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La svedese OX2 accelera l’espansione in Italia sulle rinnovabili

MILANO (ITALPRESS) – La svedese OX2 accelera la sua espansione in Italia nel settore delle energie rinnovabili. L’ingresso è in linea con il piano strategico dell’azienda di ulteriori espansioni in nuovi mercati. Negli ultimi due anni, OX2 ha avviato le sue operazioni in Polonia, Francia e Romania. L’attenzione in questa fase iniziale sarà sulla formazione di una pipeline di progetti in fase iniziale o intermedia di sviluppo, nonchè acquisizioni di progetti in stato avanzato nel solare fotovoltaico ed eolico. Attualmente, OX2 ha acquisito due progetti solari fotovoltaici per un totale di circa 100 MW in Italia e sta conducendo trattative avanzate per altre acquisizioni e partnerships. La filiale italiana utilizzerà l’esperienza esistente in OX2 a cui affiancherà la propria organizzazione locale. Per Paul Stormoen, Ceo di OX2, “vediamo l’Italia come un mercato importante, terzo mercato elettrico dell’UE con forti importazioni di elettricità e una solida crescita attesa del mercato delle energie rinnovabili”.
“Inizialmente ci concentreremo sul solare fotovoltaico e sui progetti di parchi eolici con un’offerta importante in questi settori. Siamo inoltre già attivi nel monitoraggio di altre tecnologie come lo storage, il floating offshore e l’idrogeno verde”, ha aggiunto.
“OX2 è in questo momento il principale sviluppatore europeo di impianti eolici di larga scala, con il maggior numero di turbine installate negli ultimi sei anni – afferma Massimo Bartocci, Country Manager OX2 Italia -. Questa competenza, combinata con la mia esperienza nel mercato locale e le nostre nuove offerte, ci mette in una posizione ideale per svolgere un ruolo importante nello sviluppo dell’industria delle rinnovabili in Italia nel prossimo decennio con una strategia incentrata nel breve-medio periodo su solare fotovoltaico, eolico onshore e potenzialmente eolico floating offshore e idrogeno verde”.
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In Islanda il primo osservatorio magmatico al mondo

ROMA (ITALPRESS) – Raggiungere direttamente il magma per comprenderne le caratteristiche al di sotto della superficie terrestre. Questo è l’ambizioso obiettivo che muove la costruzione del primo osservatorio magmatico a lungo termine all’interno di un vulcano, il Krafla, che sarà realizzato nell’ambito progetto internazionale Krafla Magma Testbed (KMT). L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) è in prima linea per la messa in opera di questa importante infrastruttura.
“Il KMT – spiega Paolo Papale, vulcanologo dell’INGV – vuole creare un osservatorio magmatico costituito da una serie di pozzi aperti direttamente all’interno, intorno e al di sotto del magma. Attrezzati con una strumentazione in grado di operare in condizioni estreme, questi osservatori ci permetteranno di ampliare le nostre conoscenze sui sistemi vulcanici e di comprendere, in maniera più approfondita, le relazioni tra ciò che avviene all’interno di un corpo magmatico e le relative misure effettuate in superficie. Lo studio del magma, infatti, fino ad oggi si è basato su speculazioni e osservazioni indirette proprio per la difficoltà di raggiungimento e campionamento in situ”.
Il progetto ha recentemente ricevuto un importante finanziamento dall’International Continental Scientific Drilling Program, il programma di perforazione scientifica continentale che vede, tra l’altro, l’affiliazione dell’UNESCO. EPOS – European Plate Observing System contribuisce a supportare la partecipazione italiana al KMT.
“Attualmente – prosegue Papale – l’INGV sta effettuando simulazioni per comprendere i processi fisici che si verificano quando le trivelle raggiungono il magma. L'”incontro” è già avvenuto in passato in maniera accidentale: nel 2009 dei trivellatori a lavoro per l’utilizzo dell’energia geotermica perforarono una camera magmatica al Krafla ma non si verificarono fenomeni importanti”.
