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Fiera del Levante, nasce “Renewave” per le energie rinnovabili pugliesi

BARI (ITALPRESS) – Da venerdì 9 a domenica 11 maggio 2025 alla Fiera del Levante di Bari si svolgerà Renewave, la Fiera delle energie rinnovabili della Puglia, prima regione d’Italia per le FER (Fonti Energia Rinnovabile).
Organizzata dalla Nuova Fiera del Levante, l’obiettivo è quello di sensibilizzare e sviluppare sempre maggiore consapevolezza e responsabilità nei confronti della transizione ecologica ormai indispensabile e indifferibile. L’allarme climatico e l’esigenza di differenziare le fonti energetiche,indicano il passaggio obbligato alle energie rinnovabili.
La Puglia, ricca di sole, vento e mare, prima in Italia per numero di impianti da fonti rinnovabili, può essere leader di questo cambiamento fondamentale – si legge in una nota – per il futuro del nostro pianeta e per un mondo sostenibile, anche grazie al fermento delle sempre più numerose imprese che vi operano. Il Mezzogiorno può svolgere un ruolo da protagonista considerando l’enorme tributo che il Pniec (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima) gli assegna per concorrere con lo sviluppo delle rinnovabili agli obiettivi europei e nazionali di riduzione delle emissioni di CO2 e di decarbonizzazione dell’economia. Pertanto una fiera delle rinnovabili è l’ultimo anello di una strategia attrattiva per presentare le tecnologie più avanzate del settore a imprese e cittadini.
In questo contesto si inserisce la Fiera barese specializzata in energie rinnovabili che sarà B2B, quindi rivolta agli operatori del settore che esporranno e presenteranno i loro servizi e prodotti, e allo stesso tempo B2C, rivolta al pubblico, quindi al consumatore finale. Qui le nuove concezioni, le tecnologie più avanzate, le nuove filosofie, si incontreranno per dare vita alle più innovative soluzioni di domani per la casa, la mobilità, le imprese, i fabbisogni pubblici di energia elettrica.
“L’energia pulita – afferma Gaetano Frulli, presidente della Nuova Fiera del Levante – contribuisce a rallentare la crescita delle emissioni di CO2 principale causa dell’inquinamento globale. Questa è ormai la strada da percorrere e Renewave sarà l’occasione per conoscere le nuove frontiere delle energie rinnovabili. Sarà una fiera strategica per conoscere le opportunità che si stanno aprendo nel mercato globale. Inoltre aiuterà le aziende a proporre al meglio le loro idee, migliorando lo scambio di esperienze e conoscenze”.
Saranno quindi presentate le ultime novità sul mercato per impianti offshore e onshore eolici e fotovoltaici, agrovoltaici, a biomasse, solare termico, idrogeno, storage in batterie e tanto altro, oltre agli strumenti più innovativi per l’efficientamento energetico.
Per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’agenda 2030 sottoscritta dai membri dell’ONU occorrono competenze e conoscenze che sviluppino nuovi modelli e tecnologie per lo sfruttamento delle energie rinnovabili quale migliore garanzia per il futuro delle prossime generazioni. Solo così si potrà contribuire a quell’economia circolare e rigenerativa fondamentale per una vita sempre più sostenibile.

– Foto: Ufficio stampa Nuova Fiera del Levante –

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Appello Marevivo “Il mare è in pericolo, facciamo scelte consapevoli”

