ROMA (ITALPRESS) – L’agricoltura italiana grazie ai suoi primati green in Europa riveste un ruolo strategico per la transizione ecologica prevista dal nuovo Recovery Plan italiano. E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione della firma della convenzione nazionale per promuovere un approccio sempre più sostenibile alle produzioni grazie a un circuito organizzato di raccolta per i rifiuti con l’agricoltura italiana che vanta un livello di scarti di gran lunga inferiore agli altri settori e rappresenta appena il 7% di tutte le emissioni a livello nazionale rispetto a industrie e trasporti con un trend in calo rispetto alla crescita registrata invece da Francia, Germania, Regno Unito e Spagna.
La convenzione quadro fra Coldiretti e Cascina Pulita (società di riferimento in Italia per la gestione dei rifiuti agricoli) è nata per compiere un ulteriore balzo in avanti nel sistema di gestione e raccolta dei rifiuti, regolato oggi su base regionale e provinciale, e fornire un quadro unitario di riferimento, assicurando maggiori semplificazioni degli adempimenti burocratici a carico dei produttori agricoli nell’ambito di un miglior coordinamento dei compiti e delle responsabilità tra aziende agricole e gestori del ritiro dei rifiuti. Attraverso un servizio di raccolta semplice, efficiente e continuativo Coldiretti intende favorire il corretto stoccaggio, la differenziazione, il recupero e l’ottimale smaltimento dei rifiuti agricoli, contribuire alla semplificazione degli oneri burocratici a carico delle imprese e contenere i costi per le imprese agricole.
“L’agricoltura italiana è una risorsa strategica per avviare una nuova stagione di sviluppo economico e lavoro per il Paese per questo dobbiamo mettere in campo gli strumenti per aiutare tutte le aziende nei processi di innovazione e di maggiore sostenibilità”, spiega il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “la gestione corretta e trasparente dei rifiuti permette di agevolare la transizione verso il modello di economia circolare per migliorare l’efficienza nell’uso delle risorse con una semplificazione burocratica e dei servizi”.
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Recovery, l’agricoltura italiana la più green in Ue
“Uno scatto per la natura”, l’Italia attraverso le foto dei giovani
ROMA (ITALPRESS) – C’è tempo fino a venerdì 30 aprile per partecipare al concorso fotografico ‘Uno scatto per la naturà, che invita giovani fotografi a raccontare l’ambiente con un proprio scatto originale. Obiettivo: sensibilizzare gli under30 sui temi della Natura e raccontare un patrimonio naturale, quello italiano, unico al mondo per biodiversità.
Il concorso, che rientra nelle iniziative in vista della Pre-Cop26 e della Youth for Climate, mette in palio materiale fotografico per un valore di circa 9 mila euro e la possibilità di vedere pubblicate le proprie foto su prestigiose riviste del settore e sui canali di diffusione del ministero della Transizione Ecologica. L’Italia si mostrerà attraverso lo sguardo dei più giovani: infatti la partecipazione è riservata ai giovani sotto i 30 anni di età.
L’iniziativa è promossa dal Ministero della Transizione ecologica e da Afni (Associazione fotografi naturalisti italiani).
I partecipanti dovranno caricare sul sito https://unoscattoperlanatura.it/ i propri scatti.
Il concorso è articolato in sette sezioni: paesaggio, mammiferi, uccelli, anfibi e rettili, altri animali, piante e funghi, uomo e natura.
I partecipanti verranno divisi in due categorie: dai 12 ai 17 anni e dai 18 ai 30 anni. Per ogni categoria di entrambe le fasce di età ci saranno un vincitore e 4 fotografi segnalati dalla giuria, composta da importanti naturalisti e fotografi: Marco Colombo, Elisa Confortini, Isabella Tabacchi, Stefano Unterthiner.
Nella fascia fino a 17 anni ogni vincitore di categoria riceverà materiale fotografico per un valore di 200 euro. Tra i 7 vincitori sarà selezionato un vincitore assoluto che riceverà materiale fotografico per un valore di 400 euro.
Nella fascia tra i 18 e i 30 anni i vincitori di categoria riceveranno materiale fotografico per un valore di 500 euro. Tra i 7 vincitori sarà selezionato un vincitore assoluto che riceverà materiale fotografico per un valore di 1.000 euro.
Tutti gli autori vincitori e segnalati, riceveranno il libro del concorso che raccoglie tutte le foto premiate e l’abbonamento alla rivista Asferico, la rivista ufficiale dell’AFNI, Associazione Fotografi Naturalisti Italiani.
