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“Servire l’ambiente”, in Sicilia un concorso per le scuole

PALERMO (ITALPRESS) – Guardare l’ambiente che cambia grazie all’alleanza tra uomo e natura con gli occhi curiosi e creativi dei ragazzi delle scuole. E’ l’idea che ispira il concorso artistico nazionale “Servire l’ambiente per cambiare le vite e pacificare il rapporto uomo-natura”, promosso dal Rotary Club Palermo Montepellegrino, presieduto da Antonio Fundarò, in collaborazione con l’assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente, guidato da Toto Cordaro. Il progetto si inserisce nel più ampio programma del Distretto 2110 del Rotary International, guidato dal governatore Gaetano De Bernardis, che prevede una particolare attenzione alle tematiche ambientali e la piantumazione di un albero a socio in varie aree della Sicilia.
Il bando di concorso, presentato a Palazzo Orleans, a Palermo, invita gli studenti delle scuole italiane, di ogni ordine e grado, a disegnare la loro immagine personale sul tema in un’illustrazione variopinta realizzate con ogni tipo di tecnica. Bambini e ragazzi tra i 6 e i 19 anni, attraverso il disegno rappresenteranno la loro idea di ambiente che cambia attraverso il servizio responsabile dell’uomo, nel segno dello sviluppo sostenibile.
L’opera artistica dovrà stimolare la riflessione su come sarà il mondo nel 2030 e quale rapporto pacificato sarà garantito tra l’uomo e la natura.
«Una straordinaria intuizione quella di fare dipingere l’ambiente ai ragazzi delle scuole – sottolinea l’assessore Cordaro – per creare i presupposti per una maggiore tutela e una valorizzazione dei nostri tesori ambientali. Mettere insieme un club service, le scuole, i giovani e il governo Musumeci, che ha fatto della tutela dell’ambiente il cuore dell’agenda politica, credo sia una ricetta vincente».
«Servire è la missione del Rotary – dichiara Antonio Fundarò – In questo momento storico il servizio all’ambiente credo sia la migliore scelta che potevamo fare congiuntamente a quella della promozione della creatività. Abbiamo pensato di lanciare questo concorso, legandolo a un tema che ci sta molto a cuore, quello della pace, della pacificazione del rapporto tra uomo e natura».
«Un’iniziativa pregevole – aggiunge Bernardo Moschella, in rappresentanza della direzione generale dell’Ufficio scolastico regionale – che potrà rientrare nell’ambito della disciplina di educazione civica prevista in tutti gli ordini di scuola e che vede lo sviluppo sostenibile e l’educazione ambientale tra gli assi portanti della materia».
I disegni, corredati da una scheda anagrafica dell’autore (cognome, nome, indirizzo, numero telefonico, mail, scuola di appartenenza), dovranno essere inviati entro il 13 febbraio 2022 con posta semplice all’indirizzo Antonio Fundarò, Rotary Club Pa Montepellegrino, via Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa 11, 91011 Alcamo (Tp), oppure in e-mail a [email protected].
La giuria nazionale, formata da rappresentanti del Rotary, delle organizzazioni ambientali, del mondo artistico o di eventuali sponsor, si riunirà il 26 febbraio 2022. I vincitori saranno informati, per iscritto via e-mail, entro la seconda settimana di marzo 2022.
Saranno assegnati tre premi (una coppa) alla categoria 6-10 anni, tre alla categoria 11-13 anni e tre alla categoria 14-19 anni. Al miglior lavoro, scelto tra tutte le categorie, sarà assegnato come premio speciale la stampa della cartolina postale con annullo filatelico. Per questa occasione sarà organizzato un evento conclusivo pubblico.
