GLASGOW (SCOZIA) (ITALPRESS) – “Il cambiamento climatico ha anche gravi ripercussioni sulla pace e la sicurezza globali. Può esaurire le risorse naturali e aggravare le tensioni sociali.
Può portare a nuovi flussi migratori e contribuire al terrorismo e alla criminalità organizzata. Il cambiamento climatico può dividerci”. Lo ha detto il presidente del Consiglio
Mario Draghi in occasione della Cerimonia di apertura del “World
Leaders Summit” della Cop26.
“Dobbiamo rafforzare i nostri sforzi nel campo dei finanziamenti per il clima – ha detto Draghi -. L’Italia ha triplicato il suo contributo, arrivando a 7 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni, per aiutare i paesi vulnerabili. Dobbiamo far lavorare insieme il settore pubblico e quello privato, in modi nuovi. Domani Roberto Cingolani, Ministro per la transizione ecologica, annuncerà un’iniziativa ambiziosa da parte dell’Italia”.
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Draghi “I cambiamenti climatici minacciano la pace e la sicurezza”
Clima, Johnson “La Cop26 potrà essere un successo, servono impegni”
ROMA (ITALPRESS) – “Penso che potrà essere un successo, ma sarà un successo nel senso che dobbiamo essere molto onesti sui limiti di ciò che possiamo fare. Non possiamo bloccare il cambiamento climatico ed è anche impossibile fermare questo aumento della temperatura. Possiamo fare del nostro meglio per mantenere viva la speranza di limitare l’aumento della temperatura a un grado e mezzo. Però serve anche un impegno dai leader che la settimana prossima si vedranno in Inghilterra e qui in questi giorni a Roma. Ci vogliono degli impegni: ridurre l’utilizzo del carbone, delle automobili, investimenti e sicuramente piantare milioni di alberi. Così potremo andare avanti con un progresso veloce”.
Lo ha detto in un’intervista a Sky TG24, il primo ministro britannico Boris Johnson, parlando della Cop26 e delle sfide per combattere il cambiamento climatico.
“Penso – ha aggiunto – che spetti a tutti quanti i Paesi il fatto di riunirsi e volercela fare tutti insieme. La Cina ha fatto dei grossi passi in avanti, almeno per quanto riguarda il finanziamento internazionale di carbone, questo è già qualcosa di positivo. Da parte americana c’è stato questo grosso impegno di finanziamento dei progetti green in tutti i Paesi del mondo. Bisogna che tutti quanti si avvicinino a questa filosofia, non sono solamente i leader politici, ma sono le persone, le popolazioni, che adesso richiedono tutto questo. Dopo Parigi c’è stata una sorta di deviazione, siamo andati fuori strada. Torniamo allora sul percorso giusto, sterziamo con questo volante tutti insieme e torniamo a percorrere questo sogno, questo limite dell’aumento della temperatura a un grado e mezzo. Se non lo facciamo la temperatura potrebbe aumentare di tre o quattro gradi, quindi una catastrofe”, ha concluso.
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Pnrr, 360 mln per il progetto di rinaturazione dell’area del Po
ROMA (ITALPRESS) – Il ministero della Transizione ecologica ha firmato il progetto per la rinaturazione dell’area del Po e che coinvolge tutti gli enti interessati di Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. Il Progetto, del valore complessivo di circa 360 milioni di euro, è uno degli importanti impegni previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza di cui il Mite è responsabile. Si tratta di un investimento che interesserà l’intero bacino del fiume in cui ricadono fra l’altro, 37 Siti Natura 2000 e la Riserva MAB Po Grande.
Il Po, infatti, è una delle sei aree prioritarie per la connettività ecologica e l’adattamento ai cambiamenti climatici, dove avviare una diffusa azione di ripristino ambientale, rappresentando un primo passo per la più grande e importante azione di recupero ecologico e di adattamento nel nostro Paese.
