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Clima, 2020 è anno più caldo di sempre in Europa

ROMA (ITALPRESS) – Il 2020 si classifica fino ad ora come l’anno più bollente mai registrato in Europa da 112 anni con un anomalia di addirittura 2,33 gradi rispetto alla media. E’ quanto emerge dalle elaborazioni Coldiretti sulla base degli ultimi dati del National Climatic Data Centre (Noaa) relativi ai primi nove mesi dai quali si evidenzia peraltro che è anche il secondo più caldo sul pianeta facendo registrare una temperatura media sulla superficie della Terra e degli oceani, superiore di 1,02 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo. Gli effetti – sottolinea la Coldiretti – si fanno sentire a livello globale e nazionale dove sono peraltro moltiplicati gli eventi estremi a causa dell’energia termica accumulata nell’atmosfera. Siamo di fronte – continua la Coldiretti – alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di fenomeni violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal maltempo al sole. Lo dimostra l’innalzamento improvviso delle temperature di questi giorni con l’arrivo di una inaspettata ottobrata dopo settimane di freddo e maltempo che ha provocato vittime e oltre 300 milioni di danni nelle campagne ma anche nelle città.
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Fedriga”Strategia green in Friuli Venezia Giulia crea valore e sviluppo”

TRIESTE (ITALPRESS) – “Il Friuli Venezia Giulia risponde alla sfida europea Green Deal adottando una strategia di crescita integrata, che poggia sul recupero e la valorizzazione dell’ambiente quale elemento indispensabile e innovativo per elevare la competitività del sistema produttivo regionale”.
Lo ha detto il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga intervenendo in videoconferenza al workshop ‘Il Green Deal a livello localè, sessione della 18esima edizione della Settimana europea delle regioni e delle città e incentrata sulla scelta dei territori rispetto agli interventi previsti nel Green deal, l’efficienza energetica e la biodiversità.
Illustrando le azioni avviate dalla Regione, il governatore ha sottolineato le opportunità legate al binomio digital-green, quale “chiave per lo sviluppo e fattore strategico per migliorare competitività e ripresa di quelle aree marginali e svantaggiate in cui il recupero e la valorizzazione ambientale devono crescere di pari passo con l’innovazione imprenditoriale”.
“Lo sviluppo di un sistema regionale non si misura solamente nella crescita della competitività – ha spiegato -, ma anche attraverso percorsi di potenziamento delle risorse locali in chiave sostenibile e inclusiva. Le politiche di coesione regionale 2021-2027 avranno, in quest’ottica, la duplice funzione di supportare le aree affette da condizioni di marginalità e di riqualificare le aree urbane attraverso il recupero di contesti degradati”.
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San Marino dice addio alla plastica monouso

SAN MARINO (ITALPRESS) – Una svolta storica e un passo concreto verso l’attuazione di alcuni dei punti programmatici sanciti dall’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile Onu 2030: la Repubblica di San Marino dirà addio, entro giugno 2021, alla plastica monouso. Sarà tra i primi Stati al Mondo a raggiungere questo prestigioso traguardo. Lo ha stabilito con delibera n.16 il Congresso di Stato lo scorso 5 ottobre, nell’ambito dei punti di attuazione del progetto di più ampia portata “San Marino Plastic Free”. Una decisione maturata dopo le indicazioni ricevute dal Tavolo per lo Sviluppo Sostenibile, istituito lo scorso 20 aprile, e dalla volontà di attuare politiche concrete mirate al contrasto ai cambiamenti climatici e la riduzione della produzione di rifiuti plastici all’interno del territorio sammarinese. In particolare, l’utilizzo di prodotti in plastica usa e getta sarà vietato nelle sedi istituzionali della Repubblica di San Marino a partire dal prossimo 21 novembre e successivamente esteso a tutti gli uffici della pubblica amministrazione dal 1 gennaio del 2021. Per questi due specifici casi, il divieto riguarderà anche le bottiglie d’acqua naturale.
Infine, la delibera dà mandato alla Segreteria al Territorio di predisporre le modifiche al Codice Ambientale al fine di introdurre il divieto di commercializzazione di borse di plastica e di tutti i prodotti usa e getta all’interno delle attività commerciali, artigianali e di somministrazione di alimenti e bevande della Repubblica di San Marino a partire dal 1 giugno 2021. Da questa data, saranno ammessi in tutti gli esercizi solo contenitori in materiale biodegradabile e compostabile.
L’esaurimento delle scorte di magazzino sarà concesso entro e non oltre il 31 dicembre 2021. Stefano Canti, segretario di Stato al Territorio, l’Ambiente, l’Agricoltura, la Protezione Civile e i rapporti con AASLP, sottolinea come “lo sviluppo sostenibile e l’attuazione di politiche concrete al contrasto dei cambiamenti climatici rappresentano le priorità di questa Segreteria. Lo dobbiamo alle generazioni future e ai tanti ragazzi che, anche a San Marino, stanno da mesi riempiendo le piazze, chiedendoci scelte coraggiose e concrete su questi temi. Le nostre piccole dimensioni possono permetterci di raggiungere risultati prestigiosi in poco tempo. La svolta sulla plastica monouso è solo il primo di uno dei tanti interventi che ci vedranno protagonisti nei prossimi anni”.
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San Marino dice addio alla plastica monouso

