Agroalimentare

Martini lancia un contest digitale per celebrare l’amicizia

ROMA (ITALPRESS) – Martini, brand leader internazionale di vermouth, e il fotografo e regista di fama internazionale Greg Williams insieme per la campagna #MartiniMoments, il contest digitale ideato per celebrare i momenti speciali condivisi con gli amici più cari. A raccontarli saranno i protagonisti di questi special moment che a partire da oggi potranno condividere il loro “scatto perfetto” su Instagram.
Martini ha pensato a un concorso che trova il proprio spazio di vita proprio nel social per eccellenza dedicato agli scatti fotografici: i più belli, infatti, decreteranno i 4 vincitori che, oltre ad aggiudicarsi una fotocamera digitale Leica, avranno l’opportunità di essere immortalati da Greg Williams grazie a uno shooting professionale da remoto.
Williams è famoso per riuscire a catturare l’essenza del momento e realizzare ritratti autentici e sinceri. Il fotografo londinese ha iniziato la sua carriera come reporter di guerra costruendosi rapidamente una solida reputazione tra le più importanti riviste glamour e case di moda, immortalando alcune tra le più importanti star di Hollywood, da Brad Pitt a Lady Gaga e Meryl Streep.
Per questo progetto Williams ha realizzato una raccolta di scatti insieme alla moglie e modella Eliza Cummings e agli amici più cari, scegliendo il set che più di tutti rappresenta il tipico momento di convivialità: un aperitivo italiano, al tramonto, tra chiacchiere e sorrisi per brindare insieme e sorseggiare uno dei cocktail low alchol più trendy del momento: Martini Fiero&Tonic.
Per rafforzare il concetto di condivisione, alla base proprio del momento aperitivo, il fotografo londinese ha realizzato un tutorial utile per sfruttare al meglio la fotocamera del proprio device e immortalare quell’atmosfera di gioia e convivialità che si respira quando si brinda tra amici. Il video tutorial include alcuni importanti suggerimenti tra cui inquadratura, illuminazione, narrazione e stile, tipica dei lavori di Williams, consultabile online sulla pagina Instagram del brand @Martini e sul profilo del fotografo @gregwilliamsphotography.
Il contest #MartiniMoments si concluderà il 23 ottobre, giorno in cui Martini e Williams selezioneranno i quattro contenuti migliori per regalare, a coloro che si sono distinti per originalità e bravura, una fotocamera professionale Leica e uno shooting fotografico realizzato da remoto dallo stesso fotografo attraverso una nuova tecnologia utilizzata da molte riviste di moda.
“In Martini sosteniamo l’importanza del tempo trascorso insieme agli amici. La condivisione e la convivialità sono i fondamenti del nostro brand, fin da quando è stato fondato oltre 150 anni fa, proprio da tre amici – commenta il vicepresidente Victoria Morris – Tutti abbiamo rinunciato a molto nell’ultimo anno, ma ora abbiamo la possibilità di ricontrare i nostri affetti più cari e goderci anche per soli pochi istanti quegli incomparabili momenti di condivisione con le persone che amiamo. Abbiamo realizzato questa collaborazione con Greg Williams, per celebrare insieme ai nostri clienti e consumatori il grande valore dell’amicizia, per catturare questo momento straordinario e ricordarlo nel tempo”.
“L’ultimo anno – dice Greg Williams – è stato difficile per tutti e una delle cose che più mi è mancata è stata la possibilità di poter incontrare i miei amici. Ecco perchè sono davvero entusiasta di collaborare su questo progetto con un marchio così iconico come Martini. Mi descrivo come un fotografo sincero, che cattura l’attimo in uno scatto e una delle occasioni più belle per farlo è sicuramente quell’istante in cui gli amici si incontrano, fatto di convivialità, serenità e affetto”.
“Viviamo un naturale senso di relax e serenità quando siamo con gli amici e se questi momenti sono assenti da molto tempo, l’emozione e l’eccitazione di quell’incontro diventano talmente forti da trasparire anche in uno scatto fotografico, un’immagine che può essere conservata per sempre – continua Williams – Sono entusiasta di curare per Martini una galleria digitale che celebra l’amicizia e di poter condividere, anche solo virtualmente, quell’istante fatto di convivialità, gioia e affetto”.
