Agroalimentare

Vino, Centinaio “Buon lavoro del Governo contro le etichette irlandesi”

ROMA (ITALPRESS) – “Esistono circa 236mila ricerche scientifiche che dimostrano che bere la giusta quantità di vino fa bene alla salute. Oggi il professore Mariano Bizzarri, dell’Università La Sapienza, ne ha parlato davanti alla Commissione Agricoltura della Camera dei deputati. Ha spiegato, in particolare, che una dose moderata di vino può ridurre fino al 40% il rischio di morte per problemi di cuore e fino al 60% il rischio di tumore ai polmoni per chi fuma troppo. Questi benefici si ottengono soprattutto all’interno di una dieta ben bilanciata, come quella mediterranea”. Lo scrive sui social il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio (Lega).
“Insomma – prosegue Centinaio – come abbiamo sempre sostenuto, le etichette allarmistiche che l’Irlanda vuole introdurre con il benestare della Commissione Europea dicono il falso e non aiuteranno a combattere l’abuso di alcol in quel Paese. Piuttosto, rischiano di danneggiare il lavoro di tanti produttori, italiani e non solo, che esportano vino di qualità in tutto il mondo. Il governo italiano sta facendo un buon lavoro politico e diplomatico: Francia e Spagna sono già al nostro fianco e altri Paesi potranno aggiungersi nei prossimi giorni. Così potremo far sentire più forte la nostra voce in Europa, come abbiamo già fatto fermando il Nutriscore”, conclude il senatore leghista.

– foto Agenziafotogramma.it –

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Agricoltura, crescono le aziende con attività sociali

ROMA (ITALPRESS) – Quattro aziende premiate nel 2022, sostenuti 20 progetti di inclusione in 7 anni, con un investimento di 800.000 euro. Sono questi alcuni numeri che emergono nel corso della premiazione dei vincitori della settima edizione del bando “Coltiviamo Agricoltura Sociale”, realizzato da Confagricoltura, Senior L’età della Saggezza Onlus e Reale Foundation, in collaborazione con la Rete Fattorie Sociali e l’Università di Roma Tor Vergata, che si è svolta oggi a Palazzo della Valle a Roma. Ad aggiudicarsi l’edizione 2022 di “Coltiviamo agricoltura sociale” con 40.000 euro e una borsa di studio ciascuno per il “Master di Agricoltura Sociale” presso l’Università di Roma Tor Vergata, sono stati i progetti: Parco Archeologico di Pompei, storia di una rinascita, azienda agricola Di Landro Francesco (Napoli – Salerno); Fili d’Erba, Azienda Agricola La Fattoria di Bubi e Mimi (Cuneo); L’Orto Terapeutico di Lu, Azienda Agricola Mirai (Cagliari). Il premio speciale di 20.000 euro, inserito a favore delle cooperative sociali che si occupano della gestione e riqualificazione del verde pubblico, è andato a “Giardino in Movimento”, Cooperativa Sociale Agricola Pane e Signore, di Genova. “Un’iniziativa che abbiamo fortemente voluto e che ci riempie di orgoglio perchè dimostra come l’agricoltura, non sia solo il settore primario, ma anche capace di intraprendere strade innovative, di riscatto sociale e di welfare per le fasce più fragili della popolazione. Senza perdere la propria dimensione economica e imprenditoriale, le aziende che praticano agricoltura sociale sottolineano la dimensione etica d’impresa. Un’intuizione che continua a dare i suoi frutti e un esempio di sostenibilità da imitare”, ha spiegato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti. All’evento presente, tra gli altri, il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, che ha sottolineato come il Masaf “lavora per valorizzare l’agricoltura sociale e per sostenere i più fragili, giovani, donne e diversamente abili che, in questo modo, possano essere protagonisti di un modello virtuoso. La visione comunitaria e l’implementazione della naturale voglia di donarsi dell’uomo sono fattori da riscoprire e ringrazio Confagricoltura e le imprese associate per aver puntato sulla coesione sociale. In questo modo si può raggiungere l’obiettivo sano di creare ricchezza per poi redistribuirla. Il modello Italia, infatti, deve vedere un grande sostegno alle aziende per riscoprire, nel sistema economico nazionale, le potenzialità dell’agricoltura, che per troppo tempo è stata considerata un’attività di secondo piano. Il Governo – ha aggiunto – è intervenuto anche per contrastare l’aumento dei prezzi, stanziando 500 milioni di euro per garantire un aiuto economico ai più deboli che assicuri prezzi al dettaglio calmierati”. Secondo i dati emersi nel corso della giornata, crescono le aziende agricole che svolgono, oltre al regolare impegno legato alla coltivazione della terra e all’allevamento, attività sociali perfettamente integrate: +250% in otto anni (fonte: Ismea 2020). L’agricoltura sociale è praticata dal 12,5% del totale delle imprese agricole; le attività più diffuse sono le fattorie didattiche e l’inserimento lavorativo di persone fragili (Rapporto Agricoltura100, Reale Mutua – Confagricoltura, 2022). Oltre la metà fattura tra 50mila e 1 milione di euro; solo il 12% supera il milione. La maggior parte si trova nel Nord Italia (41%), il 38% nel Sud (isole comprese) e il 21% nel Centro (CREA). “I quattro progetti premiati oggi – ha detto Angelo Santori, presidente di Senior L’Età della Saggezza Onlus – rafforzano e confermano la validità del nostro impegno nel valorizzare le iniziative di agricoltura riconducibili alla solidarietà tra le generazioni, all’occupazione e all’assistenza sociosanitaria dei soggetti più deboli, alla tutela dei diritti civili e all’inclusione sociale nelle zone rurali”.
“L’agricoltura sociale è solidarietà, inclusione, integrazione, valorizzazione del territorio e della dimensione relazionale – ha dichiarato Virginia Antonini, sirettore della Sostenibilità e della Comunicazione Istituzionale di Reale Group – Per tradizione Reale Group è sempre stata vicina al mondo agricolo e, oggi più che mai, attraverso Reale Foundation siamo orgogliosi di sostenere, insieme a partner storici come Confagricoltura, iniziative etiche che offrono un contributo rilevante allo sviluppo del settore, generando ricadute positive in ambito sociale”. Presente, inoltre, il direttore del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, che ha sottolineato come “questo bando ci consente di implementare e estendere l’esperienza di agricoltura sociale e di inclusione già avviata, coniugando l’esperienza sociale di coinvolgimento concreto di persone anche con disabilità e il loro possibile inserimento nel mondo del lavoro alla valorizzazione di un patrimonio naturale dalle grandi potenzialità finora non adeguatamente sviluppato”.
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-foto ufficio stampa Confagricoltura-

