ROMA (ITALPRESS) – Quasi 1000 specie aliene si sono già adattate a vivere nelle calde acque del Mar Mediterraneo e stanno sostituendo le specie endemiche, mentre condizioni meteorologiche sempre più estreme devastano fragili praterie di fanerogame marine e i banchi di corallo e minacciano le nostre città e le coste. In occasione della Giornata mondiale degli oceani, il WWF mostra come il cambiamento climatico abbia già trasformato, a volte in modo irreversibile, alcuni dei più importanti ecosistemi marini del Mediterraneo, con conseguenze per settori economici come la pesca e il turismo, e cambiamenti nel nostro consumo di pesce. E’ necessaria un’azione urgente per mitigare ulteriori emissioni di gas serra e per adattarsi alla nuova realtà di un mare destinato a riscaldarsi. Quello dell’effetto della crisi climatica è solo il primo dei temi proposti dalla Campagna GenerAzioneMare del WWF Italia che vedrà per tutta l’estate volontari, ricercatori, velisti, sub e apneisti impegnati nella difesa collettiva del nostro Capitale Blu. Il calendario degli eventi verrà lanciato nei prossimi giorni insieme al Manifesto di Campagna con gli obiettivi di tutela per il 2021.
Con l’aumento delle temperature del 20% più veloce della media globale e l’innalzamento del livello del mare che dovrebbe superare il metro entro il 2100, il Mediterraneo sta diventando il mare con il riscaldamento più rapido e il più salato del nostro pianeta. Il nuovo rapporto del WWF “The Climate Change Effect in the Mediterranean: Stories from an overheating sea” mostra i 6 principali impatti che il cambiamento climatico ha su tutta la biodiversità marina e l’entità dei mutamenti risultanti nelle principali specie ittiche e habitat con conseguenze sulla sussistenza delle comunità locali. Il WWF sottolinea la pericolosa relazione tra l’impatto climatico e le attuali pressioni umane sulla vita marina, come la pesca eccessiva, l’inquinamento, lo sviluppo antropico costiero e la navigazione che hanno già drasticamente ridotto la resilienza ecologica del nostro mare, ovvero, la sua capacità di rigenerarsi.
“Dagli scenari degli esperti sul futuro del Mediterraneo, come l’accelerazione dell’aumento delle temperature e l’ingresso di numerose specie aliene, il Mare Nostrum rischia di cambiare volto in tempi rapidissimi con inevitabili conseguenze per le comunità. Ora più che mai è necessario puntare sulla superficie di mare protetto, almeno il 30% entro il 2030 così come prevede anche la nuova Strategia sulla Biodiversità UE. Le Aree marine protette, infatti, sono uno strumento essenziale per la resilienza dei nostri mari e degli ecosistemi che li rendono unici. La migliore cura è investire sulla Natura e aiutarla a rigenerarsi”, afferma Donatella Bianchi, presidente di WWF Italia.
Per Giulia Prato, responsabile Mare del WWF Italia, “il Mediterraneo di oggi non è più quello di una volta. La sua tropicalizzazione è già avanzata. Il cambiamento climatico non è un tema del futuro, è una realtà che oggi scienziati, pescatori, subacquei, comunità costiere e turisti stanno già vivendo. La posta in gioco è molto alta tenendo conto dei benefici che il Mar Mediterraneo potrebbe offrire. Se vogliamo invertire questa tendenza dobbiamo ridurre la pressione umana e costruire la resilienza. Ecosistemi sani e una fiorente biodiversità sono le nostre migliori difese naturali contro gli impatti climatici”.
In tutta la regione si stanno verificando cambiamenti negli habitat e nelle popolazioni ittiche. I molluschi autoctoni sono diminuiti di quasi il 90% nelle acque israeliane, specie invasive come il pesce coniglio costituiscono l’80% delle catture di pesce in Turchia e specie meridionali come barracuda e cernie brune sono diventate osservazioni comuni nelle acque settentrionali della Liguria. Le comunità costiere hanno iniziato ad adattarsi alla nuova realtà, imparando a catturare e cucinare nuove specie come pesci coniglio, meduse e altri esemplari alieni come nuove prelibatezze di mare, installando reti intorno alle spiagge per tenere fuori le meduse che potrebbero anche essere utilizzate nel settore cosmetico.
