CAGLIARI (ITALPRESS) – “La Regione punta con convinzione sull’enorme patrimonio naturale della Sardegna e anche gli itinerari ambientali, con un’adeguata segnaletica, all’interno delle aree e delle riserve naturali svolgono un ruolo importante. Nel caso del Parco di Molentargius si tratta della più importante area naturale nella zona più antropizzata della Sardegna, che in questo modo offre un servizio adeguato e completo a cittadini e turisti, inserendosi all’interno della rete escursionistica regionale”. Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, in occasione della presentazione e dell’inaugurazione della nuova segnaletica realizzata, in collaborazione con l’agenzia Forestas, nei cinque percorsi escursionistici del Parco naturale regionale Molentargius – Saline di Cagliari. “L’impegno della Giunta regionale è dimostrato anche dagli importanti stanziamenti per garantire la conservazione, il recupero e la promozione delle aree naturali, così da poterle valorizzare e trasformare in opportunità di sviluppo economico. L’agenzia Forestas, che insieme al Corpo forestale ha il ruolo di presidio istituzionale nei diversi territori, svolge un lavoro importante per il raggiungimento di migliori traguardi anche in campo ambientale”, ha aggiunto l’assessore Lampis.
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In Sardegna nuova segnaletica per itinerari ambientali
Irruzione al ministero della Transizione Ecologica
ROMA (ITALPRESS) – Il Ministero per la Transizione Ecologica è stato nuovamente preso di mira da alcuni attivisti che hanno fatto irruzione nella sede. Dopo gli atti vandalici dell’1 febbraio, all’interno e all’esterno dell’edificio, il 2 febbraio dieci ragazzi si sono introdotti nel palazzo riuscendo ad arrivare fino al quinto piano, dove si trovano anche gli uffici del ministro. Tra lo sconcerto e la paura dei dipendenti, colpiti dalla vernice, gli attivisti sono stati fermati grazie all’intervento delle forze dell’ordine e posti in stato di fermo.
“E’ una brutta parentesi – commenta il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani – perchè questa è un’istituzione dello Stato. Sono atteggiamenti violenti: hanno anche spinto alcune persone, le hanno imbrattate di vernice, hanno danneggiato diversi piani all’interno. E’ un peccato, questo è l’effetto di un clima teso: ci sono troppe cattiverie, leoni da tastiera che si esibiscono. Bisogna ritornare a un pò di serenità”.
“A me spiace – prosegue il ministro – che la transizione ecologica venga vista come un argomento divisivo: siamo tutti d’accordo sul fatto che bisogna fare subito delle scelte importanti per il clima. Bisogna farle nel rispetto del mondo del lavoro, della società, delle persone più deboli. E’ un’operazione complessa, se fosse stata semplice l’avremmo già fatta. Ci vuole un pò di pazienza da parte di tutti. Queste forme di attivismo violento non hanno giustificazione”.
“Adesso – conclude Cingolani – mi farebbe piacere che tutti prendessero le distanze da questi eventi, perchè questo non ha niente a che fare con l’ambientalismo e vorrei proprio esser sicuro che fossimo, almeno su questo, tutti d’accordo”.
Secondo una stima provvisoria, i danni arrecati ammontano a circa 7000 euro.
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Imballaggi più sostenibili, al via il Bando Conai per l’ecodesign
MILANO (ITALPRESS) – Si apre la nuova edizione del Bando CONAI per l’ecodesign: l’iniziativa di sostenibilità, voluta dal Consorzio Nazionale Imballaggi per sensibilizzare il tessuto imprenditoriale italiano all’importanza di imballi sempre meno impattanti, arriva quest’anno alla sua nona edizione.
La partecipazione al Bando, che vuole premiare le soluzioni di pack rese più sostenibili grazie a nuove soluzioni di progettazione, è aperta a tutte le aziende produttrici o utilizzatrici di imballaggi consorziate. Per partecipare, devono aver rivisto i loro imballi con interventi di ecodesign usando almeno una fra le sette leve di prevenzione: riutilizzo, facilitazione delle attività di riciclo, utilizzo di materiale riciclato/recuperato, risparmio di materia prima, ottimizzazione dei processi produttivi, ottimizzazione della logistica, semplificazione del sistema imballo.
50.000 euro saranno riservati ai cinque super-premi (i cinque incentivi per l’innovazione circolare). Faranno parte di questa rosa i tre casi che si distingueranno per la spinta innovativa nell’aver attivato le leve del riutilizzo, della facilitazione delle attività di riciclo e dell’utilizzo di materia prima seconda; e i due casi che avranno generato benefici ambientali promuovendo nuove tecnologie e applicazioni particolarmente innovative.
Gli altri 450.000 euro saranno suddivisi tra tutti i casi ammessi, proporzionalmente al punteggio ottenuto.
