MILANO (ITALPRESS) – Milano si prepara ad accogliere 400 giovani da 197 Paesi del mondo, a cui offrirà un ‘pensatoiò da cui trarre soluzioni contro i cambiamenti climatici. Il capoluogo lombardo darà anche ‘casà a incontri di altissimo livello con personalità della politica mondiale, il tutto in vista della Conferenza sul clima delle Nazioni Unite (Cop26), che si terrà a novembre a Glasgow, in Scozia. Dal 28 settembre al 2 ottobre si terranno infatti nel capoluogo lombardo una serie di iniziative preparatorie (definite come ‘Pre-Cop26’), tra cui l’evento dedicato ai giovani , “Youth4Climate. Driving Ambition”: due giovani per ognuno dei 197 Paesi membri dell’Unfcc (la Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici) saranno impegnati in gruppi di lavoro e dibattiti.
All4Climate-Italy2021 sarà, invece, il grande palinsesto di eventi e iniziative pensato per accogliere, valorizzare e rafforzare i due grandi eventi internazionali, promosso dal Ministero della Transizione Ecologica e da Connect4Climate – World Bank Group, con la partecipazione del Comune di Milano e della Regione Lombardia e la partnership di Sky, che è il Principal Partner della COP26.
Le iniziative sono state presentate questa mattina a Palazzo Marino dal ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. Alla conferenza ha partecipato anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala.
“L’Italia è in prima linea per la lotta ai cambiamenti climatici. Ma non basta – ha affermato il ministro Cingolani-. Occorre uno sforzo globale e proprio con questo obiettivo che stiamo organizzando Youth4Climate: perchè è il momento in cui i giovani dalla protesta passino alla proposta. La crisi climatica comporta il rafforzamento del dialogo intergenerazionale. E, a Milano, sarà il momento in cui proveremo a renderlo concreto”. A cogliere questo appello è stato da subito il Comune del capoluogo lombardo. “Con entusiasmo – ha dichiarato il sindaco Sala – accogliamo questi due eventi internazionali dedicati all’ambiente che il Governo ha deciso, già l’anno scorso, di realizzare a Milano. Una scelta che fin dall’inizio abbiamo condiviso e sostenuto alla luce del ruolo che la nostra città, con la partecipazione a C40 e ad altri network che includono le più importanti metropoli del mondo, ricopre sui temi del clima e della salvaguardia del pianeta. Ciò che mi rende particolarmente felice è sapere che Milano ospiterà giovani da tutto il mondo invitati a lavorare sul documento finale che sarà presentato ai Ministri impegnati nella Pre-COP26”.
Al termine dei lavori della Pre-Cop26 verrà adottato il documento finale che sarà poi condiviso nell’ambito dell’incontro di giovedì 30 settembre con i ministri impegnati nei lavori. In quello stesso giorno il ministro Cingolani, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del presidente del Consiglio Mario Draghi e del primo ministro britannico Boris Johnson, darà il via alla Pre-COP26. Tre giorni di lavori tra Governi e delegazioni provenienti da gran parte del mondo su aspetti politici chiave del negoziato del clima, consapevoli che non potrà esistere un piano di riserva.
Presente a Palazzo Marino anche l’assessore all’Ambiente e Clima della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo che, parlando con i giornalisti resenti, ha sottolineato l’auspicio che le Regioni possano avere più voce nei negoziati per la Conferenza internazionale sul Clima.
“Nei negoziati per la Cop26 le Regioni devono avere una voce più forte e un ruolo più da protagonista – ha detto Cattaneo -. Devono poter far sentire la loro voce grandi regioni come la Scozia, che ospiterà la stessa Cop, la Lombardia, che ospita la Pre-Cop, la Catalogna, la California”. Altrimenti, ha concluso l’assessore, “ci sarà una minore spinta al raggiungimento di questi obiettivi, che devono essere ambiziosi, ma non calati dall’alto, facendoli diventare irrealizzabili”.
