Home Ambiente Pagina 16

Ambiente

Con Locatelli, Cariplo porta in mostra i progetti di economia circolare

MILANO (ITALPRESS) – Raccontare, attraverso mostre, dibattiti e confronti, quanto l’economia circolare si sia sviluppata negli ultimi anni, anche in ambiti piu “nascosti”. E’ l’obiettivo di The Circle. Laboratori per un futuro circolare, un progetto che ha preso vita a Milano grazie alla promozione di Fondazione Cariplo, con le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, e con la collaborazione di IED, Istituto Europeo di Design. Si tratta della naturale prosecuzione dell’iniziativa avviata a Torino, che ha ospitato fino al 18 febbraio scorso, alle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, la mostra fotografica “Luca Locatelli.The Circle. Soluzioni per un futuro possibile”. A Milano si presenta con un format in parte diverso, che prevede, innanzitutto, un’esposizione degli scatti di Luca Locatelli dal 21 marzo al 20 aprile allo IED. La mostra coniuga immagini statiche e in movimento: alcune sono opere già esposte a Torino, con l’aggiunta di alcuni inediti.
Locatelli si è cimentato cogliendo con la sua tecnica i particolari di quattro progetti sostenuti da Fondazione Cariplo in questi anni nel campo dell’innovazione e dell’economia circolare. Il calendario del progetto The Circle prevede anche un dibattito l’8 aprile, alle 18, a Mare Culturale Urbano, in via Quinto Cenni e un momento di divulgazione e confronto sui temi dell’economia circolare, in collaborazione con il Circular Economy Lab, presso gli spazi di Cariplo Factory, in via Bergognone. Dal 2018 a oggi la Fondazione ha sostenuto 82 progetti di economia circolare per oltre 18 milioni di euro; molti di questi progetti sono nell’ambito della ricerca scientifica, altri in campo ambientale. Quel che è certo è che tutte queste attività hanno impatto sulla vita delle persone tutti i giorni, anche se non ce ne rendiamo conto.
L’attività in questo ambito non si esaurisce nel finanziamento a progetti. Un motore importante del sistema di Fondazione Cariplo è il Circular Economy Lab, creato nel 2018 insieme ad Intesa Sanpaolo; è un’iniziativa di innovazione che nasce dalla partnership tra Cariplo Factory e Intesa Sanpaolo Innovation Center per contribuire all’evoluzione del sistema economico italiano e diffondere 3 nuovi modelli di creazione del valore nell’interesse collettivo, accelerando la transizione verso modelli di Economia Circolare.
Come dire che da un lato Fondazione Cariplo agisce con il sostegno di progetti di enti non profit, dall’altro relazionandosi con aziende e altri attori della filiera produttiva, in un’azione a più livelli.
Locatelli si è cimentato cogliendo con la sua tecnica i particolari di 4 progetti sostenuti da Fondazione Cariplo: un nuovo processo di riciclaggio delle sabbie di fonderia che mira a valorizzare l’elevata qualità di partenza delle sabbie di fonderia trovando processi di riciclo ad alto valore aggiunto, che stimolino la creazione di un mercato vero e proprio; il progetto “Phyver” che si propone di sviluppare un innovativo processo di estrazione e valorizzazione di sostanze con proprietà nutraceutiche e/o cosmeceutiche provenienti da materiale di scarto vegetale (frutta e verdura); “Ritessere” che si prefigge di dimostrare come la sericina, proteina che si trova sulla superficie delle fibre di seta grezza, possa essere recuperata in modo sistematico e utilizzata per produrre materiali ad alto contenuto tecnologico; “Isola del riuso” che vuole portare un contributo concreto alla transizione ecologica in 4 Comuni della provincia di Brescia: Bovezzo, Concesio, Caino e Nave, scegliendo l’economia circolare come modello di sviluppo per aumentare la consapevolezza delle pubbliche amministrazioni sulle problematiche ambientali territoriali e ingaggiandole in azioni concrete legate alla sostenibilità.
In tutto questo, la ricerca scientifica è fondamentale per lo sviluppo di nuove tecnologie e processi che consentono di ridurre, riutilizzare e riciclare risorse in modo efficiente. Attraverso la ricerca, è possibile scoprire nuovi materiali, migliorare le tecnologie di riciclo e sviluppare metodi più efficienti per gestire i rifiuti.
-foto ufficio stampa Fondazione Cariplo-
(ITALPRESS).