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Energia, al via progetto “Puglia green hydrogen valley”

SAN DONATO MILANESE (MI) (ITALPRESS) – Edison e Snam hanno firmato un Memorandum of Understanding (MoU) insieme a Saipem e Alboran Hydrogen, che già avevano sottoscritto un accordo di collaborazione lo scorso gennaio, per lo sviluppo congiunto del progetto Puglia Green Hydrogen Valley, una delle prime iniziative per la produzione e il trasporto di idrogeno verde su larga scala in Italia. Il progetto ha l’obiettivo di contribuire ad accelerare la diffusione dell’idrogeno verde, uno dei principali protagonisti della strategia di decarbonizzazione europea, nel mix energetico nazionale in modo da raggiungere i target italiani ed europei al 2050 di neutralità climatica. La Puglia Green Hydrogen Valley si propone di realizzare tre impianti di produzione di idrogeno verde a Brindisi, Taranto e Cerignola (Foggia) per una capacità complessiva di 220 MW ed alimentati da una produzione fotovoltaica per una potenza totale di 380 MW. Si stima che, una volta a regime, i tre impianti siano in grado di produrre fino a circa 300 milioni di metri cubi di idrogeno rinnovabile all’anno. L’idrogeno verde sarà destinato principalmente all’utilizzo da parte delle industrie presenti nelle aree, anche attraverso l’iniezione – o blending – dell’idrogeno nella rete gas locale di Snam e/o impiegato per la mobilità sostenibile. Dei tre impianti previsti, il progetto di Brindisi ha già avviato l’iter autorizzativo e prevede la realizzazione di un impianto di produzione di idrogeno verde mediante elettrolizzatori con una capacità di 60 MW alimentati da un dedicato campo fotovoltaico. L’intero progetto Puglia Green Hydrogen Valley consentirà di valorizzare e coinvolgere importanti realtà regionali, tra cui l’Acquedotto Pugliese, le Ferrovie Appulo Lucane, i Distretti tecnologici e produttivi pugliesi, il Politecnico di Bari, l’Università di Bari, di Foggia e del Salento. Inoltre, si prevedono investimenti in ricerca e sviluppo che favorirebbero la nascita e lo sviluppo di competenze e di una filiera produttiva in Puglia dedicata all’industria dell’idrogeno.
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Trieste Next, Roberti “Scienza guidi politica verso transizione green”

TRIESTE (ITALPRESS) – Un evento come Trieste Next ha il merito di centrare un obiettivo strategico di grande importanza: quello di spiegare e favorire il cambiamento, obbligatorio e ineluttabile, che siamo chiamati ad affrontare sul piano della sostenibilità e della transizione energetica. Anche per questo la Regione supporta in maniera convinta e importante la manifestazione, che inoltre esalta anche il ruolo, già coniato da Esof, di Trieste capitale europea della scienza.
Questo il concetto espresso oggi a Trieste dall’assessore regionale alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti nel corso della presentazione della X edizione di Trieste Next, il festival della ricerca scientifica che si terrà nel capoluogo giuliano dal 24 al 26 settembre con 80 eventi, 300 relatori e 50 spazi espositivi sul tema Take Care. La scienza per il benessere sostenibile.
Come ha sottolineato l’esponente della Giunta regionale, compito della scienza è anche quello di sensibilizzare i decisori politici affinchè, in questo particolare frangente, le risorse pubbliche straordinarie – siano esse europee, statali o regionali – vengano orientate non nella direzione di un ambientalismo spinto ma verso un modello capace di affrontare i problemi del passaggio da un sistema di produzione all’altro, mettendo in campo delle misure che non facciano pagare la maggior parte dei costi della transizione alle fasce economicamente meno abbienti della popolazione.
Ma il leitmotiv in questo momento, come ha rimarcato il rappresentante dell’Esecutivo regionale, è quello della ripartenza. A tal riguardo l’organizzazione in sicurezza dal punto di vista sanitario di Trieste Next rappresenta un altro esempio di come a una certa partecipazione di pubblico possa corrispondere un rispetto delle regole a tutela della salute di tutti.
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Nuovo piano rifiuti in Emilia Romagna,via a percorso partecipato Regione

BOLOGNA (ITALPRESS) – La gestione dei rifiuti urbani e speciali, gli impianti per il trattamento, la tariffa puntuale, l’economia circolare come leva fondamentale per contribuire alla neutralità carbonica entro il 2050 e la bonifica dei siti contaminati.
