ROMA (ITALPRESS) – Media degli esami del 27, conoscenza dell’inglese al livello B1, iscrizione a un corso di laurea magistrale o a ciclo unico delle classi di laurea indicate nel bando. Sono questi alcuni dei requisiti per accedere all’opportunità offerta dalla Fondazione CRUI, Conferenza dei Rettori delle Università Italiane e dal Gestore dei Servizi Energetici, società del Ministero dell’Economia che in Italia promuove lo Sviluppo sostenibile attraverso l’incentivazione alle fonti rinnovabili e all’efficienza energetica. Proprio il GSE, da giugno a dicembre 2021, offre 16 tirocini presso la sede di Roma ad altrettanti studenti delle Università italiane, per un percorso di formazione on-the-job curriculare da svolgere sia in presenza che a distanza, in funzione dell’evolversi della pandemia.
Il GSE riconoscerà ai tirocinanti un rimborso forfettario mensile di 250 euro, oltre a 1 ticket restaurant di 7 euro per ciascun giorno di presenza in azienda. I 16 studenti selezionati svolgeranno il tirocinio in diverse aree aziendali del GSE. In particolare, 5 presso l’area Fonti rinnovabili ed Efficienza energetica, 5 nell’area dedicata alla Promozione dello Sviluppo sostenibile, 2 presso il Customer Care, 1 nell’area Relazioni istituzionali, 1 nella Comunicazione aziendale, 1 presso l’area Tutela e Compliance aziendale e infine 1 nel settore Pianificazione e Controllo.
Le candidature vanno presentate entro il 4 maggio sul sito https://tirocini.crui.it. Per scaricare il bando e l’elenco delle università partecipanti basta cliccare nell’area dedicata ai tirocini della CRUI.
I 16 tirocini costituiscono la prima delle tante opportunità avviate grazie alla Convenzione sottoscritta l’8 marzo scorso dal GSE e dalla Fondazione CRUI, che rientra nella più ampia collaborazione, anche in ambito di riqualificazione energetica degli Atenei, sottoscritta dal Presidente del GSE, Francesco Vetrò e dal Presidente della CRUI, Ferruccio Resta, il 22 luglio 2020.
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Fondazione CRUI e GSE, 16 tirocini nel settore delle rinnovabili
Ambiente, nuova direttiva per tutelare gli insetti impollinatori
ROMA (ITALPRESS) – Proteggere e ripristinare la biodiversità e assicurare il mantenimento dei servizi ecosistemici. In particolare: proseguire e migliorare le azioni a tutela degli insetti impollinatori, dai quali dipende oltre il 70% della produzione agricola per la nostra alimentazione, e di monitoraggio dell’habitat coralligeno. Questi gli obiettivi della Direttiva 2021 agli enti parco nazionali e alle aree marine protette per l’indirizzo delle attività dirette alla conservazione della biodiversità. Obiettivi la cui urgenza, sottolinea l’introduzione dell’atto firmato dal ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, è stata ribadita dalla pandemia in corso e che costituiscono “uno dei pilastri sui cui costruire una ripresa economica dell’Italia agganciata al Green Deal europeo”.
Dopo l’istituzione delle cosiddette “aree protette”, avvenuta con legge nel 1991, periodicamente il ministro dell’Ambiente (ora della Transizione ecologica) emana direttive di “indirizzo delle attività dirette alla conservazione della biodiversità”. Pur mantenendo uno sguardo globale sul tema della tutela della biodiversità, e quindi sulle sue minacce (consumo di suolo, urbanizzazione, emissioni inquinanti e climalteranti), la Direttiva Biodiversità 2021 si focalizza sulle azioni dirette ad affrontare il declino degli insetti impollinatori. Si tratta di un problema globale, che ha colpito molti paesi dell’Unione Europea e anche l’Italia e che è al centro anche della nuova Strategia dell’UE per la biodiversità e del relativo Piano per il ripristino della natura.
Gli Enti Parco nazionali, si legge nel documento, dovranno “assicurare la prosecuzione e il consolidamento delle azioni sugli impollinatori”.
Centrale è l’attività di monitoraggio, che risulta essenziale per studiare il fenomeno del declino di questi insetti, comprenderne le cause e pianificare azioni di contrasto efficaci. Tale attività dovrà essere aggiornata alla luce dello schema di monitoraggio europeo, pubblicato lo scorso ottobre per fornire informazioni complete sulle popolazioni degli agenti impollinatori. Il monitoraggio dovrà interessare, secondo la Direttiva Biodiversità 2021 “gli apoidei selvatici e i lepidotteri diurni, nonchè sirfidi e lepidotteri notturni”.
