Home Ambiente Pagina 126

Ambiente

Ok della Giunta del Veneto all’aggiornamento del Piano Rifiuti

VENEZIA (ITALPRESS) – “In assoluta continuità con il piano precedente, che ci ha portato a consolidare la posizione di Regione più virtuosa in Italia nella gestione dei rifiuti e tra le migliori in assoluto in Europa, l’aggiornamento del Piano è stato condiviso con i principali stakeholders”. Con queste parole l’assessore all’Ambiente Gianpaolo Bottacin annuncia che la Giunta ha approvato l’aggiornamento del piano regionale di gestione dei rifiuti. Ricordando che la normativa europea prevede l’autosufficienza regionale con unico ambito territoriale omogeneo per quanto riguarda i rifiuti solidi urbani e la libera circolazione da e verso il territorio regionale per quanto riguarda i rifiuti speciali, l’aggiornamento del Piano si è concentrato su entrambi i fronti, anche se con possibilità reali di intervento ovviamente molto più incisive sul fronte dei rifiuti solidi urbani.
“Nel pieno rispetto delle norme europee – dettaglia l’assessore -, è stata garantita al massimo la gerarchia di gestione dei rifiuti che prevede, nell’ordine: la riduzione a monte del potenziale rifiuto, l’allungamento del ciclo di vita dei prodotti, il riciclaggio dei materiali, il recupero di energia, il conferimento in discarica”.
Gli obiettivi del piano sono di arrivare entro il 2030 a una raccolta differenziata pari all’84%, un risultato in verità già oggi superato da diversi comuni veneti, e a una riduzione della produzione di rifiuto urbano residuo pari a 80 chilogrammi per abitante all’anno rispetto agli attuali 119″.

“Questi obiettivi, ragionevolmente ottenibili – prosegue Bottacin -, ci garantirebbero i seguenti risultati attesi: nessuna nuova discarica o ampliamento di discarica rispetto a quanto già autorizzato, nessun ulteriore termovalorizzatore o incremento di potenzialità rispetto a quanto già autorizzato. Saranno dunque possibili solo miglioramenti degli impianti esistenti”.
“Ma non solo: il piano prevede inoltre di arrivare alla tariffa unica regionale di conferimento del rifiuto residuo – sottolinea l’assessore – con l’introduzione di un contributo incentivante per i territori virtuosi e di un contributo per il disagio per i territori che ospitano impianti di smaltimento”.
Per quanto riguarda i rifiuti speciali, pur non potendo le Regioni vincolarne i flussi, vengono previsti focus specifici soprattutto per quanto riguarda il fine vita dei pannelli fotovoltaici, delle batterie al litio, dei veicoli convenzionali, dei rifiuti contenenti amianto, dei Pfas e altro ancora.
“Relativamente ai siti da bonificare abbiamo inoltre introdotto una metodologia di priorità di intervento definita con la collaborazione dell’Università di Padova attraverso analisi multicriteriali Come per ogni nostro intervento – conclude Bottacin – un approccio massimamente. scientifico nell’affrontare la tematica, che peraltro non manca di tenere in considerazione le proposte espresse anche dalle associazioni di settore, come ad esempio Legambiente a cui, in una costante interlocuzione, abbiamo sempre dato ascolto”.
(ITALPRESS).