Sono i temi al centro dei cinque “focus” del percorso partecipativo lanciato dalla Regione Emilia-Romagna in vista della redazione del nuovo Piano regionale dei rifiuti, che per la prima volta riguarderà anche il futuro delle aree inquinate. Un percorso che si svolgerà in parallelo con la Valutazione ambientale strategica (Vas) del Piano: la consultazione sul rapporto preliminare ambientale al via nei prossimi giorni.
Lo ha annunciato stamattina la Regione nel corso del convegno “Emilia-Romagna circolare” che si è svolto presso la sede della Bologna Business School.
Le attività dei Focus prenderanno il via il 30 settembre e si chiuderanno il 4 novembre. Saranno rivolte a tutti i portatori di interesse e punteranno a raccogliere osservazioni e proposte su temi centrali, già approfonditi nel Documento strategico del nuovo Piano approvato a luglio in Assemblea legislativa.
Per il periodo 2022-2027 la Regione punta sulla prevenzione della produzione dei rifiuti. Per la raccolta differenziata l’asticella è posta sull’80%, con un ulteriore balzo in avanti rispetto all’attuale 73%, e per il riciclaggio al 70%. Leva fondamentale per conseguire questi traguardi sarà la “tariffa puntale”, da estendere a tutti i Comuni per premiare anche nella bolletta chi differenzia di più e produce meno rifiuti.
Gli appuntamenti con i portatori di interesse
Si svolgeranno in presenza, presso la Sala 20 maggio della Terza Torre, nella sede della Regione a Bologna, ma potranno anche essere seguiti in streaming da tutti gli interessati. Sono i 5 Focus tematici sul Piano regionale dei rifiuti e delle bonifiche, al via giovedì 30 settembre con un appuntamento dedicato alla gestione dei rifiuti urbani. Giovedì 7 ottobre si tratterà di economia circolare e rifiuti speciali; il 14 di dotazione impiantistica per assicurare l’autosufficienza nello smaltimento e il 21 dell’applicazione della tariffa puntuale. A chiudere il calendario di appuntamenti, giovedì 4 novembre, sarà l’incontro sulla bonifica delle aree contaminate.
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Tabacco, da BAT progetto pilota per una coltivazione più sostenibile

ROMA (ITALPRESS) – Sviluppare la digitalizzazione dei processi produttivi nel settore del tabacco, riducendo così l’impatto ambientale delle coltivazioni. E’ l’obiettivo di ‘A Greener Tomorrow Digital Project’, innovativo progetto pilota realizzato da British American Tobacco Italia in collaborazione con la startup campana JustOneEarth e l’organizzazione di produttori di tabacco Italtab, presentato nell’ambito dell’evento ‘A Greener Tomorrow: innovazione e sostenibilità per una tabacchicoltura più verdè, a Napoli.
Il progetto nasce per rispondere all’esigenza di integrare soluzioni digitali per favorire la transizione green della filiera del tabacco. Esigenza che risulta chiaramente dallo studio ‘La filiera tabacchicola di BAT Italia e la sfida di a greener tomorrow’ – il primo sul tema – realizzato dal think tank Competere.eu: sebbene le aziende si stiano evolvendo in termini di rispetto ambientale, sono ancora molto indietro dal punto di vista della digitalizzazione.
Lo studio comprende una survey nella quale sono state coinvolte 115 imprese agricole aderenti ad Italtab, attraverso cui sono stati raccolti dati relativi ad una serie di indicatori ambientali: dalla gestione delle risorse idriche alla gestione sostenibile del suolo, dai consumi energetici ai rifiuti, dalle emissioni di gas serra alle emissioni di ammoniaca. Sebbene emerga uno standard soddisfacente rispetto ad alcune pratiche agronomiche, come la gestione del suolo (il 63,5% degli intervistati ha avviato azioni su questo fronte) e delle risorse idriche (98%), allo stesso tempo si registra la necessità di un cambio di passo rispetto alla voce ‘innovazione per la sostenibilità ambientalè.