Simona Fontana nuovo direttore generale Conai, Fabio Costarella vice

MILANO (ITALPRESS) – Cambio al vertice in Conai. Simona Fontana è il nuovo direttore generale del Consorzio Nazionale Imballaggi. Raccoglie il testimone da Valter Facciotto, che lascia la guida di via Pompeo Litta dopo quattordici anni. Va a Fabio Costarella la carica di vicedirettore generale.
La decisione è stata presa dall’ultima riunione del Consiglio d’amministrazione del Consorzio: il nuovo assetto organizzativo entrerà in vigore il 1° aprile.
«Dopo sedici anni in Consorzio, assumere la direzione è un onore e una gioia, non solo una grande responsabilità» commenta Fontana. «Il ringraziamento sincero al direttore Facciotto per la dedizione con cui ha guidato CONAI negli anni è più che dovuto: può lasciarci con la certezza che proseguiremo nel suo impegno con entusiasmo e costanza. Non posso non ringraziare il presidente Ignazio Capuano e il consiglio d’amministrazione per la fiducia. L’Italia è un Paese virtuoso, se pensiamo al riciclo degli imballaggi: un settore in cui ci contendiamo la leadership con la Germania. Oggi CONAI deve lavorare per rafforzare questo primato e raggiungere obiettivi di tutela ambientale sempre più ambiziosi, coinvolgendo cittadini, istituzioni e imprese in un’attività sinergica di dialogo, ricerca e sviluppo, prevenzione. Sarà un grande lavoro di squadra, e sono felice di affrontarlo con un team coeso e motivato».
«Una nomina che mi rende orgoglioso» afferma Costarella, «perchè arriva in un momento di transizione e cambiamento sia per il Consorzio sia per il sistema Paese, che dovrà sforzarsi per ottenere risultati ancora migliori di quelli – già ottimi – che ci mettono ai primi posti in Europa nella gestione e nel riciclo degli imballaggi. E per riuscirci ogni Regione d’Italia dovrà fare la sua parte: anche per questo continuerò nel mio lavoro con le realtà territoriali da Nord a Sud. Assumere la vicedirezione di CONAI è quindi una sfida incredibilmente stimolante. Al presidente Capuano e al consiglio di amministrazione va il mio ringraziamento personale. E il mio pensiero, oggi, va anche al direttore Facciotto, con cui ho collaborato per circa venticinque anni e che ci ha accompagnati con lungimiranza: è stato un esempio di impegno e correttezza».
Simona Fontana manterrà la delega alle attività del Centro studi, e a lei faranno capo le aree Internazionale, Consorziati, Comunicazione, Amministrazione, Recupero crediti, Information technology e Risorse Umane.
A Fabio Costarella vanno la responsabilità della sede di Roma e le deleghe ai Rapporti col territorio e all’Accordo Anci-CONAI; continuerà a seguire i Piani di sviluppo per il Centro-Sud.
Il presidente del Consorzio Ignazio Capuano si dice «certo che questo riassetto darà nuovo impulso e nuova stabilità alla struttura consortile: auguri di buon lavoro a Simona Fontana e a Fabio Costarella perchè sappiano migliorare ulteriormente i grandi risultati che CONAI ha ottenuto in ventisei anni. Per questi risultati di successo e per tutto il suo lavoro ringrazio, anche a nome del consiglio di amministrazione, il direttore uscente Valter Facciotto». Al presidente Capuano faranno riferimento le aree Affari legali e societari, Relazioni istituzionali, Relazioni con la stampa e i media, e la Segreteria.
-foto ufficio stampa Conai-
(ITALPRESS).