Eco.build, risposta green di Italcementi e Calcestruzzi per edilizia

MILANO (ITALPRESS) – Ambiente, sostenibilità, territorio: ecco i capisaldi della filosofia alla base dei prodotti della linea Eco.build di Italcementi e Calcestruzzi, presentati oggi presso la sede di Assimpredil Ance, l’associazione delle imprese edili operanti nelle province di Milano, Lodi e Monza Brianza.
Una nuova linea studiata per ridurre le emissioni di CO2 e limitare il riscaldamento globale, massimizzare l’uso di materie prime seconde di qualità, massimizzare l’impiego di materiali locali. “Prodotti messi a punto per offrire al mercato soluzioni nuove che siano in linea con la nostra ambizione di ridurre l’impronta ambientale dei nostri prodotti e, di conseguenza, delle opere che con essi vengono realizzati” spiega Roberto Callieri, amministratore delegato di Italcementi.
La presidente di Assimpredil Ance, Regina De Albertis, ha sottolineato come oggi la sostenibilità sia “un valore strategico per il settore delle costruzioni e per questo è fondamentale poter contare sulle innovazioni della catena di fornitura e sul valore ambientale che i prodotti come il cemento possono incorporare, perchè ogni miglioramento tecnico volto alla riduzione della CO2 è un tassello importantissimo per il raggiungimento della sostenibilità del nostro settore”.
Italcementi ha diviso in tre livelli misurabili il contributo della riduzione della CO2: il contenuto di clinker, il contenuto di materie prime secondarie provenienti da altre cicli produttivi e le performance ambientali di prodotto mantenendo qualità e sicurezza a costi competitivi.
“Occorreranno anche altri investimenti per tutti gli altri operatori del settore cemento. – ha sottolineato Carrieri – Su questo piano è forte l’impegno di Federbeton, la filiera di settore le cui aziende sono chiamate a investire ingenti somme: stime preliminari – continua l’amministratore delegato di Italcementi – parlano di 4,2 miliardi di euro a da qui al 2050, sforzo che la nostra industria non può sostenere da sola: occorrerà il supporto da parte delle istituzioni” ha puntualizzato Calleri.
La gamma Eco.build, al cui evento di presentazione odierno hanno partecipato via web anche gli studenti dell’ultimo anno dell’Istituto Tecnico Tecnologico Carlo Bazzi di Milano, dove si studiano le costruzioni, l’ambiente e il territorio, nasce da un percorso che parte dalla produzione di cemento dall’utilizzo di materiali di recupero in sostituzione delle materie prime naturali proveniente dalle attività estrattive come calcare argilla e scisti.
Per Italcementi e Calcestruzzi infatti la sostenibilità parte dal controllo di qualità che viene fatto sui cementi e sui calcestruzzi, e passa attraverso la certificazione. Sono oltre 40 i prodotti proposti alle imprese e progettisti dotati di EPD, cioè la dichiarazione ambientale di prodotto, documento che rendiconta i potenziali impatti ambientali associati alla realizzazione di un prodotto o servizio. I nuovi prodotti della linea saranno presentati a MadeExpo dal 22 al 25 novembre, fiera dell’edilizia in programma a Milano Rho.
“Italcementi vuole guidare il cambiamento come ha sempre fatto da 157 anni a questa parte, per questo motivo la nostra ricerca si è indirizzata in questi ultimi anni su quella che è la grande sfida di oggi: la sostenibilità” ha chiosato amministratore delegato Callieri, concludendo: “nei nostri laboratori si fa ricerca e innovazione con un gruppo dedicato che si pone obiettivi concreti e offre supporto a imprese e progettisti; soluzioni costruttive ad alta sostenibilità che saranno il vantaggio competitivo del futuro e progetteranno mercato italiano dall’import.
(ITALPRESS).