ROMA (ITALPRESS) – Dal palcoscenico del Salone Margherita a Roma, dove si è svolto l’evento “Only One: One Planet, One Ocean, One Health” dedicato all’urgenza di attuare la transizione ecologica e organizzato da Marevivo in collaborazione con SIOI, Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale, e promosso da Banca d’Italia, si è levato l’appello della Presidente della Fondazione ambientalista Rosalba Giugni ai presenti, in vista dell’imminente Giornata Mondiale degli Oceani: “Il mare è in grave pericolo e la nostra vita dipende dalla sua salute. Ogni nostro piccolo gesto conta. Le scelte che ciascuno di noi compie nel quotidiano, anche in cabina elettorale, possono avere conseguenze importanti – le sue parole -. Vi chiedo di analizzare i programmi e di scegliere in modo consapevole i rappresentanti che ci governeranno in Europa, affinchè si impegnino a destinare i fondi del Green Deal ad interventi per l’ambiente e portino avanti azioni concrete e necessarie per il bene del Pianeta. In natura tutto è collegato. Galileo Galilei diceva che le cose sono unite da legami invisibili e che non si può cogliere un fiore senza turbare una stella. Per questo tutti siamo chiamati a essere parte del cambiamento”.
La campagna, realizzata in collaborazione con Fondazione Dohrn e la Marina Militare e nata per sensibilizzare cittadini e istituzioni sull’importanza della difesa della biodiversità, sull’urgenza di attuare una transizione ecologica, energetica e alimentare, è tuttora in giro per il mondo a bordo della nave scuola Amerigo Vespucci e presente nelle università della Rete Università Sostenibili RUS e del CoNISMa e nelle Direzioni marittime d’Italia.
I mari sono i polmoni del nostro Pianeta, generano fino all’80% dell’ossigeno sulla Terra, assorbono il 90% del calore in eccesso prodotto dal riscaldamento globale (dati UNESCO), e con le loro correnti svolgono un’azione regolatrice del clima, il loro ruolo è essenziale per la sopravvivenza della vita.
Mancano, inoltre, leggi e regolamenti a livello nazionale e internazionale. Ne è un esempio la Legge Salvamare, approvata nel maggio 2022 ma ancora orfana della maggior parte dei Decreti attuativi. Questo strumento, fortemente voluto da Marevivo, è fondamentale per contribuire al risanamento e alla tutela dell’ecosistema marino e della salute pubblica e porrebbe il nostro Paese all’avanguardia nel contesto europeo, perchè, come dichiara Ferdinando Boero, Vicepresidente di Marevivo e Presidente Fondazione Dohrn, “senza una conversione culturale non si può raggiungere l’obiettivo della transizione ecologica”.
La plastica è pervasiva e sta soffocando il mare. Nel solo Mar Mediterraneo finiscono più di 200.000 tonnellate di plastica all’anno, cioè il contenuto di oltre 500 container al giorno, e la plastica rappresenta quasi il 70% del peso dei rifiuti raccolti. La plastica in mare si sminuzza in micro-particelle, invisibili ad occhio nudo, che pongono seri rischi per l’ecosistema e sono ormai entrate nella nostra catena alimentare. “Il fatto che siano state trovate micro-plastiche nella placenta, nel latte umano, e più di recente nelle placche ateromatose del collo in quei pazienti che soffrono di ictus, fa pensare che possano avere un ruolo importante sull’incidenza di apoplessia, malattie miocardiche e ischemie in generale”, ha dichiarato in una recente intervista Antonio Ragusa, Direttore della Struttura Complessa di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Maggiore di Bologna e Professore presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma, nonchè membro del Comitato scientifico di Marevivo.
L’Unione europea ha recentemente approvato la direttiva sulla plastica monouso nell’ambito del negoziato sulla revisione del regolamento sugli imballaggi e il loro riuso, ma l’Italia è in questi giorni sotto la lente d’ingrandimento della Commissione europea perchè non ha recepito “pienamente e correttamente” la direttiva sulla plastica monouso e violato gli obblighi previsti dalle norme sulla trasparenza del mercato unico.
Tutto ciò mette in evidenza come, ancora una volta, la politica dimostri di essere impreparata a fronteggiare con la dovuta forza e determinazione le problematiche legate all’ambiente e alla nostra salute, diventate ormai urgenti e improcrastinabili. Un motivo in più per sensibilizzare tutti, consumatori, elettori, istituzioni a mettere al primo posto, attraverso le proprie azioni e decisioni, la salvaguardia del mare, per il bene di tutti e in particolare delle future generazioni. Il nostro futuro dipende dalla salute del mare, ma la salute del mare dipende dalle nostre azioni.
Hanno contribuito alla diffusione del messaggio la giornalista televisiva Benedetta Rinaldi, l’Ambasciatore Pietro Sebastiani, il fisico e divulgatore scientifico Valerio Rossi Albertini, l’esploratore degli oceani Alberto Luca Recchi, il campione paralimpico Simone Barlaam, lo speleologo e geologo Francesco Sauro, il Presidente Nazionale Calcio Attori Domenico Fortunato, il pianista e compositore Francesco Rizzo.

