Agroalimentare

L’Italia di nuovo Country partner del Summer Fancy Food Show di New York

NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – L’Italia è ancora una volta partner del Summer Fancy Food Show, in programma dal 12 al 14 giugno al Jacob Javits Convention Center di New York. Mai nessuno aveva ottenuto questo riconoscimento da parte della Specialty Food Association, proprietaria e produttrice dello show. La Specialty Food Association è il più grande network del cibo negli Stati Uniti d’America, fondato nel 1952 a New York, dagli importatori e dagli imprenditori. E’ un’associazione non-profit con 3.000 membri negli Stati Uniti e all’estero.
Il Fancy Food Show è il più grande evento commerciale dedicato alle specialità alimentari del North America e molti addetti ai lavori ritengono la sua edizione estiva di New York al vertice dei saloni del food a livello mondiale.
Ancora una volta gli Stati Uniti, attraverso il loro evento più importante e famoso, dedicato all’agroalimentare, dimostrano tutta la loro passione e stima per il mondo del food and beverage made in italy.
Oggi, in uno scenario di crescente mutamento delle abitudini alimentari dei consumatori, della catena di approvvigionamento e della supply chain, essere Country Partner del SFF è un grande riconoscimento, sia per i prodotti italiani autentici sia per le aziende italiane che con dedizione e capacità contribuiscono a dare credibilità e reputazione a tutto il comparto.
Una occasione unica per le aziende italiane che parteciperanno a questa edizione estiva del Fancy Food di New York, che ritorna dopo tre anni, per lo stop forzato a causa della pandemia.
Tante le iniziative dedicate, previste in questa edizione 2022 che vedrà l’Italia assoluta protagonista della manifestazione, Intero padiglione Italiano al Level 3 della fiera, una comunicazione dedicata a cura della direzione della fiera che sarà di grande supporto per tutti gli attori del made in italy presenti a giugno a New York. Tante iniziative e tante opportunità per una ripartenza sempre più all’insegna del grande prodotto Italiano.
“Siamo entusiasti di avere ancora una volta l’Italia come paese partner del Summer Fancy Food Show, una edizione questa del 2022 dove prevediamo il tutto esaurito – ha affermato Bill Lynch, presidente della Specialty Food Association – Avremo acquirenti e visitatori provenienti da tutto il mondo. L’Innovazione ancora una volta sarà protagonista del nostro show. Offriremo diverse attrazioni: dall’Incubator Village al padiglione dedicato alle Startup, e l’immancabile evento dedicato ai vincitori del premio SoFi del 2022”.
Innovazione e nuove tendenze, e per il Trendspotter dell’SFA per il 2022 la grande protagonista sarà la pasta “Pastàs Comeback”, quindi ancora una volta l’Italia al centro dell’attenzione. I consumatori sono molto interessati agli alimenti a base vegetale e l’Italia è all’avanguardia in questo settore. L’Italia, offre prodotti perfettamente in linea con le nuove tendenze alimentari degli statunitensi.
“E’ per me un immenso piacere essere di nuovo qui, dopo 3 lunghi anni di assenza, e dare il benvenuto a tutti in un’area espositiva italiana vasta e bella come sempre, se non di più. – dichiara Antonino Laspina, direttore dell’Agenzia ICE di New York e Coordinatore della rete USA – Siamo tornati con gli stessi prodotti eccezionali e unici e con più entusiasmo e ambizione di essere il meglio che possiamo essere. L’Italia ha sofferto ma non si è mai arresa. I produttori di cibo stavano producendo durante i periodi più difficili in attesa di questo momento in cui il Tricolore è, ancora una volta, al top. Per la prima volta alle fiere Fancy Food, in questa edizione diamo il benvenuto a Coldiretti come partner per presentare il meglio d’Italia: con un milione e mezzo di soci. Questa edizione estiva, siamo estremamente orgogliosi di essere stati nominati Paese Partner della Specialty Food Association. E’ il riconoscimento della nostra lunga collaborazione e amicizia”.
“Essere Paese Partner è una sfida e noi siamo all’altezza. – ha concluso Laspina – Visitare l’area espositiva italiana è un viaggio attraverso le regioni italiane, dagli oli d’oliva forti del sud ai formaggi granulosi del nord, dalla pasta vicino ai vulcani ai biscotti profumati della terra dei monumenti e delle statue. In nessun altro luogo troverete tanta varietà, diversità di ingredienti, freschezza, qualità salutari e, soprattutto, quello che ci piace chiamare l’inimitabile Sapore d’Italia.
Siamo felici di potere finalmente dire: Bentornati in Italia!”
“Finalmente si torna a New York! – ha dichiarato Donato Cinelli, presidente di Universal Marketing, agente esclusivo per l’Italia della Specialty Food Association – e torniamo subito da grandi protagonisti con l’Italia Country Partner di questa edizione 2022 del Summer Fancy Food, dimostrazione di quanto sia, oggi piùche mai, importante e strategico il ruolo dell’Italia nella fiera agroalimentare più importante degli Stati Uniti d’America. Le aziende Italiane hanno scelto con forza il Fancy Food, e di questo siamo molto contenti, perchè da oltre trent’anni come Universal Marketing abbiamo puntato tantissime risorse su questo appuntamento americano, da sempre convinti delle grandi potenzialità del progetto espositivo”.
“Abbiamo avuto un meraviglioso sold out nelle richieste di adesione, – ha concluso Cinelli – un grande momento di ripartenza, questa la risposta migliore alla nostra visione e lungimiranza”.

