Agroalimentare

Istruttorie Antitrust su sistema bollinatura Nutriscore e su app Yuka

ROMA (ITALPRESS) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato cinque istruttorie sull’uso del sistema di bollinatura fronte pacco denominato NutriScore da parte delle società italiane GS, Carrefour Italia, Pescanova Italia e Valsoia, delle società francesi Regime Dukan e Diet Lab, della società inglese Weetabix e di una società tedesca attiva nella produzione di caramelle. L’Autorità ha avviato anche un’istruttoria nei confronti del titolare dell’app francese Yuka, scaricabile dagli App Store di Google e Apple, che si propone di dare una valutazione salutistica dei prodotti alimentari basata in larga misura sul sistema NutriScore e che fornisce proposte alternative per i prodotti giudicati mediocri o scarsi.
Nel sistema di bollinatura NutriScore i prodotti alimentari vengono suddivisi in cinque categorie, sulla base di un punteggio calcolato tramite un complesso algoritmo che sottrae dal valore totale degli elementi “sfavorevoli” (energia, acidi grassi saturi, zuccheri semplici, sodio) quello degli elementi “favorevoli” (percentuale di frutta, verdura, leguminose e oleaginose, fibre, proteine). Gli alimenti con punteggi molto bassi e, quindi, con preponderanza di elementi favorevoli, sono assegnati alla categoria A (verde), mentre quelli con i punteggi più alti sono assegnati alla categoria E (rosso). Il timore, evidenzia l’Autorità, è che l’etichetta NutriScore, così come i punteggi e i giudizi forniti dall’app, in assenza di adeguate avvertenze, vengano erroneamente percepiti come valutazioni assolute sulla salubrità di un determinato prodotto, che prescindono dalle esigenze complessive di un individuo (dieta e stile di vita), dalla quantità e dalla frequenza di assunzione all’interno di un regime alimentare variegato ed equilibrato. Ne deriva che il consumatore potrebbe essere indotto ad attribuire proprietà salutistiche ai prodotti con un giudizio positivo secondo l’etichetta NutriScore o la valutazione dell’app Yuka e, quindi, ad esaltare senza motivo i risultati per la salute che derivano dalla loro scelta. Nel caso dell’app Yuka, infine, secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato non è chiaro il criterio in base al quale sono ordinate e proposte le alternative al consumatore.
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Qualità e sostenibilità dell’alimentazione, al via il progetto “Dal Campo al Vassoio”

MILANO (ITALPRESS) – Fondazione Qualivita e McDonald’s alleati per diffondere fra i più giovani il tema della sostenibilità delle materie prime e della produzione di qualità, come i prodotti DOP e IGP: si chiama “Dal Campo al Vassoio” il nuovo progetto che coinvolge anche il Consorzio Parmigiano Reggiano. L’iniziativa, che vede la collaborazione di Origin Italia – punta sulla formazione nelle scuole e prevede una campagna digitale di promozione dei valori della sostenibilità.
“Dal Campo al Vassoio” si inserisce nel solco di una collaborazione che va avanti fin dal 2008 quando Parmigiano Reggiano DOP fu inserito in un panino McDonald’s a edizione limitata. Da quella data Fondazione Qualivita e McDonald’s hanno unito le forze e, oggi, sono 15 i prodotti a Indicazione Geografica inseriti nei menù. Se si considera che i McDonald’s accolgono ogni giorno un milione di persone, quasi tutte giovani e giovanissime, si comprende come McDonald’s possa giocare un ruolo decisivo nella diffusione di concetti come quello della sostenibilità delle filiere.
A partire da marzo 2022 il Consorzio del Parmigiano Reggiano aprirà le porte dei caseifici ai ragazzi degli istituti alberghieri per un’attività educativa che prevede quindi l’esperienza diretta nelle aziende del Consorzio: “Per noi – ha detto Nicola Bertinelli, Presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano – l’iniziativa con McDonald’s è un’operazione straordinaria per dialogare con i millennials con le generazioni Z e X. Possiamo raggiungere un milione di cittadini al giorno per comunicare l’importanza della sostenibilità. Grazie a “Dal Campo al Vassoio” ci sarà la possibilità di vedere i nostri caseifici e di toccare con mano come si fa il Parmigiano Reggiano e cosa c’è dietro. Non è solo un formaggio, dietro ci sono persone, storie, luoghi. Non tutti sanno che per fare il Parmigiano devi usare i foraggi prodotti sul territorio ed è bene sottolineare che la filiera, considerata nel suo intero ciclo, sequestra il 10% in più di carbonio rispetto a quanto emette”.
