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Generali apre alla comunità l’Oasi Gregorina naturalistica e agricola

ROMA (ITALPRESS) – Nell’ambito di Generali Act4Green, il grande progetto dedicato all’ambiente di Generali, è stata presentata a Roma l’Oasi Gregorina, affiliata al sistema nazionale WWF: un’area naturale e agricola di 25 ettari, all’interno dell’omonima tenuta del Gruppo Leone Alato che la Compagnia restituisce alla comunità. L’Oasi, situata a Castrocaro Terme e Terra del Sole (Forlì-Cesena), è caratterizzata da diversi habitat – il bosco, il vigneto e il prato mellifero – e rappresenta un ecosistema, ormai poco comune, dove convivono con equilibro la tradizionale vocazione agricola e un ambiente naturale incontaminato che dà casa a una ricca biodiversità: lupi, chirotteri e istrici ne sono, ad esempio, ospiti abituali.
L’evento di lancio, alla presenza di Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesca Salvemini, Capo Segreteria Tecnica del Ministero Ambiente e Sicurezza Energetica, Giancarlo Fancel, Country Manager & CEO di Generali Italia e Presidente del Gruppo Leone Alato (nella foto), Luciano di Tizio, Presidente del WWF Italia, Giorgio Vacchiano, Ricercatore in gestione e pianificazione forestale, Università Statale di Milano, Barbara Lucini, Responsabile Country Sustainability & Social Responsibility di Generali Italia, Anna Nozza, Chief HR & Organization di Generali Italia e Igor Boccardo, Amministratore Delegato Gruppo Leone Alato, si è concluso con un’esperienza di visita virtuale dell’Oasi Gregorina con visori di virtual reality.
L’Oasi sorge in un’area di grande interesse naturalistico, geologico e storico ed è oggetto di un’attenta opera di progettazione paesaggistica a cura di un think tank composto da designer e scienziati vegetali che elabora strategie e soluzioni creative basate sulle scoperte scientifiche. L’obiettivo è di restituire alla comunità un luogo unico dove vivere un’esperienza di connessione con la natura, un luogo di socialità, condivisione ed educazione pensato per tutti, soprattutto per le generazioni che verranno. L’Oasi Gregorina aprirà i battenti al pubblico con visite dedicate alle scuole e alle realtà del Terzo Settore del territorio, a visitatori su prenotazione e ai dipendenti di Generali Country Italia e Gruppo Leone Alato nelle giornate del 4, 9 e 11 maggio con giochi, laboratori e sorprese per tutte le età.
Nel dettaglio, l’opera di progettazione paesaggistica, il cui completamento è previsto entro la primavera del 2025, andrà ad arricchire l’Oasi di nuovi elementi che puntano a farne un’area naturalistica a forte vocazione sociale, nel più profondo rispetto per il territorio che la ospita. Gli interventi saranno improntati alla completa accessibilità, con un attento studio su percorsi, strutture, supporti informativi fisici e digitali, fruibili da tutti. Centrali nel progetto saranno anche l’impiego di tecniche e di materiali ecosostenibili e l’uso sapiente della tecnologia più avanzata per monitorare la biodiversità e gli impollinatori, il benessere degli ecosistemi e lo stoccaggio di CO2 da parte degli alberi.
“E’ molto importante che una grande impresa, come Generali, che rappresenta una parte della storia imprenditoriale italiana e si colloca sul mercato internazionale, consideri strategico un settore come quello dell’agricoltura e decida di investire non sul domani ma sul dopodomani. Negli ultimi anni abbiamo visto sia il privato che il pubblico dedicarsi a cose momentanee, mentre noi troviamo in progetti di questa natura una visione strategica che guarda all’interesse soprattutto delle future generazioni”Così il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.
“Fare sostenibilità, principio ispiratore del nostro piano strategico “Lifetime Partner 24: Driving Growth”, per noi significa essere un’azienda trasformativa per generare un impatto positivo nelle comunità in cui operiamo e per creare valore condiviso nel lungo periodo per tutti gli stakeholder. Accanto al progetto di piantumazione di 1 milione di alberi, avviato lo scorso anno, oggi con Oasi Gregorina scriviamo un nuovo importante capitolo del progetto Generali Act4Green. Un piccolo, grande, contributo per la costruzione di un pianeta migliore, da lasciare in eredità alle future generazioni”, ha affermato Giancarlo Fancel, Country Manager & CEO di Generali Italia e Presidente del Gruppo Leone Alato.
“L’inaugurazione dell’Oasi Gregorina, Affiliata WWF, è per noi una grande soddisfazione, perchè oltre ad aver contribuito ad aumentare la biodiversità locale, in connessione con importanti aree naturali limitrofe, l’Oasi Gregorina pone anche l’attenzione sul tema dell’agricoltura e sulla transizione verso la coltivazione biologica. La protezione della biodiversità e le pratiche agricole devono e possono coesistere e guardare allo stesso obiettivo: per raggiungere il 30% di territorio protetto è fondamentale anche l’apporto dei privati. Aprire l’Oasi al pubblico è un’occasione per sensibilizzare migliaia di persone al rispetto della natura e far scoprire loro quanto essa sia cruciale per il nostro benessere”, afferma Luciano Di Tizio Presidente del WWF Italia.

