Agroalimentare

Chef Express, inaugurato Lavazza Coffee Design all’aeroporto di Napoli

NAPOLI (ITALPRESS) – Chef Express, società di ristorazione controllata dal Gruppo Cremonini, fa scalo per la prima volta a Napoli e inaugura il nuovo store Lavazza Coffee Design all’Aeroporto Internazionale di Napoli.
Sale così a 15 il numero di aeroporti presidiati da Chef Express in Italia, a conferma della strategia aziendale che mira a consolidare ulteriormente la propria presenza nel canale aeroportuale, in cui si registrano importanti volumi di traffico grazie anche ai flussi turistici che hanno ripreso vigore superando i livelli prepandemia.
In particolare, l’aeroporto partenopeo ha registrato negli ultimi anni uno sviluppo importante, confermandosi motore strategico per la crescita del sistema economico territoriale e quarto aeroporto italiano per traffico passeggeri, superando i 12 milioni di viaggiatori nel 2023, con una crescita del 13,5% sul 2022 e del 14% rispetto al 2019.
Cristian Biasoni, CEO di Chef Express ha commentato: “La nostra presenza nel Sud Italia si rafforza. Arriviamo per la prima volta all’aeroporto di Napoli, un nodo cruciale per il traffico passeggeri e per il turismo. Portiamo proprio qui, nella patria del caffè, un format internazionale, il Lavazza Coffee Design, che ha già riscontrato grande successo in altri paesi, proprio per proporre uno stile ricercato e attento fatto di eccellenza che siamo certi incontrerà i gusti di una clientela sempre più internazionale. In una città dove il caffè incarna perfettamente lo spirito della pausa abbiamo sviluppato una partnership in grado di elevare ulteriormente questa percezione per fare della sosta un momento imprescindibile del viaggio”.
Situato al primo piano dell’area partenze, prima dei controlli di sicurezza e accessibile a tutti, sia passeggeri che accompagnatori, lo store occupa oltre 25 risorse. “Ad un’offerta di caffè Lavazza premium, è abbinata una selezione di ricette di gastronomia sia dolce, attraverso i sapori della pasticceria napoletana di alta qualità, che salata, con proposte che esaltano i prodotti tipici della tradizione locale – si legge in una nota -. Lavazza Coffee Design arricchisce l’offerta per i viaggiatori, dando loro l’opportunità di immergersi a 360 gradi nel mondo del caffè Lavazza. Ispirato ai Flagship Store Lavazza di Londra e Milano, questo concept ne ricrea l’atmosfera accogliente in un locale contemporaneo, nel quale viaggiatori e turisti possano concedersi un’esperienza espressione dell’eccellenza e dei valori italiani”.

– Foto f08/Italpress –

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Centinaio “Nessuno può appropriarsi della dieta mediterranea”

ROMA (ITALPRESS) – “Se la dieta mediterranea è un bene dell’umanità riconosciuto dall’Unesco, nessuno può pensare di appropriarsene come se fosse un marchio privato. Deve essere compito delle istituzioni e di tutte le imprese che operano nel settore tutelarla e valorizzarla al meglio, evitando gelosie e scontri che indeboliscono la presenza e l’autorevolezza del Made in Italy nei mercati nazionali e internazionali. Esprimo dunque la mia solidarietà a Unionfood e al suo presidente Paolo Barilla per l’attacco rivolto oggi sui giornali da alcune associazioni, che arriva al culmine di una sgradevole campagna stampa che dura da diverse settimane”. Lo afferma il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega.
“E’ importante favorire l’impegno anche dei grandi gruppi dell’industria agroalimentare nella produzione e nella commercializzazione di prodotti realizzati con ingredienti genuini del territorio e gli accordi di filiera sono uno straordinario strumento in tal senso – spiega Centinaio – Da questo punto di vista, ‘Mediterraneà, promosso da Confagricoltura e Unionfood, rappresenta un esempio lodevole e non certo da denigrare”.
“Mi auguro che anche la politica, a partire dal governo, voglia favorire un dialogo tra tutti gli operatori del settore e tra questi e le Istituzioni. Di fronte alle sfide cruciali della modernizzazione e della sostenibilità, a un’Europa chiamata a una svolta rispetto all’ambientalismo ideologico che ha colpito l’agricoltura in questi anni, alla concorrenza spesso sleale che ritroviamo sul mercato, l’agrifood italiano ha bisogno di unità e concordia, non certo di guerre interne che fanno solo la fortuna di chi vuole colpire il Made in Italy e la dieta mediterranea”, conclude il senatore della Lega.