Le temperature più calde e le tempeste stanno trasformando anche i fondali delle acque profonde. Praterie endemiche di Posidonia, gorgonie e Pinna nobilis sono diminuite in tutta la regione, fino ad estinguersi completamente in alcune aree.
“La perdita di queste specie avrebbe un impatto drammatico sull’intero ecosistema marino poichè forniscono habitat vitali per molte specie, producono benefici nella lotta al cambiamento climatico poichè alcune di esse funzionano come serbatoi naturali di carbonio e anche per la nostra economia poichè spesso attirano subacquei e turisti. Le aree marine protette ben gestite possono fare molto per ridurre il più possibile lo stress sulle restanti popolazioni – sottolinea il WWF -. Questi casi mostrano chiaramente il forte nesso tra clima e oceano e la necessità di una migliore protezione marina per ripristinare la biodiversità e gli stock ittici e ricostruire la resilienza del nostro mare. In occasione della Giornata mondiale degli oceani, il WWF pubblica anche “Blueprint for a Living Planet”, che delinea quattro principi per un’azione integrata oceano-clima per guidare le discussioni che confluiranno nella COP 15 della Convenzione sulla Diversità Biologica, nella COP26 della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico e nella COP22 della Convenzione di Barcellona che si svolgeranno durante la seconda metà del 2021. Il WWF chiede ai leader globali e mediterranei di garantire che quest’anno vengano concordate azioni e meccanismi finanziari più forti per la biodiversità e il clima.
(ITALPRESS).
Wwf “Il riscaldamento del Mediterraneo sta mettendo il turbo”
Acea Energia sempre più green, adesso è 100% sostenibile
ROMA (ITALPRESS) – Acea Energia si rinnova grazie ad una scelta green che rappresenta pienamente l’impegno dell’azienda per la tutela dell’ambiente, per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica e per favorire la transizione energetica.
La società di vendita del Gruppo Acea ha reso infatti le sue commodity completamente a impatto zero. Luce 100% Green prodotta esclusivamente da fonti rinnovabili e certificata con “Garanzia d’origine” e Gas 0% CO2 con compensazione delle emissioni di anidride carbonica grazie all’acquisto di crediti di carbonio certificati (VER: Verified Emission Reduction). L’iniziativa “carbon credits” consente infatti, grazie al sovvenzionamento di progetti internazionali, di ridurre le emissioni di gas a effetto serra in atmosfera e di concorrere al raggiungimento dei principali Obiettivi di Sviluppo Sostenibile promossi dalle Nazioni Unite.
La scelta sostenibile di Acea Energia esprime un nuovo posizionamento, raccontato con una campagna di comunicazione, al via da domani, realizzata dall’agenzia DLV BBDO e pianificata internamente. Nei mesi di giugno e luglio la campagna coinvolgerà i principali media: più di 1.300 spot radio oltre ad uscite sui quotidiani, advertising televisivo e una video strategy sul digital con oltre 27 milioni di visualizzazioni, oltre a 1.800 impianti di affissione. La campagna vede la partecipazione, in qualità di testimonial d’eccezione, di Frank Matano ed Emanuela Fanelli che racconteranno con ironia quanto sia facile rispettare l’ambiente con Acea Energia.
L’impegno per la sostenibilità di Acea Energia prosegue inoltre con il lancio di un concorso dal nome “Una vincita che farà ECO”, con in palio due Fiat 500 Passion Cabrio 100% elettriche.
L’offerta 100% ECO di Acea Energia ha l’obiettivo di promuovere uno sviluppo sostenibile grazie ad un portafoglio di offerte che rispetta l’ambiente e alla promozione di valori condivisi con clienti e cittadini, in uno sforzo comune per un futuro più attento all’ambiente.
(ITALPRESS).
