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Riciclo degli pneumatici, l’innovazione italiana premiata in Europa

NOVARA (ITALPRESS) – Parte da Momo, in provincia di Novara, la rivoluzione green nel riciclo della gomma, a cominciare dagli pneumatici usati. Protagonista la Electronic Systems, due volte premiata dalla Commissione Europea. Il sistema brevettato dall’azienda consente di rimettere immediatamente in produzione la gomma recuperata, a cui viene conferito un grado di purezza elevatissimo. Intesa Sanpaolo ha concesso 5 milioni di finanziamenti attraverso i plafond stanziati per la riconversione green e il sostegno alla circular economy. L’intervento rientra nel piano per dare supporto agli investimenti legati al PNRR.
Nel 2019 la Electronic Systems ha messo a punto un impianto rivoluzionario, in grado di integrare processi fino a quel momento distinti: il recupero di gomma da pneumatici a fine vita, la devulcanizzazione della gomma ricavata e il diretto reinserimento in produzione. L’innovazione offre una soluzione a un problema non da poco, quello del recupero degli pneumatici usati. Infatti, la Commissione Europea ha inserito il progetto Rew-tyres nel programma di ricerca finanziata Horizon 2020. Il passo successivo è stato far conoscere l’innovazione sul mercato globale. Un secondo intervento della Commissione Europea ha aperto l’accesso al programma LIFE, che co-finanzia i migliori progetti di sostenibilità ambientale secondo il criterio Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta.
La Electronic Systems, già leader nella realizzazione di misuratori di spessore e controllo di processo per l’industria della gomma-plastica, in pochi anni realizza così una forte espansione sui mercati internazionali, acquisendo anche due marchi concorrenti tedeschi. Arrivano ordini dai principali paesi al mondo. Lo stabilimento di Momo oggi dà lavoro a circa 100 persone.
Florinda Martena, presidente della Electronic Systems, con la vicepresidente Tiziana Martena e l’amministratore delegato Stefano Trizzino, è la mente che ha unito tecnica e immaginazione trasformando l’azienda di famiglia fondata nel 1979 in un’eccellenza all’avanguardia nell’innovazione e nella sostenibilità ambientale. L’ingegner Martena spiega: “Siamo un’azienda nata in provincia di Novara e da qui stiamo portando una soluzione innovativa in tutto il mondo, grazie anche alle competenze sviluppate nel tempo con i nostri sistemi di misurazione della gomma, che coprono la maggior parte del settore, Cina compresa. Vogliamo dare un contributo fondamentale alla transizione green e pensiamo che nel post pandemia si siano aperte nuove opportunità, che anche Intesa Sanpaolo ha colto e sta sostenendo. E’ il momento giusto per investire ulteriormente in prodotti che possano far crescere l’economia circolare e del riciclo”.
Per Teresio Testa, direttore regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo: “Intesa Sanpaolo ha messo a disposizione delle aziende un plafond di 6 miliardi di euro per i progetti di circular economy e finanziamenti a tassi che decrescono in base al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale e di amministrazione dell’impresa (ESG – Environment, Social, Governance). Poter finanziare un’eccellenza come la Electronic Systems, una pmi del territorio all’avanguardia in tutto il mondo, è per noi motivo d’orgoglio. Vogliamo accompagnarla nella crescita internazionale a 360 gradi, non solo dal punto di vista finanziario, ma anche attraverso l’assistenza che la nostra rete estera può mettere in campo”.
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Iren-Autorità distrettuale fiume Po-MiTE,azioni comuni per sostenibilità

PARMA (ITALPRESS) – Incontro al vertice sulle possibili azioni sostenibili comuni per lo sviluppo futuro del territorio ed il miglioramento delle performances ambientali tra il Segretario dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po-MiTE Meuccio Berselli e l’Amministratore Delegato di IREN Ambiente Eugenio Bertolini.
A pochi giorni dalla presentazione del nuovo Piano Industriale della multiutility che, tra le altre cose, gestisce il servizio pubblico integrato, le politiche energetiche e le attività di depurazione e raccolta dei rifiuti in svariate aree del distretto di competenza dell’Autorità, sono stati numerosi i temi di rilevo per il territorio affrontate nell’appuntamento tra i due vertici.