Gruppo Hera e Chef Express, nuova partnership per l’economia circolare

BOLOGNA (ITALPRESS) – Al via una nuova partnership tra Gruppo Hera, una delle maggiori multiutility italiane, e Chef Express, società di ristorazione controllata dal Gruppo Cremonini. Le due società hanno infatti sottoscritto un accordo rinnovabile, della durata di 3 anni, per collaborare a progetti orientati in modo particolare all’economia circolare e alla sostenibilità ambientale e sociale, in coerenza con gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile (SDG) definiti dall’Agenda ONU 2030.
Si amplia così la proficua collaborazione fra i due gruppi, avviata nel 2022 e finalizzata al recupero e alla trasformazione in biocarburante degli oli vegetali esausti provenienti da oltre 200 bar e ristoranti gestiti dalle società di ristorazione del Gruppo Cremonini, con 128 tonnellate di oli raccolti nel 2023 e trasformate in oltre 132 mila litri di biocarburante, portando a un risparmio di 364 tonnellate di CO2.
Tra le priorità della partnership c’è quella di estendere ad almeno altri 10 locali Chef Express situati in Emilia-Romagna il monitoraggio della raccolta dei rifiuti organici destinati agli impianti del Gruppo Hera di Sant’Agata Bolognese (BO) e Spilamberto (MO), in cui tali scarti sono trasformati in biometano e compost, per quantificare e monitorare il contributo di ogni punto vendita in termini di decarbonizzazione.
Una recente sperimentazione ha infatti già coinvolto con successo il punto vendita Chef Express di La Pioppa Est a Zola Predosa: dagli oltre 50 mila chili di rifiuto organico raccolti in un anno e conferiti all’impianto Hera di Sant’Agata Bolognese si è stimata una produzione di 4mila metri cubi di biometano, sufficienti ad alimentare un’auto di media cilindrata, per una percorrenza complessiva di circa 90 mila Km.
La multiutility supporterà inoltre Chef Express proponendo altre soluzioni di efficientamento nella gestione dei rifiuti volti alla valorizzazione degli scarti del servizio di ristorazione dalla fase di raccolta a quella di trattamento.
Con il nuovo protocollo d’intesa, Gruppo Hera e Chef Express si impegnano ad estendere la collaborazione anche ad altri progetti di economia circolare e a promuovere azioni in linea con una cultura della sostenibilità, con ricadute positive anche sotto il profilo sociale e culturale oltre che ambientale.
Si aggiunge infatti un ulteriore tassello alla collaborazione fra i due player, grazie al rapporto fra Hera e Last Minute Market, spin-off accreditato dell’Università di Bologna nato più di vent’anni fa per affiancare le aziende nella lotta contro gli sprechi alimentari, con fini sociali. Si tratta della raccolta delle eccedenze alimentari nei locali Chef Express, che partirà con un progetto pilota su tre punti vendita: il bar snack presso la stazione ferroviaria di Bologna AV, l’area di servizio La Pioppa Est a Zola Predosa (BO) e il locale all’interno del Policlinico di Modena, per poi valutare l’estensione del modello su più ampia scala.
“Questo nuovo accordo con la società di ristorazione del Gruppo Cremonini, insieme al quale già produciamo biometano attraverso la lavorazione di reflui agroalimentari nell’impianto Biorg di Spilamberto – commenta Giulio Renato, Direttore Centrale Servizi Ambientali e Flotte del Gruppo Hera – testimonia il nostro impegno nel percorso di decarbonizzazione, che passa anche attraverso la corretta gestione dei rifiuti. Supportare le aziende a perseguire valori come l’economia circolare e la transizione energetica è una delle nostre mission: come multiutility, infatti, sentiamo la necessità di mettere a disposizione di imprese, istituzioni e cittadini il nostro know how. Questa partnership ci permetterà di agire ancora una volta in modo concreto, creando valore per tutta la comunità”.
“Siamo felici di consolidare la partnership con Hera con nuove aree di intervento e di proseguire nel nostro percorso di sostenibilità attraverso iniziative concrete e coerenti con i principi ESG e con il Piano Strategico di Sostenibilità di Chef Express – ha commentato Sergio Castellano, Chief Quality & ESG Officer di Chef Express -. Il progetto legato al recupero degli oli vegetali di scarto destinati alla produzione di biocarburante idrogenato, già avviato, sta dimostrando in modo concreto e misurabile il nostro contributo ai processi tesi alla decarbonizzazione. Sono felice di poter annunciare inoltre un ampliamento della nostra collaborazione per dare il via ad altri progetti dall’impatto oltre che ambientale, anche sociale. Grazie ad Hera abbiamo creato rete con Last Minute Market e questo ci permetterà di avviare un nuovo progetto per il recupero delle eccedenze alimentari all’interno dei punti vendita Chef Express in armonia anche con il Target 12.3 previsto nell’obiettivo 12 dell’Agenda 2030 dell’ONU”.

– foto ufficio stampa Gruppo Hera –
(ITALPRESS).