Per partecipare al contest è necessario condividere il proprio scatto su Instagram, inserire l’hastag #MARTINIMOMENTS e il tag @Martini.
Regolamento, termini e condizioni sono disponibili su www.promoterms.com/martinimoments.
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Consorzio Parmigiano Reggiano “Fieri dell’ItalVolley campione”

REGGIO EMILIA (ITALPRESS) – Il Consorzio Parmigiano Reggiano, festeggia la vittoria della Nazionale italiana agli Europei di pallavolo femminile. Il formaggio Dop è partner della Fivap, come prodotto ufficiale delle squadre azzurre di pallavolo. “Siamo orgogliosi della vittoria della Nazionale italiana agli Europei di pallavolo femminile – ha affermato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio -. Il Parmigiano Reggiano ha portato nuova energia alle ragazze della Nazionale. Siamo felici di brindare soprattutto alla reazione di queste bravissime atlete dopo il difficile passaggio delle Olimpiadi di Tokyo. Proprio come la nostra comunità, capace di superare tantissime difficoltà nei quasi mille anni da quando fu creato il nostro prodotto mantenendo gli obiettivi di conservarne la ricetta originaria senza alcun additivo”.
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La 20^ edizione di Cibus si chiude con 40 mila visitatori

PARMA (ITALPRESS) – “Cibus è una scommessa vinta”. Lo ha detto Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo Economico, visitando gli stand di Cibus a Parma. “Quando quattro mesi fa si è scelto di fare questa fiera sorsero degli interrogativi. Come autorità politica di governo dobbiamo ringraziare tutti quelli che accettano di fare queste scommesse e permettono al Paese di vincerle”, ha aggiunto.
E i numeri della XX edizione di Cibus parlano chiaro: duemila aziende espositrici, quasi 40 mila visitatori di cui 2 mila dall’estero.
“I principali operatori internazionali che non sono potuti venire hanno inviato i loro sourcer e i loro broker – ha riferito Antonio Cellie, ceo di Fiere di Parma – per non perdere l’opportunità di scoprire le tante innovazioni presenti in fiera. Perchè Cibus è esattamente questo: la capacità di innovazione del nostro agroalimentare che incontra una crescente domanda mondiale di authentic Italian”.
La soddisfazione degli stakeholder è stata sottolineata da Gino Gandolfi, Presidente di Fiere di Parma: “Questa edizione di Cibus ha pienamente conseguito gli obiettivi che si era posta. Le tante attestazioni di apprezzamento da parte delle aziende espositrici, delle Associazioni aderenti a Federalimentare e dei Consorzi di Tutela, mi consente di poter dire che CIBUS 2021 è una sfida vinta dalla community agroalimentare. Voglio anche sottolineare l’attenzione del mondo politico, con la partecipazione di tre Ministri e dei principali attori della filiera: agricoltura, industria, Grande Distribuzione e mondo dell’Horeca. Sulla scia di questo successo, stiamo già lavorando per una edizione record di Cibus, che si terrà a Parma il 3 maggio 2022”.
Nel corso della quarta e ultima giornata di Cibus si è tenuto il World Food Research and Innovation Forum che ha preso in esame il riflesso sulle imprese delle diverse transizioni climatiche, digitali, sociali. “I consumatori sono molto attenti a queste problematiche – ha detto il ministro Giorgetti intervenendo al convegno – ma dobbiamo anche essere realisti e responsabili nel difendere gli interessi nazionali, consapevoli che le decisioni che prendiamo hanno poi un riflesso sulla vita reale delle nostre imprese”.
Al World Food Research (promosso dalla Regione Emilia-Romagna, dalle Università di Bologna, Parma, Modena e Reggio Emilia, Ferrara, Università Cattolica ed altri) è anche intervenuta: Erika Andreeta, Partner PwC Italia: “Se vogliamo cogliere realmente i benefici delle risorse finanziarie messe a disposizione dalle Istituzioni e continuare a rimanere competitivi nello scenario globale, è fondamentale investire proficuamente in formazione, con l’attuazione di progetti mirati allo sviluppo di competenze per l’utilizzo consapevole delle nuove tecnologie da parte degli addetti ai lavori”.