– foto GP Communications North America Inc. –
(ITALPRESS).

Il Parmigiano Reggiano vola a New York per il Summer Fancy Food Show

REGGIO EMILIA (ITALPRESS) – Il Consorzio Parmigiano Reggiano vola al Summer Fancy Food Show (12-14 giugno), la più importante fiera americana dedicata al mondo del Food&Beverage. Il Consorzio sarà presente con un ampio stand (stand 2817, 2819, 2916 e 2918) nel centro fieristico di New York, situato al Javits Center.
Le attività del Consorzio prevedono in primo luogo incontri one-to-one con i partner commerciali per condividere strategia e attività 2022. Un momento di pianificazione quanto mai necessario dopo due anni di restrizioni legate alla pandemia che hanno impedito un confronto diretto con i player del settore.
Fitto il calendario delle iniziative.
Il primo appuntamento in ordine temporale sarà domenica 12 giugno, alle ore 11, presso lo spazio ICE: alla presenza del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e dell’Europarlamentare Paolo De Castro sarà aperta una forma di Parmigiano Reggiano, mostrando agli operatori americani un rito che rappresenta l’eccellenza del saper fare italiano.
Per l’intera durata della fiera, sarà presente il brand Ambassador Michele Casadei Massari (chef del Ristorante Lucciola di Manhattan), che declinerà il Parmigiano Reggiano nelle sue diverse interpretazioni, mostrando l’estrema versatilità del prodotto anche in piatti tipici tradizionali di altri paesi, come il Giappone, l’India e il Medio Oriente.
Al SFFS si parlerà anche di innovazione. In particolare, il Consorzio presenterà – in collaborazione con Kaasmerk Matec (Kaasmerk) e p-Chip Corporation (p-Chip) – la nuova etichetta digitale, progettata per rendere ancora più tracciabile e sicuro il Parmigiano Reggiano DOP.
Le attività del Consorzio si svolgeranno anche all’esterno del Javits Center.
Il presidente Nicola Bertinelli incontrerà importatori, catene della distribuzione, partner commerciali in occasione dell’aperitivo che si terrà domenica 12 giugno, alle ore 18.30 al The Press Lounge, uno dei rooftop più suggestivi di Manhattan.
Sarà l’occasione per raccontare i valori del prodotto e le nuove iniziative del Consorzio per promuovere il prodotto negli States.
E’ previsto anche un momento di confronto con la stampa, fondamentale per trasferire al consumatore americano i valori legati al prodotto e il legame che lo lega indissolubilmente all’area di origine, distinguendolo dai competitor presenti sul mercato americano.
Martedì 14, sarà lo chef Ignacio Mattos, del ristorante stellato Altro Paradiso a valorizzare il Parmigiano Reggiano e ad esaltarne la versatilità in cucina. All’evento stampa parteciperanno il presidente del Consorzio Nicola Bertinelli e il brand Ambassador Michele Casadei Massari che illustreranno ai media le caratteristiche della Dop, il ruolo del Consorzio, le strategie per espandersi sul mercato americano.
Gli Stati Uniti rappresentano oggi il primo mercato internazionale del Parmigiano Reggiano con 12.868 tonnellate di prodotto consumato nel 2021 (+ 10,4% rispetto al 2020).
“Le nostre aziende hanno incrementato sensibilmente le vendite negli States: ciò dimostra che il consumatore americano apprezza sempre più i valori del nostro formaggio ed è capace di distinguerlo dagli altri prodotti presenti sul mercato che nulla hanno a che fare con il nostro rigido disciplinare di produzione ed il nostro territorio – dichiara Bertinelli -. Sebbene il Parmigiano Reggiano sia costretto a lottare tutt’oggi con il parmesan made in USA, un crescente numero di famiglie americane esprimono con i loro consumi la preferenza per il prodotto originale, il vero re dei formaggi”.