CONAI, nel 2024 il riciclo degli imballaggi sfiorerà il 75%

MILANO (ITALPRESS) – Per l’anno in corso la percentuale di riciclo degli imballaggi in Italia dovrebbe arrivare a sfiorare il 75%: oltre 10 milioni e 300.000 tonnellate di rifiuti di imballaggio troveranno una seconda vita, ossia il 74,9% dell’immesso al consumo, che nel 2024 si prevede pari a circa 13 milioni e 900.000 tonnellate. E’ la prima stima ufficiale che CONAI fa a proposito dell’anno iniziato da meno di tre mesi in occasione della Giornata Mondiale del riciclo, che si celebra ogni anno il 18 marzo.
“L’annuncio pubblico delle previsioni ai media in occasione della Giornata Mondiale del riciclo è ormai una tradizione – spiega il presidente del Consorzio Ignazio Capuano -. E possiamo dire che il 2024 inizia sotto buoni auspici. La seconda metà del 2023 sembra essersi chiusa con una forte contrazione dell’immesso al consumo di pack, per via della crisi legata al difficile contesto internazionale, a cui non dovrebbe però aver fatto seguito un’analoga contrazione del riciclo. Secondo le nostre prime stime il 2024 vedrà poi crescere il riciclo sia in termini assoluti sia in termini percentuali. E sfiorare il 75% di riciclo significa aver superato con sei anni di anticipo gli obiettivi di riciclo che l’Europa chiede entro il 2030. Secondo gli ultimi dati Eurostat, del resto, l’Italia si contende la leadership con la Germania per riciclo pro-capite degli imballaggi”.
Il contesto di riferimento resta problematico, anche a causa dei conflitti internazionali che continuano a espandersi e dell’incertezza sulle dinamiche geopolitiche, ma il 2024 dovrebbe essere un anno di crescita delle percentuali di riciclo per ogni singolo materiale di imballaggio.
Le previsioni parlano del 77,8% per l’acciaio (409.000 tonnellate), del 73% per l’alluminio (64.000 tonnellate), dell’85,6% per la carta (4 milioni e 298.000 tonnellate), del 65,1% per il legno (2 milioni e 130.000 tonnellate), del 52% di plastica e bioplastica compostabile (1 milione e 183.000 tonnellate, di cui circa 51.000 di bioplastica), e dell’85,9% di vetro (2 milioni e 325.000 tonnellate).
“La prudenza resta comunque d’obbligo – commenta il presidente Capuano – e non è il momento di eccedere in trionfalismi: lo scenario internazionale non ce lo permette”.
Il 2024 rimarrà infatti un anno segnato da grande incertezza, che con ogni probabilità porterà gli Italiani a limitare i consumi anche per ricostituire i risparmi.
“Ci aspettiamo infatti una riconfigurazione delle scelte e dei luoghi di acquisto, che però non dovrebbe intaccare troppo il settore del riciclo, in particolare degli imballaggi. Anche perchè l’aspettativa è che tutti gli attori della filiera possano continuare a impegnarsi sempre di più per migliorare i risultati in questo ramo della nostra economia circolare. Dai cittadini che dovranno fare la raccolta differenziata con un’attenzione alla qualità sempre maggiore, agli enti locali che dovranno sviluppare i sistemi di raccolta per garantire risultati sempre migliori e agli impianti che selezionano e riciclano i rifiuti, fino a chi fa ricerca per migliorare sia le tecnologie di riciclo sia l’eco-progettazione degli imballaggi. Ed è proprio con quest’ultimo punto – quello della ricerca e sviluppo – che si potrà ottenere un vero cambio di passo nei prossimi anni. Il riciclo, del resto, è un’eccellenza del nostro Paese che va potenziata: l’Italia continua a fare scuola in questo settore, e deve migliorare le sue performance sostenibili in un’ottica di tutela ambientale sempre più concreta e pragmatica”.

– foto: ufficio stampa CONAI –
(ITALPRESS).