Barilla, lo spaghetto al bronzo vince l’oro

PARMA (ITALPRESS) – Gli Spaghetti Barilla Al Bronzo si sono aggiudicati il primo posto nella classifica stilata da Altroconsumo e il primo posto ex aequo in quella stilata dal Salvagente, le due associazioni a tutela dei consumatori.
Il formato della nuova linea premium Barilla ha superato il confronto tra più di 20 brand di spaghetti, il piatto simbolo del Made in Italy.
“Questo riconoscimento conferma che il lancio di Al Bronzo è stato un passo in avanti nel nostro cammino verso l’innovazione. Grazie a questa nuova gamma continuiamo a fare la differenza, in nome di un’eccellenza tutta italiana e di un’intensità di gusto che ogni giorno riesce a sorprendere i nostri consumatori. E se oggi Barilla ha raggiunto questo traguardo è anche grazie ai consumatori, che continuano a riporre fiducia nella nostra qualità”, afferma Gianluca Di Tondo, attuale CMO e da aprile futuro CEO di Barilla.
Nel test condotto da Altroconsumo, pubblicato a gennaio 2023, gli Spaghetti Barilla Al Bronzo sono stati messi alla prova insieme ad altri 21 marchi di spaghetti. “Dopo attente analisi – si legge in una nota -, tutti i campioni hanno fatto il loro ingresso in cucina, dove Chef esperti hanno valutato diversi parametri, tra cui l’aspetto a crudo (colore e consistenza tattile), la verifica della correttezza dei tempi di cottura indicati in etichetta e infine la valutazione complessiva del prodotto cotto (consistenza, collosità, assorbimento del condimento e sapore). Alla prova d’assaggio, gli Spaghetti Barilla al Bronzo hanno ottenuto il voto massimo di 5 stelle per il sapore gradevole, l’ottima tenuta e per la capacità di trattenere al meglio i condimenti”.
Il test de Il Salvagente, invece, ha visto concorrere Barilla Al Bronzo insieme ad altri 19 brand, tra analisi di laboratorio, prove organolettiche e confronto sulla tenuta in cottura. E anche questa volta alla prova di assaggio gli Spaghetti Barilla Al Bronzo hanno ottenuto una valutazione “Eccellente”.
“Un risultato ottenuto grazie all’utilizzo della lavorazione grezza dei migliori grani 100% italiani per un’esperienza di gusto intensa e unica. Tutta la linea Al Bronzo – lanciata proprio un anno fa a gennaio 2022 con l’obiettivo di offrire la migliore “Pasta Experience” possibile – attinge al metodo tradizionale della trafilatura al bronzo: l’impasto viene estruso attraverso trafile al bronzo con inserti arricchiti di filettature che aumentano la resistenza al passaggio dell’impasto, disegnando così sulla sua superficie una “rete di microincisioni – prosegue la nota -. La lavorazione grezza conferisce agli Spaghetti Al Bronzo una ruvidità intensa, capace di offrire un’esperienza sensoriale unica, alla vista, all’olfatto, al tatto, che riporta il gusto all’intensità di una prima volta. Grazie alle rigature, ai solchi e alle curvature della sua struttura e grazie alla sua corposità, la pasta trattiene perfettamente ogni condimento”.

