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Città più green e intelligenti, Verdecittà arriva a Torino

TORINO (ITALPRESS) – “Il verde cittadino non è solo un gradevole ornamento di arredo urbano: piante ed alberi sono elementi fondamentali per la nostra salute e per l’ambiente in cui viviamo. Un’alberata abbassa di almeno 20°C la temperatura dell’asfalto delle strade e di almeno 5°C la temperatura dell’aria in città, riducendo quindi il consumo energetico per il condizionamento delle abitazioni in estate. Le città italiane del futuro saranno più verdi, più belle e più intelligenti e per questo stiamo portando avanti con il MiPAAF il progetto Verdecittà, che arriva domani a Torino”: lo afferma Carlo Gaudio, presidente del CREA, in occasione della tappa che VerdeCittà farà nel capoluogo piemontese da venerdì 3 a domenica 5 settembre proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica sui benefici che il verde apporta non solo alla bellezza, ma anche alla salute e al benessere delle nostre città.
Nella storica location dei Giardini Cavour, sarà ospitato – anche grazie al supporto del Comune di Torino – un allestimento a verde temporaneo, appositamente creato da un esperto progettista CONAF, per mostrare come sia possibile coniugare il fascino delle piante con la loro funzionalità in materia di dissesto idrogeologico e contrasto al cambiamento climatico, in una nuova concezione degli Spazi Verdi Urbani che tenga conto anche delle più recenti evidenze scientifiche.
“E’ un grande onore per Torino ospitare Verdecittà, un importante evento per sensibilizzare i cittadini sui molteplici benefici del verde urbano, che oltre a rendere più belle le nostre città può svolgere un ruolo fondamentale nel contrastare il dissesto idrogeologico e nel mitigare gli effetti provocati dai cambiamenti climatici, che sono sotto gli occhi di tutti – dichiara l’assessore all’Ambiente del Comune di Torino Alberto Unia -. Penso in particolare ad alcune soluzioni innovative come il Rain Garden, che i cittadini potranno visitare nell’installazione temporanea realizzata in piazza Cavour, una soluzione basata sulla natura che abbiamo utilizzato di recente nel nuovo giardino di via Revello, utile per assorbire l’eccesso di pioggia e alleggerire i sistemi di drenaggio urbano”.
Si parte, dunque, da venerdì 3 settembre dalle 10, con i webinar di VerdeCittà, in diretta sul canale You tube e sulla pagina facebook del CREA. Si tratta dell’ormai consueto appuntamento formativo on line con esperti, scienziati, tecnici e professionisti per approfondire le tematiche di attualità legate al verde urbano. In questa occasione, il webinar dal titolo “Scopriamo i benefici del Verde in città”, sarà aperto dal presidente del CREA Carlo Gaudio, dall’assessore alle Politiche per l’Ambiente del Comune di Torino Alberto Unia e dalla presidente del CONAF Sabrina Diamanti.
Si prosegue, sempre venerdì 3 settembre dalle 18, con l’inaugurazione ufficiale dell’iniziativa, nel corso della quale, il Coordinatore del Progetto Gianluca Burchi donerà le piante utilizzate per l’installazione di VerdeCittà al Comune di Torino, rappresentato dall’Assessore alle Politiche per l’Ambiente, Alberto Unia, affinchè, al termine della manifestazione, possano essere ricollocate a beneficio della cittadinanza.
Un’area espositiva sarà dedicata alla presentazione del Progetto e alla promozione di una cultura più consapevole dell’importanza del verde e dell’eccellenza del florovivaismo made in Italy.
Sempre presso lo stand di VerdeCittà sarà possibile prenotarsi per le visite gratuite esclusive all’Orto Botanico dell’Università (sabato mattina) che si pone come obiettivo quello di divulgare la conoscenza delle piante, i loro usi e la loro ecologia; al Parco del Valentino (sabato pomeriggio) per una passeggiata lungo il Po per fornire ai partecipanti uno sguardo privilegiato sul verde lungo il fiume e sulla collina torinese; al Parco del Sangone (domenica mattina), area verde nel cuore di Mirafiori Sud dove si stanno sperimentando soluzioni innovative basate sulla natura grazie al progetto europeo ProGIReg. Le visite saranno riservate ai visitatori dell’area verde.