I numeri della settimana italiana dedicata alla lotta ai cambiamenti climatici che prevede due incontri di alto profilo internazionale e un fitto calendario di iniziative è di 400 giovani delegati provenienti da tutto il mondo, decine di ministri dell’Ambiente, Capi di Stato, rappresentanti ONU, oltre 500 eventi nazionali e internazionali supportati dal settore privato e dalla società civile.
Ad accompagnare i due appuntamenti internazionali sarà la ricchissima agenda di All4Climate, per la cui realizzazione è stato fondamentale il concreto impegno della società civile, del settore privato e del mondo artistico che hanno creduto e supportato decine di eventi di educazione e di sensibilizzazione sul tema dei rischi derivanti dai cambiamenti climatici, a partire dal grande concerto Music4Climate che si terrà il 30 settembre.
Protagonista del concerto è Rockin’1000 – la più grande Rock Band al mondo, capace di far suonare all’unisono persone diverse per età, provenienza geografica, genere e formazione, attraverso il linguaggio universale della musica. Sul palco saliranno 100 musicisti – e tra loro diversi artisti nazionali e internazionali – per dare voce, con un repertorio di brani iconici della Storia del Rock, al tema del cambiamento climatico.
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Cambiamenti climatici, a Milano arriva il “Pre-Cop 26”
Uila-Uil “Governo abolisca plastic e sugar tax in legge di stabilità”
ROMA (ITALPRESS) – “Passano i giorni e si avvicina la predisposizione della legge di stabilità per l’anno 2022. I conti dello Stato risultano migliori delle stime elaborate solo pochi mesi fa e di conseguenza è già partito il dibattito su come impegnare le risorse che si stanno liberando. Come UILA vogliamo ricordare l’importanza di eliminare plastic e sugar tax, due tasse pensate in un altro contesto storico e sociale con l’unico scopo di chiudere qualche buco di bilancio. Oggi questa esigenza è venuta meno”. Cosi Stefano Mantegazza, segretario generale Uila Uil, torna sul tema dell’abolizione della plastic e sugar tax.
“Gli approfondimenti presentati alla opinione pubblica nelle scorse settimane – aggiunge Mantegazza – dimostrano non solo che il settore ha già da tempo imboccato una strada virtuosa su entrambi i fronti, ma soprattutto che con l’introduzione di queste due nuove tasse si pagherebbe un prezzo altissimo in termini di minore occupazione e calo dei consumi, provocando inoltre un aumento del gettito pari all’Iva in meno che lo stato incasserà”.
“Torniamo quindi a chiedere conclude Mantegazza – con determinazione al Governo non un nuovo rinvio, ma la cancellazione in via definitiva delle due tasse”.
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Clima, Cingolani “Invertire trend o problema sarà la sopravvivenza”
VARENNA (LECCO) (ITALPRESS) – “Oggi nel mondo circa il 15% dell’energia totale è rinnovabile, di cui due terzi, quella che usiamo noi, eolico, fotovoltaico e idroelettrico, e circa un terzo nucleare. Per tutto il resto bruciamo petrolio. Si tratta di fare un cambiamento epocale, una rivoluzione di natura tecnologica ma anche sociale, manifatturiera, economica. Dobbiamo cambiare il modo di muoverci e di produrre, aumentando in pochissimi anni la frazione di energia elettrica prodotta da rinnovabili e sostituendo prima il carbone e poi il gas”. Lo ha detto Roberto Cingolani, ministro della Transizione ecologica, in un video messaggio al 66° Convegno di studi amministrativi.
“Dobbiamo far crescere più rapidamente possibile – ha spiegato – l’offerta di energia elettrica rinnovabile in modo che la domanda possa crescere altrettanto velocemente”.
Per Cingolani “si tratta di investire migliaia e migliaia di miliardi nel mondo avanzato. Negli ultimi 10 anni nel mondo – ha evidenziato – gli eventi catastrofici connessi al cambiamento climatico sono costati nel Pianeta 1.200 miliardi di dollari e 400 mila vite. Stiamo veramente scherzando col fuoco e se non invertiamo adesso questo trend, rischiamo tra il 2030 e il 2050 di vedere la temperatura crescere ben oltre i due gradi, il limite massimo posto dall’accordo di Parigi, e a quel punto per fine secolo il problema sarà la sopravvivenza sul Pianeta”.