In particolare alcuni focus di approfondimento tecnico, in uno scenario globale e locale di mutamento del clima, hanno riguardato l’opportunità di incentivare l’utilizzo delle innovative tecniche di depurazione, anche dei reflui, per l’utilizzo agro/industriale (sulla scia del collaudato modello che IREN gestisce a Mancasale), il coinvolgimento del gruppo nelle ormai indispensabili infrastrutture di raccolta ed immagazzinaggio della risorsa (invasi) nelle stagioni siccitose con la conseguente produzione di energia idroelettrica pulita e, sempre in tema energetico, lo sviluppo di tecnologie avanzate che utilizzino l’idrogeno verde e la realizzazione di impianti con fotovoltaico galleggiante. “Il confronto con i gestori del servizio idrico – ha commentato il Segretario di ADBPo Berselli – è fondamentale così come lo sarà sempre di più il loro coinvolgimento nelle azioni che possono contribuire a migliorare le performances ambientali ma, al contempo, garantire gli standard attuali e possibili nuovi scenari di sviluppo sostenibile”.
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Transizione ecologica, nel Lazio bando di idee per realizzare il piano

ROMA (ITALPRESS) – “Al via la consultazione pubblica rivolta ai Comuni, per indicare i bisogni del territorio, e alle imprese per proporre progetti e soluzioni green e innovative. Un’opportunità per costruire insieme i prossimi bandi regionali da finanziare con i fondi strutturali e di investimento europei e per utilizzare al meglio le risorse straordinarie del PNRR”. Ad annunciare la notizia il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti che aggiunge: “Creando l’assessorato alla Transizione ecologica abbiamo tradotto nei fatti la nostra volontà di guidare la transizione ecologica dell’Italia. Siamo stati in un certo senso antesignani e di questo siamo molto orgogliosi, perchè mai come negli ultimi anni abbiamo capito l’importanza di temi come tutela ambientale, sostenibilità, energia e mobilità green e del loro risvolto pratico anche a livello sociale. Con questo bando vogliamo coinvolgere pubblico e privato raccogliendo e ascoltando proposte, idee, contributi che ci aiutino a correre sulla strada del cambiamento che abbiamo appena intrapreso, un percorso che grazie ai fondi in arrivo dall’Europa potremo realizzare con maggiore velocità”.
La Regione Lazio lancia una call per idee rivolta a tutti gli attori pubblici e privati, per identificare, con il loro contributo, le priorità d’intervento e le proposte progettuali sui temi connessi alla Transizione Ecologica. Si tratta di un processo di ascolto già sperimentato con successo in altri casi, come per la definizione della programmazione 2021-2027 e la relativa Smart Specialisation Strategy, tenendo in considerazione le istanze e le idee dei portatori d’interesse su particolari ambiti d’intervento. Sono chiamati a proporre il loro contributo le imprese e i Comuni del Lazio, per rispondere in modo coerente alle opportunità emergenti e agli sviluppi del mondo della produzione ma anche alle istanze delle amministrazioni locali.
E’ possibile presentare progetti relativi a molti ambiti tematici: Comunità Energetiche Rinnovabili, agrivoltaico, idrogeno, smart-grid, mobilità elettrica e accumuli, gestione della risorsa idrica, economia circolare, patrimonio naturale/ biodiversità, cura del territorio (aree dismesse e aree a rischio) e altro ancora.
“Con questo bando parte l’iter per la redazione del Piano regionale di Transizione ecologica in cui andranno a confluire tutti gli input raccolti in questa prima fase grazie alle proposte e ai fabbisogni segnalatici da Comuni e imprese – dichiara Roberta Lombardi, assessora alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale – Sarà questa la roadmap che ci indicherà come investire al meglio le risorse messe a disposizione dalla nuova programmazione europea e in coerenza con le opportunità offerte dal PNRR. Costruiamo insieme il futuro del Lazio, al servizio delle nuove generazioni”.
Al termine della fase di ricognizione, le informazioni raccolte verranno utilizzate dalla Regione Lazio per identificare i migliori strumenti di impiego delle risorse e per calibrare gli investimenti secondo i principi di massimo impatto ed efficienza, con l’obiettivo di connettere le esigenze dei territori con le competenze e le innovazioni che l’impresa è in grado di offrire.
Imprese e Comuni hanno due mesi di tempo per manifestare i propri fabbisogni e proporre le loro idee: la scadenza per la compilazione del format è il 17 gennaio 2022.