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Marevivo “Finalmente il mare entra nel Pnrr”
ROMA (ITALPRESS) – Marevivo apprende “con soddisfazione” l’inserimento di un capitolo dedicato al mare all’interno del PNRR, richiesta che era stata avanzata lo scorso marzo da Rosalba Giugni e Ferdinando Boero, rispettivamente presidente e vicepresidente di Marevivo, durante un intervento in audizione presso la Commissione Ambiente del Senato.
Come si legge nel punto M2C4 investimento 3.5 della Missione 2 Rivoluzione verde e transizione ecologica del PNRR “Ripristino e tutela dei fondali e degli habitat marini”: “Il piano sviluppato prevede interventi su larga scala per il ripristino e la protezione dei fondali e degli habitat marini nelle acque italiane, finalizzati a invertire la tendenza al degrado degli ecosistemi mediterranei potenziandone la resilienza ai cambiamenti climatici e favorendo così il mantenimento e la sostenibilità di attività fondamentali non solo per le aree costiere, ma anche per le filiere produttive essenziali del Paese (pesca, turismo, alimentazione, crescita blu).”
“Siamo molto soddisfatti di questo risultato, finalmente il Mare entra nell’agenda di Governo, un passo fondamentale verso la sostenibilità ambientale – ha dichiarato Giugni -. Adesso si proceda subito all’istituzione di una Cabina di regia per una governance del Mare: è dalla chiusura nel 1993 del ministero della Marina Mercantile con la sua Consulta, infatti, che le istanze legate al mare sono state divise in sette ministeri ed è mancata una vera politica integrata per l’ecosistema marino. Da allora Marevivo ha sollecitato ripetutamente i Governi che si sono succeduti affinchè istituissero un organismo alla Presidenza del Consiglio, e questa è un’occasione unica per assolvere a questa mancanza”.
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Sace premiata tra le aziende più sostenibili in Italia
ROMA (ITALPRESS) – SACE ha ricevuto il sigillo di qualità “Green Star Sostenibilità 2021” nel settore Assicurazioni come una delle aziende più sostenibili in Italia. La classifica, che si basa sui temi della responsabilità ambientale, economica e sociale, è stata stilata dall’istituto tedesco ITQF e il suo media partner La Repubblica Affari & Finanza.
Per il conferimento di questa certificazione, sono state raccolte circa un milione di informazioni sul tema per decretare le aziende più sostenibili del Paese nel 2021. In particolare, tali dati sono stati analizzati e verificati sul web, nell’arco temporale degli ultimi 12 mesi, sviluppando in questo modo la più grande ricerca sulla sostenibilità in Italia. Le “Green Star”, infatti, sono quelle aziende che più si sono impegnate attraverso strategie di green economy, con il preciso intento di minimizzare l’impatto nel pieno rispetto dell’ambiente e della società.
Nell’ultimo anno, attraverso il Decreto Semplificazioni del luglio 2020, SACE ha aggiunto un nuovo fondamentale tassello alla sua operatività, diventando protagonista del Green New Deal italiano nel più ampio piano europeo che promuove un’Europa pulita e circolare.
“SACE, che in soli 5 mesi ha approvato le prime operazioni per oltre 900 milioni di euro, può quindi rilasciare garanzie pubbliche in favore di progetti che diano forte impulso alla sostenibilità ambientale, nella consapevolezza che questo tema è e sarà fondamentale per la transizione ecologica del Paese, con notevoli impatti sulle generazioni future – si legge in una nota -. Nello specifico, SACE valuterà progetti sul territorio domestico in grado di agevolare la transizione verso un’economia a minor impatto ambientale; integrare i cicli produttivi con tecnologie a basse emissioni per la produzione di beni e servizi sostenibili; promuovere iniziative che hanno l’obiettivo di sviluppare una nuova mobilità a minori emissioni inquinanti, soprattutto per l’uso di veicoli puliti e carburanti alternativi e per progetti di mobilità multimodale. SACE ha un ruolo all’avanguardia nel mondo finanziario poichè è la prima ad emettere un rating green relativo ai progetti, un compito che di solito viene affidato ad agenzie specializzate e che, consente a SACE di avere un ruolo fondamentale nella conclusione dell’operazione finanziaria”.
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Building Cinturato Pirelli ottiene rating “Gold” LEED per sostenibilità
MILANO (ITALPRESS) – Il Building Cinturato, il nuovo edificio acquistato da Cattolica Assicurazioni nel 2020 tramite il Fondo Girolamo, che ospita i servizi per i dipendenti Pirelli, ha conseguito il rating ‘Gold’ nella certificazione LEED, a riconoscimento degli elevati standard di sostenibilità ambientale raggiunti nella sua progettazione e realizzazione.