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Città più verdi e più intelligenti, Padova ultima tappa di Verdecittà
ROMA (ITALPRESS) – Si chiude a Padova il roadshow di Verdecittà, il progetto Mipaaf – CREA di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui benefici che il verde apporta non solo alla bellezza, ma anche alla salute e al benessere delle nostre città.
Il centralissimo “Liston” ospita, da venerdì 17 a domenica 19 settembre, un’area verde temporanea, un filare composto da alberi via via di dimensioni maggiori, fino ad arrivare al Palazzo Municipale (Moroni). L’installazione, appositamente creata da un esperto progettista CONAF, grazie all’impiego di specie arboree autoctone o anche non autoctone, ma ormai naturalizzate e ampiamente diffuse a Padova, mostrerà il ciclo di vita e l’evoluzione dell’albero in ambiente urbano, inevitabilmente diversi da come sarebbero in area forestale o agricola. Un’area espositiva, inoltre, sarà dedicata alla presentazione del Progetto e alla promozione di una cultura più consapevole dell’importanza del verde e dell’eccellenza del florovivaismo made in Italy. Personale adeguatamente formato sarà a disposizione per dare informazioni e consigli sui benefici del verde, sia pubblico che privato, nonchè sulla sua gestione quotidiana.
Come gesto concreto di impegno le piante utilizzate per l’installazione saranno poi donate dal Coordinatore del Progetto Gianluca Burchi, al Comune di Padova, rappresentato dall’Assessora Ambiente, Verde e Parchi Chiara Gallani, nel corso dell’inaugurazione che si terrà venerdì 17 settembre alle ore 12:30, affinchè possano essere ricollocate nella città a beneficio dei cittadini.
«VerdeCittà è un progetto di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui benefici che il verde apporta non solo alla bellezza, ma anche alla salute e al benessere delle nostre città» dichiara Chiara Gallani, Assessora Ambiente, Verde e Parchi del Comune di Padova. «Un contributo fondamentale anche al contrasto degli eccessi climatici, al risparmio idrico ed energetico e alla qualità dell’aria. Un progetto che siamo orgogliosi di ospitare, assieme ad altre 4 città italiane, anche a sottolineare la nostra azione nella pianificazione del verde, obiettivo sul quale ci stiamo impegnando da diversi anni – aggiunge -. In questi giorni sul Liston incontreremo un’installazione temporanea che racconta il ciclo di vita dell’albero in ambiente urbano raccontato dal vivo, un’installazione che ci racconta i passaggi evolutivi di un albero in città. Alla fine dell’installazione – conclude – le piante diventeranno patrimonio di Padova che le riceve e accoglie per piantarle e prendersene cura. Vi invito a goderne, così come invito la cittadinanza a partecipare alle iniziative legate al progetto, per vivere una città più bella, che mette di nuovo al centro il verde”.
Presso lo stand VerdeCittà sarà possibile effettuare percorsi guidati, ricevere informazioni e consigli sui benefici del verde nonchè sulla sua gestione quotidiana e prenotare le visite all’Orto Botanico (sabato pomeriggio alle 16.30) e ad alcuni giardini di dimore storiche, appositamente aperti per VerdeCittà e riservate ai visitatori dell’area verde fino ad esaurimento posti (Padova ha un’anima verde. Anticipazioni del festival di giardini aperti Anime Verdi – Via Galilei e Via Zabarella domenica ore 10.30 e Prato della Valle domenica ore 17.00).
Non manca, infine, l’appuntamento con la formazione: venerdì 17 settembre dalle ore 10:00 l’ultimo webinar di Verdecittà, dal titolo “Vivere il Verde in città fa bene!”, in diretta streaming sul canale youtube e sulla pagina Facebook del CREA.
Orari: venerdì 16 dalle 10:00 e alle 20:00, sabato 17 e domenica 18 dalle 10:00 alle 19:00.