– foto ufficio stampa Marevivo –
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Tutela dell’ambiente, i volontari Snaitech in campo con Plastic Free

MILANO (ITALPRESS) – In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, la ricorrenza istituita dal Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) per sensibilizzare sui temi della tutela e della salvaguardia della Terra che ricorre ogni 5 giugno, Snaitech ha promosso tre appuntamenti di volontariato aziendale in partnership con Plastic Free, associazione punto di riferimento in Italia per la lotta all’inquinamento da plastica e la tutela dell’ambiente.
Snaitech, attraverso il suo ente dedicato alle good causes Fondazione Snaitech, ha infatti scelto di supportare Plastic Free per il terzo anno consecutivo. Fin dall’inizio di questa partnership, un pilastro fondamentale della collaborazione tra le due realtà è stato il coinvolgimento attivo delle proprie persone. Per questa ragione, anche quest’anno torna l’iniziativa WE CARE UN SACCO: tre appuntamenti di volontariato aziendale dedicati alla raccolta della plastica e dei rifiuti che hanno coinvolto i colleghi delle tre sedi italiane dell’azienda: Milano, Roma e Porcari (Lucca). In particolare, nella giornata odierna, i dipendenti volontari si sono recati, con guanti e sacchetti, a Milano presso il Parco Lambro, a Roma presso il Parco Don Baldoni e a Lucca presso Monte San Quirico.
“Abbiamo scelto di rinnovare il nostro supporto a Plastic Free impegnandoci attivamente per i territori che ospitano le sedi della nostra azienda: vogliamo contribuire a rendere le nostre città più sostenibili e belle – ha detto Fabio Schiavolin, amministratore delegato di Snaitech – Oggi, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, i nostri colleghi e le nostre colleghe hanno deciso di fare la loro parte a Milano, a Roma e a Lucca dando vita ad un’azione concreta, partecipata e dagli effetti immediati”.
Quest’anno, a rendere ancora più partecipata l’azione di volontariato, l’azienda ha lanciato una sfida divertente ai dipendenti impegnati nelle tre città: il team che sarà riuscito a raccogliere più plastica durante l’iniziativa “WE CARE UN SACCO” sarà premiato con l’adozione di una tartaruga marina salvata da Plastic Free, accolta presso il Centro di Recupero Tartarughe Marine nel Museo di Storia Naturale del Salento (Calimera), e curata con l’obiettivo di riabilitarla e liberarla nuovamente in mare.
L’impegno di Snaitech nei confronti dell’ambiente si riflette in azioni tangibili, come l’utilizzo di energia elettrica proveniente al 100% da fonti rinnovabili o l’adesione allo United Nations Global Compact delle Nazioni Unite, la più grande iniziativa a livello mondiale dedicata alla sostenibilità aziendale per lo sviluppo, l’attuazione e la divulgazione di pratiche responsabili. Per il terzo anno consecutivo, inoltre, l’azienda affronta, attraverso un articolato processo di raccolta dati, il calcolo dello Scope 3, ovvero delle emissioni indirette presenti all’interno della catena del valore, un’ulteriore azione finalizzata ad ottenere una crescita che sia sempre sostenibile e condivisa.

– foto ufficio stampa Snaitech –
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Al via la XIV edizione di “Mediterraneo da remare”