– foto ufficio stampa Barilla –

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Federvini chiede chiarezza su bevande alcoliche senza demonizzarle

ROMA (ITALPRESS) – “E’ necessaria chiarezza e grande precisione. Non accettiamo informazioni superficiali, ambigue e basate su dati non sorretti da metodologie accettate da tutta la comunità scientifica. Il tema degli effetti dell’abuso di alcol è un argomento estremamente serio, che non può essere lasciato ad estemporanee dichiarazioni stampa di chi si improvvisa esperto del tema”. Lo afferma Micaela Pallini, presidente di Federvini.
Secondo la federazione interventi estemporanei, spesso male informati e svolti usando parole superficiali, creano confusione e allarme; puntano, nei fatti, a demonizzare le bevande alcoliche, accostandole alle sigarette e raccomandando misure di stampo proibizionistico nei confronti dei consumatori, il tutto senza indicare alcuna distinzione tra l’abuso e il tradizionale consumo consapevole. “Chiediamo un intervento del Governo su questo – continua Pallini – e proponiamo che il Crea, l’organo tecnico del ministero dell’Agricoltura, possa contribuire a fare chiarezza, insieme a organismi internazionali come l’Oiv, in modo da avviare una fase di ricerca che consenta di poter contare su studi aggiornati e raccomandazioni ragionevoli ed equilibrate nei confronti del corretto consumo di bevande alcoliche. Nell’ambito del dibattito sul rapporto tra alcol e salute Federvini sottolinea con fermezza la necessità di riconoscere tale distinzione, indipendentemente dalla tipologia di bevanda alcolica. Altrimenti si rischia una deriva priva di fondamenti scientifici che potrebbe portare all’introduzione di health warning persino su farmaci contenenti alcol o sui babà napoletani”, conclude. Di fronte ad attacchi ormai quasi quotidiani frutto di un approccio proibizionista di matrice nord europea, Federvini ritiene necessaria rafforzare la compattezza dell’intera filiera anche per individuare specifiche azioni a sostegno della reputazione di settori che hanno un peso fondamentale nel tessuto socio-economico del Paese.
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Parmigiano Reggiano torna a “Identità golose”