– foto: Agenzia Fotogramma –
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Agronetwork, l’assemblea annuale approva i temi strategici

ROMA (ITALPRESS) – Si è svolta a Palazzo della Valle, a Roma, l’assemblea annuale di Agronetwork, l’Associazione fondata da Confagricoltura, Nomisma e Luiss per favorire il dialogo e i progetti tra imprese del settore agricolo e dell’industria alimentare. E’ stato approvato il bilancio preventivo 2024, che vede un sensibile aumento dei ricavi, e ufficializzato l’ingresso dell’avvocato Andrea Di Paolo, presidente di BAT Trieste nel comitato di Presidenza dell’Associazione.
“Il primo semestre 2024 – ha detto la presidente di Agronetwork, Sara Farnetti – ci ha visti impegnati in eventi importanti come Pitti Taste, Vinitaly, Cibus e il recente convegno sul Water Management a Roma, in Campidoglio. Nel prossimo biennio ci concentreremo su temi chiave di interesse per i nostri associati, che ci vedono da sempre attivi: alimentazione e longevità in salute, ricerca e innovazione, decarbonizzazione, packaging, risorse naturali, water management, portualità e logistica. Proseguirà in autunno il tour “l’Oro in bocca”, per valorizzare i prodotti Made in Italy con riguardo alle filiere del riso e della pasta”.
“Agronetwork ha dato un valore aggiunto agli interessi del mondo agroindustriale – ha sottolineato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti -. Ho massima fiducia nelle iniziative dell’Associazione condotte dalla presidente Sara Farnetti che, grazie alla sua esperienza, continua a dare un valore strategico ai temi della corretta alimentazione e degli stili di vita”.

– Foto ufficio stampa Confagricoltura –

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Progetti agrivoltaici di qualità per vincere sfida della crisi climatica