Le domande a cui intende rispondere il progetto sono di natura scientifica, tecnologica e industriale.
“Nessuno ha mai utilizzato le trivelle in condizioni estreme con l’intenzione di lasciare dei pozzi operativi a lungo termine – prosegue l’esperto – per cui bisogna capire quali siano i migliori materiali da impiegare, sia per la costruzione dei pozzi sia per la strumentazione che vi verrà installata, in zone dove le temperature raggiungono i 900°C e l’estrema acidità dei fluidi circolanti rende le condizioni altamente corrosive. Dal punto di vista scientifico, KMT ci permetterà di imparare molto nell’individuazione di magma al di sotto di vulcani attivi, e sulle relazioni tra misure di superficie e dinamiche magmatiche profonde, consentendo un livello di comprensione più avanzato sui processi vulcanici e sulla loro pericolosità. Inoltre, sarà possibile studiare alcuni aspetti fondamentali per le attuali teorie sull’origine dei continenti”.
“Per quanto riguarda il settore energetico, il KMT permetterà di studiare le possibilità di sfruttamento di energia proveniente direttamente dal magma, aumentando enormemente l’efficacia e la rilevanza dell’energia geotermica, che è una forma di energia pulita e rinnovabile. Il KMT, infine – conclude Papale – potrà rappresentare un modello per identificare e predisporre altri siti idonei ad ospitare questo tipo di infrastruttura. L’Italia, come Paese vulcanico, è un candidato e potrebbe, in futuro, beneficiare delle ricadute positive del progetto anche in campo industriale”.
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Enpab, a Milano il convegno “Mille sfumature di sostenibilità”

ROMA (ITALPRESS) – L’esperienza vissuta dai liberi professionisti durante la pandemia ha acuito le criticità legate alla “globalizzazione incontrollata del profitto” degli ultimi anni condizionando ulteriormente le governance delle Casse di Previdenza che hanno dovuto affrontare emergenze imprevedibili. E’ sempre più indispensabile anticipare le azioni per una solida ripresa. Diviene quanto mai urgente la rivisitazione del sistema di Welfare con la trasformazione da un modello esclusivamente assistenzialista, che non deve essere dismesso ma ampliato, a un modello che riesca a riattivare e sostenere l’autonomia dei professionisti.
Con questa prospettiva l’Enpab-Ente nazionale previdenza assistenza biologi ha avviato un costante dialogo con le proprie platee e, tramite AdEPP, con il sistema politico-istituzionale a cui rivolgere le richieste e sottoporre le necessità delle categorie che rappresenta.
L’evento di domani (2 ottobre) a Milano “Mille sfumature di sostenibilità: come incidere concretamente sull’impatto ambientale” vuole essere un piccolo contributo in linea con il raggiungimento degli obiettivi di uno sviluppo sostenibili che i Paesi tutti si sono dati come obiettivo per il 2030 e presenta le prossime azioni politiche di impegno dell’Ente sull’ambiente.
La presidente Tiziana Stallone dialogherà con la senatrice Assuntela Messina, sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio per l’innovazione tecnologia e la transizione digitale sull’importante tema della Next Generation Eu, sostenibilità e il senso di responsabilità dei professionisti.
“La pandemia ha messo a nudo molte fragilità dei professionisti. – ha commentato Stallone – Quella occupazionale rappresenta la principale priorità su cui intervenire. Il nostro Centro Studi ci riporta una immagine, con differenze territoriali non trascurabili, in cui un numero maggiore di giovani biologhe e di giovani biologi soffre ancora pesantemente l’azione del pay-gap. E’ a loro che vanno le principali azioni della nostra Cassa senza trascurare il sostegno e la riqualificazione professionale dei professionisti messi in crisi dalla pandemia”.
