Agroalimentare

Toscana, olio extravergine d’oliva protagonista a Reggello

FIRENZE (ITALPRESS) – L’oro verde è di nuovo protagonista a Reggello. Dal 30 ottobre al primo novembre, torna la 48esima edizione della Rassegna dell’olio extravergine d’oliva. Dopo un anno di pausa dovuto al covid, il Comune toscano presenta di nuovo il suo prodotto più conosciuto nel mondo. La manifestazione, dopo l’edizione online, dell’anno scorso, sarà interamente in presenza e darà un segnale di ripartenza a tutto il territorio.
Un’iniziativa sostenuta e apprezzata dal presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo: “E’ un’eccellenza che noi vogliamo valorizzare tutti insieme. Sono contento che ci sia il neosindaco, Piero Giunti, il collega Cristiano Benucci. Penso che il futuro della Toscana debba passare sempre di più attraverso le sue eccellenze, il rispetto del territorio, il buon vivere. La Toscana è questa: è una terra che negli anni è stata custodita bene. Il nostro obiettivo è continuare a custodirla, valorizzando quelli che sul territorio si impegnano, con passione, impegno e dedizione, a far sì che il frutto della nostra terra diventi prodotto amato e ammirato dalle nostre comunità. Non solo di Reggello, ma di tutta la Regione. Quindi è bello che oggi, qui, in Consiglio regionale, sia stato presentato uno di quei prodotti che rendono bella la Toscana in Italia e nel Mondo”.
“E’ un anno complesso per l’olivicoltura perchè c’è stata una scarsa produzione di olive, ma l’olio sarà comunque di ottima qualità. E sarà comunque uno degli elementi che identificherà anche per quest’anno il nostro territorio. Un prodotto d’eccellenza che è un pò un biglietto da visita della Toscana nel Mondo. La rassegna di Reggello è la più longeva manifestazione toscana in tema di olio e qui se ne produce uno dei migliori della Regione. Una buona occasione per visitare questo Comune per assaggiare del buon olio e soprattutto per apprezzarne le qualità”. Le parole del consigliere regionale Cristiano Benucci.
Il sindaco di Reggello Piero Giunti presenta l’iniziativa: “Oggi siamo veramente contenti perchè siamo ospiti del Consiglio regionale, ringrazio il presidente Mazzeo per averci dato questa opportunità. Una vetrina regionale dove noi presentiamo il nostro prodotto per eccellenza l’olio extravergine di Reggello. Un prodotto che per le sue caratteristiche chimiche e organolettiche è di altissima qualità. Quest’anno purtroppo la quantità non è elevatissima, però abbiamo una ottima qualità. Ripartiamo dopo un anno di pausa, abbiamo fatto l’anno scorso la rassegna on-line e quest’anno finalmente in presenza abbiamo le possibilità di esporre attraverso i nostri produttori un olio buonissimo”.
Gli fa eco l’assessore allo sviluppo economico Priscilla Del Sala: “Sicuramente noi mettiamo in campo tutte quelle che sono le nostre potenzialità per supportare i nostri olivicoltori. L’ulivo nel nostro territorio ha una cultura millenaria. Il lavoro dei produttori è sempre difficile soprattutto mai certo. Quest’anno i cambiamenti climatici hanno fatto sì che la qualità sia comunque elevata, ma la quantità molto scarsa. E la qualità del nostro olio è data proprio dalla cura del terreno, da un terreno molto particolare, ricco di quarzo e privo di calcare. Un terreno unico che ci consente di avere un olio eccellente che viene esportato in tutto il Mondo”.Ricco il programma che prevede cooking-show, degustazioni e visite ai frantoi. Per gli sportivi pronti anche percorsi con e-bike tra gli ulivi. Non mancheranno concerti, presentazioni di libri con la presenza degli autori, protagonisti saranno anche i bambini con tante proposte di gioco.
Come consuetudine saranno a disposizione gli stand dei produttori che permetteranno di conoscere di persona coloro che realizzano questo straordinario prodotto. Il programma completo è a disposizione su sito del Comune di Reggello.
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World Pasta Day, Giansanti “Più grano nazionale e di qualità”