In Campidoglio l’impegno del CONOU per l’economia circolare

ROMA (ITALPRESS) – Nella Sala della Protomoteca dei Musei Capitolini si è svolta l’iniziativa “Roma Circolare – Per una nuova economia: la Capitale fa la differenza”, organizzata dall’Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale. Presente tra i relatori anche il CONOU, il Consorzio Nazionale degli Oli Usati, per parlare del ruolo chiave del modello consortile nell’Economia Circolare, in particolare per una città come Roma. L’economia circolare è un modello di sviluppo che mira a ridurre lo spreco di risorse e a promuovere la raccolta, il riutilizzo e il riciclo dei materiali, contribuendo così a preservare l’ambiente e a promuovere una crescita economica che sia più sostenibile. “Roma Circolare per una nuova economia” è una conferenza che riunisce esperti, autorità locali, aziende e organizzazioni impegnate a promuovere pratiche sostenibili e innovative per il futuro della città.
“CONOU è orgoglioso di partecipare a questa iniziativa e di condividere il proprio impegno per l’economia circolare. A Roma, ogni anno, il Consorzio raccoglie 4.400.000 kg di olio usato in ben 3500 punti di raccolta, inclusi 10 centri di raccolta comunali”, ha dichiarato il presidente del CONOU, Riccardo Piunti.
La conferenza si è dimostrata un’opportunità preziosa per discutere e promuovere politiche e azioni concrete volte a favorire la transizione verso un’economia circolare a Roma, contribuendo così a creare una città più sostenibile e inclusiva.
L’economia circolare “dovrebbe essere un traguardo comune – ha sottolineato ancora Piunti -. Senza un’attenta differenziazione, anche nell’olio minerale usato, non si ottiene nulla”.
“Conou è un campione di economia circolare, perchè raccoglie e rigenera la sostanziale totalità dell’olio minerale in Italia – ha proseguito -: parliamo di poco meno di 200 mila tonnellate di olio usato ogni anno, raccolto in 103 mila punti diversi in Italia e poi portati a rigenerazione”. Tutto questo avviene “in primis grazie all’impegno dei nostri raccoglitori, imprese che abbiamo selezionato nel tempo, che sono cresciute e che ora sono molto qualificate”, ha spiegato.
“L’obiettivo del Piano Rifiuti è arrivare a una raccolta differenziata al 70%”, mettendo “in campo tutti gli impianti, le filiere e i consorzi per fare in modo che i rifiuti diventino risorsa”, ha spiegato l’assessora all’Ambiente di Roma Capitale, Sabrina Alfonsi.
“Stiamo collaborando con i consorzi di filiera per l’educazione alla cittadinanza. Abbiamo fatto una grande campagna a Ostia con il Conou per l’olio minerale: sensibilizzare i diportisti a smaltire correttamente l’olio usato – che è una risorsa rigenerabile al 98% – è fondamentale per salvaguardare l’ambiente marino”.

– Foto ufficio stampa Conou –

(ITALPRESS).