Agli Enti Parco nazionali è richiesto inoltre di individuare e proporre, entro il 15 maggio 2021, piani di azione per la conservazione della biodiversità da sviluppare con altri parchi. Le attività sugli insetti impollinatori, invece, saranno oggetto di una relazione intermedia da sottoporre alla Direzione per il patrimonio naturalistico del MiTe, oltre che della rendicontazione prevista per fine anno.
La Direttiva Biodiversità 2021 prevede, infine, azioni di monitoraggio dell’habitat coralligeno che dovranno essere svolte dalle Aree marine protette. Queste dovranno, inoltre, “stimare il disvalore generato dall’impatto delle attività di pesca” su tale habitat e proseguire le attività di raccolta dati già avviate con le direttive precedenti.
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Una maglia speciale green per il Crotone Calcio
ROMA (ITALPRESS) – Anche il calcio si colora di green, con il Football Club Crotone che ha deciso di provare a indossare una maglia speciale. La peculiarità dell’outfit risiede nel materiale utilizzato per la sua realizzazione: si tratta di poliestere 100%, che si ottiene riciclando 12 bottiglie di plastica. Il PET viene prima raccolto e successivamente trattato fino ad ottenere un filato utile per realizzare la maglia. Tutto nasce dalla preziosa collaborazione tra il Polo Net Calabria e Corepla e l’iniziativa fa parte del progetto educativo “Da un mare di plastica a un mare di risorse!”, avviato nel luglio 2020 per sensibilizzare i più giovani sui temi ambientali e prevenire l’abbandono dei rifiuti in mare e sulle spiagge. Un’idea che si arricchisce quest’anno di un ulteriore tassello: la distribuzione di un vademecum sulla raccolta e sul riciclo della plastica e che sarà distribuito nelle scuole primarie di primo e secondo grado di Crotone, Reggio Calabria, Cosenza, Soverato e tutte le località turistiche del versante tirrenico e ionico.
“Quella con la società pitagorica è una partnership importante per Corepla, perchè nasce dalla scelta forte del club di dare un contributo concreto ai temi della sostenibilità ambientale – dichiara il presidente di Corepla, Giorgio Quagliuolo -. Una scelta green, che speriamo possa essere seguita anche da altre società sportive. L’obiettivo è quello di rafforzare la consapevolezza dei cittadini sul tema dei rifiuti che, se raccolti separatamente, possono rappresentare una vera e propria risorsa per l’ambiente. Auspichiamo di poter essere d’ispirazione per i tifosi, affinchè assumano sempre un comportamento virtuoso e responsabile, cercando di fare una raccolta differenziata sempre più di qualità”.
“La nostra società – commenta il presidente del F.C Crotone, Gianni Vrenna – è da sempre sensibile ai temi ambientali e ogni mezzo è utile per promuovere una sana cultura di sostenibilità. Noi lo facciamo attraverso il calcio, cercando di coinvolgere i nostri tifosi, ma anche la gente comune”.
“La partnership con Corepla e F.C. Crotone per la promozione del progetto ‘Da un mare di plastica a un mare di risorse!’ è per noi motivo di grande orgoglio La promozione di una sana cultura ambientale è una nostra fondamentale linea di azione”, aggiunge Luigi Borrelli, presidente del Polo “Ambiente e Rischi Naturali” della Regione Calabria.
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Arbolia, a Rovigo realizzato un bosco urbano con 600 piante
ROVIGO (ITALPRESS) – Arbolia, la società benefit di Snam e Fondazione Cassa Depositi e Prestiti creata nella seconda metà del 2020 per sviluppare nuove aree verdi nelle città italiane, ha realizzato un nuovo bosco urbano di oltre 600 piante nel Comune di Rovigo. L’iniziativa è stata resa possibile grazie anche al contributo di quattro aziende storicamente radicate sul territorio veneto: IQT Consulting Spa, NEP Srl, Polimero Srl e Global Power Plus Srl. Gli alberi sono stati messi a dimora nei giorni scorsi in una zona residenziale a Nord del Comune.