L’eccessiva “canalizzazione” dell’alveo e il consumo di suolo, che ha visto negli ultimi 50 anni una significativa perdita di aree di esondazione naturale con la riduzione dei servizi ecosistemici, hanno aumentato il rischio idrogeologico e la frammentazione degli habitat naturali. E’ quindi indispensabile avviare una diffusa azione di rinaturalizzazione lungo tutta l’area per riattivare i processi naturali e favorire il recupero della connettività longitudinale e trasversale del grande fiume.
Il progetto, con il coinvolgimento dell’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po e dell’Agenzia Interregionale per il fiume Po, prevede, fra le numerose azioni, la rinaturazione di 37 aree lungo il suo corso più altre 7 nel Delta del Po, con 5 tipologie di interventi: riqualificazione, riattivazione e riapertura di lanche e rami abbandonati; riduzione dell’artificialità dell’alveo e in particolare l’adeguamento dei “pennelli”; riforestazione diffusa naturalistica; contenimento di specie vegetali alloctone invasive.
L’accordo proposto dal Mite, quale soggetto responsabile dell’investimento, verrà sottoscritto il prossimo 19 novembre, alla presenza del ministro Roberto Cingolani, dal direttore generale della Direzione del Patrimonio Naturalistico del Mite Antonio Maturani, dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, dal presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia e dai soggetti attuatori, Irene Priolo, in qualità di presidente del Comitato di Indirizzo dell’Agenzia Interregionale per il fiume Po e da Meuccio Berselli, in qualità di segretario generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po.
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Papa “Il vertice sul clima dia risposte efficaci”
CITTà DEL VATICANO (ITALPRESS) – “Le nostre sicurezze sono crollate, il nostro appetito di potere e la nostra smania di controllo si stanno sgretolando”. Lo dice Papa Francesco, in un videomessaggio trasmesso dalla rubrica radiofonica “Thought of Day” della BBC in vista della 26^ Conferenza delle parti (Cop26) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfccc). L’incontro si terrà a Glasgow, in Scozia, dal 31 ottobre al 12 novembre.
Francesco chiede “visione, capacità di pianificazione e rapidità di esecuzione” per ripensare “il futuro della nostra casa comune”, cogliendo “una vera occasione di trasformazione, un vero punto di conversione, non solo in senso spirituale”.
“Quest’ultima via è la sola che conduce verso un orizzonte “luminoso” e può essere perseguita solo attraverso una rinnovata corresponsabilità mondiale, una nuova solidarietà fondata sulla giustizia, sulla condivisione di un comune destino e sulla coscienza dell’unità della famiglia umana, progetto di Dio per il mondo – sottolinea il Pontefice -. Si tratta di una sfida di civiltà a favore del bene comune e di un cambiamento di prospettiva, nella mente e nello sguardo, che deve porre al centro di ogni nostra azione la dignità di tutti gli esseri umani di oggi e di domani”.
Francesco ricorda, poi, l’Appello congiunto, firmato il 4 ottobre scorso con capi religiosi e scienziati, per richiamare “azioni più responsabili e coerenti” sul clima, perchè “non possiamo permettere” che le generazioni future debbano vivere “in un mondo inabitabile”.
“Nell’Appello congiunto abbiamo richiamato la necessità di adoperarci responsabilmente a favore della “cultura della cura” della nostra casa comune ed anche di noi stessi, cercando di estirpare i “semi dei conflitti: avidità, indifferenza, ignoranza, paura, ingiustizia, insicurezza e violenza”, dice ancora Francesco, per il quale “un cambio di rotta così tanto urgente richiede l’impegno di ciascuno”, un impegno che “va alimentato anche dalla propria fede e spiritualità”.
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Confagricoltura e Fondazione Alberitalia per il patrimonio boschivo
ROMA (ITALPRESS) – Confagricoltura aderisce ad Alberitalia, la fondazione dedicata alla promozione delle attività di rimboschimento e manutenzione del patrimonio verde italiano.
