CREMONA (ITALPRESS) – Il primo semestre 2021 si conferma in crescita per il Provolone Valpadana: l’impegno del Consorzio in Vigilanza, Ricerca e Sviluppo, trova conferma in un incremento del 3% sulla produzione del primo semestre 2021 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente ed un aumento del volume delle esportazioni, nei primi cinque mesi dell’anno, pari al 23% sull’anno precedente.
All’attività di vigilanza, svolta costantemente sul territorio nazionale dagli agenti vigilatori del Consorzio, è stata inoltre affiancata, a partire dagli ultimi mesi del 2020, un’attività on line di brand protection, recentemente rinnovata, che ha permesso di rilevare e risolvere oltre 80 violazioni sulla denominazione protetta e la rimozione di oltre 200 link lesivi al marchio Provolone Valpadana. Il prelievo di campioni di prodotto nei punti vendita nazionali ha consentito di verificare costantemente la rispondenza del prodotto alle previsioni del disciplinare di produzione, in particolare la mancanza di conservanti nel prodotto, consentiti solo per gli eventuali trattamenti in superficie.
Sulla base delle esigenze emerse e per poter fornire ulteriori elementi al consumatore, il Consorzio intende avviare due specifici approfondimenti, che prenderanno il via nei prossimi mesi: il primo per confermare, su base più allargata e scientificamente attendibile la totale assenza di lattosio nelle due tipologie di prodotto (dolce e piccante) e già a partire da 10 gg dalla produzione, il secondo per valutare al meglio la presenza di sale nel prodotto finito, pur avendo già constatato quanto sia in quantità inferiori rispetto ad altri formaggi.
L’attività di ricerca del Consorzio, che ad oggi conta uno storico di oltre 22 progetti conclusi con successo (dall’abbandono del conservante all’impronta ambientale, dall’individuazione del DNA alle temperature di raccolta e stoccaggio del latte), vede a fianco delle iniziative sul prodotto anche un ambito dedicato alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica, in linea con i cambiamenti che stanno caratterizzando gli anni più recenti. Il Consorzio è infatti attualmente promotore del progetto “Made Green in Italy”, ma sta elaborando iniziative per cercare di ridurre lo spreco alimentare e l’utilizzo di packaging alternativi, senza dimenticare un più stretto raccordo con le aziende agricole che, nei prossimi anni, dovranno evolvere per migliorare la sostenibilità della filiera del settore primario.
Queste sono le tematiche che il Consorzio intende affrontare nei prossimi mesi avendo già avviato diverse collaborazioni con altre realtà impegnate sulle stesse tematiche e favorendo una più stretta collaborazione con il mondo universitario, in particolare con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, rendendo disponibili due borse di studio per progetti di studio sul Provolone Valpadana.
“Pur essendo molto impegnati nel portare avanti iniziative di promozione del prodotto, utilizzando sia i mezzi tradizionali che quelli più innovativi – afferma il presidente del Consorzio, Libero Stradiotti – il Consorzio mantiene alta l’attenzione sugli aspetti che possono generare un potenziale sviluppo di attività per il futuro delle aziende associate. La sostenibilità, intesa nel senso più vasto del termine, i nuovi materiali, le innovazioni di processo e l’apertura a collaborazioni a più ampio raggio, sono i temi sui quali indirizzeremo l’impegno a medio termine e sui quali ci auguriamo di poter offrire il nostro contributo di crescita del settore”.
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Primo semestre 2021 in crescita per il Provolone Valpadana
L’agrovoltaico nuova opportunità per le imprese
VERONA (ITALPRESS) – Con 2,6 miliardi di euro stanziati all’interno del Piano nazionale di ripartenza e resilienza (Pnrr), suddivisi in due distinte misure a sostegno del Parco Agrisolare (1,5 miliardi) e dello Sviluppo agrovoltaico (1,1 miliardi), il mondo agricolo è invitato a raccogliere una sfida ambiziosa: coniugare il doppio ruolo di produttore di cibo e di energia. Il salto in avanti da compiere, in ogni caso, dovrà essere di natura culturale. Il tema è stato affrontato nel corso di un webinar organizzato da Fieragricola in collaborazione con Qualenergia.it e moderato da Leonardo Berlen. L’iniziativa formativa, rivolta al mondo agricolo e agli operatori professionali del settore, si inserisce in un ciclo di convegni online in vista della 115ª edizione di Fieragricola, rassegna internazionale dedicata all’agricoltura, in programma a Veronafiere dal 26 al 29 gennaio 2022.