Nell’area individuata sono stati piantati 427 alberi di 7 differenti specie (bagolaro, tiglio, acero campestre, frassino maggiore, noce, olmo, carpino bianco) e 184 arbusti di 4 specie (viburno, siliquastro, sanguinello, sambuco) che, a regime, consentiranno l’assorbimento fino a 50 tonnellate di CO2 all’anno e circa 144 kg di PM10 all’anno.
Il sindaco di Rovigo Edoardo Gaffeo ha salutato la realizzazione del progetto di bosco urbano come “continua l’impegno dell’Amministrazione di Rovigo verso concrete azioni di miglioramento paesaggistico, con effetti di mitigazione ambientale, e sulla qualità dell’aria, che ci ha consentito una fattiva collaborazione con aziende produttive impegnate a condividere azioni di sostenibilità ambientale e valorizzazione del territorio” .
“Con il progetto di Rovigo realizziamo il nostro primo bosco urbano in Veneto e nel Nord Est dell’Italia. L’iniziativa è un esempio virtuoso di collaborazione pubblico privata sul territorio in quanto è stata resa possibile dalla sensibilità del Comune e dal contributo di quattro aziende locali. Arbolia prosegue nella sua missione di realizzare tante nuove aree verdi sui territori italiani a beneficio dell’ambiente e delle comunità”, ha commentato Salvatore Ricco, amministratore delegato di Arbolia.
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“Adotta una spiaggia”, al via la nuova campagna di Marevivo
ROMA (ITALPRESS) – A trentasei anni dalla prima attività di beach cleanup, Marevivo lancia oggi la sua nuova campagna nazionale “Adotta una spiaggia”, attraverso la quale sarà possibile sostenere l’Associazione nelle attività di pulizia, osservazione e valorizzazione di decine di spiagge in tutta Italia, dalla Liguria alla Sardegna, dal Friuli Venezia Giulia alla Sicilia.
Con la campagna “Adotta una spiaggia” Marevivo vuole dunque promuovere azioni concrete per contribuire a contrastare alcune delle criticità generate dall’azione antropica ma anche ricordare quanto sia una responsabilità collettiva avere cura costantemente di un ambiente così fragile e prezioso al quale ancora oggi purtroppo siamo abituati a pensare solo in estate e in una misura “accessoria”. A prendersi cura delle spiagge “adottate” saranno i volontari delle Delegazioni di Marevivo sul territorio, da anni impegnati costantemente a tutelarne l’integrità, il valore naturalistico e la bellezza.
Le donazioni permetteranno a centinaia di attivisti di Marevivo di avviare e sostenere nel tempo attività di pulizia e di sensibilizzazione della popolazione e delle istituzioni locali, anche attraverso l’installazione di pannelli informativi.
Dal sito di Marevivo sarà possibile scegliere quale spiaggia “adottare”, optando per una a cui si è fortemente legati o piuttosto a una lontana ma particolarmente preziosa dal punto di vista naturalistico.
“Quando pensiamo alla spiaggia spesso non ci rendiamo conto che si tratta di un ecosistema complesso, habitat naturale di centinaia di animali e piante marine” ha dichiarato Raffaella Giugni, Responsabile Relazioni Istituzionali di Marevivo. “Per proteggerla dobbiamo capirne il valore, guardarla con occhi diversi. Per questo abbiamo deciso di lanciare questa campagna e di chiedere a tutte le persone che amano il mare di aiutarci a preservare decine di spiagge in tutta Italia e gli animali che le abitano”.
L’Italia ha circa 8000 km di costa, il 50% circa è rappresentato da coste sabbiose, il 34% rocciose e il 16% è occupato da infrastrutture di vario genere: porti, aree industriali, insediamenti turistici, aree agricole o commerciali.
I litorali sabbiosi, le spiagge e le dune costiere sono tra gli habitat europei e nazionali con il peggiore stato di conservazione. Le principali minacce e pressioni su questi ambienti fragili sono l’inquinamento, la cementificazione delle coste, il turismo irresponsabile, le attività che si svolgono nell’immediato entroterra, la distruzione delle praterie sommerse di posidonia, la presenza di specie aliene, la distruzione degli alvei dei fiumi. Si stima che l’inquinamento delle spiagge colpisca più di 800 specie di fauna selvatica in tutto il mondo, e sono più di 100.000 gli uccelli, le tartarughe marine e i mammiferi marini che ogni anno muoiono a causa dei rifiuti di plastica abbandonati. Hanno la loro influenza anche fenomeni a scala globale come i cambiamenti climatici e l’aumento delle temperature medie del pianeta.