ROMA (ITALPRESS) – Sistemi e progetti fotovoltaici innovativi, integrati nella coltivazione di colture, per avere non solo la produzione diretta di energia da fonte rinnovabile ma anche per individuare sinergie tra biota e impianti, evitando spreco di suolo fertile, consentendo il normale svolgimento delle attività agricole, concorrendo alla creazione di migliori condizioni per le coltivazioni e gli agricoltori. L’agricoltura, settore primario e ambassador della qualità agroalimentare dell’Italia nel mondo, sempre più multifunzionale e in prima linea per favorire la transizione energetica e quella ecologica e la continuità di una produzione agroalimentare sempre più sicura.
Questo il focus del convegno ‘Agricoltura e fotovoltaico per una giusta transizione ecologicà, promosso da Fondazione UniVerde e Coldiretti con la main partnership di Renexia, che si è svolto oggi a Roma, presso la Sala delle Statue di Palazzo Rospigliosi e trasmesso in diretta streaming su Radio Radicale, con event partner NextEnergy Group.
Tra i media partners Italpress e TeleAmbiente.
L’evento è stato aperto dai saluti introduttivi di:
Vincenzo Gesmundo (Segretario Generale di Coldiretti): ‘Crediamo nella convivenza tra agricoltura e produzione di energia davvero sostenibile, per questo siamo pronti al confronto e crediamo nello sviluppo dell’agrivoltaico sospeso da terrà.
Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente della Fondazione UniVerde): ‘L’agrivoltaico va realizzato in accordo con il mondo agricolo e deve tenere il passo con la tecnologia, se l’Italia vorrà coglierne i benefici, anche per favorire lo sviluppo delle comunità energetiche rurali. Le best practice presentate oggi riconoscono la grande opportunità rappresentata dall’agrivoltaico per migliorare la competitività dell’agricoltura locale, tale da incrementare la resilienza della produzione agricola e, al contempo, la capacità di produrre energia rinnovabile. E’ importante realizzare le rinnovabili in modo sostenibile. Il rispetto dei suoli agricoli fertili è stata una priorità che mi sono posto, da Ministro dell’Ambiente, fin dal Secondo Conto Energia del 2007 e spetta anche alle Regioni di dettare linee adeguatè.
A seguire, sono state presentate le best practice italiane di sistemi e progetti fotovoltaici ed agrivoltaici, a cura di:
Riccardo Toto (Direttore Generale di Renexia): ‘Siamo felici del nostro coinvolgimento in questa iniziativa perchè è in linea con il modello Renexia che, nello sviluppo dei propri progetti, punta in ogni fase, alla condivisione con i soggetti interessati. Seguendo la nostra vocazione, crediamo che l’agrivoltaico sia una soluzione capace di sostenere l’agricoltura, anche quella relativa a coltivazioni più pregiate e a rischio, e di valorizzare al contempo quei terreni altrimenti difficilmente coltivabili. Il nostro modello imprenditoriale, in linea con la nostra presenza sui territori, contempla l’individuazione concorde di sinergie capaci di fornire supporto allo sviluppo dell’imprenditorialità agricola, soprattutto quella giovanile. In questo senso noi chiediamo a Coldiretti di indicare imprenditori agricoli, specialmente giovani, da coinvolgere per recuperare terreni pubblici, oggi abbandonati, spesso fonte di inquinamento, occupazioni abusive e poco trasparentì.
Gianluca Boccanera (Global Managing Director Starlight, a NextEnergy Group Company): ‘Il Gruppo NextEnergy è attivo in Italia dal 2007 ed è oggi uno dei principali operatori a livello globale nel settore delle energie rinnovabili, con più di 3 GW di impianti operativi e oltre 10 GW di nuova capacità in sviluppo. Da sempre abbiamo posto molta attenzione al concepimento e alla realizzazione di progetti che potessero coniugare la produzione di energia elettrica pulita, pratiche agricole avanzate e biologiche e iniziative di incremento di biodiversità, oltre che il coinvolgimento attivo e fattivo delle comunità locali nelle varie fasi di ciascun intervento. Il progetto ‘Terra del Solè è una dimostrazione emblematica del nostro approccio peculiare e di come un’iniziativa, che si inserisce in un territorio con diverse criticità, possa rappresentare un’opportunità di riscatto e crescita economica, sociale e ambientale, con il pieno ed aperto supporto dei principali attori a livello nazionale in ambito agricolo e ambientale come Coldiretti e Legambientè.
Roberto Mazzei (Coordinatore PSR Innovazione Campania, partner tecnico del progetto ‘Terra del solè): ‘Dalla ‘terra dei fuochì alla ‘Terra del solè. Il progetto nato a Giugliano, e supportato agronomicamente da PSR Innovazione Campania, rappresenta un’eccezione positiva per Coldiretti nell’ambito dell’agrivoltaico che risana un’area fortemente degradata. Il progetto, sviluppato su 140 ha, pone realmente al centro il ruolo degli agricoltori e la biodiversità, creando condizioni ottimali per la coltivazione e favorendo una diversità dell’area con produzioni e modelli produttivi che riflettono in pieno l’identità territoriale e i principi di sostenibilità. Questa riqualificazione territoriale, urbana e sociale, rappresenta un passo avanti per l’immagine del Sud e della Campania che si avvarrà anche di tecnologie di agricoltura di precisione e di sistemi di misurazione della qualità e sicurezza delle produzionì.
Sul ruolo strategico dell’agricoltura nella transizione energetica e sulla necessità di supportare il mondo agricolo che sceglie le tecnologie più sostenibili ed innovative, è intervenuto Ettore Prandini (Presidente di Coldiretti): ‘I fatti dimostrano che oggi è possibile produrre energia rinnovabile per sostenere la transizione green senza consumare un metro quadro di suolo agricolo fertile, mettendo al centro le imprese agricole attraverso le comunità energetiche, gli impianti solari sui tetti e l’agrivoltaico sostenibile e sospeso da terra. Soluzioni che consentono di integrare il reddito degli agricoltori con la produzione di energia rinnovabile, con una ricaduta positiva sulle colture e sul territorio. Importante, in tale ottica, lo stop al fotovoltaico selvaggio venuto dal Dl Agricoltura e fortemente sostenuto da Coldiretti, che blocca lo scempio di distese di ettari di moduli fotovoltaici a terra o di tecnologie industriali camuffate da parchi agrivoltaici che sottraggono il suolo alla sua vocazione originalè.
