ROMA (ITALPRESS) – “Stop al festival delle plastiche monouso sui treni freccia rossa”. E’ questo l’appello che Alfonso Pecoraro Scanio, presidente di Fondazione Univerde, rivolge in un video alle Ferrovie dello Stato che in passato “avevano fatto un ottimo lavoro nel ridurre l’uso di questi prodotti. Adesso, invece, con l’emergenza Covid, si sta assistendo a un festival dell’usa e getta – incalza Pecoraro Scanio, che ha lanciato una petizione su Change.org per promuovere anche sui treni l’uso di dispositivi di protezione individuale riutilizzabili e riciclabili -. Quando saliamo sulle carrozze troviamo un contenitore in plastica con dentro delle mascherine, guanti e persino una poggiatesta usa e getta. La richiesta è molto semplice – ribadisce il presidente di Fondazione Univerde -, Ferrovie dello Stato deve aiutarci a ridurre questo enorme spreco. Oggi i dati ci dicono che ogni mese in Italia si stanno distribuendo circa oltre un miliardo di mascherine usa e getta. Ripartiamo quindi dal ‘plastic feeè – conclude – e le Ferrovie dicano stop all’eccesso di plastica”.
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Pecoraro Scanio “Stop al festival del monouso sui treni”
MinAmbiente e Corepla insieme contro plastica in Aree Marine Protette
ROMA (ITALPRESS) – Ministero dell’Ambiente e Corepla firmano il protocollo per l’avvio di un progetto sperimentale di gestione del marine litter volto al contenimento della plastica sia intorno alle foci dei principali fiumi italiani sia nelle aree marine protette.
La raccolta dei rifiuti galleggianti sarà svolta dalla flotta antinquinamento del ministero nell’ambito del servizio di prevenzione e lotta all’inquinamento marino. Il progetto durerà ventiquattro mesi e coinvolgerà a rotazione quindici porti (cinque per volta), dei quali i mezzi della flotta conferiranno a Corepla, il Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Plastica, il marine litter raccolto. Il Consorzio si farà carico di gestire, verificare, misurare e analizzare le quantità e la qualità dei rifiuti oggetto della sperimentazione provenienti dalle imbarcazioni.
Corepla non è nuova a questo tipo di iniziative: negli ultimi anni, infatti, si è dedicata a vari progetti sperimentali per la raccolta e la gestione della plastica nei fiumi e in mare in diverse aree del territorio nazionale, per verificare la quantità e la tipologia dei rifiuti presenti e valutare l’effettiva selezionabilità e riciclabilità dei rifiuti di imballaggio in plastica.
L’accordo col ministero dell’Ambiente consentirà di condividere i dati quantitativi e qualitativi dei rifiuti raccolti in mare, con particolare riguardo ai rifiuti di imballaggio in plastica, in aree con diverse caratteristiche in termini di correnti, vicinanza ad aree marine protette e foci dei fiumi. La sinergia messa in campo consentirà di recuperare dal nostro mare fino a 36 tonnellate di rifiuti. Tale sperimentazione renderà possibile valutare le opportunità future di riciclo di questa tipologia di rifiuti e potrà servire anche ad implementare la banca dati necessaria all’individuazione del codice CER necessario ad accompagnare questo nuovo genere di rifiuto.
«I rifiuti marini sono un problema globale – spiega il ministro Sergio Costa -, con grandi e gravi ripercussioni sugli ecosistemi. Inoltre, rappresentano uno spreco di risorse ed energia. La consapevolezza crescente degli Stati sta comportando una risposta sempre più estesa a livello internazionale. In Italia, il progetto sperimentale messo in campo con il Corepla costituisce un’azione concreta che integra le iniziative già intraprese dal ministero dell’Ambiente, come la legge ‘Salvamarè, per ripulire il mare dalla plastica e salvaguardarlo».
«L’Accordo siglato col Ministero si inserisce nel programma di attività sperimentali e innovative che il Consorzio promuove per la tutela del nostro mare. Monitorare la quantità e la tipologia dei rifiuti raccolti è indispensabile per comprendere le cause del littering e per individuare le azioni da mettere in campo per prevenirlo, in sinergia con le Istituzioni – afferma Giorgio Quagliuolo, Presidente di Corepla -. La dispersione dei rifiuti nell’ambiente è dovuta soprattutto ad una scorretta gestione e a comportamenti poco attenti. Se raccolti in modo differenziato, gli imballaggi in plastica vengono riciclati o recuperati e si trasformano in nuovi oggetti, facendo crescere l’economia circolare come valore condiviso».