– Foto ufficio stampa Generali Italia –

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Earth Day, Ferrieri (Angi) “Servono più sforzi per difendere l’ambiente”

ROMA (ITALPRESS) – Il 22 aprile di ogni anno in tutto il mondo si celebra la Giornata Mondiale della Terra, la più grande manifestazione ambientale del pianeta. Earth Day ha come obiettivo principale quello di porre l’attenzione sulla conservazione delle risorse naturali della Terra e sui danni provocati dall’inquinamento. Oggi questa ricorrenza arriva a mobilitare un miliardo di persone in oltre 192 Paesi.
In questo contesto arriva a gran voce l’appello dell’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori, punto di riferimento dell’innovazione in Italia che, per voce del suo presidente Gabriele Ferrieri, afferma che “la transizione ecologica e digitale sono alla base di un’economia sostenibile per la salvaguardia del nostro sistema di vita. Questa giornata deve rappresentare un monito a tutti i paesi del mondo, ad incrementare il loro sforzo profuso alla difesa ambientale e ad implementare un sistema economico-industriale sostenibile”.
“Gli investimenti portati avanti fino ad oggi non sono ancora sufficienti, in quanto sia il cambiamento climatico che il riscaldamento globale avanzano e serve un cambiamento radicale per dare risposte concrete al problema – aggiunge Ferrieri -. Come giovani innovatori noi mettiamo al centro una visione che sostenga i giovani, premi le aziende sostenibili, sostenga le startup green e supporti l’implementazione delle nuove tecnologie alla salvaguardia della Terra. Questo il nostro appello”.

– foto ufficio stampa Angi –
(ITALPRESS).

Utilitalia, nuove opportunità lavorative dalle sfide della transizione

TORINO (ITALPRESS) – La transizione ecologica richiede sempre più nuove e aggiornate figure lavorative anche nel mondo delle utilities, e cioè i servizi pubblici dell’acqua, dell’energia elettrica e del gas. Per questo, la federazione che riunisce le aziende che operano in questi settori, Utilitalia, ha organizzato a Torino un convegno per il fare il punto della situazione e offrire nuove prospettive alle aziende e agli enti di formazione. L’evento, infatti, ha avuto la collaborazione di Smat, la società torinese dell’acqua che ha ospitato il dibattito nella sua sede, e del Politecnico di Torino. Le sfide della transizione e le nuove opportunità lavorative che da essa derivano sono state il centro del dibattito che rientra nel calendario degli eventi della “Planet Week”. Fino al 28 aprile, infatti, il Ministero dell’Ambiente ha organizzato una serie di iniziative, a Torino e in tutto il Piemonte, divise in cinque principali aree tematiche: Economia Circolare, Energie Rinnovabili, Azione Climatica e Acqua. La manifestazione precede e introduce il G7 Clima, Energia e Ambiente, previsto dal 28 al 30 aprile alla Reggia di Venaria.
“Abbiamo un ruolo importante – ha detto il presidente di Utilitalia Filippo Brandolini – perchè c’è bisogno di nuove competenze, nuove professionalità e anche percorsi di nuova formazione per i lavoratori delle nostre aziende. Abbiamo, infatti, oltre 100mila addetti impegnati nelle nostre associate. Bisogna poi lavorare sul mercato del lavoro che faciliti l’ingresso di queste nuove figure e il loro mantenimento dentro le aziende ma non dobbiamo dimenticare che occorrono anche professionalità tradizionali che in questo momento sono difficili da reperire”.
Gli istituti di formazione hanno quindi un ruolo fondamentale, soprattutto le università che devono avere con le aziende un dialogo continuo.
“Il ruolo degli atenei – ha commentato Mariachiara Zanetti, Vicerettore del Politecnico di Torino – è quello di comprendere le esigenze delle aziende, capire quali sono le nuove sfide che si profilano e fornire ai nostri studenti una formazione dedicata. Abbiamo introdotto, per esempio, nel corso di laurea di ingegneria per l’ambiente e territorio, un nuovo orientamento che riguarda l’industria sostenibile, perchè la sfida della transizione riguarda in primis proprio le industrie e le aziende quindi noi formiamo degli studenti dedicati a risolvere i problemi che questo tema pone”.
“Per le aziende che erogano servizi pubblici locali – ha detto Paolo Romano, Presidente Smat – è determinante poter aggiornare le infrastrutture e le organizzazioni interne per adeguarsi alle necessità che derivano dai cambiamenti climatici. Dobbiamo migliorare il metodo di lavoro interno. Abbiamo voluto affrontare con Utilitalia questo tema che è determinante per migliorare l’efficienza e l’efficacia dei nostri servizi”.