Uno dei cinque super-premiati riceverà anche una menzione speciale da parte di Legambiente.
Potrà inoltre essere assegnata una menzione speciale ai casi che si saranno distinti per aver apportato innovazioni nel settore e-commerce.
«La progettazione di un imballaggio è un’attività più complessa di quanto si pensi», commenta il presidente CONAI Luca Ruini, che ha fortemente voluto il Bando nel 2013, quando faceva parte del Consiglio d’amministrazione CONAI, e ne ha seguito la nascita. «Pochi lo sanno, ma è proprio nella fase in cui un pack viene progettato che si definisce una percentuale altissima degli impatti che avrà sul nostro pianeta – aggiunge -: per questo la prevenzione è fondamentale. Il Bando vuole premiare gli sforzi delle imprese che hanno dimostrato di esserne consapevoli. Negli ultimi otto anni la crescita dei casi candidati è stata costante: nemmeno la pandemia ha frenato le adesioni. Anche per questo ho grandi aspettative sull’edizione 2022 del nostro Bando».
Per presentare le candidature c’è tempo fino al 29 aprile 2022. Il form di presentazione è disponibile nell’Area Bando del sito ecotoolconai.org.
Tutti i casi saranno esaminati attraverso l’Eco Tool CONAI, lo strumento di LCA semplificata che valuta i miglioramenti ambientali generati dall’intervento su un imballaggio in termini di risparmio energetico, di risparmio idrico e di riduzione delle emissioni di CO2.
Anche quest’anno l’Eco Tool CONAI e l’analisi dei casi saranno sottoposti alla validazione di DNV, ente di certificazione internazionale.
Un comitato tecnico composto da referenti di CONAI e dei Consorzi di Filiera farà un’ulteriore valutazione sui casi presentati. Poi sarà un comitato tecnico allargato, composto da esperti esterni, a scegliere i cinque super-premi.
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“Non Serviti”, 2 mln per progetti tecnologici per il riciclo dei rifiuti
ROMA (ITALPRESS) – Online sul sito del ministero della Transizione ecologica la graduatoria del bando “Non Serviti” del 2020, che cofinanzia con 2 milioni di euro i progetti di sviluppo di tecnologie per la prevenzione, il recupero, il riciclo e il trattamento di rifiuti che non rientrano nelle categorie incluse dai consorzi di filiera e cofinanzia anche i progetti di sviluppo di tecnologie legati all’ecodesign dei prodotti e alla corretta gestione dei relativi rifiuti.
L’obiettivo, evidenzia il ministero, è ridurre gli impatti negativi che derivano dalla produzione di rifiuti, favorendo il recupero, il riciclo e l’ottimizzazione del ciclo di vita dei materiali in linea con i principi dell’economia circolare.
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Il 2 febbraio torna la Giornata internazionale delle Zone Umide
ROMA (ITALPRESS) – Lagune, stagni, laghi, paludi, risorgive: sono le wetlands, aree chiave per la biodiversità e, cosa meno nota, anche per la nostra sopravvivenza. In loro onore, il prossimo 2 febbraio si celebra la Giornata mondiale delle Zone Umide (World Wetlands Day, WWD), data che ricorda l’adozione della Convenzione omonima per la loro tutela, firmata il 2 febbraio 1971 nella città iraniana di Ramsar. E quest’anno il WWD ha uno speciale significato, in quanto lo scorso anno è stato riconosciuto ufficialmente anche dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Lo slogan di questa edizione è “Value, Manage, Restore, Love Wetlands”: riconoscerne il valore, proteggerle e gestirle adeguatamente, ripristinarle laddove le abbiamo distrutte, e imparare ad amarle per la loro bellezza e la loro importanza, a partire dalla loro incredibile biodiversità.
Ma le wetlands sono fondamentali anche per la nostra sopravvivenza grazie al loro ruolo di serbatoi di carbonio e contrasto al cambiamento climatico, azione di depurazione delle acque, protezione da inondazioni, fornitura di fibre e materiali, oltre ad ospitare migliaia di specie ad esse legate.
In Italia, dalle Alpi al Mediterraneo, sarà possibile scoprirle dal 2 al 6 febbraio in molte Oasi WWF, attraverso passeggiate, visite guidate, workshop fotografici ed altri eventi per far scoprire a tutti la bellezza e l’importanza di questi ambienti unici.
E come parte delle celebrazioni della giornata mondiale ufficiale delle Nazioni Unite UN World Wetlands Day, il WWF è partner a livello globale della prima #WorldWetlandsRun per scoprire questi ambienti attraverso una corsa o una semplice passeggiata. Moltissime persone da oltre 100 paesi si sono iscritte e registrate World Wetlands Run per testimoniare le giornate che passeranno a contatto con questi splendidi e delicati ecosistemi e chiederne una sempre maggiore tutela.