Meno del 15% delle aziende agricole ha, infatti, avviato processi di meccanizzazione e automazione per le varie fasi produttive, solo il 4% dichiara di utilizzare robot e droni e solo il 7% ricorre a sistemi di monitoraggio e mappatura delle colture. Dati sostanzialmente in linea con quelli dell’agricoltura nel suo insieme, ma che confermano gli ampi margini di miglioramento del comparto.
‘Il nostro studio propone una nuova prospettiva sul tema dell’innovazione e della sostenibilità nella tabacchicoltura – dichiara Pietro Paganini, presidente di Competere.eu -. Per la prima volta in Italia, è stata condotta una ricerca ‘dal bassò sugli investimenti e le iniziative che le aziende tabacchicole hanno implementato negli ultimi anni per migliorare i propri parametri di impatto ambientale e sociale. Abbiamo registrato un buon livello di attenzione rispetto alle pratiche di sostenibilità, ma servono maggiori strumenti a sostegno della filiera per agevolare nuovi investimenti, così come la cooperazione nel trasferimento tecnologicò.
Da queste evidenze si muove quindi l’impegno di BAT Italia ad accompagnare gli agricoltori verso più elevati standard di innovazione tecnologica e rispetto dell’ambiente nella coltivazione del tabacco. Per farlo si è rivolta alla start up JustOnEarth, che mette a disposizione il suo sistema di intelligenza artificiale per la decodifica dei dati raccolti dai satelliti ‘Sentinel’ dell’Agenzia Spaziale Europea, e ad Italtab, l’organizzazione di produttori di tabacco che riunisce 400 imprese agricole e 10.000 addetti tra Campania, Toscana, Umbria e Veneto, che ha coinvolto per la fase sperimentale il 30% dei suoi terreni.
Prendendo nota, attraverso il monitoraggio satellitare, di numerosi elementi come variazioni climatiche, percentuale di umidità nell’aria e sul suolo, stato di salute, esposizione e localizzazione della pianta, JustOneEarth è in grado di suggerire in tempo reale procedure di innaffiatura e concimazione più eco-sostenibili, riducendo drasticamente l’utilizzo di acqua, nitrati di azoto e fitofarmaci. Tutto in linea con le più recenti strategie elaborate a livello comunitario, come il ‘Green Deal’ e la nuova PAC, fortemente incentrate sul tema della riduzione dell’impatto ambientale della produzione agricola al fine di raggiungere elevati standard di sostenibilità ambientale.
‘Consentendo ai coltivatori di avere dati, informazioni e raccomandazioni in tempo reale, si accelera la transizione verso un’agricoltura sostenibile sul piano ambientale, economico e sociale – dichiara Valentina Piccioli, CEO di JustOnEarth -. Siamo orgogliosi di mettere a disposizione di una larga popolazione di operatori agricoli dati che in passato erano appannaggio di pochi analistì.
Le informazioni, raccolte e rielaborate dall’algoritmo sviluppato dalla start up, saranno fruibili da tutti gli agricoltori associati ad Italtab attraverso una web app (unfuturomigliore.net), a cui potranno accedere per ridefinire in maniera più sostenibile le procedure di coltivazione. Gli agricoltori potranno, inoltre, fornire feedback personali, contribuendo così al miglioramento della metodologia di monitoraggio.
Dalla survey di Competere.ue emerge anche un altro aspetto: l’assenza di strumenti di sostegno alla tabacchicoltura per migliorare i propri standard ambientali. Gli associati Italtab considerano, infatti, insufficienti (61,7%) o appena sufficienti (38,3%) gli incentivi pubblici erogati dalle Istituzioni competenti, e il 96,5% degli intervistati sarebbe molto stimolato ad investire in sostenibilità in presenza di maggiori incentivi.