ROMA (ITALPRESS) – Contrastare ogni forma di inquinamento dei mari e dei bacini idrografici, con particolare riferimento a quello da plastiche, e promuovere la transizione dai vecchi modelli turistici a un turismo sostenibile e responsabile sui litorali marini, fluviali e lacustri. E’ l’obiettivo di “Mediterraneo da remare”, la campagna itinerante promossa dalla Fondazione UniVerde in collaborazione con Marevivo, in partnership con la Federazione Italiana Canoa e Kayak e con l’adesione del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, con AlmavivA in qualità di campaign partner e con main partner Flexopack, arrivata alla XIV edizione.
“Quale migliore giornata, oggi è quella mondiale dell’ambiente, per rilanciare uno dei temi centrali, che è la difesa del mare, senza il mare non c’è vita – ha detto Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde – e la campagna ‘Mediterraneo da remarè, arrivata alla quattordicesima edizione, è il segno della durata, in un paese dove le cose vengono annunciate ma poi non si fanno, tante partono e poi non proseguono, quindi la durata è il merito di tutti quelli che ci hanno aiutato, soprattutto delle persone che sanno che il mare va tutelato, sia dall’inquinamento sia dalle plastiche che continuano ad essere un grande problema, quindi lavoriamo per tutelare ed amare questo nostro pianeta che è un pianeta blu”.
Pecoraro Scanio ha ricordato che “le battaglie si fanno per essere vinte, oggi molte cose sono cambiate e la responsabilità può crescere”. La campagna, grazie al coinvolgimento di sportivi e giovani, intende anche disincentivare l’uso di natanti a motore a favore di quelli ecologici. Dal 2024 la campagna promuove il focus #NoLitter contro ogni forma di inquinamento dei mari e dei bacini idrografici, nel quadro delle azioni previste dall’UNEP/MAP, il Mediterranean Action Plan dell’United Nations Environment Programme, con cui la Fondazione UniVerde ha promosso varie iniziative contro il marine litter.
“Il mare è il nostro liquido amniotico, siamo nati nel mare – ha sottolineato Rosalba Giugni, presidente di Marevivo -. Il mare ci continua a dare questa cosa meravigliosa che è la vita, salvare il mare significa salvare noi non il pianeta, il pianeta continuerà a vivere anche senza di noi. Oggi è la giornata dell’ambiente ma l’8 è la giornata degli oceani, una settimana molto importante, ognuno deve fare il suo, e dobbiamo spingere le istituzioni a prendere i provvedimenti giusti e salvare il mare. Il nostro futuro dipende dalla salute del mare”.
Per Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i Giovani “le federazioni sportive sono uno straordinario canale di comunicazione, otto di queste vivono la dimensione del mare, dell’acqua, siamo tutti interessati a vivere l’acqua in una dimensione di salute, se lo sport si occupa di queste questioni è molto importante. Quella di oggi è anche un’occasione per prenderci degli impegni, la sfida che lanciamo intanto è quella di dare piena attuazione alle normative esistenti che hanno bisogno di decreti attuativi e poi c’è quella di fare in modo di vivere il mare in maniera più sana, il Mediterraneo è, nella cronaca, molto più spesso un cimitero a cielo aperto noi ci auguriamo possa tornare ad essere un luogo di vita ad ampio spettro”.
La campagna itinerante ‘Mediterraneo da remarè, è nata nel 2011, da un’idea del presidente della Fondazione UniVerde, Alfonso Pecoraro Scanio, che da ministro dell’Ambiente cambiò la denominazione del dicastero aggiungendovi la tutela del Mare.
Supportata da atleti del canottaggio e della canoa, a partire dai campioni olimpici Bruno Mascarenhas e Daniele Scarpa e dal campione mondiale Livio La Padula, ha l’obiettivo di sensibilizzare la collettività alla tutela del Mare Nostrum e del suo delicato ecosistema da ogni forma di inquinamento mediante eventi e remate simboliche promossi su tutto il territorio nazionale anche coinvolgendo organizzazioni internazionali e i Paesi dell’area mediterranea.
Il tema “#AcquascooterFree”, sin dalla prima edizione, ha favorito l’adesione di centinaia di stabilimenti balneari in tutta Italia e, nel 2015, con l’appello “#NoTriv”, Mediterraneo da remare ha sostenuto la campagna referendaria contro le estrazioni petrolifere in mare.
Dal 2017 al 2023 è stato promosso il focus “#PlasticFree” per sensibilizzare la collettività al contrasto dell’inquinamento da macro, micro e nanoplastiche che soffocano i nostri mari e oceani pervadendo l’intera catena alimentare.
“Per apprezzare il mare bisogna esserci, ma per esserci bisogna che il mare rimanga quello che i nostri genitori ci hanno lasciato che ahimè oggi stiamo rovinando. Un esempio di come noi tentiamo di migliorare la nostra situazone è il Mose a Venezia, con un buon utilizzo di questo stiamo ricreando un ecosistema a Venezia che si era perso – le parole di Alberto Tripi, presidente di Almaviva -. Questo dobbiamo farlo non certo costruendo i Mose per tutta Italia ma dobbiamo stare attenti a ricondurre il mare a quello che è sempre stato: la nostra vita perchè l’Italia è un paese di marinai, non dobbiamo dimenticarcelo”.