Conai, in due anni +10% imballaggi rivisti in chiave green
ROMA (ITALPRESS) – Una buona notizia arriva dal mondo delle imprese italiane proprio in occasione della Giornata Mondiale degli oceani: CONAI, il Consorzio Nazionale Imballaggi che raggruppa quasi 800mila imprese italiane, annuncia che i casi di imballaggi rivisti in chiave sostenibile negli ultimi due anni sono aumentati. Le iscrizioni all’edizione 2021 del Bando CONAI per l’eco-design, che ogni anno premia le soluzioni di packaging migliorate grazie a interventi che ne riducono l’impatto ambientale, si sono chiuse il 31 maggio. E oggi il primo bilancio rivela di una crescita di casi presentati del 10% rispetto alla scorsa edizione. Nel dettaglio 319, candidati da 156 aziende.
“Non sono pochi, se consideriamo che per il Bando è richiesta l’adozione puntuale di leve di prevenzione specifiche, soprattutto in un anno così difficile – commenta il presidente CONAI Luca Ruini -. Pur fra le difficoltà che il 2020 ha portato al tessuto imprenditoriale del nostro paese, il percorso verso la sostenibilità non si è interrotto, anzi: le aziende hanno investito nell’eco-design e hanno continuato a presentarci le loro nuove soluzioni di imballaggio. L’attenzione alla tutela ambientale continua a cresce, così come la volontà di creare un vero e proprio data-base di casi d’eccellenza che possono rappresentare validi esempi per le imprese di oggi e di domani”.
I dati preliminari saranno confermati al termine della fase di analisi che durerà fino alla fine del mese di ottobre, quando l’incontro con l’ente di certificazione per la verifica delle procedure di analisi e di validazione della graduatoria metterà fine al percorso di valutazione.
“L’interesse delle aziende si è confermato vivace dal giorno di apertura delle candidature, a marzo, fino al 31 maggio – spiega Simona Fontana, responsabile dell’Area prevenzione CONAI -. L’edizione 2020 era stata segnata dal primo lockdown, ma si era chiusa con un sorprendente 18% di candidature in più, molte delle quali arrivate in corsa a giugno, dopo la nostra decisione di prolungare di un mese il periodo per le presentazioni. Quest’anno invece il dialogo con le imprese è stato costante, nonostante le difficoltà legate a una pandemia non ancora conclusa. Nuova dimostrazione del fatto che le aziende italiane hanno sempre più voglia di essere sostenibili: sanno che anche i loro imballaggi possono essere ambasciatori della loro attenzione all’ambiente”.
Le aziende candidate si contenderanno ora un montepremi di 500.000 euro. 450.000 saranno suddivisi fra tutti i casi premiati nella graduatoria finale. 50.000 euro verranno invece suddivisi fra i cinque vincitori dei super premi per l’innovazione circolare da 10.000 euro. Uno di loro riceverà anche una menzione speciale da parte di Legambiente.
Tutti i casi presentati al Bando – che ha ricevuto il patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica – saranno analizzati attraverso l’Eco Tool CONAI, uno strumento di Life Cycle Assessment semplificato in grado di calcolare gli effetti delle azioni di prevenzione in termini di risparmio energetico, di risparmio idrico e di riduzione delle emissioni di CO2, oltre che (per i casi di imballaggi che facilitano le attività di riciclo) di quantità di materia prima seconda generata. Poi interverrà una giuria di tecnici. I vincitori saranno annunciati durante il mese di novembre 2021.
(ITALPRESS).
Finanziamento da 35 mln per nuovo impianto di riciclo bottiglie in PET
MILANO (ITALPRESS) – La crescita sostenibile al centro dei progetti di Dentis Recycling Italy, azienda cuneese di proprietà dell’omonima famiglia, che dal 1987 è specializzata nel recupero del PET proveniente da raccolta differenziata o da scarti di lavorazione ed è oggi leader internazionale nel settore del riciclo meccanico. Con un’innovativa operazione targata “Green New Deal”, Dentis ha ottenuto un finanziamento di 35 milioni di euro, sostenuto dalla garanzia green di SACE ed erogato da un pool di istituti finanziari, composto da Deutsche Bank, Intesa Sanpaolo, UniCredit e CDP.