– foto ufficio stampa Parmigiano Reggiano –
(ITALPRESS).

Intesa Sanpaolo-Coldiretti, 3 mld a supporto del Pnrr per l’agricoltura

ROMA (ITALPRESS) – E’ stato siglato a Roma da Intesa Sanpaolo e Coldiretti un accordo per il rilancio dell’agricoltura che prevede un plafond di 3 miliardi di euro per le piccole e medie imprese associate, a supporto dei primi bandi previsti dal PNRR per il settore. Nella Sala delle Statue di Palazzo Rospigliosi, si è tenuto un convegno per presentare l’accordo: ad aprirlo i saluti del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri e di Vincenzo Gesmundo, segretario generale di Coldiretti. E’ seguito l’intervento di Stefania Trenti, responsabile Industry Research Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo sul tema “Lo scenario per il settore agroalimentare italiano”. I contenuti dell’accordo sono stati illustrati da Massimiliano Cattozzi, responsabile Direzione Agribusiness della banca guidata da Carlo Messina e Raffele Borriello, capo Area Legislativa e Relazioni Istituzionali di Coldiretti. E’ seguito un dialogo tra Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo ed Ettore Prandini, presidente Coldiretti. La chiusura dei lavori è stata affidata al ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Stefano Patuanelli. L’evento è stato moderato da Giuseppe De Filippi, vice direttore del Tg5.
Intesa Sanpaolo e Coldiretti hanno deciso di avviare iniziative congiunte di sostegno ai bandi del PNRR con azioni che ne possano facilitare l’accesso alle aziende agricole, accompagnandole con strumenti dedicati messi a disposizione dalla banca, al fine di massimizzare l’intervento pubblico nel percorso verso nuovi modelli di agricoltura. A tal fine Intesa Sanpaolo mette a disposizione delle aziende del comparto un plafond affinchè le aziende possano cogliere le sfide e le opportunità del cambiamento in coerenza con le linee guida indicate dall’agenda di Governo e con la sua fase di attuazione.
‘Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede importanti iniziative e risorse con l’obiettivo di determinare un vero e proprio cambio di paradigma dell’intero settore agroalimentare nazionale. Con l’accordo firmato oggi, Intesa Sanpaolo vuole contribuire a questo cambiamento sostenendo le piccole e medie imprese del settore a compiere un cambio di passo importante nel modo di fare agricoltura, avviando un nuovo futuro, in cui sostenibilità e digitalizzazione siano sempre più centrali – ha dichiarato Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo – Il nostro Gruppo, che collabora da anni con Coldiretti, vuole porsi come acceleratore del PNRR favorendo sia l’accesso alle misure pubbliche sia con propri strumenti, mettendo a disposizione risorse dedicate e i professionisti della propria Direzione Agribusiness, il centro di eccellenza del Gruppo dedicato all’agricolturà.
‘Il PNRR è fondamentale per affrontare le sfide della transizione ecologica e digitale e noi siamo pronti per rendere l’agricoltura protagonista utilizzando al meglio i fondi a disposizione – ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini -. In tale ottica, l’accordo con Intesa Sanpaolo rappresenta uno strumento importante per l’accesso al credito delle imprese agricole, sostenendo l’impegno dell’agroalimentare per sfruttare al meglio le opportunità offerte dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Gli sconvolgimenti che la guerra ha portato, hanno evidenziato come produrre cibo e non dipendere dall’estero sia un tema strategico di sicurezza nazionale per un Paese come l’Italia che deve ancora colmare il pesante deficit produttivo in molti settori importanti. In tale ottica il PNRR rappresenta un’opportunità proprio per contribuire a raggiungere l’obiettivo di dimezzare la dipendenza dall’estero aumentando produzione, rese e sostenendo l’innovazione tecnologica e le sinergie di filiera. Ma l’agricoltura può contribuire anche alla promozione di rete energetiche alternative come il fotovoltaicò.