Punto di partenza del webinar è stata la definizione dei sistemi agrovoltaici, «sistemi integrati tra fotovoltaico e agricoltura, in cui vi sia un doppio uso del suolo e che presentino delle sinergie tra la fotosintesi e l’effetto fotovoltaico», come ha specificato Alessandra Scognamiglio della Divisione Fotovoltaico e Smart Devices del Dipartimento Tecnologie energetiche rinnovabili e coordinatrice della task force Agoivoltaico sostenibile di Enea.
In questo modo si supererebbe il modello di pannelli fotovoltaici a terra, osteggiati da quella parte di mondo agricolo che si batte contro il consumo inutile di suolo, in quanto l’agrovoltaico viene installato ad altezze superiori e in posizioni tali da permettere di coltivare e di consentire l’utilizzo di mezzi agricoli soluzioni di agricoltura di precisione per le operazioni in campo.
Nell’ambito della multifunzionalità in agricoltura, l’agrovoltaico è un’opportunità che – a parte l’incognita data da un vuoto legislativo non ancora colmato e dalla mancanza di una politica universale a livello nazionale, alle quali si sono preferiti indirizzi regionali non omogenei – può trasformare la figura dell’imprenditore agricolo, migliorare la competitività delle aziende, ridurre le emissioni in agricoltura, contrastare alcuni effetti dei cambiamenti climatici, armonizzarsi con il paesaggio e rispondere agli obiettivi ambientali di decarbonizzazione. L’Unione europea, infatti, ha innalzato l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra ad almeno il 55% rispetto al 1990.
«Le prospettive di crescita del fotovoltaico nell’Ue-27 vedono una crescita esponenziale fra il 2020 e il 2024, anno in cui si potrebbero sfiorare i 300 Gigawatt installati», ha affermato Michela Demofonti, coordinatrice del Gruppo di Lavoro Agro-fotovoltaico Italia Solare, associazione che esprime oltre 500 soci nel settore per un fatturato che supera 1,5 miliardi di euro. Un trend positivo anche per l’Italia, «dove gli obiettivi di installazione al 2030 sono stati fissati in 52 Gigawatt, più del doppio rispetto ai 21,6 GW installati nel 2020».
«Il potenziale per gli agricoltori è notevole e i benefici per le imprese agricole – riassume Alessandra Scognamiglio – possono essere sintetizzate in ambiente controllato per colture; energia per sistemi di raffrescamento e riscaldamento; protezione da pioggia, grandine, vento; introito economico, gestione e controllo idrico; migliorata qualità del suolo; riduzione dell’uso di plastiche; resilienza al cambiamento climatico».
Diverse anche le soluzioni tecniche attuabili, che spaziano dalle serre fotovoltaiche ai sistemi agrivoltaici in piena aria, dai panelli agrivoltaici con tunnel a soluzioni orientabili, al doppio pannello. Declinazioni differenti, sulla base delle caratteristiche dell’imprese agricola ospitante, delle colture che si alternano in rotazione, delle necessità legate ai cambiamenti climatici.
L’esempio illustrato da Giovanni Simoni, fondatore di Kenergia spa, comprende addirittura un sistema di recupero e immagazzinaggio dell’acqua piovana, così da fronteggiare eventuali problemi di siccità in alcuni periodi dell’anno.
Il doppio uso del suolo e l’unicità dell’imprenditore – che da un lato è agricoltore e dall’altro «energy-manager» – distingue la nuova frontiera dell’agrovoltaico dai pannelli a terra, ormai superati sia per il consumo di suolo (sottraggono terreno alle colture agricole) che per l’impatto paesaggistico.
«L’agrovoltaico è un progetto di lungo periodo, che necessità una pianificazione e una armonizzazione a livello ambientale», evidenzia Giovanni Simoni. Il messaggio è chiaro: non ci si improvvisa imprenditori agricoli e produttori di energia da agrovoltaico, anche perchè i costi e le superfici richieste, ancorchè non impattanti sul piano del consumo del suolo, sono superiori rispetto al fotovoltaico di prima generazione. Ma come risposta alla transizione ecologica e differenziazione del reddito agricolo è un’opportunità da valutare attentamente ed è con questi obiettivi che Fieragricola 2022 offrirà spunti di dibattito e un salone delle rinnovabili più ampio».