Nell’ultima giornata di Cibus di è tenuto anche il convegno “Innovare o decrescere”, organizzato dall’Università di Parma e Le Village by CA Parma. L’Ateneo ha portato a Cibus nuovi protagonisti del settore in ambito accademico con 16 gruppi di ricerca che si sono messi a disposizione per un programma di incontri one-to-one. In tema di innovazione, è stato presente a CIBUS anche SMILE (Smart Manufacturing Innovation Lean Excellence centre), il Digital Innovation Hub nato a Parma per permettere il trasferimento tecnologico tra università e industria, supportare le PMI nella digitalizzazione dei processi operativi e nell’implementazione di metodologie innovative e snelle, in linea con sistemi Cyber-Fisici (CPS) e applicazioni Internet of Things industriali (IoT).
Nell’area dedicata alle START-UP territoriali di Le Village by CA sono state presenti due realtà economiche innovative nate in ambito universitario, nel settore food: Future Cooking Lab, spinoff del Laboratorio di Fisica Gastronomica dell’Università di Parma fondato da Davide Cassi, padre della cucina molecolare, nato con la “mission” dell’innovazione gastronomica, e DNAPhone, PMI innovativa che progetta, sviluppa e commercializza soluzioni tecnologiche per la misura di parametri chimici mediante l’uso di dispositivi ottici portatili, integrati con tecnologie smart e mobile.
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Cibus, dall’agroalimentare la spinta per la ripartenza

PARMA (ITALPRESS) – Con la visita allo stand del ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, si chiude l’esperienza di Confagricoltura a Cibus, il salone internazionale dell’alimentazione che è tornato a Parma dopo la pandemia con una rinnovata voglia di riprendere relazioni e scambi commerciali.
I dati dell’export di settore, che sfiora i 50 miliardi, sono un traino importante per il Paese, ma la cautela e la necessità di accompagnare la crescita con misure adeguate sono altrettanto fondamentali: è quanto è emerso nei momenti di confronto nei quattro giorni di fiera tra il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, il ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, e gli altri rappresentanti delle Istituzioni.
Sul tavolo c’è il futuro dell’agricoltura e dell’agroalimentare, il primo comparto del PIL italiano, simbolo del Made in Italy, che necessita tuttavia di riforme e di un piano organico di sviluppo a lungo termine per consolidare i risultati e continuare a crescere.
I temi che hanno caratterizzato la presenza della Confederazione a questa edizione di Cibus sono stati innovazione, territorio, sostenibilità, declinati dalle realtà imprenditoriali e associative all’interno dello spazio espositivo di Confagricoltura: uno spaccato sui prodotti della tradizione, eccellenze di regioni e province che oggi guardano al mercato con nuove sensibilità capaci di rispondere meglio alle esigenze di un consumatore sempre più attento e informato.
Lo stand confederale è inoltre stato continuamente animato da eventi live, presentazioni e showcooking curati da Mario Marini nella duplice veste di cuoco e presidente di Confagricoltura Parma. Oltre un migliaio i piatti con i prodotti del territorio serviti e apprezzati dal pubblico che ha continuamente affollato lo stand.
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Grana Padano vince il Tespi Award per lo spot “Grazie”

DESENZANO DEL GARDA (BRESCIA) (ITALPRESS) – Ad oltre un anno di distanza, il sincero ed accorato “Grazie” rivolto a chi era in trincea nelle prima ondata del Covid dallo spot televisivo del Consorzio Tutela Grana Padano lascia ancora il segno e raccoglie prestigiosi riconoscimenti. Una giuria di 101 buyer gli ha infatti conferito il Tespi Award quale Miglior spot Tv tra quelli proposti da Consorzi e Istituzioni nella categoria Formaggi. La premiazione della tredicesima edizione degli Awards è avvenuta al CIBUS, nella Sala Plenaria delle Fiere di Parma, davanti ad un pubblico di imprenditori e di manager della comunicazione. “Il premio ha avuto un successo senza precedenti – sottolinea Angelo Frigerio, Ceo di Tespi Mediagroup – che ribadisce la volontà di buyer e operatori del settore di tornare alla normalità, dopo il periodo di pandemia”.