Il dato citato da Nicola Bertinelli è stato pubblicato a inizio 2021, calcolato con una ricerca scientifica intitolata “Influence of carbon fixation on the mitigation of greenhouse gas emissions from livestock activities in Italy and the achievement of carbon neutrality”, a firma Roberto De Vivo e Luigi Zicarelli.
La presentazione del progetto “Dal Campo al Vassoio” è stata anche l’occasione per tornare a discutere del sistema di etichettatura Nutri-score che qualcuno vorrebbe adottare a livello europeo: “Ci sono delle forze in atto a livello internazionale per prendersi un pezzo del mondo del Made in Italy – ha detto ancora Bertinelli – Classificare i prodotti non per come vengono utilizzati all’interno di un modello alimentare ma farlo secondo colori solo perchè contengono determinate quantità di nutrienti, vuol dire condizionare il consumatore. Un sistema abnorme dove prodotti sintetici con edulcoranti sono verdi e gli ingredienti della dieta mediterranea hanno colori dall’arancione al rosso. Ci vuole un sistema di etichettatura che educhi il consumatore su come utilizzare gli alimenti all’interno di uno stile di vita”.
L’importanza di cogliere la sfida della comunicazione della sostenibilità delle filiere DOP e IGP è stata sottolineata anche da Dario Baroni, AD McDonald’s Italia: “In questi anni McDonald’s ha portato nei suoi ristoranti tante eccellenze del Made in Italy, come il Parmigiano Reggiano DOP, valorizzandone la qualità verso il grande pubblico, formato anche da molti giovani. Oggi ci troviamo davanti a sfide importanti e sentiamo ancor di più la responsabilità di avere un ruolo attivo nel promuovere il cambiamento e la consapevolezza nei consumatori”.
A Baroni ha fatto eco Mauro Rosati, direttore Fondazione Qualivita: “Creare una conoscenza diffusa della cultura green sui temi della sostenibilità deve essere l’impegno primario di tutte le imprese perchè solo attraverso una vera condivisione dei valori ambientali nella società – soprattutto fra i giovani – si possono favorire i processi di transizione”.
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L’Efsa approva un additivo per mangimi che riduce il metano

ROMA (ITALPRESS) – Royal DSM annuncia di aver ricevuto un parere positivo dall’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (EFSA) per l’uso del suo nuovo additivo per mangimi per ruminanti che riduce il metano, Bovaer, nell’Unione europea. Il parere dell’EFSA conferma che l’additivo per mangimi riduce le emissioni di metano enterico dalle mucche da latte ed è sicuro per l’animale e per il consumatore. Questo parere favorisce la fase di approvazione finale della domanda la domanda presso il Comitato permanente della Commissione europea su piante, animali, alimenti e mangimi. Bovaer è il risultato di un decennio di ricerca scientifica, e comprende più di 50 studi peer-reviewed pubblicati in riviste scientifiche indipendenti con l’aggiunta di 45 trial in azienda in 13 paesi di 4 continenti. DSM ha recentemente lanciato una serie di nuovi impegni quantificabili volti ad affrontare le urgenti sfide sociali e ambientali legate al modo in cui il mondo produce e consuma il cibo. Gli impegni di DSM per il sistema alimentare includono una riduzione a due cifre delle emissioni del bestiame entro il 2030.
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Da Enea soluzioni e studi per trasformare i sistemi agroalimentari

ROMA (ITALPRESS) – Microrganismi al posto di fertilizzanti chimici; insetti come fonte di proteine per l’alimentazione umana e animale; soluzioni innovative per trarre nuovi prodotti dai residui del caffè e produrre componenti ad alto valore dagli scarti di fico d’India. Sono alcuni dei progetti presentati dall’Enea nell’ambito della II edizione dell’International Agrobiodiversity Congress, tra le maggiori conferenze a livello mondiale sull’agrobiodiversità, organizzato da 27 organismi, tra cui l’Enea, e ospitato da ministero degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale, Consultative Group for International Agricultural Research (CGIAR) e Alliance of Bioversity International e CIAT.