Francesco Lollobrigida (Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste) ha dichiarato: ‘Nell’ultimo DL Agricoltura abbiamo sancito il principio che se un terreno è agricolo deve produrre, altrimenti se fa altro deve essere definito e tassato in un altro modo. Siamo l’unico ministero che ha anticipato di 6 mesi i target del PNRR posti dalla Commissione europea per la realizzazione di impianti legati all’agrivoltaico sui tetti, non togliendo nemmeno un metro alla produzione agricola, e triplicando quella energeticà.
Luca De Carlo (Presidente della Commissione permanente industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare, Senato della Repubblica): ‘L’iniziativa di oggi è fondamentale per l’importanza che il tema energia riveste nel mondo agricolo. Ci sono possibilità di sviluppo senza consumare suolo ed è questo il segnale che abbiamo lanciato in modo molto chiaro con il DL Agricoltura. L’agrivoltaico è una soluzione straordinaria che permette di coltivare e allevare il bestiame senza limitare la terra a disposizione dell’agricolturà.
Giancarlo Righini (Assessore con delega a bilancio, programmazione economica, agricoltura e sovranità alimentare, caccia e pesca, parchi e foreste, Regione Lazio) ha portato i saluti del Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, sottolineando: ‘Questo è un momento di svolta e la realizzazione dell’agrivoltaico garantisce la possibilità di coniugare le due esigenze, produzione agroalimentare e produzione energetica sostenibili. Il governo Rocca è coerente con le nuove linee guida del DL Agricoltura, che ci consente di guardare con rinnovato interesse alla produzione di energia da fonti rinnovabili senza abbandonare la possibilità di restituire terreni oggi incolti alla produzione agricolà.
Fulvio Bonavitacola (Vicepresidente e Assessore all’ambiente, Regione Campania), intervenuto in videoconferenza, ha sottolineato: ‘Ritengo molto importante l’evento odierno su agricoltura e fotovoltaico. Per decenni si è diffuso un luogo comune che ha equiparato agricoltura e arretratezza, come contraltare del binomio industria – progresso. Oggi ragioniamo su una nuova modernità, in cui l’agricoltura incrocia le nuove e più avanzate tecnologie. Questo è ancor più importante perchè tale nuovo connubio ci parla di energie alternative da fonti rinnovabili, esaltando un rapporto nuovo fra utilizzo delle risorse agricole e tutela ambientale. Adesso dobbiamo andare avanti con strategie chiare e risorse certe. Non solo agrivoltaico, ma anche comunità energetiche nelle realtà rurali delle nostre zone interne. Anche sul tema irriguo dobbiamo coniugare una nuova rete di piccoli invasi per fronteggiare il cambiamento climatico e utilizzo dell’idroelettrico come altra fonte rinnovabile. Agricoltura, energia e ambiente possono davvero viaggiare insieme verso nuovi traguardi di sviluppo dei nostri territorì.
Dominga Cotarella (Presidente di Terranostra): ‘Come Terranostra e Campagna Amica vogliamo sottolineare il ruolo centrale della multifunzionalità in campo agricolo. Infatti oltre a tutelare paesaggio, custodire il territorio, garantire qualità e salubrità alimentare, nonchè cura delle risorse idriche, la multifunzionalità agricola ha come missione anche quella della produzione di energie rinnovabili. A dimostrazione della vocazione naturale del comparto agricolo alla multifunzionalità, tendo a sottolineare il valore economico delle attività connesse, pari al 20% del pil agricolo. In particolare, il valore della produzione delle energie rinnovabili equivale a circa 2,5 miliardi. Con grande soddisfazione possiamo affermare che gli imprenditori agricoli che gestiscono le aziende multifunzionali sono sempre di più ambasciatori di un cambiamento epocale. Una ‘seminà culturale che parte spesso dai più giovani e che si sviluppa in un processo di mentoring virtuoso nei confronti di chi da più tempo vive il nostro settore. Un esempio fantastico di un’agricoltura che fa ‘agriculturà.
Al convegno è inoltre intervenuto Alessandro Noce (Direttore Generale Mercati e infrastrutture energetiche, Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica).
Le transizioni energetica ed eco-digitale, anche in agricoltura, sono una priorità assoluta per affrontare la crisi climatica e superare i combustibili fossili. I sistemi fotovoltaici ed agrivoltaici innovativi possono dare un importante contributo per una produzione agroalimentare più resiliente ai fenomeni climatici estremi e per una vera democrazia energetica dei territori, a vantaggio delle comunità rurali. Obiettivi che devono essere perseguiti con una visione sistemica, sfruttando appieno le potenzialità delle rinnovabili e sostenendo la diffusione partecipata sia dell’agrivoltaico, per le imprese del settore primario, a beneficio di una produzione agricola che continui a riconoscere nelle azioni di tutela degli ecosistemi naturali, delle biodiversità culturali e agroalimentari i suoi punti di forza, favorendo una sana transizione energetica ed ecologica nel rispetto delle tradizioni e del paesaggio; che, ad esempio, dell’eolico offshore, sempre più sostenibile e attento alla biodiversità marina, al rispetto delle rotte migratorie e fortemente sostenuto dalle politiche comunitarie, anche in considerazione delle opportunità che offre di creare zone protette in prossimità degli impianti a mare, lontano dalle coste, per il ripopolamento e il recupero degli habitat.

