorio”.

– Foto ufficio stampa Danone –

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Meloni “L’export agroalimentare verso i 70 miliardi di euro”

SIRACUSA (ITALPRESS) – “Se quest’anno le cose andranno come noi crediamo, l’esportazione italiana di prodotti agroalimentari varrà 70 miliardi di euro”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, inaugurando all’isola di Ortigia, a Siracusa, DiviNazione Expo, iniziativa collegata al G7 Agricoltura.
“Trovo molto bella e intelligente l’iniziativa del ministro Francesco Lollobrigida di raccontare in un posto straordinario come l’Isola di Ortigia la capacità che i nostri agricoltori hanno da secoli, da millenni, di produrre qualcosa che è un pezzo fondamentale del nostro nome nel mondo. L’agroalimentare nel Made in Italy è un pezzo fondamentale della nostra identità”, ha aggiunto Meloni.

– Foto Ipa Agency –

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Veronafiere protagonista a Expo DiviNazione

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SIRACUSA (ITALPRESS) – Veronafiere è protagonista a Expo DiviNazione, la vetrina delle eccellenze promossa dal Masaf per celebrare i prodotti agroalimentari di punta del Made in Italy, organizzata in parallelo al forum che riunisce i ministri dell’agricoltura e della pesca dei sette Paesi più industrializzati al mondo. “Con alcuni dei suoi brand più affermati wine&food — Fieragricola, Fieragricola Tech, Vinitaly, Sol2Expo, e Fieracavalli — Veronafiere si conferma un ponte strategico tra imprese, istituzioni e mercati globali, promuovendo la valorizzazione internazionale di filiere chiave, dall’agricoltura al vino, dall’olio extravergine d’oliva all’allevamento e alla tutela delle biodiversità”, si legge in una nota. Questa mattina, nell’Antico Mercato di Ortigia, il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha visitato l’area di Veronafiere, accompagnato dal presidente Federico Bricolo, dall’amministratore delegato Maurizio Danese, e dal direttore generale Adolfo Rebughini. “Il G7 è un evento importante e ben organizzato che attraverso l’Expo rappresenta la peculiarità italiana che va dalla identità, alla cultura e tradizione dei suoi prodotti agroalimentari esportati in tutto il mondo. – ha sottolineato il presidente della Camera Lorenzo Fontana – È, inoltre, una occasione di confronto sui grandi temi della sicurezza alimentare e delle questioni agricole, fondamentali per il futuro del nostro Paese. La presenza all’ Expo Divinazione del G7 ci fa capire la cifra della Fiera di Verona e la sua importanza nel promuovere a livello internazionale il nostro sistema agricolo ed enogastronomico che, in particolare con il vino, l’olio d’oliva, sono gli ambasciatori del nostro Made in Italy e dei nostri territori”. Nel pomeriggio i vertici di Veronafiere sono stati nuovamente protagonisti di un altro importante evento organizzato e promosso dalla Spa fieristica nell’ambito di Expo DiviNazione. Alla presenza del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, il presidente Federico Bricolo ha annunciato che dal 2025 il Salone internazionale dell’olio di oliva di Veronafiere diventerà Sol2 Expo – a full olive experience. Dopo 28 edizioni in contemporanea con Vinitaly, dal 2 al 5 marzo 2025 Sol2 Expo farà infatti il suo debutto come rassegna indipendente nel calendario di Veronafiere. Il nuovo format, illustrato da Bricolo insieme all’amministratore delegato Maurizio Danese, al direttore generale Adolfo Rebughini e alla event manager Antonella Capriotti, “si distingue – spiega la nota – per una proposta espositiva che coinvolge non solo l’olio di oliva, ma anche le tecnologie, le attrezzature per la trasformazione e la cosmesi, arricchendo l’offerta con una trilogia merceologica che soddisfa le esigenze di un pubblico sia B2B che B2C – la giornata inaugurale sarà infatti aperta al pubblico – con l’obiettivo di consolidare e accrescere il proprio posizionamento, anche commerciale, in chiave internazionale”. Una delle principali innovazioni riguarderà l’attenzione ai sottoprodotti della filiera dell’olio di oliva. Studi di settore indicano che solo il 15% del peso di un’oliva genera reddito, mentre il resto viene considerato materiale di scarto. Tuttavia, foglie di olivo, sansa e acque di vegetazione rappresentano un’opportunità di business grazie alle loro proprietà, particolarmente richieste nei settori alimentare, farmaceutico e cosmetico. Sol2 Expo risponderà a questa esigenza di mercato introducendo nuove classi merceologiche provenienti dalla filiera dell’olio di oliva (oli speciali per l’Horeca, oli nutrizionali, prodotti per cosmesi e wellness, prodotti food per horeca e super horeca, oli extravergini artigianali), prodotti per la cosmesi e il wellness, oltre a tecnologie avanzate per la produzione e il packaging, con un’area esterna dedicata ai macchinari. “Presentare qui ad Ortigia il nuovo progetto di Sol2 Expo all’interno di questa prestigiosa vetrina per le eccellenze italiane – ha commentato il presidente di Veronafiere Federico Bricolo – rappresenta per noi una opportunità importante per sottolineare il ruolo strategico del sistema fieristico veronese. Un motore di crescita e innovazione non solo economica, ma anche sociale e culturale. Eventi come questo favoriscono un confronto costruttivo, fondamentale per affrontare le sfide globali, dalla sostenibilità alla trasformazione digitale, e promuovere il Made in Italy a livello internazionale”. “Il nostro paese può vantare un patrimonio unico al mondo, con oltre 400 cultivar che rappresentano la ricchezza e la diversità dei nostri territori – ha aggiunto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida – L’olio d’oliva, come il vino, non è solo un prodotto che regala gusto e benessere, ma esprime una vera e propria ‘poesia’ della nostra tradizione. È per questo fondamentale valorizzare l’intero sistema produttivo dell’olio, trovando il giusto equilibrio tra lavoro, qualità e prezzo: affinché la filiera possa funzionare correttamente, queste componenti devono essere in perfetta armonia. La nuova manifestazione di Veronafiere sarà l’occasione fondamentale per promuovere e valorizzare a livello internazionale la nostra eccellenza olearia, grazie anche alla consolidata capacità organizzativa di Veronafiere, che si conferma un punto di riferimento per il sistema fieristico italiano e internazionale”. (ITALPRESS).

