Agroalimentare

Agricoltura, Zanoni “Bene l’export bio, consumi interni da migliorare”

BOLOGNA (ITALPRESS) – “Il biologico si sta consolidando, è un mercato che sta crescendo fortemente in tutto il mondo e anche in Italia la crescita è significativa a livello di consumi”. Lo dice all’agenzia ITALPRESS Roberto Zanoni, presidente di AssoBio, a margine dell’inaugurazione di Sana, 33esima edizione del Salone internazionale del biologico e del naturale da oggi a domenica 12 settembre alla Fiera di Bologna. “Abbiamo, inoltre, un export molto importante – sottolinea – in quanto siamo i primi in Europa e i secondi al mondo come esportazione dei prodotti biologici arrivando a rappresentare ben il 6% del totale delle esportazioni agroalimentari italiane. Questo è un bel segnale del Made in Italy”. Per quanto riguarda “i consumi interni – osserva Zanoni – c’è ancora qualcosa da migliorare perchè il nostro pro-capite è decisamente inferiore a quello di molte nazioni vicine a noi. In Francia e in Germania si consuma molto di più biologico, quindi è importante che noi arriviamo a fare formazione, informazione, comunicazione a partire dal mondo della scuola e dell’università”. Secondo l’Osservatorio Sana, realizzato da Nomisma in collaborazione con AssoBio e FederBio, le vendite complessive del biologico sono in crescita del 5% in Italia e si assestano a 4,6 miliardi di euro, considerando i 12 mesi con termine a luglio 2021. Anche l’export bio Made in Italy continua la sua corsa: +11% rispetto allo scorso anno, totalizzando 2,9 miliardi di euro sui mercati internazionali e confermandosi il Paese con il maggior numero di esportazione in Europa. I consumi interni “domestici” sono pari a 3,9 miliardi di euro (+4%) e quelli “fuori casa” pari a 701 milioni di euro (+10%). La ristorazione collettiva e commerciale ritorna a crescere dopo il fisiologico -27% (487 milioni di euro) registrato nell’edizione 2020 dell’Osservatorio. La distribuzione moderna con il 56% fa la parte del leone tra i canali di vendita del domestico: 2,2 miliardi di euro (+2%) tra ipermercati, supermercati, libero servizio, specialisti drug, discount ed ecommerce. Gli ultimi due continuano a registrare i maggiori incrementi: +10,7% gli outlet a basso costo (205 milioni di euro) e +67,3% l’online (75 milioni di euro). Il trend conferma quanto già osservato da AssoBio-Nielsen nel primo trimestre del 2021 per i due ambiti (+10,5 e +79%). Va segnalata la crescita dei negozi specializzati ‘biò (+8%), che soddisfano un quarto (26%) del consumo interno con quasi un miliardo di euro di vendite. Il restante 19% (723 milioni di euro, +5%), proviene da negozi di vicinato, mercatini, farmacie, parafarmacie, gruppi di acquisto solidale.
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In Italia cresce il comparto dei piccoli frutti

RIMINI (ITALPRESS) – Si è tenuto durante la seconda giornata del Macfrut di Rimini, l’Italian Berry Day. Una lunga maratona di interventi dedicati al comparto dei piccoli frutti, segmento che continua a mostrare segnali di crescita. In soli cinque anni, in Italia i consumi dei piccoli frutti (escluso il fuori casa) sono infatti saliti dalle 5.900 tonnellate circa del 2016 alle 9.700 tonnellate del 2020 (+64%) e nel primo semestre 2021 si è registrata un’ulteriore crescita, con un aumento del 40% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
L’interesse del mercato retail viene confermato anche valutando la crescita delle importazioni negli anni. Nel 2020 sono entrate nel nostro Paese circa 17.400 tonnellate di piccoli frutti, soprattutto mirtilli e lamponi da Spagna e Cile, a fronte di circa 13 mila tonnellate del 2016.
Davanti a tale scenario, caratterizzato dall’importante ruolo svolto dalle importazioni, risulta dunque naturale l’aumento di attenzione nei confronti di queste produzioni anche da parte degli operatori nostrani.
A fare una panoramica del contesto produttivo in termini di superfici e investimenti strategici dedicati, è intervenuto nell’ambito dell’Italian Berry Day, Tomas Bosi di CSO Italy.
“L’aggiornamento della stima degli areali al 2021 conferma il trend di ampliamento in atto da diversi anni in più Regioni. A livello complessivo, si parla di poco meno di 2.200 ettari, con una cresciuta del 10% in un solo anno, e appena tre anni fa tali superfici erano meno di 1.700 ettari. Dunque la tendenza all’incremento in atto è molto evidente”, ha affermato Bosi.
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Grana Padano e Ascovilo “Nati per stare insieme” a Milano