– foto xb4/Italpress –
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Samoggia nuovo presidente del Consiglio di Amministrazione di Erion Care

MILANO (ITALPRESS) – Cambio ai vertici di Erion Care: il Consiglio di Amministrazione del Consorzio non profit del Sistema Erion, dedicato a contrastare l’abbandono dei rifiuti dei prodotti del tabacco nell’ambiente, ha nominato come nuovo Presidente Michele Samoggia, il quale succede ad Enrico Ziino, in carica dalla nascita del Consorzio, nel 2022.
Laureato in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi Roma Tre, Samoggia si specializza in “Environment e Development” alla London School of Economics and Political Science. Lavora per oltre 10 anni nel settore delle relazioni esterne ricoprendo ruoli di responsabilità sia negli affari istituzionali sia nella comunicazione nel settore pubblico e privato. Dopo due esperienze nel mondo delle Organizzazioni Internazionali – Unicef e FAO – matura la sua carriera in Enel, Ministero dello Sviluppo Economico e Basf. Da otto anni lavora in Philip Morris Italia, prima come Manager Affari Istituzionali e ora come Senior Manager Communication & Sustainability.
“Sono profondamente grato al Consiglio di Amministrazione per la fiducia. Ringrazio Enrico Ziino e Letizia Nepi per lo straordinario lavoro fatto in questi anni insieme al Consiglio e a tutto il sistema Erion. Ci attende una sfida fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente e per garantire una migliore qualità dei luoghi in cui viviamo – ha detto Samoggia -. Già dai prossimi mesi saremo sempre più impegnati nel collaborare con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, l’ANCI, le società di gestione dei servizi pubblici e il mondo del non profit per raggiungere importanti obiettivi in termini di sensibilizzazione e prevenzione contro l’abbandono dei rifiuti dei prodotti del tabacco”.
“Siamo molto contenti della nomina di Michele Samoggia alla carica di nuovo Presidente di Erion Care. La sua eccellente preparazione professionale e la sua esperienza internazionale contribuiranno di certo alla crescita del nostro Consorzio nel settore della Responsabilità Estesa del Produttore – ha dichiarato Letizia Nepi, Direttore Generale di Erion Care -. Ringrazio il Presidente uscente Enrico Ziino per questi anni di lavoro insieme e per aver contribuito alla nascita e crescita del Consorzio”
Il Consiglio di Amministrazione di Erion Care ha inoltre nominato come nuovi Consiglieri Marianna Buonomo, Corporate Affairs Manager di Imperial Brands Italia, e Giacomo Mele, Finance Manager di Imperial Brands Italia.

– foto ufficio stampa APCO Worldwide –
(ITALPRESS).