‘Questo progetto conferma l’attenzione di BAT Italia per la tabacchicoltura italiana – dichiara Vincenzo Argo, presidente di Italtab -. L’implementazione di questa soluzione tecnologica nei campi consente alle nostre imprese di fare un passo in avanti importante in termini di digitalizzazione dei processi produttivi e di attenzione alla sostenibilità ambientale. Rinnoviamo l’appello a tutte le Istituzioni per un concreto supporto al settore tabacchicolo, per esempio creando condizioni più favorevoli ad acquisti pluriennali da parte delle multinazionali che, come dimostrato dallo studio, darebbero stabilità al comparto e dunque maggiore propensione ad investire in sostenibilità ambientalè.
‘L’investimento di BAT Italia per una maggiore sostenibilità ambientale nella coltivazione del tabacco va nella giusta direzione, che è quella di non lasciare soli gli agricoltori nel raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di sostenibilità che pone il Green Deal – spiega Dino Scanavino, Presidente di CIA -. Questo vale ancora di più per gli addetti del settore tabacchicolo, che negli ultimi anni si sono dovuti misurare con la contrazione dei volumi di produzione e con l’incertezza dei programmi di acquisto. Gli investimenti degli attori economici della filiera non sono sufficienti. La politica di concerto con gli operatori del settore può trovare soluzioni appropriate per un comparto che da reddito e lavoro a decine di migliaia di operatorì.
‘Accogliamo con entusiasmo il progetto di BAT Italia e Italtab, che consentirà, ad una filiera già molto attenta alla sostenibilità, di ridurre ulteriormente la pressione sulle risorse naturali – commenta Rosario Rago, Componente giunta esecutiva Confagricoltura -. Questa iniziativa, che va anche incontro alle esigenze della produzione, affiancherà le imprese agricole nel rispondere alle nuove sfide, in primis quelle che riguardano la transizione ecologica e digitale. La tabacchicoltura nazionale è essenziale per la vitalità sociale ed economica di molte aree del Paese, in particolare per quelle interessate dall’iniziativa di oggi. Una politica più attenta per il comparto abbinata ad una fiscalità equa è necessaria per garantire la continuità dell’attività agricola e l’occupazione in questo comparto, strategico per i territori vocatì.
Nello studio sono infine presenti anche diverse proposte di policy. Tra queste, l’istituzione di un tavolo di lavoro al MIPAAF sulla transizione ecologica dell’agricoltura italiana, l’elaborazione di politiche di sostegno diretto alle imprese della filiera tabacchicola, a partire da strumenti come il PNRR e la PAC, e l’intervento su condizioni di contesto, come la frammentazione fiscale nel settore del tabacco, che darebbero stabilità pluriennale al comparto, aumentando la propensione degli imprenditori agricoli agli investimenti in sostenibilità ambientale.
Il progetto pilota e l’indagine conoscitiva si inseriscono all’interno della strategia globale di BAT orientata alla creazione di ‘A Better Tomorrow’, per i consumatori, i dipendenti, e le comunità in cui opera.
‘Per BAT il ‘futuro migliorè è più verde, più consapevole, più equo e innovativo – dichiara Roberta Palazzetti, Presidente e AD BAT Italia e Area Director per il Sud Europa -. In questa strategia si inserisce il nostro impegno per un’agricoltura più sostenibile, basata su occupazione di qualità, tutela dell’ambiente e innovazione. Con questo progetto, che interessa una filiera numericamente consistente e geograficamente distribuita su più territori, diamo il nostro contributo alla transizione ecologica dell’agricoltura italiana, portando nei processi di coltivazione dei nostri agricoltori uno strumento tecnologico all’avanguardia e di immediato impatto positivo da un punto di vista ambientalè.
‘Ringraziamo BAT Italia per aver scelto e premiato nuovamente l’agricoltura campana – afferma Nicola Caputo, Assessore all’Agricoltura della Regione Campania -. Un’iniziativa con cui la tabacchicoltura campana si candida ad essere un modello di riferimento per tutta l’agricoltura italiana. Ho intenzione di operare in stretta sinergia con tutti gli attori di questa filiera, con l’obiettivo di dare un contributo verso la transizione ecologica e con l’impegno a sfruttare al meglio le opportunità offerte a livello comunitariò.