“La grande protagonista della conferenza è la ricerca, con contributi, soluzioni, innovazioni e studi avanzati – ha detto nel suo intervento di apertura Massimo Iannetta, responsabile della Divisione Biotecnologie e Agroindustria Enea -. Come Enea abbiamo presentato proposte per trasformare e rendere resilienti i sistemi alimentari. Abbiamo sviluppato soluzioni sostenibili per imprese, aziende agricole e territori, in linea con i principi della bioeconomia circolare e dell’efficienza delle risorse per garantire a tutti l’accesso al cibo, in ottica ‘One Health’, mettendo in stretta relazione la salute umana, degli animali e dell’ambiente”.
Nell’ambito dell’evento è stato presentato il Manifesto di Roma “Usare l’agrobiodiversità per trasformare i sistemi alimentari” al quale Enea ha contribuito proponendo azioni chiave per affrontare le sfide globali – tra cui cambiamento climatico, malnutrizione, perdita di biodiversità e degrado ambientale – ispirate allo slogan “consume it + produce it + conserve it = Food System transformation”.
Nello specifico i tre impegni globali più urgenti sono: “Consume it”, ovvero, consumare cibi diversi in diete nutrienti, sostenibili, convenienti, accettabili, sicure e accessibili a tutti; “Produce it”, ossia produrre cibo tramite sistemi alimentari diversificati, resilienti e sostenibili; “Conserve it”, cioè salvaguardare l’agrobiodiversità per garantirci le risorse in grado di trasformare in modo sostenibile e inclusivo i sistemi alimentari e migliorare la nostra vita e quella delle generazioni future.
L’evento è stato anche l’occasione per fare il punto su agrobiodiversità, sistemi produttivi e diete sostenibili nell’ambito del side event “Mediterranean Diet: sustainable diets for sustainable life Cultural heritage, nutritional benefits and social wellbeing” (La dieta mediterranea: diete sostenibili per una vita sostenibile. Eredità culturale, benefici per la salute e per la società) promosso dal Crea in collaborazione con Enea, Cnr, Ciheam e Ispra.
Con oltre 3000 partecipanti tra rappresentanti della comunità scientifica, accademica, delle comunità locali e delle organizzazioni internazionali provenienti da Paesi di 4 continenti, 638 abstract, simposi scientifici, policy, business and innovation forum, talks e side events, la 4 giorni dell’agrobiodiversità si conclude oggi confermandosi un evento di portata internazionale e di alto livello scientifico, in grado di stimolare il confronto e lo scambio di conoscenze scientifiche sulle “Nature based – solutions”, le strategie e gli interventi basati sulla natura che forniscono servizi ambientali e vantaggi socio-economici in grado di aumentare la resilienza delle città.
Enea ha partecipato con un gruppo di lavoro multidisciplinare composto da Loretta Bacchetta, Barbara Di Giovanni, Ombretta Presenti e Valentina Tolaini che ha preso parte ai lavori dello Steering Committee del Congresso, della segreteria scientifica e del Communications Committee per la promozione e la diffusione dell’iniziativa tramite un articolato piano di comunicazione teso a favorire la massima condivisione e il dialogo tra gli stakeholder coinvolti.
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Un patto tra le filiere per rilanciare il sistema agroalimentare

ROMA (ITALPRESS) – Si è svolta al Tempio di Adriano l’assemblea Fipe – Confcommercio: “Ristorazione, agroalimentare e turismo: un patto per il Paese”. Nel corso dell’appuntamento è stata firmata una “carta dei valori” della ristorazione italiana per rilanciare la filiera agroalimentare. Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha confermato che nel 2021 la crescita del Pil dell’Italia si attesterà al 6%, ma per recuperare nel 2022 i livelli prepandemici del 2019 che era già un anno debole per crescita rispetto al 2017. Per i consumi bisognerà invece attendere il 2023 e ci sono due pericoli: “L’inflazione e l’aumento delle spese obbligate rischiano di ridurre i consumi nei prossimi mesi. Non c’è una formula magica, ma una buona ricetta per la crescita esiste ed è quella che riassumo con quattro ‘C’, come le vitamine per l’economia: collaborazione, competenze, cultura e coraggio”.