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La Corte dei Conti promuove l’ecomobilità per i dipendenti
ROMA (ITALPRESS) – “La Corte dei Conti è la prima istituzione pubblica a promuovere l’efficientamento energetico e il sostegno delle politiche ambientali con iniziative ispirate alle migliori prassi della green economy coniugate al welfare aziendale”. Lo rende noto l’Istituto, che ha fatto installare e attivare nella sede centrale di Roma (edificio Baiamonti) un distributore di energia da parte di Enel X Mobility, riservato ai dipendenti, per la ricarica dei veicoli elettrici o ibridi utilizzati per recarsi al lavoro.
“L’utilizzo dell’erogatore avviene tramite tessere numerate individuali e i consumi saranno contabilizzati ogni due mesi. Tutti i costi restano a carico dei singoli ma le tariffe di erogazione sono particolarmente convenienti rispetto a quelle di mercato”, prosegue la nota, che conclude: “In epoca di massima attenzione alla diffusione del contagio da Covid-19 e di conseguente drastica riduzione dell’uso dei mezzi pubblici di trasporto o dei veicoli in sharing, la scelta operata dalla Corte dei conti sembra quella che meglio concilia il ritorno al lavoro dei propri dipendenti in massima sicurezza ma anche nel rispetto dell’ambiente”.
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Pecoraro Scanio “Franca Valeri era anche una grande amica degli animali”
“Franca Valeri è un simbolo di intelligenza, simpatia e tenacia. E anche una grande amante dei nostri amici animali”. Lo ha detto Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della fondazione Univerde recandosi al Teatro Argentina, a Roma, per la camera ardente della grande artista, scomparsa ieri all’età di cento anni.
“Ho sentito il bisogno di renderle omaggio qui al Teatro Argentina e di salutare le volontarie dell’associazione da Lei voluta per amore verso i cani, gatti e altri amici animali – ha aggiunto -. La figlia ha chiesto , come da volontà della grande artista, che invece che inviare fiori si facessero donazioni all’associazione. La fondazione Univerde ha aderito a quest’appello e lo rilancia a tutti coloro che vogliono rendere omaggio a questa meravigliosa centenaria che ha attraversato la storia d’Italia riscuotendo stima e simpatia ovunque”.
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Dal 19 al 23 agosto torna il Festival nazionale di Legambiente
ROMA (ITALPRESS) – Dal 19 al 23 agosto, a Rispescia (GR) torna Festambiente, la manifestazione nazionale di Legambiente. L’edizione numero trentadue del festival si appresta ad essere, ancor più del passato e nonostante le difficoltà legate all’emergenza sanitaria, capofila per le manifestazioni che hanno deciso di stare dalla parte dell’ambiente, riducendo le emissioni e l’impatto ambientale e dichiarando guerra alla plastica usa e getta. E se, da una parte, torneranno ad essere protagoniste l’ecologia e le buone pratiche attraverso le quali ridurre le emissioni di CO2, non mancheranno i temi sociali e di attualità e momenti unici di intrattenimento. Tutto questo in una cornice in cui saranno al primo posto la sicurezza e il rispetto dei disciplinari e delle norme anti-contagio, a partire dalla decisione di far slittare la manifestazione al periodo immediatamente successivo al Ferragosto, in modo tale da riuscire a gestire al meglio i flussi di visitatori che decideranno di trascorrere un frammento di estate a Festambiente.