«Non far entrare in conflitto il fotovoltaico con la pratica agricola deve essere la stella polare dell’agrovoltaico – conclude Leonardo Berlen di QualEnergia.it -. Per questo, serve un lavoro tecnico di squadra e quasi sartoriale sul progetto, che non sarà quindi standardizzato, ma complesso, e anche per questo stimolante e con interessanti opportunità per tutti gli attori. Servono esempi da far conoscere e da replicare, ma anche una maggiore attenzione del legislatore nazionale e regionale a questo tipo di iniziative».
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Grana Padano, tradizione e innovazione a concorso Caseus Veneti
MILANO (ITALPRESS) – Per gli amanti dei formaggi di qualità e degli abbinamenti con le eccellenze enogastronomiche, sabato 25 e domenica 26 settembre l’appuntamento d’obbligo è a Piazzola sul Brenta (Pd), a Villa Contarini, per la 17ma edizione di “Caseus Veneti”, il concorso regionale dei formaggi del Veneto, che vedrà confrontarsi centinaia di produttori in 39 categorie, attivi in una delle regioni italiane più ricche di tipologie casearie.
Centrale il ruolo del Grana Padano Dop, che a Verona, Vicenza, Padova e Rovigo ha prodotto nel 2020 oltre il 14% dei 5,2 milioni di forme grazie alle quali ha consolidato il proprio primato di formaggio a denominazione d’origine protetta più consumato nel mondo. Sarà protagonista di numerosi appuntamenti, a partire dall’anteprima di giovedì 23 settembre con la cena solidale che si terrà all’Agriturismo “La Penisola” a Campo San Martino (PD) e dedicata alla “Città della Speranza”, ente al quale, insieme a Life Inside Onlus e alla Fondazione Lucia Guderzo, sarà devoluto anche il ricavato di “Forme di solidarietà”, iniziativa dove ad un prezzo simbolico verranno venduti i formaggi in concorso e che avrà come testimonial Eleonora Daniele, nota conduttrice televisiva e presidente di “Life Inside Onlus”.
“Il Grana Padano DOP prodotto nel Veneto ottiene da anni riconoscimenti in tutte le più importanti rassegne internazionali ed è un gadget amatissimo dai milioni di turisti che visitano la regione – sottolinea il direttore generale del Consorzio, Stefano Berni -. Sono risultati ottenuti grazie all’impegno dei produttori e a occasioni di confronto e di competizione come Caseus Veneti. Quest’anno da questo concorso lanciamo come priorità un obiettivo che vede i nostri caseifici impegnati da anni: aumentare e garantire la sostenibilità di tutta la filiera sotto ogni profilo, legata al benessere animale in cui crediamo da sempre, perchè in un mondo rispettoso della natura il Grana Padano DOP continuerà ad essere una grande eccellenza”.
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Expocook a Palermo, food e turismo all’insegna dell’innovazione
PALERMO (ITALPRESS) – Dodici piani di padiglioni espositivi in realtà virtuale 3D, due sale conferenza per partecipare in streaming ai workshop internazionali, seminari, cooking show con esperti e chef stellati, oltre 130 espositori soltanto per la fiera virtuale, circa 300 partecipanti ai B2B (online e in presenza), partner internazionali da oltre 40 paesi, sessioni plenarie, workshop informativi e incontri mirati. Tutto questo è ExpoCook online Experience, la kermesse dedicata al mondo Ho.Re.Ca. nel suo senso più ampio, dal cibo e bevande di alta qualità, alle attrezzature professionali, l’hotellerie, il turismo e le aree correlate, che si terrà dal 28 al 30 settembre all’Astoria Palace Hotel di Palermo per le attività in presenza e online per tutte quelle iniziative finalizzate ai rapporti internazionali. Organizzata da 3F Solution assieme a Sicindustria, partner della Rete Enterprise Europe Network, la manifestazione giunge quest’anno alla sua quinta edizione.
“Digitalizzazione e internazionalizzazione – ha detto Gregory Bongiorno, presidente di Sicindustria, in occasione della presentazione di oggi in Confindustria Sicilia – sono, insieme a sostenibilità e innovazione, le chiavi di lettura del futuro. La pandemia da Covid-19 ha reso evidente la necessità di un cambiamento radicale nel modo di muoversi, di vivere e di lavorare dimostrando come tecnologia e digitalizzazione siano parte integrante della trasformazione sociale in atto e strumento indispensabile per assicurare il successo delle imprese sui mercati internazionali. Sicindustria-Enterprise Europe Network è riuscita a mettere a sistema tutto questo e lo ha reso disponibile per ExpoCook online Experience e quindi per le imprese”.