Per il presidente del Consorzio Tutela Grana Padano, Renato Zaghini, “il premio conferito dalla autorevole giuria selezionata da “Formaggi &Consumi” ci onora e ci rende orgogliosi, perchè va all’impegno intenso, senza risparmio e con il cuore che abbiamo profuso insieme ai produttori e a tutti gli addetti della filiera”.
Già nel marzo del 2020 il Consorzio Grana Padano destinò un milione di euro del budget pubblicitario a donazioni a favore degli ospedali delle regioni e delle province che rientrano nella zona di produzione del Grana Padano e allora le più colpite dal COVID 19. “Cambiammo i contenuti della comunicazione, ma non la programmazione – sottolinea Zaghini – proprio perchè consapevoli della enorme drammaticità della situazione e profondamente grati a chi metteva a rischio la propria vita per salvare quella degli altri. Eravamo anche determinati e convinti che saremmo usciti da quell’incubo”.
Il messaggio contenuto nello spot ha riassunto questi sentimenti: “Grazie a chi ogni giorno lavora per mungere e consegnare il latte. Grazie a chi ogni giorno trasforma questo latte in Grana Padano. Grazie a chi ci garantisce il cibo tutti i giorni e a tutti coloro che lavorano fuori casa, Grazie alle speranza che ogni giorno ci anima e ci dà energia, Grazie a chi sta a casa e grazie agli eroi di questa guerra: i medici, gli infermieri e i volontari. Tutti insieme combattiamo e la vita tornerà ad avere un sapore meraviglioso”.
Nei mesi seguenti il Consorzio Tutela Grana Padano ha donato migliaia di forme agli indigenti integrando le iniziative promosse dai vari Governi, è sceso in campo accanto ad organizzazioni ed associazioni a sostegno delle famiglie in difficoltà, ha sostenuto la raccolta di plasma iperimmune destinato a curare i malati più gravi e l’allestimento di centri vaccinali delle Forze Armate collaborando con Croce Rossa Italiana.
“La gratitudine e l’esortazione contenuti nello spot oggi mantengono il loro valore – conclude Zaghini – Abbiamo l’arma dei vaccini, ma ancora numerosi sono i contagi e rimangono ricoveri e decessi. La guerra per la vita dunque continua e anche noi la stiamo combattendo. E questo prestigioso Tespi Award ci dice che non siamo soli e che siamo impegnati in una causa giusta”.
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Pnrr, 2,8 mld per l’agricoltura sostenibile e l’economia circolare

PARMA (ITALPRESS) – “La sostenibilità è un tema centrale ma non possiamo permettere che diventi un sinonimo di decrescita. Essa deve essere intesa in termini di innovazione per tutta la filiera, senza però che questo diventi un limite”. Lo ha detto Alessandro Squeri, presidente dei Giovani di Federalimentare aprendo il convegno su “PNRR: Strumenti per i giovani imprenditori dell’agroalimentare” organizzato dai Giovani di Confagricoltura – ANGA e di Federalimentare che si è tenuto oggi a Cibus, a Parma. “La filiera alimentare italiana è tra le più sostenibili al mondo. Ovviamente puntiamo a migliorarci ma non possiamo più permettere di essere additati come gli imprenditori che inquinano”, ha continuato Squeri.
Che la sostenibilità sia un tema centrale è testimoniato anche dal PNRR che “stanzia per la rivoluzione verde e la transizione ecologica più del 30% del totale (quasi 60 miliardi)”, ha detto Claudio Calvani del gruppo di consulenza VVA (Valdani Vicari e Associati) dedicato alla media impresa. “Di questi – ha esposto Calvani – circa 2,8 miliardi sono dedicati all’agricoltura sostenibile e all’economia circolare con investimenti che riguardano lo sviluppo di una filiera agricola e alimentare smart e sostenibile, con meno sprechi, più tracciabilità e digitalizzazione logistica; un parco agrisolare per ridurre consumi energetici del settore agroalimentare e innovazione e meccanizzazione nel settore”.