A causa del disturbo e dell’eccessivo afflusso di bagnanti, animali come il fratino o la tartaruga marina Caretta caretta non riescono a trovare le condizioni adatte per la riproduzione, la deposizione e la schiusa delle uova o per lo sviluppo della prole.
La tipica vegetazione costiera è quasi ovunque scomparsa o fortemente compromessa e non riesce più a svolgere il suo ruolo di contrasto all’erosione. Specie tipiche dei litorali sabbiosi come il giglio di mare o la sfinge del pancrazio (una farfalla notturna il cui bruco si nutre esclusivamente delle foglie di questa pianta), stanno ormai diventando rare ovunque.
Altra grave minaccia è rappresentata dall’erosione costiera, fenomeno particolarmente forte in Italia che negli ultimi 50 anni ha perso 40 milioni di metri quadrati di spiaggia e dove attualmente quasi il 50% delle coste sabbiose è soggetto a erosione ed è stato trasformato e urbanizzato distruggendo o modificando in maniera allarmante la morfologia naturale della costa e il paesaggio preesistente.
(ITALPRESS).
“Adotta una spiaggia”, al via la nuova campagna di Marevivo
ROMA (ITALPRESS) – A trentasei anni dalla prima attività di beach cleanup, Marevivo lancia oggi la sua nuova campagna nazionale “Adotta una spiaggia”, attraverso la quale sarà possibile sostenere l’Associazione nelle attività di pulizia, osservazione e valorizzazione di decine di spiagge in tutta Italia, dalla Liguria alla Sardegna, dal Friuli Venezia Giulia alla Sicilia.
Con la campagna “Adotta una spiaggia” Marevivo vuole dunque promuovere azioni concrete per contribuire a contrastare alcune delle criticità generate dall’azione antropica ma anche ricordare quanto sia una responsabilità collettiva avere cura costantemente di un ambiente così fragile e prezioso al quale ancora oggi purtroppo siamo abituati a pensare solo in estate e in una misura “accessoria”. A prendersi cura delle spiagge “adottate” saranno i volontari delle Delegazioni di Marevivo sul territorio, da anni impegnati costantemente a tutelarne l’integrità, il valore naturalistico e la bellezza.
Le donazioni permetteranno a centinaia di attivisti di Marevivo di avviare e sostenere nel tempo attività di pulizia e di sensibilizzazione della popolazione e delle istituzioni locali, anche attraverso l’installazione di pannelli informativi.
Dal sito di Marevivo sarà possibile scegliere quale spiaggia “adottare”, optando per una a cui si è fortemente legati o piuttosto a una lontana ma particolarmente preziosa dal punto di vista naturalistico.
“Quando pensiamo alla spiaggia spesso non ci rendiamo conto che si tratta di un ecosistema complesso, habitat naturale di centinaia di animali e piante marine” ha dichiarato Raffaella Giugni, Responsabile Relazioni Istituzionali di Marevivo. “Per proteggerla dobbiamo capirne il valore, guardarla con occhi diversi. Per questo abbiamo deciso di lanciare questa campagna e di chiedere a tutte le persone che amano il mare di aiutarci a preservare decine di spiagge in tutta Italia e gli animali che le abitano”.
L’Italia ha circa 8000 km di costa, il 50% circa è rappresentato da coste sabbiose, il 34% rocciose e il 16% è occupato da infrastrutture di vario genere: porti, aree industriali, insediamenti turistici, aree agricole o commerciali.
I litorali sabbiosi, le spiagge e le dune costiere sono tra gli habitat europei e nazionali con il peggiore stato di conservazione. Le principali minacce e pressioni su questi ambienti fragili sono l’inquinamento, la cementificazione delle coste, il turismo irresponsabile, le attività che si svolgono nell’immediato entroterra, la distruzione delle praterie sommerse di posidonia, la presenza di specie aliene, la distruzione degli alvei dei fiumi. Si stima che l’inquinamento delle spiagge colpisca più di 800 specie di fauna selvatica in tutto il mondo, e sono più di 100.000 gli uccelli, le tartarughe marine e i mammiferi marini che ogni anno muoiono a causa dei rifiuti di plastica abbandonati. Hanno la loro influenza anche fenomeni a scala globale come i cambiamenti climatici e l’aumento delle temperature medie del pianeta.
A causa del disturbo e dell’eccessivo afflusso di bagnanti, animali come il fratino o la tartaruga marina Caretta caretta non riescono a trovare le condizioni adatte per la riproduzione, la deposizione e la schiusa delle uova o per lo sviluppo della prole.