“Siamo molto soddisfatti di questa partnership con Sicindustria/Een – ha sottolineato Fabio Sciortino project manager di ExpoCook – che ci ha permesso di concretizzare il nostro desiderio di portare il mondo in Sicilia”.
“Iniziative come quella presentata oggi – ha detto il vicepresidente della Regione, Gaetano Armao – dimostrano la vitalità del sistema economico regionale che vuole ripartire, con entusiasmo, forza, energia ed è compito del governo regionale sostenere questa ripresa. Stiamo vivendo un momento cruciale che non ritornerà, ci sono tutte le premesse per un rilancio significativo ma dobbiamo essere compatti e dimostrare che la Sicilia sa fare massa critica”.
I partecipanti on line di ExpoCook potranno collegarsi su www.expocook2021.b2match.io, registrarsi e scegliere a quali sessioni assistere, come fossero in presenza. Grazie alla tecnologia 3D, infatti, ExpoCook 2021 offrirà agli espositori e ai visitatori l’opportunità di visitare gli stand virtuali in 3D, ascoltare grandi relatori da tutto il mondo durante i tanti workshop organizzati e passeggiare nei locali virtuali della fiera. I partecipanti avranno anche la possibilità di essere presenti anche fisicamente per le conference, i cooking show e gli incontri B2B.
Un ruolo importante avrà l’Università di Palermo, che organizzerà diversi workshop sull’agroalimentare, nell’ottica di un’economia sostenibile e circolare.
All’incontro hanno preso parte anche il delegato di Sicindustria/EEN per l’internazionalizzazione Nino Salerno; il segretario generale di Unioncamere Sicilia, Santa Vaccaro; il componente della Commissione Attività Produttive ARS Mario Caputo; la responsabile Area internazionale Sicindustria/EEN Giada Platania.
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In arrivo 3 milioni per il settore vitivinicolo in Trentino
TRENTO (ITALPRESS) – Rilanciare, qualificare e valorizzare i settori vitivinicolo ed enoturistico del Trentino, fortemente provati dalla pandemia. Punta a questo il bando approvato oggi dalla Giunta provinciale di Trento, su proposta dell’assessore all’agricoltura, foreste, caccia e pesca che mette a disposizione del comparto 3 milioni di euro. Nel dettaglio le risorse messe a disposizione delle imprese agricole singole o loro società del comparto, che più hanno risentito degli effetti della pandemia da Covid_19 si focalizzano sulla riqualificazione delle strutture esistenti, in modo da poter migliorare e rilanciare l’offerta complessiva dopo le chiusure connesse alla pandemia da Covid. In particolare verranno finanziati interventi di ristrutturazione, ammodernamento, ampliamenti, rinnovo dell’arredamento e dell’attrezzatura, qualificazione o realizzazione di spazi esterni, sale degustazioni e didattiche, punti vendita dei prodotti, interventi di miglioramento energetico e tecnologico.
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G20 Agricoltura, l’Italia e la Toscana modello per l’Europa
ROMA (ITALPRESS) – “La Carta di Firenze che uscirà da questo G20 ribadirà che l’agricoltura è al centro dell’Europa per le generazioni future e siamo orgogliosi che il messaggio parta dalla Toscana che oggi riafferma il proprio ruolo strategico che da sempre ha avuto in questo settore”. Con queste parole il presidente della Regione Eugenio Giani ha chiosato la mattinata di lavori che ha preceduto l’apertura ufficiale del G20 programmato per il pomeriggio al teatro della Pergola, a Firenze. Con Giani, la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi. Insieme hanno dato il benvenuto in Palazzo Strozzi Sacrati al commissario europeo all’agricoltura Janusz Wojciechowski e al ministro delle politiche agricole Stefano Patuanelli che, dopo un incontro privato, hanno partecipato alla commissione delle politiche agricole della conferenza Stato-Regioni con tutti gli assessori regionali che si è svolta in Sala Pegaso.