Tutte le informazioni per partecipare alla call sono disponibili sul sito lazioinnova.it.
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Il “Castagno dei 100 cavalli” dell’Etna è l’albero dell’anno

CATANIA (ITALPRESS) – E’ il “Castagno dei 100 cavalli”, che sorge a Sant’Alfio, nel catanese, alle pendici dell’Etna, il vincitore del concorso “Tree of the year 2021”. La proclamazione del vincitore è avvenuta a Buttrio, in provincia di Udine, in occasione della “Giornata nazionale dell’albero”.
Arrivato tra i quattro finalisti, il castagno millenario di Sant’Alfio, originario della provincia di Catania, ha conquistato il pubblico con i suoi 28 metri di altezza, 52 di circonferenza del tronco e 68 di diametro della chioma. Nella votazione on line, ha raccolto 36.210 voti, distaccandosi di molto dal secondo classificato (il castagno di Grisolia, Cosenza). Scopo del concorso annuale è puntare l’attenzione sulle bellezze naturalistiche della penisola sottolineando l’importanza dei vecchi alberi, patrimonio naturale e culturale.
“Il monumentale “Castagno dei 100 cavalli” del Comune di Sant’Alfio vince la sfida dell’anno e con lui vince la Sicilia e il suo patrimonio arboreo, legato alla popolazione e al territorio, che va sempre più tutelato e protetto – dice soddisfatto l’assessore regionale all’Ambiente, Toto Cordaro – adesso il plurimillenario castagno andrà a rappresentare l’Italia per il titolo europeo “European tree of the year” per il 2022″.
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Torna #IoLaButtoLì, la campagna contro l’abbandono dei piccoli rifiuti

ROMA (ITALPRESS) – E’ possibile salvare il mondo? Sì se ognuno fa la sua parte. E’ questo il fil rouge che lega gli inquilini del “Condominio #iolabuttolì”, protagonisti del nuovo video dedicato alla campagna di sensibilizzazione per il corretto smaltimento dei rifiuti di piccole dimensioni #IoLaButtoli promossa da JTI Italia e Save The Planet.
Dopo il successo dello scorso anno, con un video che ha superato le 10 milioni di visualizzazioni, la campagna #iolabuttolì torna sul web con un nuovo contenuto ambientato in un condominio “particolare”, in cui, accanto a Casa Surace, troviamo alcuni dei più noti content creator italiani come Angelica Massera, Papà per Scelta, I Badaboom, Isabo e Raissa e Momo, uniti per un unico obiettivo: la sostenibilità.
La campagna, curata per lo sviluppo creativo da Show Reel Agency e realizzata in collaborazione con l’agenzia cooperativa Pensieri & Colori, mira a responsabilizzare i cittadini al corretto smaltimento dei piccoli rifiuti di uso quotidiano, attraverso la diffusione di contenuti social.
“Casa Surace ha molto a cuore questi temi! – hanno spiegato gli autori del collettivo – E’ da tanto tempo che proviamo con la nostra community e anche materialmente sui nostri set a ridurre l’impatto sull’ambiente. Con Save The Planet e JTI Italia siamo al secondo anno di collaborazione e siamo davvero felici di poter dare il nostro contributo a un tema così importante! Come in tutte le famiglie, uniti, si possono ottenere grandi risultati! E come dice nonna ‘acino acino si face la macinà ovvero poco alla volta ce la faremo”.
Anche quest’anno, la campagna ha ricevuto il patrocinio del ministero per la Transizione ecologica, a testimonianza di come anche con un’azione impercettibile sia possibile generare un importante cambiamento per contrastare un problema apparentemente poco rilevante, ma che in realtà riguarda tutti noi molto da vicino.
“Quello del littering è un problema urgente che merita tutta la nostra attenzione, adesso più che mai. La pandemia, infatti, ha aumentato la produzione di piccoli rifiuti, come le mascherine, che spesso vengono disperse nell’ambiente e non smaltite correttamente. #IoLaButtoLì ha il pregio di sensibilizzare i cittadini in modo semplice e intuitivo: il nostro obiettivo è diffondere il messaggio in maniera facile e capillare, in modo che il maggior numero di persone possibile possa convincersi ad adottare nuovi stili di vita, in linea con le nuove esigenze ambientali – ha osservato Gian Luigi Cervesato, presidente e Amministratore Delegato di JTI Italia – Tutta la Terra è la nostra casa, siamo tutti parte di un unico “condominio” e non servono gesti eclatanti per garantire un domani davvero sostenibile, basta che ognuno faccia la propria parte. Come JTI Italia crediamo che la sostenibilità non sia solo intenzione, ma un obiettivo concreto da perseguire giorno dopo giorno, un passo alla volta.”