SAN MARINO (ITALPRESS) – Adottato il primo punto del progetto “San Marino Plastic Free”. Da giugno 2021 non potrà più essere commercializzata nella repubblica. “Una svolta storica e un passo concreto verso l’attuazione di alcuni dei punti programmatici sanciti dall’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile ONU 2030: la Repubblica di San Marino dirà addio, entro giugno 2021, alla plastica monouso – si legge in una nota del Governo di San Marino -. Il nostro Paese sarà quindi tra i primi Stati al Mondo a raggiungere questo prestigioso traguardo”.
Lo ha stabilito con delibera n.16 il Congresso di Stato lo scorso 5 ottobre, nell’ambito dei punti di attuazione del progetto di più ampia portata “San Marino Plastic Free”. Una decisione maturata dopo le indicazioni ricevute dal Tavolo per lo Sviluppo Sostenibile, istituito lo scorso 20 aprile, e dalla volontà di attuare politiche concrete mirate al contrasto ai cambiamenti climatici e la riduzione della produzione di rifiuti plastici all’interno del territorio sammarinese.
In particolare, l’utilizzo di prodotti in plastica usa e getta sarà vietato nelle sedi istituzionali della Repubblica di San Marino a partire dal prossimo 21 Novembre e successivamente esteso a tutti gli uffici della pubblica amministrazione dall’1 gennaio del 2021. Per questi due specifici casi, il divieto riguarderà anche le bottiglie d’acqua naturale.
Infine, la delibera dà mandato alla Segreteria al Territorio di predisporre le modifiche al Codice Ambientale “al fine di introdurre il divieto di commercializzazione di borse di plastica e di tutti i prodotti usa e getta all’interno delle attività commerciali, artigianali e di somministrazione di alimenti e bevande della Repubblica di San Marino a partire dall’1 Giugno 2021. Da questa data, saranno ammessi in tutti gli esercizi solo contenitori in materiale biodegradabile e compostabile”.
L’esaurimento delle scorte di magazzino sarà concesso entro e non oltre il 31 dicembre 2021.
Stefano Canti (Segretario di Stato al Territorio, l’Ambiente, l’Agricoltura, la Protezione Civile e i rapporti con AASLP): “Lo sviluppo sostenibile e l’attuazione di politiche concrete al contrasto dei cambiamenti climatici rappresentano le priorità di questa Segreteria. Lo dobbiamo alle generazioni future e ai tanti ragazzi che, anche a San Marino, stanno da mesi riempiendo le piazze, chiedendoci scelte coraggiose e concrete su questi temi. Le nostre piccole dimensioni possono permetterci di raggiungere risultati prestigiosi in poco tempo. La svolta sulla plastica monouso è solo il primo di uno dei tanti interventi che ci vedranno protagonisti nei prossimi anni”.
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Dal ministero dell’Ambiente 20 milioni per spostamenti casa-scuola

