Home Ambiente Pagina 187

Ambiente

Terna, Rse e Arera insieme contro il cambiamento climatico

ROMA (ITALPRESS) – Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione elettrica nazionale, Rse, società per lo sviluppo di attività di ricerca nel settore energetico, e Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, hanno presentato oggi nel corso di un webinar pubblico la nuova metodologia per il Piano di Resilienza della rete di elettrica nazionale, con l’obiettivo di incrementare la sicurezza, l’affidabilità e la sostenibilità delle infrastrutture energetiche strategiche per il Paese, esposte frequentemente a fenomeni climatici estremi sempre più intensi ed estesi.
A livello globale negli ultimi 40 anni sono triplicati gli eventi naturali considerati rilevanti: anche in Italia si è assistito a un importante aumento dei fenomeni meteorologici severi, con impatti spesso catastrofici, che hanno interessato la rete di trasmissione nazionale. E così, coerentemente con le indicazioni dell’Arera espresse nella Delibera 64/2021, Terna ha avviato per la prima volta una consultazione – aperta fino al 13 maggio 2021 – volta a raccogliere pareri su una metodologia innovativa per la stima degli indicatori di resilienza al fine di individuare gli interventi utili a minimizzare la vulnerabilità delle infrastrutture sottoposte agli eventi climatici estremi a beneficio della sicurezza del servizio elettrico e del territorio per imprese e cittadini.
La nuova metodologia, frutto di un anno di lavoro, definisce i criteri attraverso i quali identificare gli interventi finalizzati all’incremento della robustezza e della resilienza della rete di trasmissione elettrica dei prossimi anni, ed è stata introdotta e illustrata da Stefano Saglia e Luca Lo Schiavo, rispettivamente membro del Collegio e Vicedirettore direzione infrastrutture energia e unbundling dell’Arera, Francesco Del Pizzo, Responsabile Strategie di Sviluppo Rete e Dispacciamento di Terna, Maurizio Delfanti, Amministratore Delegato di Rse. Ai lavori hanno partecipato anche Marilena Barbaro, Dirigente Regolamentazione infrastrutture energetiche del Ministero della Transizione Ecologica, e Gilberto Dialuce, ex Direttore Generale per le infrastrutture e la sicurezza dei sistemi energetici e geominerari del Ministero della Transizione Ecologica.
Nello specifico, lo studio coordinato da Terna e Rse si compone di 3 principali linee guida – che analizzano la frequenza e l’estensione degli eventi climatici estremi, il loro impatto sulle infrastrutture di rete e un’analisi della tipologia di asset interessati – e individua una serie di interventi specifici per minimizzare il rischio di interruzione del servizio elettrico. Tra gli interventi principali ci sono azioni preventive per diminuire l’esposizione degli impianti a eventi meteorologici severi; soluzioni per ridurre il tempo di ripristino degli asset a seguito di disservizi; attività di monitoraggio predittive per anticipare situazioni meteo critiche con impatto sulle reti. Terna ha già pianificato la realizzazione di nuove linee in cavo interrato, il potenziamento, l’interramento o il rifacimento a seconda delle esigenze di elettrodotti esistenti, interventi puntuali di mitigazione del rischio, come per esempio l’installazione di dispositivi anti-rotazionali per prevenire la formazione dei cosiddetti manicotti di ghiaccio sui conduttori, l’implementazione di piani di emergenza con strumenti e attrezzature a supporto del ripristino del servizio, quali mezzi speciali e gruppi elettrogeni.
Infine, modelli previsionali per un sempre più dettagliato e preciso monitoraggio delle infrastrutture tramite l’utilizzo di innovativi sensori, IoT e analisi dei big data.
Lo studio è il risultato di un approccio ad ampio spettro che ha consentito a Terna e Rse di analizzare e definire le curve di vulnerabilità delle infrastrutture – ovvero stime della probabilità di rottura dei componenti a sollecitazioni dirette ed indirette – partendo dalla mappatura della rete e individuando le porzioni a maggior rischio per effetto di vento forte, ghiaccio e neve. Infine, correlazioni meteo storiche hanno permesso di valutare con maggiore accuratezza la probabilità delle contingenze multiple tenendo conto dei cambiamenti climatici: in questo modo è stato possibile identificare le aree del territorio più a rischio di guasti a fronte di eventi meteo avversi e individuare le zone a maggior priorità di intervento.
(ITALPRESS).