Al via a Rimini Ecomondo e Key Energy 2021

RIMINI (ITALPRESS) – Il mondo della Green Economy torna a riunirsi, in presenza, a Ecomondo e Key Energy, i saloni di Italian Exhibition Group dedicati, rispettivamente, all’economia circolare e alle energie rinnovabili. L’appuntamento è da domani, martedì 26 ottobre, e fino a venerdì 29 ottobre, nel quartiere fieristico di Rimini. Con oltre mille brand e un’occupazione della superficie dei padiglioni pari al 90% rispetto ai livelli del 2019, le due manifestazioni porteranno in fiera le novità tecnologiche dei diversi mondi dell’economia verde, e, nel calendario dei convegni, la massima attenzione alle opportunità che il PNRR e il Green Deal europeo offrono a imprese e amministrazioni pubbliche in Italia.
Ecomondo e Key Energy 2021 si apriranno domattina alle 10.30 in hall Sud. Dopo i saluti del Presidente IEG Lorenzo Cagnoni e del Sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, attesi gli interventi del senatore Barbara Floridia, Sottosegretario di Stato per l’Istruzione, dell’onorevole Ilaria Fontana, Sottosegretario di Stato per la Transizione Ecologica e dell’Assessore all’Ambiente, Difesa del Suolo e della Costa e Protezione Civile della Regione Emilia-Romagna Irene Priolo. Sul palco, per il taglio del nastro, anche Corrado Peraboni, Amministratore Delegato di IEG, Fabio Fava, Presidente del Comitato Scientifico di Ecomondo, Gianni Silvestrini, Presidente del Comitato Scientifico di Key Energy e Alessandra Astolfi, Group Exhibition Manager IEG.
Subito dopo prenderà il via la 10^ edizione degli Stati Generali della Green Economy, promossi dal Consiglio Nazionale della Green Economy, durante i quali verrà presentata la Relazione 2021 sullo stato della Green Economy in Italia. Il documento, illustrato da Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, indagherà i risultati raggiunti in dieci anni e il ruolo strategico dell’economia verde guardando al 2030, con un focus sulla digitalizzazione per la transizione ecologica.
Alcuni dati: per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica fissati dal Green Deal europeo, il nostro Paese dovrebbe ridurre del 15% i consumi energetici e del 40% il consumo di fossili al 2030, raddoppiare le fonti rinnovabili dal 20 al 40%, aumentare l’elettricità rinnovabile dal 40 al 70%. Il sentiment degli italiani è favorevole, come rivela l’indagine Ipsos realizzata per conto della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile ed Ecomondo: secondo l’86% degli intervistati la transizione ecologica è un’opportunità in termini di investimenti, innovazione e nuova occupazione.
Il convegno inaugurale di Key Energy è invece fissato nel pomeriggio di domani, alle 14.30, con l’evento dedicato alle “Opportunità per l’Italia legate al PNRR”, durante il quale verrà presentato il report realizzato in esclusiva per il salone di IEG dall’Energy Strategy Group del Politecnico di Milano sull’analisi delle policy di incentivazione alla transizione energetica contenute nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e sulla valutazione delle loro ricadute sul Sistema-Paese.
La visitazione in Fiera a Rimini sarà all’insegna della massima sicurezza: l’ingresso alle manifestazioni sarà consentito col Green Pass (che certifica o la vaccinazione o la guarigione dal Covid). Chi non fosse in possesso di Green Pass potrà presentare l’esito negativo di un tampone. Tra le altre misure messe in atto in conformità con il protocollo #Safebusiness di IEG e la certificazione GBAC STAR per una serena permanenza in fiera: l’obbligo della mascherina, la misurazione della temperatura in ingresso, la disposizione di dispenser gel per l’igienizzazione delle mani in tutti gli spazi espositivi.

(ITALPRESS).