Elena Stoppioni, Presidente di Save the Planet, afferma: “E’ un grande piacere essere arrivati a questo punto con la campagna #IoLaButtoLì. Siamo partiti da zero e, in pochissimo tempo, insieme a JTI Italia siamo riusciti ad arrivare a milioni di persone con il nostro messaggio di sensibilizzazione. Il nuovo video diffuso sui social, che speriamo raggiunga il record di visualizzazioni come il precedente, è solo una parte di una campagna che ci ha visto, con JTI, sviluppare tante altre iniziative come la realizzazione di un manifesto anti littering, una survey sul tema e molto altro. Come Save the Planet siamo quotidianamente impegnati nel raccontare la sostenibilità e quando realtà istituzionali come il ministero per la Transizione Ecologica e aziende come JTI Italia riconoscono il valore di queste azioni e – conclude – ci danno fiducia, non possiamo che essere ottimisti per un futuro sempre più sostenibile”.
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Intesa Sp, Wwf e Jovanotti insieme per difendere e tutelare la natura

MILANO (ITALPRESS) – Un’iniziativa concreta, che ha l’obiettivo di coinvolgere quante più persone possibile per difendere e tutelare fiumi, laghi e coste del territorio italiano. E’ questo lo spirito del progetto RI-PARTY-AMO promosso da Intesa Sanpaolo e Wwf Italia insieme a Lorenzo Jovanotti, che ne racconterà obiettivi e azioni durante le 12 tappe italiane del Jova Beach Party 2, tra luglio e settembre 2022. Un progetto ambizioso per prendersi cura del nostro Paese: per sostenerlo, da oggi è attiva su For Funding, la piattaforma di crowdfunding di Intesa Sanpaolo, una raccolta fondi dedicata, che punta all’eccezionale obiettivo di 5 milioni e che sarà alimentata, oltre che dalle donazioni dirette, anche da quelle fatte durante la prevendita online dei biglietti del Jova Beach Party 2. For Funding sarà uno strumento prezioso per stimolare la consapevolezza e la generosità e fare tutti insieme la differenza per le nostre spiagge e per l’ambiente. Nell’autunno 2022, Jovanotti dedicherà a 4.000 donatori l’opportunità di partecipare a due concerti esclusivi a Milano e a Roma.
RI-PARTY-AMO si propone di sensibilizzare e mobilitare giovani, scuole, famiglie, aziende e intere comunità, attraverso un programma di azioni lungo tre linee di intervento: “Puliamo l’Italia” – per un intero anno, a partire dalla fine del Jova Beach Party 2, sarà possibile partecipare alle Giornate di pulizia in giro per l’Italia, con un’attenzione particolare all’inquinamento da plastica: saranno ripristinati oltre 20 milioni di mq tra spiagge e litorali, ma anche sponde dei fiumi, laghi e aree naturali nelle zone distanti dal mare.
“Cura del territorio” – realizzazione di opere infrastrutturali di ingegneria naturalistica, ad esempio passerelle per evitare il calpestio delle dune e favorirne l’espansione naturale, barriere frangivento per arrestare il degrado e riparare le dune esistenti, piantumazione di vegetazione autoctona per consolidare le dune e formare cespugli fitti e perenni: interventi volti a tutelare le aree a rischio e salvaguardare gli ecosistemi presenti, con interventi immediati a impatto concreto anche nel lungo periodo.
“Formiamo le generazioni future” – incontri e workshop in 12 università italiane organizzati da Intesa Sanpaolo e Wwf Italia, per coinvolgere giovani e studenti sulle tematiche ambientali grazie al confronto con esperti e volontari coinvolti nel progetto; laboratori RI-PARTY-AMO dedicati alle scuole elementari e medie, con il supporto di kit didattici forniti agli educatori, strumenti di lavoro interattivi, nuovi corsi e giochi per i più piccoli, accessibili su One Planet School (OPS), la piattaforma di e-learning di Wwf dedicata alla formazione permanente di “moltiplicatori”, communities e cittadini attivi per la sostenibilità. Inoltre, per gli studenti più meritevoli, erogazione di almeno 10 borse di studio per corsi di formazione su tematiche ambientali e 3 stage formativi presso Wwf Italia per acquisire esperienza sul campo.