Dentis destinerà la liquidità ottenuta alla realizzazione di un nuovo impianto per il riciclo delle bottiglie in PET per alimenti presso lo stabilimento di Sant’Albano Stura in provincia di Cuneo, accanto alla linea di produzione già esistente.
Le bottiglie vengono lavorate per produrre PET riciclato (rPET) adatto all’uso alimentare, attraverso un processo meccanico che permette al rifiuto di avere nuova vita, riducendo così l’impatto sull’ambiente legato sia allo smaltimento dei rifiuti, sia alla produzione di bottiglie da materia prima di origine fossile.
“Un investimento strategico, quindi – si legge in una nota -, in risposta alle esigenze del comparto del beverage, coerente con la direttiva SUP (Single Use Plastics), approvata di recente dall’Unione Europea (904/2019), che fissa l’obbligo di utilizzo di rPET nella produzione di nuove bottiglie per almeno il 25% entro il 2025 e il 30% entro il 2030 – il cosiddetto processo di riciclo “bottle-tobottle” – oltre a un target di raccolta differenziata delle bottiglie in PET immesse sul mercato del
77% entro il 2025 e del 90% entro il 2029″.
(ITALPRESS).
Neutralità climatica, via libera a un Fondo Ue per la transizione
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato un regolamento che istituisce un fondo – con una dotazione pari a 17,5 miliardi di euro – che contribuirà a rendere la transizione verde equa e inclusiva.
Il Fondo per una transizione giusta (JTF) finanzierà progetti che allevieranno in tutta l’UE i costi socioeconomici delle comunità che dipendono fortemente dai combustibili fossili o dalle industrie ad alta intensità di gas a effetto serra e che devono diversificare l’economia locale.
E’ una delle misure che l’UE sta adottando per conseguire il suo obiettivo di ridurre del 55% le emissioni di gas a effetto serra entro il 2030 e la neutralità climatica entro il 2050.
“Il successo del Green Deal europeo poggia sulla nostra capacità di attenuare le conseguenze per coloro che sono maggiormente colpiti dalla decarbonizzazione dell’economia. Il Fondo per una transizione giusta fornirà il tanto necessario sostegno alle imprese e ai lavoratori a livello locale, affinchè insieme – in quanto Unione – possiamo contrastare i cambiamenti climatici senza lasciare indietro nessuno”, spiega Nelson de Souza, ministro portoghese della Pianificazione, presidente di turno del Consiglio Ambiente dell’Ue.
(ITALPRESS).
Al via la 13^ edizione di “Obiettivo Terra”
ROMA (ITALPRESS) – Al via la 13esima edizione di Obiettivo Terra, il concorso nazionale dedicato alle Aree Protette d’Italia. Ça cerimonia di premiazione si terrà a Roma il 22 aprile 2022 per celebrare la 52a Giornata Mondiale della Terra.
In palio 1.000 euro, la gigantografia in una delle splendide piazze di Roma, la copertina della pubblicazione dedicata alla nuova edizione del concorso e altri premi. “La ripartenza passa dalla tutela dell’ambiente, dalla valorizzazione dei nostri Parchi naturali e dalla promozione di un turismo sempre più sostenibile, diffuso e smart. E’ fondamentale che l’impegno per l’emergenza climatica sia concreto e costante, perchè solo così si potrà giungere al vero cambiamento culturale di cui la nostra epoca ha bisogno come risposta alle nuove sfide di questo millennio e la pandemia ce lo insegna”, afferma Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde.
