ROMA (ITALPRESS) – E’ stato firmato a Helsinki l’accordo che istituisce l’apertura a Roma di un ufficio dell’Istituto Forestale Europeo/EFI, organizzazione internazionale per le ricerche forestali – con sede in Finlandia – che conta 29 Stati europei e 120 organizzazioni associate e affiliate in 38 paesi. L’Accordo, fa sapere la Farnesina, è stato firmato dall’Ambasciatore d’Italia a Helsinki, Sergio Pagano, e Marc Palahì, direttore dell’Istituto. Si tratta di un primo, importante passo, condotto in sinergia con il MIPAAF, che consente all’Italia di rafforzare ulteriormente il proprio ruolo internazionale sui temi legati alla ricerca scientifica e sostegno alle politiche gestionali per la tutela e conservazione delle foreste.
Tra le attività di EFI, ci sono quelle di facilitare e stimolare la creazione di reti collegate alle foreste, promuovere la diffusione di informazioni imparziali e pertinenti alle politiche relative alle foreste e alla silvicoltura e sostenere la ricerca forestale e l’uso di informazioni scientificamente valide come base per le politiche forestali. La presenza di EFI a Roma permetterà di sviluppare, inoltre, nuove forme di collaborazioni con gli altri organismi internazionali basati a Roma e che si occupano di gestione sostenibili delle risorse naturali, a partire dalla FAO e IFAD.
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Istituto Forestale Europeo, apre ufficio a Roma
Alluvione Germania e Belgio, Wwf “Nessuno al sicuro da crisi climatica”
ROMA (ITALPRESS) – “Quello accaduto in Germania e in Belgio è un vero disastro climatico, dove in pochi giorni è caduta la pioggia che un tempo scendeva in due mesi e dove il bilancio provvisorio è arrivato già a oltre 80 morti e 1300 dispersi. Nemmeno la Germania, che da anni ha avviato politiche per ridare spazio ai fiumi, è al sicuro dalle conseguenze peggiori del cambiamento climatico. Non c’è più tempo e l’azione climatica va accelerata a ritmi esponenziali se vogliamo evitare le conseguenze più pericolose e ingestibili. L’azzeramento delle emissioni (mitigazione) va attuato nel più breve tempo possibile, ben prima del 2050, e nel contempo vanno messe in campo davvero le politiche di adattamento”. Lo sottolinea in una nota il Wwf, evidenziando come “in Italia, per esempio, il Piano di adattamento è ancora fermo e non è mai passato alla fase attuativa. Pensando a quanto successo in Germania, dobbiamo immediatamente rendere operativa una politica basata sul ripristino degli ecosistemi fluviali e sul recupero degli spazi che abbiamo rubato ai fiumi. Dal dopoguerra ad oggi, nel nostro Paese, abbiamo tolto ai fiumi circa 2000 kmq, un’enormità di spazio e le conseguenze di questo sono e saranno sempre più devastanti”.
A proposito di adattamento, il Wwf ha chiesto di avviare “un grande piano di ripristino ambientale, come chiede anche la Strategia Europea per la Biodiversità che impegna gli Stati a rinaturalizzare e riconnettere almeno 25000 km di fiumi entro il 2030”. Per questo il Wwf Italia, in collaborazione con ANEPLA, ha promosso “un grande progetto per la rinaturazione del Po – ora nel PNRR italiano, proprio per recuperare spazio al grande fiume, ripristinarne i servizi ecosistemici e tutelarne la biodiversità.
Questo – prosegue il Wwf – è un primo grande passo per l’adattamento ai cambiamenti climatici nel nostro Paese, ma è ancora troppo poco e ancora troppi sono gli interventi che vengono realizzati nei nostri corsi d’acqua assolutamente inadeguati (canalizzazioni e tombinature di corsi d’acqua, ancora consumo di suolo lungo le fasce fluviali, traverse, dighe, taglio della vegetazione ripariale, escavazioni in alveo con la scusa della manutenzione idraulica…) e di cui subiremo le conseguenze presto. Abbiamo reso estremamente vulnerabile il nostro territorio e possiamo star certi che da questa tragica emergenza dell’alluvione passeremo alla siccità, come sta avvenendo con sempre più frequenza da diversi anni”.