All’evento era presente anche il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, che ha ribadito l’importanza di “spendere bene, velocemente e in maniera efficace” i fondi del Pnrr e ha annunciato un importante evento: “Per la prima volta in Italia, ad Alba in Piemonte, si terrà il congresso mondiale organizzato dall’Onu, sezione turismo, per l’enoturismo e lo faremo precedere da un evento in ogni regione”. A seguire, ha preso la parola Lino Enrico Stoppani, presidente Fipe-Confcommercio: “La pandemia ha devastato la ristorazione e scosso la rete degli esercizi pubblici italiani. Le nostre imprese segnalano forti tensioni sui prezzi di acquisto delle materie prime e in taluni casi difficoltà di approvvigionamento, pertanto è necessario che il governo contrasti eventuali fenomeni speculativi. Nel 2020 a fronte di una crescita dei consumi alimentari domestici di circa 3 miliardi, i consumi fuori casa sono diminuiti di ben 30 miliardi”. Stoppani come Sangalli ha ribadito che “la fiammata inflazionistica e l’aumento delle spese obbligate per il rincaro dei prezzi dell’energia rischiano di ridurre fortemente i consumi delle famiglie, rallentando anche la crescita nel 2022”.
Poi ha sottolineato che solo la campagna vaccinale ha consentito di riguadagnare certe libertà: “Noi della ristorazione abbiamo sopportato pesanti limitazioni e chiusure, abbiamo già pagato e non possiamo richiudere neanche per un minuto. A forza di proteste senza regole si rischia di vanificare la lotta contro il virus”. In merito a interventi a breve termine, Stoppani chiede la proroga della semplificazione delle pratiche di occupazione del suolo pubblico e le gratuità concesse per l’annualità 2021 e l’inclusione della ristorazione nel bonus ristrutturazioni: “Inoltre sarebbe importante un intervento di decontribuzione dei salari a tempo determinato o almeno fino alla fine della pandemia. E andrebbe messa mano al ‘decreto flussì per aumentare le quote di immigrazione e avere lavoratori indispensabili a far funzionare il settore, mentre il rinnovo del contratto nazionale di categoria, in scadenza il 31 dicembre, sarà un passaggio decisivo”. In prospettiva, invece, Stoppani punta a “investimenti in innovazione e digitalizzazione”.
Quindi “è necessaria una strategia unitaria in grado di valorizzare l’intero Sistema Paese. Serve un soggetto che svolga una funzione di regia in grado di fare un vero lavoro di raccordo e integrazione di filiera, tra agricoltura, industria alimentare, distribuzione e ristorazione, anche per favorire il nostro export”. Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giasanti, ha appoggiato l’idea di “un’unica voce che rappresenti l’intero settore” e ha accolto l’invito di colleghi. “E’ giusto dire che serve un patto tra le filiere e non per le filiere. La crescita deve essere garantita tutti insieme. La Fipe e Confcommercio ci chiamano a fare una riflessione più alta e Confagricoltura non si sottrarrà a questo impegno. Voi rappresentate il terminale diffuso della filiera agroalimentare e io farò di tutto per lavorare insieme e far arrivare al successo il made in Italy”.
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Turismo, sui vasetti Nutella le bellezze dei Comuni del Centro Italia

ROMA (ITALPRESS) – C’è chi ha conservato il prezioso vasetto sigillato tra le onorificenze più prestigiose e chi non ha resistito e ne ha subito condiviso il contenuto con i suoi collaboratori e familiari. Chi, invece, lo ha fatto virtualmente con i suoi concittadini attraverso i social. E’ stata una sorpresa, per i sindaci delle Regioni del Centro Italia, vedere il proprio Comune tra quelli riportati sui vasetti di Nutella limited edition. Luoghi dalla valenza paesaggistica e turistica di rilievo, autentici gioielli scelti tra oltre 1600 meraviglie italiane candidate e votate dai Nutella Lovers. Per la prima volta per le limited edition di Nutella “TiAmo Italia” sono stati i consumatori a ispirare e decretare i luoghi raffigurati sui vasetti di questa seconda edizione, attraverso una competizione online che ha raccolto 2.143.217 voti da parte del pubblico. In mostra, le meraviglie dell’Italia centrale. E per Toscana, Umbria, Marche e Lazio il testa a testa tra candidate è stato emozionante.