“Oggi – ha sottolineato – grazie all’intervento massiccio dell’Unione Europea, siamo chiamati – come sistema Paese – a investire nella transizione digitale e sostenibile per rilanciare produttività e crescita. Questi eventi servono per orientare le politiche attive, ma anche per comprendere la direzione da dare ai nostri giovani. Favoriremo la sinergia pubblico e privato e renderemo più solide le nostre platee e le guideremo a cogliere tutte le opportunità del PNRR”.
Al dibattito, moderato da Marco Castellazzi, giornalista Rai3 e conduttore di Geo, parteciperanno Andrea De Bertoldi, segretario della VI commissione permanente Finanze e Tesoro e membro della Commissione parlamentare di vigilanza sull’Anagrafe Tributaria; Elisabetta Galli, direzione generale ARPA Lombardia; Patrizia Michela Giangualano Independent Director, Governance and Sustainability Advisor; Marco Lupo, direttore generale Arpa Lazio, vicepresidente del SNPA – Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente; Elisabetta Montesissa, vicedirettore Campagna Amica – segretario nazionale di Terranostra; Enzo Spisni, direttore Laboratorio di Fisiologia Traslazionale e Nutrizione del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche ed Ambientali dell’Università di Bologna; ed Elvira Tarsitano, biologa e docente di Biologia animale presso il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Bari.
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Federchimica, Paolo Lamberti riconfermato alla presidenza

ROMA (ITALPRESS) – L’Assemblea di Federchimica riconferma Paolo Lamberti alla presidenza per il prossimo biennio e descrive un settore dimostratosi essenziale, anche per affrontare la pandemia. “Le istituzioni, il legislatore, le imprese a valle e i consumatori hanno compreso, in modo tangibile, come sarebbe il mondo senza la Chimica e i suoi prodotti – ha dichiarato Lamberti -. Per perseguire concretamente la transizione ecologica è ora il momento di far evidenziare con chiarezza il ruolo chiave della Chimica, con le sue tante soluzioni tecnologiche per contrastare il cambiamento climatico e la scarsità delle risorse, senza sacrificare il benessere. Penso ad esempio alle tecnologie innovative per l’efficienza energetica degli edifici, per una mobilità ecosostenibile, per il riciclo chimico, per il riutilizzo della CO2e per l’idrogeno pulito”.
“Ma serve concretezza: a garanzia della continuità e della ricerca e sviluppo, fino a quando l’innovazione non sarà sviluppata in modo sufficiente alle esigenze di mercato, vanno evitati atteggiamenti inutilmente punitivi nei confronti dei prodotti o processi di precedente generazione”, ha aggiunto.
L’industria chimica in Italia – oltre 2.800 imprese e 3.300 insediamenti attivi sul territorio – è il terzo produttore europeo e il sesto settore industriale del Paese; impiega direttamente 111 mila addetti, oltre 270 mila considerando l’indotto. La rapida ripartenza della produzione consentirà di chiudere il 2021 con pieno recupero dei livelli pre-crisi, con un incremento della produzione pari all’8,5%, che ripianerà le perdite del 2020 (-7,7%) superando, già nell’anno in corso, il fatturato pre-pandemia (56 miliardi nel 2019). Determinante il traino dell’export (+8,7% in valore nei primi sette mesi rispetto allo stesso periodo del 2019).
Pur con l’incognita delle elevate criticità relative a disponibilità e costi di numerose materie prime e all’aggravarsi delle tensioni sul fronte energetico, la ripresa potrà consolidarsi nel 2022, con una previsione del +3,0%.