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Enea nella missione artica “High North 21” della Marina militare
ROMA (ITALPRESS) – Inquinamento da microplastiche, cambiamenti climatici e biodiversità nell’Oceano Artico: sono questi i principali ambiti di ricerca ENEA nella campagna artica di geofisica marina “High North 21” della Marina Militare Italiana, che si concluderà a fine luglio con il rientro della Nave Alliance nel porto della Spezia, dopo oltre un mese di navigazione intorno al Polo Nord.
Coordinata a livello scientifico dall’Istituto Idrografico della Marina, la missione vede coinvolto un team multidisciplinare di ricercatori ENEA, che si occuperà di analizzare i campioni raccolti nei laboratori del Centro di Santa Teresa (La Spezia). In questo modo, sarà possibile stabilire lo stato di salute dell’Oceano Artico, in particolare quello di aree inesplorate in prossimità dei ghiacci marini e di nuovi siti di osservazione ambientali. L’attività di studio sarà focalizza sulla geocronologia recente dei sedimenti dei fondali artici a diverse latitudini e con morfologie diverse, per comprendere le dinamiche sedimentarie in atto su fondali artici ancora in gran parte inesplorati; sul fitoplancton e la clorofilla “a” nelle acque artiche superficiali e sub-superficiali, per studiare la biodiversità e la distribuzione della biomassa, sensibili ai cambiamenti climatici e fondamentali per l’equilibrio dell’ecosistema oceanico; sui radionuclidi nella colonna d’acqua, come traccianti per caratterizzare le diverse masse d’acqua che hanno un ruolo chiave nella regolazione del clima della Terra (attività in collaborazione con l’International Atomic Energy Agency IAEA a Monaco e il Centro Nacional de Aceleradores di Siviglia). Altro filone di indagine sarà condotto sui contaminanti e le microplastiche nelle acque, nei sedimenti e nei ghiacci, per comprendere il grado di contaminazione giunta fino a queste latitudini estreme.
“ENEA collabora alle missioni High North dal 2017 e i dati raccolti nelle campagne precedenti evidenziano come anche in queste aree lontane da fonti dirette di inquinamento si riscontrino concentrazioni elevate di microplastiche. Dai primi risultati ottenuti in sinergia con il CNR-ISMAR di Lerici, le fibre risultano essere il tipo di particelle più frequenti nelle acque superficiali, seguite da schiume e frammenti. Ma sono ancora in corso le analisi per la determinazione polimerica delle microplastiche tramite spettroscopia infrarosso che ci permetterà di distinguere le tipologie di polimeri più frequenti”, spiega Ivana Delbono, ricercatrice ENEA del laboratorio di Biodiversità e Servizi Ecosistemici presso il Centro di Santa Teresa e coordinatrice della missione artica per l’Agenzia.
Oltre all’attività di laboratorio post-missione, ENEA ha messo a disposizione a bordo della nave Alliance un sensore compatto sviluppato e brevettato dai ricercatori dal laboratorio di Diagnostiche e metrologia del Centro Ricerche Frascati. Si chiama CASPER (Compact Laser Spectrometer) e consente l’analisi e la caratterizzazione delle acque in tempo reale, oltre alla calibrazione e alla validazione dei dati da satellite. Tra le sostanze rilevabili ci sono i pigmenti algali (come la clorofilla “a”) e la sostanza organica disciolta cromoforica (CDOM). In particolare questo strumento permette di individuare, in differenti condizioni ambientali e senza la necessità di complesse preparazioni in laboratorio del campione, la distribuzione della biomassa fitoplanctonica, fenomeni di eutrofizzazione o sversamenti antropici di inquinanti. Il nuovo sensore CASPER è stato implementato di recente con tecnologia LED e un sistema di controllo remoto wireless. Il dispositivo, più compatto rispetto al precedente, è basato su due sorgenti di eccitazione – un laser nel blu e un LED UV – collegate otticamente a una cella di misura. La radiazione di fluorescenza indotta dal campione nella cella viene raccolta da una fibra ottica accoppiata a uno spettrometro. Un sistema digitale consente la gestione del sensore, l’acquisizione dei dati e la geolocalizzazione delle stazioni di campionamento, anche in remoto da smartphone. Il team High North 21 è composto da 45 membri di equipaggio e da 20 tra ricercatori e scienziati appartenenti all’Istituto Idrografico della Marina, al Centre for Maritime Research & Experimentation della NATO (CMRE) e al Joint Research Centre (JRC) della Commissione europea. Nel team scientifico High North 21 ci sono sei giovani a dimostrare la particolare attenzione della Marina Militare per la formazione, con l’obiettivo di supportare in modo più concreto l’azione delle Nazioni Unite per il Decennio del Mare per lo Sviluppo Sostenibile 2021-2030 (UN Decade of Ocean Science for Sustainable Development), con il programma dedicato alla Generazione Oceano – Early Carrier Ocean Professional – per la vision del decennio “the science we need for the ocean we want”. Inoltre, fondamentale è il contributo all’attività di monitoraggio ambientale in collaborazione con i principali centri di ricerca italiani (insieme a ENEA, ci sono anche CNR, OGS e lNGV) e l’Istituto di ricerca norvegese Norwegian Defence Research Establishment FFI.