Il presidente della Federazione Nazionale di Prodotto (FNP) Risorse boschive e Coltivazione Legnosa dell’organizzazione degli imprenditori agricoli, Enrico Allasia, e Marco Marchetti, presidente della fondazione, si sono dati appuntamento a Rimini, alla fiera Ecomondo, per formalizzare l’accordo. A partire dalle città, proseguendo per le aree rurali, collinari e montane, Alberitalia immagina un Paese connesso attraverso reti ecologiche. Reti che andranno ad arricchire l’ecosistema nazionale delle infrastrutture verdi, un tema che sta particolarmente a cuore a Confagricoltura.
“Il capitale boschivo italiano ha bisogno di essere valorizzato, fornendo agli operatori economici che lo gestiscono le necessarie infrastrutture che ne garantiscano l’accessibilità”,ha affermato Allasia. “La nostra adesione ad Alberitalia va in questa direzione. Insieme potremo avanzare proposte per l’uso più giusto dei 330 milioni previsti dal Pnrr per il settore”, ha aggiunto.
L’obiettivo di Alberitalia è stato illustrato dal suo presidente, Marco Marchetti, al convegno di Confagricoltura dedicato al settore forestale. “La nostra fondazione non ha scopo di lucro, è un movimento culturale che vuole far riflettere, con proposte concrete, sulla necessità di progettare la messa a dimora di nuovi alberi secondo una strategia che punti a riconnettere i diversi paesaggi di cui è ricca l’Italia”.
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Gruppo Cap, i depuratori pubblici saranno trasformati in bioraffinerie
MILANO (ITALPRESS) – Trasformare i depuratori pubblici esistenti in bioraffinerie. E’ questo il piano con il quale il Gruppo Cap, gestore del servizio idrico integrato della Città Metropolitana di Milano, si è presentato alla 25esima edizione di Ecomondo, l’evento di riferimento per la transizione energetica in programma alla Fiera di Rimini.
Dalla linearità alla circolarità, è il titolo del primo di 13 incontri che racconteranno la rivoluzione del settore idrico all’insegna dell’economia circolare. Il Gruppo Cap ha illustrato il modello depuratori-bioraffinerie, si tratta di piattaforme integrate per l’economia circolare capaci di coniugare la gestione sostenibile dell’acqua con quella dei rifiuti. Un progetto che nel territorio metropolitano di Milano è diventato già realtà.
Per il presidente e amministratore delegato del Gruppo Cap, Alessandro Russo si tratta di un “progetto che richiederà molti investimenti e su cui abbiamo delle fasi di avvio che sono spalmate nei prossimi anni. Già l’anno prossimo prenderà il via la bio-piattafroma di Sesto San Giovanni che è il progetto più ampio e importante che abbiamo costruito in questi anni. Poi a seguire stiamo lavorando su un’altra serie di impianti su tutta l’area metropolitana milanese che dal 2022 al 2026 porteranno circa 300 milioni di investimenti sull’economia circolare”.
All’incontro era presente anche l’assessore all’Ambiente della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, che ha parlato del nodo degli impianti di smaltimento e trattamento dei rifiuti: “Noi ci siamo già dotati degli impianti necessari, quello che serve nei prossimi anni è aggiornarli e renderli più moderni o cambiare la loro natura in relazione ad esigenze come il trattamento dei fanghi da depurazione. Non siamo nelle condizioni di altre regioni del Paese che devono realizzare impianti che non hanno mai avuto la responsabilità di fare negli anni passati”.
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Conai, a Palermo consegnati i diplomi “Green Jobs” a 80 laureati
PALERMO (ITALPRESS) – Grande cerimonia a Palermo per la consegna dei diplomi del percorso formativo Gestire i rifiuti tra legge e tecnica, organizzato dal Consorzio Nazionale Imballaggi e dal Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Palermo, nuova tappa del grande Progetto di Formazione “Green Jobs”. Ottanta laureati in materie scientifiche, economiche o giuridiche hanno frequentato gratuitamente il programma, pensato per facilitare il loro inserimento professionale nel settore dell’economia circolare. A consegnare loro i diplomi è stato il presidente di CONAI Luca Ruini durante l’evento all’Università di Palermo.