La tipica vegetazione costiera è quasi ovunque scomparsa o fortemente compromessa e non riesce più a svolgere il suo ruolo di contrasto all’erosione. Specie tipiche dei litorali sabbiosi come il giglio di mare o la sfinge del pancrazio (una farfalla notturna il cui bruco si nutre esclusivamente delle foglie di questa pianta), stanno ormai diventando rare ovunque.
Altra grave minaccia è rappresentata dall’erosione costiera, fenomeno particolarmente forte in Italia che negli ultimi 50 anni ha perso 40 milioni di metri quadrati di spiaggia e dove attualmente quasi il 50% delle coste sabbiose è soggetto a erosione ed è stato trasformato e urbanizzato distruggendo o modificando in maniera allarmante la morfologia naturale della costa e il paesaggio preesistente.
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Pecoraro Scanio “Entro ottobre tutela ambiente in Costituzione”
ROMA (ITALPRESS) – “Vogliamo ottenere, entro il mese di ottobre, il voto finale per inserire nella Costituzione italiana la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli animali. La buona notizia è l’approvazione di un primo testo unificato, grazie al grande lavoro della senatrice Loredana De Petris e degli altri parlamentari con cui abbiamo avviato nel dicembre scorso l’intergruppo Ecologia Integrale. Ora basta rinvii. Prima del G20 e della Cop 26, previsti in autunno, la modifica può essere approvata nelle 4 letture previste dalla Costituzione”. Così Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione Univerde e promotore della petizione #SubitoAmbienteInCostituzione.
“Ringrazio gli oltre 30.000 cittadini che hanno già aderito su Change.org a questa importante battaglia, grazie anche a Striscia la notizia, per l’attenzione all’ambiente e agli animali, e grazie all’amico Jimmy Ghione, testimonial della petizione, per il suo sostegno a questa mia nuova iniziativa”, aggiunge.
#SubitoAmbienteInCostituzione è sostenuta anche da realtà come Marevivo, GreenAccord, Cetri-Tires, Fondazione Homo Ex-Machina, da personalità e da media come TeleAmbiente, Italpress, GustoH24.
“Anche la Costituzione italiana potrà finalmente allinearsi alla Costituzione europea. Faccio appello a tutti i senatori affinchè si faccia uno sforzo per arrivare rapidamente ad approvare il testo”, dichiara Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto al Senato.
(ITALPRESS).
Assistal, Carlini confermato alla presidenza per il prossimo biennio
ROMA (ITALPRESS) – L’Assemblea dei Soci ASSISTAL, l’Associazione Nazionale Costruttori di Impianti, dei Servizi di Efficienza Energetica – ESCo e Facility Management, aderente a Confindustria, riunitasi in videoconferenza ha confermato Angelo Carlini alla Presidenza per il prossimo biennio.
“Ringrazio tutti i Soci – ha detto il presidente Angelo Carlini – che hanno rinnovato la fiducia nel mio mandato, di cui sono onorato. L’Assemblea ha compiuto una scelta nel segno della continuità, consapevoli delle sfide che ci attendono in un momento storico molto delicato. Il mio impegno, insieme a quello del Consiglio Direttivo, sarà di proseguire e rafforzare il percorso di rinnovamento intrapreso negli ultimi anni. Con maggiore forza e determinazione porteremo avanti le istanze della base associativa di ASSISTAL con l’obiettivo di consolidare la rappresentanza del settore nelle relazioni istituzionali e nei confronti degli stakeholder”.
“Ci ritroviamo ad operare – ha concluso Carlini – in un contesto economico e sociale inedito, per le criticità imposte dalla pandemia Covid, ma anche per l’unicità delle opportunità che arriveranno dal Recovery Plan. L’efficacia del Piano richiede una strategia organica e sistemica che passa attraverso l’attuazione di riforme importanti che riguardano la Giustizia, il Lavoro, il Fisco e la Pubblica Amministrazione. Un primo passo significativo e coerente con le prospettive europee sarebbe quello di procedere alla stabilizzazione dell’Ecobonus e del Superbonus perchè tali misure, associate alla modalità della cessione del credito e dello sconto in fattura, ci permettono di far ripartire i cantieri rilanciando in modo concreto l’economia italiana, provata dall’emergenza Covid”.
(ITALPRESS).