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Gentiloni “Ue ha investito molto su identità verde”
ROMA (ITALPRESS) – “L’Unione Europea ha investito moltissimo sulla propria identità verde. Si potrebbe dire che questo Green deal sia un pò la carta d’identità della Commissione von der Leyen sin dall’inizio”. Lo ha detto Paolo Gentiloni, commissario Europeo all’Economia, intervenendo al seminario “Transizione verde e gusto del futuro” promosso dalla Fondazione Symbola.
“Mercoledì scorso – ha ricordato Gentiloni – abbiamo varato questo pacchetto che chiamiamo ‘fit for 55’ e che è il pacchetto legislativo più imponente che la Commissione europea abbia mai varato. Sono 12 proposte legislative – ha continuato – e ci sarà un percorso molto lungo, accidentato, controverso nel quale stakeholder, movimenti di opinione ma soprattutto i governi nazionali saranno coinvolti, interessati e si faranno sentire”.
“Indubbiamente questo pacchetto presentato fa parte di una strategia”, ha aggiunto Gentiloni, ricordando poi che “la Commissione ha deciso di aumentare l’ambizione” della riduzione delle emissioni e quello presentato “è il pacchetto che rende possibile questo incremento di ambizione”.
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Crea, “Verdecittà” arriva a Roma
ROMA (ITALPRESS) – “Città più verdi, più belle, più intelligenti per vincere le massime sfide del nostro tempo: dall’inquinamento al cambiamento climatico, dal dissesto idrogeologico alla salvaguardia della biodiversità, per la difesa della salute globale della persona e del pianeta”. Lo afferma Carlo Gaudio, Presidente del CREA, in occasione dell’inaugurazione della terza tappa del roadshow a Roma per Verdecittà, il progetto Mipaaf – CREA di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui benefici che il verde apporta non solo alla bellezza, ma anche alla salute e al benessere delle nostre città.
“Il verde cittadino non è solo un gradevole ornamento di arredo urbano: piante ed alberi sono elementi fondamentali per la nostra salute. L’albero è un filtro che ci permette di respirare aria pulita. Attraverso il processo della “fotosintesi clorofilliana” trasforma l’acqua e l’anidride carbonica in ossigeno, utilizzando l’energia proveniente dai raggi solari – prosegue -. Il fenomeno di fotosintesi coincide con la nascita della vita sul pianeta “Terra”. Ogni albero produce in media 20-30 litri di ossigeno al giorno, purificando l’aria dall’anidride carbonica. E’ solo grazie a questa azione che l’uomo può continuare a respirare i 300 litri di ossigeno al giorno necessari per conservare la propria salute”.
“Come Presidente CREA – il maggiore Ente di ricerca italiano nel settore agroalimentare – sono lieto ed onorato di presenziare all’evento di Verdecittà nella nostra Capitale e di donare al Comune le piante utilizzate per questo evento in uno dei più bei luoghi di Roma: Piazza S. Silvestro, per ricordare a tutti i romani, ma direi a tutti gli italiani, che rispettare gli alberi, le piante, i fiori, il verde significa amare la vita”, aggiunge.