“Siamo orgogliosi di aver promosso insieme al Wwf e a Lorenzo Jovanotti la nascita di un progetto di sostenibilità ambientale così straordinario e lungimirante, che ci consentirà di dare vita a un piano di interventi concreti e rapidi per prenderci cura del nostro Paese”, sottolinea Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo.
“RI-PARTY-AMO punta su ambiti di azione cruciali, su cui Intesa Sanpaolo da sempre convoglia attenzione e risorse: la transizione ecologica, la formazione delle nuove generazioni, la ricerca. Senza dimenticare la musica, potente linguaggio universale di pace e di comunità: il nostro sostegno al Jova Beach Party 2, che ha scelto RI-PARTY-AMO come progetto ambientale green della nuova edizione, è anche un augurio fattivo alla ripartenza del settore degli spettacoli live, messo in ginocchio dalla pandemia, di cui occorre ora più che mai appoggiare la capacità di creare valore e occupazione. RI-PARTY-AMO – aggiunge – potrà trarre forza dalla grande energia di Lorenzo Jovanotti, che lo racconterà nel suo entusiasmante viaggio lungo i litorali italiani, ma per traguardarlo al successo sarà fondamentale la partecipazione di tutti coloro che hanno a cuore il futuro del nostro territorio: ogni euro donato a questa iniziativa meritoria si trasformerà in azioni utili per l’ambiente e per la collettività”.
Donatella Bianchi, presidente del Wwf Italia, sottolinea: “Ripartiamo dalla natura. Ripartiamo tutti insieme per affrontare l’inquinamento da plastica in natura, che è un’emergenza ambientale che preoccupa il 95% degli italiani. Grazie alla collaborazione con Intesa Sanpaolo e con il Jova Beach Party sarà
possibile dare vita al più grande intervento di pulizia delle spiagge, dei nostri fondali e dei nostri fiumi mai realizzato”. “Ma il progetto RI-PARTY-AMO non si ferma qui – continua -. Perchè insieme all’impegno per ripulire il nostro territorio ci saranno interventi per ripristinare la natura di ambienti deteriorati. Oggi più che mai siamo di fronte a sfide complesse e cruciali. I prossimi anni saranno determinanti per rispondere alle grandi emergenze del pianeta: dalla crisi climatica fino alla costante perdita di biodiversità. Tutti noi dobbiamo essere protagonisti di una transizione ecologica che non può solo essere una transizione tecnologica, ma deve essere un cambio di paradigma in grado di mettere la natura al centro delle nostre azioni e di ricreare la giusta armonia tra uomo e natura: perchè dalla salute della natura dipende anche la nostra salute! RI-PARTY-AMO dà ai cittadini la possibilità di essere protagonisti del cambiamento”.
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Wwf-P&G, 2000 mq di verde per gli alunni delle scuole italiane

CODOGNO (LODI) (ITALPRESS) – Un regalo speciale, alla vigilia della Giornata mondiale per i diritti dei minori, ai bambini e ai giovani di una delle prime città colpite, e tra le più duramente, dalla pandemia: è stata inaugurata oggi alla Scuola Primaria “San Biagio” di Codogno (Lodi) una nuova Aula Natura, nata dalla collaborazione tra WWF Italia e Procter & Gamble che, nell’ambito del suo programma di cittadinanza d’impresa “P&G per l’Italia”, sta realizzando progetti di sostenibilità ambientale e sociale in tutto il Paese.
Si tratta di un’area verde di 220 metri quadri in cui i 1.200 studenti degli 11 plessi scolastici all’interno del Comune potranno conoscere la natura ed imparare a rispettarla. L’Aula, infatti, è uno strumento importante per la didattica all’esterno degli studenti delle scuole primarie e degli istituti comprensivi, e coinvolgerà anche gli alunni dell’Istituto tecnico agrario locale e della scuola superiore per una gestione dell’area nel periodo estivo. Una delle caratteristiche particolari dell’Aula Natura di Codogno è un piccolo angolo dedicato ad uno degli animali che più è presente nell’immaginario comune: il lupo.