Le aree di intervento dell’accordo riguardano tutte le misure attraverso cui attuare il programma delineato dal PNRR a sostegno dell’Agrosistema italiano e che prevede importanti stanziamenti con misure a titolarità del MIPAAF, MITE, MISE, MIBAC e ministero Turismo, a partire dai primi bandi relativi ai “Parco agrisolare” e all'”Innovazione e meccanizzazione”, ma anche gli interventi per una migliore gestione delle risorse idriche, per lo sviluppo della logistica e della capacità di stoccaggio e soprattutto per i contratti di filiera.
Nello specifico, il primo bando mira a favorire l’incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili attraverso la diffusione dell’istallazione di pannelli solari senza consumo del suolo, migliorando la competitività delle aziende agricole. Il secondo prevede di incrementare la sostenibilità di produzione e sicurezza alimentare, introdurre tecniche di agricoltura e di fertilizzazione di precisione, aumentare produttività e competitività delle filiere, a partire dall’ammodernamento dei frantoi oleari. I contratti di filiera, invece, partendo dalla produzione agricola, si sviluppano nei diversi segmenti della filiera agroalimentare con un contributo dello Stato concesso per diverse tipologie di investimenti dalla zootecnia al vino, dal grano alla frutta secca, dall’olio all’ortofrutta fino ai fiori.
A supporto dell’imprese agricole associate a Coldiretti, Intesa Sanpaolo individuerà le migliori soluzioni per facilitare l’accesso alle iniziative di sostegno pubblico, in particolare per ottenere l’anticipazione dei contributi a fondo perduto e richiedere impegni di firma per abilitare l’inoltro della richiesta di anticipazione del contributo a fondo perduto al Ministero.
Inoltre, laddove il contributo pubblico non dovesse coprire l’intero ammontare dell’investimento, la banca potrà affiancare le aziende con finanziamenti la cui durata potrà arrivare anche fino a 30 anni ed importo fino al 100% della spesa, anche con garanzia sussidiaria ISMEA e Green di Sace.
Oltre al supporto ai bandi, Intesa Sanpaolo mette a disposizione gratuitamente delle imprese “Incent now” la piattaforma digitale, frutto della collaborazione con Deloitte, che permette di avere informazioni relative alle misure e ai bandi resi pubblici da enti istituzionali nazionali ed europei nell’ambito della pianificazione del PNRR. Le aziende avranno la possibilità di individuare rapidamente le migliori opportunità sulla base del proprio profilo e raccogliere le informazioni utili per presentare i propri progetti di investimento concorrendo all’assegnazione dei fondi pubblici.
Intesa Sanpaolo mette a disposizione delle imprese di capitale associate anche i finanziamenti S-Loan Agribusiness per favorire gli investimenti in forme di tutela contro i rischi del cambiamento climatico e cogliere le principali opportunità derivanti dall’adozione di modelli di business più sostenibili. E’ previsto un meccanismo di premialità attraverso il riconoscimento di una riduzione del tasso del finanziamento a fronte del raggiungimento di obiettivi di sostenibilità.
Infine, per incentivare la diffusione di aziende agricole condotte da giovani imprenditori, anche attraverso il passaggio generazionale, Intesa Sanpaolo mette a disposizione soluzioni dedicate per supportare la fase di avvio dell’attività, lo sviluppo e la crescita, anche in coerenza con le azioni di sostegno pubbliche previste nell’ambito dei bandi del PNRR.