Anche Roma, infatti, ospita da venerdì 16 a domenica 18 luglio, nella centralissima Piazza San Silvestro un’area verde temporanea che si presenterà come un sorprendente bosco, un’oasi di ombra e silenzio nel cuore della città barocca, appositamente creata da Barbara Invernizzi, agronoma progettista del CONAF, ispirandosi alle antiche foreste del Lazio. Querce, frassini ed aceri, ma anche meli e corbezzoli, 20 differenti specie di alberi ad alto fusto presenti nel Lazio, per una nuova logica del verde urbano, basata sulla riscoperta della naturalità e sulla biodiversità; la chiave della resilienza è la varietà delle specie, in grado di trasformarsi ed adattarsi per affrontare il cambiamento climatico ottenendo sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Come gesto concreto di impegno le piante utilizzate per l’installazione saranno poi donate dal Presidente del CREA Carlo Gaudio al Comune di Roma, rappresentato dall’Assessora alle Politiche del Verde di Roma Capitale Laura Fiorini nel corso dell’inaugurazione che si terrà venerdì 16 luglio alle ore 17:00, affinchè possano essere ricollocate nella città a beneficio dei romani.
«E’ un grande onore per Roma ospitare Verdecittà e questo magnifico allestimento botanico che ci offre l’occasione per sperimentare una immersione nel verde e acquisire maggiore consapevolezza di quanto alberi e vegetazione siano importanti per la qualità della vita urbana. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento di cui condividiamo i valori di rispetto per ambiente, biodiversità e valorizzazione delle piante del territorio. Punti focali del nostro operato volto a tutelare il patrimonio ambientale cittadino con l’approvazione del nuovo regolamento del verde urbano e a manutenerlo, curarlo e rigenerarlo con ingenti investimenti che per la prima volta Roma Capitale ha deciso di dedicare al verde», dichiara Laura Fiorini, assessora alle Politiche del Verde di Roma Capitale.
Presso lo stand VerdeCittà sarà possibile effettuare percorsi guidati, ricevere informazioni e consigli sui benefici del verde nonchè sulla sua gestione quotidiana e prenotare le visite al Roseto Comunale, appuntamenti esclusivi (sabato e domenica dalle 9 alle 10:30 e dalle 17 alle 18:30) riservati ai visitatori di VerdeCittà (fino ad esaurimento posti).
Il progetto, che coniuga bellezza e scienza, è finanziato dal Mipaaf, coordinato dal CREA e organizzato da Padova Hall con il supporto scientifico del CONAF (Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Forestali) e la collaborazione di AIDTPG (Associazione Italiana Direttori e Tecnici Pubblici Giardini). La terza tappa è stata realizzata in collaborazione con Roma Capitale.
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A Youth4Climate il brano “La raccolta differenziata”
ROMA (ITALPRESS) – Presentato in anteprima assoluta nazionale, nel corso di una conferenza che si è tenuta presso l’Auditorium del Ministero della Transizione Ecologica, con la partecipazione il Ministro Roberto Cingolani, il videoclip “La raccolta differenziata”, la canzone che Lorenzo Baglioni ha realizzato insieme ad Alia Servizi Ambientali, il gestore del ciclo integrato dei rifiuti in 58 comuni della Toscana centrale, che ha partecipato con il suo presidente, Nicola Ciolini, l’amministratore delegato, Alberto Irace. e il Sottosegretario alla Transizione Ecologica Vannia Gava. L’azienda pubblica di servizi ambientali, impegnata nel riscrivere i progetti educational utilizzando linguaggi diversi, espressioni artistiche varie (dalla fotografica, alla musica, all’arte) al fine di raggiungere un pubblico giovane ed oggi sempre più attento alle tematiche ambientali, ha scelto la collaborazione con l’artista toscano per sottolineare, con un testo ironico ed accattivante, l’importanza delle tematiche ambientali, promuovendo una raccolta differenziata di qualità.
A seguito della presentazione, il Ministro ha invitato Lorenzo Baglioni ed Alia Servizi Ambientali SpA a presentare il video alla COP (Conferenza ONU sui cambiamenti climatici) che l’Italia organizza insieme al Regno Unito, a Milano, dal 28 settembre; la cornice ideale, secondo Cingolani, potrebbe essere il primo dei due eventi, “Youth4Climate” organizzato per i giovani, con l’impegno di ampliare la diffusione in un progetto educativo più vasto. Per questo Alia aprirà un confronto anche con il Ministero della Pubblica Istruzione.