“Acqua e Agricoltura: rapporti sostenibili”, il 26 marzo convegno a Roma

ROMA (ITALPRESS) – Se è vero che i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda2030 sono tra loro interconnessi, alcuni lo sono in modo più evidente di altri, è il caso degli obiettivi n. 2 “Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile” e n. 6 “Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie” peraltro inesorabilmente collegati all’obiettivo n. 13 “Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico”.
La cooperazione e rapporti sostenibili tra il mondo agricolo e il settore idrico sono pertanto fondamentali per raggiungere i due importanti goal del programma d’azione dell’ONU per ottenere un futuro migliore e più sostenibile per tutti.
Con questi propositi Fondazione UniVerde e Coldiretti, con il patrocinio di UNESCO WWAP – World Water Assessment Programme e con Almaviva in qualità di event partner, promuovono il convegno “Acqua e Agricoltura: rapporti sostenibili. Efficientamento idrico, digitalizzazione ed economia circolare” che si svolgerà a Roma, martedì 26 marzo, ore 9.00, presso la Sala delle Statue di Palazzo Rospigliosi, sede nazionale di Coldiretti, e in diretta streaming su Radio Radicale.
In occasione dell’evento – opportunità di riflessione sulle imminenti sfide del cambiamento climatico per le risorse idriche e il settore primario ma anche di confronto per creare nuove sinergie – sarà presentata la traduzione ufficiale in italiano del Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche 2024 “L’acqua per la prosperità e la pace”, curata dalla Fondazione UniVerde con il supporto di UNESCO WWAP, in collaborazione con Acquedotto Pugliese, GMT, EPM e AVR federata Anima Confindustria e il XIV Rapporto “Gli italiani e l’agricoltura”, con focus su Crisi climatica ed efficientamento idrico realizzato da Fondazione UniVerde in collaborazione con Noto Sondaggi, ANBI e Fondazione Campagna Amica.
Durante l’evento saranno inoltre presentate best practice di imprese italiane virtuose che possano accelerare la transizione ecologica e digitale, esattamente nella direzione tracciata dalle Nazioni Unite. In effetti, la crescente domanda di acque dolci e con essa la competizione tra aree agricole e centri urbani impongono efficienza nella governance delle risorse idriche e un’economia circolare dell’acqua per evitare sprechi, recuperare precipitazioni meteoriche e riutilizzare in modo sicuro le acque reflue, anche in agricoltura, contrastando ogni forma di inquinamento della risorsa fondamentale per la vita sul Pianeta. Occorre investire nell’innovazione tecnologica, nella digitalizzazione e in infrastrutture sostenibili per rispondere alle sfide del climate change.
Dopo i saluti introduttivi di Vincenzo Gesmundo (Segretario Generale Coldiretti) e di Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente Fondazione UniVerde) seguirà la presentazione, a cura di Michela Miletto (Direttore UNESCO WWAP – World Water Assessment Programme), della traduzione ufficiale in italiano del Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche 2024.
Sarà la volta del panel “La gestione sostenibile delle risorse idriche” con gli interventi di: Gilberto Pichetto Fratin (Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), Luigi Giuseppe Decollanz (Commissario E.I.P.L.I. – Ente per lo sviluppo dell’Irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia, Lucania ed Irpinia), Patty L’Abbate (Vicepresidente Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici, Camera dei Deputati), Andrea Guerrini (Componente Collegio ARERA e Presidente WAREG – European Water Regulators), Maurizio Montalto (Presidente IISPA).
A seguire si svolgerà il panel “Pitch di best practice per la corretta gestione delle risorse idriche” con gli interventi di: Massimiliano Evangelista (Sales Strategic Lead Ambiente e Territorio, Almaviva), Francesca Portincasa (Direttrice Generale, Acquedotto Pugliese), Alessandro Durante (Segretario Generale AVR – ANIMA Confindustria), Emanuele Giglio (Responsabile R&D, GMT), Carmine Esposito (Consigliere delegato, EPM), Adriano Maroni (Socio Innidea).
Si proseguirà con la presentazione, a cura di Antonio Noto (Direttore Noto Sondaggi), del XIV Rapporto “Gli italiani e l’agricoltura” e, a seguire, sarà la volta del panel “Agricoltura e climate change: le sfide dell’efficientamento idrico e dell’economia circolare e dell’acqua” con gli interventi di: Francesco Lollobrigida (Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste), Nicola Dell’Acqua (Commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica), Francesco Vincenzi (Presidente di ANBI), Stefano Vaccari (Direttore Generale del CREA), Maria Chiara Zaganelli (Direttore Generale di ISMEA), Dominga Cotarella (Presidente di Terranostra).
Le conclusioni sono affidate a Ettore Prandini (Presidente Coldiretti) e ad Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente Fondazione UniVerde). Modera il convegno Gianni Todini (Direttore Askanews).
Tra i nedia partners: Italpress e TeleAmbiente.

– Foto: Fondazione Univerde –

(ITALPRESS).

Sogin, al via iscrizioni per visitare 5 impianti nucleari dismessi

ROMA (ITALPRESS) – Si sono aperte le iscrizioni alla quarta edizione di “Open Gate”, l’iniziativa con cui il Gruppo Sogin, nel fine settimana dell’11 e 12 maggio, aprirà le porte di cinque impianti nucleari italiani, oggi in decommissioning, a oltre 3.330 cittadini. Le iscrizioni, esclusivamente on line, si chiuderanno lunedì 22 aprile. L’evento coinvolge le quattro centrali di Trino (Vercelli), che raggiunse durante l’esercizio il record mondiale di funzionamento a piena potenza, Caorso (Piacenza), la più grande del nostro Paese, Latina, all’epoca del suo avvio la centrale più potente d’Europa, Garigliano (Caserta), con la caratteristica “sfera bianca” che racchiude il reattore, e per la prima volta l’impianto Itrec di Rotondella (Matera), che è stato il principale impianto nucleare di ricerca del Mezzogiorno.
Sono previsti due percorsi di visita, “zona controllata” e “area industriale”, per le centrali di Trino, Caorso, Garigliano e per l’impianto Itrec di Rotondella, mentre per Latina è programmato un solo percorso, “area industriale”. Nell'”area industriale” possono accedere, se accompagnati, anche i minori dai sei anni in su.
Nei tour, della durata di circa due ore, i tecnici Sogin faranno ripercorrere i luoghi che rappresentano un pezzo di storia industriale del nostro Paese e racconteranno il lavoro che svolgono ogni giorno, nel rispetto dei criteri di massima sicurezza, per terminare lo smantellamento degli impianti nucleari e gestire i rifiuti radioattivi, dal loro stoccaggio nei depositi temporanei alla sistemazione definitiva nel Deposito Nazionale.