Claudio Cerreti, presidente della Società Geografica Italiana, aggiunge: “La salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio naturalistico è uno scopo, ma soprattutto un mezzo. Uno scopo, ovviamente, perchè non possiamo più permetterci di consumare l’ambiente sapendo fin troppo bene che non lo sappiamo rigenerare; e un mezzo, nel senso che incorporare sempre più, nei comportamenti quotidiani, la cura convinta del nostro ambiente di vita sollecita l’attenzione a una vera sostenibilità del nostro modo di vivere, produrre, consumare; sollecita una presa di coscienza che va al di là della sola tutela, verso la richiesta di opzioni politiche che modifichino alla radice la postura verso il non-umano; sollecita, infine, la consapevolezza di quanto sia ricca, diversa e insostituibile la realtà, oltre il modesto orizzonte di ciascuno di noi come individuo, e apre alla comprensione e al rispetto verso l’Altro, umano e non-umano”.
Per Giancarlo Morandi, presidente di Cobat, “la quasi totalità dell’umanità si è finalmente resa conto, nonostante la pandemia in atto ancora da debellare, della necessità di mantenere abitabile la terra per gli esseri umani. Cobat anticipando i tempi ha compreso che non bastava più semplicemente ottimizzare i propri processi logistici ed industriali ma che bisognava affrontare i problemi con una filosofia più attenta all’uomo e alla sua cultura per risvegliarne la capacità di diventare attore consapevole di un nuovo sviluppo”.
Al via dal 5 giugno “Obiettivo Terra” 2022, la nuova edizione del concorso di fotografia geografico-ambientale promosso da Fondazione UniVerde e Società Geografica Italiana Onlus, dedicato alla difesa e alla valorizzazione del patrimonio ambientale, del paesaggio, dei borghi, delle peculiarità e delle tradizioni enogastronomiche, agricole, artigianali, storico-culturali e sociali dei Parchi Nazionali, Regionali, Interregionali, delle Aree Marine Protette, delle Riserve Statali e Regionali. Obiettivo del contest è quello di promuovere la diffusione di un modello di turismo ecosostenibile e responsabile.
La cerimonia di premiazione del concorso si terrà il 22 aprile 2022 per celebrare la 52a Giornata Mondiale della Terra. “Obiettivo Terra” 2022 è promosso con la main partnership di Cobat, la grande piattaforma italiana dell’economia circolare, e con la digital partnership di Bluarancio.
Il contest è aperto a tutti i cittadini, italiani e stranieri, residenti o domiciliati in Italia che abbiano compiuto i 18 anni di età entro il 3 marzo 2022. Dal 5 giugno 2021 (Giornata mondiale dell’ambiente) al 3 marzo 2022 (Giornata mondiale della fauna selvatica), i partecipanti al concorso possono inviare un’immagine scattata in un Parco Nazionale, Regionale, Interregionale, in un’Area Marina Protetta o in una Riserva, Statale o Regionale.
La partecipazione è totalmente gratuita, basterà registrarsi sul portale www.obiettivoterra.eu e caricare una fotografia a colori, secondo le caratteristiche tecniche previste dal regolamento del concorso. E’ ammessa la candidatura di una sola foto per partecipante.
Al vincitore di “Obiettivo Terra” 2022, oltre al primo premio di 1.000 euro e all’onore di veder esposta al pubblico la gigantografia della propria foto in una delle piazze centrali di Roma, sarà donata una targa ricordo dai soggetti promotori e dedicata la copertina del volume “Obiettivo Terra 2022: l’Italia amata dagli italiani”.
Oltre al primo premio saranno selezionate, tra le foto ammesse, le vincitrici delle Menzioni per ognuna delle seguenti categorie: Alberi e foreste (in collaborazione con Comando Unità forestali, ambientali e agroalimentari dei Carabinieri); Animali (in collaborazione con Federparchi); Area costiera (in collaborazione con Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera); Fiumi e laghi (in collaborazione con Federazione Italiana Canoa e Kayak); Paesaggio agricolo (in collaborazione con Fondazione Campagna Amica); Patrimonio geologico e geodiversità (in collaborazione con Società Italiana di Geologia Ambientale); Turismo sostenibile (in collaborazione con Touring Club Italiano).