– Foto Fondazione Univerde –

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Da Divella laboratori didattici per piccoli cuochi e pasticceri

BARI (ITALPRESS) – Avvicinare i più piccoli alle tradizioni e alla valorizzazione del territorio, trasformandoli in cuochi e pasticceri e stimolando la loro fantasia e creatività. E’ l’obiettivo dei laboratori ludico-didattici “Piccoli Pasticceri e Piccoli Pastai con Divella”, che da 4 anni l’azienda pugliese produttrice di pasta e dei biscotti Ottimini porta avanti in collaborazione con l’associazione culturale A&D di Bari. Il progetto è arrivato in oltre 400 scuole del Centro-Sud Italia, coinvolgendo più di 10 mila alunni.
I laboratori prevedono un approccio multimodale alla didattica applicata alla cucina per sviluppare i cinque sensi, realizzando le orecchiette pugliesi e il tiramisù. Promotore delle iniziative Domenico Divella, supervisore del biscottificio e componente del Consiglio di Amministrazione della F. Divella Spa. I progetti sono rivolti alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie, pubbliche o paritarie, ma anche a campi estivi, residenze per anziani e strutture per persone con disturbi cognitivi o diversamente abili.
Un’occasione per avvicinare piccoli ma anche i grandi al mondo della cucina e per potenziare i livelli di autostima sia nei bambini, sia negli educatori sperimentando nuove modalità didattiche e di interazione fra diverse fasce d’età.
Protagoniste anche Alessia Buono, specializzata in Igiene e qualità degli alimenti, e Annadelia Turi, giornalista professionista, che insieme hanno dato vita all’associazione culturale “A&D” di Bari. Da qualche mese sono partiti anche i laboratori on line.
“Il progetto pilota dei nostri laboratori – spiega Domenico Divella, consigliere di amministrazione della F. Divella SpA – nasce in un campo estivo della provincia di Bari quasi per gioco. Ci siamo accorti, però, che aveva tutte le potenzialità per trasformarsi in una vera e propria esperienza evolutiva per l’età infantile: ovvero manualità, gioco di squadra, autostima e rispetto a 360 gradi. Fondamentale la collaborazione con l’associazione culturale “A&D”, fautrice dei “Laboratori di Ale & Delia” che insieme a noi hanno creduto nel potenziale del nostro tessuto sociale”.
“E’ un’esperienza meravigliosa – spiegano Annadelia Turi e Alessia Buono -, per la prima volta trasferiamo ai bambini e agli adulti concetti importanti come la creatività, il gioco di squadra e le tradizioni della nostra terra. Un esperimento davvero innovativo che, anche grazie alle iniziative on line, non conosce confini geografici. Con questa nuova modalità di lavoro – concludono – diamo ufficialmente il via ad una nuova stagione laboratoriale. L’invito è rivolto a qualsiasi realtà didattica senza dimenticare i centri ludici, le residenze sanitarie assistenziali, i centri diurni che vogliano provare a vivere con noi un’esperienza davvero entusiasmante”.