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Trasporto aereo, piano nazionale Enac per ridurre le emissioni di CO2

ROMA (ITALPRESS) – Pubblicato sul sito ENAC l’Italy’s Action Plan for CO2 emissions reduction, edizione 2021, documento che raccoglie le principali iniziative, azioni e progetti già realizzati e quelli in fase di realizzazione per ridurre le emissioni di CO2 nel trasporto aereo. Il Piano, presentato a tutti gli stakeholder nel corso di un webinar lo scorso giugno, è disponibile anche sui siti istituzionali dell’ICAO (International Civil Aviation Organization, organizzazione dell’ONU che riunisce le autorità per l’aviazione civile di 193 Nazioni), e dell’ECAC (European Civil Aviation Conference, organismo paneuropeo che riunisce 44 Paesi membri).
L’iniziativa dei Piani Nazionali per la riduzione del CO2 nel settore aereo prevista dall’ICAO, e che vanta ormai un decennio dalla sua introduzione, costituisce una vera e propria banca dati sull’andamento del traffico e dei relativi consumi di carburante, l’ammontare delle emissioni, i progetti, gli investimenti, l’impegno tecnologico, i risultati della ricerca sui carburanti sostenibili portati avanti da ogni singolo Stato membro.
In tale contesto, l’ENAC svolge il ruolo di Ente facilitatore delle iniziative poste in essere dai vari soggetti pubblici e privati coinvolti nell’ambito della sostenibilità ambientale, della riduzione dei consumi e della diminuzione dell’impatto, sia emissivo, sia acustico. L’ENAC rappresenta l’Italia nei consessi dedicati a questo tema in ambito ICAO per il raggiungimento dell’obiettivo comune di crescita del settore in modo compatibile con le sfide poste dal cambiamento climatico nel rispetto del progetto globale di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.
L’Italy’s Action Plan contiene un aggiornamento, rispetto all’edizione del 2018, dello stato dell’aviazione civile in Italia, con un focus sui vettori, sugli aeroporti e un riferimento all’impatto della pandemia di Covid-19 sull’aviazione, ma anche sui dati di traffico.
Il capitolo centrale è rappresentato dalla parte redatta dall’ECAC, dello scenario riferito ai 44 Paesi ECAC e le misure adottate a livello regionale per ridurre l’impatto del CO2.
L’ultima parte contiene, invece, tutte le misure adottate in Italia per uno sviluppo sostenibile del trasporto aereo. Fondamentale si è rivelato, come nelle precedenti edizioni, il gruppo di lavoro attivato da ENAC con tutti i maggiori soggetti della filiera del trasporto aereo che hanno prestato un contributo essenziale con i loro progetti a dare giusta visibilità allo sforzo posto in essere dall’Italia per onorare gli impegni presi in sede ICAO, soprattutto in vista della prossima Assemblea Generale dell’Organizzazione internazionale per l’Aviazione Civile prevista nell’autunno del 2022.
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Al Bioparco di Roma nati due tamarini imperatore

ROMA (ITALPRESS) – Al Bioparco di Roma sono nati due gemelli di tamarino imperatore, tra le scimmie più piccole e particolari del mondo. I genitori Sissi e Franz si prendono cura giorno e notte dei cuccioli, nati l’11 agosto scorso e di cui ancora non è possibile stabilire il sesso. Il tamarino imperatore deve il suo nome ai lunghi e vistosi baffi bianchi arditamente curvati verso l’alto, come era prerogativa un tempo delle altezze reali e imperiali. Guglielmo II, imperatore della Germania, sfoggiava baffi simili; per questo motivo alla specie venne dato per scherzo l’appellativo di “imperatore”, ma il nome piacque così tanto agli zoologi che divenne definitivo. Dal peso di circa mezzo chilo, appartiene alla grande famiglia dei Callitricidi (dal greco: “colui che ha una bella chioma”) che comprende 42 specie distribuite nelle foreste del nord ovest della Colombia, gravemente minacciate dalla deforestazione e dai cambiamenti climatici.
La nascita, ancora una volta seguita con la massima attenzione dallo staff zoologico e veterinario del Bioparco, si inserisce nell’impegno internazionale per la conservazione di questa specie di piccola scimmia, come avviene per altri animali in pericolo ospitati dal Bioparco.
Oltre a questi primati, nell’area dedicata alle scimmie più piccole del mondo i visitatori possono osservare anche un’altra piccola e variopinta specie di scimmia callitricide, il tamarino edipo.