Questa affascinante specie, infatti, è tornata ad occupare territori, come quelli della Pianura Padana, dai quali era stata cacciata nei secoli scorsi e, proprio vicino Codogno, nel 2019 ne sono stati ripresi in video alcuni esemplari. L’Aula Natura, quindi, sarà anche un’occasione per raccontare agli studenti il valore della convivenza fra persone e animali.
Dall’inizio dell’anno scolastico 2021/22, grazie al supporto di Procter & Gamble, sono oltre 2.000 i metri quadri di spazi verdi realizzati e messi a disposizione di oltre 5.000 alunni delle scuole Primarie e degli Istituti Comprensivi delle città di Udine, Venezia, Codogno (LO), Novara, Genova, La Spezia, Città Sant’Angelo (PE), Roma, Napoli, Taranto e Catania. E a queste città, se ne aggiungeranno presto tante altre (la prossima a Torino a dicembre): WWF e P&G prevedono infatti l’apertura di almeno 50 Aule Natura in tutta Italia entro il 2024. Nuove scuole interessate al progetto potranno candidarsi grazie al bando che permetterà di selezionarne altre 20 da realizzare nell’anno scolastico 2021-22.
“Quella con il WWF è la più importante partnership mai realizzata da P&G in Italia a tema ambientale e si inserisce nel programma più ampio di cittadinanza d’impresa “P&G per l’Italia”, attraverso il quale vogliamo realizzare azioni concrete in Italia nell’ambito della sostenibilità ambientale e sociale – ha spiegato Riccardo Calvi, Direttore Comunicazione di P&G Italia. Siamo entusiasti di regalare ai bambini e ai giovani di Codogno, una delle città che per prime e più duramente hanno sofferto l’impatto della pandemia, un’Aula Natura, un prezioso spazio verde che coinvolge le nuove generazioni su un tema fondamentale quale l’insegnamento della natura e l’educazione al suo rispetto, che riteniamo cruciale per un reale sviluppo sostenibile”.
“L’adozione di lezioni in ambiente aperto permette di migliorare la qualità dell’apprendimento superando quello che diversi studiosi hanno definito come vero e proprio disturbo da deficit di natura che comporta disattenzione, svogliatezza, noia, oltre ai tradizionali pericoli legati alla sedentarietà – ha detto Maria Antonietta Quadrelli, Responsabile Educazione WWF Italia. Ecco perchè oggi ci piace collegare questa inaugurazione di Codogno alla Giornata del 20 novembre, dedicata ai diritti dei minori tra questi il diritto alla salute, al benessere, alla partecipazione attiva, all’educazione di qualità e al futuro”.
Il progetto è stato lanciato dal WWF nel settembre 2020, dopo il primo lockdown: il tradizionale giardino naturale, l’oasi a scuola, diventa una vera e propria aula. E’ uno spazio circoscritto (il gruppo classe è separato dal passaggio e non si incrocia con altri gruppi) e fatto di natura: le sue pareti sono siepi, bordure fiorite, cassoni per gli ortaggi. Prevede una superficie di area verde di minimo 80mq che permette il distanziamento ottimale, anche in funzione anti COVID-19 (3,5 mq per alunno), tra i bambini di un gruppo classe di circa 23 alunni. Riproduce differenti microhabitat (stagno, siepi, giardino) in cui osservare direttamente non solo le diverse forme di viventi, ma anche la relazione che li collega tra loro e a noi. Per la scelta delle Aule Natura il WWF ha seguito anche criteri legati ad aree particolarmente bisognose di recuperare spazi di vivibilità, in zone degradate o periferiche. Le Aule Natura hanno avuto anche il patrocinio dell’Associazione Culturale Pediatri (ACP).
Le scuole primarie, gli istituti comprensivi e le Scuole in Ospedale che si vogliono candidare al progetto Aule Natura trovano il bando al link dedicato al progetto: https://www.wwf.it/cosa-facciamo/progetti/aule-natura/. Saranno privilegiate nella scelta le scuole che hanno al centro della propria programmazione l’educazione ambientale e che sono in condizioni ambientali e sociali di difficoltà. Il progetto prevede poi un criterio di distribuzione geografica in modo da coprire il maggior numero di regioni.