ROMA (ITALPRESS) – “L’Italia è il primo paese produttore di pasta a livello mondiale. Più del 60% della produzione è destinato all’esportazione, ma solo il 60-70% del grano duro utilizzato arriva dalle imprese agricole italiane. Possiamo e dobbiamo fare di più per rafforzare ulteriormente la filiera”. E’ la dichiarazione del presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, in occasione della “Giornata mondiale della pasta” che si celebra oggi, 25 ottobre. “Da tempo la Confagricoltura è impegnata nei contratti di filiera, per aumentare la produzione interna di grano duro e per rispondere alle esigenze delle industrie di trasformazione anche sotto il profilo della qualità”, sottolinea Giansanti. Nei primi sette mesi di quest’anno – secondo i dati provvisori di Istat – le importazioni sono ammontate a poco meno di 1,5 milioni di tonnellate, per un valore di 690 milioni di euro.
“Con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) – prosegue il presidente di Confagricoltura – abbiamo l’occasione irripetibile per far fare alla cerealicoltura italiana un passo in avanti decisivo. Con l’auspicio che l’applicazione nazionale della nuova Pac non penalizzi le imprese agricole professionali, da cui dipende la gran parte dell’offerta nazionale di grano duro”. A livello congiunturale, i mercati stanno attraversando una fase straordinaria con un livello delle quotazioni per il grano duro (circa 540 euro a tonnellata) che supera del 130% la media dei prezzi registrati negli ultimi cinque anni. Sull’evoluzione dei mercati – segnala Confagricoltura – pesa la situazione degli stock a livello mondiale che sono sul livello più basso da cinque anni, soprattutto a seguito della contrazione dei raccolti in Canada.
“Allo stesso tempo, le nostre imprese – rileva Giansanti – stanno facendo i conti con un forte incremento dei costi di produzione, a partire da quelli direttamente legati all’energia. Per il balzo avanti del prezzo del gas, ad esempio, il prezzo dei fertilizzanti azotati si è triplicato nel giro di un anno”.
Conclude Massimiliano Giansanti: “Nella Giornata mondiale della pasta, proponiamo a tutti i rappresentanti della filiera – dalla produzione della materia prima, all’industria fino alla distribuzione – di sederci attorno ad un tavolo, per concordare il modo migliore per fronteggiare questa situazione eccezionale”.
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Gli invasi montani di Iren votati fra i “Luoghi del Cuore” Nutella

REGGIO EMILIA (ITALPRESS) – Lo spettacolare panorama degli invasi Iren dell’Agnel e del Serrù, ripresi dal colle del Nivolet nella piemontese alta Valle Orco, è stato riprodotto sugli iconici barattoli di Nutella, da qualche giorno disponibili sul mercato italiano nell’ambito del progetto limited edition di Nutella “Ti Amo Italia”. L’immagine dei due laghi artificiali che alimentano le centrali idroelettriche di Iren presenti in Valle Orco è risultata una dei 42 “luoghi del cuore” selezionati dagli appassionati consumatori di Nutella, che con circa 2,2 milioni di voti hanno scelto spettacolari scorci paesaggistici italiani che sono stati applicati sui contenitori di uno dei più conosciuti prodotti italiani nel mondo. L’appello che Nutella ha avviato sui social network a partire da fine aprile, infatti, ha visto la straordinaria partecipazione degli utenti della rete che hanno dato vita a una sfida entusiasmante candidando oltre 1.600 meraviglie italiane che, grazie alla loro varietà, hanno rappresentato quanto il Bel Paese possa essere fonte di ispirazione. Tra le candidature, a sfidarsi nel duello social sono state 84 location suggestive della nostra penisola, selezionate in collaborazione con Enit, con l’obiettivo di creare sempre più consapevolezza sulla meraviglia dei luoghi che ci circondano.
I partecipanti, attraverso i loro voti, hanno scelto le immagini vincitrici rappresentative di ogni regione d’Italia e che sono ora raffigurate sui 42 vasetti di Nutella. I due laghi artificiali, una suggestiva icona paesaggistica per gli appassionati della montagna, da decenni consentono ad Iren di produrre energia 100% green nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso, nel pieno rispetto della natura, del suo equilibrio paesaggistico e della flora e fauna che lo popolano.
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Accordo Unicredit-Confagricoltura a sostegno della filiera agricola