– Foto ufficio stampa Divella –

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Confagricoltura, nominati dal Direttivo i tre vicepresidenti

ROMA (ITALPRESS) – Il comitato direttivo di Confagricoltura, riunitosi oggi, ha designato i tre vicepresidenti nazionali che affiancheranno il presidente Massimiliano Giansanti nei prossimi quattro anni.
Si tratta di Giordano Emo Capodilista, imprenditore vitivinicolo in provincia di Padova, vicepresidente vicario di Confagricoltura Veneto, già presidente del Consorzio Vini Colli Euganei Doc; Sandro Gambuzza, titolare di un’impresa a indirizzo orticolo ed olivicolo in provincia di Ragusa e componente del Consiglio di Amministrazione della SAC spa (aeroporto internazionale di Catania); Luca Brondelli di Brondello, titolare di un’azienda a indirizzo cerealicolo, viticolo e agrituristico a Serralunga di Crea nel Monferrato, in provincia di Alessandria, presidente anche di Enapra, l’Ente di Formazione della Confederazione.
Questi sono gli altri componenti della giunta nazionale, eletta il 27 maggio scorso, quando l’assemblea ha riconfermato all’unanimità il presidente Massimiliano Giansanti al vertice della più antica organizzazione professionale agricola: Lamberto Frescobaldi, Nicola Gherardi, Paolo Mele, Filippo Schiavone, Cesare Soldi e Alberto Statti.

– Foto ufficio stampa Confagricoltura –

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GialloZafferano protagonista al Fancy Food Show di New York

Live showcooking ed eventi esclusivi insieme a top food creator e chef italiani per raccontare le eccellenze del food italiano

MILANO (ITALPRESS) – Prosegue il percorso di espansione oltreoceano di GialloZafferano, il food media brand più seguito in Italia e tra i più amati nel mondo. Dopo il successo del 2023, GialloZafferano ha partecipato infatti anche quest’anno al Summer Fancy Food Show di New York (23-25 giugno), la più importante fiera americana dedicata al food&beverage, di cui è stato protagonista grazie a irresistibili showcooking, contenuti inediti performance ideate e realizzate per importanti food brand italiani.

Per il secondo anno consecutivo, GialloZafferano è stato media partner del Padiglione Italia, grazie alla collaborazione esclusiva con Universal Marketing, agenzia che supporta le realtà italiane nell’organizzazione della loro presenza alle più importanti esposizioni mondiali e che ha predisposto l’area espositiva in cui oltre 300 aziende del nostro Paese hanno mostrato le loro eccellenze.

CONTENUTI ED EXPERIENCE ESCLUSIVI

Durante il Fancy Food Show, grazie alla collaborazione con Zenzero, la talent agency di Mondadori Media, GialloZafferano è stato protagonista di oltre 15 coinvolgenti live showcooking, con la partecipazione di top food creator italiani. Tra questi Aurora Cavallo (Cooker Girl), Rosy Chin, Federico Polizzi (CookwithFez), Daniele Rossi e gli chef creator Riccardo Orfino, Nicola Fedeli e Silvia Barban, ambasciatori dell’eccellenza culinaria Italiana nella città di New York grazie ai loro ristoranti e alla loro filosofia di cucina.