“E’ essenziale però – ha sottolineato Lamberti – che la ripresa sia accompagnata da una solida prospettiva di attuazione del PNRR e da provvedimenti specifici, a sostegno di un settore che ha le caratteristiche per essere trainante nella ripresa. La nostra industria ha tutti i requisiti per affrontare le sfide future: in tema di sostenibilità,ambientale, sociale ed economica,le nostre aziende sono già in linea con gli obiettivi UE sui cambiamenti climatici al 2030 e hanno più che dimezzato, in meno di 30 anni, le emissioni di gas serra”. “Quanto alle relazioni industriali – oggi più che mai fattore strategico per una ripresa stabile, equa e duratura – la Chimica è considerata un modello – ha spiegato – grazie al dialogo costruttivo e alla credibilità tra le Parti, consolidata nel tempo e fondata su scelte coerenti e realistiche, i rinnovi contrattuali di settore sono sempre stati sottoscritti entro la scadenza e senza un’ora di sciopero”.
“Con la costituzione del Tavolo per la Chimica, il Governo ha dimostrato attenzione e riconoscimento del ruolo della nostra Industria – ha proseguito Lamberti -. In un documento congiunto, predisposto con le Parti sindacali, abbiamo ribadito le nostre priorità: la semplificazione normativa e amministrativa: è prioritario garantire tempi certi e compatibili con le logiche di mercato alle autorizzazioni per i nuovi impianti o loro ampiamenti, i nuovi prodotti o per il riutilizzo dei rifiuti. Semplificare le norme e rendere più efficiente la Pubblica Amministrazione è un fattore strategico di competitività: oggi è inaccettabile attendere due/tre anni per un’Autorizzazione Integrata Ambientale, quando negli altri Paesi della UE la si ottiene in pochi mesi. Il supporto alla transizione ecologica: va riconosciuto il ruolo della chimica come infrastruttura tecnologica. Il PNRR valorizza alcuni importanti ambiti del nostro settore, come il riciclo chimico delle plastiche e l’idrogeno, ma permangono incertezze su provvedimenti inutili e dannosi, come la Plastic Tax. La riduzione dei costi dell’energia: per i settori energy intensive come la chimica i costi elevati sono molto penalizzanti. Sono necessarie nuove infrastrutture e normative di bilanciamento a livello europeo dei costi di trasmissione del gas naturale, che sarà il vettore energetico della transizione”.
“Serve anche una riforma del mercato elettrico nazionale che faciliti l’introduzione delle fonti rinnovabili – ha detto ancora -. Infine, anche in Italia va finalmente introdotta la compensazione dei “costi indiretti” legati al pagamento dei permessi per le emissioni di CO2nella generazione elettrica. Anche su questo aspetto il divario di competitività rispetto agli altri produttori europei è insostenibile”.
“Ci auguriamo – ha concluso Lamberti – che prosegua efficacemente l’interlocuzione col Ministero dello Sviluppo Economico e con tutti i Dicasteri competenti per sciogliere, al più presto, i nodi che ostacolano lo sviluppo di un settore trainante per tutta la nostra economia. E che avrà modo, anche in questa fase cruciale per lo sviluppo del Paese, di dimostrarsi ancor più componente essenziale”.
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No Smog Mobility, torna a Palermo il 14 ottobre

PALERMO (ITALPRESS) – Torna a Palermo giovedì 14 ottobre No Smog Mobility, l’unica rassegna siciliana dedicata alla mobilità sostenibile – privata e pubblica, individuale e collettiva, di persone e merci – nata nel 2010 da un’idea di Gaspare Borsellino e Dario Pennica, rispettivamente direttori dell’agenzia di stampa Italpress e di Sicilia Motori.
Giunta all’undicesima edizione, la manifestazione dedicata soprattutto alle nuove generazioni – promotori del dibattito sulla transizione ecologica e sui cambiamenti climatici – avrà luogo al Museo dei Motori dell’Università di Palermo, alla presenza degli studenti dei corsi di laurea in Ingegneria e degli iscritti agli ordini professionali di architettura, giornalismo e ingegneria.