Con “Energia al Cubo” raccolti oltre 7.400 kg di pile portatili

MILANO (ITALPRESS) – Si è conclusa l’edizione 2023 di “Energia al Cubo”, l’iniziativa di sensibilizzazione per il corretto conferimento delle pile portatili esauste promossa nelle scuole primarie italiane da Erion Energy, il Consorzio del Sistema Erion dedicato alla gestione dei Rifiuti di Batterie con la collaborazione di Ancitel Energia e Ambiente. Il progetto, lanciato a novembre 2023, ha avuto come obiettivo quello di incrementare il tasso di raccolta delle pile portatili giunte a fine vita, facendo leva sulla sensibilizzazione delle giovani generazioni attraverso un’attività di formazione nelle scuole primarie di 20 comuni italiani.
Un traguardo più che raggiunto: grazie all’iniziativa, infatti, in soli tre mesi sono stati raccolti 7.432 kg di rifiuti di batterie, con un risparmio complessivo di quasi 4.000 kg di CO2 (pari a quella generata in un anno da un bosco grande come 560 campi da calcio), 20.660 m3 di acqua (pari a quella presente in 8 piscine olimpioniche) e 201 GJ di energia (pari al consumo medio annuo di 12 famiglie di 4 persone).
L’iniziativa ha coinvolto 15.580 alunni, in 5 diverse aree geografiche e 20 Comuni in tutta Italia, con il prezioso supporto delle società di gestione rifiuti competenti: il Comune di Napoli con Asia Napoli S.p.A., la Provincia di Pistoia con Alia Multiutility, il Comune di Vico Equense con SuperEco s.r.l., la Provincia di Napoli con ATO Napoli 1 e infine la Provincia di Monza e Brianza con Gelsia Ambiente.
I bambini e le loro famiglie hanno potuto sperimentare l’importanza di una corretta raccolta differenziata delle pile portatili grazie anche a incontri formativi per imparare, giocando, i principi dell’economia circolare. A loro, è stata inoltre distribuita l’ormai nota “scatolina gialla” per raccogliere tutte le pile esauste che si trovano disperse in casa (come nei cassetti, ad esempio) per poi portarle a scuola. Un progetto che però non si conclude qui! Perchè Energia al Cubo ha dato il via a un processo virtuoso e grazie alla collaborazione con ASIA Napoli S.p.a., ATO Napoli 1, Gelsia Ambiente, Alia Multiutility e SuperEco, le colonnine per la raccolta posizionate nelle 77 scuole resteranno a disposizione dei bambini e delle loro famiglie anche dopo la conclusione del progetto, così da consolidare le buone pratiche di riciclo e continuare a contribuire alla tutela dell’ambiente attraverso la partecipazione attiva di ogni cittadino.
“Energia al Cubo è la dimostrazione che un sincero impegno per l’ambiente può dar vita a sinergie e azioni virtuose. Per Erion Energy informare e sensibilizzare i bambini e le loro famiglie è una priorità. Non solo perchè in Italia si raccolgono ancora troppe poche pile esauste, ma perchè crediamo che sia fondamentale dare una risposta concreta alle nuove generazioni – afferma Laura Castelli, Direttore Generale di Erion Energy -Energia al Cubo è un progetto in cui i bambini sono sin da subito i veri protagonisti, capaci non solo di dare il buon esempio, ma anche di influenzare positivamente le abitudini del contesto familiare e sociale in cui si trovano”.
“Come Ancitel Energia e Ambiente siamo molto contenti e orgogliosi di aver preso parte a un progetto così importante e con un impatto così grande. Il lavoro svolto in questi mesi ha portato a un grandissimo risultato, che non si ferma alla sola lettura dei numeri ma racconta di coinvolgimento, di impegno e di cittadinanza attiva. Ancora troppo spesso le pile esauste vengono buttate nell’indifferenziato o tenute chiuse nei cassetti, con conseguenze ambientali importanti e pregiudicando il recupero di materie prime indispensabili allo sviluppo di settori strategici per la nostra economia. Dobbiamo invertire questa tendenza e siamo convinti che per farlo serva maggiore informazione e sensibilizzazione, a partire proprio dai più piccoli, veri portatori di buone pratiche”, afferma Giuseppe Rinaldi, Consigliere Delegato di Ancitel Energia e Ambiente. “Progetti come questo dimostrano come la scuola possa essere davvero un luogo dove imparare anche attraverso azioni concrete, che coinvolgano tanto gli studenti quanto le loro famiglie”.
I giovani studenti (77 scuole di 36 istituti) sono stati, inoltre, chiamati a sfidarsi in un concorso che ha premiato chi ha raccolto il maggior quantitativo di pile esauste. I vincitori si sono aggiudicati 13.000 euro di premi in buoni da utilizzare per l’acquisto di materiale scolastico.
L’edizione 2023 è solo l’ultima delle tappe del progetto, avviato nel 2022 per iniziativa di Erion Energy, e che toccherà presto nuove province nelle quali far crescere nuovi piccoli eroi della sostenibilità.

– foto ufficio stampa Apco Worldwide –
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Ambiente, dal 10 al 22 aprile la Settimana Verde con Ami e Anas

ROMA (ITALPRESS) – “Ogni Goccia Conta. Un mare di piccole azioni per dare forza al Pianeta”, è la nuova campagna 2024 della Settimana Verde di Ambiente Mare Italia realizzata con il contributo di Anas (Società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane) che si terrà tra il 10 e il 22 aprile, in coincidenza con la Festa Nazionale del Mare (11 aprile) e la Giornata Mondiale della Terra (22 aprile) e celebrerà la Natura e l’impegno in favore del rispetto dell’ambiente, della biodiversità e del territorio. L’iniziativa è stata presentata nel corso di una conferenza stampa. “Anas ha scelto di abbracciare la settimana Verde di Ambiente Mare Italia in quanto crede nell’importanza di una crescita della cultura della sostenibilità e dell’impegno civico è individuale” ha detto il presidente di Anas, Edoardo Valente “da anni abbiamo intrapreso una serie di iniziative di efficientamento energetico, al fine di contenere i consumi e realizzare i nostri lavori nel massimo rispetto dell’ambiente. Grazie alle numerose iniziative, Anas anticiperà di 10 anni io processo di decarbonizzazione previsto dall’Ue per il 2050”.
La Settimana Verde, patrocinata dal MASE, ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dalla Commissione europea e dalla FIV, Federazione Italiana Vela avrà come testimonial il maestro Beppe Vessicchio, da sempre impegnato nella salvaguardia dell’ambiente e amico di AMI. Si tratta di una manifestazione che parte dal basso, un contenitore di iniziative locali e nazionali, tutte rivolte alla crescita di una cultura dell’impegno personale e collettivo in favore della tutela del territorio. “Il mare è custode di sogni, di speranze “le parole di Vessicchio “dobbiamo essere consapevoli che quello che viene conservato dal mare dovremmo saperlo custodire, noi siamo distratti, non facciamo attenzione a quello che ci circonda. Non ci sono parole di allarme, non ci dobbiamo spaventare ma dobbiamo esserci, dobbiamo agire con consapevolezza”. Saranno oltre 120 le iniziative realizzate su tutto il territorio nazionale di diretto intervento ambientale – monitoraggi degli ecosistemi costieri, subacquei e terrestri – e di sensibilizzazione e impegno civico. La goccia è l’azione, anche piccola, che ognuno di noi può fare in difesa del Pianeta. “La tutela dell’ambiente parte dall’amore del territorio, siamo convinti portatori di una forma di ecologia diversa, moderna, rivolta al futuro – ha spiegato Alessandro Botti, presidente nazionale di Ambiente Mare Italia – lo sviluppo e la tutela dell’ambiente possono andare di pari passo, possono crescere e quindi siamo convinti che la settimana verde, il coinvolgimento di decine, centinaia di migliaia di italiani, gli eventi territoriali in tutto il paese per la sensibilizzazione e l’intervento ambientale sia una grande valore e può essere la festa nazionale dell’ambiente”.(ITALPRESS).