MILANO (ITALPRESS) – Grana Padano e Ascovilo presentano il primo di una serie di eventi che rientrano nel progetto triennale “Eccellenze europee del gusto. Nati per stare insieme” (Maggio 2021 – Aprile 2024), piano di informazione e promozione cofinanziato dall’Unione Europea (Regolamento (UE) 1144/2014) e gestito congiuntamente da Consorzio Tutela Grana Padano e Ascovilo.
Il suo scopo è favorire la conoscenza dei marchi DOP e IGP tra i consumatori europei, particolarmente in Italia e in Germania, e di diffondere in tali Paesi la notorietà del Grana Padano DOP e dei vini lombardi DOCG, DOC e IGT promossi da Ascovilo, prodotti dalla qualità e dall’autenticità certificata.
Nel corso del primo appuntamento chiamato “Nati per stare insieme”, che si terrà a Milano dal 10 al 14 settembre a cavallo di Design week e Art week, sarà possibile vivere l’esperienza di una “degustazione enogastronomica emozionale”. All’interno di un labirinto dalle atmosfere velate e avvolgenti, in cui le bottiglie di vino e le forme di Grana Padano saranno le vere protagoniste dell’allestimento, gli ospiti potranno seguire un percorso interattivo che li porterà a scoprire gli abbinamenti con cui esaltare le caratteristiche organolettiche dei vini lombardi e le diverse stagionature di invecchiamento di un grande classico della tavola.
“Con Ascovilo condividiamo la storia e la tradizione di un territorio unico, dove l’aria, la terra e una conoscenza antica hanno permesso di creare eccellenze enogastronomiche – commenta Renato Zaghini, presidente del Consorzio di tutela del Grana Padano – L’obiettivo di questa iniziativa è innanzitutto quello di favorire e promuovere la conoscenza dei marchi DOP e IGP e di diffondere la qualità del formaggio DOP più consumato al mondo e dei vini lombardi DOCG, DOC e IGP tra i consumatori europei che animeranno il Fuori Salone, ma anche di mostrare loro il frutto della dedizione di uomini e donne che ogni giorno lavorano per rendere unico il territorio lombardo”.
“I vini lombardi e Grana Padano sono nati per stare insieme nel segno del territorio – ha rimarcato Giovanna Prandini, presidente di Ascovilo l’associazione che raccoglie i 13 consorzi vitivinicoli della Lombardia protagonisti del progetto insieme al Consorzio Tutela Grana Padano -. Ritengo strategicamente importante rafforzare la conoscenza dei Vini di Lombardia al fine di creare nel consumatore italiano maggiore consapevolezza rispetto all’importanza del settore agroalimentare regionale quale eccellenza nazionale. L’appuntamento del fuori salone di Milano va in questo senso come opportunità di divulgazione della conoscenza dei nostri prodotti. I vini e i formaggi di Lombardia sono fiori all’occhiello della produzione agroalimentare della nostra regione e rappresentano un biglietto da visita di cui andare orgogliosi. Una filiera di grande qualità. L’unione tra Ascovilo e Grana Padano servirà a diffondere la conoscenza sia delle grandi realtà produttive, sia di vere e proprie nicchie di eccellenza del nostro territorio”.
Nella cornice di un’iniziativa di più ampio respiro, volta a rendere più completo e più forte il legame tra sapori, arte e creatività, saranno anche programmati altri momenti da condividere insieme, una serie di “eventi nell’evento”: masterclass con degustazioni dedicate ad approfondire la natura dei vini presenti in relazione agli abbinamenti con Grana Padano e la presentazione delle opere di Manuel Felisi, artista visivo che racconta il concetto umano del “Tempo” attraverso l’emozionante combinazione di tecniche diverse, dalla pittura dalla fotografia.
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Pac, da #CambiamoAgricoltura un manifesto per la sostenibilità