La rassegna – interamente moderata dal giornalista Claudio Brachino – dedicherà un’intera giornata a idee e soluzioni ecosostenibili, con incontri, forum e dibattiti tra esperti del settore, case costruttrici e associazioni di categoria. Dopo i saluti istituzionali del rettore Fabrizio Micari, del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando e di Roberto Cassata, responsabile relazioni con il territorio Sicilia di Unicredit, i lavori saranno aperti con un forum sulla “Mobilità e sicurezza: dai monopattini alla guida autonoma” a cui parteciperanno Marco Alù, direttore comunicazione Ford Italia, Davide D’Amico, direttore comunicazione Helbiz Italia, Roberto Lonardi, direttore comunicazione Volvo Car Italia e Fabio Merone, specialist PR Michelin Italia. A seguire “Le opportunità di noleggio”, una conversazione con Tommaso Dragotto, presidente Sicily by Car.
La giornata guarderà anche agli anni che verranno con il forum “Meno 9 al 2030: dal termico all’ibrido, dall’ibrido all’elettrico, dall’elettrico all’idrogeno”, a cui parteciperanno Luisa Di Vita, direttore comunicazione Nissan Italia, Carlo Mannu, bussiness development & air quality project manager Bosch, Edoardo Torinese, EV strategy manager Hyundai Motor Italia e Nicola Riccio, manager mobility solution & service di Snam4Mobility.
Infine, l’intervista di Claudio Brachino a Giancarlo Cancelleri, sottosegretario alle Infrastrutture.
Immancabile, anche quest’anno, la cerimonia dei Green Prix, i riconoscimenti alle aziende e agli operatori del mondo automotive, che investono sviluppo e ricerca in modelli, prodotti, idee e soluzioni utili a migliorare il futuro di una mobilità sempre più rispettosa dell’ambiente e a favore della sicurezza di tutti gli utenti della strada.
I vincitori riceveranno come da tradizione delle passate edizioni, dieci alberi ciascuno che andranno a infoltire il bosco di No Smog Mobility, nella cittadella universitaria del capoluogo palermitano. A vincere l’edizione 2020: Bosch per le “soluzioni”, Ford per le “idee” e Maserati per il “Made in Italy”, che piantumeranno gli alberi ricevuti lo scorso anno ad apertura della manifestazione del prossimo 14 ottobre.
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Torna a Parma il Festival dello Sviluppo Sostenibile

PARMA (ITALPRESS) – Dal 1° ottobre per oltre 10 giorni torna a Parma il Festival dello Sviluppo Sostenibile promosso dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), una rete di oltre 300 tra le più importanti istituzioni e organizzazioni della società civile italiana. Giunto alla sua quinta edizione, il Festival mira, attraverso convegni, mostre, spettacoli, presentazioni di libri, film, conferenze e seminari su temi ambientali, economici e sociali e indirizzati a policymaker, imprese, studenti e cittadini, a far conoscere i contenuti dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per assicurare un futuro sostenibile alla generazione attuale e a quelle future. Parma, con oltre 40 appuntamenti, si conferma una delle piazze principali del Festival in Italia grazie all’impegno dimostrato nelle edizioni precedenti per qualità e quantità di eventi. Quest’anno il Festival cittadino si presenta con una veste rinnovata coinvolgendo, oltre al capoluogo, anche diversi comuni della Provincia, da Fidenza a Berceto, da Borgo Taro a Collecchio, da Langhirano a Bardi.
A Parma il Festival è inserito nel calendario di Parma Capitale della Cultura 2020+21 ed è organizzato da Università di Parma insieme a Pentapolis Group, GIST e WWF Parma, con la collaborazione del FAI, la sponsorizzazione di Corteva, Sidel, Emilbanca, IREN e Opem e la presenza della RAI.
Il 1° ottobre alle 15:30 presso la Sala Consiliare del Comune di Parma avrà luogo l’apertura ufficiale del Festival di Parma, con gli interventi di Pierluigi Stefanini (presidente e portavoce ASviS), di Fabrizio Storti (Prorettore alla Terza missione dell’Università di Parma), di Federico Pizzarotti (sindaco di Parma), di Diego Rossi (presidente della Provincia) e di Alessio Malcevschi (organizzatore del Festival cittadino e delegato dell’Università di Parma per la RUS, Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile).