Per l’edizione 2022 sono confermate le Menzioni speciali: Borghi (alla più bella foto di un borgo all’interno di un’Area Protetta italiana, in collaborazione con l’Associazione “I borghi più belli d’Italia”); Obiettivo Mare (alla migliore foto subacquea scattata in un’Area Marina Protetta, in collaborazione con Marevivo); Obiettivo Roma (alla più bella foto scattata nelle Aree Protette della Città Metropolitana di Roma Capitale); Parchi dal cielo (alla più bella foto scattata con un drone nelle Aree Protette, in collaborazione con Cobat. Premio conferito solo a chi è in possesso delle necessarie autorizzazioni e per fini di monitoraggio, tutela e conservazione della biodiversità).
E’ infine previsto il Premio “Parco Inclusivo” 2022, in collaborazione con FIABA Onlus e Federparchi, all’Area Protetta che si sia maggiormente distinta, attraverso iniziative concrete, per favorire l’accessibilità e la fruibilità per le persone con disabilità e a ridotta mobilità.
Info sul contest anche sulla nuova versione del sito della Fondazione UniVerde www.fondazioneuniverde.it che celebra la Giornata Mondiale dell’Ambiente con il restyling del portale web: nuova veste grafica e nuova sezione notizie aggiornata e implementata, per offrire una navigazione più fluida e intuitiva e consentendo di accedere più facilmente alle informazioni disponibili su news, campagne, petizioni, attività e eventi.
(ITALPRESS).
Allianz, video-racconto su Oasi di San Felice
In occasione del World Environment Day-Giornata Mondiale dell’Ambiente delle Nazioni Unite, Allianz lancia cinque video che illustrano con immagini di grande effetto quel lembo di natura toscana che la Compagnia assicuratrice ha deciso di proteggere, sviluppare e rendere maggiormente fruibile dalla popolazione, svolgendovi anche fino al 2019 iniziative di educazione ambientale per le scuole: l’Oasi San Felice affiliata WWF a Marina di Grosseto, in Toscana. I video – pubblicati sul sito Oasi San Felice affiliata WWF (allianz.it) – illustrano sia i cambiamenti climatici, tema da tempo al centro della strategia di sostenibilità del Gruppo assicurativo-finanziario, sia i diversi habitat che compongono l’Oasi, un’area litoranea di 50 ettari all’interno di una più estesa proprietà Allianz: la pineta del Tombolo, di impianto artificiale, le dune fossili e lo stagno scolmatore detto Fiumara di San Leopoldo, costruito sotto i Lorena per bonificare l’area. Il video-racconto, realizzato da Federico Santini, ha come protagonista la guida ambientale Paola Talluri della Società Cooperativa Silva, che su incarico di Allianz si occupa anche della manutenzione e sorveglianza dell’area. La narrazione si articola in cinque puntate, che vogliono approfondire la storia dell’Oasi San Felice di proprietà Allianz, i diversi habitat preservati e l’impatto mitigante gli effetti dei cambiamenti climatici nell’area protetta. Negli anni, migliaia di studenti sono transitati dall’Oasi prima della pandemia, fruendo di visite guidate finanziate da Allianz, sempre con un focus sulla natura del luogo e sui cambiamenti climatici. L’Oasi ha anche ospitato nel maggio 2013-2014 i primi due Bioblitz della Toscana, esperimenti di citizen science, e nel settembre 2019 un campus creativo transdisciplinare di Land Art, il progetto “Dune- Arti Paesaggi Utopie” di Accademia Mutamenti.
Allianz è da tempo impegnata a contrastare i cambiamenti climatici e a promuovere un’economia a basse emissioni di CO2, sia attraverso una riduzione delle emissioni proprie, che dal 2012 sono totalmente azzerate attraverso progetti di forestazione, sia con riferimento alle attività core d’investimento e assicurative, dialogando con le aziende nelle quali investe e che assicura per supportarle nella definizione di strategie sostenibili, sia infine offrendo prodotti e servizi environment-friendly ai clienti. In particolare, Allianz continuerà a ridurre le emissioni di gas serra dei propri investimenti con l’obiettivo di detenere un portafoglio a zero emissioni nette di CO2 entro il 2050, con l’impegno a raggiungere un primo target intermedio di riduzione di tali emissioni entro il 2025. (ITALPRESS).