Foto: xc3

Giù ciminiere del vecchio inceneritore di Firenze. Nascerà sito riciclo

CAMPI BISENZIO (FIRENZE) (ITALPRESS) – Sono partiti i lavori di abbattimento delle ciminiere dell’ex inceneritore di San Donnino. Si tratta di un passaggio significativo nella trasformazione di un luogo simbolo della storia industriale della Toscana. Il sito di San Donnino, a Campi Bisenzio, che ha visto l’inceneritore in funzione per 13 anni, dal 1973 al 1986, ospita attualmente un polo impiantistico utilizzato da Alia Multiutility per la gestione dei rifiuti urbani, simili e speciali, pericolosi e non pericolosi. Le opere di demolizione delle ciminiere, che proseguiranno per alcune settimane, rientrano in un più ampio progetto di riqualificazione strutturale dell’impianto e dell’area che lo ospita, in via di San Donnino, nel Comune di Firenze, dove è prevista la realizzazione di un impianto per la chiusura del ciclo dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) con tecnologie di ultima generazione, che da cronoprogramma entrerà in funzione nel giugno del 2026 e che rappresenterà un polo di eccellenza a livello nazionale per il recupero e la valorizzazione di metalli e materie preziose.
La demolizione dei volumi dell’ex inceneritore e delle relative ciminiere garantirà una maggiore tutela degli elementi significativi del paesaggio e risponde alla necessità di superare le criticità strutturali dell’edificio, riscontrate nel corso del tempo. In particolare, la demolizione delle ciminiere, iniziata oggi e salutata dal suono delle sirene dell’impianto, che hanno sottolineato in modo suggestivo l’avvio di un intervento che porta con sè elementi altamente simbolici, avverrà per step successivi. Dopo una prima fase relativa alla rimozione delle passerelle, delle scale di accesso e delle parti in carpenteria metallica, sono iniziati i lavori di demolizione delle porzioni sommitali delle due ciminiere, che raggiungono ciascuna l’altezza di 60 metri, grazie all’utilizzo di un escavatore con braccio telescopico e pinza idraulica. A protezione della caduta dei detriti che derivano dalle operazioni di demolizione è stato collocato un telo protettivo, mentre i detriti che si depositeranno sulla copertura verranno rimossi mediante l’utilizzo di un escavatore. I lavori non interferiranno con l’operatività dell’impianto di trattamento rifiuti e dell’Ecocentro che si trovano all’interno dell’area.
Il Polo di San Donnino si compone di due macroaree. La prima, propriamente impiantistica, è quella in cui avvengono la gestione e il trasferimento dei rifiuti. Nella seconda si svolge, invece, il servizio di Ecocentro, accessibile ai cittadini per la raccolta differenziata, da cui transitano ogni giorno circa 44 tonnellate di materiale. E’ inoltre presente un’unità operativa per i servizi di raccolta sul territorio della Piana (circa 100 autisti e 100 mezzi) che comprende uffici, spogliatoi, rimessaggio veicoli, officina e lavaggio. L’intervento di riqualificazione dell’impianto, che si sviluppa su una superficie di oltre 20.000 metri quadrati, prevede, come già detto, la demolizione di parte dell’ex inceneritore (comprese le due ciminiere) e di alcuni locali limitrofi, ma anche la costruzione di due nuovi edifici di superficie complessiva di 10.000 metri quadri, che ospiteranno l’attività di recupero dei Raee, oltre alla realizzazione di una linea specializzata nel trattamento dei pannelli fotovoltaici a fine vita, al recupero funzionale dell’edificio dell’ex inceneritore e alla riqualificazione dell’area a verde.
Con una potenzialità di trattamento fino a 65.000 tonnellate all’anno, l’impianto destinato al trattamento dei rifiuti elettrici ed elettronici (Raee) si occuperà di recuperare e riciclare l’insieme degli apparecchi che, a seguito di guasti, inutilizzo o tecnologia obsoleta, giungono a fine vita e devono essere smaltiti. Nel fare questo, attiverà una filiera circolare che, in prospettiva, consentirà il mantenimento sul territorio del valore delle materie prime seconde ottenute dal trattamento di recupero, attivando sinergie con altre aziende del gruppo Multiutility specializzate nel recupero delle plastiche, a cui destinare tale flusso per sfruttare ulteriori opportunità di riciclo. All’interno del Polo di San Donnino, Alia sta inoltre studiando la possibilità di inserire linee di trattamento specialistiche per ottimizzare il recupero delle componenti valorizzabili: in particolare schede elettroniche da cui, attraverso tecnologie di idrometallurgia, è possibile recuperare metalli preziosi, tra cui oro, argento, palladio, nonchè batterie al litio da cui estrarre il litio stesso, ma anche cobalto e nichel. Questo permetterà di realizzare un polo di eccellenza a livello nazionale per il recupero e la valorizzazione di metalli e materie preziose. Il finanziamento ottenuto dal Pnrr per realizzare il nuovo impianto è pari al 35% del valore dell’apporto tecnologico innovativo che l’impianto sarà in grado di realizzare, ovvero oltre 3,5 milioni di euro su un investimento complessivo di circa 40 milioni. L’avvio dell’impianto è previsto nel giugno del 2026.