Engie e TheFork insieme per promuovere la sostenibilità

MILANO (ITALPRESS) – Engie, player mondiale dell’energia e servizi con la missione di accelerare la transizione verso un’economia carbon neutral, in partnership con TheFork, sito web e app leader per la prenotazione online dei ristoranti, lanciano il progetto Engie Green Choice. L’iniziativa ha l’obiettivo di promuovere consumi più sostenibili, contribuire alla salvaguardia del clima e prevede diverse attività che coinvolgono gli utenti di TheFork e i ristoratori partner della piattaforma.
La prima di queste iniziative è il lancio di una ricerca condotta da TheFork che ha coinvolto i propri utenti e i ristoranti partner, per conoscere il loro atteggiamento nei confronti della sostenibilità. Dalla ricerca è emerso che il 90% dei ristoratori, negli ultimi tre anni, ha adottato scelte più attente e rispettose dell’ambiente nel proprio ristorante, mentre il 67% dei clienti ha dichiarato di essere più propenso a prenotare in un ristorante che adotta pratiche sostenibili.
In particolare, sul fronte dei ristoratori, l’indagine ha analizzato le motivazioni che li hanno portati a compiere scelte più green: per il 57% le ragioni sono etiche, mentre il 20% si aspetta un risparmio nei costi di gestione derivante dall’adozione di pratiche sostenibili.
Inoltre, il 50% dei ristoratori dichiara di spendere il 10% in meno a seguito dell’implementazione di comportamenti più rispettosi dell’ambiente mentre il 25% dei ristoratori dichiara un risparmio tra il 20 e il 30%. Quali sono le azioni principali intraprese dai ristoratori in questo campo? Il 51% opta per materie prime alimentari sostenibili, il 50% affianca a queste anche materiali di lavoro ecocompatibili e, per il 45%, i gestori di ristoranti prestano attenzione alla raccolta dei rifiuti e al riciclo.
Per quanto riguarda i consumi energetici, il 60% afferma di utilizzare macchinari a classe energetica efficiente, il 24% di aver implementato un piano per il risparmio del consumo di acqua e il 15% si affida a produttori di energia da fonti rinnovabili.
Alla domanda su quali siano le pratiche sostenibili più importanti che i ristoranti possono adottare, il 92% degli utenti non ha dubbi: il fattore di sostenibilità principale sta nella scelta di materie prime alimentari a basso impatto, che siano di stagione e a chilometro zero.
Per il 55% degli utenti è importantissima la gestione dei rifiuti da parte del ristoratore e per il 34% l’attenzione nella scelta di consumi sostenibili. La ragione che porta a scegliere un ristorante ecofriendly risiede, per il 70%, nella volontà di premiare i ristoranti più attenti, per il 66% nella ricerca di cibo più sano e per il 55% nel desiderio di avere un impatto sull’ambiente che sia il più basso possibile. Inoltre, il 74,5% degli utenti intervistati dichiara che una certificazione green aiuterebbe nella scelta del locale. Sul fronte della sostenibilità, i clienti prestano molta attenzione al fatto che il locale del ristorante non sia troppo riscaldato/rinfrescato (62%), che ci siano luci LED (50%) o impianti da energie rinnovabili (44%) e che non ci sia troppa illuminazione (42%).
Proprio per incentivare i ristoratori ad adottare comportamenti ecosostenibili e aiutare i clienti nella scelta di locali ecofriendly, gli utenti TheFork potranno cercare sulla piattaforma la selezione “Engie Green Choice” e scoprire così i ristoranti più green e sostenibili selezionati da Engie in cinque città italiane: Milano, Roma, Torino, Pisa e Monza.
La collaborazione tra TheFork e Engie non si esaurisce qui: è, infatti, disponibile un’offerta che rende ancora più semplice e conveniente il passaggio a fornitori di energia da fonti rinnovabili. Con “GREEN HOME x TheFork” sarà possibile scegliere l’energia elettrica e il gas certificati di Engie per un’offerta luce e gas 100% green a prezzo bloccato per 24 mesi. Inoltre, sottoscrivendo l’offerta, si avrà diritto a una Gift Card TheFork fino a 50€, da utilizzare in migliaia di ristoranti in tutta Italia, per scoprire come si può essere sostenibili anche a tavola. Un’iniziativa, quest’ultima, che testimonia l’impegno di Engie e TheFork per contribuire alla ripartenza della ristorazione italiana.
“Il tema della sostenibilità sta diventando sempre più importante e urgente, specialmente per quanto riguarda l’alimentazione e quindi anche la ristorazione – ha commentato Damien Rodière, Country Manager Italia di TheFork -. TheFork, oltre ad aver messo in campo azioni nell’ambito sociale contro lo spreco di cibo e a supporto del settore della ristorazione, si è posta l’obiettivo di impegnarsi ulteriormente sul tema ambientale sia sensibilizzando i suoi utenti e partner sia progettando diverse attività da implementare nel prossimo futuro. La partnership con Engie è il primo, importante passo in questa direzione”.
“Noi di Engie siamo convinti che solamente attraverso un impegno collettivo per la riduzione delle emissioni di CO2 sarà possibile garantire un futuro alle prossime generazioni – dichiara Fabrizio Moioli, Direttore Business to Consumer Engie Italia -. Ed è per questo che siamo entusiasti della collaborazione con TheFork, che ci ha permesso di capire la sensibilità di ristoratori e utenti rispetto alle tematiche che ogni giorno guidano le nostre scelte di brand e di business. Abbiamo deciso di premiare sia chi ogni giorno ci sceglie per una fornitura di energia 100% green, sia chi tra i ristoratori si impegna come noi a pesare meno sul Pianeta, rendendoli parte della selezione Engie Green Choice. Crediamo fortemente che una comunità unita dallo stesso intento ha un effetto moltiplicatore: le azioni individuali diventano collettive e l’impatto che hanno aumenta esponenzialmente. Questo si sostanzia con il nostro “Più Siamo Meno Pesiamo”, ovvero più siamo a compiere azioni virtuose, meno pesiamo per il Pianeta.
(ITALPRESS).