Tra i numerosi eventi di rilievo che avranno luogo ci saranno il dialogo sul tema del “Diritto transgenerazionale” tra il presidente emerito della Corte Costituzionale Gustavo Zagrebelsky e il professore dell’Università di Parma Antonio D’Aloia, l’intervista a Sveva Sagramola, conduttrice di Geo & Geo, dal titolo “Comunicare la sostenibilità”; l’evento “Acqua santa” con la partecipazione di Luca Mercalli (climatologo e divulgatore scientifico), padre Alex Zanotelli e Meuccio Berselli (segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po), il colloquio sulla “Economia di Francesco” a cui parteciperanno padre Enzo Fortunato, Marco Magnani e Leonardo Becchetti, l’incontro “Cambiamento climatico: qual è la cosa peggiore che ci possiamo aspettare? E la migliore?” con la partecipazione di Ugo Bardi (membro del Club di Roma), l’intervento del filosofo Umberto Galimberti con una conferenza su “L’uomo nell’età della tecnica”) il Green Movie Film Festival organizzato da Pentapolis Group (curato dal giornalista Marino Midena), l’incontro con i sindacati CGIL, CISL e UIL dove si discuterà del patto per il lavoro e il clima della Regione Emilia-Romagna, passando per la “Circular parade” organizzata da IKEA Parma, una vera e propria sfilata circolare realizzata con materiali riciclati, e concludendo con il diplomatico Grammenos Mastrojeni che parlerà delle scelte di felicità per salvare il pianeta.
“Quella dello sviluppo sostenibile è una partita ormai non più differibile. Occorre agire presto, tutti insieme, in un gioco di squadra virtuoso nel quale ognuno deve fare la propria parte. Solo così si può pensare di vincere la sfida”, spiega il rettore Paolo Andrei, che aggiunge: “Su questi temi l’Università di Parma sta lavorando con grande impegno, come testimoniato anche dalle diverse azioni promosse e realizzate già da alcuni anni in questa direzione. L’organizzazione del Festival di Parma è un’altra testimonianza dell’attenzione dell’Ateneo, che in questo modo offre alla cittadinanza occasioni di incontro e di confronto aperte a tutte le persone interessate”.
“La parola d’ordine della quinta edizione del Festival dello sviluppo sostenibile ASviS – ha dichiarato Alessio Malcevschi – è “Stiamo agendo”. Il plurale è d’obbligo, e non potrebbe essere altrimenti, perchè solamente insieme si potrà non solo uscire dalla crisi della pandemia ma rilanciare il nostro Paese verso un modello di sviluppo sostenibile. Le risorse ci sono a partire da quelle messe a disposizione dal Next generation EU e dal PNRR, quello che occorre è un’azione comune in cui l’Università, le istituzioni, il mondo dell’impresa e del lavoro, i cittadini non seguano progetti separati ma collaborino effettivamente insieme. Come ha ricordato il Presidente del Consiglio nel suo discorso alle Nazioni Unite: “La risposta alle sfide che dobbiamo affrontare – dalla pandemia, al cambiamento climatico, alle crisi internazionali – risiede su un dialogo inclusivo e aperto”.
L’ingresso agli eventi è gratuito e su prenotazione. Per partecipare, sarà necessario presentarsi muniti di green pass.