“Oggi è una giornata che segna non solo un punto di svolta nella storia industriale della Toscana, ma un vero e proprio cambio di paradigma, che assomiglia tanto a una rivoluzione, sia economica che culturale – commenta Lorenzo Perra, presidente di Alia Multiutility -. Con l’abbattimento delle ciminiere dell’ex inceneritore passiamo, sia in termini pratici che simbolici, dal vecchio concetto di economia lineare, in cui i rifiuti venivano bruciati senza porsi minimamente il tema del loro recupero, al nuovo e ormai imprescindibile concetto di economia circolare, legato al tema del recupero della materia e della sua seconda vita. In questo senso, la nascita, qui a San Donnino, di un impianto per il trattamento dei rifiuti elettrici ed elettronici segna in maniera chiara la strada verso il futuro, che renderà possibile il recupero di materiali preziosi dagli apparecchi non più utilizzabili. Dunque, nuove e importanti prospettive, ma senza dimenticare il nostro passato. E’ per questo che voglio inviare un grande ringraziamento, a nome dell’azienda che rappresento, a tutti i lavoratori che nell’impianto di San Donnino hanno prestato la propria opera, perchè è anche grazie a loro che siamo diventati la grande e importante realtà che Alia è attualmente”.
“Dalla distruzione alla trasformazione della materia, il passo è compiuto. Il progetto di San Donnino testimonia l’impegno di Alia nell’essere assoluta protagonista di questa nuova fase basata sul recupero e sul riciclo – aggiunge Alberto Irace, ad di Alia Multiutility -. Grazie agli oltre 1,1 miliardi di euro di investimenti messi in campo in Toscana, è previsto lo sviluppo di reti impiantistiche che vanno proprio in questa direzione. Entro il 2028 si concluderà l’attuazione di quanto previsto dal piano industriale di Alia Multiutility che vede il revamping degli impianti di trattamento meccanico biologico di Case Passerini a Firenze e di via Paronese a Prato, la realizzazione dei biodigestori di Montespertoli e Peccioli, di un impianto di recupero di carta e cartone a Pistoia, di uno di recupero degli scarti tessili a Prato, il potenziamento di Revet a Pontedera per quanto riguarda il riciclo delle plastiche e degli impianti Wtc, che trasformano i rifiuti indutriali che trasformano i rifiuti industriali, domestici e commerciali in combustibili alternativi e in materie prime chimiche”.
“La Toscana ha scelto di spingere l’acceleratore sulla sostenibilità e sull’economia circolare. La nuova programmazione traccia una rotta chiara, quella verso il recupero e il riciclo dei materiali tratti dalla raccolta differenziata, con residui sempre più marginali di rifiuti non riutilizzabili e destinati alla termovalorizzazione – dichiara Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana -. Oggi il cambiamento di strategia che la nostra regione ha compiuto diventa visibile con un cambiamento che riguarda anche il paesaggio: la Piana non sarà più segnata dalle due torri dell’ex inceneritore, ma sarà sede di un importante centro di recupero materiale, una svolta di cui sono molto orgoglioso”.
“Con l’abbattimento delle ciminiere – commenta il sindaco di Firenze Dario Nardella – entra nel vivo la riqualificazione di questo impianto che diventerà un fiore all’occhiello a Firenze, ma anche in Italia per il recupero di rifiuti elettrici ed elettronici. Per troppi anni questo luogo è stato abbandonato e finalmente l’ex inceneritore lascerà il posto a una struttura moderna ed efficiente per il trattamento e la differenziazione dei rifiuti, anche quelli speciali”.
“Questo è un momento storico – aggiunge l’assessora regionale all’Ambiente Monia Monni – Con l’abbattimento delle torri dell’ex inceneritore di San Donnino si abbatte il simbolo di una storia che ha segnato profondamente sia questo territorio che la comunità che lo abita. E’ anche la dimostrazione tangibile di una volontà politica forte, la decisione di cambiare rotta nella gestione dei rifiuti e indirizzare il futuro verso la sostenibilità. Al posto di un inceneritore che ha generato conflitti profondi – aggiunge Monni – nascerà un luogo in cui saranno recuperati i Raee raccolti in Toscana e dai quali verranno estratte terre rare e metalli preziosi, una vera e propria miniera urbana, con evidenti benefici per l’ambiente ed elevata attenzione agli aspetti sociali e al recupero di posti di lavoro”.
“A livello italiano la raccolta Raee è ben al di sotto del target europeo, addirittura in calo del 6% secondo le ultime rilevazioni – presidente di Ato Toscana Centro Andrea Giorgio -. Per questo stimolare il riciclo di questo tipo di rifiuti è fondamentale. Questo progetto consentirà di migliorare ulteriormente i risultati di Firenze Città Circolare, incrementando la raccolta differenziata di materiali che sono molto preziosi da mandare a riciclo e che invece troppo spesso vengono smaltiti in maniera scorretta e non possono essere riusati”.