Fondazione Guido Carli, Un manifesto per costruire un mondo nuovo

ROMA (ITALPRESS) – Green, talenti e trasformazione tecnologica come base della ripresa, contenuti in un manifesto che la Fondazione Guido Carli lancia per rimettere in moto il Paese e riconsegnare il futuro alle giovani generazioni. Il progetto è stato anticipato oggi dalla presidente della Fondazione Guido Carli, Romana Liuzzo, alla guida dell’istituzione culturale, da oltre dieci anni è in prima linea nella difesa dei diritti, nella promozione dello sviluppo e nella valorizzazione dei talenti del nostro Paese. L’occasione di confronto su questo terreno sarà la Convention “Il Mondo Nuovo – La Ripartenza”, che la Fondazione ha in programma venerdì 3 dicembre alle 17.30 all’Auditorium Parco della Musica, Sala Sinopoli. Dove i protagonisti saranno manager delle grandi aziende, esponenti di spicco del mondo economico-finanziario e di quello politico-istituzionale, riuniti dalla Fondazione Guido Carli per discutere su come costruire insieme la fase che ci attende e della quale stiamo già vivendo – presumibilmente – la prima parte. Il documento verrà illustrato nell’ambito del confronto, ma i suoi contenuti salienti sono stati presentati oggi in anteprima alla stampa.
Il manifesto si articola partendo da tre elementi fondamentali: la costruzione di un’Italia maggiormente green e sostenibile, che sappia utilizzare una parte significativa dei fondi recovery per potenziare il sistema degli incentivi destinato alla modernizzazione degli impianti energetici, siano essi domestici o industriali. La proposta è quella di un deciso piano di defiscalizzazione; il ritorno dei talenti, attingendo ai fondi Next Generation Eu per investire risorse nella creazione di nuovo capitale umano. Infine la trasformazione tecnologica dell’Italia, che consenta al nostro Paese di avviare la strada di un totale cambiamento tecnologico. “Viviamo un nuovo inizio – ha detto la presidente della Fondazione Guido Carli, Romana Liuzzo -. Questo significa avere la grande opportunità di proporre, costruire e creare, non certo di ristrutturare. L’Italia ha bisogno di nuovi cantieri, in grado di mettere solide fondamenta per il nostro futuro e di cancellare quello che di sbagliato avevamo realizzato prima della pandemia. In tutto questo il covid ha mostrato gli errori fatti, offrendo però anche opportunità di resettare e partire su basi già solide”.
L’evento del 3 dicembre sarà aperto proprio dalla presidente della Fondazione Guido Carli, Romana Liuzzo. A seguire il saluto istituzionale da parte del Ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani. I lavori verranno poi avviati dal Presidente onorario della Fondazione Guido Carli, Gianni Letta. I protagonisti del dibattito – moderati da Nicola Porro – saranno Aldo Bisio (Amministratore Delegato Vodafone Italia), Michela Vittoria Brambilla (Presidente Leidaa), Urbano Cairo (Presidente Cairo Communication e Rcs), Claudio Descalzi (Amministratore Delegato Eni), Oscar Farinetti (Fondatore di Eataly), Luigi Ferraris (Amministratore Delegato Ferrovie dello Stato), Giovanni Malagò (Presidente Coni) e Stefano Sala (Amministratore Delegato Publitalià80).
(ITALPRESS).