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Nucleare, Cingolani “Se tecnologia è sicura folle non considerarla”

ROMA (ITALPRESS) – “Per quanto riguarda il nucleare stanno prendendo piede tecnologie di quarta generazione, senza uranio arricchito e acqua pesante per il raffreddamento, con potenze elevate. Paesi come la Francia e gli Stati Uniti stanno investendo su queste tecnologie, per il momento non si tratta ancora di una tecnologia matura ma è prossima ad esserlo. Se si dovesse verificare che i chili di rifiuto radioattivo sono pochissimi, la sicurezza è elevata e il costo e basso, è da folli non considerare queste tecnologie”. Così Roberto Cingolani, ministro della Transizione ecologica a “Meritare l’Europa” la scuola di formazione politica di Italia Viva. “Mai come in questo momento bisogna essere laici, della parola nucleare non mi interessa nulla, voglio una sorgente che sia sicura, a basso costo, che non produca scarto radioattivo. Nell’interesse del futuro dei nostri figli è vietato ideologizzare qualunque tipo di tecnologia. Quando i numeri saranno disponibili prenderemo le nostre decisioni”, ha aggiunto Cingolani.
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Wwf porta alla Mostra di Venezia un corto sulla crisi climatica

ROMA (ITALPRESS) – Sempre più frequentemente festival ed eventi di rilievo si stanno impegnando a trattare tematiche di interesse e impegno comune e globale. Quest’anno alla 78esima edizione della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, il WWF accende i riflettori sull’urgenza dell’azione sul cambiamento climatico, proprio in un anno in cui l’impatto del riscaldamento globale sta manifestando i suoi effetti con eventi estremi in ogni angolo del globo che hanno causato gravissimi danni, sofferenze e la perdita di molte vite umane.
Per tutta la durata della Rassegna sul maxischermo del red carpet verrà proiettato lo “short film” sviluppato con la regia di Gabriele Muccino, raccontato dalla voce di Stefano Accorsi e prodotto da EDI Effetti Digitali Italiani. Il messaggio ‘paradossò, scelto da WWF e EDI è proprio quello del timore di lasciare alle future generazioni solo ‘animali in realtà virtualè e non più osservabili in natura, perchè probabilmente estinti con il loro habitat. Il cambiamento climatico, infatti, non provoca solo enormi sofferenze a milioni di persone, ma rischia di farci perdere la natura che non solo sostiene la nostra vita, ma che rappresenta la bellezza e la ricchezza della vita dell’intero Pianeta. L’orso bianco è il simbolo del mondo che rischia di scomparire e dell’impatto tremendo della nostra azione distruttiva. “Il clima che cambia mette a rischio le nostre vite, la nostra sicurezza, il nostro benessere. Lo abbiamo visto negli ultimi mesi, funestati da eventi estremi in tutti i continenti, dalle ondate di calore devastanti persino in Siberia e in Canada alle alluvioni distruttive in Europa, in Cina e in molti altri Paesi, nonchè incendi devastanti in tutto il bacino del Mediterraneo, in Siberia, in California e in molti altri Paesi. Come ci conferma il rapporto IPCC, uscito ad agosto, siamo all’ultima chiamata per cercare di limitare l’incremento della temperatura globale a 1,5 gradi centigradi, un impegno preso anche con l’Accordo di Parigi, e ogni frazione di grado in più o in meno, conta può voler dire se saremo in grado di gestire l’impatto del cambiamento climatico o meno. Oggi l’imperativo è ridurre fortissimamente, ed entro breve tempo azzerare, le emissioni di gas climalteranti, a cominciare dalla CO2 e dal metano”, afferma Mariagrazia Midulla, Responsabile Clima ed Energia WWF Italia. Alla vigilia degli incontri del G20 e della COP26 di questo autunno il WWF rilancia di nuovo, attraverso i grandi schermi della kermesse di Venezia, una chiamata ai leader mondiali per un’azione urgente, globale e davvero incisiva. Solo così possiamo scongiurare effetti più catastrofici sulle persone e sulla natura.
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Iren, al via bando “Ambientazioni” per progetti sostenibilità

TORINO (ITALPRESS) – Pubblicato sul sito www.irencollabora.it, il bando AmbientAzioni, promosso dal Comitato Territoriale Iren di Torino, che anche quest’anno si propone l’obiettivo di selezionare progetti di sostenibilità ambientale e sociale meritevoli di finanziamento.