 

fonte foto ufficio stampa Veronafiere

I GAL siciliani della pesca partecipano a “Divinazione Expo 24”

SIRACUSA (ITALPRESS) – Il coordinamento regionale dei Gruppi di Azione Locale della Pesca (GALP), costituti da 6 organismi rappresentativi di 62 comuni che coprono quasi tutta la linea di costa della Regione Siciliana, sarà presente all’isola di Ortigia (Siracusa) alla Manifestazione “Divinazione EXPO 24”, un grande evento in concomitanza con il G7 Agricoltura, pensato per celebrare l’eccellenza del sistema agroalimentare italiano, dall’agricoltura alla pesca, passando per strumenti, mezzi, macchinari, ricerca e tecnologia. I GALP Siciliani, saranno presenti con un proprio spazio (di circa 100 mq) all’interno del Padiglione del Dipartimento della Pesca Mediterranea, allestito in modo unitario e destinato a raccontare i territori costieri così come li può raccontare chi vive quotidianamente le vicende legate alle marinerie locali.
Sono rappresentati tutti i GALP Regionali ed in particolare:
GAC Golfo di Patti: Sant’Agata di Militello, Torrenova, Capo d’Orlando, Piraino, Brolo, Naso, Gioiosa Marea, Patti, Oliveri, Falcone, Furnari, Terme Vigliatore, Barcellona Pozzo di Gotto, Milazzo.
GALP Golfo di Termini Imerese: Bagheria, Santa Flavia, Casteldaccia, Altavilla Milicia, Trabia, Termini Imerese, Campofelice di Roccella, Lascari, Cefalù, Pollina, Ustica.
GAC Golfi di Castellammare e Carini: Alcamo, Balestrate, Trappeto, Terrasini, Cinisi, Carini, Capaci, Isola delle Femmine, Palermo.
GAL Pesca Trapanese: Custonaci, Erice, Marsala, Mazara del Vallo, Misiliscemi, Paceco, Petrosino, San Vito lo Capo, Trapani, Valderice.
FLAG Il Sole e l’Azzurro tra Selinunte, Sciacca e Vigata: Campobello di Mazara, Castelvetrano, Menfi, Sciacca, Ribera, Cattolica Eraclea, Montallegro, Siculiana, Realmonte, Porto Empedocle.
GAC Dei Due Mari: Avola, Noto, Pachino, Portopalo di Capo Passero, Ispica, Pozzallo, Modica.
La presenza del coordinamento dei GALP Regionali, oltre a rappresentare un momento importante al fine di restituire ai territori il lungo elenco di iniziative realizzate in questi anni, sarà anche dedicato alla valorizzazione delle risorse ittiche della piccola pesca artigianale, attraverso tre convegni tematici.
Portualità turistica: si propone di analizzare le potenzialità di sviluppo connesse alla valorizzazione del sistema della portualità regionale. Introduce Antonio Ranieri, Coordina Carlo Alberto Carnevale-Maffè, Intervengono: Gaetano Armao, Chiara Nifosì, Emilia Corradi, Dirigente Cassa DDPP, Stefano Fantini Concludono: Alessandro Aricò e Giusy Savarino.
Tutela e gestione delle risorse acquatiche: il secondo convegno si concentrerà sulla salvaguardia delle risorse acquatiche. Introduce e modera: Leonardo Catagnano. Intervengono: Gian Matteo Panunzi, Guido Beltrami, Giacomo Alberto Irrera, Giovanni Mangano ed Emanuele Luca Ricciardi Rizzo.
Enogastronomia dei prodotti del mare: il terzo tema, approfondirà il ruolo strategico dell’enogastronomia ai fini della definizione dell’attrattività dei territori. Introduce e modera: Carlo Alberto Carnevale-Maffè, Intervengono: Davide Bruno, Anna Martano, Emilia Konert, Roberto Orofino. A seguire, come caso di buone pratiche, sarà illustrato il modello degli Itinerari del Gusto del GALP Trapanese, per il quale intervengono: Giampiero Cappellino e Tony Cirnigliaro.
I tre convegni tematici del G7 dell’Agricoltura a Siracusa si concentreranno pertanto su argomenti chiave, capaci di influenzare positivamente le possibilità di sviluppo e le capacità di attrazione dei territori costieri.
Nel complesso della Manifestazione, con il Coordinamento del Dipartimento Regionale della Pesca Siciliana, i GAL della Pesca Siciliani si sono fatti promotori della creazione della Rete Siciliana dei Borghi Marinari, alla quale partecipano 27 Borghi già individuati ed inseriti nel Registro delle Identità della Pesca Mediterranea e dei Borghi Marinari. A tal riguardo, giorno 25 settembre, dalle ore 17.00 alle 18.30, alla presenza dell’Assessore dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea, si svolgerà il Workshop che prevede la partecipazione di tutti i 26 Sindaci dei Comuni sede di Borghi marinari in Sicilia, invitati a sottoscrivere il protocollo d’intesa istitutivo della Rete Siciliana dei Borghi Marinari.
Presso lo stand, nell’area riservata ai GALP Siciliani, grazie alla fattiva collaborazione delle imprese di tutto il sistema regionale, sono state predisposte le teche espositive dei prodotti ittici e della filiera legata al mare e per i medesimi prodotti, sono state programmate delle piccole degustazioni. Per ciascuna giornata, ove previste, le degustazioni saranno realizzate sia la mattina (dalle ore 12.00 alle 14.00) che di pomeriggio (dalle ore 18.00 alle 21.00). “L’invito è a visitare il padiglione per un’immersione nelle meraviglie dei prodotti della pesca siciliana”, spiegano i promotori.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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Ferrero, siglato l’accordo per il premio legato agli obiettivi 2023/2024