Green Economy, E.Romagna protagonista alla 24^ edizione di Ecomondo

BOLOGNA (ITALPRESS) – Il futuro della green economy, la transizione ecologica, la sostenibilità ambientale, lo sviluppo della mobilità elettrica. Dal 26 al 29 ottobre torna in presenza alla Fiera di Rimini, dopo l’edizione virtuale del 2020 a causa della pandemia, la 24^ edizione di Ecomondo, abbinata a Key Energy, le due manifestazioni dedicate rispettivamente all’economia circolare e alle energie rinnovabili. La Regione Emilia-Romagna, partner storico di Ecomondo, sarà protagonista della kermesse in fiera con una fitta serie di incontri organizzati nello stand 35 all’interno del Padiglione Hall Sud, dove sarà possibile ottenere ogni informazione sulle politiche e sui progetti regionali in materia. Contrasto al cambiamento climatico, neutralità carbonica, la campagna “Mettiamo radici per il futuro” per la piantumazione entro il 2024 sul territorio regionale di 4,5 milioni di nuovi alberi, uno per ogni abitante, il turismo e la mobilità sostenibile, le azioni per la qualità dell’aria, l’economia circolare e le energie rinnovabili.
Sono tanti gli appuntamenti in calendario organizzati dalla Regione, ai quali parteciperanno come relatori diversi assessori e funzionari regionali, oltre ad ospitare amministratori pubblici ed esperti dei vari settori.
Un’opportunità anche per il pubblico di conoscere i principali programmi e progetti sui quali sta lavorando la Regione e il suo impegno in ciascun ambito. Prevista inoltre la partecipazione degli amministratori regionali in eventi promossi in collaborazione con altri partner presso altri stand della fiera.
Tra gli eventi di spicco dell’edizione 2021 di Ecomondo/Key Energy gli Stati generali della green economy (26 ottobre, ore 11), promosso dal Consiglio nazionale della green economy in collaborazione con il Ministero della transizione ecologica e la Commissione Europea. Gli eventi organizzati dalla Regione, in programma nei giorni 27 e 28 ottobre, saranno ripresi dalle telecamere di Lepida TV e potranno essere seguiti in diretta streaming sul canale You Tube della Regione, oltre che sulle pagine Facebook ER Ambiente (https://www.facebook.com/ERambiente).
In occasione dell’evento in una pagina web (https://sway.office.com/qxCwDdzN1pFRBoHG) sono riassunti i principali temi in discussione, con l’indicazione delle più importanti pubblicazioni e video sui singoli argomenti, le campagne di comunicazione, i bandi in corso e i riferimenti per approfondimenti e per contattare gli uffici della Regione.
(ITALPRESS).

Corepla sceglie LinkedIn per la serie “L’altra faccia della plastica”

MILANO (ITALPRESS) – Il progetto “L’altra faccia della plastica” vuole dare un volto all’impegno di Corepla attraverso i racconti dei protagonisti del Consorzio. Donne e uomini che ogni giorno, con professionalità, svolgono il proprio ruolo fondamentale di gestione, coordinamento e monitoraggio in quel percorso virtuoso che parte dai rifiuti e arriva alla valorizzazione della materia attraverso il riciclo e il recupero.
“La filiera del riciclo degli imballaggi in plastica in Italia rappresenta un’eccellenza a livello Europeo – spiega il presidente di Corepla, Giorgio Quagliuolo – i risultati raggiunti sono frutto del contributo quotidiano di una molteplicità di attori che con il loro impegno concreto concorrono al raggiungimento degli obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 e al realizzarsi dell’economia circolare. Si tratta di un Sistema complesso, fatto di attività e servizi fondamentali ma spesso poco conosciuti perchè realizzati “dietro le quinte”. Per questo il Consorzio ha deciso di “metterci la faccia” e raccontare la propria esperienza, le opportunità e i risultati e per farlo ha scelto LinkedIn, per arricchire il dialogo e il confronto con i professionisti su questi temi”.
L’altra faccia della plastica, in onda su LinkedIn a partire dal 21 ottobre, con appuntamento settimanale ogni giovedì sino al 29 dicembre, sarà caratterizzata da 10 brevi pillole che vi faranno scoprire come funziona la filiera, approfondendo tutte le fasi della vita dell’imballaggio, dalla sua progettazione al suo recupero.
Dieci video che trasmettono cura, attenzione e senso di appartenenza: nella prima puntata verrà affrontato il tema “Gestione dei rifiuti, prevenzione e responsabilità”, nella seconda “Ricerca&Sviluppo ed Ecodesign”, nella terza “Le modalità di raccolta urbana”, nella quarta “La selezione, il passaggio chiave verso il riciclo”, nella quinta “Il riciclo degli imballaggi in plastica”, nella sesta “Il recupero energetico, il cerchio si chiude”, sarà poi la volta di “La qualità e i controlli sulla filiera”, e ancora “La Comunicazione per una gestione responsabile degli imballaggi in plastica”, poi “Contro l’inquinamento di mari e fiumi”, infine “I numeri della sostenibilità”.
(ITALPRESS).