– Foto Italpress –

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Conad e Chep, progetto di gestione forestale nella Bassa Valle Camonica

BOLOGNA (ITALPRESS) – In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, Conad, primaria insegna della Grande Distribuzione italiana, conferma il proprio impegno per la sostenibilità. Lo fa insieme a Chep, fornitore globale nei servizi di supply chain e soluzioni logistiche, sostenendo il progetto di gestione forestale sostenibile “100% castagno e filiera corta certificata”. Il progetto, realizzato in collaborazione con Rete Clima ed il Consorzio Forestale Bassa Valle Camonica, è svolto in un’area certificata secondo standard forestale PEFC.
L’area di intervento è situata in provincia di Brescia, nelle vicinanze dell’hub logistico Conad di Calcio (Bergamo): l’obiettivo è proprio quello di impattare positivamente sui territori di pertinenza delle realtà coinvolte in linea con il motto “Think globally, act locally” che pone l’attenzione sulla necessità di azioni locali coerenti con le dinamiche ambientali globali.
Il progetto, che mira a realizzare una filiera certificata del castagno, porterà infatti numerosi vantaggi sia a livello locale, quali la cura del territorio montano, il miglioramento dei boschi di proprietà comunale e la salvaguardia degli ecosistemi forestali, sia a livello globale, portando a un aumento della capacità forestale di assorbimento della CO2, contribuendo alla mitigazione del riscaldamento climatico.
L’area scelta è certificata secondo gli standard PEFC, un’ulteriore garanzia del buon esito dei progetti. Ad oggi solo il 10% della superficie forestale nazionale, pubblica o privata, rientra sotto pratiche di gestione forestali sostenibili certificata, che garantiscono un ulteriore incremento dei benefici ambientali rispetto a quanto già previsto dall’ordinaria gestione delle foreste nazionali.
“Per Conad questo progetto di gestione forestale sostenibile rappresenta un tassello fondamentale di un impegno verso la sostenibilità molto più ampio, in un percorso di continuo miglioramento che vede nella logistica un asset strategico fondamentale per costruire valore e contrastare il cambiamento climatico, andando a ridurre il nostro impatto ambientale – ha commentato Andrea Mantelli, Direttore Supply Chain Conad -. Il sostegno a questo progetto, che si va a integrare ad un altro intervento già realizzato nel Comune di Bedonia (PR), deriva dalla nostra volontà nel contribuire concretamente alla buona gestione delle aree naturali del nostro Paese. E lo possiamo fare grazie al prezioso contributo dei nostri partner che condividono insieme a noi un grande impegno verso la sostenibilità”.
“L’attenzione verso il pianeta è uno dei pilastri della nostra strategia di sostenibilità, che portiamo avanti da sempre attraverso un modello di business e un sistema di trasporto che segue i principi dell’economia circolare e mira a un approccio in grado di proteggere le foreste, ridurre le discariche ed eliminare tutte le inefficienze lungo la filiera, creando catene di approvvigionamento più efficienti. Lavorare con partner come Conad e Rete Clima, allineati alla nostra visione e ai valori, è dunque fondamentale per raggiungere, tra gli altri, l’obiettivo di creare sempre più impatti positivi sull’ambiente e nelle comunità in cui operiamo”, ha sottolineato Alessia Pascariello, Senior Manager Strategic Retail Accounts di Chep Italia.
“Rete Clima – afferma Paolo Viganò, Fondatore di Rete Clima – è orgogliosa di accompagnare Conad e Chep in questo progetto di miglioramento forestale, che vede il territorio locale quale vero e proprio luogo di pianificazione ambientale e di sviluppo. Oggi, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente – ci piace lanciare questo progetto significativo che mira allo sviluppo dei servizi ecosistemici nelle foreste certificate PEFC gestite dal Consorzio Forestale Bassa Valle Camonica, che integra una visione di sostenibilità fortemente basata sulla concretezza, sul territorio e sull’aumento dei benefici ecologici”.
Conad e Chep collaborano insieme da anni, impegnandosi attivamente per la salvaguardia dell’ambiente nelle operazioni logistiche. A tal fine Conad ha implementato da tempo il pallet pooling nei propri Centri di Distribuzione. Questo sistema – reso possibile dalla collaborazione con aziende specializzate – come la stessa Chep – agevola la condivisione dei bancali in legno utilizzati per il trasporto e la gestione delle merci, permettendo a più imprese di condividere gli imballaggi e ridurre gli sprechi e risorse naturali.
Rete Clima – Impresa Sociale è l’ente tecnico che supporta le Aziende in percorsi ESG di governance sostenibile, di decarbonizzazione, di forestazione nazionale, di valutazione, pianificazione e rendicontazione agli stakeholder delle performance di sostenibilità aziendali. Dal 2022 collabora insieme a Conad nel progetto “Forestiamo insieme l’Italia”, ormai giunto alla sua terza edizione, nell’ambito della più ampia Campagna nazionale Foresta Italia.
Questo progetto di gestione forestale rientra nella strategia di sostenibilità concreta del Sistema Conad, “Sosteniamo il Futuro”, basata su tre dimensioni: Ambiente e Risorse, Persone e Comunità, Imprese e Territorio.