“In questi giorni – ha detto Giani – Firenze è una costellazione di momenti importanti di confronto che ci porteranno alla costruzione della carta di Firenze, cioè l’indirizzo strategico per l’agricoltura del futuro, con la centralità di un sistema alimentare sostenibile che segua lo schema ‘dal produttore al consumatorè, con una nuova strategia sulla biodiversità che tuteli e migliori la varietà di piante e animali nell’ecosistema rurale, con pratiche che contribuiscano all’azione per il clima del Green Deal per conseguire l’obiettivo di azzerare le emissioni entro il 2050; con una strategia forestale aggiornata. Tutto questo riconfermando il ruolo essenziale in diversi settori strategici chiave degli agricoltori, delle imprese agroalimentari, dei silvicoltori e le comunità rurali. Non solo, tenuto conto anche che nella precedente programmazione siamo stati autorità di gestione del Programma di svuluppo rurale, rivendichiamo anche per la prossima programmazione l’autonomia delle Regioni e un ruolo di rilevanza”.
“Ringrazio gli agricoltori italiani per aver contribuito a sostenere la sicurezza alimentare in Europa durante la pandemia – ha detto il commissario Wojciechowski congratulandosi con Firenze per l’organizzazione affermando che non poteva essere scelto luogo migliore per un incontro come questo – Ciò dimostra quanto sia resiliente il nostro settore agricolo, e ne deriva una lezione su come rafforzare il settore, tema che era anche parte della riforma della Pac. Lo sviluppo dell’agricoltura è l’obiettivo fondamentale della politica agricola comune che stiamo varando. E ho tratto una lezione dalle caratteristiche dell’agricoltura italiana che rappresenta una storia di successo perchè si basa sulle piccole e medie imprese che, pur avendo un’estensione inferiore alla media europea, hanno un indice di produttività molto elevato. E nella maggior parte dei casi non si tratta di coltivazioni intensive: il modello di quanto vogliamo ottenere nella nostra riforma che punta a un maggior grado di sostenibilità oltre che di qualità, ambiti in cui l’Italia è molto ben piazzata e sono pertanto molto felice di aver incontrato i rappresentanti degli agricoltori e delle Regioni di questo Paese”.
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Agricoltura, Patuanelli “Riforma Pac epocale, arriverà in tempi fissati”
FIRENZE (ITALPRESS) – “Il nostro piano arriverà nei tempi in cui abbiamo fissato, il 31 dicembre di quest’anno, e non ci dispiacerebbe discutere di qualche margine di flessibilità per la definizione del quadro finanziario. E’ necessario fare bene ma bisogna fare anche presto perchè gli agricoltori hanno bisogno di certezze e di conoscere quali sono gli strumenti a loro disposizione per l’agricoltura non per il prossimo settennato, ma io credo che la riforma che abbiamo fatto è epocale, e porterà davvero una agricoltura diversa nei prossimi 40 anni”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli, nel corso di un incontro avvenuto quest’oggi a Palazzo Sacrati Strozzi a Firenze, alla presenza anche del presidente della regione Toscana, Eugenio Giani. “Stiamo costruendo un percorso che è fondamentale per la nuova agricoltura del nostro Paese, lo stiamo facendo con un confronto aperto, con un tavolo di parterniato molto ampio, ascoltando tutti, ed ovvio però che c’è un rapporto privilegiato fra il ministero e le regioni”.
“In un settore produttivo come quello agricolo il ruolo delle regioni, anche d’Europa, non potrà essere diverso rispetto al passato. Dobbiamo lavorare sempre per dare ai nostri agricoltori la possibilità di rafforzare il proprio settore produttivo, di crescere, aumentare la loro produttiva senza perdere quel carattere di distintiva e di eccellenza, di cura del territorio che pretendiamo da tutti i prodotti agricoli del nostro Paese. Nella parte di consultazione il momento importante e critico avverrà quando parleremo delle risorse finanziare, come le distribuiremo, e quindi alcune difficoltà le incontreremo”. “Molte scelte di questa Pac determinano possibili spostamenti, con le proposte che ci sembrano già molto condivise con il territorio-ha proseguito Patuanelli-. Ci sarà un momento in cui dovremo guardarci in faccia e decidere per il meglio per gli agricoltori italiani. Saranno momenti non facilissimi ma sono certo che prevarrà la voglia di trovare le soluzioni e non solo l’analisi dei problemi. Stiamo definendo e dobbiamo definire le regole del condominio per assicurare l’ordinata coesistenza di 21 governi regionali in un quadro Pac nuovo che ha anche delle incognite. Di sfide ne abbiamo tante ma abbiamo tantissima voglia di trovare assieme le soluzioni migliori. Dobbiamo dare gli strumenti a chi produce per continuare a farlo in un percorso di sostenibilità che deve essere ambientale ma non può non essere economica e sociale. Questo è il nostro sforzo che è un lavoro intenso, costante, quotidiano che stiamo facendo”.