ROMA (ITALPRESS) – Parte l’8 settembre, con una riunione convocata dal MIPAAF alle ore 14.00 il percorso per la redazione del Piano Strategico Nazionale (PSN) della Politica Agricola Comune post 2022 con il coinvolgimento degli attori istituzionali, sociali ed economici riuniti nel Tavolo di partenariato. Un appuntamento atteso e più volte sollecitato dalle Associazioni della Coalizione #CambiamoAgricoltura.
“Lo scorso fine luglio abbiamo nuovamente denunciato pubblicamente l’assenza di un coinvolgimento concreto del partenariato economico e sociale nel processo di redazione del PSN, speriamo di avere oggi alcune risposte sulla strategia e sull’architettura del documento di programmazione che delineerà il futuro dell’agricoltura nel nostro Paese, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità del Green Deal Europeo”, sottolineano le Associazioni di #CambiamoAgricoltura, che proseguono: “E’ fondamentale che con la prima riunione operativa di oggi sia avviato un confronto autentico e non solo formale con il partenariato economico e sociale sui contenuti del Piano Strategico Nazionale, che non sembra scontato in considerazione delle modalità di convocazione, con 132 soggetti convocati per una riunione di poche ore, senza una chiara modalità di lavoro che garantisca un vero confronto nel merito”.
“Non riterremo accettabile una passerella di proposte già definite dal solo confronto tra il MIPAAF, le Regioni e le grandi Associazioni agricole, limitando il ruolo del parternariato sociale ad un invio di osservazioni scritte. Chiediamo una vera partecipazione per un confronto approfondito sui contenuti del PSN, con regole certe e tavoli tematici di discussione”, sottolineano le associazioni.
La Coalizione #CambiamoAgricoltura presenta il proprio “Manifesto” di principi e proposte per un Piano Strategico Nazionale sostenibile, che nelle prossime settimane sarà aperto alla sottoscrizione di scienziati, tecnici, personalità, ma anche dei cittadini che chiedono una vera transizione ecologica dell’agricoltura.
Con questo Manifesto la Coalizione #CambiamoAgricoltura presenta i principi fondamentali che dovranno essere alla base del PSN a partire dalla coerenza con gli obiettivi delle Strategie UE Farm to Fork e Biodiversità 2030, con 11 richieste e proposte per i contenuti del PSN che vanno dal sostegno trasversale all’agricoltura biologica, alla salvaguardia del suolo e della biodiversità sia selvatica che agricola, passando per una radicale riforma della zootecnia e per il benessere animale, fino al sostegno all’agricoltura sociale e al sistema della cooperazione e della conoscenza.
“Tutto questo con un budget adeguato per garantire la sostenibilità economica di queste sfide ambientali e sociali, ottenibile anche abolendo l’iniquo sistema dei titoli storici e fissando un tetto massimo ai pagamenti diretti non superiore ai 100.000 euro – spiegano le associazioni promotrici -. Il Piano Strategico Nazionale è l’opportunità per rendere l’agricoltura italiana protagonista del cambiamento necessario per affrontare le sfide ambientali e sociali del prossimo futuro. Non possiamo permetterci di perdere questa ultima occasione per correggere un deludente accordo sulla riforma della PAC raggiunto a fine giugno dal “Trilogo UE” (Commissione, Parlamento e Consiglio UE). Le Associazioni della Coalizione #CambiamoAgricoltura sono pronte a fare la propria parte nei lavori del Tavolo di parternariato, con proposte, idee concrete ed operative”.
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Sardegna al Macfrut Rimini, Solinas “Settore ortofrutticolo strategico”