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Clima, Draghi “Dobbiamo agire molto più velocemente”

MILANO (ITALPRESS) – “Avete ragione a chiedere una responsabilizzazione, a chiedere un cambiamento. Siamo consapevoli che dobbiamo fare di più, vogliamo raggiungere un impegno come paesi del G20 per mantenere alla mostra portata la promessa di contenere il riscaldamento globale entro una crescita di 1,5 gradi. Dobbiamo anche mantenere la promessa di stanziare miliardi di dollari per i paesi più poveri che subiscono di più le conseguenze del cambiamento climatico, è un’esigenza morale. Ora dobbiamo agire e fare qualcosa. Per affrontare tutte queste crisi, dobbiamo agire più velocemente, molto più velocemente, e con più efficacia”. Così il premier Mario Draghi, nel suo intrervento alla Youth4Climate in corso a Milano. “Questa generazione, la vostra generazione, è la più minacciata dai cambiamenti climatici. Avete ragione a chiedere una responsabilizzazione, a chiedere un cambiamento. La transizione ecologica non è una scelta, è una necessità. Abbiamo solo due possibilità. O affrontiamo adesso i costi di questa transizione, o agiamo dopo, il che vorrebbe dire pagare il prezzo molto più alto di un disastro climatico”, ha aggiunto. Il premier ha ricordato come “l’Italia ha stanziato il 40% delle risorse nel nostro Pnrr per la transizione ecologica. Il nostro obiettivo è quello di aumentare la quota dei rinnovabili nel nostro mix energetico, rendere più sostenibile la mobilità, migliorare l’efficienza energetica dei nostri edifici e proteggere la biodiversità”. Quindi “sono convinto che abbiamo molto da imparare dai vostri suggerimenti e la pressione che mettete sulle nostre spalle deve essere accolta positivamente; potete starne certi: vi ascoltiamo”, ha concluso Draghi.
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Emissioni di CO2, al via il progetto “Net Zero Citizen”

MILANO (ITALPRESS) – Curtis & Associates, realtà leader nel settore dell’energy data management che gestisce dati per l’intero spettro dell’industria energetica, ha presentato in anteprima “Net Zero Citizen”. In occasione del PreCOP26 di Milano, l’azienda ha infatti lanciato il suo nuovo progetto, un network proprietario all’avanguardia, basato sulla propria piattaforma blockchain, sul quale cittadini, aziende, comunità e istituzioni possano registrare in maniera sicura e trasparente i loro contributi all’azzeramento delle emissioni di CO2, in forma di produzione di energia rinnovabile, risparmio energetico o sequestro di CO2.
Al momento l’azienda ha reso disponibile al download per pubblici e privati la versione beta dell’app “New Energy Matrix”, scaricabile sia per Apple che per Android. Attualmente, è possibile dunque procedere alla registrazione di progetti di forestazione, mentre la versione definitiva, che verrà implementata entro fine anno, permetterà di registrare anche la quantità di energia rinnovabile prodotta da un prosumer, oltre che l’effettivo risparmio energetico delle aziende.
“Il nostro network è stato ideato con l’intento di quantificare il reale contributo green e prevenire non solo il greenwashing, ma anche storture legate a politiche ambientali di pura facciata – ha dichiarato Jon Curtis, Fondatore e CEO di Curtis & Associates – la CSR è al centro della nostra filosofia aziendale, come dimostrato dal fatto che abbiamo raggiunto il Net Zero per le emissioni Scope 1 e Scope 2 già nel 2020, e questo ci è costato solo lo 0,5% degli introiti lordi. Questo dimostra che non ci sono più scuse, è tempo per tutte le aziende di prendere posizione e agire”.
Durante l’evento, Gionata Ferroni, Business Development Manager di C&A, ha apposto un tag a un albero di prova e ha dimostrato concretamente il funzionamento dell’applicazione.
L’iniziativa verrà presentata inoltre in due ulteriori occasioni all’interno di un’iniziativa organizzata dalla British Chamber of Commerce for Italy.
Accanto a questo nuovo progetto, l’azienda promuove diverse iniziative legate alla sostenibilità, attraverso le quali ha, ad esempio, sequestrato 16.000 tonnellate di CO2 e piantato oltre 30.000 alberi dal 2005.
Curtis & Associates sarà inoltre presente al COP26 a Glasgow.
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