Valorizzazione delle filiere produttive attraverso il Programma Sviluppo Filiere della banca che ha l’obiettivo di valutare le piccole e medie imprese valorizzandone il posizionamento strategico all’interno delle catene di fornitura e sostenendole, basandosi sul presupposto che ogni azienda capofiliera ha migliaia di fornitori, anche di piccolissime dimensioni, che partecipano alla realizzazione dei propri prodotti, contribuendo al successo e all’affermazione competitiva della manifattura italiana nel mondo. Grazie a questo programma, le piccole e medie imprese agricole fornitrici strategiche del champion possono beneficiare dell’appartenenza alla filiera in termini di migliori condizioni di accesso al credito. Nel settore agro-alimentare sono stati attivati 160 contratti di filiera che coinvolgono oltre 6.000 fornitori, oltre 22.000 dipendenti del capofiliera, per un volume d’affari complessivo di 21 miliardi di euro.
Per sostenere la crescita dell’agro-alimentare italiano, occorrerà puntare su un mix articolato di priorità: da una survey condotta da Intesa Sanpaolo presso la rete delle proprie filiali Agribusiness, la struttura della banca interamente dedicata alla filiera, spiccano ai primi posti tra gli interventi strategici per le imprese agroalimentari italiane l’intensificazione dei rapporti di filiera, gli investimenti in capitale umano e le innovazioni in ottica Agricoltura 4.0.
Gli investimenti in innovazione e in agricoltura di precisione saranno fondamentali anche per fronteggiare i cambiamenti climatici e venire incontro alle esigenze dei consumatori che richiedono prodotti sempre più biologici e sostenibili: negli ultimi anni sono stati fatti notevoli passi in avanti nell’estensione della superficie agricola coltivata con soluzioni di Agricoltura 4.0, arrivando al 6% della SAU nel 2021 (era l’1% nel 2017), in avvicinamento verso l’obiettivo del 10% indicato dalle Linee guida per lo sviluppo dell’Agricoltura di precisione in Italia.
Innovazione e digitalizzazione richiedono maggiori investimenti in capitale umano, accompagnati da un più veloce passaggio generazionale. Nel 2016, secondo i dati Eurostat, in Italia solo il 4,1%% circa delle aziende agro-alimentari aveva un capo under 35 (contro l’8,3% della Francia e il 7,4% della Germania). Negli ultimi anni sono comunque stati compiuti significativi passi in avanti nel nostro paese: secondo le stime Coldiretti su dati delle Camere di Commercio tra il 2016 ed il 2021 il numero di aziende agricole a conduzione giovanile (under 35) è cresciuto mediamente dello 0,4%, in controtendenza rispetto al numero complessivo di aziende (-0,7%), aumentando in maniera significativa la loro quota.
Elevata è inoltre la componente straniera dei lavoratori agricoli (il 20%) a cui va rivolta particolare attenzione anche per i risvolti sociali e di integrazione culturale che ne derivano.
Il legame con il territorio resta fondamentale e verrà ancora più valorizzato nei rapporti di filiera: sempre secondo la survey condotta presso le filiali Agribusiness, il 34% delle imprese agro-alimentari stanno cercando nuovi fornitori per fronteggiare le criticità riscontrate, con buone opportunità per i fornitori italiani e/o europei rispetto a quelli più lontani.
Il PNRR potrà garantire supporto: sono 6,8 miliardi i fondi dedicati all’agro-alimentare, destinati agli investimenti in innovazione e meccanizzazione, nella logistica, nell’agri- solare, nello sviluppo del biogas e del biometano e nella resilienza dell’agro-sistema irriguo. Tuttavia, la conoscenza degli strumenti messi a disposizione è ancora limitata: solo il 30% delle aziende agro-alimentari italiane conosce le linee programmatiche (e ancora meno, il 7% conosce anche i risvolti operativi per lo sviluppo strategico del proprio business) mentre oltre la metà ne ha una conoscenza insufficiente o nulla.

– foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –
(ITALPRESS).

Frascarelli “Siccità rischio più grave del grano bloccato in Ucraina”

ROMA (ITALPRESS) – “Si parla molto del grano stoccato in Ucraina, 20-22 milioni di tonnellate, ma in realtà il vero rischio che noi temiamo per il prezzo nei prossimi mesi è la siccità. Gli effetti sui prezzi saranno più legati al cambiamento climatico che alla guerra in Ucraina”. Lo dice Angelo Frascarelli, presidente dell’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea), intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress.
“Nel mondo c’è un aumento di domanda alimentare, per l’aumento della popolazione e l’aumento dei redditi. Ma nonostante l’aumento di questa domanda fino al 2021 tutto sommato questo fenomeno si è reso poco visibile, perchè all’incremento della domanda aumentava anche l’offerta. Nel 2021 – prosegue il presidente di Ismea – prima della guerra in Ucraina, c’è stato, anche per l’aumento delle temperature climatiche, un calo di produzione, con i consumi che continuavano però ad aumentare, e i prezzi hanno iniziato a salire. Su questo mercato un pò caldo è poi arrivata una tempesta perfetta, con il conflitto tra due Paesi importanti dal punto di vista delle esportazioni, Russia e Ucraina, che contribuiscono per il 28% al mercato globale dei cereali. Ora è chiaro che questo blocco delle esportazioni che c’è stato ha fatto si che questo 28% è stato sottratto dal mercato mondiale e i prezzi sono saliti”.
“L’Europa – argomenta Frascarelli – non corre rischi dal punto di vista dell’approvvigionamento, perchè produce il 136% di grano, cioè ha un surplus rispetto al consumo del 36% che viene destinato alle esportazioni. Ciononostante il prezzo è aumentato anche per noi perchè c’è a livello mondiale c’è uno squilibrio tra domanda e offerta. In pratica noi europei non avremo problemi di approvvigionamento, ma pagheremo i prodotti di più. Non è un problema per l’Europa ma lo è per il resto del mondo. Perchè se in Europa ci possiamo permettere un prezzo anche più alto del pane, della pasta, dei derivati, questo rappresenta un grosso problema per l’Africa. La filiera che oggi ha maggiori aumenti di costi è quella della zootecnia, latte, carne, bovini, suini, avicoli, a causa dell’aumento dei costi dell’energia e dei mangimi”.
In merito al peso del caro energia, “a livello di produzione agricola”, sottolinea Frascarelli, incide “intorno al 9%, però anche il settore agricolo si sta riorganizzando, e anche grazie ai fondi del Pnrr noi dobbiamo produrre più energia. L’agricoltura offre grandissime occasioni: l’energia agrisolare, l’agrivoltaico, e quella che si può produrre da alcune biomasse. Sono sicuro che nei prossimi anni ci sarà una evoluzione straordinaria da questo punto di vista”.
Frascarelli sottolinea poi la mission dell’Istituto. “Abbiamo – dice – un obiettivo importante che è lo sviluppo delle imprese agricole e alimentari. Vogliamo favorire la nascita e la crescita di imprese, in particolare le imprese giovanili e quelle condotte da donne. Da questo punto di vista abbiamo diversi strumenti. Aiutiamo i giovani e le donne nell’acquisto della terra e a strutturare le loro imprese. Nei prossimi mesi usciremo con un nuovo bando. Poi c’è uno strumento che abbiamo chiamato Più Impresa, una parola che dice tutto: dobbiamo far crescere le aziende del settore. Per fare impresa c’è bisogno di fare investimenti. Ismea li sostiene con contributi a fondo perduto fino al 35%, per i giovani fino a 41 anni, e per le donne senza limiti di età. E poi un 60% con un mutuo. Riusciamo così ad aiutare le imprese a strutturarsi e a conseguire una produzione che possa garantire una vitalità per l’impresa. Come Ismea interveniamo ad integrazione di quello che fanno le Regioni”, conclude.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