ALBA (CUNEO) (ITALPRESS) – La Direzione Aziendale Ferrero ha incontrato i sindacati nazionali e territoriali di Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil e con il Coordinamento sindacale Ferrero delle RSU e delle rappresentanze sindacali della Rete Commerciale.
L’incontro, previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro, ha consentito alle Parti di analizzare gli andamenti di mercato, le prospettive produttive aziendali, i programmi di investimento e le tendenze occupazionali nonchè lo stato di applicazione del vigente Accordo Integrativo Aziendale.
Con riferimento al PLO che, per l’esercizio 2023/2024, prevede un importo massimo di Euro 2.450,00 lordi, le Parti hanno preso in esame i fattori che concorrono a determinarlo: il risultato economico (30% del premio), unico per tutta l’azienda, e il risultato gestionale (70% del premio) legato all’andamento specifico di ogni stabilimento/area.
I premi risultano quindi differenti nelle varie sedi e precisamente: ALBA 2.387,85 euro lordi; AREE E DEPOSITI 2.207,78 euro lordi; BALVANO, 2.379,28 euro lordi; POZZUOLO 2.416,44 euro lordi; S. ANGELO 2.382,14 euro lordi; STAFF 2.372,72 euro lordi.
Le somme saranno erogate con le competenze del mese di ottobre 2024, come stabilito dall’Accordo Integrativo Aziendale attualmente in vigore.
Inoltre sarà possibile convertire una parte del Premio Legato agli Obiettivi in servizi alle persone (flexible benefits) tramite apposita piattaforma on-line già operativa. In particolare, i dipendenti potranno volontariamente convertire una somma a scelta tra 300, 500, 750, 1000, 1250 o 1500 euro del PLO.
Il paniere dei flexible benefits conferma molteplici agevolazioni che possono essere catalogate negli ambiti famiglia (es. istruzione, formazione, cura dei figli, assistenza anziani e disabili), servizi vari (es. abbonamenti trasporti, pagamento rata passiva dei mutui, buoni benzina, buoni spesa, rimborso per bollette di acqua, luce e gas), tempo libero (sport, viaggi, cultura), assistenza sanitaria (visite specialistiche, esami di laboratorio, check up, cure dentali e odontoiatriche, alimentazione e benessere, fisioterapia e riabilitazione, attività sportive, terme e centri benessere) e previdenza complementare.
L’Azienda e le Organizzazioni sindacali esprimono congiuntamente “piena soddisfazione per i risultati raggiunti, sottolineando i percorsi sviluppati in questi anni di valorizzazione delle persone e del loro benessere in azienda, resi possibili anche grazie a solide e positive relazioni industriali”.

– Foto ufficio stampa Ferrero –

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