ROMA (ITALPRESS) – UniCredit e Confagricoltura hanno firmato un accordo finalizzato a mettere in atto un’azione congiunta e sinergica per facilitare l’accesso al credito e accelerare i processi di innovazione e transizione ecologica delle imprese agricole italiane. L’intesa è stata firmata da Andrea Casini, responsabile Imprese di UniCredit Italia e dal presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti. La collaborazione riguarda in particolare il sostegno e la valorizzazione, tramite specifiche iniziative creditizie e servizi consulenziali dedicati, delle filiere agricole e delle reti di impresa, nonchè la promozione e lo sviluppo di progetti legati all’innovazione, all’agritech e a migliorare la sostenibilità del business delle aziende del comparto, in ottica ESG. L’accordo prevede anche l’avvio di iniziative di formazione per accrescere la cultura creditizia delle imprese associate e facilitare un più ampio accesso agli strumenti di credito disegnati sulle reali necessità delle aziende, oltre a favorire la cultura della sostenibilità e la loro competitività. “L’agricoltura italiana sarà assegnataria nei prossimi anni di risorse pubbliche pari a circa 57 miliardi tra sussidi comunitari e contributi nell’ambito del Pnrr – ha spiegato Casini – Abbiamo davanti a noi l’occasione storica per accelerare il processo di innovazione e transizione ecologica del settore e l’accordo firmato oggi con Confagricoltura va proprio verso questa direzione. Un comparto che, con 735.000 imprese capillarmente presenti sull’intero territorio nazionale, è trainante per l’economia del Paese e contribuisce al Pil nella misura del 17% includendo l’intera filiera agroalimentare. Accelerare la sua trasformazione significa dare una spinta decisiva alla ripartenza in chiave sostenibile e digitale del Paese, in linea con il Pnrr”. Per Giansanti “questo accordo, sviluppando una maggiore sensibilità in materia creditizia nelle imprese agricole, contribuisce a raggiungere gli obiettivi di transizione ecologica e di innovazione necessari a dare nuovo impulso all’economia italiana valorizzando il ruolo dell’agricoltura, ovvero produrre cibo di qualità per tutti, in modo sempre più sostenibile. Il tavolo congiunto nazionale con UniCredit promuove anche l’agritech agroalimentare – continua Giansanti – incentivando l’adozione di nuove tecnologie e permettendo pertanto alle imprese di essere maggiormente competitive sui mercati internazionali”.
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Agroalimentare, a Bologna la Commissione politiche agricole nazionale

BOLOGNA (ITALPRESS) – I fondi del PNRR e la nuova Pac (Politica agricola comune) sono stati tra i temi al centro della Commissione politiche agricole nazionale che si è tenuta ieri a Bologna tra gli assessori regionali all’Agricoltura di tutta Italia, ospiti della Regione Emilia-Romagna.
Oltra alla netta presa di posizione dell’assessore all’Agricoltura dell’Emilia-Romagna, Alessio Mammi, condivisa con gli altri assessori a difesa dell’Aceto balsamico di Modena contro il tentativo della Slovenia di far passare come balsamico qualsiasi tipo di aceto miscelato con mosto concentrato, e, più in generale, a difesa dei nostri prodotti agroalimentari di eccellenza Dop e Igp, la Commissione politiche agricole ha messo in programma un incontro con il ministro, Stefano Patuanelli, per pianificare al meglio i bandi in uscita in ambito agricolo sostenuti con i finanziamenti del PNRR e per approfondire alcuni aspetti che riguardano la nuova PAC.
Dopo la visita alla mattina presso gli stand di Eima alle fiere di Bologna, gli assessori regionali si sono spostati in centro storico a Bologna per seguire i lavori della Commissione, presieduta dal coordinatore Federico Caner, assessore all’agricoltura della Regione Veneto, assieme all’assessore Alessio Mammi. Nel corso dell’incontro sono stati trattati altri punti all’ordine del giorno, tra i quali la necessità di una ridefinizione di alcuni parametri sul controllo degli animali selvatici sul territorio.
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Accordo Crea-Sport e Salute per sana alimentazione ed esercizio fisico