“La parola circolare è importante, è ascoltata e percepita sempre di più – ha precisato il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani -, è uno strumento essenziale in risposta all’emergenza climatica, agli impegni di de-carbonizzazione, al miglioramento dell’uso delle sorgenti rinnovabili e, non ultimo, al riciclo dei materiali, un impegno centrale per una gestione consapevole del nostro futuro. Non sprecare, riutilizzare tutto ciò che è possibile, anche trasformandolo o rigenerandolo, nella logica di uno sviluppo sempre più sostenibile, giusto. E nel caso dei rifiuti urbani, tutto nasce dai nostri comportamenti: per questo, utilizzare linguaggi diversi, innovativi, come un fumetto o come un videoclip musicale, aiuta a veicolare messaggi positivi e inclusivi”.
L’impegno quotidiano di tutti è, infatti, il primo passo per sostenere l’economia circolare; per questo l’artista toscano intervenuto alla presentazione – sensibile a queste tematiche e protagonista allo storico programma Tutti a Scuola (RAI UNO) alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, oltre che impegnato con Mario Tozzi in azioni teatrali ed editoriali sulle tematiche ambientali, “CLIMA – Non c’è più tempo”, e con AsVis sui goals dell’Agenda 2030 – lo evidenzia con la leggerezza ed ironia che lo contraddistingue e presente anche in questo progetto, che utilizza un linguaggio diverso e inusuale per far presa sui ragazzi (e non solo) attraverso la diffusione sulle varie piattaforme social.
«La musica ha un potere straordinario – ha dichiarato Lorenzo Baglioni -. Basta guardare i primi 10 video più visualizzati di sempre su YouTube per accorgersi che sono tutte canzoni. E allora perchè non provare a mettere questo potenziale comunicativo incredibile a disposizione di importanti cause sociali? E’ quello che proviamo a fare da qualche anno, spaziando dalla didattica fino a tematiche più sensibili, e questa volta, grazie ad Alia Servizi Ambientali, siamo riusciti a mettere in musica la raccolta differenziata, ovvero il primo passo verso un’economia circolare. La canzone, scritta con mio fratello Michele e prodotta da Lorenzo Piscopo, gioca con la parodia di genere di una (fittizia) Boy Band didattica, I Supplenti Italiani, riuscendo così a rendere romantica e appassionante la gestione e il riciclo dei rifiuti».
Anche Alia Servizi Ambientali, l’azienda che eroga i servizi di igiene ambientale ad oltre un milione e mezzo di cittadini residenti nelle province di Firenze, Pistoia e Prato, ha fatto questa scelta innovativa di linguaggio. «Per noi è importante cercare di coinvolgere le nuove generazioni- ha detto il Presidente, Nicola Ciolini – che oltre che “nativi digitali” stanno dimostrando sempre di più di essere anche “nativi sostenibili” e sono loro che ci permetteranno di traguardare gli obiettivi di riciclaggio indicati dall’UE. La raccolta differenziata di qualità è il primo passo per alimentare le “fabbriche del riciclaggio” e incrementare in modo sempre più deciso l’utilizzo di materie sostitutive al posto delle materie prime. Il videoclip di Lorenzo Baglioni racconta in modo ironico e leggero quanto sia importante che questo primo passo, che coinvolge ogni giorno ognuno di noi e le nostre famiglie, sia fatto bene».
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Acea, l’app Waidy su acqua e ambiente si rinnova con la versione “Wow”
ROMA (ITALPRESS) – La sindaca di Roma Virginia Raggi e l’amministratore delegato di ACEA Giuseppe Gola, nel corso dell’evento “Roma e l’acqua, la storia d’amore continua”, hanno presentato Waidy Wow, la versione aggiornata e rinnovata dell’app dedicata all’acqua e all’ambiente. L’iniziativa si è svolta ieri sera presso la Fontana del Gianicolo anche alla presenza del Direttore Operativo del Gruppo ACEA Giovanni Papaleo e, in rappresentanza della Federazione Italiana Nuoto, di Stefano Battistelli, prima medaglia olimpica maschile del nuoto italiano a Seul nel 1988.
In apertura, due esibizioni artistiche. La prima, quella del quintetto di ottoni dell’Orchestra Italiana del Cinema – eccellenza nazionale presieduta da Marco Patrignani, che promuove il patrimonio artistico e culturale della musica cinematografica nel mondo. A seguire, l’interpretazione di Franco Ricordi del Canto XXVI dell’Inferno, in occasione del settecentenario della morte del Sommo Poeta.