– foto ufficio stampa Hill & Knowlton –
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Carabinieri, consegnato il “Premio Ambiente”

ROMA (ITALPRESS) – Assegnato anche quest’anno il “Premio Ambiente”. Il Comandante Generale dell’Ama dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, ha consegnato oggi, in occasione delle celebrazioni per il 210° Annuale di Fondazione dell’Arma, a militari e Reparti che si sono particolarmente distinti per interventi e iniziative in favore della tutela dell’ambiente e del territorio.
Il 5 giugno, oltre ad essere la ricorrenza della fondazione dell’Arma dei Carabinieri, coincide con la Giornata Mondiale dell’Ambiente istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Con questo Premio, giunto alla terza edizione, l’Arma intende attribuire un particolare riconoscimento a quei militari che hanno saputo, con acuta attenzione e alta professionalità, prodigarsi nella difesa del patrimonio naturale anche attraverso attività culturali e promozionali che hanno riscosso l’ammirazione dei cittadini e accresciuto l’immagine e il prestigio dell’Amministrazione.
Questo l’elenco dei premiati:
Maresciallo Maggiore Alessandro Sunseri, Comandante della Stazione di Torino Barriera Piacenza che, libero dal servizio, transitando in una zona precollinare di Torino dichiarata di interesse pubblico, individuava una discarica abusiva di rifiuti, anche pericolosi, nonchè 24 veicoli di vario genere in stato di abbandono. L’attività d’indagine consentiva di deferire all’Autorità Giudiziaria il gestore della discarica abusiva.
Maresciallo Capo Fabrizio Savinelli, Addetto al Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Terni, che ha fornito un determinante contributo ad una complessa attività d’indagine che ha consentito di individuare un sodalizio criminale dedito alla commissione di truffe nel settore dello smaltimento dei rifiuti speciali. L’operazione si è conclusa con il deferimento di 8 persone per associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti.
Maresciallo Ordinario Domingo Petrocelli, Addetto all’Aliquota Operativa della Compagnia di Amalfi (SA), che ha condotto una costante azione di controllo e contrasto al fenomeno dell’abusivismo edilizio in un’area sottoposta a stringenti vincoli paesaggistici, riconosciuta come patrimonio Unesco. L’impegno ha permesso di deferire in stato di libertà 63 persone ritenute responsabili di reati in materia ambientale ed edilizia.
Luogotenente Giuseppe Cagnetta e Maresciallo Capo Mario Elia Salvatore Genna, rispettivamente Comandante ed Addetto alla Sezione Operativa della Compagnia di Alcamo (TP), che hanno condotto un’indagine a seguito di un incendio boschivo che ha interessato circa 12 ettari in provincia di Trapani, conclusasi con l’esecuzione di un provvedimento restrittivo nei confronti di un operaio stagionale antincendio, ritenuto responsabile del rogo.
Luogotenente Carica Speciale Renato Ianniello, Comandante del Nucleo Operativo Ecologico di Trento, che ha svolto complesse attività investigative finalizzate al contrasto dei crimini ambientali a tutela del territorio della Regione “Trentino Alto-Adige”, caratterizzato da molteplici e delicati ecosistemi. Gli importanti risultati conseguiti, sia in termini repressivi che preventivi, hanno riscosso il plauso da parte dell’opinione pubblica e delle Autorità locali.