Durante i tre giorni di esposizione il brand ha realizzato oltre 30 contenuti originali, condivisi attraverso GialloZafferano Loves Italy, l’account social dedicato al pubblico internazionale che oggi conta complessivamente un’audience di oltre 70 milioni di appassionati di cucina.

GialloZafferano è stato, inoltre, partner di due eventi esclusivi: il “Welcome Summer Birthday Party” presso il Bar 65 del Rockefeller Center, organizzato dal Consorzio Tutela Grana Padano per festeggiare i propri 70 anni, durante il quale chef e bartender si sono sfidati per realizzare il miglior aperitivo in grado di esaltare le caratteristiche di Grana Padano DOP, e “Urbani Cruise”, una cena esclusiva organizzata da Urbani Tartufi, a bordo di un battello in navigazione sul fiume Hudson, durante la quale gli ospiti hanno potuto gustare le creazioni di diversi talent e chef.

E per creare connessioni tra food brand italiani è stato ideato #NotSoFancy, un after party dinner organizzato da GialloZafferano e One More Hospitality presso il ristorante Travelers, Poets and Friends: un momento per celebrare l’innovazione e l’eccellenza della cucina italiana e suggellare l’esperienza al Fancy Food Show, al quale hanno visto come protagonisti i creator e gli chef di Zenzero e tanti ospiti del mondo del food, influencer, critici e opinion leader del settore.

Infinenei giorni del Fancy Food Show, GialloZafferano ha aperto le porte di CasaGiallo, uno spazio creativo nel cuore di Brooklyn, pensato per raccontare oltreoceano il modo italiano di intendere e di vivere la cucina. GialloZafferano ha potuto così accogliere i partner in un contesto alternativo alla fiera, in grado di amplificare la loro visibilità e presenza nella settimana newyorkese dedicata alle eccellenze italiane: una vera e propria casa, dove è stato ricostruito un set, teatro di performance inedite e laboratorio di produzione di ricette originali.

Al fianco di GialloZafferano diverse aziende italiane del settore food che hanno scelto il food media brand per lo sviluppo di iniziative e contenuti speciali: Consorzio del Grana Padano, in collaborazione con Mediamond, Mulino Caputo, Urbani Tartufi e Calvisius, oltre alle collaborazioni con il partner Universal Marketing e le Regioni Campania e Umbria.

“Siamo molto soddisfatti di questa nuova e ulteriore esperienza di GialloZafferano oltreoceano”, ha dichiarato Andrea Santagata, Amministratore delegato di Mondadori Media. “Oltre ai premianti riscontri che continuiamo a ricevere per lo sviluppo dei canali digitali web e social dedicati al pubblico internazionale, la fiducia delle aziende che ci hanno scelto come partner ci spinge a proseguire su questa strada. E continuiamo, pertanto, a collaborare con le aziende italiane che – insieme a noi – vogliano raccontare a un pubblico internazionale la nostra comune passione per la cucina”, ha concluso Santagata.

LE PROSSIME NOVITÀ DI GIALLOZAFFERANO

GialloZafferano rilancia, quindi, la sfida: le ricette del brand saranno presto disponibili in ulteriori 4 lingue, oltre all’italiano e all’ inglese; il format CasaGiallo verrà esteso in altre città americane e si sta lavorando a un palinsesto di contenuti dedicati che verranno distribuiti da qui fino alla Annual Week of Italian Cuisine in the World, prevista per il prossimo autunno.

GialloZafferano è il food media brand leader in Italia sul web: ogni mese 1 italiano su 2 cucina con GialloZafferano per un totale di 20 milioni di persone (Audicom dic 2023). È il quarto food media brand al mondo sui social, con una fanbase di oltre 70 milioni di follower (fonte: elaborazioni interne e dati Shareablee Comscore 2024). Grazie alle sue proposte sempre realizzabili e alla portata di tutti, è a servizio delle persone in ogni momento della giornata e su tutti i canali: dal web ai social, dall’app agli smart devices, dal magazine ai libri fino agli eventi sul territorio.