Isole minori, Cingolani “Volano per la transizione ecologica”

ROMA (ITALPRESS) – “L’impegno del Ministero è massimo per accelerare la transizione ecologica e la valorizzazione e tutela degli ecosistemi delle piccole isole. A partire dal Pnrr, con la protezione degli ambienti naturali, l’installazione delle rinnovabili e la tutela della risorsa idrica. Si tratta di obiettivi primari e urgenti. Non più procrastinabili. Le piccole isole presentano da sempre problematiche strutturali che vanno affrontate una volta per tutte. E questa è l’occasione giusta: sono ad esempio naturalmente predisposte alla valorizzazione degli elementi naturali per la produzione di energia rinnovabile.
Lavoreremo, di concerto con gli altri ministeri, affinchè possano trovare sempre più occasioni di sviluppo sostenibile soprattutto attraverso l’ecoturismo”. Così il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, a un incontro organizzato dal ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, in videoconferenza, tra il Governo e i Comuni delle isole minori, per analizzare le problematiche inerenti l’emergenza Covid, e quelle relative ai presidi sanitari, ai trasporti, alla scuola e alla ripartenza del turismo.
(ITALPRESS).

Ischia, Marevivo-Pellicano Hotels a tutela della spiaggia della Chiaia

ROMA (ITALPRESS) – Al via la collaborazione fra Marevivo e il Gruppo Pellicano Hotels per la tutela dell’ecosistema marino. Il Gruppo alberghiero supporterà infatti la nuova campagna nazionale di Marevivo “Adotta una spiaggia”, attraverso la quale è possibile sostenere l’Associazione nelle attività di pulizia, osservazione e valorizzazione di decine di spiagge in tutta Italia. Dopo gli appuntamenti in Toscana e nel Lazio, l’iniziativa interesserà la Spiaggia della Chiaia a Forio (isola di Ischia), fortemente compromessa da inquinamento antropico di ogni tipo, dalle bottiglie di plastica agli attrezzi da pesca. I dipendenti Mezzatorre Hotel & Thermal Spa, affiancati dai volontari di Marevivo e con il patrocinio del Comune di Forio e dell’Area Marina Protetta “Regno di Nettuno”, diventeranno delle vere e proprie “sentinelle” della spiaggia, organizzando operazioni di pulizia dei rifiuti e attività di sensibilizzazione anche grazie al posizionamento di pannelli informativi. Inoltre si renderanno disponibili a segnalare eventuali criticità riscontrate, ma anche esempi di pratiche virtuose.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito de “Il Dolce Far Bene”, il nuovo programma di sostenibilità del Gruppo Pellicano che coinvolgerà i tre hotel del Gruppo (oltre a Il Pellicano di Porto Ercole, La Posta Vecchia di Palo Laziale e il Mezzatorre Hotel & Thermal Spa di Ischia) in numerose iniziative di sostenibilità ambientale.
“Abbiamo lanciato questa campagna per chiedere alle persone di guardare la spiaggia non come qualcosa da sfruttare solamente nei mesi estivi, ma come ad un ecosistema ricco di biodiversità, habitat naturale di centinaia di animali e piante marine, da tutelare tutto l’anno – ha dichiarato Raffaella Giugni, responsabile Relazioni Istituzionali di Marevivo -. Proteggere una spiaggia significa proteggere tutte le specie che la abitano, e siamo felici di avere al nostro fianco un Partner come Il Gruppo Pellicano, che ha intuito la necessità di applicare un modello imprenditoriale basato sulla sostenibilità”.
“La nostra filosofia è sempre stata quella di offrire esperienze diverse ai nostri ospiti. Nel corso degli anni, abbiamo lavorato a diverse iniziative sostenibili, ma durante la pandemia abbiamo sentito la necessità di aumentare il nostro impegno e concretizzarlo. Siamo orgogliosi della collaborazione con Marevivo e felici di poter dare un aiuto concreto alla salvaguardia del mare e dell’ambiente in luoghi che ci stanno molto a cuore”, commenta Marie-Louise Sciò, CEO & direttore creativo Pellicano Hotels.
“Amare il proprio territorio significa, soprattutto, rispettare l’Ambiente e la Natura che ci circonda. Come Amministrazione Comunale di Forio siamo da sempre vicini alle iniziative proposte da Marevivo a tutela dell’Ambiente, iniziative che contribuiscono, in varie forme, alla creazione e consolidamento di una giusta “coscienza ecologica” anche nelle nuove generazioni. L’iniziativa “Adotta una spiaggia”, promossa da Marevivo, costituisce un ulteriore passo avanti nella tutela di uno dei nostri beni più preziosi, il Mare e la biodiversità che esso stesso custodisce. Ringrazio quanti si renderanno protagonisti di questo evento e Marevivo per la continua e fattiva collaborazione a salvaguardia del territorio isolano e del Mare che lo circonda”, sottolinea Francesco Del Deo, sindaco del Comune di Forio e Presidente ANCIM.
(ITALPRESS).