Il bando si rivolge alle giovani e ai giovani tra i 18 e i 26 anni di età, invitando loro a proporre un progetto inerente a uno o più dei seguenti ambiti: il risparmio di risorse energetiche e idriche; la riduzione della produzione di rifiuti; la riduzione della produzione di CO2 e la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici.
Il Bando si inserisce nell’ambito delle attività del Comitato territoriale di Torino che si propone di favorire la partecipazione della comunità locale nella realizzazione di iniziative di sostenibilità per generare una migliore qualità della vita ed è coerente con il nuovo concetto di multicircle economy sviluppato da Iren, nella quale le differenti aree di attività condividono il valore dell’utilizzo responsabile delle risorse.
I progetti presentati devono rispondere ad una serie di requisiti: essere originali, dimostrare benefici per la collettività, avere ricadute sul territorio della Città Metropolitana, poter essere replicati in altri contesti, essere immediatamente realizzabili e avere un costo di realizzazione non superiore ai 12.500 euro. In aggiunta a questi criteri, si sottolinea l’invito a formulare iniziative che possano mitigare gli effetti negativi della crisi generata dal Covid-19 e – comunque – che si possano realizzare anche in presenza di vincoli di distanziamento causati dalla emergenza sanitaria.
La partecipazione è gratuita e aperta a coloro che abbiano un’età compresa tra i 18 e i 26 anni e siano residenti o studenti nell’area della Città Metropolitana di Torino.
La richiesta di partecipazione, compilata in tutte le sue parti, dovrà essere inviata – entro e non oltre il 20 novembre 2021 – tramite la piattaforma dei Comitati Territoriali Iren www.irencollabora.it, previo caricamento di tutto il materiale richiesto, seguendo le istruzioni previste.
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End of Waste carta, in vigore il nuovo decreto

MILANO (ITALPRESS) – E’ entrato definitivamente in vigore il 24 agosto 2021, il decreto 188/2020 – che disciplina a livello nazionale i criteri per la cessazione della qualifica di rifiuto per la carta e cartone oggetto di raccolta differenziata – superando, ma nella continuità, la disciplina delle materie prime secondarie del DM 5.2.1998.
Comieco, Consorzio Nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica, Unirima, Unione Nazionale Imprese Recupero e Riciclo Maceri, e Assocarta, Associazione di categoria che aggrega, rappresenta e tutela le aziende che producono in Italia carta, cartoni e paste per carta, hanno prima collaborato alla stesura e poi, dopo la pubblicazione in febbraio, per mesi affinchè tale decreto entrasse in vigore e la filiera si adeguasse a quanto previsto da esso.
A questo fine hanno costituito un Osservatorio permanente per l’attuazione del DM 188/2020, che sebbene non previsto dal regolamento potrà essere uno strumento di supporto alle amministrazioni competenti e al Mite per valutarne gli effetti.
“Un lavoro sinergico di filiera che ha dato i suoi frutti: nei 6 mesi di regime transitorio dalla pubblicazione del decreto, 326 impianti, pari al 97% delle imprese monitorate da Comieco perchè destinatarie della raccolta in convenzione, si sono adeguati secondo i tempi previsti dal decreto, ossia entro il 23 agosto 2021 – si legge in una nota -. Questo prevede la gestione per lotti dei materiali lavorati secondo una logica di “prodotto” ed estende il regime di autocontrolli degli impianti con l’introduzione di campionamenti ed analisi periodiche sui rifiuti in ingresso e sul materiale recuperato, ottimizzando le procedure sulla tracciabilità. L’obiettivo è garantire che le attività di recupero svolte nell’impianto portino alla produzione di un materiale che rispetti le specifiche tecniche della filiera in linea con la norma Uni di settore per la carta recuperata da destinare all’utilizzo industriale in cartiera”.
Un passaggio fondamentale è riservato anche alla certificazione dei processi sulla base delle norme ISO 9001: gli impianti, non ancora certificati infatti, non si sono solo attivati per adeguare i processi, ma anche per ottenere la certificazione dagli Enti accreditati.