Zenzero è la talent agency che gestisce in esclusiva i migliori food creator del panorama digitale italiano. Nata a fine 2022 dalla collaborazione tra GialloZafferano, One Shot Agency e 6 tra i top food creator del panorama digitale italiano raggiunge oltre 43 milioni di follower e oltre 50 milioni di videoviews. Zenzero Talent Agency rappresenta un nuovo punto di contatto tra uno straordinario hub di creator e i brand partner con l’obiettivo di costituire percorsi di comunicazione efficaci che rispondano all’esigenza sempre più forte dei brand di intercettare le passioni, i valori e i nuovi linguaggi anche della Generazione Z.

 -foto ufficio stampa Mondadori –

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Confagricoltura, i modelli di gestione del Po e del Rodano a confronto

ROMA (ITALPRESS) – “All’emergenza energetica e alimentare si aggiunge quella dovuta ai cambiamenti climatici e agli effetti che questi determinano, dalla siccità alle alluvioni. E il 2024 sta diventando un anno con episodi estremi legati alla siccità nel Sud Italia e alle alluvioni al Nord. Oggi siamo qui per ragionare su come affrontare insieme la sfida della produzione alimentare preservando al contempo le risorse naturali, a iniziare dall’acqua”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, al convegno “Un futuro POssibile. La gestione dei grandi fiumi: le esperienze del Po e del Rodano”, un momento di confronto tra le istituzioni, le autorità d’ambito e le associazioni per gestire nel modo più equilibrato ed efficiente le risorse idriche e i grandi ecosistemi fluviali, partendo dalle infrastrutture.
Rinaturazione, vasche di laminazione, riutilizzo delle acque reflue e pratiche di economia circolare: questi i temi principali della mattinata che ha approfondito i modelli di gestione di due grandi fiumi simili per caratteristiche fisiche e idrauliche, il Po e il Rodano.
“In Francia – ha spiegato il direttore del Settore Acqua della Compagnie Nationale du Rhòne, Eric Divet – si sono superate in gran parte le criticità per trovare un equilibrio tra le diverse esigenze: navigazione commerciale, turistica, produzione di energia idroelettrica, tutela delle attività produttive agricole e dell’ambiente”.
In Italia da tempo l’assetto del fiume Po è oggetto di studio, “Ma ancora oggi – come evidenziato da Fabio Boccalari, presidente dell’Associazione Pioppicoltori Italiani, ed Enrico Allasia, presidente delle FNP Risorse boschive di Confagricoltura – manca un programma strategico complessivo e un dialogo costante con tutti gli attori coinvolti per tutelare gli impegni ambientali in modo pragmatico, senza indebolire il tessuto economico, nè le filiere strategiche per il Paese, come quella del pioppo”.
Per un’ottimale gestione del sistema fluviale è necessario considerare più elementi: dalla tutela della falda freatica, come ha detto il direttore di Confagricoltura Pavia Alberto Lasagna, al riutilizzo delle acque reflue ai fini irrigui, come ha affermato Tania Tellini, direttore del Settore Acqua di Utilitalia.
Andrea Colombo, dell’Autorità distrettuale del Fiume Po, e Gianluca Zanichelli, direttore dell’AIPO, si sono soffermati sul Piano di Rinaturazione del Po, finanziato con 360 milioni dal PNRR. Un piano che, nelle prime schede di intervento, ha già registrato elementi di criticità evidenti per le imprese agricole interessate dal corso del fiume e sulle quali, ha rimarcato Franco Dalle Vacche di Confagricoltura Ferrara, occorre un confronto senza pregiudizi e che tenga conto degli esempi internazionali. “Un dialogo che dovrà necessariamente includere il Masaf tra i principali interlocutori” – ha precisato il dirigente della Direzione Foreste Alberto Manzo.
Ha chiuso i lavori il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, che ha ricordato lo stanziamento di 12 miliardi per interventi infrastrutturali per la sicurezza del settore idrico, condividendo l’urgenza di piani straordinari di manutenzione, sia per gli invasi esistenti, sia per la rete di distribuzione, e misure di pianificazione attente alla tutela dell’agricoltura e dell’ambiente “senza fanatismo ecologico”.

– Foto ufficio stampa Confagricoltura –

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