REGGIO EMILIA (ITALPRESS) – Per la terza edizione consecutiva, il Consorzio del Parmigiano Reggiano torna a Identità Golose, in programma a Milano, come main sponsor. La collaborazione nata nel 2020, infatti, viene rinnovata per l’edizione 2023, dal titolo Signore e signori, la rivoluzione è servita (da sabato 28 a lunedì 30 gennaio). La DOP più amata e più premiata al mondo sarà nuovamente presente alla tre giorni con lo stand nell’area dei main sponsor, la “piazza principale” nel cuore dell’esposizione, in cui verranno allestiti i pranzi dal titolo Il Parmigiano Reggiano vi aspetta per un pranzo rivoluzionario (tutti i giorni alle 12:30), la serie di appuntamenti L’aperitivo con Parmigiano Reggiano è servito! (tutti i giorni alle 17:30), e degustazioni nelle varie sfaccettature di stagionatura e biodiversità.
Inoltre, lunedì 30 gennaio sarà protagonista di Identità di Formaggio, una serie di cinque lezioni in Sala Blu 2 tenute da chef d’eccezione quali Franco Pepe (Pepe in Grani), Davide Di Fabio (Dalla Gioconda) e Jacopo Malpeli (Osteria del Viandante), Luca Abbadir e Moreno Cedroni (Madonnina del Pescatore), Bernardo Paladini (Torno subito, Miami), e Corrado Assenza (Caffè Sicilia). Inoltre, lo stesso giorno alle ore 12, presso la Sala Auditorium, verrà assegnato il premio “Carrello di formaggi” al ristorante con il migliore carrello dei formaggi, conferito dal Consorzio nella persona di Carlo Mangini, direttore marketing, comunicazione e sviluppo commerciale.
In linea con il tema dell’edizione 2023, grazie agli abbinamenti proposti allo stand, il Parmigiano Reggiano viene messo in luce nelle sue caratteristiche di prodotto rivoluzionario. Un formaggio sì dalle radici antichissime, con quasi 1000 anni di storia, ma dalle sfaccettature fortemente moderne, quali la naturalità (solo tre ingredienti – latte, sale e caglio, cura artigianale, assenza di additivi e conservanti, naturalmente privo di lattosio), la biodiversità delle sue diverse stagionature e dei prodotti certificati (dal prodotto di Montagna, al Kosher, l’Halal e il Biologico) e l’estrema versatilità, che gli consentono non solo di conferire carattere ai grandi piatti, ma anche di abbinarsi con disinvoltura ai grandi vini, ai whisky scozzesi, ai prodotti ittici e persino ai dessert. Inoltre, ne viene sottolineata anche la dimensione zero waste, con la proposta di un ragù di croste di Parmigiano Reggiano a cura dello chef stellato Andrea Incerti Vezzani del ristorante Cà Matilde di Reggio Emilia.
“Il Parmigiano Reggiano è un prodotto unico”, ha affermato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio. “C’è un Parmigiano Reggiano per tutti i gusti: la biodiversità delle razze bovine, le stagionature – dai 12 agli oltre 48 mesi! – e i prodotti “certificati” offrono gusti, sapori, sfumature ed emozioni estremamente variegate. E’ tutto questo a renderlo diverso dagli altri formaggi e a far sì che non sia solo un prodotto di estrema versatilità e distintività, ma un simbolo del Made in Italy in grado di conferire un tocco di carattere unico ai piatti, di figurare nei menù dei migliori chef del mondo e, al contempo, di abbinarsi con disinvoltura a vini, distillati e pesce. Non è solo un pezzo di formaggio: è un’icona del nostro stile di vita, amata dai consumatori in Italia e all’estero”.
Di seguito il programma di Identità di Formaggio 2023 (lunedì 30 gennaio, Sala Blu 2):
– 11.00: Franco Pepe (Pepe in Grani – Caiazzo, CE)
– 11.45: Davide Di Fabio (Dalla Gioconda – Gabicce Mare, PU) e Jacopo Malpeli (Osteria del Viandante – Rubiera, RE)
– 14.30: Luca Abbadir e Moreno Cedroni (Madonnina del Pescatore – Senigallia, AN)
– 15.15: Fake, not – Rivoluzione attraverso l’ironia con Bernardo Paladini (Torno subito, Miami – Miami, USA)
– 16:00: Corrado Assenza (Caffè Sicilia – Noto, SR)

A Identità Golose, il Parmigiano Reggiano incontrerà la Scozia. La Dop più amata e più premiata al mondo è anche la più versatile: lo dimostra con pairing inusuali, come quelli con il whisky scozzese. Sabato 28 gennaio, alle ore 12, nello stand del Consorzio, si terrà un pairing tra diverse stagionature e tre scotch whisky, guidata da Roberto D’Alessandro, spirits specialist e da Simone Ficarelli, esperto assaggiatore di Parmigiano Reggiano. Una collaborazione con Scottish Development International, l’agenzia che promuove i rapporti commerciali tra la Scozia e i mercati esteri. Un matrimonio interessante, considerando il fatto che il Regno Unito rappresenta per il Parmigiano Reggiano il quarto mercato estero con oltre 6mila tonnellate di formaggio esportate ogni anno.