“Abbiamo voluto essere qui a Palermo anche per testimoniare quanto siano importanti per CONAI la formazione e il mondo dei giovani – ha dichiarato -. Recupero e riciclo dei rifiuti rappresentano un’area di crescita fra le più forti nel comparto dell’economia circolare: parliamo di un importantissimo motore di sviluppo che continuerà a generare occupazione”.
Secondo l’ultimo rapporto Symbola, infatti, in Italia i green jobs sono 3,1 milioni, il 13,7% degli occupati.
“Per questo servono competenze ampie e trasversali – aggiunge Ruini -. Ad esempio, occorreranno sempre più tecnici in grado di progettare impianti, addetti competenti e capaci per farli funzionare, ma anche professionisti che ben conoscano i percorsi autorizzativi e i controlli necessari. L’interdisciplinarità sarà per questo sempre più fondamentale”.
CONAI ha presentato anche il suo Rapporto di sostenibilità. I benefici economici della gestione dei rifiuti di imballaggio da parte di CONAI nel 2020 hanno raggiunto il valore di un miliardo e 274 milioni di euro. La quantità di CO2 non immessa nell’atmosfera grazie all’attività del sistema ha sfiorato 4 milioni e 400mila tonnellate, pari alle emissioni generate da quasi 10mila tratte aeree Roma-New York andata e ritorno.
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Iccrea pubblica il Green, Social and Sustainability Bond Framework
ROMA (ITALPRESS) – Iccrea Banca ha formalizzato il proprio Green, Social and Sustainability Bond Framework, funzionale alla emissione di obbligazioni “ESG” da collocare sui mercati domestici e internazionali a valere sul Programma EMTN, in linea con i Green Bond Principles e con i Social Bond Principles emanati dall’ICMA (International Capital Market Association) nel 2021. Parallelamente Vigeo Eiris, una delle società maggiormente accreditate e riconosciute nel settore delle valutazioni ESG e appartenente alla Moody’s Corporation, ha emesso la Second Party Opinion certificando l’allineamento del Framework alle quattro componenti principali dei Green Bond Principles 2021 (“GBP”) e dei Social Bond Principles 2021 (“SBP”) previste dall’ICMA, e assegnando una valutazione “Advanced” – la più elevata nella scala di riferimento – relativamente agli impatti attesi in termini di Contribuzione alla Sostenibilità, e una valutazione “Robust” per quanto riguarda la gestione dei Rischi ESG.
Nel Framework sono state rappresentate, oltre alla complessiva strategia di sostenibilità del Gruppo, le modalità di gestione delle quattro principali componenti dei Green e Social Bonds Principles previste dall’ICMA: use of proceeds, evaluation and selection, management of proceeds e reporting.
Inoltre, sono state individuate nove categorie di crediti eligible, cinque Green e quattro Social, che fanno riferimento a dieci Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite, con una chiara definizione degli obiettivi e degli impatti ambientali e sociali, del processo di valutazione e di selezione dei progetti e dei finanziamenti eleggibili, delle modalità di gestione dei fondi raccolti e del processo di rendicontazione e validazione dell’utilizzo dei fondi da parte di soggetti esterni.
Nella strutturazione del Framework, Intesa Sanpaolo (IMI Corporate & Investment Banking Division) ha svolto il ruolo di Sole Structuring Advisor.
“Lo sviluppo sostenibile rappresenta ormai da diversi anni un tema centrale nelle agende di istituzioni internazionali, intergovernative e di vigilanza, con una crescente enfasi per l’attivo coinvolgimento delle istituzioni bancarie e finanziarie – ha detto Giuseppe Gambi, consigliere delegato alla Sostenibilità di Iccrea Banca – e noi oggi siamo particolarmente soddisfatti di questo risultato che riconosce e valorizza a pieno l’impegno sociale e il commitment delle Banche di Credito Cooperativo aderenti al Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, come peraltro affermato nell’art. 2 del loro Statuto, verso uno sviluppo sostenibile del territorio e delle comunità di riferimento”.
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