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Siglata intesa per gli imballaggi sostenibili dei prodotti ittici
ROMA (ITALPRESS) – Il ministero della Transizione ecologica ha firmato un protocollo d’intesa con FederlegnoArredo, Alleanza delle Cooperative italiane Pesca e l’associazione ambientalista Marevivo per promuovere l’utilizzo di cassette per il contenimento e il trasporto dei prodotti ittici realizzate con materie prime rinnovabili.
L’obiettivo è quello di sperimentare e implementare – anche attraverso iniziative sul territorio di sensibilizzazione e promozione – l’adozione di imballaggi a basso impatto ambientale per contribuire a ridurre la plastica in mare, in linea con il Piano europeo d’azione per l’economia circolare.
“Si tratta di una delle iniziative assunte dal MiTe in attuazione degli impegni della presidenza italiana del G20 sulla lotta al Plastic Marine Litter – afferma la capo Dipartimento per la transizione ecologica e gli investimenti verdi, Laura D’Aprile – I risultati della sperimentazione consentiranno di acquisire dati ed informazioni utili per lo sviluppo di nuove filiere circolari. La cooperazione tra tutti gli attori del sistema è la strada vincente per sostenere e garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo”.
Con questo protocollo, infatti, per la prima volta attori diversi fanno rete per sensibilizzare e diffondere l’uso di imballaggi riutilizzabili e sperimentare nuovi materiali.
“In questo scenario, la cassetta di legno si pone come alternativa sostenibile, anche per i prodotti ittici”, spiega Cosimo Messina, vicepresidente di Assoimballaggi di FederlegnoArredo a nome del gruppo Imballaggi Ortofrutticoli.
“Come produttori di imballaggi in legno – spiega Messina –
affianchiamo da sempre la filiera agroalimentare italiana, i cui
prodotti vanno valorizzati al meglio. Lo facciamo attraverso
l’utilizzo di imballaggi in legno che preservano qualità e
integrità del cibo, grazie alla naturale azione regolatrice del
legno stesso che fa traspirare il prodotto senza l’uso di additivi o sostanze chimiche. Le cassette in legno rientrano inoltre a pieno titolo nel ‘Made Green in Italy’, lo schema nazionale volontario sviluppato dal MITE per promuovere le eccellenze italiane a elevata qualificazione ambientale e a ridotto impatto sull’ambiente, un tassello chiave nel quadro delle politiche nazionali per la transizione ecologica”.
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Carabinieri forestali in campo per difendere i boschi italiani
ROMA (ITALPRESS) – I dati dell’ultimo Inventario Nazionale delle Foreste e dei Serbatoi forestali di Carbonio realizzato dall’Arma dei Carabinieri con il supporto scientifico del CREA descrivono un quadro rassicurante. Non si arresta la crescita dei boschi italiani. Aumenta la loro superficie e biomassa e con esse la capacità di assorbire anidride carbonica. La superficie boschiva nazionale è aumentata in 10 anni di circa 587.000 ettari per complessivi 11 milioni di ettari con 2.088 milioni di tonnellate di anidride carbonica stoccata nei nostri boschi e sottratta all’atmosfera. Il Comando Carabinieri Tutela Forestale attraverso i dipendenti Reparti dislocati sul territorio nazionale (Gruppi, Nuclei Investigativi di Polizia Ambientale e Forestale, Stazioni Carabinieri Forestale), ha avviato e portato a termine nel dicembre 2021, una campagna per la prevenzione e repressione dei tagli furtivi in bosco per arginare un fenomeno che ha preoccupanti ricadute di carattere ambientale tenuto conto del ruolo dei boschi in tema di assorbimento del carbonio, difesa del suolo, risorse idriche, biodiversità, paesaggio oltre ai servizi ecosistemici forniti dallo stesso in tema di attività ricreative e benessere psicofisico in generale.
La prevenzione e il contrasto di ogni forma di illegalità a danno delle formazioni forestali oltre a essere la chiave per la conservazione ambientale e paesaggistica del territorio nazionale, si erge a garanzia delle molteplici attività antropiche svolte in bosco. I risultati dei controlli effettuati dai Reparti dei Carabinieri Forestale evidenziano comportamenti illeciti in particolare nelle regioni dell’Italia Centrale. Nella sola Regione Toscana, a fronte di 343 controlli effettuati, sono state elevate sanzioni pari ad un totale di 44.047 euro, accertati 115 illeciti amministrativi e 7 illeciti penali.
L’attività dei Reparti, a livello nazionale, ha portato risultati di rilievo con un totale di 2.746 controlli, l’accertamento di 374 illeciti amministrativi con un importo totale di sanzioni elevate pari a circa 312.680 euro e la comunicazione all’Autorità giudiziaria competente di 51 illeciti penalmente rilevanti.