CAGLIARI (ITALPRESS) – Sardegna protagonista, come partner ufficiale del MACFRUT di Rimini, aperto oggi, prima fiera dell’ortofrutta in presenza dopo un anno e mezzo di stop degli eventi a causa del Covid.
La partecipazione della Regione Sardegna all’edizione 2021 di MACFRUT si inserisce in un quadro di azioni finalizzate alla valorizzazione e al rilancio dell’ortofrutticoltura sarda.
La competitività e la qualità del comparto ortofrutticolo sardo sono alcuni degli elementi che hanno determinato la scelta della Sardegna quale partner ufficiale. Il comparto ortofrutticolo regionale costituisce il 23% del valore complessivo della produzione agricola con circa 15mila ettari coltivati.
“E’ un comparto da potenziare – dice il Presidente della Regione Christian Solinas – alla luce delle interessanti prospettive di mercato correlate ad un costante incremento della domanda da parte dei consumatori, sempre più orientati al consumo dei prodotti di qualità che la Sardegna può offrire”.
“La Regione, prosegue il Presidente, ha piena consapevolezza delle potenzialità del comparto, e con azioni dirette al rafforzamento interno delle filiere, attuate attraverso specifici bandi del PSR per il finanziamento dei Progetti Integrati di Filiera (PIF), intende favorire il rafforzamento delle aziende operanti nel comparto.
Con una migliore gestione dell’offerta attraverso il sostegno alle 9 organizzazioni di produttori ortofrutta attualmente presenti in Sardegna, e con un adeguamento della rete consortile per la fornitura dei servizi irrigui alle aziende, abbiamo posto le basi per creare le condizioni per l’inserimento di nuove aziende, soprattutto quelle gestite da giovani imprenditori, nel circuito ortofrutticolo regionale, sottolinea l’assessora regionale all’agricoltura Gabriella Murgia.
La nostra presenza, prosegue l’assessora, manifesta la volontà di affermarci sul mercato dell’ortofrutta e rappresenta una sintesi dell’offerta isolana da sottoporre all’attenzione dei mercati nazionali ed esteri.
L’Assessorato regionale dell’agricoltura ha affidato all’Agenzia Laore l’organizzazione della presenza sarda, attraverso la realizzazione di uno stand espositivo dotato dei servizi di supporto per l’esposizione dei prodotti, le degustazioni tecniche e le contrattazioni commerciali.
L’Agenzia ha quindi predisposto un bando di partecipazione al quale hanno aderito cinque dei più importanti del mondo ortofrutticolo isolano.
Nel prossimo autunno, dice l’assessora, con le risorse messe a disposizione per l’estensione del PSR nel periodo 2021 e 2022 pubblicheremo nuovi bandi per il finanziamento di progetti finalizzati all’ammodernamento delle aziende agricole (misura 4.1 del PSR), alla trasformazione dei prodotti agroalimentari (misura 4.2 del PSR) e per il primo insediamento dei giovani in agricoltura (Misura 6.1 del PSR). Auspichiamo un’adesione decisa e massiccia da parte delle aziende orticole isolane per favorire un rinnovamento degli impianti, la meccanizzazione aziendale e la digitalizzazione delle imprese”. “Chiederemo, infine – prosegue – al Ministero delle Politiche agricole di attivare in un’azione politica importante con strumenti adeguati per la gestione del rischio. Servono formule assicurative e risorse pubbliche per intervenire nel contenimento dei danni provocati dalla fauna selvatica (in particolare la cornacchia grigia e i cinghiali) purtroppo in costante crescita negli ultimi anni.
Con questi ed altri interventi che stiamo programmando, prosegue l’assessore, ci proponiamo di sostenere sempre più attivamente il consolidamento del comparto ortofrutticolo della Sardegna, assecondando le prospettive di sviluppo che il comparto porta in dote”.
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Da McDonald’s e GialloZafferano la terza edizione di McChicken Variation