Waidy Wow nasce dall’impegno di un team di dipendenti del Gruppo ACEA che ha partecipato ad Innovation Garage, un programma di imprenditorialità ideato proprio per promuovere la creatività interna e la cultura dell’innovazione.
L’obiettivo è valorizzare la risorsa idrica e la bellezza dei territori. Attraverso la mappatura dei punti idrici, infatti, si promuove il consumo responsabile dell’acqua in un’ottica di sviluppo sostenibile e si contribuisce alla riduzione della plastica monouso.
L’app, rispetto alla prima versione lanciata lo scorso anno, si è evoluta. La nuova mappatura contiene ora 50 mila punti di erogazione di acqua potabile (come ad esempio i nasoni e le fontane storiche di Roma) collocati su tutto il territorio italiano, rispetto ai 6 mila iniziali. Inoltre, sarà possibile inoltrare segnalazioni sul funzionamento dei punti idrici tramite il canale diretto con il gestore (questo servizio, però, è attivo solo nei territori gestiti dal gruppo ACEA).
Tra le novità il restyling dell’interfaccia grafica; una funzione per trovare e aggiungere i punti di erogazione non presenti sulla mappa; la sezione “Storia e Contenuti” aggiornata ogni settimana; la presenza di indicatori di sostenibilità real-time; la possibilità di creare percorsi a piedi, in bici o di corsa e di selezionare percorsi multimediali e tematici con mappe narrative.
E’ stato inserito, inoltre, un percorso tematico alla scoperta delle fontane cinematografiche della Capitale: è una mappa che ha come scenario i luoghi che hanno segnato la vita culturale della città, un viaggio in 14 tappe, dal Fontanone del Gianicolo al Parco degli Acquedotti passando per i più famosi vicoli del centro storico, narrato dalla voce di giornalisti e critici cinematografici.
“Roma ha un rapporto profondo con l’acqua, con le sue fontane storiche, con i suoi acquedotti. Con l’app Waidy realizzata da ACEA uniamo innovazione e valorizzazione della risorsa idrica. Uno strumento a disposizione di tutti che cresce e si rinnova con ulteriori funzionalità e possibilità di scoperta e promozione turistica della città. E’ un progetto che si inserisce pienamente nel rilancio di Roma Capitale internazionale. Tra le tante novità della nuova versione anche quella molto affascinante per vivere Roma attraverso un viaggio nei luoghi dell’acqua legati alla storia del cinema. Continua quindi il nostro percorso per garantire acqua pulita, sicura, controllata, accessibile, con un uso sostenibile e consapevole”, afferma la sindaca Virginia Raggi.
“L’impegno del Gruppo Acea nella sostenibilità si è concretizzato in questi ultimi anni sia nei grandi progetti di business sia nelle attività volte a incoraggiare semplici azioni quotidiane che possono contribuire a ridurre l’impatto sull’ambiente. L’evoluzione dell’app Waidy rappresenta una tappa importante di questo percorso che mira a promuovere un uso più consapevole dell’acqua e a ridurre anche il consumo delle plastiche. Questo fa di Waidy un esempio di come tecnologia e sostenibilità possono dare un contributo effettivo ed efficace al miglioramento e alla diffusione di una cultura green”, ha dichiarato l’amministratore delegato Giuseppe Gola.
“Acea presenta, a poco meno di un anno dal suo lancio, la nuova versione dell’app Waidy che ha ampliato la propria copertura iniziale arrivando a mappare 50mila punti di erogazione di acqua potabile, tra fontane e nasoni, collocati in tutto il territorio nazionale, anche nelle regioni non servite dal Gruppo Acea. Nell’ultimo periodo, del resto, la società è stata protagonista di una importante accelerazione del processo di digitalizzazione nelle aree di business, a partire dal settore idrico”, ha affermato il direttore operativo Giovanni Papaleo.