Clima, COP26 “Rafforzare le ambizioni globali per ottenere risultati”

ROMA (ITALPRESS) – Il Parlamento europeo ha adottato la sua posizione sulla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici – COP26 – che si terrà dal 31 ottobre al 12 novembre a Glasgow. Il testo è stato approvato con 527 voti favorevoli, 134 contrari e 35 astensioni. Nel testo della risoluzione, i deputati manifestano preoccupazione per il fatto che gli obiettivi nazionali annunciati a Parigi nel 2015 porterebbero a un livello di riscaldamento ben al di sopra dei tre gradi entro il 2100 (rispetto ai livelli preindustriali). Inoltre, sostengono che l’UE debba rimanere il leader mondiale nella lotta contro il cambiamento climatico e che lavoreranno per garantire che il pacchetto climatico dell’UE “Fit for 55” sia pienamente in linea con l’accordo di Parigi. I deputati chiedono che tutte le sovvenzioni dirette e indirette ai combustibili fossili siano gradualmente eliminate nell’UE entro il 2025 e chiedono a tutti gli altri paesi di adottare misure simili. Per accelerare il ritmo dell’azione climatica, l’UE dovrebbe sostituire l’attuale piano decennale con un calendario quinquennale per tutti i paesi membri.
La biodiversità svolge un ruolo fondamentale nel permettere agli esseri umani di contrastare e adattarsi al riscaldamento globale e le soluzioni basate sulla natura e che coinvolgono la protezione, il ripristino e la gestione sostenibile degli ecosistemi fragili sono vantaggiose per tutti.
Tutte le nazioni del G20 dovrebbero assumere una leadership globale e impegnarsi a raggiungere la neutralità climatica entro e non oltre il 2050. I deputati chiedono alla Commissione di collaborare con gli altri principali responsabili delle emissioni di CO2 per creare un circolo internazionale di nazioni per il clima, con l’obiettivo di definire degli standard comuni e aumentare il livello di ambizione in tutto il mondo, anche attraverso un meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere.
I deputati accolgono con favore il rientro degli Stati Uniti nell’accordo di Parigi e l’impegno del Presidente Joe Biden a dimezzare le emissioni di gas serra degli Stati Uniti entro il 2030 (rispetto al 2005), e si aspettano che per raggiungere questo obiettivo siano messe in campo misure politiche concrete e finanziamenti adeguati.
Nonostante i deputati riconoscano la volontà della Cina di essere un partner costruttivo nei negoziati globali sul clima, rimangono preoccupati per la dipendenza del paese dal carbone. La Cina dovrebbe aumentare il suo livello di ambizione e i suoi obiettivi climatici dovrebbero coprire tutte le emissioni di gas serra, non solo le emissioni di anidride carbonica.
I deputati dichiarano che i paesi sviluppati devono mantenere la loro promessa di mobilitare almeno 100 miliardi di dollari in finanziamenti annuali sul clima per i paesi in via di sviluppo, aumentando tale importo a partire dal 2025, quando anche le economie emergenti dovrebbero iniziare a contribuire a loro volta.
Dovrebbe essere concordata una tabella di marcia che delinei il contributo equo di ogni paese rispetto a questo piano di finanziamento. Inoltre, tutti i paesi in via di sviluppo dovrebbero partecipare alla COP26, nonostante le restrizioni legate a Covid-19.
(ITALPRESS).