-foto ufficio stampa Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano-

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Al Sigep 2023 fari puntati su start-up del food service

RIMINI (ITALPRESS) – Sigep – The Dolce World Expo propone all’interno della Start-Up Area nel padiglione A7 della Fiera di Rimini (dal 21 al 25 gennaio prossimi), un percorso di approfondimento tra le aziende più innovative del food presentando, a investitori e imprese, sette start-up.
Le aziende, selezionate da Italian Exhibition Group in collaborazione con Ice Agenzia, che promuove l’internazionalizzazione delle imprese italiane, possono dunque contare su uno spazio dedicato, concepito per offrire la più ampia visibilità e come interlocutori autorevoli nello sviluppo di prodotti per l’industria del dolce artigianale, a livello nazionale e internazionale, incentivando al contempo la condivisione di know-how, tecnologie, stimoli e intuizioni.
Innovazione e ricerca orientate a fornire risposte efficaci alle nuove sfide che il comparto del fuori casa offre in termini di prodotti e ingredienti, di servizi e soluzioni di digitalizzazione e naturalmente di sostenibilità: questi i principali ambiti a cui afferiscono le start-up selezionate.
Partendo dall’alimentazione Nutras, di Macerata, presenta in Fiera un integratore per digerire il lattosio. Si tratta di un prodotto brevettato ideato appositamente per il mondo Horeca. La sostenibilità è invece il focus di Compopack, azienda di Ozzano dell’Emilia, che ha realizzato Ecopod, una soluzione sostenibile per la produzione delle tre tipologie di cialde e capsule in commercio, che migliora i macchinari utilizzati dalle torrefazioni. Sempre nel solco delle iniziative environment friendly si colloca l’attività di Biosource, azienda anconetana che attraverso Quaba punta a migliorare i consumi idrici per non dover più ricorrere all’uso di bottiglie di plastica. Passando alle start-up che erogano servizi per gli operatori del fuori casa, Lokky spicca per la consulenza di brokeraggio assicurativo, completamente digitale, offerta a piccole imprese, professionisti e freelance. Con sede nel capoluogo lombardo, AiGot si dedica allo sviluppo, produzione e commercializzazione di software per l’automazione, l’apprendimento automatico e l’uso dell’intelligenza artificiale. La digitalizzazione e la semplificazione dei pagamenti è il cuore di Easylivery, start-up di Milano che impiega una tecnologia basata sui QR code per la gestione degli ordini e dei pagamenti, direttamente dallo smartphone dei consumatori, con funzione di cassa fiscale grazie all’invio automatico dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate. QR code based anche la soluzione proposta dalla bresciana Qodeup per pagare le consumazioni al ristorante in pochi secondi scansionando il conto, con accredito diretto da smartphone. In contemporanea con Sigep si terrà anche la settima edizione di AB Tech Expo, il salone internazionale delle tecnologie e prodotti per panificazione, pasticceria e dolciario.
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-foto Sigep-