Un piano per la “Rigenerazione” ecologica delle scuole
ROMA (ITALPRESS) – Il ministro Patrizio Bianchi e la sottosegretaria Barbara Floridia hanno presentato “RiGenerazione Scuola”, il Piano per la transizione ecologica e culturale delle scuole, pensato nell’ambito dell’attuazione dell’Agenda 2030 dell’ONU.
“Oggi apriamo un capitolo importante: la formazione e l’educazione alla sostenibilità. Lo facciamo con una parola meravigliosa, RiGenerazione. Lavoriamo a una nuova capacità di agire per l’ambiente, partendo dalla scuola, che è il battito della comunità”, ha detto il ministro Patrizio Bianchi in apertura dell’evento.
“Se riusciremo a educare i giovani a un nuovo modo di abitare il mondo, riusciremo a cambiare il Paese. Per questo il termine “rigenerazione”: dobbiamo rigenerare i nostri pensieri – ha aggiunto la sottosegretaria Barbara Floridia -. La scuola è il luogo giusto per farlo, è l’infrastruttura culturale per eccellenza del Paese, è l’autostrada del pensiero. Dobbiamo passare dal concetto della resilienza al concetto della rigenerazione, non dobbiamo più resistere, ma imparare a vivere in un mondo nuovo”.
Educare i più giovani ad abitare il mondo in modo diverso, a ragionare sul lungo periodo, ponendo maggiore attenzione ai temi ambientali, alla sostenibilità delle nostre economie e dei nostri stili di vita, progettando nuovi mestieri che sappiano guardare al futuro rispettando ciò che ci circonda. Questi sono, appunto, gli obiettivi del Piano presentato oggi, che guarda alla scuola italiana come infrastruttura culturale, come centro delle comunità, modello esistenziale e abitativo, luogo d’origine di un nuovo alfabeto ecologico ed economico. Per l’attuazione del Piano, sottolinea la Sottosegretaria Floridia, “è previsto più di un miliardo di investimenti e la realizzazione di 200 scuole nuove a efficienza energetica”.
La transizione ecologica e culturale della scuola sarà fondata su quattro pilastri: la rigenerazione dei saperi, ovvero che cosa si impara a scuola; la rigenerazione delle infrastrutture, con la costruzione di edifici innovativi e la creazione di nuovi ambienti di apprendimento; la rigenerazione dei comportamenti, con l’acquisizione di buone abitudini nel rispetto dell’ambiente anche a scuola; la rigenerazione delle opportunità, ovvero indirizzi scolastici caratterizzati da percorsi formativi che guardano ai temi dell’ecologia e della sostenibilità.
Questa mattina, a rappresentare i quattro pilastri, in collegamento video e in presenza, sono state alcune scuole italiane che hanno raccontato i loro progetti e la loro esperienza diretta in tema di transizione ecologica.
Durante la presentazione del Piano è stato trasmesso un video messaggio di Maria Chiara Carrozza, presidente del CNR. Hanno inoltre partecipato Fabio Trincardi, direttore del Dipartimento di Scienze del sistema terra e tecnologie per l’ambiente del CNR, Claudia Brunori, vice direttore del Dipartimento per l’Economia Circolare di ENEA e Alessandro Bratti, direttore generale dell’ISPRA.
Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha poi concluso l’evento ricordando che, anche in pandemia, “questo è un Paese che non si è fermato. Come tutte le volte, questo Paese dimostra la sua capacità nel momento più difficile, più delicato. Lo dico anche a voi ragazzi: dimostrate che dobbiamo essere orgogliosi del nostro Paese. E ricominciamo quindi a rigenerarci. Le scuole siano presidio di legalità, intelligenza e passione, il nostro Paese ne ha bisogno”.
Sul sito del ministero dell’Istruzione è consultabile la pagina RiGenerazione Scuola, dedicata alla transizione ecologica e culturale delle scuole.
(ITALPRESS).