– Foto ufficio stampa Alia Multiutility –

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“Obiettivo Terra” 2024, selezionate le foto finaliste

ROMA (ITALPRESS) – Sono 969 gli scatti candidati alla 15a edizione di “Obiettivo Terra”, il concorso fotografico nazionale promosso ogni anno da Fondazione UniVerde e Società Geografica Italiana per celebrare la Giornata Mondiale della Madre Terra (22 aprile). Istantanee che restituiscono le meraviglie dei contesti naturali e della ricca biodiversità ambientale, terrestre e marina, del Belpaese. Altrettanto identitarie sono le componenti geologiche dei paesaggi, oltre a quelle storiche, sociali, agricole e agroalimentari espressione di territori e comunità locali, unite alle peculiarità dei borghi ricchi di tradizioni. Un mosaico che riflette la bellezza italiana e stimola le forme virtuose di ecoturismo e di turismo responsabile ed esperienziale.
I numeri. Per selezionare le finaliste della 15a edizione del contest, ampiamente rappresentative dei patrimoni custoditi dalle Aree protette d’Italia, il Comitato promotore ha esaminato 969 foto, di cui oltre la metà (61%) pervenute da fotoamatori compresi nella fascia di età tra 35 e 64 anni, mentre circa il 30% candidate da under 35.
Di queste, ben 934 (96%) sono risultate conformi al regolamento e dunque ammesse (le non ammesse sono 35 pari al 4%). Ogni partecipante ha avuto la possibilità di presentare al contest una sola foto a colori di cui: Parchi nazionali (298 foto, pari al 32% delle foto ammesse), Parchi regionali (411 foto, pari al 44%), Aree marine protette (57 foto, pari al 6%), Riserve statali (37 foto, pari al 4%) e Riserve regionali (131 foto, pari al 14%).
La Cerimonia di premiazione del concorso si terrà a Roma il 22 aprile, in occasione della 55a Giornata Mondiale della Madre Terra, presso Palazzo Valentini sede della Città metropolitana di Roma Capitale. “Obiettivo Terra” 2024 è promosso con la main partnership di Haiki+, subholding di Innovatec S.p.A., quotata all’Euronext Growth Milan, e con la digital partnership di Bluarancio.
Primo premio “Mother Earth Day”. Allo scatto che risulterà vincitore di “Obiettivo Terra” 2024, oltre al premio di 1.000 euro, sarà donata una targa ricordo dai soggetti promotori e dedicata la copertina del volume “Obiettivo Terra 2024: l’Italia amata dagli italiani”.