Per le Marche è stata scelta Numana, con un bellissimo scorcio di costa sull’Adratico. Dichiara Gianluigi Tombolini, sindaco della città: “Essere stati scelti tra i luoghi del cuore degli italiani nella limited edition di Nutella “Ti Amo Italia” è un modo “dolce” ed unico per celebrare e promuovere la bellezza di Numana e della Riviera del Conero. Ringraziamo la Ferrero per questa grandiosa opportunità poichè Nutella non è solo sinonimo di successo italiano nel mondo ma è soprattutto la ricetta della felicità.”
Altro posto del cuore marchigiano Le Lame Rosse, soprannominato il grand canyon delle Marche. “Esprimo la più sincera gratitudine dei confronti degli autori di questa interessantissima campagna di promozione e marketing – dichiara Mauro Scaficchia, sindaco del Comune di Fiastra – per aver scelto di inserire Lame Rosse tra le bellezze naturalistiche più rappresentative del nostro entroterra marchigiano e del nostro Paese in generale. Le Lame Rosse diventeranno così un angolo di cuore, non solo un angolo di natura, per tanti turisti che, realmente o virtualmente, avranno il desiderio di esplorarle”.
In Toscana fa bella mostra di sè nei vasetti di Nutella il Lago di Gramolazzo, in una splendida versione innevata. “Tutta la comunità di Gramolazzo, di Minucciano e della Garfagnana intera è orgogliosa dell’immagine del Lago di Gramolazzo che è stata scelta – scrive Nicola Poli, sindaco di Minucciano -. La frase scelta per accompagnare l’immagine, poi, è una crasi bellissima e poetica, in cui i due elementi che simboleggiano la purezza e il lindore (cielo ed acqua) sembrano contendersi le grazie del Monte Pisanino, il Re delle Alpi Apuane, che si riflette nel cielo, e si specchia nel lago, restituendo la sensazione di pace, armonia e bellezza che prova chi viene a visitare la nostra terra. Grazie Ferrero, Enit e Ministero del Turismo!”.
Nel senese tutti avranno la possibilità di ammirare il Molino Spagnolo, a pianta circolare, che emerge suggestivamente dalle acque della laguna di Orbetello e si trova all’inizio della diga artificiale fatta costruire dal Granduca Leopoldo II nel 1842 per collegare Orbetello con l’Argentario. “Siamo orgogliosi e piacevolmente colpiti che la raffigurazione del nostro Mulino sulla Laguna sia stata scelta e valorizzata attraverso un brand importante quale la Ferrero rappresentandola nei barattoli della Nutella”, commenta il sindaco Andrea Casamenti.
Più giù, in Umbria, una bellezza mozzafiato, come la cascata delle Marmore, fa il paio con un suggestivo e fiorito vicolo di Spello. Scrive Leonardo Latini, sindaco di Terni: “La nostra Cascata delle Marmore, uno dei luoghi turistici più attrattivi d’Italia, sul vasetto della Nutella, uno dei dolci più amati dagli italiani: trovo che sia un connubio perfetto per promuovere, con dolcezza, la bellezza del nostro territorio”.
Orgoglioso anche Moreno Landrini, che la sua Spello sia stata scelta come uno dei luoghi del cuore degli italiani. “Partecipare alla campagna pubblicitaria della Nutella, un importante brand conosciuto ed apprezzato non solo a livello nazionale, è una notevole occasione per promuovere l’immagine di Spello. Un ringraziamento a tutti i cittadini che con amore e dedizione durante l’anno custodiscono angoli della città divenuti nel tempo meta privilegiata per turisti e visitatori. Grazie alla Ferrero, i vicoli, le finestre e i balconi di Spello, sono premiati con un riconoscimento di portata nazionale che rafforza anche la vocazione floreale della città, identificata con la dizione ‘Spello Città d’Arte e dei Fiorì”.
A chiudere il tour del Centro Italia l’Isola di Ponza, di fronte al golfo di Gaeta e la città Eterna che ha avuto la meglio nel duello con il Terminillo, a cui era andato il 46% delle preferenze. I due luoghi si contendevano la propria immagine sui prossimi barattoli della Nutella. Sul vasetto della Nutella limited edition un caratteristico scorcio della capitale avvolto in uno spettacolare cielo rosato.