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Emission Saving Tool 3.0, Enel X e Novartis lanciano algoritmo
ROMA (ITALPRESS) – Un ulteriore passo avanti nella collaborazione tra Enel X e Novartis sui temi della sostenibilità, in particolare per quanto riguarda l’inquinamento ambientale nelle città italiane e i suoi effetti sulla salute collettiva. E’ stata infatti lanciata la versione 3.0 dell’algoritmo Emission Saving Tool, grazie al quale è possibile calcolare la riduzione di emissioni nocive ottenibile attraverso la diffusione di veicoli elettrici, e i relativi benefici in termini di risparmio economico e miglioramento della salute. L’aspetto innovativo di questo upgrade è la capacità di misurare non solo le emissioni di CO2, di particolato nelle sue diverse dimensioni (PMx) e gli ossidi di azoto (NOx) ma anche l’abbattimento dell’inquinamento acustico cittadino favorito dal ricorso alla mobilità elettrica.
“Il lancio della nuova versione del tool intelligente che misura i benefici portati dalla mobilità elettrica in tutto il Paese, è un’occasione importante per consolidare il nostro rapporto con Novartis, partner con il quale condividiamo la visione di sostenibilità e l’attenzione alla salute delle persone – dichiara Augusto Raggi, Responsabile di Enel X Italia – L’Emission Saving Tool è uno strumento che abbiamo creato per dare un segnale tangibile di quanto sia importante l’elettrificazione dei trasporti e oggi, con l’aggiunta della misurazione dell’abbattimento dell’impatto acustico urbano dovuta all’utilizzo di un veicolo elettrico, dimostriamo ancora una volta che la rapida diffusione della mobilità elettrica è una realtà consolidata che porta vantaggi a tutti”.
“E’ il momento di essere ambiziosi nella costruzione di un nuovo modello di prevenzione delle cronicità”, afferma Pasquale Frega, Country President e Amministratore delegato di Novartis in Italia. “Siamo convinti che, in una prospettiva One Health, la salute, la protezione ambientale e lo sviluppo sostenibile debbano essere parte di una stessa strategia, che sia in grado di lanciare un nuovo, più completo ed efficace paradigma del benessere dei cittadini. E’ una visione resa chiara anche dalle istituzioni nazionali, impegnate nel difficile processo di rilancio del Paese con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e che Novartis condivide con Enel, realtà con la quale siamo impegnati a consolidare concretamente una collaborazione che si sta rivelando proficua. Siamo convinti che solo uscendo dai confini di settore e includendo la salute in tutte le politiche possiamo garantire futuro più equo e sostenibile alle future generazioni”.
Nella messa a punto della nuova versione dell’Emission Saving Tool, primo algoritmo validato dall’ente di certificazione RINA su questo perimetro, Enel X si è basata sugli studi del CEDR (Confèrence Europèenne des Directors do Roads) che hanno evidenziato una netta riduzione delle emissioni acustiche tra i 20km/h e i 50 km/h. A partire dalla sua creazione fino a maggio 2021, grazie ai servizi di ricarica targati Enel X, è stato risparmiato all’ambiente l’equivalente rumore che avrebbero emesso oltre 30mila vetture endotermiche nelle nostre città in un anno intero.
Sempre dal 2018, il risparmio dal punto di vista economico grazie alla diffusione della mobilità elettrica, in termini di emissioni atmosferiche e acustiche legate alle operazioni di ricarica, è calcolato in oltre 4 milioni di euro. Una quota molto importante di questo risparmio è costituita dai costi evitati per la tutela della salute dei cittadini, legati prevalentemente alla gestione delle patologie croniche.
La nuova iniziativa consolida la partnership tra Novartis ed Enel X, nata nel 2019 con la firma di un protocollo d’intesa nell’ambito dell’annuale assemblea dell’ANCI – Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, spazio d’elezione per un accordo nato allo scopo di favorire una strategia sostenibile fondata su un approccio integrato alle sfide ambientali e sanitarie che coinvolgono direttamente le aree urbane del nostro paese.
A questi temi è già stato dedicato lo studio “Città del futuro. Ambiente e salute per città più sostenibili e inclusive”, pubblicato lo scorso anno, nel quale si sono messe in luce le relazioni tra qualità dell’aria nelle concentrazioni urbane e incidenza delle malattie croniche, soprattutto cardiovascolari e respiratorie. Lo studio è stato il primo atto di un percorso di sensibilizzazione in grado di coinvolgere cittadini e istituzioni locali. Va in questa direzione la valorizzazione del ricorso alla mobilità elettrica urbana, con la sua dimostrata efficacia nell’abbassamento dei livelli di inquinamento atmosferico e acustico, per disegnare città del futuro sempre più verdi, ‘circolarì e salutari.
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