Il progetto, che coniuga bellezza e scienza, è finanziato dal Mipaaf, coordinato dal CREA e organizzato da Padova Hall con il supporto scientifico del CONAF (Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Forestali) e la collaborazione di AIDTPG (Associazione Italiana Direttori e Tecnici Pubblici Giardini). L’ultima tappa è stata realizzata in collaborazione con il Comune di Padova.
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A Novara gli Ecodays per la natura e l’ambiente
ROMA (ITALPRESS) – L’Unione Nazionale delle Pro Loco, Dipartimento Ambiente e Parchi dell’Unpli, organizza “Ecodays per la natura e l’ambiente” in programma il 18 e il 19 settembre al Castello Visconteo, di Novara.
Due giorni di iniziative ed eventi incentrati sulla presentazione delle attività delle Pro Loco, con particolare riguardo alla promozione dei territori ed alle iniziative compiute in tema di tutela della natura e di educazione e sensibilità ambientale che culminerà domenica mattina, 19 settembre, con la firma del protocollo d’intesa fra Unpli e Federparchi.
Sabato 18 settembre (ore 10) si aprirà con la presentazione del libro “Pro Loco, risorsa per il territorio”, edito da Marsilio che dà conto dell’imponente e diffuso impegno delle Pro Loco a favore dei territori e della valenza ambientale che ha; interverranno, fra gli altri, il vicepresidente nazionale Unpli, Fernando Tomasello ed Andrea Favaretto del Centro Studi Sintesi CGIA di Mestre.
Nel pomeriggio (ore 15) la tavola rotonda “Pro Loco: Ambiente e Parchi”, un momento di analisi delle esperienze e delle buone prassi avviate dalle Pro Loco nella salvaguardia ambientale, nella collaborazione con i Parchi, nella gestione di eventi sostenibili, nelle partecipazioni ad azioni a carattere ambientalistico insieme ad altre organizzazioni. Interverrà da remoto il presidente di Federparchi, Gianpiero Sammuri; in sala, invece, la giunta nazionale Unpli, guidata dal presidente Antonino La Spina, il presidente regionale Unpli Fabrizio Ricciardi con la giunta regionale e il gruppo di lavoro nazionale Unpli Dipartimento Ambiente e Parchi, guidato da Stefano Raso; in remoto si collegherà anche l’assessore regionale Vittoria Poggio, Turismo e cultura; mentre Matteo Marnati, Ambiente, e Fabio Carosso, vicepresidente con delega ai Parchi, porteranno il loro contributo in presenza; così come esponenti della Provincia di Novara e del Comune; in presenza anche Maria Rosa Fagnoni, presidente Atl Novara e il vicepresidente Federparchi con delega ai parchi regionali, Agostino Agostinelli; infine, in remoto si collegherà il presidente regionale Alberto Cirio.
A margine dei tre appuntamenti indicati, si terranno anche due “Eventi Ecodays”: domani, venerdì 17, l’incontro con Novamont, azienda piemontese leader a livello internazionale nel settore delle bioplastiche e dei biochemicals; domenica 19 la visita al Mulino Vecchio di Bellinzago e all’Area Naturalistica le Ginestre esempio di importante intervento di recupero ambientale.
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Soluzioni hi-tech e radar contro il rischio voragini in città
ROMA (ITALPRESS) – Prevenire il pericolo di voragini, frane e smottamenti che mettono a rischio la sicurezza dei cittadini e del territorio, grazie ad un insieme di tecnologie avanzate – radar, sensori innovativi, prospezioni geofisiche – in grado di analizzare il sottosuolo di infrastrutture stradali e parchi pubblici e di scoprire eventuali cavità fino a 3-4 metri al di sotto del piano stradale. E’ l’obiettivo del progetto MUSE (Multi-sensor Services), condotto da ENEA in collaborazione con INGV, Consorzio Hypatia, le aziende Superlectric, Ylichron, G-Matics, che nello specifico persegue la realizzazione di un protocollo di analisi delle aree urbane e delle sue anomalie geomorfologiche, mediante rilevazioni con satelliti, droni o velivoli e l’impiego delle più moderne tecniche geofisiche per l’indagine del primo sottosuolo come, per esempio, il georadar multifrequenza e la geoelettrica capacitiva.