ROMA (ITALPRESS) – Il sovrappeso in età scolare ha raggiunto in Italia dimensioni epidemiche: una recente indagine su 50.000 bambini ha riscontrato un eccesso ponderale nel 30% degli scolari: un 20% risultano in sovrappeso e ben il 10% sono francamente obesi. Tali squilibri si riflettono pesantemente in età adulta, con un 32% di italiani in sovrappeso ed il 10% di obesi, provocando l’incremento di gravi patologie, come il diabete e le malattie cardiovascolari e respiratorie.
Crea e Sport e Salute hanno siglato un programma di ricerca e di comunicazione comune per dare un contributo e un importante segnale: riprendere congiuntamente stili di vita corretti, con una sana e varia alimentazione e un regolare esercizio fisico. “Proprio da questa convinzione – ha affermato il presidente del Crea Carlo Gaudio – è nata l’iniziativa del protocollo d’intesa siglato oggi con l’Ad di Sport e Salute, Vito Cozzoli, alla presenza del ministro per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Stefano Patuanelli. Intendiamo unire le forze – ha aggiunto – per promuovere stili di vita più sani, sin dalla scuola dell’obbligo, mediante campagne educative, formazione e ricerca”. “Per corretti stili di vita, una delle missioni scritte nel Dna di Sport e Salute, intendiamo sicuramente un Paese con più sport e più praticanti anche per prevenire problemi di salute nei più grandi e il tema del sovrappeso tra i più giovani – ha detto il presidente di Sport e Salute Vito Cozzoli -. Con questo accordo vogliamo unire il grande lavoro dell’Istituto di medicina dello sport a favore della prevenzione e la nostra campagna ‘Una goccia di sport’ rivolta ad avere maggiore cura del corpo, alla competenza del Crea per lo stile alimentare, la nutrizione, l’educazione al cibo sano. Insomma, più benessere attraverso più sport”. Il protocollo intende sensibilizzare e informare con campagne mirate l’opinione pubblica; educare le giovani generazioni attraverso specifiche iniziative nelle scuole e una adeguata formazione di docenti e operatori e favorire la ricerca e l’innovazione, in un’ottica di tutela della salute, nei settori di interesse reciproco, quali appunto sport e alimentazione.
“Si uniscono alimenti e sport, due elementi essenziali per una vita sana, in particolare per i giovani. Questo accade il giorno dopo l’approvazione del documento programmatico di bilancio, dove reintroduciamo l’educazione motoria in quarta e quinta primaria”, ha detto il ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Stefano Patuanelli.
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Agroalimentare, E.Romagna in campo per tutelare l’Aceto balsamico