– Foto ufficio stampa Carabinieri –

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Torna a Bari la fiera internazionale “Smart Building Levante”

BARI (ITALPRESS) – Le strategie nazionali in tema di transizione green e digitale del patrimonio edilizio, l’uso delle energie rinnovabili, la sicurezza, la resilienza e la sostenibilità dei centri urbani e le inedite opportunità per un Sud “hub energetico” d’Europa. Saranno questi i temi al centro di “Smart Building Levante 2024”, terza edizione della fiera biennale internazionale sull’impiantistica e l’edilizia nell’area del Mediterraneo, che si svolgerà a Bari nei giorni 14 e 15 novembre presso la Nuova Fiera del Levante. Una manifestazione che intende affrontare i principali temi strategici del presente e del futuro in questo settore dal punto di vista tipico delle regioni che si affacciano sul Mediterraneo. Un evento che si presenterà quest’anno completamente rinnovato, grazie all’alleanza con Nuova Fiera del Levante e alla partnership con MIBA-Milan International Building Alliance di Fiera Milano.
“Una fiera con un respiro internazionale, ma realizzata con il territorio e per il territorio”, ha detto Gaetano Frulli, presidente della Nuova Fiera del Levante. “Il nostro obiettivo – ha continuato – è di orientare i contenuti e renderli coerenti con le specifiche vocazioni della Puglia, del sud d’Italia e dell’area del Mediterraneo. Per questo avremo come interlocutori tutti gli operatori del nostro territorio e quelli delle regioni transfrontaliere, con le quali Bari ha una lunga tradizione di rapporti amichevoli. Parleremo infatti non solo di edilizia green, ma anche di ricettività turistica e, per la prima volta, di data center sostenibili proponendo questi territori come ideali per attrarre importanti investimenti”.
“Sarà un nuovo numero zero”, afferma Luca Baldin, event manager della manifestazione, “che dopo gli anni difficili del covid riprende, innovandola, la formula vincente della prima edizione del 2018, proponendo al territorio un evento altamente inclusivo, progettato e realizzato con una moltitudine di realtà del territorio che credono in questa manifestazione, a partire dalla Nuova Fiera del Levante per arrivare al Politecnico di Bari e ai tre Distretti produttivi pugliesi del settore. Il format si avvale inoltre della partnership con MIBA, grazie alla quale sarà in grado di proporre una visione a 360 gradi sulle soluzioni per produrre edifici a zero emissioni, sia nuovi che ristrutturati, dotati di tutti i più moderni servizi”.
Nell’ambito di “Smart Building Levante 2024”, si svolgeranno diversi eventi speciali: la seconda edizione della “Bari Smart City Conference”, un evento di alto profilo scientifico organizzato in collaborazione con il Politecnico di Bari sul tema “Present and future of Mediterranean cities” (13 e 14 novembre presso il Politecnico di Bari e la Nuova Fiera del Levante); un workshop sull’hospitality con edifici NZEB (Nearly Zero Energy Building), cioè a consumo energetico quasi nullo, realizzato in collaborazione con l’intera filiera pugliese; il “Data Center Summit”, dedicato alla sostenibilità di queste infrastrutture strategiche; e l’area “Keep Zero – Costruire per il clima”, realizzata in collaborazione con ANCE Puglia, riguardante l’innovazione nel campo dell’edilizia e dell’industrializzazione del manufatto edilizio.

– Foto: Ufficio stampa Smart Building Levante –

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Parte il countdown verso la 27^ edizione di Ecomondo