Acea, Gaia Rating conferma crescita su indicatori di sostenibilità

ROMA (ITALPRESS) – ACEA si conferma fra le aziende con la migliore performance complessiva sui temi di sostenibilità, questo è quanto è stato certificato da Gaia Rating, l’agenzia francese che valuta i risultati non finanziari e l’efficace integrazione delle politiche di sostenibilità nel governo d’impresa.
ACEA si posiziona al 7° posto su un totale di 512 aziende, incrementando la sua performance complessiva per il terzo anno consecutivo. I risultati di sintesi raggiunti nei quattro settori principali di valutazione, Governance, Social, Environmental ed External Stakeholders, si distinguono per essere tutti al di sopra delle medie di settore.
Particolarmente positivo il riconoscimento ottenuto sull’area ambientale con un punteggio complessivo di 90/100, seguito da External stakeholders, criterio che valuta le relazioni con le principali parti interessate (fornitori, clienti e comunità locali), con un punteggio di 79/100.
Il risultato conferma l’apprezzamento che ACEA continua a ricevere dagli osservatori esterni e dagli analisti sempre più attenti alle aziende impegnate in un percorso di crescita sostenibile e di valore condiviso con il territorio.
Nel corso dell’ultimo anno, ACEA ha, inoltre, confermato la sua presenza nell’area “leadership CDP” con il punteggio A-.
(ITALPRESS).