BOLOGNA (ITALPRESS) – “Giù le mani dall’Aceto balsamico di Modena e, più in generale, dai nostri prodotti agroalimentari di eccellenza Dop e Igp, che tutto il mondo apprezza e ci invidia, a partire dai più noti Parmigiano-Reggiano e Prosciutto di Parma”.
+La perentoria richiesta al Governo di sbarrare la strada al tentativo da parte della Slovenia di ottenere il via libera da Bruxelles su una norma tecnica che porterebbe a snaturare quello che conosciamo e apprezziamo come il vero “aceto balsamico”.
Quale potrebbe essere il rischio? Quello di consentire ai nostri vicini di frontiera di commercializzare come “aceto balsamico” qualsiasi tipo di aceto miscelato con mosto concentrato.
L’assessore Alessio Mammi porterà nel pomeriggio il tema della difesa dei prodotti italiani di qualità contro gli innumerevoli tentativi di imitazione e usurpazione del loro buon nome ai colleghi delle altre Regioni nel corso del tavolo della Commissione politiche agricole riunita oggi a Bologna alla presenza degli assessori all’agricoltura delle Regioni italiane, in occasione dell’EIMA, la rassegna internazionale delle macchine agricole in svolgimento nel quartiere fieristico del capoluogo regionale.
L’Emilia-Romagna, che vanta in materia un indiscusso primato in ambito nazionale ed europeo con ben 44 specialità alimentari a marchio Dop e Igp, è tra le Regioni italiane che pagano il conto più salato all’agropirateria internazionale. Non si contano infatti i falsi Parmesan in circolazione ad ogni latitudine del globo terrestre, in barba ai nostri produttori e in spregio al principio di una corretta concorrenza. Il caso dell’aceto balsamico sloveno, se si vuole, è ancora più grave perchè si tratta del tentativo da parte di uno Stato membro dell’Unione europea di appropriarsi di parte della notorietà e del successo commerciale riscosso in tutto il mondo dal vero Aceto balsamico di Modena Igp, aggirando le normative europee a difesa di prodotti a denominazione di origine.
“Non permetteremo -ha sottolineato Mammi- che si compia questo danno a uno dei prodotti simbolo del nostro territorio. Pertanto, faccio mio l’appello che il Consorzio di tutela ha rivolto alle più alte autorità italiane, a partire dal presidente del Consiglio, Draghi, ai ministri competenti Patuanelli (Politiche Agricole), Giorgetti (Sviluppo economico) e Di Maio (Esteri), perchè il nostro Paese si attivi con tutte le possibili azioni nei confronti della Slovenia, in particolare la procedura di contestazione prevista in questi casi”.
“In questa battaglia -ha aggiunto Mammi- che ha come posta in gioco la difesa dell’identità delle nostre specialità alimentari e con essa la salvaguardia degli interessi economici dei nostri produttori, mi associo inoltre alla richiesta avanzata dall’Associazione Origin, che riunisce i consorzi italiani delle indicazioni geografiche, affinchè il nostro governo, in collaborazione con il Consorzio di tutela dell’Aceto balsamico Igp, si adoperi in ogni modo per garantire la corretta applicazione del diritto europeo in materia di prodotti Dop e Igp, senza escludere un eventuale ricorso presso la Corte di Giustizia europea”. ll coordinatore della Commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni Federico Caner dichiara: “Abbiamo accolto con molto favore la proposta dell’assessore Alessio Mammi di convocare una seduta della Commissione a Bologna, in occasione dell’EIMA che rappresenta un punto di riferimento a livello internazionale per tutto il settore della meccanizzazione agricola. E’ l’occasione per affrontare, anche su iniziativa dell’assessore Mammi, alcune importanti questioni quali la tutela delle DO, con particolare riferimento all’Aceto balsamico Igp di Modena, la prevenzione dei danni da fauna selvatica, nonchè alcuni importanti provvedimenti per i settori oleicolo ed ortofrutticolo”.
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Agrinsieme “Bene rinvio al 2023 di sugar e plastic tax”

ROMA (ITALPRESS) – “Bene il rinvio al 2023 della Sugar tax e Plastic tax annunciato ieri in Consiglio dei ministri, ma continuiamo a chiederne l’eliminazione perchè si tratta di una misura fortemente restrittiva che indebolisce non solo il settore della trasformazione, ma tutta la filiera”. Lo sottolinea il coordinamento di Agrinsieme, che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, sollecitando il Governo a valutarne l’abrogazione. “Seppur in maniera indiretta – prosegue il Coordinamento – in particolare, l’imposta sulle bevande zuccherate finirebbe col punire anche il mondo agricolo, dando il colpo di grazia al comparto saccarifero, già penalizzato dalla liberalizzazione delle quote, che ha contribuito alla decimazione delle imprese del settore”. Per questo Agrinsieme torna a sottolineare la necessità che tale misura venga abrogata: la sua introduzione comporterebbe dal 2023 un incremento della fiscalità del 28% e una penalizzazione dei consumi con ripercussioni negative su ogni anello della filiera e su un settore già fortemente indebolito dalla pandemia, che dimostra gli effetti devastanti, economici e sociali dell’introduzione di un’imposta del valore di 10 euro/ettolitro in un momento già così incerto. Come dimostra anche un recente studio Nomisma – sottolinea Agrinsieme – anzichè facilitare crescita e occupazione, con l’eventuale introduzione della Sugar Tax si avrebbe una contrazione del 16% del mercato a volume, -180 milioni di euro di fatturato rispetto al 2019 e -344 milioni di euro, se si considera la perdita di giro d’affari nel 2023 rispetto al 2019.
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