ROMA (ITALPRESS) – Venti milioni di euro – suddivisi equamente tra il 2020 e il 2021 – per la promozione del trasporto scolastico su mezzi di trasporto ibridi o elettrici, in alternativa all’autovettura privata per gli spostamenti casa-scuola. Li prevede il decreto del ministro dell’Ambiente, approvato ieri nella seduta straordinaria della Conferenza Stato-città e autonomie locali.
Il provvedimento del ministero dell’Ambiente, sentiti i ministeri dell’Istruzione e dell’Economia e la Conferenza Stato-città e autonomie locali, regolamenta le modalità di presentazione delle domande e delle spese ammissibili per il finanziamento di progetti sperimentali per la realizzazione o l’implementazione di un servizio di trasporto scolastico sostenibile. I progetti potranno essere presentati dai Comuni con popolazione superiore a 50 mila abitanti interessati dalle procedure di infrazione comunitaria per PM10 e N02 in materia di qualità dell’aria.
Il ministero nominerà una Commissione per la valutazione dei progetti e l’approvazione della graduatoria. Una prima quota di finanziamento sarà data come anticipazione, il resto a saldo. E’ previsto un monitoraggio del programma.
“Ho sempre sostenuto – afferma il ministro dell’Ambiente Sergio Costa – che la mobilità sostenibile vada incentivata, tanto più in questo periodo delicato dal punto di vista sanitario: è fondamentale tutelare la salute dei cittadini italiani, partendo da quella dei più giovani. Questo decreto attuativo della legge clima, che segue quello sulla riforestazione urbana approvato recentemente, va in questa direzione. Perchè vivere in città dall’aria più pulita tutela tutti noi e tutela l’ambiente”.
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Inquinamento fiume Sarno, sequestrate 4 aziende in Campania

NAPOLI (ITALPRESS) – I Carabinieri del Gruppo per la Tutela Ambientale di Napoli, in esecuzione di quattro decreti di sequestro preventivo, hanno proceduto al sequestro di quattro aziende operanti nel settore della metallurgia pesante e dell’attività conserviera, nei Comuni di Striano, Pagani e Scafati. I legali rappresentanti delle aziende sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di scarico abusivo di reflui industriali, abbandono di rifiuti speciali pericolosi, e in un caso, altresì, del reato di emissioni in atmosfera senza autorizzazione.
Il sequestro preventivo delle aziende, secondo quanto concordemente ritenuto dai gip di Nocera Inferiore e di Torre Annunziata, si è reso necessario per impedire il protrarsi dei reati accertati e l’aggravamento delle conseguenze degli stessi e così evitare la compromissione ulteriore dell’ambiente circostante.
I sequestri si inseriscono in una più ampia e articolata attività investigativa condotta in modo capillare dai Carabinieri del Comando Tutela Ambientale e dai Carabinieri Forestali, avvalendosi della collaborazione tecnica di personale dell’Arpac, e tuttora in corso di svolgimento, sotto il coordinamento sinergico delle Procure della Repubblica di Avellino, Nocera Inferiore e Torre Annunziata, finalizzata ad accertare le cause dell’inquinamento del fiume Sarno.
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Incontro per celebrare i 12 anni di Rete Natura 2000

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Si svolgerà mercoledì 21 ottobre, alle ore 11, in diretta streaming phygital, l’evento “Natura 2000 +20: le best practice del mare. A 12 anni dal D.M. 184/2007” promosso da Fondazione UniVerde, Marevivo, Lipu – Birdlife Italia, Sos Terra Onlus con la main partnership di Renexia e in collaborazione con TeleAmbiente, agenzia di stampa Italpress, Comin & Partners, Castalia, Marnavi. L’evento sarà occasione per celebrare i dodici anni del D.M. 184/2007 che istituì la “Rete Natura 2000”. Il decreto, firmato dall’allora ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, ha dato forza in Italia alla tutela della biodiversità di flora e fauna nelle Zone Speciali di Conservazione (ZPC) e nelle Zone di Protezione Speciale (ZPS) e oggi è fondamentale per la tutela delle aree di pregio del Mare Nostrum, anche attraverso il riconoscimento delle più rilevanti Important Marine Areas.
Nell’ambito dell’appuntamento saranno inoltre presentati alcuni progetti innovativi con l’intento di promuovere la conoscenza e favorire la diffusione di buone pratiche che possano stimolare una vera transizione verso l’economia circolare sostenibile, la produzione di energia da fonti rinnovabili e impianti rispettosi degli ecosistemi, un approvvigionamento idrico di qualità e sostenibile nelle isole minori. Interverranno Alfonso Pecoraro Scanio (presidente Fondazione UniVerde), Rosalba Giugni (presidente Marevivo), Alessandro Polinori (vicepresidente Lipu – BirdLife Italia), Chiara Bruni (vicepresidente Sos Terra Onlus), Roberto Danovaro (presidente Stazione Zoologica Anton Dohrn Napoli), Leonardo Tunesi (responsabile Area per la tutela della biodiversità, degli habitat e specie marine protette – Ispra), Riccardo Toto (direttore generale Renexia), Lorenzo Barone (direttore tecnico Castalia Consorzio Stabile Scpa), Domenico Ievoli (presidente Marnavi). Modera: Loredana Errico (giornalista Adnkronos – Prometeo).
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Rifiuti, effetto covid su raccolta e riclo carta per 2020 -3,2%