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Arriva la “birra solidale” per la lotta contro la fame

UDINE (ITALPRESS) – Fare la propria parte nella lotta alla malnutrizione? Da oggi sarà possibile anche gustando un boccale di birra. E’ questa la nuova iniziativa di Cigierre, Compagnia Generale Ristorazione Spa, che quest’anno si unisce alla settima edizione di Ristoranti contro la fame con il format Wiener Haus, catena di ristoranti birrerie. Fino al 31 gennaio, infatti, i clienti dei 28 locali ispirati alla tradizione culinaria mitteleuropea potranno contribuire alla causa acquistando una cosiddetta “birra solidale”, devolvendo 50 centesimi per la messa in opera di progetti finalizzati alla sicurezza alimentare. Donazione che verrà in automatico “raddoppiata” dall’azienda. Wiener Haus si aggiunge quindi agli oltre 100 ristoranti presenti su tutto il territorio nazionale già coinvolti nella campagna, tra i quali anche quelli di alcuni nomi noti della ristorazione italiana, come gli stellati Claudio Sadler e Cristina Bowerman. “Per una realtà impegnata nella ristorazione come Cigierre occuparsi di temi legati alle problematiche alimentari è centrale” ha commentato Marco Di Giusto, fondatore e Amministratore Delegato dell’azienda. “Crediamo molto in iniziative come queste che, al di là delle difficoltà attuali, sostengono la creazione di reti di collaborazione e fungono da moltiplicatori di solidarietà”.
Con i proventi di questa edizione, l’organizzazione sosterrà un progetto in Sahel che grazie alla combinazione di immagini satellitari e dati raccolti dai pastori permetterà di monitorare la siccità e guidare gli allevatori verso pascoli più fertili. Realizzerà in India degli “orti giardino” per emancipare i più vulnerabili dall’insicurezza alimentare e assicurerà ai rifugiati in Libano l’accesso ai beni di prima necessità.
In Italia, invece, l’ONG metterà in pratica un progetto pilota che assicurerà a 50 famiglie economicamente fragili della periferia milanese un contributo alla spesa settimanale, una buona educazione alimentare e la formazione necessaria a migliorare capacità personali, sociali e professionali utili a favorire l’autonomia e, di conseguenza, la sicurezza alimentare a lungo termine.
“La pandemia ha reso drammatica una situazione già grave che oggi riguarda più di due milioni di famiglie del nostro Paese: per questo è fondamentale lavorare in prima linea per la sensibilizzazione di clienti, partner e fornitori” ha continuato Di Giusto. “Con un pianeta che è, in realtà, in grado di produrre cibo a sufficienza per tutti, cure contro la malnutrizione infantile da tempo disponibili, efficaci e a basso costo, progetti di cooperazione in grado di realizzare l’autosufficienza delle comunità vulnerabili, siamo la prima generazione della storia che può eliminare la fame” – ha dichiarato Simone Garroni, direttore generale di Azione contro la fame.
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La nazionale del Parmigiano Reggiano in campo per la solidarietà

ROMA (ITALPRESS) – Gli “Azzurri” del Parmigiano Reggiano hanno tenuto alto il tricolore tra i monti delle Asturie. I 96 caseifici che formano la Nazionale del Parmigiano Reggiano hanno partecipato alla 33^ edizione dei World Cheese Awards, la competizione più importante del mondo dedicata ai formaggi, e hanno portato a casa 121 medaglie: 6 Super Gold (miglior formaggio del tavolo), 32 medaglie d’oro, 47 d’argento e 36 di bronzo.
I World Cheese Awards hanno rivolto lo sguardo alla solidarietà grazie al progetto “La forma del cuore”. Durante la rassegna è stata esposta una forma di Parmigiano Reggiano di 21 anni, uno dei formaggi più stagionati al mondo, messa all’asta da Givergy per beneficenza. Grazie alla lunghissima stagionatura, ha sviluppato aromi e sapori inaspettati e unici, un prodotto talmente raro che è difficile fare previsioni sulle sue caratteristiche organolettiche, ma si può ipotizzare un colore ambrato con un intenso profumo tostato.
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