Foresta Verdura Resort inaugura la stagione 2021 con 680 nuovi alberi

ROMA (ITALPRESS) – Onda verde per il Verdura Resort, la tenuta siciliana del gruppo Rocco Forte Hotels, che il prossimo 13 maggio inaugura la stagione 2021 con 680 nuovi alberi per arricchire la “Foresta Verdura Resort”. Alle piante di ulivo, arancio, mandorlo, fico d’india, melograno e limone, nell’autunno 2020 si sono aggiunti 480 nuovi alberi di ulivo e arancio, portando a quota 7.700 le piante da frutto oggi esistenti nella ‘Foresta Verdura Resort’. Questo intervento, effettuato in vista dell’apertura della stagione 2021, vuole portare il Verdura Resort di Sciacca a diventare una destinazione in grado di fare la propria parte per assorbire CO2 e preservare la biodiversità.
Partendo dal proprio frutteto sviluppato in poco più di dieci anni, il Verdura Resort ha quindi celebrato la Giornata internazionale della Terra superando i propri confini: per farlo ha scelto l’arancio come albero simbolo del proprio territorio e, in partnership con Treedom, il 22 aprile 2021 ha avviato la piantumazione di ulteriori 200 alberi di arancio in tutto il mondo. Una porzione degli aranci della ‘Foresta Verdura Resort’ affidati a Treedom crescerà ora nelle fertili valli catanesi presso la Cooperativa Beppe Montana della rete Libera Terra, che si occupa del recupero sociale e produttivo dei beni liberati dalle Mafie. Partendo dalla Sicilia, il ‘fil vert’ che lega il progetto in un bouquet di Paesi disseminati nei diversi continenti, raggiungerà anche Kenya e Tanzania, per poi approdare ad Haiti e Guatemala.
Il ciclo di vita di tutti i nuovi alberi sarà sempre consultabile su Treedom.net, la prima piattaforma web al mondo che permette di piantare un albero a distanza e seguirne la storia online.
Grazie a questa nuova collaborazione, a partire dalla stagione 2021, il Verdura Resort diventa il primo operatore del segmento luxury che si fa portavoce del turismo sostenibile con un impegno che potrà essere supportato anche dagli ospiti, dai clienti istituzionali e dalle aziende partner. Tutti potranno infatti piantare un arancio nella ‘Foresta Verdura Resort’, realizzata in collaborazione con Treedom, grazie alle proprie donazioni – sia in fase di prenotazione sia durante il soggiorno al Verdura Resort. “La sostenibilità è da sempre nel DNA del Verdura Resort e la nascente collaborazione con Treedom vuole proprio suggellare il nostro impegno per il rispetto dell’ambiente che ci circonda e per un turismo sempre più sostenibile. In quest’ottica desideriamo coinvolgere anche i nostri clienti e i nostri partner perchè ciascuno di noi può dare il proprio prezioso contributo per un futuro migliore”, commenta Giacomo Battafarano, general manager del Verdura Resort.
Da sempre attento alla responsabilità sociale e ambientale, il resort dispone di tutte le caratteristiche strutturali per produrre energia in modo ecologico, come pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria e un sistema di riciclo dell’acqua. Queste dotazioni sono accompagnate da una politica finalizzata a preservare la bellezza del paesaggio anche grazie al divieto di circolazione per le automobili a favore di kart elettrici e, sempre a partire dal 2021, ampliando il parco delle biciclette a disposizione che, in collaborazione con Lombardo Bike, raggiunge quota 350 tra pedalata meccanica e assistita. Stessa filosofia per le nuove venti Rocco Forte Private Villas, residenze indipendenti che rappresentano un capolavoro di architettura sostenibile. I 230 ettari di verde rendono il Verdura Resort una destinazione unica nel Mediterraneo anche grazie alla sua capacità di accogliere eventi in esclusiva realizzati con una formula ‘distanti insiemè e nel pieno rispetto dell’impegno per un turismo sempre più sostenibile.
Al suo interno, oltre alla ‘Foresta Verdura Resort’, dal 2014 è operativa anche ‘Verdura Società Agricolà. L’azienda vanta oltre 2.600 mq di terreno dedicati all’orto, dove viene valorizzata la biodiversità grazie alla coltura di ortaggi e piante aromatiche tra cui: melanzane, pomodori, peperoni, meloni, peperoncino, fave, rosmarino, salvia, menta e finocchietto selvatico. Sempre nell’anno di fondazione di ‘Verdura Società Agricolà, è stata avviata anche la produzione di olio extra vergine di oliva, ottenuto dalle varietà di olive appartenenti alla tradizione locale – Cerasuola, Biancolilla e Nocellara – raccolte manualmente e lavorate a freddo entro poche ore per ottenere il massimo risultato dal punto di vista organolettico. L’olio EVO del Verdura Resort ha così superato i propri confini geografici approdando nelle cucine e nei ristoranti di Rocco Forte Hotels in tutto il mondo.
(ITALPRESS).