ROMA (ITALPRESS) – Oltre 6,56 milioni di tonnellate di carta da macero prodotta in Italia in uscita da 600 impianti di recupero e riciclo distribuiti capillarmente sul territorio, l’effetto del lockdown per l’emergenza Covid-19, riduce la raccolta differenziata di carta e cartone con un calo stimato per il 2020 pari al 3,2%, a cui è però corrisposto un incremento dei prezzi che erano drasticamente calati dal 2018 fino al primo trimestre 2020. Tiene l’export malgrado la chiusura del mercato cinese.
Sono i numeri del Rapporto Unirima 2020 sull’economia circolare, realizzato da Althesys, presentato dal direttore generale dell’Unione Nazionale Imprese Recupero, Francesco Sicilia.
“Il contesto del settore della raccolta, recupero, riciclo e commercio della carta, perno storico dell’industria green italiana è segnato anche dagli effetti della grave crisi economica causata dalla pandemia. L’importanza primaria di tale fondamentale comparto industriale italiano nello sviluppo dell’economia circolare richiede che siano trovate soluzioni volte in particolare a supportare l’export per assorbire il surplus strutturale di produzione di carta da macero. La produzione di materia prima secondaria deve avere un ruolo di primo piano in una ripresa economica che voglia far il più possibile leva sulla sostenibilità e la green economy”, ha dichiarato il presidente di Unirima, Giulio Tarallo nel presentare il rapporto. Il 57% della produzione totale italiana di carta immessa sul mercato è effettuata mediante fibre da riciclo. Nel 2019, in un quadro di stagnazione dell’economia nazionale, la produzione italiana di carta e cartone è stata in calo del 2% rispetto all’anno precedente. Di queste, circa 4,6 milioni di tonnellate sono per imballaggi e i restanti 4,3 milioni altre tipologie di produzioni cartarie. Carta e cartone raccolte costituiscono circa il 20% della raccolta differenziata complessiva dei diversi materiali provenienti dai rifiuti urbani, rimanendo così la principale frazione tra quelle raccolte dai Comuni. Nel 2019 la raccolta differenziata comunale ha superato le 3,5 milioni di tonnellate, equivalente a circa 57,5 kg per abitante, in crescita di circa 102.000 tonnellate sull’anno precedente grazie all’incremento nel Meridione. Cala la raccolta differenziata nel 2020, con un quantitativo stimato pari a 3,4 milioni di tonnellate. Nel 2019 la produzione di carta da macero in uscita dagli impianti di recupero/riciclo si è attestata sulle 6,56 milioni di tonnellate, in riduzione rispetto al 2018, delle quali 1,82 milioni sono state esportate mentre 4,75 milioni sono state usate dalle cartiere italiane. Gli impianti di trattamento rifiuti che ricevono carta e cartoni sono circa 600 e sono distribuiti in modo capillare sul territorio nazionale. Quelli che ricevono la raccolta differenziata di carta dai Comuni sono 364 con una distanza media di 16,2 km dai bacini di raccolta: il 42% è presenti al Sud, il 39% al Nord e il 19% al Centro Italia.
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