“Grazie a queste tecnologie siamo in grado di effettuare una sorta di ‘ecografià del sottosuolo che ci consente di studiarlo con diversi livelli di approfondimento per rilevare l’eventuale presenza di vuoti di diversa origine e sprofondamenti del suolo per emersioni di cavità sotterranee, i cosiddetti “camini di collasso”, precursori della formazione di vere e proprie voragini in superficie. Le tecnologie impiegate, supportate anche dall’analisi dei dati satellitari, vanno da approfondimenti strumentali in situ a indagini integrate di tipo indiretto”, spiegano Vittorio Rosato e Stefano Urbini, coordinatori per ENEA e INGV delle attività del progetto.
“La formazione di voragini, spesso collegata ad anomalie elettriche ed elettromagnetiche del sottosuolo, è uno dei nuovi rischi per le nostre città, anche a causa degli intensi sviluppi urbanistici che nel secolo scorso hanno caratterizzato molti centri urbani – spiega Rosato, responsabile del Laboratorio analisi e protezione delle infrastrutture critiche dell’ENEA -“Roma, ad esempio, è caso emblematico di struttura complessa del sottosuolo che richiede indagini e monitoraggi del territorio per verificare l’eventuale presenza di anomalie geofisiche imputabili all’emersione di cavità antropogeniche”.
Su richiesta della Protezione civile di Roma Capitale, con la quale è in atto una collaborazione pluriennale, le attività del progetto si stanno focalizzando sull’analisi del sottosuolo urbano per prevenire la formazione di nuovi sinkhole antropogenici causati dall’emersione di antiche cavità presenti nel sottosuolo (cave di pozzolana, tufi, sabbia, catacombe e ipogei) o a seguito di guasti e rotture dei sottoservizi (rete fognaria e idrica).
“La Protezione Civile di Roma Capitale è costantemente impegnata nel monitoraggio del sottosuolo della città attraverso indagini esplorative dirette nelle cavità sotterranee e, in particolare, nelle aree in cui è già nota la propensione agli sprofondamenti del suolo per caratteristiche geologiche e archeologiche, come le aree del V Municipio. Il supporto tecnico della ricerca pubblica e privata è estremamente utile poichè consente all’Amministrazione capitolina di acquisire standard tecnologici di qualità con i quali svolgere attività di previsione e prevenzione di questi fenomeni che destano forti preoccupazioni tra i cittadini e la cui individuazione può essere complessa perchè, spesso, non è accompagnata da evidenti fenomeni precursori”, sottolinea Gianluca Ferri, geologo e responsabile dell’Ufficio Rischio Geologico e Geomorfologico del Dipartimento Sicurezza e Protezione Civile di Roma Capitale.
Il progetto MUSE è uno dei 7 progetti del bando LAreospaZIO che mira ad accrescere le opportunità di sviluppo tecnologico delle imprese del settore aerospazio attraverso nuovi collegamenti con università e centri di ricerca pubblici e privati, con competenze scientifiche e tecnologiche rilevanti anche a livello internazionale. LAreospaZIO è condotto da ENEA nel ruolo di Organismo di Ricerca Cardine Mandatario, riunisce 15 partner ed è finanziato dalla Regione Lazio nel contesto del bando “Progetti Strategici” del 2019.
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Economia circolare, intesa Federdistribuzione-Assobioplastiche
ROMA (ITALPRESS) – Diffondere la cultura dell’economia circolare, privilegiando l’utilizzo di materiali riciclabili e compostabili come le bioplastiche, agendo sia sui processi aziendali sia sui comportamenti dei consumatori e contribuendo così alla crescita della raccolta differenziata. Questo l’obiettivo del protocollo di intesa siglato da Assobioplastiche e Federdistribuzione, che mira a un coinvolgimento attivo del cittadino-consumatore, rendendolo parte integrante nella transizione verso modelli di sostenibilità. La sensibilità sui temi dello sviluppo sostenibile è in costante crescita e si evidenzia sempre più (come emerge da un recente studio Ipsos e dall’Osservatorio Federdistribuzione PwC) la tendenza dei consumatori a premiare le aziende in grado di adottare azioni sostenibili: aumenta la consapevolezza nella scelta dei prodotti e dei materiali nonchè l’adozione di comportamenti etici ed in linea con valori green.