“La ripartenza del Paese – ha dichiarato Angelo Gentili, organizzatore del festival e membro della segreteria nazionale di Legambiente – passerà anche da Festambiente. Quella di quest’anno sarà un’edizione all’insegna della sicurezza sanitaria ma anche della rievoluzione e dell’invito all’azione. Proprio questo ci ha portati ad andare avanti nell’organizzazione della manifestazione, nonostante le enormi difficoltà legate all’emergenza: continuare ad essere un punto di riferimento e un megafono del messaggio ambientalista. L’obiettivo che ci siamo prefissati è quello di dare forma ad una narrazione del futuro in ottica sostenibile di cui ci faremo ancora una volta ambasciatori. Le costanti della festa saranno le energie rinnovabili, il risparmio energetico e idrico, la raccolta differenziata spinta ad oltre il 90% in tutte le aree del festival, l’utilizzo di piante non idroesigenti, gli arredi realizzati con cartone, legno e plastica riciclati ma anche con gomma da pneumatici fine vita”. Come ogni anno, non mancheranno dibattiti e momenti di approfondimento. A inaugurare Festambiente sarà Don Luigi Ciotti, presidente dell’associazione Libera, con il quale si tornerà a parlare di legalità. “Oggi è fondamentale – ha dichiarato Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana che ha prestato supporto e collaborazione fattiva all’evento – tenere alta l’attenzione sulle tematiche ambientali. La pandemia, ad esempio, ci deve far riflettere su come l’interazione tra gli esseri umani e l’ambiente sia un elemento centrale nel futuro del nostro Pianeta e quanto la sottovalutazione della sua importanza possa portare conseguenze disastrose. L’emergenza sanitaria mondiale ci mette di fronte i limiti e i rischi di un modello di sviluppo squilibrato e fragile e ci mostra chiaramente le minacce poste dal cambiamento climatico, dalla riduzione della biodiversità all’alterazione degli ecosistemi. Il tema dell’economia circolare, ben presente nei lavori di Festambiente, è un concetto chiave nelle politiche della Regione, così come la difesa del paesaggio e della biosfera. La riduzione dell’uso della plastica, l’agroecologia, l’educazione ambientale, la tutela della biodiversità, la legalità, la preservazione dei parchi sono alcuni dei temi centrali per il futuro della Toscana. Momenti di confronto come questo sono oggi preziosi per aiutarci a comprendere come uscire dalla crisi che stiamo vivendo, adottando un paradigma più equilibrato, giusto e ambientalmente sostenibile”.
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Cdp e Green Climate Fund insieme nei mercati emergenti
ROMA (ITALPRESS) – Cassa Depositi e Prestiti e Green Climate Fund, il fondo globale promosso dalle Nazioni Unite che punta a favorire la realizzazione di investimenti per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici nei paesi in via di sviluppo (PVS), hanno sottoscritto l’Accreditation Master Agreement, accordo con cui CDP diventa ufficialmente la prima istituzione italiana accreditata per beneficiare delle risorse del GCF, porta d’accesso per co-finanziare programmi e progetti a elevato impatto ambientale nei paesi in via di sviluppo e nei mercati emergenti.
Nello specifico, si tratta di una partnership per lo sviluppo sostenibile che ha come obiettivo la promozione di interventi di contrasto al cambiamento climatico con attività di mitigazione e adattamento: dalla diffusione delle energie rinnovabili, alla realizzazione di infrastrutture sostenibili, fino al supporto alle micro, piccole e medie imprese per la crescita del tessuto produttivo locale. “L’opportunità di finanziare progetti e programmi in blending con il GCF rafforza l’impegno di CDP nel ruolo di Istituzione Finanziaria per la Cooperazione allo Sviluppo a supporto del sistema Italia”, si legge in una nota.
“La firma dell’Accreditation Master Agreement con il Green Climate Fund segna l’avvio di una partnership strategica dedicata alla promozione di iniziative di contrasto ai cambiamenti climatici. Sfide globali che richiedono risposte globali, attraverso programmi e progetti a sostegno di una crescita resiliente e sostenibile, con una visione innovativa dell’orizzonte di lungo termine”, ha affermato Antonella Baldino, direttrice CDP Cooperazione Internazionale allo Sviluppo.
“La firma di questo accordo rappresenta una pietra miliare nella partnership tra il GCF e CDP, la nostra prima istituzione italiana accreditata. Auspichiamo un celere sviluppo della nostra partnership, mediante la promozione e la realizzazione di iniziative decisive nelle azioni di contrasto al cambiamento climatico in grado di supportare i paesi in via di sviluppo nei loro sforzi di mitigazione e adattamento al clima”, ha detto Yannick Glemarec, direttore esecutivo del Green Climate Fund.