Good Food Makers, Barilla e Plug and Play alla ricerca di idee e talenti

PARMA (ITALPRESS) – Barilla rinnova e rafforza il suo impegno per l’innovazione nel food con Good Food Makers, acceleratore globale per startup Ag – tech e Food – tech, che con le loro idee plasmeranno il futuro (più sostenibile) dell’alimentare. Le iscrizioni saranno aperte da domani e fino al 22 luglio sul sito Good Food Makers.
Le idee innovative ricercate per l’edizione 2022 vertono su 4 ambiti: 1. Agro Tech: soluzioni innovative per migliorare le pratiche agronomiche e la gestione della qualità e della sicurezza alimentare (per esempio, robotica, droni, sistemi di monitoraggio, intelligenza digitale, analisi dei dati AI…); 2. Prodotto e servizio: soluzioni per premiumizzare l’esperienza del delivery di pasta box; 3. Produzione sostenibile: utilizzo di sistemi di Inte lligenza Artificiale per ridurre i consumi energetici; 4. Innovazione tecnologica: con focus sull’essiccazione della pasta e la cottura dei prodotti da forno, per migliorare efficienza, qualità e/o fornire nuove caratteristiche sensoriali.
Giunto ormai alla sua quarta edizione, Good Food Makers nasce per supportare gli innovatori del food e catalizzare lo sviluppo di nuove soluzioni alimentari sostenibili. Prevede un programma di otto settimane, in cui le startup lavorano fianco a fianco con i top manager Barilla per sviluppare e testare insieme nuove idee, grazie alla visione di una realtà da 145 anni impegnata a produrre cibo buono e di qualità.
Per sostenere questo percorso condiviso di crescita, alle 4 startup selezionate andranno 10.000 dollari a supporto del progetto da realizzare durante il programma di accelerazione e l’opportunità di costruire future collaborazioni con il Gruppo Barilla.
E da quest’anno Good Food Makers si avvale della collaborazione di Plug And Play, la più grande piattaforma di open innovation al mondo, con una rete di 45.000 startup, oltre 500 aziende leader a livello mondiale e centinaia di società di venture capital, università e agenzie governative. Dal momento del lancio nel 2017 ad oggi, il Food&Beverage Progr am di Plug And Play ha accelerato oltre 200 startup a livello globale.
“Siamo molto felici di dare il via alla quarta edizione di Good Food Makers, il programma per startup da tutto il mondo che abbiamo sviluppato in Barilla con lo scopo di connettere le s fide strategiche dei nostri team s con realtà innovative che condividono i nostri obiettivi – dice Claudia Berti, Barilla Global Open Innovation Senior manager -. Da quest’anno possiamo contare sulla partnership con Plug& Play, che rafforzerà ulteriormente la nostra capacità di raggiungere le migliori startup del mondo AgTech e FoodTech”.
“Fin dal momento in cui Plug And Play è sbarcato in Italia nel 2019 con il prim o programma di Open Innovation dedicato al Food & Beverage al di fuori della Silicon Valley, l’eccellenza di questo comparto è sempre stata tra i nostri principali driver di sviluppo – dichiara Andrea Zorzetto, Managing Partner di Plug and Play Italy – Il nostro obiettivo è far dialogare in modo proficuo le più grandi aziende alimentari del mondo con le startup che stanno rivoluzionando il settore. Siamo quindi estremamente contenti di siglare una partnership con uno dei brand più iconici dell’alimentazi one italiana, che ci aiuterà a connettere in modo ancora più forte Plug and Play Italy con tutti i Paesi del mondo all’interno dei quali siamo attivi”.
In 4 edizioni, Good Food Makers vanta più di 400 startup partecipanti e il coinvolgimento di oltre 100 T op manager del Gruppo Barilla. Alle 14 startup vincitrici è stata data la possibilità di co-sviluppare le proprie idee in collaborazione con i managers aziendali testando e validando le soluzioni alle sfide proposte .
Molti gli ambiti di collaborazione affrontati: dalla tracciabilità delle materie prime (con l’azienda francese CONNECTIN G FOODS), alle soluzioni innovative per il pasto ( con l’israeliana ANINA), dalla creazione di ricette online ( con la danese PLANT JAMMER) ai sistemi robotizzati per la prepara zione de l cibo (con AITME start up tedesca), fino ai sistemi satellitari per il monitoraggio delle coltivazioni (con SMART CLOUD FARMING in Germania).
Good Food Makers conferma la vocazione del Gruppo Barilla per guidare l’innovazione nel food. L’azienda conferma così la sua volontà di intercettare e anticipare, attraverso l’innovazione, le nuove esigenze del consumatore in un mondo che sta cambiando. Proprio grazie alla ricerca, Barilla sta differenziando sempre di più la sua offerta, anche con soluzioni di nicchia come pasta e biscotti con farina di legumi, o la pasta stampata 3D.
Anche per intercettare le nuove tendenze, Barilla ha deciso di aprire nel 2020 un “Digital Hub” a Londra, città bacino di talenti e mercato in cui il business digitale è già mo lto sviluppato.
E, dal 2017, è attiva nell’ecosistema delle startup Foodtech con Blu 1877, il suo veicolo di Venture Capital recentemente integrato in Barilla con la creazione di Blu Future, un’area dedicata a progetti di innovazione e a supportare nuove idee imprenditoriali nel settore food, per aiutare le persone a vivere meglio in un pianeta migliore per le prossime generazioni.

– foto ufficio stampa Barilla –
(ITALPRESS).