RIMINI (ITALPRESS) – Sostenibilità e transizione ecologica si confermano ambiti strategici per la competitività delle aziende italiane sui mercati esteri. Aziende che guardano al futuro e che saranno protagoniste a Ecomondo 2024 (Fiera di Rimini, 5 – 8 novembre), la rassegna organizzata da Italian Exhibition Group (IEG) che giunge quest’anno alla sua 27esima edizione. Nel 2023 l’export italiano ha superato i 660 miliardi di euro, con un traino proprio dal segmento della sostenibilità, di cui quest’anno è atteso un ulteriore incremento del 10% e del 14,1% in media nel prossimo biennio, sulla spinta sempre maggiore dei processi di transizione.
In questo scenario, dopo l’edizione da record dello scorso anno, anche nel 2024 Ecomondo si presenta con numeri e progetti che lo riconfermano evento internazionale di riferimento in Europa e nel bacino del Mediterraneo per le tecnologie, i servizi e le soluzioni industriali nei settori della green e circular economy.
Hub di ricerca e innovazione, Ecomondo sarà spazio di condivisione e co-progettazione sulle policy del Green Deal Europeo, in cui esperti, decision maker, imprenditori e professionisti del settore discuteranno le sfide e le opportunità legate alla politica ambientale e alla transizione verso un’economia circolare.
Puntando sempre di più all’internazionalizzazione, nella nuova edizione sono attese delegazioni di 120 paesi e 60 associazioni internazionali di settore dai Paesi dell’Area balcanica, dell’Africa subsahariana, del Nord Africa, del Medio Oriente e dell’America Latina, circa 900 top buyer e sono state attivate collaborazioni con oltre 100 riviste specializzate estere, per essere sempre più luogo d’incontro tra le best practice del “Made in Europe” e la domanda internazionale di soluzioni per la transizione green.
La manifestazione sarà, inoltre, luogo di dialogo e confronto sulle sfide di sostenibilità e sviluppo socioeconomico “green” del continente africano, al centro del Piano Mattei del Governo italiano, che mira a rafforzare il partenariato tra l’Italia e i Paesi Africani mediante l’erogazione, nei prossimi quattro anni, di fondi per un valore pari a 5,5 miliardi di euro. Il Piano punta a stimolare ulteriori investimenti sia da parte del settore privato, che da quello istituzionale lungo le direttrici strategiche, che, come i finanziamenti, si concentreranno su cinque pilastri fondativi:?istruzione, salute, agricoltura, acqua ed energia.
I temi che guideranno Ecomondo 2024, intorno ai quali si svilupperanno l’area espositiva e il ricco programma di appuntamenti e conferenze, sono: Big data, intelligenza artificiale e sistemi predittivi per la transizione ecologica e la gestione degli effetti del cambiamento climatico; New Space economy per la sorveglianza ambientale e l’osservazione terrestre; Agricoltura 4.0 e capitale naturale per massimizzare la resa e tutelare i raccolti; Urban mining per il recupero di materiali preziosi e critici dai Raee.
Questi integrano e arricchiscono le sei macroaree tematiche cardine della nuova edizione: Waste as Resource, Water Cycle & Blue Economy, Circular & Regenerative Bio-economy, Bio-Energy & Agroecology, Sites & Soil Restoration, Environmental Monitoring & Control.
Il layout espositivo si rinnova e si amplia. Grazie alla costruzione di due nuovi padiglioni temporanei si arriverà infatti ad una superficie espositiva di 137mila metri quadrati. Cinque i distretti espositivi dedicati a progetti rivolti alle industries verticali, tra cui il Textile District, che candida Ecomondo a capitale della moda etica; il Paper District, luogo d’incontro di tutti gli attori della filiera della carta; l’area Blue Economy per ridurre al minimo gli impatti negativi sull’ecosistema marino e favorire la sua resilienza e rigenerazione.
A questi si aggiunge l’Innovation District, dove sono attese 30 start up nell’area Start-Up & Scale-Up, mentre il progetto Green Jobs & Skills creerà uno spazio di dialogo tra domanda e offerta di lavoro nei campi della sostenibilità, opportunità di formazione e orientamento. Un mondo, quello della Gen Z, a cui Ecomondo rinnova grande attenzione anche con la seconda edizione del Premio Lorenzo Cagnoni, che sarà assegnato alle tre start-up più innovative.
Qualifica Ecomondo anche un programma di conferenze, seminari ed eventi di alto profilo, coordinato dagli 80 membri del Comitato Tecnico Scientifico, per esplorare le principali novità a livello tecnologico, normativo e di mercato dei principali settori della green economy.
La manifestazione ospiterà anche quest’anno gli Stati Generali della Green Economy, organizzati dalla Fondazione Sviluppo Sostenibile, promossi dal Consiglio Nazionale della Green Economy, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

– foto Italian Exhibition Group –
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