– Foto ufficio stampa Sogin –

(ITALPRESS).

Dal 18 al 22 aprile tornano le celebrazioni italiane dell’Earth Day

ROMA (ITALPRESS) – Annunciate da Earth Day Italia e Movimento dei Focolari date ed eventi principali che caratterizzeranno le celebrazioni italiane del 54mo Earth Day, la più importante manifestazione ambientale delle Nazioni Unite, che si celebra il 22 aprile in tutto il mondo con oltre un miliardo di cittadini coinvolti attraverso l’opera di 200mila partner in 193 Paesi.
Dal 18 al 21 aprile torna a Roma il Villaggio per la Terra – appuntamento ormai storico di primavera che coinvolge studenti e famiglie da tutta Italia per vivere il piacere della natura, dello sport, della musica e della vita all’aria aperta. Circa 600 eventi, tutti gratuiti, organizzati da centinaia di organizzazioni della società civile e delle istituzioni, animeranno la festa nella Terrazza del Pincio e del Galoppatoio di Villa Borghese.
Novità di quest’anno – dal 18 al 20 aprile alla Casa del Cinema – Impatta Disrupt, il festival dell’innovability pensato per celebrare anche la Giornata mondiale della Creatività e dell’Innovazione che le Nazioni Unite hanno voluto il giorno prima dell’Earth Day, proprio per invitare gli innovatori di tutto il pianeta a lavorare insieme per un futuro sostenibile.
Il 22 aprile sarà finalmente la Giornata Mondiale della Terra.
Giunta alla 54ma edizione questa festa globale vede l’Italia in prima fila nella campagna #OnePeopleOnePlanet che dà il nome a una maratona multimediale di 16 ore prodotte live dall’auditorium della Nuvola di Fuksas.
Con lo slogan “Torna a battere il cuore per la Terra!” la maratona #OPOP giunge quest’anno alla sua quinta edizione grazie alla produzione Earth Day e alla diffusione internazionale sui canali RaiPlay e VaticanNews. A sostenere la promozione mondiale dell’evento saranno le reti social di Earth Day Network e del programma ambientale ONU Connect4Climate, organizzatore della Planet Week al G7 di Torino.
Le celebrazioni italiane – già riconosciute dall’Earth Day Network di Washington come best case internazionale per la tutela del Pianeta e lo sviluppo di una forte coscienza ecologica – avranno quest’anno un ulteriore importante significato, diventando tappa iconica del G7 Clima, Energia e Ambiente di Torino (previsto dal 28 al 30 aprile). Nel capoluogo piemontese sono infatti in programma due eventi di alto valore simbolico sostenuti dalla Regione Piemonte e dedicati al dialogo interculturale e intergenerazionale.
Questi gli eventi.
Pace e Ambiente: da Gerusalemme a Torino un dialogo interculturale ed interreligioso con il coinvolgimento di leader religiosi e culturali da diverse aree del Pianeta insieme per indicare lo sviluppo sostenibile quale strada maestra per la costruzione di una pace solida e duratura.
Stati generali dell’ambiente per giovani: in collaborazione con il MASE e il MIM i giovani universitari e degli ultimi anni delle scuole superiori di Roma e Torino, insieme ad una rappresentanza di loro coetanei dai 7 paesi del G7, parteciperanno a tavoli tematici per la stesura di un testo che sarà portato all’attenzione dei 7 Ministri dell’Ambiente impegnati per il G7.
La sera del 22 aprile, dall’Auditorium della Nuvola verrà trasmesso in diretta su RaiPlay e su VaticanNews lo storico Concerto per la Terra di Earth Day Italia. A raccogliere il testimone lasciato dai tanti artisti che si sono battuti per un mondo più sostenibile, sarà Luca Barbarossa con la sua Social Band che dedicherà la serata al tema Pace e ambiente insieme ad altri importanti artisti sensibili al tema.

– foto di Ilaria Magliocchetti Lombi fornita da ufficio stampa ItalCommunications –
(ITALPRESS).