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Hera, nuovo sistema per prevenire inquinamenti nelle reti fognarie
MODENA (ITALPRESS) – Gestire meglio il sistema di acque reflue, rilevando nell’immediato le concentrazioni di alcuni parametri ed effettuando prelievi nel caso in cui siano presenti scarichi dannosi. Con questo obiettivo il Gruppo Hera e Kando, una startup con sede in Israele, hanno messo a punto un sistema intelligente di centraline, collocate in punti strategici della rete, che mediante la tecnologia IoT, è in grado monitorare la rete fognaria in tempo reale e in continuo, segnalando all’istante eventi inquinanti, spesso di origine industriale, e fornendo informazioni utili a individuarne la fonte. Si tratta di una tecnologia innovativa, che Hera ha introdotto per prima in Italia e che permette di ottenere significativi risultati rispetto alla qualità delle acque reflue. Sperimentato con un progetto pilota, della durata di sei mesi sulla rete di Castelnuovo Rangone, nel modenese, il sistema (“Early Warning System”) ha permesso di ridurre anche del 50% la concentrazione di inquinanti significativi trovati nelle acque reflue e di contenere ulteriormente i consumi energetici. Gli ottimi risultati ottenuti dalla sperimentazione, hanno portato Hera a siglare con la startup un accordo di collaborazione della durata di tre anni, nel corso dei quali il sistema sarà utilizzato in altri territori serviti dalla multiutility, dove il Gruppo gestisce, complessivamente, quasi 19.000 km di rete fognaria.
“Per garantire un sistema di trattamento delle acque reflue efficiente e affidabile – dice Franco Fogacci, Direttore acqua del Gruppo Hera – è necessario fare leva su due fattori fondamentali: innovazione e sostenibilità. Sono questi i perni su cui da sempre ruota l’attività del Gruppo Hera. L’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, supportato da importanti investimenti, fanno della nostra esperienza di lavoro quotidiano una continua ricerca di salvaguardia della risorsa e della salute di cittadini e territorio”.
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Incendi, Pecoraro Scanio “Potenziare la prevenzione”
ROMA (ITALPRESS) – Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde e già ministro dell’Ambiente, ha incontrato il comandante dei Carabinieri forestali Ciro D’Angelo, il vice comandante Davide De Laurentis e Marco Di Fonzo, comandante del Nucleo Investigativo Antincendio Boschivi (NIAB) in occasione del ventennale del decreto legge n. 220 del 4 agosto 2000 che ha introdotto nel codice civile l’art. 423-bis punendo gli incendiari con un’aggravante per l’incendio di aree protette.
Lanciando la campagna #StopIncendi2020, Pecoraro Scanio ha dichiarato: “L’attività di prevenzione del rischio incendi boschivi è fondamentale al fine di tutelare l’incolumità delle persone e per evitare che il nostro patrimonio ambientale venga distrutto. Occorre rafforzare il controllo del territorio e un monitoraggio costante che consenta di individuare le aree particolarmente a rischio e i possibili incendiari. E’ necessario potenziare la prevenzione e il coordinamento tra forze nazionali e regionali impegnate sullo stesso fronte, valorizzando al massimo le competenze acquisite dal personale durante l’attività svolta con grande conoscenza del territorio prima dal Corpo Forestale dello Stato e oggi dai Carabinieri Forestali insieme all’importante ruolo che la riforma ha attribuito al corpo dei Vigili del Fuoco”. Come mostrano i dati del NIAB, in questi ultimi vent’anni il totale delle persone che sono state oggetto dell’attività di polizia giudiziaria finalizzata al contrasto del reato di incendio boschivo è di 7.435. Negli ultimi tre anni, si nota una robusta crescita del numero degli incendiari arrestati o in custodia cautelare, frutto dell’ulteriore impegno dei Carabinieri forestali a contrasto del reato di incendio boschivo.
“Il cambiamento climatico in atto rende sempre più grave il rischio incendi ed ecco perchè è importante la prevenzione con la manutenzione delle aree boschive e con il monitoraggio di luoghi a rischio di azioni incendiarie e dei soggetti già denunciati in passato”, ha concluso Pecoraro Scanio.
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