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Antartide, dalle nubi polari nuove informazioni sul clima
ROMA (ITALPRESS) – I ricercatori dell’Osservatorio meteo-climatologico ENEA in Antartide potranno studiare da quest’anno le variazioni del clima attraverso le nubi polari, grazie ad uno strumento altamente innovativo che consente di monitorare la copertura nuvolosa del cielo e misurare l’altezza degli strati nuvolosi. Si tratta di un un celiometro CL61 di ultima generazione appena installato presso la base Mario Zucchelli dai tecnici e ricercatori impegnati nella 37a spedizione del Programma nazionale di ricerche in Antartide (PNRA).
L’Osservatorio antartico dell’ENEA è uno dei primi a livello internazionale a poter utilizzare questo nuovissimo strumento, grazie a uno specifico accordo di collaborazione scientifica con l’azienda produttrice, la finlandese Vaisala, che prevede anche la condivisione dei dati acquisiti nella campagna e la successiva comparazione con quelli prodotti dal precedente modello.
Il celiometro è un dispositivo composto da un emettitore laser e un ricevitore: il fascio laser emesso verso l’alto viene diffuso verso il basso con intensità differenti a seconda del tipo e quantità di particelle presenti nei vari strati dell’atmosfera, la luce diffusa viene catturata dal ricevitore permettendo di misurare l’altezza della nube.
Rispetto ai precedenti modelli già in uso nella base italiana e in quella italo-francese di Concordia, il nuovo dispositivo permetterà di raccogliere informazioni anche sulla fase, liquida o solida, delle particelle di acqua che compongono le nubi presenti lungo il profilo verticale, fino a 10 km circa dalla superficie terrestre.
“Il celiometro è uno strumento completamente automatico e necessita di pochissima manutenzione. Con l’aggiunta di queste nuove funzionalità sarà possibile effettuare un monitoraggio dell’atmosfera qualitativo, su lungo periodo, con una frequenza di campionamento molto alta e con costi relativamente bassi, contribuendo in maniera significativa alla comprensione della tipologia di nubi e del loro conseguente impatto sul clima antartico”, spiega Paolo Grigioni, ricercatore ENEA del Laboratorio di Osservazioni e Misure per l’ambiente e il clima, nonchè coordinatore dell’Osservatorio in Antartide.
Da oltre 30 anni, l’Osservatorio effettua il monitoraggio delle condizioni meteorologiche al suolo e in quota su parte del continente polare. Attualmente il network osservativo conta 16 stazioni meteorologiche automatiche dislocate in un’area che va dalla stazione Mario Zucchelli, sulla costa della Terra Vittoria, fino alla parte più alta del plateau antartico, dove si trova la base Concordia.
Inoltre l’Osservatorio gestisce, in collaborazione con il personale dell’Unità Tecnica Antartide ENEA, il programma di radiosondaggi per la misura dei profili verticali dell’atmosfera.
I dati raccolti dall’Osservatorio, disponibili attraverso il sito web www.climantartide.it, vanno ad alimentare diversi dataset climatici, come il REference Antarctic Data for Environmental Research (READER) della Scientific Committee on Antarctic Research (SCAR), e sono inviati all’interno del Global Telecomunication System (GTS), sistema per la distribuzione dei dati meteorologici del progetto World Weather Watch del World Meteorological Organizzation (WMO). Quest’ultimo dataset è di fondamentale importanza poichè contribuisce alla generazione delle previsioni meteorologiche mondiali.
Negli ultimi 10 anni, l’Osservatorio ha ampliato i parametri misurati dando particolare rilevanza all’osservazione e caratterizzazione sia delle nubi che delle precipitazioni, grazie anche all’installazione di differenti tipi di pluviometri.
“La comprensione del clima e dei suoi cambiamenti legati all’influenza antropica rappresenta una delle necessità più impellenti della nostra società ed è essenziale per poter applicare protocolli e politiche adatte alla mitigazione degli effetti, potenzialmente devastanti, che questi cambiamenti possono apportare alla società e all’ambiente. Il continente antartico con la sua calotta polare rappresenta la maggiore riserva di acqua dolce del pianeta ed è una delle componenti fondamentali del sistema terra. Grazie al suo isolamento e alle sue particolarissime condizioni, l’Antartide rappresenta un laboratorio naturale eccezionale per lo studio dell’atmosfera”, conclude Grigioni.
Finanziate dal Ministero dell’Università e Ricerca (MUR) nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), le spedizioni antartiche italiane sono gestite dall’ENEA per la pianificazione e l’organizzazione logistica e dal Consiglio Nazionale Delle Ricerche (Cnr) per la programmazione e il coordinamento scientifico.
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