“L’End of Waste contribuisce fortemente allo sviluppo del settore del riciclo e della valorizzazione dei rifiuti cellulosici. Sin dal mese di febbraio, Comieco e le Associazioni Unirima e Assocarta hanno messo in campo azioni di promozione, informazione e monitoraggio degli adeguamenti per garantire che la rete impiantistica a valle della raccolta differenziata si allineasse ai contenuti del decreto – commenta Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco -. Abbiamo voluto sostenere e accompagnare gli impianti di recupero in questo percorso, ulteriore dimostrazione dell’efficienza dell’intera filiera cartaria che si conferma un’eccellenza nazionale e internazionale, basti pensare che ha raggiunto e superato con 10 anni di anticipo gli obiettivi di riciclo fissati dall’UE e che, solo nel 2020, ha recuperato e avviato a riciclo quasi 3,5 tonnellate di carta e cartone, che rappresenta solo frazione proveniente dal ciclo urbano”.
“La nuova regolamentazione dell’EoW, superando ma in continuità con il sistema MPS, è un’occasione irripetibile per migliorare ulteriormente il riciclaggio della carta sotto il profilo qualitativo in quanto più rispondente agli standard merceologici in uso nel settore – commenta Massimo Medugno, Direttore Generale Assocarta -. L’obiettivo dell’87% di riciclo negli imballaggi in carta già raggiunto non può non farci riflettere sulla necessità di migliorare ancora le raccolte urbane, i flussi e, infine, la gestione degli scarti”.
“Il decreto 188/2020 costituisce uno snodo cruciale per un settore trainante dell’economia circolare e per il comparto degli impianti di recupero della carta che rappresentano una risorsa strategica per il Paese – dichiara Giuliano Tarallo, Presidente UNIRIMA -. Unirima ha dato il suo contributo al processo che ha portato all’emanazione del decreto, confermandosi un player fondamentale nella costruzione di un approccio sistemico incentrato sulla condivisione e sulla volontà di assumere scelte comuni”.
L’Osservatorio permanente della filiera continua il suo lavoro di monitoraggio in relazione alle certificazioni dei nuovi processi e agli aggiornamenti delle autorizzazioni.
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In Emilia Romagna incentivi per sostituire vecchi camini,stufe e caldaie

BOLOGNA (ITALPRESS) – Nuovi impianti di riscaldamento al posto dei vecchi a biomassa legnosa, fortemente inquinanti, con un sostegno economico che può arrivare a coprire l’intero costo dell’operazione. Partono infatti gli incentivi per sostituire con dispositivi di ultima generazione camini, stufe e caldaie ormai obsoleti. Obiettivo: incrementare l’efficienza energetica e migliorare la qualità dell’aria.
E’ il nuovo bando, approvato con delibera della Giunta regionale, che stanzia 11,5 milioni di euro: 3 milioni e 450mila euro per il 2021, 3 milioni e 105mila euro per il 2022 e 4 milioni e 945mila euro sul 2023. Fondi destinati al ricambio di impianti di calore alimentati a biomassa legnosa – camino aperto, stufa a legna/pellet, caldaia a legna/pellet – di potenza inferiore o uguale a 35 kW e con classificazione emissiva fino a 4 stelle con nuovi generatori a 5 stelle o pompe di calore.
Si tratta di una misura prevista dal Piano Aria integrato regionale (PAIR2020) e in linea con gli obiettivi del Piano Energetico Regionale (PER) per ridurre l’impatto emissivo attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili, con particolare attenzione per il settore termico. Le risorse sono state assegnate all’Emilia-Romagna dal ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare per il miglioramento della qualità nel territorio delle Regioni del Bacino Padano.
Il provvedimento è rivolto ai cittadini residenti nei Comuni delle zone di pianura dell’Emilia-Romagna già assegnatari del contributo del ‘Conto termicò – il fondo per incentivare la produzione di energia termica e per sostenere gli interventi mirati al miglioramento dell’efficienza energetica di edifici e abitazioni – da parte del Gestore Servizi Energetici, con decorrenza dal 7 gennaio 2021.L’incentivo regionale consiste in una percentuale aggiuntiva rispetto a quella rilasciata dal GSE e può coprire fino al 100% della spesa ammissibile.
Sono ammesse le spese relative all’acquisto e all’installazione di nuovi generatori in sostituzione di quelli obsoleti, ma non i casi di nuova installazione.
Gli incentivi saranno erogati ai richiedenti in possesso dei requisiti fino a esaurimento fondi e secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande.
E’ possibile fare domanda a partire dalle ore 15 del 1^ settembre fino 31 dicembre 2023 attraverso la piattaforma telematica predisposta dalla Regione.
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