Il Building Cinturato, così chiamato in omaggio al pneumatico icona di Pirelli che negli anni Cinquanta inaugurò la tecnologia radiale, si inserisce nel progetto architettonico che ha trasformato la sede dell’Headquarters Pirelli a Milano in un vero e proprio campus immerso nel verde. Il nuovo edificio, in particolare, ospita tutte le facilities per i dipendenti: dalle sale per la formazione a quelle per il wellness, da uno spazio eventi a un cafè & bistrot, fino a un company restaurant con spazi all’aperto.
Il Building Cinturato è stato certificato secondo il protocollo LEED v.4 for Building Design and Construction – New Construction and Major Renovations ottenendo il rating “Gold” con 66 punti e valutazioni particolarmente rilevanti nel risparmio idrico e nella riduzione dei consumi di energia. La certificazione LEED è frutto di un’iniziativa volontaria di Pirelli & C., a cui l’immobile è stato locato, e della proprietà, il FIA immobiliare di diritto italiano denominato Girolamo sottoscritto al 100% dal Gruppo Cattolica Assicurazioni, rappresenta un riconoscimento al loro comune obiettivo di sostenere lo sviluppo di un intervento immobiliare di elevata sostenibilità ambientale.
Deerns Italia ha avuto il ruolo di progettista degli impianti meccanici ed elettrici e delle facciate, oltre che di consulente LEED per la fase di progetto e costruzione. La società ha anche svolto attività specialistiche di modellazione energetica dinamica e daylight, ricoprendo inoltre il ruolo di Commissioning Authority per l’effettuazione del commissioning degli impianti.
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Allianz, partnership con Sea Shepherd per la protezione marina
MILANO (ITALPRESS) – Allianz si è impegnata a ripulire gli oceani e le coste per la conservazione della biodiversità e per pratiche di pesca sostenibili attraverso una partnership con l’organizzazione internazionale per la conservazione dell’ambiente marino Sea Shepherd Global. La partnership, inizialmente di due anni, è mirata alle zone costiere italiane nel Mar Mediterraneo. Quattro società del Gruppo Allianz stanno finanziando la neo acquisita nave “Sea Eagle” e il suo equipaggio, che si concentreranno sullo smaltimento delle reti da pesca abbandonate illegalmente – un problema poco noto al pubblico. Gli scienziati avvertono che i sensibili ecosistemi marini sono gravemente minacciati e che ciò comporta rischi di salute ed economici per milioni di persone.
Questo perchè tra le cinque e le dodici tonnellate di plastica e 640.000 tonnellate di reti da pesca finiscono ogni anno negli oceani e due terzi degli oceani del mondo sono già considerati sovra-sfruttati, secondo quanto afferma la FAO-Food and Agriculture Organization delle Nazioni Unite. I ricercatori stimano che il valore aggiunto collegato agli oceani di tutto il mondo è pari a 24 trilioni di dollari americani, derivanti dal turismo, dal commercio, dall’alimentazione e da altre attività.
“Con una protezione marina mirata, l’ottanta per cento dell’habitat di specie animali e vegetali in via di estinzione potrebbe essere protetto. Inoltre, gli oceani se puliti hanno un ruolo importante nell’assorbire le emissioni climatiche nocive”, afferma Barbara Karuth-Zelle, membro del Board of Management di Allianz SE per Operations and IT, nonchè appassionata subacquea.
“In Allianz Italia siamo molto attivi nella salvaguardia dell’ambiente e la lotta all’inquinamento da plastica nel Mar Mediterraneo è un obiettivo condiviso” aggiunge Giacomo Campora, Ad di Allianz. Alex Cornelissen, direttore esecutivo di Sea Shepherd Global, spiega: “Allianz e Sea Shepherd condividono una missione, quella di un Mediterraneo pulito. Vogliamo lavorare insieme per contrastare i rifiuti di plastica e sensibilizzare anche sulle reti da pesca abbandonate illegalmente. Intendiamo anche trasformare la plastica usata in prodotti nuovi e utili”.