Giovanni Toffoli rieletto presidente di Assofertilizzanti

MILANO (ITALPRESS) – Giovanni Toffoli è stato confermato alla guida di Assofertilizzanti – Associazione nazionale dei produttori di fertilizzanti, che fa parte di Federchimica – nel corso dell’assemblea riunitasi a Napoli.
Sono stati riconfermati anche i presidenti dei settori merceologici dell’Associazione: Lorenzo Gallo, presidente del gruppo fertilizzanti specialistici, Felice Lo Faso, presidente del gruppo fertilizzanti organo-minerali, organici, ammendanti e substrati, Enrico Villa, presidente del gruppo concimi minerali.
“Ringrazio tutti i colleghi che hanno voluto riconfermarmi in questo ruolo prestigioso. Il nostro settore vive un momento cruciale, sempre più al centro del dibattito per il suo ruolo essenziale nel garantire la sicurezza alimentare, oggi, purtroppo, messa in discussione”, ha affermato Toffoli.
“Le imprese di Assofertilizzanti – ha aggiunto – continueranno a fare la propria parte per assicurare gli approvvigionamenti e immettere sul mercato prodotti sicuri ed efficaci. L’Associazione deve continuare a presidiare e monitorare con attenzione il processo normativo, soprattutto in vista del prossimo 16 luglio, quando entrerà in applicazione il nuovo Regolamento europeo Fertilizzanti che modificherà radicalmente il nostro impianto regolatorio e che, purtroppo, presenta ancora diverse criticità per il comparto italiano”, ha concluso Toffoli.
(ITALPRESS).
-foto ufficio stampa Assofertilizzanti-

Confagricoltura, Annamaria Barrile nuovo direttore generale

ROMA (ITALPRESS) – “Assumo con orgoglio e determinazione questo incarico. E’ una grande sfida dare risposte adeguate alle imprese in questo momento delicato, ma sono convinta che insieme potremo farcela”. Punta sul concetto di “squadra” il neo direttore generale di Confagricoltura, Annamaria Barrile, 47 anni, siciliana, sposata e madre di due bambini, che diventa la prima donna DG della storia confederale. L’insediamento stamani, a Palazzo della Valle, insieme ai direttori territoriali e al presidente nazionale Massimiliano Giansanti.
Barrile prende il posto di Francesco Postorino, salutato ieri dalla Giunta e dalla stessa platea con grande affetto e gratitudine per la dedizione totale alla Confederazione nel corso della sua lunga carriera maturata all’interno di Confagricoltura.
A lui Annamaria Barrile ha dedicato parole di riconoscenza per “averle trasmesso competenza agricola e soprattutto sindacale” nei sette mesi di affiancamento nel ruolo di vicedirettore. Un passaggio di consegne che è avvenuto in modo fluido e coordinato verso la definizione delle strategie che accompagneranno la Confederazione verso il prossimo futuro.
Nella cerimonia di insediamento, il presidente Giansanti ha ricordato le parole d’ordine che hanno ispirato l’inizio del suo mandato: competenza, responsabilità, orgoglio, avanguardia, successo, affidando al neo DG il compito di declinarle in un’ottica di condivisione e circolarità, efficienza e territorio. A queste, Giansanti ha aggiunto anche ambizione e coraggio “che non mancano ad Annamaria Barrile – ha detto – nella responsabilità del ruolo che assume per accompagnare al successo le nostre imprese”. Nei prossimi mesi Barrile girerà il territorio nazionale, le Federazioni e le Unioni provinciali: “Dopo la pandemia, gli incontri in presenza sono necessari per recuperare il contatto diretto. Facendo squadra – ha concluso il nuovo direttore generale – potremo affrontare meglio le difficoltà e guardare lontano”.
– foto ufficio stampa Confagricoltura –
(ITALPRESS).

Pecoraro Scanio “Dieta Mediterranea sconfiggerà cibi artificiali”

“La dieta mediterranea e i mercati degli agricoltori ci aiuteranno a sconfiggere chi vuole imporre una dieta mondiale di prodotti artificiali e iperprocessati dannosi per salute e ambiente. Ecco perchè è nata, con il grande impegno del direttore di Campagna Amica Carmelo Troccoli, la coalizione mondiale dei Farmers Market ed ecco perchè abbiamo lanciato un appello perchè l’Efsa (Autorità Europea per Sicurezza Alimentare ndr) si occupi anche di qualità e sostenibilità del cibo”. Lo ha detto, intervenendo al Festival del giornalismo alimentare, che si è aperto oggi a Torino, Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione Univerde e del comitato scientifico di Campagna Amica, il quale rilancia il ruolo dei mercati degli agricoltori e della campagna “noFakefood” con Roberto Moncalvo, presidente della Coldiretti Piemonte . (ITALPRESS).

Photo: ufficio stampa Fondazione Univerde