‘Il progetto presentato oggi è un esempio concreto di come le nuove tecnologie e la digitalizzazione possano giocare un ruolo chiave per favorire la transizione green di questa così come di altre filiere del settore primario – evidenzia il Sottosegretario alle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Gian Marco Centinaio – L’obiettivo è garantire una sostenibilità che non sia solo ambientale, ma anche economica e sociale. Il nostro impegno va nella direzione di sostenere la filiera tabacchicola e di tutelare qualità e occupazione che sono punti di forza del Made in Italy, in un’ottica sempre più verdè.
‘Il comparto dell’agricoltura di qualità deve poter garantire cibo e materie prime a sufficienza per una popolazione in continua crescita e deve farlo impiegando in maniera intelligente le materie prime e assicurando prodotti salubri. L’innovazione e la sostenibilità sono gli strumenti per lavorare su questi obiettivi, portando a soluzioni che permettano di consumare meno acqua e suolo, ma anche diminuire l’impiego di fertilizzanti, pesticidi e fitofarmacì, ha spiegato Chiara Braga, deputata Commissione Ambiente della Camera e Responsabile della Transizione Ecologica del PD.
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Cingolani “Accelerare sulla transizione ecologica, non c’è piano B”

GENOVA (ITALPRESS) – “Gli 1,5 gradi di aumento della temperatura sono il target da raggiungere e non c’è piano B”. Lo ha detto Roberto Cingolani, ministro della Transizione ecologica, durante il convegno “Verso una transizione sociale. Quale sviluppo per il futuro della Liguria” organizzato dalla Cgil Liguria.
“Il messaggio fondamentale da dare è che la transizione dobbiamo farla prima possibile, riuscendo a trasformare l’energia elettrica in rinnovabile – ha proseguito Cingolani – quindi dobbiamo portare la quantità di energia elettrica prodotta oltre il 70% verso agenti rinnovabili. Se riusciamo a fare elettricità verde, tutta la filiera, le automobili a batteria, la trasformazione meno inquinante dei sistemi manifatturieri, diventerà possibile. E’ chiaro che se ora trasformiamo in elettrico una macchina o un forno, ma produciamo elettricità bruciando carbone, non è una soluzione. Questa transizione è la cosa da accelerare di più”.
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A Salina il premio Marevivo “Sole, Vento e Mare”, i vincitori

SALINA (MESSINA) (ITALPRESS) – Si è conclusa con la premiazione delle isole Bornholm in Danimarca, Tilos in Grecia, Aran in Irlanda, Canna in Scozia, Samsø in Danimarca e Palawan in Filippine, l’edizione 2021 del Premio internazionale “Sole, Vento e Mare: energie rinnovabili nelle Isole minori e nelle Aree Marine Protette nella Transizione Ecologica” di Marevivo, patrocinato dal Ministero della Transizione Ecologica e con la collaborazione di ANCIM-Associazione Nazionale Comuni delle Isole Minori e di Salina EU Pilot Island 2019.
Il Premio si inserisce nell’iniziativa «Salina Isola pilota 2019» della UE per la transizione energetica, un Programma attraverso il quale il Segretariato Europeo “Clean Energy for EU Islands” promuove la transizione energetica al 2030 nelle Piccole Isole, parte del più ampio Pacchetto “Energia pulita per tutti i cittadini europei» ed è side event di all4climate Italy 2021 che raccoglie tutti gli eventi dedicati alla lotta contro i cambiamenti climatici che si svolgeranno in Italia quest’anno.
L’obiettivo è selezionare progetti esemplari che rappresentino una best practice replicabile e che possano stimolare un approccio programmatico, coinvolgendo e sensibilizzando le comunità isolane nelle scelte di pianificazione energetica.
Le Giurie hanno scelto i vincitori secondo gli elementi che rendono i Sistemi Energetici replicabili nel metodo di progettazione, implementazione ed esercizio dei Sistemi Energetici realizzati.