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Solinas “Impegno Regione Sardegna per conservare patrimonio boschivo”
CAGLIARI (ITALPRESS) – “Attraverso le prescrizioni della Campagna Antincendio teniamo sempre elevata l’attenzione delle Istituzioni con l’obiettivo della conservazione e della difesa del patrimonio boschivo sardo, bene insostituibile della nostra Isola. La programmazione delle azioni, realizzate grazie alla competenza ed all’impegno delle persone coinvolte nella Campagna, è un aspetto necessario che, anno dopo anno, consente alla Sardegna di conseguire sempre migliori risultati nella lotta contro questa terribile piaga”. Lo ha detto il presidente della Giunta regionale, Christian Solinas, dopo l’approvazione, da parte della Giunta, dell’aggiornamento 2021 delle prescrizioni regionali antincendio.
“Nel Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi sono inserite le prescrizioni per contrastare le azioni che possono determinare l’innesco di incendi e per disciplinare l’uso del fuoco – ha aggiunto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, con delega alla Protezione civile – La macchina organizzativa regionale prevede la partecipazione di donne e uomini della Protezione civile, del Corpo forestale, dell’agenzia Forestas e dei Vigili del fuoco. Inoltre, i Comuni, provvisti di Piano comunale di protezione civile per il rischio incendi, potranno avvalersi di uomini e mezzi delle organizzazioni di volontariato di protezione civile e delle Compagnie barracellari. Forestas, nello specifico, contribuirà con le proprie maestranze alle attività di prevenzione nel territorio demaniale regionale e dei Comuni, secondo un progetto finalizzato alla riduzione del rischio incendi e con un grado di priorità in relazione alla presenza di insediamenti civili, turistici, industriali e aree boscate”. “Particolarmente importante anche il ruolo del Centro Funzionale Decentrato, che garantisce quotidianamente, per il periodo di elevato pericolo di incendio boschivo (solitamente, dal 1° giugno al 31 ottobre), l’emissione del Bollettino di previsione di pericolo, che definisce il livello di allerta di un territorio – ha sottolineato l’assessore Lampis – Sarà stipulata nuovamente la convenzione con il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco per il coordinamento nelle attività di spegnimento degli incendi boschivi e rurali, mentre nei giorni scorsi è stato sottoscritto il contratto (triennio 2021-23) per l’impiego di undici elicotteri nel servizio aereo di ricognizione, prevenzione e repressione degli incendi rurali e boschivi, uno dei quali sarà schierato per tutto l’anno nella base elicotteristica di Fenosu, contribuendo a completare un’adeguata flotta aerea nella lotta antincendio”.
“La Regione, ponendo al primo posto la sicurezza dei Sardi e il futuro della Sardegna, oltre all’impegno quotidiano, intende proseguire con una capillare attività di informazione, sensibilizzazione ed educazione per favorire lo sviluppo di una coscienza ambientale”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.
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Wwf “Il Pnrr è un passo significativo, ma non basta”
ROMA (ITALPRESS) – “Il Pnrr trasmesso alle Camere è un passo significativo ma non basta per una la rivoluzione verde che ha bisogno di una spinta ulteriore sull’energia, sulla biodiversità, sul territorio, l’economia circolare e l’agricoltura biologica. Per questa ragione il WWF chiede al Governo di usare anche una quota significativa, almeno 10,6 miliardi di euro dei 30 della programmazione complementare al PNRR per tentare di superarne alcuni limiti e integrare e rafforzare i contenuti del Piano nelle scelte per la rivoluzione verde e la transizione ecologica in campi quali la conservazione della biodiversità, le energie rinnovabili e il contrasto ai cambiamenti climatici, la tutela del territorio, l’economia circolare e l’agricoltura biologica”. Lo comunica il WWF in una nota.
Il PNRR presentato alle Camere, osserva il WWF, si pone l’obiettivo di assicurare la quota del 37% da destinare ad azioni per il clima e la biodiversità (la Missione 2 assegna a questo scopo 59,3 mld di euro pari al 36% dei 191,5 miliardi del PNRR) ma, secondo il WWF “la tutela del nostro capitale naturale e conversione ecologica dell’economia e della nostra società devono essere perseguite con maggiore determinazione e con scelte di qualità che siano coerenti con il Green Deal, quale elemento decisivo anche per superare l’attuale crisi economica e sociale. La Commissione Europea stima, infatti, che dal 2000 al 2015 la crescita di posti di lavoro verdi in Europa sia stata sette volte superiore a quella ottenuta dal resto dell’economia”.
Il WWF, nell’evidenziare al Parlamento alcune delle maggiori debolezze del PNRR, chiede che “il Governo integri quindi il contenuto del Piano, puntando a scelte innovative che caratterizzino il programma complementare di 30 miliardi di euro, previsti a deficit”, su energia, biodiversità, territorio, economia circolare e agricoltura biologica.
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