“Oggi i cittadini e le aziende cercano informazioni puntuali per essere consapevoli dei vantaggi ambientali che le loro scelte di acquisto comportano – ha sottolineato Luca Bianconi, presidente di Assobioplastiche -. Grazie all’accordo con Federdistribuzione, vogliamo contribuire a rispondere a questa esigenza di maggior consapevolezza. Le plastiche biodegradabili e compostabili, oggi impiegate in vari settori, rappresentano un prodotto “circolare” ovvero capace di contribuire a garantire la qualità della raccolta differenziata dell’organico e ottenere compost di qualità”.
“Rendere concreto nella quotidianità il modello di economia circolare rappresenta la via maestra da percorrere, per garantire uno sviluppo realmente sostenibile per le nuove generazioni – ha commentato Alberto Frausin, presidente di Federdistribuzione -. Occorre che tutti facciano la propria parte: da tempo le aziende della distribuzione moderna hanno avviato progettualità che vanno in questa direzione. E’ importante che il legislatore italiano riconosca le plastiche biodegradabili e compostabili come alternativa sostenibile: occorre, quindi, coinvolgere e informare al meglio i consumatori. L’intesa raggiunta con Assobioplastiche va proprio in questa direzione”.
L’accordo, in linea con lo schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva europea sulla plastica monouso (SUP – Single Use Plastic), prevede di avviare attività di comunicazione che informino sulle proprietà di biodegrabilità, compostabilità e rinnovabilità delle bioplastiche, nonchè sulla loro riconoscibilità, sicurezza e rispetto di standard internazionali, indirizzando al contempo nella corretta gestione del fine vita delle materie e dei prodotti compostabili.
L’intesa prevede il coinvolgimento del Consorzio Compostatori Italiani (CIC), con il quale si intende condividere l’impegno di guidare i cittadini alla corretta raccolta differenziata della frazione umida e garantire una sempre più elevata qualità dei materiali avviati a trattamento.
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Quasi metà risorse toscane per agricoltura con finalità ambientali
ROMA (ITALPRESS) – “Stiamo costruendo un’agricoltura in linea con le indicazioni dell’Europa, sempre più attenta alla lotta contro il cambiamento climatico e alle ragioni della compatibilità ambientale. A questi obiettivi, nel periodo 2014-2022, andranno complessivamente più di 580 milioni di euro, il 45 per cento delle risorse disponibile nel Piano di sviluppo rurale”. Lo ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare, Stefania Saccardi, intervenendo oggi al workshop “Cambiamenti climatici e fertilità del suolo” presso l’Auditorium di Sant’Apollonia, a Firenze. Il seminario è stato organizzata dalla Regione Toscana e dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI) dell’Università di Firenze, in collaborazione con l’Accademia dei Georgofili e il supporto di Fondazione Sistema Toscana, nell’ambito delle iniziative per il G20 dei ministri dell’agricoltura che si terrà a Firenze dal 16 al 18 settembre.
“Quello del cambiamento climatico – ha sottolineato Saccardi – non un tema, è il tema. Oggi la sfida è quella di praticare un’agricoltura che non soltanto nutra l’umanità, ma curi anche il pianeta e la Toscana vuole essere protagonista. Questi sono gli orientamenti dell’Unione europea, confermati sia dalle finalità dei finanziamenti degli ultimi due anni che da quelli della Pac 2023-2027. A queste linee guida noi ci stiamo attenendo. Abbiamo già attivato politiche a favore dell’agricoltura biologica, che in Toscana è già al 32 per cento, ben più avanti dell’obiettivo europeo del 25 per cento: voglio ricordare che per quel bando, per il quale erano disponibili 50 milioni, si sono avute richieste per 65 milioni. Anche questo è un segnale forte, che dà la misura della radicalità della strada intraprese, condivisa – ha concluso – dai protagonisti dell’economia agricola”.
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