“Gli strumenti del PNRR e la congiuntura post pandemia sono evidentemente un mix che può e deve rilanciare il mondo agricolo ed agroalimentare, soprattutto per le aziende condotte dai giovani. Oggi abbiamo rilevato che gli strumenti sono adatti, abbiamo solo bisogno di pragmatismo e tempi certi”, ha commentato Francesco Manstrandrea, presidente dei Giovani di Confagrcoltura.
Sul palco, anche quattro aziende che già da molto tempo hanno fatto della sostenibilità un cavallo di battaglia e una leva strategica per il loro business. Daniele Grigi, di AD Food Italiae – Grigi, tra le principali aziende nel settore mangimistico per allevamenti di animali domestici, ha raccontato del modo in cui la sua azienda monitora tutto il processo dei suoi prodotti attraverso la blockchain, dalla semina al prodotto finito.
Valentina Massa, Responsabile Sviluppo e Relazioni Esterne di “Dalma Mangimi”, azienda leader nazionale nella preparazione di mangimi a base di ex prodotti alimentari, ha parlato invece del circuito virtuoso che la sua azienda compie, usando i ritagli di molti prodotti alimentari che non possono essere destinati al consumo e sono quindi riutilizzati per fare i mangimi. Sono 3,5 mln in Italia i prodotti che, anzichè essere buttati, vengono trasformati per entrare nella filiera dei mangimi.
E sostenibilità è anche la parola d’ordine dell’azienda di Maria Luisa Terrenzio, Marketing Manager dell’azienda ortofrutticola biologica “Prima Bio”, che oltre ad essere campionessa di economia circolare, aderisce all’associazione contro il caporalato per essere etica sotto tutti i punti di vista.
L’Azienda Cogrossi Ada e Emma Soc. Sgr. SS, impresa zootecnica e produttrice di energie rinnovabili, infine, ha raccontato attraverso la testimonianza di Emma Cogrossi l’uso, già da molti anni, di impianti biogas.
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Parmigiano Reggiano Premium “40 mesi”, 60 aziende hanno aderito

PARMA (ITALPRESS) – A Cibus si è parlato di lunghe stagionature che rappresentano un segmento sempre più interessante per le aziende del Parmigiano Reggiano.
Nel 2019 il Consorzio ha lanciato il progetto Premium “40 mesi” per promuovere lo sviluppo di questo segmento di mercato. Il Progetto parte dal lato dell’offerta, con un incentivo ai caseifici per trattenere sulle scalere le forme prodotte negli anni 2017, 2018 e 2019 affinchè non finiscano sul mercato prima del dovuto.
Sono oltre 60 le aziende produttrici che aderiscono al progetto con un programma di sviluppo commerciale nel prossimo triennio fino a 150.000 forme, di cui oltre 40.000 già nella commercializzazione di Natale 2021 e Pasqua 2022. C’è stato anche il contributo di Alessandro Masetti, responsabile acquisti marca Coop, al dibattito durante il quale sono stati annunciati i primi dati di vendita del Parmigiano Reggiano 40 mesi Fior Fiore Coop.
Il 2020 ha fatto registrare un incremento delle vendite di oltre il 35% rispetto all’anno precedente. Il confronto sulle prime 33 settimane è in continua crescita anche nel 2021, nonostante gli effetti di un allentamento delle restrizioni da Covid-19. Le vendite del Parmigiano Reggiano 30 mesi sono rimaste quasi costanti, dimostrando come la segmentazione dell’offerta abbia portato volumi aggiuntivi alla marca Fior Fiore. Le vendite sulla categoria (assistito – take away) sono proiettate a superare il 5% registrato lo scorso anno, come dimostrato dall’andamento delle prime 33 settimane.
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Agroalimentare, CLAI “Puntare su giovani e sostenibilità”

PARMA (ITALPRESS) – L’Italia dell’agroalimentare riparte dal Cibus, salone del Made in Italy ospitato alla Fiera di Parma che è alla sua XX edizione. Cibus è la prima fra le fiere internazionali a ritrovare la presenza fisica dopo lo stop dovuto alla pandemia da Covid-19. Sono 2000 le aziende espositrici. Per il rilancio dell’agroalimentare si punta su DOP e IGP. A fare il punto il convegno dal titolo: “Il made in Italy agroalimentare e le indicazioni Geografiche. Le strategie per spingere la crescita”, alla presenza del ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli. I dati resi noti durante l’evento, presentati da Fondazione Qualivita, dicono che sono 876 le Indicazioni Geografiche italiane (Ig), dal 2010 si contano 181 prodotti in più. L’Italia vanta il primato europeo, il valore delle Ig, dal 2003 al 2020 è salito da 5 a 17 miliardi di euro. Le Ig rappresentano poi il 25% di tutto l’export alimentare.