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Dal 5 al 7 novembre la prima edizione del “Ferrara Food Festival”
FERRARA (ITALPRESS) – Arriva a Ferrara il primo grande evento incentrato sulle eccellenze territoriali, i prodotti tipici e le ricette classiche della tradizione: tre giorni che, dal 5 al 7 novembre, vedranno alternarsi i migliori produttori in stand espositivi dedicati alla vendita e alla degustazione, in una cornice di appuntamenti per intrattenere, stupire, meravigliare e aggiornare il grande pubblico sui molteplici aspetti che coinvolgono il panorama enogastronomico di un territorio che per storia, cultura e tradizione culinaria può definirsi uno dei capoluoghi nazionali della buona cucina.
Tanti gli appuntamenti a tema food da non perdere della prima edizione del Ferrara Food Festival: sarà una sfida all’ultima fetta la gara dei salami emiliani nell’area eventi PalaEstense, in Piazza del Municipio: diverse aziende agricole regionali si sfideranno alla produzione del miglior salame emiliano artigianale, prodotto conviviale per eccellenza. Sarà invece un incontro a carattere storico quello incentrato su Cristoforo Messi Sbugo, celebre cuoco alla corte di Alfonso I d’Este nella prima metà del 500, le cui ricette riportate nel suo famoso libro hanno influenzato a tal punto la cucina ferrarese che tutt’ora permangono nei piatti tipici della tradizione.
Si prosegue con le sfogline dell’Accademia della Sfoglia per veder creare un enorme tortellaccio ripieno alla zucca delle dimensioni e fattezze di una statua dedicata a questo caposaldo culinario.
Continuano gli appuntamenti con una sfida dall’atmosfera molto aristocratica: protagonista sarà infatti la regina della cucina tradizionale, ovvero la zucca, che verrà ospitata da una parte alla corte degli Estensi nella versione ferrarese del classico cappellaccio, dall’altra sarà “invitata a palazzo” dai Gonzaga, con un’interpretazione del tradizionale tortello alla mantovana: sei esperte sfogline proporranno la loro interpretazione delle due ricette giudicate da una giuria formata da esperti. Sarà un dialogo in forma di lectio magistralis quello tenuto dal critico gastronomico e scrittore Edoardo Raspelli che presenta le “sue” 3T, ovvero lo slogan che l’esperto gastronomo ha depositato anni fa alla Camera di Commercio di Milano: Terra, Territorio e Tradizioni.
Una sfoglia di dimensioni spettacolari verrà impastata e tirata sotto gli occhi del pubblico, che potrà assistere a tutti i passaggi della lavorazione tradizionale. Non mancheranno gli showcooking, a cura delle maggiori realtà aziendali del territorio. Tra un tortellaccio e una sfoglia si fanno strada anche i dolci tradizionali Ferraresi con il pampapato tradizionale a marchio IGP. Tante anche le degustazioni guidate dei prodotti DOP e IGP, con i relativi Consorzi di Tutela. Il Festival sarà infatti un’importante vetrina per i Consorzi nonchè per i Comuni della provincia ferrarese, che hanno scelto il palcoscenico della kermesse per presentare nuovi progetti, iniziative future e peculiarità del loro comparto agroalimentare.
Saranno presenti anche grandi nomi dal panorama food, dello spettacolo e dello sport, come il grande ospite che ritirerà il Premio Diamante Estense ma di cui ancora non è stato svelato il nome, o la star della cucina italiana Gianfranco Vissani, chef che di stelle è un massimo esperto avendone collezionate ben due nella sua pluripremiata carriera e che delizierà il pubblico con un esclusivo showcooking rivisitando un piatto della tradizione di Ferrara.
Le location nel centro di Ferrara dal 5 al 7 novembre vedranno vari eventi e spettacoli: tra gli imperdibili la rievocazione del matrimonio tra Lucrezia Borgia e Alfonso D’Este, esibizioni di sbandieratori, spettacoli e giochi di fuoco e la meravigliosa infiorata che in tempo reale andrà a creare una vera opera d’arte dedicata ad un simbolo della città.
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