I vincitori: Per il premio A e B la Giuria è stata presieduta da Rosalba Giugni, Presidente Marevivo e composta da: Alessandra Todde – Vice Ministra Ministero per lo Sviluppo Economico; Laura D’Aprile – Capo Dipartimento Ministero della Transizione Ecologica; Livio De Santoli – Presidente del Comitato di selezione, Prorettore dell’Università di Roma “La Sapienza”; Alfonso Pecoraro Scanio – Presidente Fondazione Univerde; Ermete Realacci – Presidente della Fondazione Symbola; Edo Ronchi – Presidente Fondazione Sviluppo Sostenibile; Francesco Cappello – Promotore Salina Isola Pilota 2019.
Il premio A per il miglior sistema energetico sostenibile in cui è realizzata una forte integrazione delle fonti di energia rinnovabile con attenzione al rispetto degli ecosistemi e dello sviluppo socioeconomico del territorio va ex aequo all’isola di Bornholm in Danimarca e all’isola di Tilos in Grecia.
Il premio B per il miglior sistema energetico sostenibile con una particolare attenzione al rispetto dell’ambiente e del paesaggio se lo aggiudica l’isola di Samsø in Danimarca.
Il premio ANCIM (Associazione Nazionale dei comuni delle Isole Minori) è stato conferito all’isola di Aran in Irlanda in quanto miglior sistema energetico in cui è enfatizzato il ruolo chiave delle Comunità residenti nella predisposizione di Piani di sviluppo sostenibile locale con il coinvolgimento della popolazione residente. La giuria del premio ANCIM è costituita dai sindaci di Giglio, Ventotene, Leni, Malfa e Santa Marina Salina.
Un premio speciale è stato attribuito alle piccolissime comunità locali delle isole di Canna in Scozia e Palawan nelle Filippine.
“Marevivo dal 2008 si occupa della transizione energetica perchè il mare con il riscaldamento e l’acidificazione delle sue acque è la prima vittima dei cambiamenti climatici, rappresenta il grande regolatore del clima del nostro Pianeta e se non interveniamo rapidamente non sarà più in grado di esercitare il suo ruolo – dice Rosalba Giugni, Presidente di Marevivo – Non ci sono dubbi la road map che abbiamo davanti è quella di sviluppare più velocemente possibile una rete sempre più diffusa di produzione di energia pulita e rinnovabile coinvolgendo le comunità di uomini e donne consapevoli che è l’unico futuro possibile. Il progetto di Marevivo va in questa direzione e sostiene concretamente il percorso di Salina Isola Pilota 2019 valorizzando le isole che sono già riuscite a fare il cambiamento e che possono rappresentare delle soluzioni di integrazione energetica da imitare – continua Rosalba Giugni – Oltretutto l’economia ci conforta, il nono rapporto di Irena (l’International renewable energy agency) ci dice che ormai è più conveniente produrre energia dalle fonti rinnovabili che dai combustibili fossili che, oltre ad inquinare, devono fare i conti con il costo delle materie prime e della gestione delle centrali problema che le energie da fonti rinnovabili non hanno”.
“Nel lavoro di selezione per il Premio “Sole Vento e Mare” – osserva Livio De Santoli, Presidente del Comitato di selezione, Prorettore dell’Università di Roma “La Sapienza” – è emerso come dato evidente che la localizzazione geografica e le dimensioni delle isole non sono stati elementi determinanti nel processo di pianificazione e realizzazione dei progetti, ma abbiano avuto invece un ruolo fondamentale la volontà e la sensibilità nell’investire a lungo termine per il bene comune e il coinvolgimento delle comunità locali. E’ necessario che il futuro dell’energia abbia come riferimento il concetto fondamentale della sostenibiità, cioè quello transdisciplinare integrato, in cui energia, ambiente, economia e società devono essere considerati mettendo a confronto i soggetti interessati dal cambiamento”.