Le eccellenze italiane al Winter Fancy Food di Las Vegas

ROMA (ITALPRESS) – Per il secondo anno consecutivo si svolgerà al Las Vegas Convention Center il Fancy Food, la fiera più grande e importante del Nord America dedicata alle specialità alimentari e alle bevande. L’edizione winter è giunta ormai alla sua 48ma edizione. Le eccellenze italiane, prenderanno vita nel tradizionale “Italian Pavilion”, ancora una volta il più ampio spazio espositivo dell’area internazionale di tutta la fiera, 97 stand e 70 aziende espositrici. Un Padiglione Italia che come consuetudine presenterà l’intera gamma del Made in Italy agroalimentare sotto l’ombrello del segno distintivo “The Extraordinary Italian Taste”. Non mancheranno le novità e le attrazioni: una fra tutte “Taste it live”, dove L’Italia coordinerà attività di promozione e showcooking nel primo e secondo giorno di fiera. Le aziende italiane saranno in un’area dedicata, di forte impatto visivo, grazie ad una struttura caratterizzata dai colori e dalle immagini del Bel Paese con un forte richiamo alla qualità dei prodotti esposti in vetrina.
La tradizionale lounge organizzata dall’Ice, creata in un’area centralissima all’interno del Padiglione Italia, riproporrà la speciale postazione dedicata “all’aperitivo italiano” in più tutti i visitatori potranno vivere un’esperienza in puro Italian Style grazie alle postazioni dedicate ai prodotti tipici del grande Made in Italy: salumi, formaggi, caffè e vini.
“Dopo il difficile periodo pandemico e l’edizione incoraggiante dello scorso anno, torniamo a Las Vegas in forza, con ben più aziende italiane ospitate in uno spazio espositivo incrementato del 50% – ha dichiarato Antonino Laspina, direttore dell’Agenzia Ice di New York e coordinatore della rete Usa – I produttori italiani partecipano al Fancy Food consapevoli dell’alto grado di attenzione da parte degli operatori americani che vedono il Padiglione Italia come il punto essenziale per assaggiare nuovi prodotti e trattare le possibilità di collaborazione. La nostra Lounge – ha continuato Laspina – sarà il posto di incontro delle aziende, degli operatori americani ma anche dei visitatori che apprezzeranno un cocktail italiano, un assaggio di prosciutto o di formaggio autentico italiano, oppure un espresso o un bicchiere di vino. Siamo felici di poter accogliere l’America, il mondo, e far assaporare a tutti le bontà del nostro Paese”.
“Siamo davvero felici di essere tornati a Las Vegas – ha dichiarato Donato Cinelli, presidente di Universal Marketing, agente esclusivo per l’Italia della Specialty Food Association – Dopo il grande successo dello scorso anno, le tante aziende italiane presenti all’interno del Padiglione Italia, avranno uno spazio ancora più centrale e performante, a dimostrazione di quanto sia importante e strategico questo appuntamento fieristico. Non vediamo l’ora di ancora una volta dare il massimo risalto e visibilità al grande comparto agroalimentare italiano da sempre leader negli Stati Uniti”, ha concluso.
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-foto ufficio stampa GP Communications North America-

Agroalimentare, i vertici della Cna incontrano Lollobrigida

ROMA (ITALPRESS) – Il presidente nazionale della CNA, Dario Costantini, e il segretario generale, Otello Gregorini, sono stati ricevuti dal ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. L’incontro, tenuto nella sede del dicastero, dopo la trattazione a 360 gradi dei principali problemi economici e sociali dell’Italia, si è concentrato sui temi relativi alle competenze del ministero di via XX Settembre.
I rappresentanti della CNA, che hanno consegnato al ministro un dettagliato dossier contenente le proposte della Confederazione sulle materie di sua competenza, hanno chiesto in esordio che “la rappresentanza istituzionale del mondo agricolo sia allargata seguendo una logica di filiera”.
“Nel settore agroalimentare, ma questo vale per tutte le attività produttive, il problema di fondo che hanno dovuto finora affrontare le imprese (e le associazioni di rappresentanza) è stato quello dell’incoerenza tra quanto viene proclamato, a ragione, rispetto al ruolo delle piccole imprese nel sistema Italia e la produzione legislativa e il comportamento dei soggetti finanziari – sottolinea la Cna -. Regolarmente, infatti, la taglia su cui sono stati costruiti i provvedimenti è quella delle grandi imprese, obbligando quindi le piccole a sprecare tempo e risorse per adattarsi a tali politiche. Insomma è necessario un atteggiamento di reale consapevolezza sul ruolo delle piccole imprese che porti a tarare le politiche economiche sulla realtà e non su parametri che ne sono lontani. Ma si tratta di scelte che hanno bisogno di tempi lunghi e un governo politico con una solida maggioranza parlamentare è facilitato in quest’impegno”.
“Su tale punto è stata registrata con il ministro Lollobrigida una piena sintonia su quella che è l’azione di governo rispetto ad artigiani e piccole e medie imprese”, conclude l’associazione di categoria.

– nella foto il presidente della Cna Dario Costantini, fonte Agenziafotogramma.it –

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