Fra gli invitati alle diverse tavole rotonde che hanno animato il convegno, anche un’azienda romagnola dal respiro internazionale: CLAI, cooperativa di lavoratori agricoli che, dal ’62, produce carni fresche e salumi 100% italiani e che è attiva anche nel settore caseario. Il gruppo CLAI produce un’ampia gamma di salumi e prosciutti d’eccellenza, ottenuti esclusivamente dalla selezione di carni 100% italiane. Da tre generazioni i circa 150 soci allevatori gestiscono i propri allevamenti e conferiscono il bestiame alla cooperativa.
Pietro D’Angeli, direttore generale CLAI, ha illustrato durante il convegno a Cibus la personale visione del futuro con le sfide che il settore agroalimentare si trova davanti. Secondo D’Angeli ciò che è successo nell’ultimo anno ha esposto il settore a una continua evoluzione di atteggiamenti verso la produzione e il consumo di cibo, è quindi necessaria una cooperazione sempre più stretta tra soggetti del sistema, tra produttori e consumatori, che vada oltre la semplice dimensione dello scambio economico e faccia riferimento a obiettivi condivisi di sostenibilità sociale e ambientale.
“La nostra – ha detto D’Angeli alla platea di Cibus – è una cooperativa, i nostri soci sono gli allevatori e i lavoratori, tutti partecipano al progetto, alla costruzione e allo sviluppo della cooperativa. Dall’inizio, da chi è venuto prima di me, abbiamo sempre creduto nel Made in Italy, 100% filiera italiana. La vera sostenibilità sono le persone e il futuro sono i giovani, e quello che facciamo in cooperativa, con percorsi per tutti, il nostro compito è lasciarlo ad altri sviluppato, migliorato. Ci crediamo fortemente, è lo sviluppo, è l’impresa che guarda avanti ed è il valore sociale dell’impresa. Portare i giovani in azienda, non è un semplice passaggio delle conoscenze, che è indispensabile, noi abbiamo un patrimonio nelle imprese italiane che dobbiamo passare ad altre generazioni. I giovani sono affamati di sapere e conoscenza, la cultura aziendale deve essere stimolare le persone esperte e accogliere i giovani. Il risultato è superiore alla somma perchè porta nuovi progetti”.
“Un altro elemento per lo sviluppo del nostro Made in Italy – ha continuato Pietro D’Angeli dal palco del convegno dedicato alle Ig – è il rapporto con le Università, il fare sistema. Apriamo le imprese alle Università – ha detto – agli istituti tecnici, dedichiamo tempo alle persone nei loro percorsi formativi. Per l’azienda non è tempo perso, si viene a contatto con delle intelligenze che entreranno poi in azienda e si creano progetti di sviluppo. Dobbiamo avere fiducia nel futuro e investire nel futuro”.
Sostenibilità sociale, ma CLAI non dimentica quella ambientale: “La scelta di definire la propria identità ambientale non è più un’opzione – è certo D’Angeli – Ogni azienda deve investire concretamente parte delle sue energie per contribuire a migliorare il Pianeta”. CLAI può contare su un impianto di biogas, a fianco allo stabilimento di Sasso Morelli a (Imola, Bo), che accoglie sottoprodotti delle lavorazioni, liquami e scarti di macellazione. Seguendo una logica di economia circolare, il materiale viene mischiato al mais per generare gas che viene usato per produrre energia. Il calore generato dall’impianto poi viene sfruttato all’interno del salumificio CLAI. Da pochi mesi è poi è stato attivato un nuovo impianto di cogenerazione nella struttura di Faenza (Ra). Con il nuovo impianto si risparmiano ogni anno 18.000 kg di Co2 che non sono immessi in ambiente.
(ITALPRESS).