Cresce la raccolta differenziata in Italia

ROMA (ITALPRESS) – Cresce la percentuale di raccolte differenziate in Italia: nel 2019 il nostro Paese ha raggiunto il 61,69%, con un valore del +3,5% rispetto all’annualità precedente. Sempre nel 2019 in crescita anche le quantità gestite dai Consorzi di Filiera che sfiorano i 6,4 milioni di tonnellate di materiali, con un aumento di oltre il 18% sul 2018. Il confronto tra i due anni registra quindi un trend crescente delle quantità gestite da tutti i consorzi. A metterlo in evidenza sono i dati del IX rapporto 2019 e X rapporto 2020 sulla banca dati Anci-Conai, presentati nella sede dell’Anci a Roma durante una conferenza stampa in streaming alla presenza del ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, di Enzo Bianco, presidente del Consiglio nazionale Anci, Carlo Salvemini, delegato Energia e Rifiuti Anci e Luca Ruini, presidente Conai.
I dati fanno riferimento agli anni 2018 e 2019, periodo di vigenza dell’Accordo Quadro Anci-Conai (2014-2019) e dei relativi Allegati Tecnici, in termini di quantità di rifiuti di imballaggio raccolti, della loro qualità e dei corrispettivi economici riconosciuti ai Convenzionati dai sei Consorzi di filiera (CiAl, Comieco, Corepla, Coreve, Ricrea e Rilegno).
Nel 2019 le quantità gestite dai sei Consorzi hanno sfiorato i 6,4 milioni di tonnellate, crescendo di oltre il 18% rispetto all’anno precedente.
Il sistema Anci-Conai nel biennio 2018/2019 ha contribuito in modo importante ai risultati complessivi raggiunti dal Paese che, per alcune filiere, già superano gli obiettivi di preparazione per il riutilizzo e riciclo fissati al 2030. Questi ultimi possono quindi considerarsi sostanzialmente raggiunti a livello nazionale, con eccezione di carta e plastica.
I due rapporti fotografano anche un aumento dei corrispettivi riconosciuti ai Convenzionati dai Consorzi di Filiera: nel 2019 sono stati in tutto oltre 601 milioni di euro, con un incremento del 15,49% rispetto al 2018. Oltre il 61% del totale degli importi è stato riconosciuto per le raccolte della plastica, mentre la filiera che registra il maggiore incremento dei corrispettivi fatturati rispetto all’anno precedente è quella della carta.
Confermata anche la diffusione capillare dell’accordo Anci-Conai: i Comuni coperti da almeno una convenzione sono stati 7.839 nel 2018 e 7.847 nel 2019, rispettivamente pari al 98,55 e al 99,15% del totale e per una popolazione complessiva di 59.524.019 abitanti nel 2019.
In relazione al 2019, il 62% dei Comuni è coperto da 5 o 6 Convenzioni, mentre nel 2018 tale dato si attestava a poco più del 56%. La gestione dei materiali all’interno del sistema consortile, cioè usando le convenzioni, è molto più frequente nelle regioni del Nord rispetto al resto del Paese.
“La nascita del Ministero della Transizione Ecologica è parte di quel percorso di costruzione che vede il nuovo governo impegnato nella realizzazione di una nuova visione strategica delle politiche ambientali. In quest’ottica – sottolinea il ministro Roberto Cingolani – stiamo lavorando per ridurre il divario ancora oggi esistente tra le diverse aree del Paese e assicurare una transizione giusta e inclusiva. E’ necessario avere a disposizione servizi sempre più smart che consentano la condivisione delle informazioni, la creazione di una rete al servizio delle istituzioni e dei cittadini per sviluppare e far acquisire la piena consapevolezza che le loro abitudini condizionano il nostro modo di vivere”.
“Come Associazione abbiamo garantito il rispetto delle condizioni previste dall’Accordo Quadro Anci Conai appena concluso, e faremo lo stesso per il nuovo Accordo 2020-2024, firmato lo scorso anno”, evidenzia Enzo Bianco, presidente del Consiglio nazionale Anci. Tuttavia, “per perseguire i benefici dell’economia circolare serve uno sforzo congiunto visto che dai rapporti emerge a livello nazionale, la convivenza di due macroaree: Nord e Centro-Sud. La prima continua ad avere ottimi livelli di raccolta sia quantitativa che qualitativa, il Centro ha fatto passi avanti mentre il Sud sconta carenze e ritardi. Per Bianco “colmare il gap non è solo possibile ma necessario al sistema Paese: auspichiamo che il Pnnr con le sue risorse, su questa misura 52,7 miliardi di euro, contribuisca a colmare il divario. Con questi interventi si potrà recuperare il gap di impianti che aggrava la distanza tra le due macroaree”.
“L’efficacia della raccolta e del riciclo dei rifiuti è una sfida cruciale che si gioca nel campo della sostenibilità dei sistemi urbani, nel più ampio contesto della transizione verso un’economia ambientalmente compatibile che il nostro Paese ha intrapreso – dichiara Carlo Salvemini, sindaco di Lecce e delegato Anci per Energia e Rifiuti – i dati segnalano che il rapporto tra i Comuni e Conai è proficuo, genera ottime performance e consente di centrare gli obiettivi di raccolta. Questo deve incoraggiarci a fare ancora meglio, accelerando ulteriormente sulle filiere della plastica e della carta, investendo ancora su tutto il territorio nazionale sull’incremento della qualità della raccolta differenziata. L’esperienza di questi anni e le recenti novità legislative ci pongono di fronte alla necessità di definire un nuovo Accordo per la gestione delle frazioni recuperabili, operando con senso di equilibrio e concretezza a beneficio della collettività”.
“I numeri danno nuova conferma dell’importanza del sistema consortile nel suo ruolo di sussidiarietà al mercato – afferma Luca Ruini, presidente Conai – permettendo all’economia circolare italiana di mantenere un ruolo di leadership nel panorama europeo. Conai e Anci continuano a collaborare con risultati che portano da sempre grande beneficio al Paese. Uno su tutti: oggi sette imballaggi su dieci hanno una seconda vita. Uno dei nostri obiettivi principali, del resto, è migliorare in qualità e in quantità la raccolta differenziata, sostenendo soprattutto il percorso che molti Comuni del Sud stanno facendo per arrivare a risultati paragonabili a quelli del Nord. Aiutandoli non solo a intercettare le risorse in arrivo dall’Europa, ma anche a sviluppare competenze adeguate”, conclude Ruini.
(ITALPRESS).