MILANO (ITALPRESS) – Il progetto McChicken Variation in partnership con GialloZafferano è giunto alla sua terza edizione: alla ricetta del McChicken Originale si aggiungono quest’anno Il Ricercato e Il Goloso. Un progetto con cui McDonald’s Italia annuncia anche il rafforzamento della presenza di un’eccellenza come il Parmigiano Reggiano DOP nei suoi menu.
Le nuove ricette, create a quattro mani da McDonald’s e GialloZafferano, sono disponibili in tutti i 615 ristoranti d’Italia fino al 19 ottobre.
Tra le McChicken Variation proposte, “grande ritorno” per Il Goloso, il panino con petto di pollo 100% italiano, bacon da pancetta 100% italiana, insalata e salsa ai pomodori gialli campani presentato lo scorso anno sempre insieme agli chef del brand del Gruppo Mondadori. La novità di quest’anno è Il Ricercato, l’esclusiva ricetta con petto di pollo 100% italiano, rucola, pomodoro, maionese al basilico italiano e Parmigiano Reggiano.
Per questa ricetta verranno acquistate 32 tonnellate di scaglie di Parmigiano Reggiano, vero e proprio ingrediente “principe” di questa edizione delle McChicken Variation.
Quello tra McDonald’s e il Parmigiano Reggiano è un legame di lunga data. Primo prodotto DOP nell’offerta McDonald’s con un panino in edizione limitata nel 2008 e primo tassello nel percorso di McDonald’s con le eccellenze del nostro Paese, nel 2011 è stato il primo e unico prodotto DOP a entrare stabilmente in assortimento, con lo snack al Parmigiano Reggiano. A partire da quest’anno il Parmigiano Reggiano rafforza la propria presenza nei menu McDonald’s come ingrediente continuativo di insalate e Wrap.
Per la realizzazione di queste ricette l’azienda acquisterà, oltre a 32 tonnellate di Parmigiano Reggiano da Parmareggio, 15,5 tonnellate di rucola da Bonduelle Italia, 30 tonnellate di pomodoro e 20 tonnellate di insalata batavia da Bonduelle Italia e Sab, 300 kg di basilico 100% italiano per la maionese al basilico, 18 tonnellate di pomodori gialli campani e 48 tonnellate di bacon da Fratelli Beretta e Italia Alimentari.
Tutti questi ingredienti vanno ad aggiungersi al petto di pollo 100% italiano fornito da Amadori e al pane prodotto da Bimbo negli stabilimenti di Modena e Roma.
Una strada, quella dell’italianità, che conferma l’impegno di McDonald’s nei confronti del comparto agroalimentare del nostro Paese, dal quale acquista ogni anno 94.000 tonnellate di materie prime per un valore di oltre 200 milioni di euro.
“Siamo orgogliosi che la collaborazione con GialloZafferano sia arrivata alla sua terza edizione”, afferma Dario Baroni, Amministratore Delegato McDonald’s Italia. “Un progetto davvero prezioso quello delle McChicken Variation, che ci permette di raccontare ai nostri consumatori l’attenzione al gusto e alla qualità degli ingredienti con cui creiamo le nostre ricette, ma soprattutto la selezione e la ricerca dei migliori fornitori italiani. Una splendida occasione per poter annunciare, attraverso queste nuove proposte, la presenza continuativa del Parmigiano Reggiano nei nostri menu, con cui vogliamo continuare la nostra missione, ossia portare al grande pubblico le eccellenze del Made in Italy, tradizionalmente considerate di nicchia, educando i clienti sulla qualità dei prodotti italiani e rendendoli accessibili a tutti”, prosegue.
“Anche quest’anno rinnoviamo con grande entusiasmo questa importante collaborazione con McDonald’s”, ha dichiarato Andrea Santagata, direttore generale Mondadori Media. “Valorizzare il gusto e la qualità delle eccellenze del nostro territorio è un impegno che ogni giorno portiamo nelle case di milioni di italiani che seguono il nostro brand. Valori che raccontiamo attraverso contenuti esclusivi e linguaggi innovativi, creati grazie al nostro team e alla squadra di oltre 50 top creator che collaborano con GialloZafferano. Una formula vincente che decliniamo su tutti i social media per coinvolgere in modo attivo un pubblico sempre più ampio e diventare un punto di riferimento anche per i più giovani, grazie in particolare a TikTok, dove il brand in poco più di un anno ha raggiunto numeri straordinari”.
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Al via AgriFormChianti per aspiranti contadini in Toscana

FIRENZE (ITALPRESS) – Al via la nuova edizione di AgriFormChianti, attività formativa nel settore agricolo rivolta ai giovani aspiranti contadini.
A promuovere questa attività, finanziata dalla Regione Toscana nell’ambito del progetto Giovanisì, sono i Comuni di Barberino, Tavarnelle, Greve in Chianti, San Casciano in Val di Pesa, Bagno a Ripoli.
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Agricoltura, in Veneto lotta biologica al moscerino della ciliegia

VENEZIA (ITALPRESS) – Dopo la vespa samurai come mezzo di contrasto biologico alla cimice asiatica, la Regione Veneto, insieme alle altre Regioni interessate, ha ottenuto il via libera dal Mite, il Ministero per la Transizione Ecologica, per l’utilizzo del Ganaspis brasiliensis. Il parassitoide è considerato il nemico per eccellenza del ‘Drosophila Suzukiì, il temibile moscerino della frutta che da un decennio causa gravi danni alle produzioni di ciliegie. La Regione Veneto ha già avviato nei giorni scorsi il progetto che prevede per il 2021 una prova sperimentale in tre siti rappresentativi della realtà cerasicola regionale, due in provincia di Verona e uno in Provincia di Vicenza, dove l’UO Fitosanitario della Regione, in collaborazione con l’Università di Verona, rilascerà il parassitoide in tre diversi momenti diversi. I tecnici avranno così modo di verificare la capacità di Ganaspis in ambiente naturale di parassitizzare le larve di Drosophila, moscerino che attacca, danneggiandole, le colture di frutta. Dopo quelli dei giorni scorsi nuovi lanci sono previsti a partire dalla metà di settembre.
“Il Veneto – dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura Federico Caner – nell’avviare questo progetto, si dimostra aperto e reattivo davanti alla possibilità di ricorrere e adottare le più moderne tecniche di controllo biologico dei parassiti delle colture agrarie, nel rispetto della salute e dell’ambiente. Se i risultati saranno quelli auspicati il Progetto proseguirà in modo più ampio anche negli anni 2022 e 2023, coinvolgendo l’intero territorio regionale dove il ciliegio e i piccoli frutti rappresentano una interessante integrazione al reddito delle aziende agricole delle nostre colline”.
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