“Valorizzare le isole tenendo conto delle specificità territoriali è un obiettivo strategico anche dell’azione del Governo Italiano. Ricordiamo gli investimenti e le azioni introdotte in tal senso all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – commenta Laura D’Aprile, Capo Dipartimento per la transizione ecologica e gli investimenti verdi al Ministero della Transizione Ecologica – E’ stato infatti previsto un programma specifico mirato a promuovere la sostenibilità delle isole come isole green a tutto tondo, affiancando e rendendo complementari gli aspetti relativi all’energia, alla gestione dei rifiuti, al servizio idrico e alla mobilità”.
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La fontana In-VISIBLE di Gruppo Cap finalista al Ro Plastic Prize 2021

MILANO (ITALPRESS) – Sembra realizzata in pietra, ma in realtà si tratta di plastica riciclata dai pack delle confezioni di yogurt e latte in polvere non più vendibili o scadute. E’ questo il concept innovativo della Fontana In-VISIBLE di Gruppo CAP, gestore del servizio idrico integrato dei Comuni della Città metropolitana di Milano, esposta nei giorni della Milano Design Week all’interno della rassegna RoGUILTLESSPLASTIC 2021, ideata da Rossana Orlandi e candidata dalla giuria di esperti internazionali tra i finalisti del RO Plastic Prize 2021, arrivato alla sua terza edizione.
Inserita nella categoria Responsible Innovation Project, per la sua forte componente di innovazione e tecnologia applicata ai rifiuti, è realizzata in collaborazione con Design DIFFERENTE, coworking/fablab verticale sui temi dell’economia circolare.
La fontana In-VISIBLE è stata progettata nel 2016 per il concorso “Acqua pubblica e digital fabrication” da due giovani designer formate dal Politecnico di Torino, Carlotta Antonietti e Marzia Tolomei, per assolvere a uno dei servizi pubblici più importanti: erogare acqua a tutta la cittadinanza in modo ancora più sostenibile.
“Il pubblico della Design Week ha confermato ancora una volta il grande interesse e l’apprezzamento per il nostro approccio alla gestione di un servizio essenziale come la fornitura e la tutela dell’acqua”, commenta Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo CAP.
“Alla rassegna RoGUILTLESSPLASTIC 2021 abbiamo voluto raccontare i progetti di economia circolare che ci hanno permesso di realizzare arredi attraverso l’impiego di pack di alimenti scaduti, progetti che stiamo realizzando nel nostro impianto di Sesto San Giovanni. I nostri depuratori – aggiunge – sono presidi ambientali preziosi non solo per trattare i reflui e restituire l’acqua pulita all’ambiente, ma sono diventati a tutti gli effetti bioraffinerie, capaci di trasformare lo scarto organico in nuove risorse”.
Grazie al lavoro di Design DIFFERENTE, che ha l’obbiettivo di connettere la cultura del fare dell’area con i nuovi sviluppi in tema di sostenibilità promuovendo un nuovo design, la plastica dei pack dei prodotti scaduti diventa materia prima per realizzare arredi sostenibili e contemporanei: tramite un avanzato processo di produzione gli scarti vengono prima triturati e poi fusi tramite una pressa riscaldata. Una tecnica che può a tutti gli effetti considerarsi dimostrazione concreta del payoff della manifestazione “Waste is value”.
“Non mi stupisce che la fontana sia stata selezionata per il premio. L’acqua è un bene pubblico come le aree e le piazze che ospitano da sempre le fontane – aggiunge Davide Crippa, responsabile del progetto per Design DIFFERENTE -. In-VISIBLE assolve a un doppio compito: realizzata con la plastica riciclata ha una capacità idrorepellente e un rapporto con l’acqua migliore dei materiali ferrosi e può avere un ciclo di produzione infinito, chiudendo l’anello della circolarità e tornando ad essere un oggetto dal valore funzionale e sociale altissimo. Il risultato, peraltro, è di grande fascinazione: sembra pietra, ma non è materiale nobile è questo è il suo valore aggiunto”.
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