Gli autori delle foto finaliste a “Obiettivo Terra” 2024 e l’Area protetta ritratta:

Antonio Aleo: Parco naturale delle Serre (Calabria)

Luciano Battaglia: Parco nazionale dei Monti Sibillini (Umbria, Marche)

Roberto Bellini: Parco delle Orobie Valtellinesi (Lombardia)

Gianmarco Caiola: Parco dell’Etna (Sicilia)

Felice Cardillo: Parco nazionale Gran Paradiso (Piemonte, Valle d’Aosta)

Fabio Cattaneo: Parco nazionale e Area marina protetta delle Cinque Terre (Liguria)

Andrea Cavedon: Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi (Veneto)

Jacopo Chiarva: Parco nazionale del Gennargentu (Sardegna)

Luna Ferrari: Parco nazionale della Majella (Abruzzo)

Hannah Ghiatis: Riserva naturale di Punta Aderci (Abruzzo)

Gianluca Gianferrari: Parco dell’Etna (Sicilia)

John Gubertini: Parco naturale Vedrette di Ries-Aurina (Trentino-Alto Adige/Sùdtirol)

Mario Lopez (Mario Zarrone): Parco regionale delle Alpi Apuane (Toscana)
Mauro Sanna: Parco regionale di Porto Conte e Area marina protetta di Capo Caccia – Isola Piana (Sardegna)
Fabio Savini: Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna (Emilia-Romagna, Toscana)

Chiara Scrigner: Riserva naturale delle Falesie di Duino (Friuli-Venezia Giulia)

Petra Trivilino: Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio, Molise (Abruzzo, Lazio, Molise)

Mauro Tronto: Parco naturale Alpe Veglia e Alpe Devero (Piemonte)

Brigida Viggiano: Riserva naturale orientata del Bosco Pantano di Policoro (Basilicata)

Saranno decretate dai partners di ciascuna menzione, le seguenti Menzioni:

Alberi e foreste (in collaborazione con il Comando Unità forestali, ambientali e agroalimentari Carabinieri); Animali (in collaborazione con Federparchi); Area costiera (in collaborazione con il Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera); Fiumi e laghi (in collaborazione con la Federazione Italiana Canoa e Kayak); Paesaggio agricolo (in collaborazione con Fondazione Campagna Amica); Patrimonio geologico e geodiversità (in collaborazione con SIGEA, Società Italiana di Geologia Ambientale – APS); Turismo sostenibile (in collaborazione con il Touring Club Italiano).

Analogamente si procederà per le Menzioni speciali:

Borghi (Premio alla più bella foto di un borgo situato all’interno di un’Area protetta italiana, in collaborazione con “I Borghi più belli d’Italia”); Obiettivo mare (Premio alla migliore foto subacquea scattata in un’area marina protetta italiana, in collaborazione con Marevivo); Stories (Premio alla più bella foto verticale di un’Area protetta italiana, in collaborazione con InflueXpert), novità di quest’edizione; Parchi dall’alto (Premio alla più bella foto di un’Area protetta italiana scattata da un punto panoramico, dal cielo o anche con droni autorizzati, in collaborazione con Haiki+).

Sarà conferito l’immancabile Premio “Parco Inclusivo” 2024, in collaborazione con FIABA Onlus e Federparchi, all’Area protetta italiana che si è maggiormente distinta attraverso iniziative concrete a favore dell’accessibilità e fruibilità per le persone con disabilità e a ridotta mobilità.

Saranno inoltre conferiti due premi extra-concorso:

Premio “Pixcube_it” all’autore della fotografia seconda classificata a “Obiettivo Terra” 2024: un buono voucher speciale messo in palio dal network Pixcube.it per un viaggio-workshop-reportage a scelta tra i molti e prossimi eventi che si terranno nei parchi naturali d’Italia.
Weekend per due persone presso l’Agriturismo “Il Podere di Assisi” (PG), offerto da Terranostra Umbria, all’autore dello scatto vincitore della Menzione “Paesaggio Agricolo” (in collaborazione con Fondazione Campagna Amica). L’agriturismo fa parte della rete di Campagna Amica: mercati a Km0, delle aziende agricole, degli agriturismi e delle fattorie che sostengono l’agricoltura sostenibile e il cibo di qualità.

La Giuria di esperti 2024 è composta dai presidenti dei soggetti promotori: Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente della Fondazione UniVerde) e Claudio Cerreti (Presidente della Società Geografica Italiana) e da: Giuseppe Bonanno (Direttore di FSC Italia), Luigi Cantamessa (Direttore Generale della Fondazione F.S. Italiane), Elena dell’Agnese (Presidente dell’Associazione dei Geografi Italiani), Rosalba Giugni (Presidente Marevivo), Alessandro Magrini (Presidente dell’Associazione fotografi naturalisti italiani), Oliviero Montanaro (Direttore Generale per il Patrimonio naturalistico e mare, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), Letizia Palmisano (Giornalista, scrittrice ed eco-blogger), Fulco Pratesi (Presidente onorario WWF Italia), Dina Ravera (Presidente di Destination Italia), Luca Santini (Presidente di Federparchi e del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna), Edoardo Sassi (Giornalista del Corriere della Sera), Pierluigi Sassi (Presidente di Earth Day Italia).

Infine, grazie alla rinnovata partnership con Pianeta Foresty, anche quest’anno i partecipanti alla cerimonia avranno l’occasione di contribuire al rimboschimento di alcune aree italiane attraverso i kit Foresty.

Tra i media partner del concorso fotografico l’agenzia Italpress e TeleAmbiente.

(ITALPRESS).