La collaborazione tra P&G Italia e WWF prevede quattro aree strategiche di intervento: educazione delle nuove generazioni, all’interno della quale P&G sosterrà il WWF nella realizzazione di oltre 50 Aule Natura entro il 2024; sostegno a progetti di riqualificazione ambientale, tramite il quale P&G insieme al WWF riqualificherà più di un milione di metri quadrati di boschi in Italia sostenendo il progetto ReNature; programmi di educazione ad un uso più consapevole e responsabile dei prodotti a casa e formazione dei manager di domani attraverso percorsi di studio creati insieme all’Istituto Europeo per lo Sviluppo Sostenibile.
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Da Enea soluzioni e studi per trasformare i sistemi agroalimentari

ROMA (ITALPRESS) – Microrganismi al posto di fertilizzanti chimici; insetti come fonte di proteine per l’alimentazione umana e animale; soluzioni innovative per trarre nuovi prodotti dai residui del caffè e produrre componenti ad alto valore dagli scarti di fico d’India. Sono alcuni dei progetti presentati dall’Enea nell’ambito della II edizione dell’International Agrobiodiversity Congress, tra le maggiori conferenze a livello mondiale sull’agrobiodiversità, organizzato da 27 organismi, tra cui l’Enea, e ospitato da ministero degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale, Consultative Group for International Agricultural Research (CGIAR) e Alliance of Bioversity International e CIAT.
“La grande protagonista della conferenza è la ricerca, con contributi, soluzioni, innovazioni e studi avanzati – ha detto nel suo intervento di apertura Massimo Iannetta, responsabile della Divisione Biotecnologie e Agroindustria Enea -. Come Enea abbiamo presentato proposte per trasformare e rendere resilienti i sistemi alimentari. Abbiamo sviluppato soluzioni sostenibili per imprese, aziende agricole e territori, in linea con i principi della bioeconomia circolare e dell’efficienza delle risorse per garantire a tutti l’accesso al cibo, in ottica ‘One Health’, mettendo in stretta relazione la salute umana, degli animali e dell’ambiente”.
Nell’ambito dell’evento è stato presentato il Manifesto di Roma “Usare l’agrobiodiversità per trasformare i sistemi alimentari” al quale Enea ha contribuito proponendo azioni chiave per affrontare le sfide globali – tra cui cambiamento climatico, malnutrizione, perdita di biodiversità e degrado ambientale – ispirate allo slogan “consume it + produce it + conserve it = Food System transformation”.
Nello specifico i tre impegni globali più urgenti sono: “Consume it”, ovvero, consumare cibi diversi in diete nutrienti, sostenibili, convenienti, accettabili, sicure e accessibili a tutti; “Produce it”, ossia produrre cibo tramite sistemi alimentari diversificati, resilienti e sostenibili; “Conserve it”, cioè salvaguardare l’agrobiodiversità per garantirci le risorse in grado di trasformare in modo sostenibile e inclusivo i sistemi alimentari e migliorare la nostra vita e quella delle generazioni future.
L’evento è stato anche l’occasione per fare il punto su agrobiodiversità, sistemi produttivi e diete sostenibili nell’ambito del side event “Mediterranean Diet: sustainable diets for sustainable life Cultural heritage, nutritional benefits and social wellbeing” (La dieta mediterranea: diete sostenibili per una vita sostenibile. Eredità culturale, benefici per la salute e per la società) promosso dal Crea in collaborazione con Enea, Cnr, Ciheam e Ispra.
Con oltre 3000 partecipanti tra rappresentanti della comunità scientifica, accademica, delle comunità locali e delle organizzazioni internazionali provenienti da Paesi di 4 continenti, 638 abstract, simposi scientifici, policy, business and innovation forum, talks e side events, la 4 giorni dell’agrobiodiversità si conclude oggi confermandosi un evento di portata internazionale e di alto livello scientifico, in grado di stimolare il confronto e lo scambio di conoscenze scientifiche sulle “Nature based – solutions”, le strategie e gli interventi basati sulla natura che forniscono servizi ambientali e vantaggi socio-economici in grado di aumentare la resilienza delle città.
Enea ha partecipato con un gruppo di lavoro multidisciplinare composto da Loretta Bacchetta, Barbara Di Giovanni, Ombretta Presenti e Valentina Tolaini che ha preso parte ai lavori dello Steering Committee del Congresso, della segreteria scientifica e del Communications Committee per la promozione e la diffusione dell’iniziativa tramite un articolato piano di comunicazione teso a favorire la massima condivisione e il dialogo tra gli stakeholder coinvolti.
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