Intesa Sp, 55 mln per progetti di crescita sostenibile di LU-VE Group

MILANO (ITALPRESS) – Intesa Sanpaolo ha scelto di finanziare la crescita sostenibile al centro del progetto di sviluppo di LU-VE Group con finanziamenti per un totale di 55 milioni di euro. Un prestito S-Loan pari a 30 milioni di euro è finalizzato a sostenere il capitale circolante e i piani di sviluppo dell’azienda incentrati su nuovi programmi ESG (Environmental, Social, Governance) già strategici per la società. A questo si aggiunge un finanziamento pari a 25 milioni di euro che LU-VE ha ottenuto a valere sul plafond di 6 miliardi che il Gruppo Intesa Sanpaolo ha destinato allo sviluppo dell’Economia Circolare, con l’obiettivo di sostenere le migliori aziende del territorio nel perseguire piani di crescita responsabile e promuovere la loro capacità progettuale nonostante il difficile momento condizionato dalla pandemia in corso.
In particolare, l’operazione S-Loan ha l’obiettivo di supportare attività di forte impatto ambientale e sociale che si traducono nell’acquisto di energia elettrica da fonti rinnovabili e nel supporto delle associazioni operanti nel no profit e nel sostegno personale e professionale alle categorie svantaggiate.
“LU-VE è da sempre molto sensibile alla sostenibilità e al rispetto ambientale, sono temi che fanno parte del nostro DNA aziendale – dice Matteo Liberali, amministratore delegato di LU-VE Group -. E’ proprio in questa direzione che sono orientati i nostri progetti futuri: l’obiettivo è proseguire il percorso di innovazione e crescita interpretando le nuove esigenze di rispetto ambientale. Siamo felici che Intesa Sanpaolo abbia riconosciuto il nostro impegno in obiettivi sempre più sostenibili, che sono stati e continuano a essere fondamentali perchè hanno consentito la crescita economica del Gruppo”.
“Questo significativo finanziamento erogato a un’eccellenza quale LU-VE testimonia l’importanza di creare relazioni virtuose tra partner che condividono valori comuni e l’impegno a crescere, promuovendo tali valori – sottolinea Tito Nocentini, direttore regionale Lombardia Nord Intesa Sanpaolo -. La transizione sostenibile passa anche attraverso la crescita e lo sviluppo delle PMI che mostrano di comprendere e governare il proprio impatto sociale, ambientale e di governance, al quale la banca affianca a sua volta il proprio supporto e la propria partecipazione. In particolare, il prestito S-Loan di Intesa Sanpaolo legato a obiettivi di sostenibilità, come in questo caso, è stato rafforzato di recente con un ulteriore scopo solidale e di alto impatto sociale: la banca infatti destinerà una donazione per ogni prestito erogato, che diventa così un’ulteriore occasione per accrescere anche il proprio impatto sociale in un sistema di reciprocità con l’impresa”.
(ITALPRESS).

Formazione green all’Università di Palermo, candidature aperte

PALERMO (ITALPRESS) – Partirà il 21 giugno il percorso formativo Gestire i rifiuti tra legge e tecnica, organizzato dal Consorzio Nazionale Imballaggi e dal Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Palermo: ottanta laureati in materie scientifiche, economiche o giuridiche avranno la possibilità di frequentare gratuitamente il programma, articolato in ventiquattro moduli. Le candidature sono aperte: ci sono tre settimane di tempo per iscriversi. Dopo gli iter formativi promossi nel 2019 e nel 2020, i Green Jobs arrivano per la prima volta in Sicilia.
Un percorso che CONAI porta avanti con l’Ateneo di Palermo per diffondere conoscenza e cultura di tutela ambientale e di gestione e riciclo dei rifiuti, nuova tappa del Progetto di Formazione “Green Jobs”. Obiettivo: facilitare l’inserimento professionale di giovani laureati nei settori della green economy, dando loro una chance in più.
La collaborazione con l’Ateneo di Palermo consente di utilizzare le competenze che questo ha da tempo maturato nelle tematiche oggetto del percorso formativo, per quanto riguarda sia le attività di ricerca che quelle didattiche, nell’ambito dei corsi di laurea e laurea magistrale dell’offerta formativa dell’Ateneo.
“Promuovere le competenze legate all’economia circolare è da sempre parte dei nostri compiti istituzionali – afferma Luca Ruini, presidente CONAI -. In tutta Italia, e in modo particolare nelle Regioni del Mezzogiorno: continuiamo a sostenerle perchè colmino il gap che, in termini di gestione efficiente dei rifiuti, ancora le separa da molte aree del Nord. Lo sviluppo di competenze e professionalità specifiche non può che favorire questo processo: del resto, il miglioramento registrato nel corso degli ultimi anni è trascinato proprio dalle regioni del Mezzogiorno”.
“Abbiamo accolto con grande entusiasmo la proposta di collaborazione pervenuta dal CONAI – dice Fabrizio Micari, Rettore dell’Università degli Studi di Palermo – che ci offre l’opportunità di formare ulteriormente i nostri laureati con l’obiettivo comune di sensibilizzazione verso la creazione di una vera e propria cultura e di un’educazione ambientale focalizzate sull’importanza della raccolta differenziata, del riciclo, del recupero dei materiali di imballaggio e del rispetto dell’ambiente”.
Gestire i rifiuti tra legge e tecnica, aperto ai laureati con meno di 35 anni, si terrà in modalità telematica e sarà fruibile in streaming su una piattaforma dedicata gestita da EdaPro.
I moduli saranno suddivisi in dodici sessioni, durante le quali si articolerà l’ampia overview sul settore: dall’inquadramento di rifiuti, sottoprodotti e materia prima seconda all’End of Waste, dal sistema autorizzatorio alla tracciabilità e alle sanzioni, fino al recepimento delle Direttive comunitarie e alle best practice dei Consorzi di filiera che fanno parte del sistema CONAI (Biorepack, Cial, Comieco, Corepla, Coreve, Ricrea e Rilegno).
I docenti che parteciperanno al percorso formativo appartengono tutti al modo della ricerca e degli Enti coinvolti nella gestione dei rifiuti, che potranno così offrire l’esperienza acquisita per dare una piena informazione su una tematica complessa e in continua evoluzione tecnica e normativa.
A tale scopo, alla formazione dei partecipanti contribuiranno, oltre che gli incontri programmati in modalità telematica, anche attività integrativa con possibilità di sottoporre ai singoli docenti domande su temi specifici inerenti l’oggetto del percorso.
Quello della gestione dei rifiuti e del riciclo, infatti, è uno dei settori destinati a crescere e a generare occupazione sempre maggiore. E’ stato uno studio di Ambiente Italia del 2018 a rilevare come l’economia circolare dia già lavoro a oltre 575.000 persone.
Le candidature dovranno essere indirizzate tramite pec a [email protected] entro le 13.00 del 21 maggio 2021.
Al termine dell’iter formativo l’attestato di partecipazione sarà rilasciato ai corsisti che avranno superato la prova finale dopo aver seguito l’80% dei moduli.
Per maggiori informazioni su requisiti e modalità di presentazione delle candidature, il Bando di selezione è consultabile su https://www.unipa.it/dipartimenti/ingegneria
(ITALPRESS).